Salve...ho 26 anni e scrivo perché sono circa 4 anni che soffro di problemi intestinali causati da f
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Salve...ho 26 anni e scrivo perché sono circa 4 anni che soffro di problemi intestinali causati da forte stress ( così mi disse il gastroenterologo)il problema è che a volte non esco per paura che mi possa prendere un mal di pancia improvviso!!! Ora mi sta seguendo anche una nutrizionista che mi ha assegnato una dieta particolare,però per me il vero problema è quella paura! Volevo sapere se dovrei essere seguito da uno psicologo! Grazie
Salve, credo che occuparsi delle emozioni sia una cosa buona, lo è ancor di più se iniziano a “farsi sentire” attraverso il corpo. Ha fatto bene a consultare uno specialista gastroenterogo, ora va bene anche occuparsi dell’ origine dello stress e della paura che prova, questo per evitare il circolo vizioso che la porterebbe ad avere sempre più paura. Un caro saluto.
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Salve,
ho letto le sue parole e sembra che su di lei i sentimenti siano un potente stimolo intestinale...pertanto leconsiglio di rivolgersi ad uno specialista, col quale imparare a riconoscerle e poi gestirle...
ho letto le sue parole e sembra che su di lei i sentimenti siano un potente stimolo intestinale...pertanto leconsiglio di rivolgersi ad uno specialista, col quale imparare a riconoscerle e poi gestirle...
Buonasera, sicuramente il suo disturbo le sta dicendo che lei sta mettendo in atto una conversione di un sintomo. Quindi le farebbe bene andare a scoprire che cosa le sta comunicando questo disturbo. Un lavoro psicologico su di sé la potrebbe aiutare a risolvere il suo problema, che le crea ansia e paura di uscire, le auguro di stare meglio, per qualsiasi delucidazione può anche chiamarmi online, dott. Eugenia Cardilli
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Buona sera, da quanto racconta il suo corpo le manda dei segnali di malessere che secondo il suo gastroenterologo non sono giustificati da problemi organici. Una psicoterapia potrebbe aiutarla a capire cosa gira intorno a tutto questo e permetterle di alleviare molte sofferenze, ma é lei la prima ad essere motivata ad intraprendere un percorso di questo tipo
Buonasera. La sua domanda in realtà sembra celarne un'altra, ovvero sarà possibile dopo 4 anni di disturbi intestinali risolvere con una psicoterapia, visto che ha seguito sia il gastroenterologo che il nutrizionista? Le dico questo perché è bene che lei stesso faccia chiarezza rispetto a cosa vuole eventualmente ottenere da una psicoterapia. Il rischio, altrimenti, è quello di iniziare un percorso perché altri, ma non lei, ne sentono l'utilità. Il mio parere, perciò è ascolti quanto ora ci ha riferito: la paura e, da quel sentimento, approfondisca ciò che vorrà scoprire di più di sé stesso
Buongiorno, il suo dubbio è lecito, perché in questo momento (o meglio in questi anni) il suo corpo le sta manifestando una difficoltà emotiva che non ha trovato una via d’uscita se non tramite l’intestino.. sta somatizzando..
Quindi, grazie ai consulti degli altri specialisti ha potuto escludere le diverse implicazioni fisiche.
Uno psicologo le permetterebbe di accedere maggiormente alla dimensione emotiva ed emozionale, e impedire che questa paura che sente possa aumentare o peggiorare.
Quindi, grazie ai consulti degli altri specialisti ha potuto escludere le diverse implicazioni fisiche.
Uno psicologo le permetterebbe di accedere maggiormente alla dimensione emotiva ed emozionale, e impedire che questa paura che sente possa aumentare o peggiorare.
buongiorno colgo che la situazione che vive le sta attualmente creando un disagio sia rispetto a se che rispetto alla vita sociale. Credo che se lo desidera può prendersi cura di questo disagio accompagnato da uno psicologo. un percorso psicologico può darle strumenti per cogliere eventuali concause dei disturbi intestinali collegate agli aspetti di stress, dando significato ai pensieri, alle emozioni e alle azioni strettamente collegate al suo disagio. Avere consapevolezza di cosa succede nella relazione con se e con gli altri, le darà la possibilità di cogliere come desidera muoversi in modo diverso davanti a quegli eventi che oggi vive come fonte di stress. un saluto e un augurio di buoni passi
Buongiorno, ritengo la sua osservazione molto centrata, avendo escluso cause organiche e con l'indicazione del medico specialista di una possibile causa psicologica all'origine dei suoi problemi. La cronicità dei sintomi da lei descritti potrebbe indicare un'incapacità, ormai radicata, di affrontare un disagio emotivo e/o personale che quindi rimane sotteso e inesplorato, non essendo il focus della sua preoccupazione.
Le auguro di trovare il coraggio di intraprendere un percorso. Non potrà che trarne giovamento.
Saluti
Francesca Agostinelli
Le auguro di trovare il coraggio di intraprendere un percorso. Non potrà che trarne giovamento.
Saluti
Francesca Agostinelli
Lo stomaco e l'intestino possono essere organi "bersagli" di alcuni periodi difficili o stressanti. Se non vi sono indicazioni da un punto di vista medico, come mi sembra le abbia detto il gastroenterologo, può essere necessario lavorare sulla sfera psicologica. Oltretutto in questo momento vi è la possibilità che la sua paura si auto alimenti rischiando di farle perdere alcuni momenti della sua vita. Provi a contattare un terapeuta della sua zona per iniziare un percorso insieme.
Arrivederci
Arrivederci
gentilissimo, da quello che racconta ha cominciato ad occuparsi del suo problema rivolgendosi al medico ed al nutrizionista e questo è già un primo passo. Adesso sembra ne siano necessari degli altri poiché il sintomo intestinale non smette di comunicare un disagio. Lei ha già un'ipotesi personale mi sembra, che riguarda alcune sue paure ad uscire di casa. Questo è un punto di partenza da cui approfondire il disagio emotivo avendo escluso la causa medica. Chieda un primo consulto ad uno psicoterapeuta della sua zona per continuare a fare passi avanti e risolvere definitivamente il problema. Le consiglio un terapeuta che svolga anche trattamento EMDR.
Salve. Sembra che la sua componente emotiva si possa esprimere soprattutto attraverso il corpo. Probabilmente lei tende a scaricare tramite il sistema gastrointestinale una complessa situazione emotiva. La paura che tende a farla rimanere in casa Per "paura" di un mal di pancia improvviso e' un segnale che deve essere preso seriamente in considerazione. Prendersi cura della componente psicologica dei suoi disturbi le darà' sollievo. Rimango a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.Dottor Emanuele Grilli
La sua intuizione potrà senza dubbio aiutarla: si rivolga con fiducia ad uno psicologo della sua zona.
Buongiorno a lei, mi sembra che già si stia rispondendo da sola: desidera capire la relazione fra la paura (un sintomo mentale) e il disturbo gastrointestinale (un sintomo fisico). Credo che riuscire a lavorare sia sul corpo che sulla mente possa essere molto utile per una remissione sintomatica. Le auguro perciò di trovare un buon terapeuta con cui iniziare un percorso. Un caro saluto, dottoressa Margherita Maggioni.
Buongiorno, se non è presente alcuna evidenza organica o fisiologica, e da come le ha detto il gastroenterologo può essere legato allo stress, allora può essere utile rivolgersi a uno psicologo per la gestione delle emozioni legate alla somatizzazione.
Salve, non è certo semplice convivere con problemi intestinali persistenti che inducono frequenti stati d'ansia e che possono sfociare in atteggiamenti depressivi. La psicoterapia potrebbe essere la strada per sviluppare un'adeguata capacità di elaborazione mentale delle emozioni e integrare lo psichico con il corporeo. Un saluto, Giuditta Sestu
Buongiorno, sarebbe il caso di provare con un percorso psicoterapeutico, vedrà che avrà buoni risultati.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Buongiorno, il disturbo che lei descrive, come le ha fatto notare il gastroenterologo non ha problemi organici per cui può essere legato allo stato di ansia/tensione e paura che ha creato un circolo vizioso: lei non esce perché ha paura di stare male ma evitando queste situazioni sociali la paura si amplifica e si mostra sempre più forte le volte successive in cui considera la possibilità di uscire. Questa fase di evitamento può essere spezzata con l'aiuto di uno psicoterapeuta e una buona dose di coraggio. Come dico ai bambini con cui lavoro non è coraggioso chi è senza paura ma chi sa di avere paura e prova d affrontarla!
Quindi ha già fatto il primo passo, quello successivo è scegliere uno specialista che la possa guidare nello stare meglio.
Rimanendo a disposizione porgo Cordiali saluti.
Dott.ssa Elisa Zocchi
Quindi ha già fatto il primo passo, quello successivo è scegliere uno specialista che la possa guidare nello stare meglio.
Rimanendo a disposizione porgo Cordiali saluti.
Dott.ssa Elisa Zocchi
Buongiorno. Lei coglie nel segno: gli accorgimenti dietetici sono importanti e aiutano a ridurre l'infiammazione intestinale, ma il motivo che la causa, è verosimilmente un altro. E' possibile affermare questo alla luce del responso del gastroenterologo (gli esami organici, in presenza di sintomi fisici, sono sempre il primo passo da compiere per escludere altre cause). Il circolo vizioso paura - isolamento comporta la sempre maggiore ansia nell'uscire di casa, e l'iper-attenzione sugli aspetti viscerali, cose che a loro volta concorrono all'aumento della sintomatologia. Perciò ha ragione: il Suo problema è la paura. E' necessario spezzare il circolo vizioso dell'ansia. Come? In primo luogo comprendendo i modi di essere nel mondo e quindi i motivi del Suo incontrarlo secondo paura, ansia, e "fuga". Questo si fa in due modi: l'analisi della storia di vita e dei modi di essere nel mondo, e l'analisi delle esperienze quotidiane (ad esempio, tramite un diario) che consenta di comprendere cosa accade lì, nella situazione. Ci sono significati che non si appalesano o lo fanno solo in parte, e che vengono riconfigurati in modo disidentitario. Rifigurarli consente di dare un nuovo senso alle esperienze, e di conseguenza, a fare si che Lei faccia esperienze diverse nelle stesse situazioni (ad esempio, al ristorante, non più "paura di dover andare in bagno" ma, invento di sana pianta, "paura del giudizio del mio commensale rispetto alla mia carriera lavorativa"). I significati sono i Suoi e Suoi soltanto, quindi vanno ritrovati nella Sua storia di vita e nel Suo contesto di vita attuale. Si affidi a un terapeuta, ha già fatto un primo importantissimo passo scrivendo qui. I colloqui online sono efficaci e Le permettono di iniziare subito: avrà beneficio. In bocca al lupo! cordialità, DMP
Buongiorno, ho avuto in terapia una persona con questo suo stesso problema, come descrizione del sintomo intendo. Penso che intraprendere una psicoterapia potrebbe sicuramente aiutarla.
Cordiali saluti
Dr.ssa Karin Buzzegoli
Cordiali saluti
Dr.ssa Karin Buzzegoli
Salve, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per approfondire l'origine di questa paura e come poterla affrontare.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, mi spiace per il disagio espresso. Ritengo fondamentale l'avvio di un percorso psicologico per indagare le cause ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi al fine di contenere le conseguenze che ciò ha sulla sua vita. La paura della paura purtroppo si verifica spessissimo in questo tipo di situazioni.
Cordialmente, dott. FDL
Cordialmente, dott. FDL
Buongiorno, la situazione in cui si trova è, dai professionisti del settore, molto conosciuta e affrontata nella pratica clinica.
Sicuramente la aiuterebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia che la aiuterà a comprendere i meccanismi di mantenimento che sottostanno al suo disturbo e le darà strategie e strumenti per risolvere la sua problematica.
Aggiungo che affiancare il lavoro di psicoterapia con un supporto di una dietista/nutrizionista che "ha occhio allenato" sui disturbi psicologici è un'ottima strategia!
A disposizione per chiarimenti, in bocca al lupo!
Dottor Roberto Morlacchi
Sicuramente la aiuterebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia che la aiuterà a comprendere i meccanismi di mantenimento che sottostanno al suo disturbo e le darà strategie e strumenti per risolvere la sua problematica.
Aggiungo che affiancare il lavoro di psicoterapia con un supporto di una dietista/nutrizionista che "ha occhio allenato" sui disturbi psicologici è un'ottima strategia!
A disposizione per chiarimenti, in bocca al lupo!
Dottor Roberto Morlacchi
Salve, escluse le cause organiche le consiglio di approfondire la questione con un professionista. Potrà aiutarla a capire se questo suo malessere possa dipendere da traumi emotivi pregressi.
MMM
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile utente, le consiglio caldamente di rivolgersi a uno psicologo della sua città, valutando insieme il percorso più adatto alle sue esigenze.
Buonasera, dalle sue parole mi sento di consigliarle di avvalersi di un consulto con uno psicologo. Questo mio suggerimento nasce dalla considerazione di due aspetti; 1. riferisce che il disturbo le sembra correlato a situazioni di particolare stress emotivo, 2. il disturbo le limita il normale svolgimento delle sue attività quotidiane ( timore di uscire per non trovarsi in situazioni spiacevoli. La saluto, Viviana Lisetti
Buongiorno, il mio parere si allinea con la sua idea di contattare un professionista psicologo/psicoterapeuta per aiutarla a capire la causa del malessere, soprattutto dopo aver effettuato le visite da gastroenterologo e nutrizionista. Avrà dei benefici. Saluti.
Buongiorno, capisco il disagio per la situazione. Bene che ha appurato che il malessere non dipenda da cause organiche. In questo caso, iniziare un percorso psicologico per aiutarla a sviluppare delle abilità di fronteggiamento dello stress, le sarebbe molto utile. Ognuno di noi ha degli organi bersaglio quando siamo in una condizione protratta di stress e ansia. Le tecniche di rilassamento sono molto utili per ridurre la tensione prolungata nel tempo e ad alleviare lo stress. La saluto
Salve, il suo problema potrebbe essere facilmente trattato in un percorso psicologico per affrontare e superare le sue difficoltà. Se è questa è la sua intenzione, sono disponibile a fornirle il mio supporto professionale. Le porgo i miei saluti. Dr. Giacomi
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Salve. Avendo lei effettuato dei controlli medici ed avendo quindi escluso cause organiche, mi permetto di dirle che la sua intuizione è a mio avviso molto probabile. nella letteratura psicosomatica ci sono ampie evidenze del collegamento tra mente-pensieri e stomaco-intestino. Semplificando si potrebbe dire che in questi casi si instaura una sorta di circolo vizioso: la mente produce immagini-pensieri negativi a cui lo stomaco e l' intestino reagiscono contraendosi-bloccandosi (o a volte iper-attivandosi) per una reazione fisiologica di stress. Ciò provoca una sensazione fisica negativa che viene successivamente rielaborata dalla mente come un segnale di pericolo; tale segnale di pericolo fa produrre alla mente immagini e pensieri negativi di pericolo e paura che a sua volta fanno reagire lo stomaco-intestino ecc...per affrontare questa problematica le consiglio caldamente di rivolgersi ad un professionista che la sappia accogliere ed aiutare nel migliore dei modi . Buona giornata
Buongiorno,
dalle sue parole emerge una sofferenza fisica che va avanti da lungo tempo e di cui ha iniziato a prendersi cura attraverso la consulenza nutrizionale, perché non iniziare ad occuparsi anche dell'aspetto emotivo e del legame che potrebbe con il suo disturbo? Credo potrebbe essere utile iniziare un percorso di sostegno psicologico in parallelo a quello che sta portando avanti dal punto di vista alimentare. Resto a disposizione. Dott.ssa Sensale
dalle sue parole emerge una sofferenza fisica che va avanti da lungo tempo e di cui ha iniziato a prendersi cura attraverso la consulenza nutrizionale, perché non iniziare ad occuparsi anche dell'aspetto emotivo e del legame che potrebbe con il suo disturbo? Credo potrebbe essere utile iniziare un percorso di sostegno psicologico in parallelo a quello che sta portando avanti dal punto di vista alimentare. Resto a disposizione. Dott.ssa Sensale
gentile utente, credo che poter cominciare un percorso terapeutico le potrebbe essere d'aiuto
cordialmente
AV
cordialmente
AV
Gentile utente,
È necessario anche il consulto dello psicologo. Approfondire quanto riferito dal gastroenterologo. Funzionale la presa in carico multidisciplinare come sta facendo anche con il nutrizionista. Se vuole prenoti una consulenza
Dott.ssa Florianna Dattolo
È necessario anche il consulto dello psicologo. Approfondire quanto riferito dal gastroenterologo. Funzionale la presa in carico multidisciplinare come sta facendo anche con il nutrizionista. Se vuole prenoti una consulenza
Dott.ssa Florianna Dattolo
Salve,
non penso che i problemi psicosomatici siano sempre tali, ma se sono stati fatti tutti gli esami medici del caso (non solo uno da un solo medico, spesso hanno opinioni contrastanti e in assenza di ulteriori esami è difficile avere un responso preciso) allora la risposta alla sua domanda è SI', conviene cominciare a parlare con uno Psicologo che si occupi di ansia.
L'evitamento dell'uscita di casa è un meccanismo che alimenta la sofferenza, dunque la prima cosa da fare sarebbe uscire e affrontare questa condizione, come dice G. Nardone "evita di evitare".
Per approfondire sono a disposizione, opero online.
non penso che i problemi psicosomatici siano sempre tali, ma se sono stati fatti tutti gli esami medici del caso (non solo uno da un solo medico, spesso hanno opinioni contrastanti e in assenza di ulteriori esami è difficile avere un responso preciso) allora la risposta alla sua domanda è SI', conviene cominciare a parlare con uno Psicologo che si occupi di ansia.
L'evitamento dell'uscita di casa è un meccanismo che alimenta la sofferenza, dunque la prima cosa da fare sarebbe uscire e affrontare questa condizione, come dice G. Nardone "evita di evitare".
Per approfondire sono a disposizione, opero online.
Buongiorno. Mi occupo di psicosomatica e sto terminando la mia formazione presso l'istituto Riza di medicina Psicosomatica del dott. Raffaele Morelli. Se vuole, sono disponibile ad aiutarla. Cordiali saluti Dott.ssa Vanessa Tribuzi
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Buongiorno, Troppo spesso ci si approccia al cambiamento delle abitudini alimentari focalizzandosi soltanto sulla dimensione biologica della persona, trascurando quella psicologica! Ma nella nostra scelta di prenderci cura di noi attraverso un cambiamento nello stile alimentare quasi sempre entrano in gioco fattori emotivi che molto spesso vengono trascurati. Il percorso Psico-Nutrizionale prevede, quindi, l’azione congiunta e combinata di due tipi di interventi strettamente correlati: l’intervento del nutrizionista che attraverso il percorso di ri-educazione (o educazione) alimentare, inciderà su una dieta sana e l’intervento dello psicologo-psicoterapeuta che attraverso mirati interventi inciderà sull’autostima, sull’immagine corporea, sulle emozioni e sulla motivazione al cambiamento, che a loro volta influiranno positivamente aiutandola a gestire questo forte stress. dott.ssa Bachiorri Sara
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Buonasera gentile utente, nel suo caso credo sia necessario anche un consulto psicologico. Resto a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Maria Giovanna Melella.
Caro Utente, mi dispiace molto per quello che sta passando, nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico.
Resto a disposizione,anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Resto a disposizione,anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Gentile e caro utente , intanto accolgo questo suo disagio e mi dispiace per quello che sta vivendo in questo momento.
Sicuramente il suo corpo le invia dei segnali che evidentemente hanno , anche, una natura psicosomatica.
Può essere causato da uno stress accumulato nel tempo o da eventi o pensieri che la coinvolgono in maniera totalizzante; questo va incidere evidentemente sul nostro organismo che funge da sentinella e ci avverte che potrebbe esserci qualcosa a livello profondo .
Ovviamente tutto questo dopo aver escluso qualsiasi problematica a livello organico .
Resto a disposizione per incontro o chiarimenti che vorrà rivolgermi.
Un abbraccio forte.
Dr. Luca Russo.
Sicuramente il suo corpo le invia dei segnali che evidentemente hanno , anche, una natura psicosomatica.
Può essere causato da uno stress accumulato nel tempo o da eventi o pensieri che la coinvolgono in maniera totalizzante; questo va incidere evidentemente sul nostro organismo che funge da sentinella e ci avverte che potrebbe esserci qualcosa a livello profondo .
Ovviamente tutto questo dopo aver escluso qualsiasi problematica a livello organico .
Resto a disposizione per incontro o chiarimenti che vorrà rivolgermi.
Un abbraccio forte.
Dr. Luca Russo.
Buongiorno, il suo problema è comune a tante persone. L'iter, in primis, è quello di escludere qualsiasi causa di tipo organico, e siccome lei ha scritto che il gastroenterologo la ha detto che la causa è da stress, mi auguro che abbia svolto degli esami specifici. Dal canto mio, quindi parlando della parte psicologica, l'ansia e lo stress mentali si ripercuotono sull'organo in sofferenza. Quindi nel suo caso l'intestino è l'organo che manifesta un sintomo ma la cui causa ha origine in altro luogo. Sicuramente un percorso psicologico potrebbe aiutarla. Grazie della sua domanda
Salve,
Mi fa piacere che tu abbia deciso di condividere la tua esperienza con i problemi intestinali causati dallo stress. È importante affrontare questi disturbi in modo adeguato per migliorare la tua qualità di vita.
La tua preoccupazione riguardante la paura di uscire a causa di un possibile mal di pancia improvviso suggerisce un impatto significativo sul tuo benessere emotivo e sulle tue attività quotidiane. La relazione tra stress e problemi intestinali è ben documentata, e molte persone beneficiano del supporto di uno psicologo per affrontare questi sintomi.
Un professionista esperto nella salute mentale, come uno psicologo, può aiutarti ad esplorare i fattori emotivi e psicologici che possono contribuire ai tuoi disturbi intestinali legati allo stress. Attraverso la terapia, potresti imparare strategie per gestire meglio lo stress, affrontare le tue paure e sviluppare abilità di coping più efficaci.
Inoltre, lavorando con uno psicologo, potrai esplorare in modo più approfondito i pensieri, le emozioni e i comportamenti legati alla tua paura e alla tua ansia, sviluppando strumenti personalizzati per affrontarli in modo più adattivo.
La tua decisione di consultare una nutrizionista e seguire una dieta particolare è un passo positivo verso il benessere fisico. Tuttavia, è importante affrontare anche gli aspetti psicologici del tuo disturbo per ottenere un miglioramento globale.
Ti incoraggio vivamente a considerare la possibilità di consultare uno psicologo che abbia esperienza nel trattamento dei disturbi correlati allo stress e dei problemi intestinali. Questo professionista sarà in grado di valutare la tua situazione specifica e fornirti un supporto personalizzato per affrontare le tue paure e migliorare il tuo benessere complessivo.
Ti auguro il meglio nel tuo percorso di guarigione e nel trovare un sollievo dai tuoi sintomi intestinali.
Mi fa piacere che tu abbia deciso di condividere la tua esperienza con i problemi intestinali causati dallo stress. È importante affrontare questi disturbi in modo adeguato per migliorare la tua qualità di vita.
La tua preoccupazione riguardante la paura di uscire a causa di un possibile mal di pancia improvviso suggerisce un impatto significativo sul tuo benessere emotivo e sulle tue attività quotidiane. La relazione tra stress e problemi intestinali è ben documentata, e molte persone beneficiano del supporto di uno psicologo per affrontare questi sintomi.
Un professionista esperto nella salute mentale, come uno psicologo, può aiutarti ad esplorare i fattori emotivi e psicologici che possono contribuire ai tuoi disturbi intestinali legati allo stress. Attraverso la terapia, potresti imparare strategie per gestire meglio lo stress, affrontare le tue paure e sviluppare abilità di coping più efficaci.
Inoltre, lavorando con uno psicologo, potrai esplorare in modo più approfondito i pensieri, le emozioni e i comportamenti legati alla tua paura e alla tua ansia, sviluppando strumenti personalizzati per affrontarli in modo più adattivo.
La tua decisione di consultare una nutrizionista e seguire una dieta particolare è un passo positivo verso il benessere fisico. Tuttavia, è importante affrontare anche gli aspetti psicologici del tuo disturbo per ottenere un miglioramento globale.
Ti incoraggio vivamente a considerare la possibilità di consultare uno psicologo che abbia esperienza nel trattamento dei disturbi correlati allo stress e dei problemi intestinali. Questo professionista sarà in grado di valutare la tua situazione specifica e fornirti un supporto personalizzato per affrontare le tue paure e migliorare il tuo benessere complessivo.
Ti auguro il meglio nel tuo percorso di guarigione e nel trovare un sollievo dai tuoi sintomi intestinali.
Salve, la ringrazio per aver esposto la sua problematica. Innanzitutto bravissima per aver consultato un medico in presenza di un sintomo così importante sul versante fisico. Una volta escluse cause fisiologiche, possiamo pensare a questi sintomi anche da una prospettiva più psicologica. Indubbiamente lo stress può favorire l'emergere di difficoltà di questo tipo. Reputo che un percorso psicologico/psicoterapeutico potrebbe esserle d'aiuto nel riuscire a comprendere il significato di questi sintomi. Le porgo i miei più cordiali saluti e rimango a disposizione, Dott. Edoardo Garlaschi
A mio parere, potrebbe essere utile consultare uno psicologo, per affrontare il forte stress e l'ansia legati ai suoi problemi intestinali. Potrebbe aiutarla a gestire meglio la paura di stare male, e a migliorare la sua qualità di vita al momento. Le consiglio inoltre tecniche di rilassamento come il training autogeno molto utile per la gestione dello stress.
Gentile utente, i sintomi fisici che porta sono il segnale che il nostro corpo ci comunica ed è necessario accogliere e comprendere. Avendo già consultato un nutrizionista e data la sua consapevolezza dell'origine dei problemi intestinali, le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che la possa aiutare a gestire la paura e capirne il significato.
Rimango a disposizione anche online.
Cordialità
Dott.ssa Manuela Mignani
Rimango a disposizione anche online.
Cordialità
Dott.ssa Manuela Mignani
Salve, ha fatto bene innanzitutto a rivolgersi al gastroenterologo e al nutrizionista, il nostro corpo ci comunica moltissimo. Fare qualche incontro con una psicologa è assolutamente consigliato, poi deciderete se è il caso di continuare e procedere con un percorso terapeutico. ma Da quello che racconta sarebbe meglio fare anche un approfondimento psicologico. Saluti
gentile utente, corpo e mente sono strettamente legati, spesso un disagio psicologico come lo stress viene manifestato attraverso il corpo con sintomi fisici. Un percorso psicologico è certamente utile nel suo caso. Resto a disposizione anche online. Buona giornata
Gentilissima
Certamente sarebbe opportuno che venisse seguita anche da uno psicologo in modo da aiutarla a gestire e affrontare queste sue paure
Resto a sua completa disposizione anche online
Cordiali saluti
Dottoressa solano Giusy
Certamente sarebbe opportuno che venisse seguita anche da uno psicologo in modo da aiutarla a gestire e affrontare queste sue paure
Resto a sua completa disposizione anche online
Cordiali saluti
Dottoressa solano Giusy
Gentile utente, gli stati ansiosi possono causare diversi malesseri anche a livello fisico. Sicuramente il mal di stomaco è uno dei più frequenti. Da quanto ha scritto, immagino che siano state escluse cause organiche, quindi le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per vedere meglio queste dinamiche.
Se ha dei dubbi, può contattarmi.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Dott. Luca Rochdi
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Gent. Utente, lo stress può impattare certamente anche sull’apparato gastrointestinale. Importante, come ha già fatto, è escludere che non vi sia una patologia organica, o una condizione medica che può esacerbare per concomitanze di origine psicologica (ad esempio, gastriti o intestino irritabile). Potrebbe essere opportuno eventualmente combinare gli interventi, medico e psicologico, per sortire un maggior beneficio. Suggerirei comunque di rivolgersi ad uno psicoterapeuta al fine di comprendere come poter gestire al meglio l’eventuale somatizzazione. Un caro saluto, Dott.ssa Arianna Moroni, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Buongiorno, la situazione che descrive sembra avere un impatto sulla sua vita quotidiana di non poco rilievo. La mente e il corpo non sono due istanze separate ma il sintomo è come una spia accesa delle macchina che le segnala qualcosa: serve un meccanico che oltre a "spegnere la spia" la aiuti anche a comprendere come mai si è accesa.
Spero che questo spazio di condivisione le possa essere stato utile.
Spero che questo spazio di condivisione le possa essere stato utile.
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua difficoltà. Se Lei ritiene che sia la paura ciò che la blocca è sicuramente un ottimo punto di partenza su cui poter lavorare con uno psicologo per trovare adeguate strategie per superare questa situazione. Qualora ritesse necessario andare a fondo a questa paura e comprenderne a fondo l’origine le consiglio di contattare uno psicoterapeuta.
Rimango a disposizione qualora lo ritenga necessario.
Saluti, Dott.ssa Michela Francescato
Rimango a disposizione qualora lo ritenga necessario.
Saluti, Dott.ssa Michela Francescato
Buongiorno gentile utente, il fatto che si sia rivolta ad un medico specialistico e ad un nutrizionista denota il suo desiderio di prendere in mano la situazione e di stare meglio. Dobbiamo ricordarci che il nostro corpo e la nostra mente non sono due aspetti separati, ma che siamo un tutt'uno e mente e corpo comunicano e si condizionano inevitabilmente.
Potrebbe essere utile, ora che si è presa uno spazio per prendersi cura del suo corpo, prendersi uno spazio per comprendere come questa esperienza corporea condizioni anche le emozioni sperimentate, come la paura di cui sta parlando. Oppure comprendere e indagare se questi disturbi corporei possano avere una natura più psicologica. E' importante ricordarsi che siamo una "cosa sola" e mente e corpo vanno trattati e curati assieme e non separatamente.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Elisabetta Colombo
Potrebbe essere utile, ora che si è presa uno spazio per prendersi cura del suo corpo, prendersi uno spazio per comprendere come questa esperienza corporea condizioni anche le emozioni sperimentate, come la paura di cui sta parlando. Oppure comprendere e indagare se questi disturbi corporei possano avere una natura più psicologica. E' importante ricordarsi che siamo una "cosa sola" e mente e corpo vanno trattati e curati assieme e non separatamente.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Elisabetta Colombo
Buongiorno, non è affatto infrequente che lo stato psico-emotivo di una persona si ripercuota nel suo benessere fisico, in particolar modo nel funzionamento gastro-intestinale. Percepisco una significativa quota di ansia in sottofondo, credo valga la pena valutare di intraprendere un percorso psicologico per imparare a gestire l'ansia con eventuale supporto farmacologico. Cordialmente
Salve. Mente e corpo, come da lei intuito, son indubbiamente legati. Le consiglio un percorso psicologico per dare voce a questa sua intuizione
Resto a disposizione anche online,
Veronica
Resto a disposizione anche online,
Veronica
Buongiorno, la paura é un segnale che ci aiuta a proteggerci da ciò che ci spaventa.. risolte le cause organiche va capito meglio cosa ha paura di affrontare e come gestire tale paura. Poiché spesso le ragioni non sono così chiare ed evidenti può essere utile un percorso psicologico che l’aiuti a comprendere tali vissuti e le dia il coraggio di affrontare ciò che la spaventa.
Dr.ssa Damiano Maria
Dr.ssa Damiano Maria
Buonasera, esatto, in questa situazione sarebbe opportuno incominciare un percorso psicologico
Certo, la paura che provi di uscire per paura di un mal di pancia improvviso potrebbe essere legata al forte stress che stai vivendo da diversi anni. In ambito psicologico sistemico relazionale, potrebbe essere utile considerare non solo il tuo disagio individuale, ma anche i possibili elementi relazionali e sistemici che potrebbero contribuire al tuo malessere, come ad esempio dinamiche familiari, sociali o lavorative.
Un supporto psicologico potrebbe aiutarti a gestire meglio il tuo stress, a riconoscere e affrontare le paure legate ai tuoi problemi intestinali, e a trovare strategie per affrontare le situazioni che ti provocano ansia. Anche in collaborazione con la nutrizionista, uno psicologo potrebbe aiutarti a migliorare il tuo benessere psicofisico nel suo complesso. Ti consiglio quindi di valutare l'opportunità di rivolgerti a uno psicologo per ricevere un supporto adeguato al tuo disagio. Rimango a sua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba.
Un supporto psicologico potrebbe aiutarti a gestire meglio il tuo stress, a riconoscere e affrontare le paure legate ai tuoi problemi intestinali, e a trovare strategie per affrontare le situazioni che ti provocano ansia. Anche in collaborazione con la nutrizionista, uno psicologo potrebbe aiutarti a migliorare il tuo benessere psicofisico nel suo complesso. Ti consiglio quindi di valutare l'opportunità di rivolgerti a uno psicologo per ricevere un supporto adeguato al tuo disagio. Rimango a sua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba.
Gentile Utente,
dalle sue parole emerge una grande sofferenza per la situazione che sta vivendo e 4 anni capisco non essere pochi. Immagino, quindi, il peso che si porta appresso. Avendo, da quello che ho intuito, escluso cause organiche e associato questi dolori allo stress, andrei ad approfondire che cosa, in genere, accade nella sua vita quando si verificano questi attacchi ( si verificano in concomitanza di momenti particolari come il cambio di lavoro, trasferimenti, appuntamenti / impegni particolari o altro)? Qual'è il significato di questo suo mal di pancia? Da che cosa, magari, la sta proteggendo?
Partirei dal provare ad approfondire il ruolo e significato di questo sintomo, per poi andarlo a tessere all'interno delle relazioni significative e contesti di vita.
Sono certa che un percorso psicologico possa diminuire la quota ansiosa sperimentata. Lavorare su questo suo sintomo per evitare il ripetersi della sua insorgenza e sviscerare la sua cronicizzazione nel tempo potranno fornirle maggiore tranquillità e sollievo nonché chiarirle le motivazioni alla base, attraverso un percorso rivelatore e di scoperta.
Resto a sua disposizione.
Dott.ssa Taddei Benedetta
dalle sue parole emerge una grande sofferenza per la situazione che sta vivendo e 4 anni capisco non essere pochi. Immagino, quindi, il peso che si porta appresso. Avendo, da quello che ho intuito, escluso cause organiche e associato questi dolori allo stress, andrei ad approfondire che cosa, in genere, accade nella sua vita quando si verificano questi attacchi ( si verificano in concomitanza di momenti particolari come il cambio di lavoro, trasferimenti, appuntamenti / impegni particolari o altro)? Qual'è il significato di questo suo mal di pancia? Da che cosa, magari, la sta proteggendo?
Partirei dal provare ad approfondire il ruolo e significato di questo sintomo, per poi andarlo a tessere all'interno delle relazioni significative e contesti di vita.
Sono certa che un percorso psicologico possa diminuire la quota ansiosa sperimentata. Lavorare su questo suo sintomo per evitare il ripetersi della sua insorgenza e sviscerare la sua cronicizzazione nel tempo potranno fornirle maggiore tranquillità e sollievo nonché chiarirle le motivazioni alla base, attraverso un percorso rivelatore e di scoperta.
Resto a sua disposizione.
Dott.ssa Taddei Benedetta
Capisco quanto possa essere difficile vivere con questa ansia legata ai problemi intestinali. È positivo che lei stia già seguendo il consiglio di un gastroenterologo e di una nutrizionista per gestire i sintomi fisici. Tuttavia, è importante affrontare anche l'aspetto emotivo legato alla sua condizione.
Consultare uno psicologo potrebbe essere molto utile per aiutarla a gestire l'ansia e la paura legate a questo problema e può essere un valido strumento per esplorare l'origine, le cause profonde del suo stress, sviluppare strategie per affrontare l'ansia e fornirle sostegno emotivo durante questo percorso.
Inoltre, lo psicologo può insegnarle tecniche di rilassamento come il training autogeno, la respirazione profonda e la visualizzazione guidata. Queste tecniche possono aiutarla a calmare la mente e il corpo e sono strumenti potenti per migliorare il suo benessere emotivo e fisico. Non esiti a cercare supporto psicologico se sente che potrebbe esserle utile.
Consultare uno psicologo potrebbe essere molto utile per aiutarla a gestire l'ansia e la paura legate a questo problema e può essere un valido strumento per esplorare l'origine, le cause profonde del suo stress, sviluppare strategie per affrontare l'ansia e fornirle sostegno emotivo durante questo percorso.
Inoltre, lo psicologo può insegnarle tecniche di rilassamento come il training autogeno, la respirazione profonda e la visualizzazione guidata. Queste tecniche possono aiutarla a calmare la mente e il corpo e sono strumenti potenti per migliorare il suo benessere emotivo e fisico. Non esiti a cercare supporto psicologico se sente che potrebbe esserle utile.
Ciao. Capita molto molto spesso che il corpo mostri ciò che la psiche nasconde, oggetto di studio della psicosomatica. Quando qualcosa genera in noi ansia, stress, depressione o altro, i primi organi a risentirne sono materia di studio di gastroenterologi o dermatologi. :) A tal proposito, dopo aver escluso problematiche di tipo medico/organico, può essere utile per Lei, andare ad analizzare e comprendere cosa il suo inconscio le vuole comunicare. Resto a disposizione. Dott.ssa Piera Anello
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Buongiorno
dopo aver escluso cause organiche per i sintomi presentati possiamo prendere in considerazione una psicoterapia. Resto a disposizione.
dopo aver escluso cause organiche per i sintomi presentati possiamo prendere in considerazione una psicoterapia. Resto a disposizione.
Gentile utente, il gastroenterologo ha escluso componenti patologiche organiche al suo problema. Sono d'accordo con la scelta di un nutrizionista, perché il problema può essere una dieta sregolata e/o l'intolleranza ad alcuni alimenti. Prosegua scrupolosamente con il regime alimentare prescritto, perché la paura di cui lei parla può essere situazionale. Se vede che le cose ancora non migliorano, un percorso psicologico può essere indicato.
Cordialmente.
dott.ssa Floriana Ricciardi
Cordialmente.
dott.ssa Floriana Ricciardi
È comprensibile che vivere con problemi intestinali cronici legati allo stress possa essere estremamente difficile e limitante. La paura di avere un mal di pancia improvviso può infatti ridurre la qualità della vita e portare ad evitamenti che peggiorano la situazione.
Dato che hai già consultato un gastroenterologo e stai seguendo una dieta specifica con una nutrizionista, potrebbe essere molto utile aggiungere il supporto di uno psicologo. Qui ci sono alcuni motivi per cui un supporto psicologico potrebbe aiutarti:
Gestione dell'Ansia:
Uno psicologo può aiutarti a identificare e gestire l'ansia legata ai tuoi sintomi intestinali. Tecniche come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) sono particolarmente efficaci nel trattare l'ansia e le fobie.
Strategie di Coping:
Potresti imparare strategie di coping per gestire lo stress e le preoccupazioni che peggiorano i tuoi sintomi intestinali.
Supporto Emotivo:
Parlare con un professionista può offrirti un sostegno emotivo e un luogo sicuro dove esplorare le tue paure e preoccupazioni.
Tecniche di Rilassamento:
Tecniche di rilassamento come la mindfulness, la respirazione profonda e la meditazione possono essere insegnate da uno psicologo per ridurre lo stress generale e i sintomi fisici correlati.
Miglioramento della Qualità della Vita:
Ridurre l'ansia e imparare a gestire i tuoi sintomi può aiutarti a ritrovare la fiducia e a vivere una vita più piena e attiva.
Psicosomatica:
Un professionista può aiutarti a comprendere meglio il legame tra mente e corpo e come le tue emozioni influenzano i sintomi fisici.
Considerare di consultare uno psicologo è una scelta saggia e proattiva. Molte persone trovano grande beneficio nel combinare il trattamento medico con il supporto psicologico, soprattutto per condizioni che hanno una componente stress-correlata.
Se decidi di intraprendere questa strada, cerca uno psicologo con esperienza in disturbi d'ansia o in condizioni psicosomatiche. Essi saranno in grado di fornirti gli strumenti e il supporto necessari per affrontare e gestire la tua condizione in modo efficace.
Salve,
Capisco la sua situazione. La paura che descrive può essere molto debilitante e influenzare significativamente la qualità della vita. Intraprendere un percorso psicologico potrebbe aiutarla a gestire meglio questa ansia. Un professionista può lavorare con lei per esplorare le radici del suo stress, sviluppare strategie di coping e affrontare la paura che le impedisce di uscire. Questo percorso è un gesto di amore verso se stessi, che può aiutarla a ritrovare serenità e libertà. Chiedere aiuto è un segno di forza e un passo importante per il suo benessere complessivo.
Capisco la sua situazione. La paura che descrive può essere molto debilitante e influenzare significativamente la qualità della vita. Intraprendere un percorso psicologico potrebbe aiutarla a gestire meglio questa ansia. Un professionista può lavorare con lei per esplorare le radici del suo stress, sviluppare strategie di coping e affrontare la paura che le impedisce di uscire. Questo percorso è un gesto di amore verso se stessi, che può aiutarla a ritrovare serenità e libertà. Chiedere aiuto è un segno di forza e un passo importante per il suo benessere complessivo.
Buongiorno, grazie mille della condivisione.
Il disturbo che lei descrive, come le ha fatto notare il gastroenterologo non ha problemi organici per cui può essere legato allo stato di ansia/tensione e paura che ha creato un circolo vizioso: lei non esce perché ha paura di stare male ma evitando queste situazioni sociali la paura si amplifica e si mostra sempre più forte le volte successive in cui considera la possibilità di uscire. Questa fase di evitamento può essere spezzata con l'aiuto di uno psicoterapeuta e una buona dose di coraggio. Come dico ai bambini con cui lavoro non è coraggioso chi è senza paura ma chi sa di avere paura e prova d affrontarla! Quindi ha già fatto il primo passo, quello successivo è scegliere uno specialista che la possa guidare nello stare meglio.
Il disturbo che lei descrive, come le ha fatto notare il gastroenterologo non ha problemi organici per cui può essere legato allo stato di ansia/tensione e paura che ha creato un circolo vizioso: lei non esce perché ha paura di stare male ma evitando queste situazioni sociali la paura si amplifica e si mostra sempre più forte le volte successive in cui considera la possibilità di uscire. Questa fase di evitamento può essere spezzata con l'aiuto di uno psicoterapeuta e una buona dose di coraggio. Come dico ai bambini con cui lavoro non è coraggioso chi è senza paura ma chi sa di avere paura e prova d affrontarla! Quindi ha già fatto il primo passo, quello successivo è scegliere uno specialista che la possa guidare nello stare meglio.
Gentile utente, in base a quello che ha scritto, le suggerirei di iniziare un percorso con un professionista per superare questa sua situazione di ansia e stress che la stanno portando a evitare determinate situazioni. Saluti, Dott. Antonello Deriu
Buongiorno,
comprendo le sue ansie e le sue paure. Per la situazione che descrive, le suggerirei di intraprendere un percorso psicologico e/o psicoterapeutico. La paura dell'evento temuto può diventare un elemento paralizzante e terrorizzante, indipendentemente dal fatto che l'evento si materializzi o meno. Inoltre, "il mal di pancia" può essere una risposta fisiologica di attacco e fuga di fronte a un pericolo. Capire quale o quali siano quelle situazioni che sente come minacciose, ed analizzarle, le gioverebbe senz'altro.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti,
un cordiale saluto,
Dr. Giovanni Battista Giancarli
comprendo le sue ansie e le sue paure. Per la situazione che descrive, le suggerirei di intraprendere un percorso psicologico e/o psicoterapeutico. La paura dell'evento temuto può diventare un elemento paralizzante e terrorizzante, indipendentemente dal fatto che l'evento si materializzi o meno. Inoltre, "il mal di pancia" può essere una risposta fisiologica di attacco e fuga di fronte a un pericolo. Capire quale o quali siano quelle situazioni che sente come minacciose, ed analizzarle, le gioverebbe senz'altro.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti,
un cordiale saluto,
Dr. Giovanni Battista Giancarli
Buongiorno, ascoltare e prendersi cura delle nostre emozioni è sempre opportuno e arricchente. La invito a farlo con l'aiuto di un professionista per ritrovare più leggerezza e una migliore qualità di vita. Un caro saluto.
Salve, se desidera condurre una vita ricca e sana, quindi al massimo delle sue possibilità é necessario che venga seguita da uno psicoterapeuta.
Provi a contattare un collega in modo da darsi una possibilità.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Provi a contattare un collega in modo da darsi una possibilità.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Salve,
un problema di "pancia" spesso nasconde una paura più profonda, un ansia che si va a sfogare li nella parte interna.
In effetti è un sintomo che ha a che fare con la nostra sfera affettiva,
Le consiglio di parlarne con un professionista, in modo da andare a vedere insieme cosa stia accadendo che magari a lei non sembra evidente.
Un caro saluto
Lavinia
un problema di "pancia" spesso nasconde una paura più profonda, un ansia che si va a sfogare li nella parte interna.
In effetti è un sintomo che ha a che fare con la nostra sfera affettiva,
Le consiglio di parlarne con un professionista, in modo da andare a vedere insieme cosa stia accadendo che magari a lei non sembra evidente.
Un caro saluto
Lavinia
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Gentile, grazie per aver raccontato la sua situazione.
Tanto per cominciare le posso dire che ha agito bene rivolgendosi ad un gastroenterologo per escludere qualsiasi origine organica del suo disturbo. Seguire una dieta maggiormente equilibrata e specifica per il suo disturbo può aiutarla dal punto di vista intestinale nel gestire i sintomi che la colpiscono.
Tuttavia, è bene tenere a mente che già soffre di questi problemi da 4 anni - parecchio tempo se pensiamo che non ci sia una causa organica - e che di conseguenza si mantengono una serie di interferenze sociali non da poco, che vanno attenzionate. Lo stress agisce anche in modo piuttosto aggressivo sul nostro corpo e può mantenere per lungo tempo sintomi (di qualsiasi tipo essi siano) anche banali, risolvibili in poco tempo. Per questa ragione, le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa aiutarla a risolvere le cause stressanti (distress) che mantengono la sua sintomatologia e che possa aiutarla a gestire quell'ansia anticipatoria che le impedisce di essere funzionale a livello sociale.
Se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti, sono a sua disposizione. Dott.ssa Desirèe Pesce.
Tanto per cominciare le posso dire che ha agito bene rivolgendosi ad un gastroenterologo per escludere qualsiasi origine organica del suo disturbo. Seguire una dieta maggiormente equilibrata e specifica per il suo disturbo può aiutarla dal punto di vista intestinale nel gestire i sintomi che la colpiscono.
Tuttavia, è bene tenere a mente che già soffre di questi problemi da 4 anni - parecchio tempo se pensiamo che non ci sia una causa organica - e che di conseguenza si mantengono una serie di interferenze sociali non da poco, che vanno attenzionate. Lo stress agisce anche in modo piuttosto aggressivo sul nostro corpo e può mantenere per lungo tempo sintomi (di qualsiasi tipo essi siano) anche banali, risolvibili in poco tempo. Per questa ragione, le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa aiutarla a risolvere le cause stressanti (distress) che mantengono la sua sintomatologia e che possa aiutarla a gestire quell'ansia anticipatoria che le impedisce di essere funzionale a livello sociale.
Se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti, sono a sua disposizione. Dott.ssa Desirèe Pesce.
Buonasera, ha già fatto un primo passo importante ma per gestire al meglio la situazione è necessario che venga seguito da uno psicologo. Resto a disposizione, cordiali saluti, dott.ssa E. Piras
Buonasera,
allo scopo di imparare a regolare l'ansia, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia ad orientamento Cognitivo-Comportamentale.
Rimango a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Daniela Voza
allo scopo di imparare a regolare l'ansia, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia ad orientamento Cognitivo-Comportamentale.
Rimango a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Daniela Voza
Salve! Comprendo la tua situazione, e ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza. Sì, i problemi di salute come quelli intestinali causati da stress sono comuni e molto legati all’interazione tra corpo e mente. La paura che descrivi è infatti un aspetto psicologico che potrebbe amplificare i tuoi sintomi fisici, creando un circolo vizioso in cui il timore del dolore aumenta lo stress, che a sua volta può causare altri disturbi gastrointestinali. Rivolgerti a uno psicologo potrebbe aiutarti ad esplorare le cause profonde dello stress, usando tecniche come la mindfulness e il respiro consapevole per sviluppare resilienza. Questo percorso può ridurre la tua reattività emotiva e darti strumenti per vivere in modo più sereno e consapevole.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Alessia De Lucia
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Alessia De Lucia
Salve, assolutamente! Il tuo gastroenterologo ha individuato un legame importante tra il tuo stress e i problemi intestinali. Uno psicologo può aiutarti a gestire lo stress e l'ansia legati a questi sintomi, permettendoti di riprendere il controllo della tua vita.
La dieta è un ottimo punto di partenza, ma lavorare sulle emozioni e i pensieri che scatenano l'ansia è fondamentale per superare a lungo termine questo disturbo. Un percorso di terapia ti permetterà di acquisire strumenti per gestire le crisi e riprendere gradualmente le tue attività quotidiane.
La dieta è un ottimo punto di partenza, ma lavorare sulle emozioni e i pensieri che scatenano l'ansia è fondamentale per superare a lungo termine questo disturbo. Un percorso di terapia ti permetterà di acquisire strumenti per gestire le crisi e riprendere gradualmente le tue attività quotidiane.
Gentile utente,
certamente ci sono degli indizi che potrebbero suggerire il bisogno di indagare psicologicamente le motivazioni profonde che potrebbero celarsi dietro ad un disturbo intestinale. Pertanto il mio suggerimento è che un percorso psicologico potrebbe essere utile.
Dr.ssa Vanessa Ferri
certamente ci sono degli indizi che potrebbero suggerire il bisogno di indagare psicologicamente le motivazioni profonde che potrebbero celarsi dietro ad un disturbo intestinale. Pertanto il mio suggerimento è che un percorso psicologico potrebbe essere utile.
Dr.ssa Vanessa Ferri
Salve, certamente potrebbe aiutarti andare dallo psicologo. Prima di tutto cerca anche di fare delle analisi approfondite su questo problema, io ho avuto il tuo stesso problema e finalmente dopo 2 anni ho trovato la soluzione, basta scavare a fondo!
Parlane con qualcuno , che insieme alla tua alimentazione che stai seguendo adesso ti aiuterà ad allontanarti da questa paura!
Parlane con qualcuno , che insieme alla tua alimentazione che stai seguendo adesso ti aiuterà ad allontanarti da questa paura!
Salve, posso immaginare quanto questa situazione possa essere difficile e limitante per lei. Fare degli accertamenti dal punto di vista medico credo sia un passo fondamentale per ogni problema che presenta degli aspetti organici. Tuttavia credo sia importante considerare quello che lei chiama il problema della paura. Un percorso psicologico potrebbe essere utile per lavorare su questa paura e sulle implicazioni che ha per lei. Rimango a disposizione se ha bisogno di ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Marta Zanetti
Buongiorno. La decisione di intraprendere un percorso psicologico spetta solo e soltanto a lei. Sicuramente le visite che ha già fatto e la decisione di affidarsi a un nutrizionista apporteranno dei benefici. Se però ritiene che ci siano anche altri aspetti da approfondire potrebbe valutare l'idea di rivolgersi ad uno/a psicoterapeuta. Dott.ssa Elisabetta Secci
Salve,
quello che descrive è una situazione piuttosto comune quando i problemi fisici si intrecciano con la sfera emotiva. Lo stress e l'ansia possono spesso accentuare o mantenere disturbi intestinali, e la paura di un attacco improvviso può influenzare in modo significativo la qualità della vita, limitando le attività quotidiane come uscire di casa.
Sicuramente il supporto della nutrizionista è un'ottima risorsa per gestire l'aspetto alimentare. Tuttavia, la paura che lei evidenzia sembra indicare un meccanismo psicologico che vale la pena approfondire. Rivolgersi a uno psicologo potrebbe aiutarla a comprendere meglio la relazione tra mente e corpo, a gestire l'ansia ea trovare strategie per superare questa limitazione.
Sarebbe utile e consigliato approfondire questa problematica con l'aiuto di uno specialista.
Dottoressa Silvia
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
quello che descrive è una situazione piuttosto comune quando i problemi fisici si intrecciano con la sfera emotiva. Lo stress e l'ansia possono spesso accentuare o mantenere disturbi intestinali, e la paura di un attacco improvviso può influenzare in modo significativo la qualità della vita, limitando le attività quotidiane come uscire di casa.
Sicuramente il supporto della nutrizionista è un'ottima risorsa per gestire l'aspetto alimentare. Tuttavia, la paura che lei evidenzia sembra indicare un meccanismo psicologico che vale la pena approfondire. Rivolgersi a uno psicologo potrebbe aiutarla a comprendere meglio la relazione tra mente e corpo, a gestire l'ansia ea trovare strategie per superare questa limitazione.
Sarebbe utile e consigliato approfondire questa problematica con l'aiuto di uno specialista.
Dottoressa Silvia
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Salve!
ha fatto benissimo ad approfondire la situazione con il gastroenterologo e il nutrizionista. Sicuramente però, potrebbe avere molti benefici rivolgendosi ad uno psicologo, che l'aiuti a gestire al meglio le sue emozioni, in special modo, la paura.
Tra l'altro, parla di un forte stress, altra situazione in cui può essere funzionale ricevere un supporto psicologico.
Provi e vedrà che probabilmente andrà meglio!
Cordialmente,
Dr.ssa Sara Di Nicola
ha fatto benissimo ad approfondire la situazione con il gastroenterologo e il nutrizionista. Sicuramente però, potrebbe avere molti benefici rivolgendosi ad uno psicologo, che l'aiuti a gestire al meglio le sue emozioni, in special modo, la paura.
Tra l'altro, parla di un forte stress, altra situazione in cui può essere funzionale ricevere un supporto psicologico.
Provi e vedrà che probabilmente andrà meglio!
Cordialmente,
Dr.ssa Sara Di Nicola
Gentile utente, che l' intestino sia il nostro primo cervello non è solo una frase fatta popolare ma un dato di fatto neurobiologicamente fondato. "Il corpo accusa il colpo", afferma Bessel van der Kolk, uno dei più eminenti esperti mondiali in materia di psicotraumatologia e somatizzazioni. Un forte stress che comporta da quattro anni problemi intestinali e che inficia la sua normale vita quotidiana (sia per i dolori, sia perché le impedisce di uscire di casa), va trattato anche dal punto di vista psicologico.
Resto a disposizione in presenza e online.
Saluti
Dott.ssa Concetta Maccarrone
Resto a disposizione in presenza e online.
Saluti
Dott.ssa Concetta Maccarrone
Buongiorno, sì, potrebbe essere una buona idea.
Distinti Saluti
Dott.ssa Sarno Veronica
Distinti Saluti
Dott.ssa Sarno Veronica
Gentilissimo,
il suo gastroenterologo e la sua nutrizionista, concorderebbero nel dire che il suo corpo necessita di essere "ascoltato".
Laddove non si riesce ad esprimere un disagio, il nostro corpo parla attraverso i sintomi.
Uno/a psicologo/a potrebbe certamente aiutarla.
Si conceda di comprendere cosa il suo corpo cerca di dirle.
Saluti.
il suo gastroenterologo e la sua nutrizionista, concorderebbero nel dire che il suo corpo necessita di essere "ascoltato".
Laddove non si riesce ad esprimere un disagio, il nostro corpo parla attraverso i sintomi.
Uno/a psicologo/a potrebbe certamente aiutarla.
Si conceda di comprendere cosa il suo corpo cerca di dirle.
Saluti.
Sicuramente se sono state escluse le cause organiche tramite il gastroenterologo è possibile esplorare cosa nascondono quei problemi intestinali, qual'è la vera natura, se ci sono delle paure, delle emozioni collegate, di che cosa sta parlando il corpo. Certamente è possibile farlo attraverso un percorso psicologico.
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso una situazione che sicuramente le sta causando molta preoccupazione. Da quello che mi descrive, le consiglierei di affiancare il percorso nutrizionale ad uno psicologico.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Arianna Forcelli
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Arianna Forcelli
Assolutamente. I programmi di terapia cognitivo comportamentale lavorano gradualmente su questo tipo di paure secondarie e sulla gestione dello stress.
La ringrazio per aver condiviso la sua situazione. Il fatto che la paura di un mal di pancia improvviso influenzi la sua vita quotidiana è sicuramente un aspetto che merita attenzione. Sebbene la dieta e il trattamento medico possano aiutare a gestire i sintomi fisici, la paura che descrive è una reazione emotiva che potrebbe essere rafforzata dallo stress e dalla preoccupazione per la sua salute intestinale.
Un percorso psicoterapeutico potrebbe essere molto utile per affrontare la paura e l'ansia che ne derivano. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, è molto efficace nel trattare le paure e le ansie legate alla salute, aiutando a modificare i pensieri negativi e a sviluppare strategie per affrontare gradualmente le situazioni che creano disagio. Inoltre, lavorare sullo stress potrebbe migliorare anche il benessere intestinale, visto che c'è una connessione stretta tra la mente e il corpo. Potrebbe essere utile considerare di intraprendere un percorso psicoterapeutico per esplorare queste paure in modo più profondo e acquisire strumenti per gestirle in modo più sereno. Se volesse ulteriori chiarimenti, non esiti a contattarmi. Cordialmente,
Un percorso psicoterapeutico potrebbe essere molto utile per affrontare la paura e l'ansia che ne derivano. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, è molto efficace nel trattare le paure e le ansie legate alla salute, aiutando a modificare i pensieri negativi e a sviluppare strategie per affrontare gradualmente le situazioni che creano disagio. Inoltre, lavorare sullo stress potrebbe migliorare anche il benessere intestinale, visto che c'è una connessione stretta tra la mente e il corpo. Potrebbe essere utile considerare di intraprendere un percorso psicoterapeutico per esplorare queste paure in modo più profondo e acquisire strumenti per gestirle in modo più sereno. Se volesse ulteriori chiarimenti, non esiti a contattarmi. Cordialmente,
Gentile utente, capisco quanto questa situazione possa essere frustrante e limitante. Quello che descrive sembra essere un ciclo di ansia legato al timore di avere un mal di pancia improvviso, che a sua volta può alimentare ulteriormente lo stress e la paura. È molto positivo che stia seguendo una dieta con l’aiuto della nutrizionista, ma è altrettanto importante prendersi cura anche del benessere emotivo e psicologico, soprattutto se la paura sta influenzando la sua vita quotidiana e le sue attività sociali. Un supporto psicologico potrebbe essere molto utile in questo caso per esplorare le radici del suo malessere che persiste da tempo.
Resto a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Valentina De Chiara
Resto a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Valentina De Chiara
Buongiorno, da ciò che sta descrivendo, sembrerebbe un problema psicosomatico. Perciò in questi casi, una volta esclusa la causa organica del suo mal di pancia, è consigliato intraprendere un percorso psicologico per comprendere che cosa lo scatena, cosa lo mantiene e con quali strategie si può affrontarlo. Spero possa essere stata d'aiuto a far chiarezza. In bocca al lupo!
Buongiorno, come ha scritto è importante aver indagato le cause mediche e messo in atto una strategia nutrizionale per il suo disagio. Se quel che resta è la paura significa che questo è sintomo di una richiesta di aiuto anche psicologico. Se ne ha la possibilità si faccia supportare anche in questo, ne gioverà sicuramente. Resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Marzella
Ciao buongiorno, per quel che racconti, si potrebbe trattare tranquillamente di una sintomatologia ansiosa che porta anche ad un evidente e invalidante vissuto fobico. In questo senso sarebbe fondamentale provare a ritagliarsi un proprio spazio psicologico personale, allo scopo di indagare che significato abbia questa tua paura, in primis.
buon giorno...io le consiglierei di farsi supportare anche da uno psicologo - psicoterapeuta che la possa aiutare a capire i perchè della sua paura e a poterla gestire proprio per riappropriarsi in pieno delle sue attività quotidiana senza privarsi di nulla
Spero di esserle stata di aiuto
Spero di esserle stata di aiuto
buonasera, dalla descrizione della situazione potrebbe trattarsi nel suo caso di ansia anticipatoria. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo per un percorso psicologico adeguato alle sue esigenze.
Gentile utente,
Una correlazione significativa tra stress percepito e manifestazioni somatiche quali i disturbi intestinali esiste; prima ancora di questo, tuttavia, immagino quanto la paura che descrive e che prova quotidianamente possa influire sulla sua vita e rivelarsi limitante. Dopo aver effettuato gli accertamenti medici necessari, valutare di intraprendere anche un percorso di supporto psicologico potrebbe sicuramente esserle utile per affrontare e comprendere meglio questa specifica paura, esplorando le radici emotive dello stress e imparando tecniche di gestione dell'ansia. Lavorare su questi aspetti potrebbe aiutarla a migliorare il suo benessere psicologico e, di conseguenza, anche fisico. Un percorso con uno psicologo potrebbe integrarsi bene con il supporto medico e nutrizionale che già sta ricevendo. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento circa la mia risposta, un saluto - dottoressa Paola Grasso
Una correlazione significativa tra stress percepito e manifestazioni somatiche quali i disturbi intestinali esiste; prima ancora di questo, tuttavia, immagino quanto la paura che descrive e che prova quotidianamente possa influire sulla sua vita e rivelarsi limitante. Dopo aver effettuato gli accertamenti medici necessari, valutare di intraprendere anche un percorso di supporto psicologico potrebbe sicuramente esserle utile per affrontare e comprendere meglio questa specifica paura, esplorando le radici emotive dello stress e imparando tecniche di gestione dell'ansia. Lavorare su questi aspetti potrebbe aiutarla a migliorare il suo benessere psicologico e, di conseguenza, anche fisico. Un percorso con uno psicologo potrebbe integrarsi bene con il supporto medico e nutrizionale che già sta ricevendo. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento circa la mia risposta, un saluto - dottoressa Paola Grasso
Buongiorno,
Se il gastroenterologo non ha riscontrato problemi di natura organica/medica, probabilmente potrebbe essere un problema di natura ansiogena. Con pochi elementi purtroppo non le posso dire molto di più, però le consiglio di affidarsi ad un collega perché possa prendersi cura del suo problema e insieme possiate cercare di risolverlo così che lei possa tornare ad uscire senza preoccupazioni.
Cordiali saluti
Se il gastroenterologo non ha riscontrato problemi di natura organica/medica, probabilmente potrebbe essere un problema di natura ansiogena. Con pochi elementi purtroppo non le posso dire molto di più, però le consiglio di affidarsi ad un collega perché possa prendersi cura del suo problema e insieme possiate cercare di risolverlo così che lei possa tornare ad uscire senza preoccupazioni.
Cordiali saluti
Buongiorno, capisco perfettamente quanto possa essere difficile convivere con questo tipo di paura, che è strettamente legata alla gestione dello stress. Il suo vissuto sembra indicare che l'ansia legata a possibili episodi di mal di pancia influenzi significativamente la sua vita quotidiana e le sue scelte, come nel caso di evitare di uscire. Questo tipo di ansia anticipatoria può essere trattato efficacemente attraverso un percorso ad hoc.Un professionista potrà lavorare insieme a lei per affrontare la componente emotiva e psicologica che si unisce ai suoi disturbi fisici. Se desidera, posso fornirle ulteriori informazioni su come iniziare questo percorso.
In ogni caso, è importante che continui a seguire i consigli dei medici specialisti, integrando l’aspetto psicologico nel suo trattamento globale.
In ogni caso, è importante che continui a seguire i consigli dei medici specialisti, integrando l’aspetto psicologico nel suo trattamento globale.
Ciao, ti ringrazio per esserti aperta e per aver condiviso la tua esperienza. La connessione tra stress e problemi fisici, come quelli intestinali che descrivi, è molto forte. È interessante notare che, oltre alla dieta e alle indicazioni del gastroenterologo, la tua esperienza emotiva e psicologica sembra giocare un ruolo importante nel peggioramento dei sintomi. Il fatto che la paura di un mal di pancia improvviso ti stia limitando nella vita quotidiana è un segnale che il problema, oltre ad avere una componente fisica, ha anche una componente psicologica significativa.
Spesso, la paura di un evento fisico come un mal di pancia, soprattutto se avvertita come improvvisa e incontrollabile, può portare a una spirale di ansia e anticipazione che peggiora ulteriormente i sintomi. Il corpo risponde al pensiero anticipatorio con tensione, che può, a sua volta, influire sulla digestione e sul benessere intestinale. Quello che stai vivendo è un ciclo che può essere difficile da rompere, ma con il giusto supporto, è assolutamente possibile gestirlo.
In questo caso, un supporto psicologico potrebbe sicuramente esserti utile. Un terapeuta, in particolare, potrebbe aiutarti a lavorare sulla gestione dell'ansia e della paura legate ai tuoi sintomi, oltre a esplorare come lo stress influenzi la tua vita quotidiana. Tecniche come la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) si sono rivelate molto efficaci nel trattare ansia e disturbi fisici correlati allo stress, poiché ti aiutano a identificare e modificare i pensieri e i comportamenti che alimentano la tua paura.
Inoltre, potresti esplorare anche tecniche di rilassamento e mindfulness, che possono ridurre lo stress e migliorare la consapevolezza del corpo in modo più positivo e rilassato. Lavorare su come reagisci al tuo corpo e ai suoi segnali potrebbe darti un maggiore senso di controllo e ridurre l'ansia.
Il fatto che tu stia già seguendo una dieta e che ti stia prendendo cura del tuo corpo è molto positivo. Con il supporto giusto, potresti trovare un equilibrio che ti permetta di vivere con meno paura, riducendo anche i sintomi fisici che stai vivendo.
Non sei sola in questa, e chiedere aiuto a uno psicologo può essere un passo fondamentale per migliorare il tuo benessere psicofisico.
Spesso, la paura di un evento fisico come un mal di pancia, soprattutto se avvertita come improvvisa e incontrollabile, può portare a una spirale di ansia e anticipazione che peggiora ulteriormente i sintomi. Il corpo risponde al pensiero anticipatorio con tensione, che può, a sua volta, influire sulla digestione e sul benessere intestinale. Quello che stai vivendo è un ciclo che può essere difficile da rompere, ma con il giusto supporto, è assolutamente possibile gestirlo.
In questo caso, un supporto psicologico potrebbe sicuramente esserti utile. Un terapeuta, in particolare, potrebbe aiutarti a lavorare sulla gestione dell'ansia e della paura legate ai tuoi sintomi, oltre a esplorare come lo stress influenzi la tua vita quotidiana. Tecniche come la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) si sono rivelate molto efficaci nel trattare ansia e disturbi fisici correlati allo stress, poiché ti aiutano a identificare e modificare i pensieri e i comportamenti che alimentano la tua paura.
Inoltre, potresti esplorare anche tecniche di rilassamento e mindfulness, che possono ridurre lo stress e migliorare la consapevolezza del corpo in modo più positivo e rilassato. Lavorare su come reagisci al tuo corpo e ai suoi segnali potrebbe darti un maggiore senso di controllo e ridurre l'ansia.
Il fatto che tu stia già seguendo una dieta e che ti stia prendendo cura del tuo corpo è molto positivo. Con il supporto giusto, potresti trovare un equilibrio che ti permetta di vivere con meno paura, riducendo anche i sintomi fisici che stai vivendo.
Non sei sola in questa, e chiedere aiuto a uno psicologo può essere un passo fondamentale per migliorare il tuo benessere psicofisico.
Buongiorno, quello che descrivi è una situazione molto comune in chi soffre di disturbi intestinali legati allo stress. Il corpo e la mente sono collegati, e quando l’ansia diventa costante si “somatizza” cioè il nostro corpo la manifesta. Nel tuo caso il sistema digestivo ne risente, creando un circolo vizioso. Il fatto che la paura di un mal di pancia improvviso ti stia limitando nelle uscite indica che l’ansia ha preso il sopravvento, trasformandosi in una sorta di evitamento. Questo può rafforzare ancora di più la paura, perché il cervello associa il “restare a casa” con la sicurezza e l'“uscire” con un possibile pericolo. Rivolgerti a uno psicologo potrebbe essere molto utile, specialmente uno specializzato in disturbi psicosomatici o ansia. Prova a ragionare sulle tue motivazione di guarire, quali sono i fattori di stress nella tua vita? Cosa ti aspetti di cambiare nel tuo quotidiano? Sei pronto a farlo? Resto a disposizione per chiarimenti
Buongiorno, pur avendo poche informazioni, credo possa assolutamente essere una buona idea rivolgersi ad uno psicoterapeuta, quantomeno per capire meglio cosa stia accadendo.
Salve, la paura di uscire per timore di un malessere potrebbe essere una forma di ansia anticipatoria. Il consulto con un terapeuta potrebbe esserle utile per approfondire il legame tra mente e corpo e avere strumenti efficaci per gestire l'ansia e lo stress.
Salve, capisco quanto possa essere difficile convivere con questa paura legata ai problemi intestinali. La psicoterapia può essere utile per affrontare le paure legate alla salute e lo stress, migliorando il modo in cui reagisce a queste situazioni. Un percorso con uno psicologo può aiutarla a gestire l’ansia e a ridurre la paura di affrontare certe esperienze. Sarebbe opportuno valutare se un supporto psicologico possa integrarsi con il trattamento che sta già seguendo.
Se ha bisogno e vuole maggiori informazioni mi contatti pure
Se ha bisogno e vuole maggiori informazioni mi contatti pure
Salve, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Capisco che i problemi intestinali legati allo stress stiano avendo un impatto significativo sulla tua vita quotidiana, e che la paura di un mal di pancia improvviso stia limitando le tue attività e la tua libertà.
Il fatto che tu stia già seguendo una dieta con l’aiuto di una nutrizionista è sicuramente un passo positivo, ma è importante riconoscere che lo stress e l’ansia, che hai menzionato, possono avere un ruolo molto grande nel manifestarsi e nel perpetuarsi dei sintomi fisici. La connessione tra mente e corpo è molto forte, e spesso lo stress e l’ansia possono contribuire a disturbi gastrointestinali, creando un circolo vizioso in cui la paura di avere un episodio spiacevole innesca una risposta fisica (come mal di pancia) e peggiora il problema.
In questi casi, lavorare con uno psicologo potrebbe essere molto utile. La psicoterapia, in particolare la **terapia cognitivo-comportamentale (TCC)**, si è dimostrata molto efficace nel trattare ansia, stress e disturbi psicosomatici come quello che stai vivendo. Un percorso psicoterapico potrebbe aiutarti a comprendere meglio la radice della tua paura e ad affrontarla in modo più sano, modificando i pensieri che alimentano la tua ansia e il ciclo di preoccupazione.
Inoltre, la TCC può fornirti strumenti pratici per gestire l’ansia in situazioni quotidiane, ridurre la paura legata ai mal di pancia e, nel lungo termine, migliorare anche il benessere fisico. Può anche essere utile in combinazione con altre tecniche di rilassamento come la meditazione, il respiro profondo o la gestione dello stress.
Quindi, in sintesi, sì, sarebbe una buona idea considerare un percorso con uno psicologo, in quanto potrebbe aiutarti a gestire meglio la paura che stai vivendo e migliorare la qualità della tua vita, sia in termini fisici che emotivi. Se decidi di iniziare, un professionista della salute mentale potrà aiutarti a esplorare le cause della tua ansia, a fornirti gli strumenti per affrontarla e a supportarti nel processo di recupero.
Se hai altre domande o se posso aiutarti in altro modo, sono qui per ascoltarti.
Il fatto che tu stia già seguendo una dieta con l’aiuto di una nutrizionista è sicuramente un passo positivo, ma è importante riconoscere che lo stress e l’ansia, che hai menzionato, possono avere un ruolo molto grande nel manifestarsi e nel perpetuarsi dei sintomi fisici. La connessione tra mente e corpo è molto forte, e spesso lo stress e l’ansia possono contribuire a disturbi gastrointestinali, creando un circolo vizioso in cui la paura di avere un episodio spiacevole innesca una risposta fisica (come mal di pancia) e peggiora il problema.
In questi casi, lavorare con uno psicologo potrebbe essere molto utile. La psicoterapia, in particolare la **terapia cognitivo-comportamentale (TCC)**, si è dimostrata molto efficace nel trattare ansia, stress e disturbi psicosomatici come quello che stai vivendo. Un percorso psicoterapico potrebbe aiutarti a comprendere meglio la radice della tua paura e ad affrontarla in modo più sano, modificando i pensieri che alimentano la tua ansia e il ciclo di preoccupazione.
Inoltre, la TCC può fornirti strumenti pratici per gestire l’ansia in situazioni quotidiane, ridurre la paura legata ai mal di pancia e, nel lungo termine, migliorare anche il benessere fisico. Può anche essere utile in combinazione con altre tecniche di rilassamento come la meditazione, il respiro profondo o la gestione dello stress.
Quindi, in sintesi, sì, sarebbe una buona idea considerare un percorso con uno psicologo, in quanto potrebbe aiutarti a gestire meglio la paura che stai vivendo e migliorare la qualità della tua vita, sia in termini fisici che emotivi. Se decidi di iniziare, un professionista della salute mentale potrà aiutarti a esplorare le cause della tua ansia, a fornirti gli strumenti per affrontarla e a supportarti nel processo di recupero.
Se hai altre domande o se posso aiutarti in altro modo, sono qui per ascoltarti.
Salve, da quello che descrive, il problema principale sembra essere la paura di avere un mal di pancia improvviso, al punto da limitare la sua libertà di movimento e le sue attività quotidiane. Questo tipo di timore può rientrare in un quadro di ansia anticipatoria, molto comune nei disturbi gastrointestinali legati allo stress.
Il fatto che un gastroenterologo abbia collegato i suoi sintomi allo stress e che ora sia seguito da una nutrizionista è sicuramente un buon punto di partenza. Tuttavia, se la paura sta condizionando la sua vita, potrebbe essere utile affiancare un supporto psicologico. Uno psicologo potrebbe aiutarla a gestire l’ansia legata ai sintomi fisici e a migliorare la sua qualità di vita.
Se ha altre domande o vuole approfondire, sono a disposizione!
Cordiali saluti
Il fatto che un gastroenterologo abbia collegato i suoi sintomi allo stress e che ora sia seguito da una nutrizionista è sicuramente un buon punto di partenza. Tuttavia, se la paura sta condizionando la sua vita, potrebbe essere utile affiancare un supporto psicologico. Uno psicologo potrebbe aiutarla a gestire l’ansia legata ai sintomi fisici e a migliorare la sua qualità di vita.
Se ha altre domande o vuole approfondire, sono a disposizione!
Cordiali saluti
Assolutamente sì, comprendo benissimo quanto questa paura possa limitare la tua vita e generare ulteriore stress. È molto comune che lo stress si manifesti a livello fisico, come nel tuo caso con i problemi intestinali, e che a sua volta si sviluppi un'ansia anticipatoria legata alla possibilità di stare male fuori casa.
Il fatto che tu abbia identificato la paura come il vero problema è un'ottima consapevolezza. Un supporto psicologico sarebbe molto utile per affrontare direttamente questa paura e le sue radici.
Per capire meglio la tua situazione e come potrei aiutarti, potresti dirmi:
*Come si manifesta concretamente questa paura? Quali sono i pensieri che ti vengono in mente quando pensi di uscire?
* Ci sono state delle situazioni in cui sei riuscita a uscire senza che si presentasse il mal di pancia? Come ti sei sentita in quei momenti?
Rivolgersi a uno psicologo in questo caso sarebbe un passo importante per riprendere in mano la tua vita e superare questa limitazione.
Il fatto che tu abbia identificato la paura come il vero problema è un'ottima consapevolezza. Un supporto psicologico sarebbe molto utile per affrontare direttamente questa paura e le sue radici.
Per capire meglio la tua situazione e come potrei aiutarti, potresti dirmi:
*Come si manifesta concretamente questa paura? Quali sono i pensieri che ti vengono in mente quando pensi di uscire?
* Ci sono state delle situazioni in cui sei riuscita a uscire senza che si presentasse il mal di pancia? Come ti sei sentita in quei momenti?
Rivolgersi a uno psicologo in questo caso sarebbe un passo importante per riprendere in mano la tua vita e superare questa limitazione.
Gentile, la sua valutazione è corretta. Faccia riferimento ad uno psicologo. Saluti.
Caro paziente anonimo,
il corpo e la mente sono un tutt'uno e lavorano in sinergia. Quindi, sì, sarebbe efficace prendersi cura anche della psiche. Si ricordi però che il percorso con uno psicologo è come allenarsi in palestra: bisogna impegnarsi e per impegnarsi bisogna desiderarlo. :)
Un caro saluto
Dott.ssa Erica Russo
il corpo e la mente sono un tutt'uno e lavorano in sinergia. Quindi, sì, sarebbe efficace prendersi cura anche della psiche. Si ricordi però che il percorso con uno psicologo è come allenarsi in palestra: bisogna impegnarsi e per impegnarsi bisogna desiderarlo. :)
Un caro saluto
Dott.ssa Erica Russo
Buongiorno.
Quello che descrivi è una reazione molto comune quando il corpo manifesta sintomi legati allo stress. Il problema intestinale potrebbe aver generato in te un circolo vizioso: la paura di stare male ti porta ad evitare certe situazioni, e questo alimenta ancora di più l’ansia, rendendo i sintomi più presenti. È una buona cosa che tu stia seguendo una dieta con la nutrizionista, ma se il timore di un malessere improvviso sta limitando la tua vita, lavorare su questo aspetto con uno psicologo potrebbe aiutarti a gestire meglio l’ansia e a riprendere sicurezza nelle tue attività quotidiane. Ti consiglierei di valutare un percorso, perché affrontare questa paura ora potrebbe fare una grande differenza nel lungo termine.
Quello che descrivi è una reazione molto comune quando il corpo manifesta sintomi legati allo stress. Il problema intestinale potrebbe aver generato in te un circolo vizioso: la paura di stare male ti porta ad evitare certe situazioni, e questo alimenta ancora di più l’ansia, rendendo i sintomi più presenti. È una buona cosa che tu stia seguendo una dieta con la nutrizionista, ma se il timore di un malessere improvviso sta limitando la tua vita, lavorare su questo aspetto con uno psicologo potrebbe aiutarti a gestire meglio l’ansia e a riprendere sicurezza nelle tue attività quotidiane. Ti consiglierei di valutare un percorso, perché affrontare questa paura ora potrebbe fare una grande differenza nel lungo termine.
Buongiorno,
quella che descrive è una difficoltà molto comune in chi soffre di disturbi intestinali legati allo stress, spesso collegati alla sindrome dell’intestino irritabile (IBS). In questi casi, il problema non è solo fisico, ma si crea un circolo ansia–intestino, dove la paura dei sintomi finisce per limitarla nella vita quotidiana.
Sì, un supporto psicologico — in particolare con approccio cognitivo-comportamentale — può aiutarla a gestire questa paura, a ridurre l’ipercontrollo e a tornare a vivere con più libertà.
Un caro saluto,
dott. Jacopo Modoni
quella che descrive è una difficoltà molto comune in chi soffre di disturbi intestinali legati allo stress, spesso collegati alla sindrome dell’intestino irritabile (IBS). In questi casi, il problema non è solo fisico, ma si crea un circolo ansia–intestino, dove la paura dei sintomi finisce per limitarla nella vita quotidiana.
Sì, un supporto psicologico — in particolare con approccio cognitivo-comportamentale — può aiutarla a gestire questa paura, a ridurre l’ipercontrollo e a tornare a vivere con più libertà.
Un caro saluto,
dott. Jacopo Modoni
Se il problema è legato a episodi stressanti passati o a una gestione difficile dello stress quotidiano, un terapeuta potrebbe aiutarti a elaborare queste emozioni.È evidente che questa paura ti sta influenzando significativamente e limitando la tua libertà di movimento e la qualità della tua vita. La connessione tra stress e problemi intestinali è molto comune, e spesso le emozioni giocano un ruolo importante nel manifestarsi dei sintomi fisici.
Affidarti a uno psicologo potrebbe essere un'idea molto valida. Un professionista può aiutarti a comprendere le cause profonde di questa paura e darti strumenti per affrontarla. Alcune modalità con cui uno psicologo potrebbe aiutarti potrebbero essere innanzitutto la gestione dell'ansia e della paura. Attraverso tecniche di rilassamento e strategie per affrontare l'ansia, potresti imparare a ridurre la tua preoccupazione di avere un mal di pancia improvviso attraverso percorsi di esplorazione emotiva, training autogeno, con l'uso di tecniche di rilassamento profondo.
Le tecniche di rilassamento associate alla consapevolezza possono aiutarti a calmare la mente e a ridurre la risposta fisica al disagio emotivo.
Oltre alla dieta che stai seguendo con la nutrizionista, lavorare sulla componente emotiva e mentale potrebbe fare una grande differenza nella gestione del problema. Non è solo una questione di alleviare i sintomi fisici, ma anche di recuperare fiducia in te stessa e nella tua capacità di affrontare situazioni impreviste.
Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti sono qui per sostenerti. Ti auguro forza e serenità nel tuo percorso
Affidarti a uno psicologo potrebbe essere un'idea molto valida. Un professionista può aiutarti a comprendere le cause profonde di questa paura e darti strumenti per affrontarla. Alcune modalità con cui uno psicologo potrebbe aiutarti potrebbero essere innanzitutto la gestione dell'ansia e della paura. Attraverso tecniche di rilassamento e strategie per affrontare l'ansia, potresti imparare a ridurre la tua preoccupazione di avere un mal di pancia improvviso attraverso percorsi di esplorazione emotiva, training autogeno, con l'uso di tecniche di rilassamento profondo.
Le tecniche di rilassamento associate alla consapevolezza possono aiutarti a calmare la mente e a ridurre la risposta fisica al disagio emotivo.
Oltre alla dieta che stai seguendo con la nutrizionista, lavorare sulla componente emotiva e mentale potrebbe fare una grande differenza nella gestione del problema. Non è solo una questione di alleviare i sintomi fisici, ma anche di recuperare fiducia in te stessa e nella tua capacità di affrontare situazioni impreviste.
Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti sono qui per sostenerti. Ti auguro forza e serenità nel tuo percorso
Ciao! Innanzi tutto grazie per aver condiviso questo piccolo pezzetto di quella che è la tua storia. Queste domande e testimonianze possono essere tanto utili anche per altre persone, che magari vivono la stessa situazione. Bravissim* che hai fatto tutti gli esami organici del caso, cosa che ti ha permesso di escludere un quadro a livello organico e ti ha permesso di focalizzare l'attenzione sull'ansia. Benissimo per il percorso con la nutrizionista, che sicuramente può darti ottimi consigli sull'alimentazione. Ti consiglio comunque di provare a fare anche un percorso con l* psicolog*, perchè può essere decisamente risolutivo in queste situazioni. L'ansia fa parte di tutti noi, in quanto emozione, ciò che la distingue da un'ansia funzionale a una disfunzionale è la nostra capacità di gestione e quanto impatta sulle varie sfere della nostra vita. Solitamente, i percorsi psicologici aiutano tanto ai fini della gestione dell'ansia...quindi è consigliatissimo! Ti faccio un grande in bocca al lupo! Un caro saluto
Buongiorno, il suo è un problema purtroppo più comune di quanto si conosca. Spesso le problematiche intestinali sono correlate a stress ed ansia; quando però questi sintomi iniziano a limitare la vita di chi ne soffre credo che il supporto di uno psicologo sia molto utile per imparare a gestire meglio lo stress, per comprenderne le causa ma, anche, per comprendere e affrontare la correlata paura di uscire di casa. Glielo consiglio caldamente!
Gentile utente,
è molto positivo che si stia già prendendo cura del suo benessere fisico attraverso il supporto medico e nutrizionale.
La paura che descrive, però, sembra avere un impatto importante sulla sua vita quotidiana: quando l’ansia limita la libertà di uscire o vivere serenamente alcune situazioni, può essere davvero utile rivolgersi a uno psicologo. Un percorso psicologico la aiuterebbe a gestire meglio queste paure, ritrovando maggiore sicurezza e benessere.
Rimango a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento.
Cordialmente,
VF
è molto positivo che si stia già prendendo cura del suo benessere fisico attraverso il supporto medico e nutrizionale.
La paura che descrive, però, sembra avere un impatto importante sulla sua vita quotidiana: quando l’ansia limita la libertà di uscire o vivere serenamente alcune situazioni, può essere davvero utile rivolgersi a uno psicologo. Un percorso psicologico la aiuterebbe a gestire meglio queste paure, ritrovando maggiore sicurezza e benessere.
Rimango a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento.
Cordialmente,
VF
Lei ha fatto bene a rivolgerti sia al gastroenterologo che alla nutrizionista, ma da come lei descrive è chiaro che il disagio non è solo fisico: quella paura costante che le impedisce di uscire e vivere serenamente è un segnale importante.
La connessione tra intestino e cervello è fortissima, non a caso si parla di “secondo cervello” riferendosi all’intestino. Ansia, stress, paure, tutto può riflettersi sul nostro corpo, e viceversa. Un valido percorso di sostegno psicologico può aiutarla: gestire l’ansia legata all’uscire di casa; individuare le radici dello stress e lavorarci su; sviluppare strategie concrete per sentirsi liberi e sicuri nella sua quotidianità.
Inoltre potrebbe essere di valido supporto il training autogeno: tecnica di rilassamento e desensibilizzazione; tecnica utilizzata sopratutto in casi di forte stees, ansia generalizzata e altre difficoltà.
Sperando di esserle stata d'aiuto
Buona Giornata
Dott.ssa Melita Boselli
La connessione tra intestino e cervello è fortissima, non a caso si parla di “secondo cervello” riferendosi all’intestino. Ansia, stress, paure, tutto può riflettersi sul nostro corpo, e viceversa. Un valido percorso di sostegno psicologico può aiutarla: gestire l’ansia legata all’uscire di casa; individuare le radici dello stress e lavorarci su; sviluppare strategie concrete per sentirsi liberi e sicuri nella sua quotidianità.
Inoltre potrebbe essere di valido supporto il training autogeno: tecnica di rilassamento e desensibilizzazione; tecnica utilizzata sopratutto in casi di forte stees, ansia generalizzata e altre difficoltà.
Sperando di esserle stata d'aiuto
Buona Giornata
Dott.ssa Melita Boselli
Salve,
credo sarebbe molto utile fare un percorso psicologico, oltre che con un nutrizionista: corpo e mente sono strettamente uniti e come anche lei dice, il sintomo intestinale è legato allo stress, questo sta causando un circolo vizioso in cui il sintomo stesso le causa ulteriore stress e abbassa la sua qualità di vita e la sua libertà di movimento.
Sarebbe interessante capire di che tipo di nutrimento ha bisogno la sua psiche, in modo che anche il sintomo che le manda il corpo possa essere ascoltato.
Io seguo un approccio psicosomatico e sono a disposizione,
cordiali saluti,
Dott.ssa Eleonora Visalli
credo sarebbe molto utile fare un percorso psicologico, oltre che con un nutrizionista: corpo e mente sono strettamente uniti e come anche lei dice, il sintomo intestinale è legato allo stress, questo sta causando un circolo vizioso in cui il sintomo stesso le causa ulteriore stress e abbassa la sua qualità di vita e la sua libertà di movimento.
Sarebbe interessante capire di che tipo di nutrimento ha bisogno la sua psiche, in modo che anche il sintomo che le manda il corpo possa essere ascoltato.
Io seguo un approccio psicosomatico e sono a disposizione,
cordiali saluti,
Dott.ssa Eleonora Visalli
Buongiorno,
se il gastroenterologo rimanda le problematiche a stress e non problematiche di tipo fisico, un percorso psicologico potrebbe sicuramente aiutare. Anche la paura dell'uscire la mette sicuramente in difficoltà e le fa perdere delle occasioni, affrontando lo stress e la paura potrebbe trovare il modo per vivere più pienamente la sua vita.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Francesca Torelli
se il gastroenterologo rimanda le problematiche a stress e non problematiche di tipo fisico, un percorso psicologico potrebbe sicuramente aiutare. Anche la paura dell'uscire la mette sicuramente in difficoltà e le fa perdere delle occasioni, affrontando lo stress e la paura potrebbe trovare il modo per vivere più pienamente la sua vita.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Francesca Torelli
Salve,
immagino quanto questa situazione possa essere frustrante e limitante. Ha fatto bene ad effettuare visite e controlli medici per escludere eventuali cause organiche.
Da quello che descrive, come ad esempio la paura dovuta ad un'ansia anticipatoria, indica che probabilmente esiste una correlazione con i suoi stati emotivi e dunque sarebbe utile approfondire l'argomento con uno psicologo.
Spero possa essere stato d'aiuto, un saluto
Dott. Daniele Migliore
immagino quanto questa situazione possa essere frustrante e limitante. Ha fatto bene ad effettuare visite e controlli medici per escludere eventuali cause organiche.
Da quello che descrive, come ad esempio la paura dovuta ad un'ansia anticipatoria, indica che probabilmente esiste una correlazione con i suoi stati emotivi e dunque sarebbe utile approfondire l'argomento con uno psicologo.
Spero possa essere stato d'aiuto, un saluto
Dott. Daniele Migliore
Salve,
in linea di massima se la paura le impedisce di vivere serenamente le sue giornate, la porta a rinunciare alla socialità o le riduce la qualità di vita, le consiglierei di prendere in considerazione la richiesta di un supporto psicologico. Così potrà affrontare il tema della paura di star male, ma anche quello del forte stress che -secondo lo specialista- concorrerebbe al suo malessere intestinale.
La saluto,
Buonasera
in linea di massima se la paura le impedisce di vivere serenamente le sue giornate, la porta a rinunciare alla socialità o le riduce la qualità di vita, le consiglierei di prendere in considerazione la richiesta di un supporto psicologico. Così potrà affrontare il tema della paura di star male, ma anche quello del forte stress che -secondo lo specialista- concorrerebbe al suo malessere intestinale.
La saluto,
Buonasera
Ciao, capisco quanto possa essere debilitante affrontare paura e stress legati ai problemi intestinali. La paura di un malessere improvviso può influire molto sulla tua qualità di vita, ed è positivo che tu stia già seguendo un percorso con la nutrizionista.
Un psicologo potrebbe davvero aiutarti a lavorare sulla gestione dell'ansia e sulla paura che provi, affrontando insieme le emozioni che ti legano ai disturbi fisici. A volte il supporto psicologico può contribuire a ridurre i sintomi fisici legati allo stress.
Se ti fa piacere, posso darti qualche consiglio per iniziare questo percorso. Ricorda, non sei sola in questo.
Un psicologo potrebbe davvero aiutarti a lavorare sulla gestione dell'ansia e sulla paura che provi, affrontando insieme le emozioni che ti legano ai disturbi fisici. A volte il supporto psicologico può contribuire a ridurre i sintomi fisici legati allo stress.
Se ti fa piacere, posso darti qualche consiglio per iniziare questo percorso. Ricorda, non sei sola in questo.
Salve, comprendo la difficoltà della situazione e il possibile disagio nella vita di tutti i giorni. Sicuramente reputo la scelta di affidarsi ad una nutrizionista, sicuramente utile e di beneficio per la situazione.
In risposta alla sua domanda sicuramente valuterei la possibilità di un percorso psicologico, sia perchè il corpo esprime anche stati emotivi e possono essere condizionanti, sia per l'effetto sul suo quotidiano (la paura di uscire che ha citato). E' possibile così individuare i vissuti emotivi che si esprimono attraverso i problemi intestinali e individuare insieme soluzioni adatte a lei per affrontare la paura con beneficio e sollievo.
Rimengo a disposizione per qualsiasi richiesta o dubbio.
Buona giornata
In risposta alla sua domanda sicuramente valuterei la possibilità di un percorso psicologico, sia perchè il corpo esprime anche stati emotivi e possono essere condizionanti, sia per l'effetto sul suo quotidiano (la paura di uscire che ha citato). E' possibile così individuare i vissuti emotivi che si esprimono attraverso i problemi intestinali e individuare insieme soluzioni adatte a lei per affrontare la paura con beneficio e sollievo.
Rimengo a disposizione per qualsiasi richiesta o dubbio.
Buona giornata
Ciao,
grazie per aver scritto e condiviso quello che stai vivendo. Quattro anni di fastidi intestinali legati allo stress sono davvero tanti, e capisco quanto possa diventare pesante convivere con il timore che un malessere possa arrivare all’improvviso, tanto da limitare la tua libertà di uscire o fare le cose che ti fanno stare bene.
È importante che tu abbia già intrapreso un percorso con una nutrizionista: è un passo prezioso. Allo stesso tempo, come hai intuito tu stesso, quando la paura diventa così presente da condizionare la vita quotidiana, può essere davvero utile affiancare anche un supporto psicologico.
Uno spazio di ascolto ti permetterebbe di esplorare da dove nasce quella paura, come si alimenta, e soprattutto come puoi iniziare a gestirla in modo diverso, senza sentirti bloccato. Ansia e corpo sono strettamente legati, e prenderci cura della parte emotiva può fare una grande differenza anche sul piano fisico.
Ti meriti di ritrovare serenità e fiducia.
grazie per aver scritto e condiviso quello che stai vivendo. Quattro anni di fastidi intestinali legati allo stress sono davvero tanti, e capisco quanto possa diventare pesante convivere con il timore che un malessere possa arrivare all’improvviso, tanto da limitare la tua libertà di uscire o fare le cose che ti fanno stare bene.
È importante che tu abbia già intrapreso un percorso con una nutrizionista: è un passo prezioso. Allo stesso tempo, come hai intuito tu stesso, quando la paura diventa così presente da condizionare la vita quotidiana, può essere davvero utile affiancare anche un supporto psicologico.
Uno spazio di ascolto ti permetterebbe di esplorare da dove nasce quella paura, come si alimenta, e soprattutto come puoi iniziare a gestirla in modo diverso, senza sentirti bloccato. Ansia e corpo sono strettamente legati, e prenderci cura della parte emotiva può fare una grande differenza anche sul piano fisico.
Ti meriti di ritrovare serenità e fiducia.
Salve, sulla base degli elementi che lei ha descritto sarebbe importante affrontare queste sue paure. L'intestino e il nostro cervello sono collegati tra di loro e si influenzano; per cui se lei ha molta ansia e paura che si presenti il dolore all'intestino, è molto probabile che questo si verifichi. Se invece lei abbassasse i livelli di ansia e di paura con l'aiuto di uno specialista, vedrà che anche i problemi intestinali correlati saranno meno impattanti o frequenti.
Gentile utente,
è più che comprensibile che tema di poter stare male di stomaco fuori casa visto che soffre di problematiche intestinali. Dato che questa paura sta diventando difficile per lei da gestire, potrebbe esserle utile provare a prendersene cura insieme a un professionista.
è più che comprensibile che tema di poter stare male di stomaco fuori casa visto che soffre di problematiche intestinali. Dato che questa paura sta diventando difficile per lei da gestire, potrebbe esserle utile provare a prendersene cura insieme a un professionista.
Gentile utente, per occuparsi di "quella paura" - per citare le sue parole - risulterebbe sicuramente utile intraprendere un percorso psicologico, grazie al quale potrà comprendere da cosa deriva questa ansia e come risolverla.
Se lo desidera, sono a disposizione.
Spero di esserla stata d’aiuto.
Un caro saluto,
Dott.ssa Marta Romano
Se lo desidera, sono a disposizione.
Spero di esserla stata d’aiuto.
Un caro saluto,
Dott.ssa Marta Romano
Salve e grazie per la sua sincera condivisione. Dalle sue parole percepisco quanto questa situazione le crei disagio, ma voglio rassicurarla che si tratta di una condizione su cui si può intervenire efficacemente. Avendo già escluso cause organiche attraverso la visita gastroenterologica, è probabile che il suo malessere sia legato all’ansia e allo stress.
La paura di uscire è comprensibile ed è legata all’ansia che certi sintomi possano ripresentarsi.
Chiedersi se possa essere utile rivolgersi a uno psicologo è già un passo importante e sì, un supporto psicologico può essere di grande aiuto per affrontare e superare la paura, migliorando la qualità della vita.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un saluto, Dott.ssa Giulia Bellagamba, Psicologa
La paura di uscire è comprensibile ed è legata all’ansia che certi sintomi possano ripresentarsi.
Chiedersi se possa essere utile rivolgersi a uno psicologo è già un passo importante e sì, un supporto psicologico può essere di grande aiuto per affrontare e superare la paura, migliorando la qualità della vita.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un saluto, Dott.ssa Giulia Bellagamba, Psicologa
Buonasera, mi spiace molto per la sua situazione immagino che sia per lei un grande problema non poter uscire per "paura" di problemi intestinali, le consiglio di fare un primo colloquio con uno specialista che potrebbe darle maggiori risposte. Resto a sua disposizione
Salve, i sintomi che descrive, potrebbero essere compatibili con una sindrome dell'intestino irritabile (IBS), che ha una forte componente psicosomatica (come lo stress, possa ripercuotersi sul corpo, mente e corpo sono collegati e come una influisce sull'altro e viceversa).
Il tasto dolente (oltre ad essere il disagio fisico che vive), è la paura che, in questo momento, le sta limitando la sua quotidianità, portandola ad evitare svariate situazioni sociali.
Se sente che non riesce più a gestire questa situazione da sola, allora si, la invito rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta, per una consulenza.
Un caro saluto!
Il tasto dolente (oltre ad essere il disagio fisico che vive), è la paura che, in questo momento, le sta limitando la sua quotidianità, portandola ad evitare svariate situazioni sociali.
Se sente che non riesce più a gestire questa situazione da sola, allora si, la invito rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta, per una consulenza.
Un caro saluto!
Buongiorno, bene che abbia iniziato già a prendersi cura di se stesso consultando un gastroenterologo e rivolgendosi poi ad una nutrizionista. Qualora sentisse anche la necessità di iniziare un percorso con uno psicologo direi che ha già la risposta alla sua domanda.
Resto a disposizione, intanto la saluto e le auguro una buona giornata.
Resto a disposizione, intanto la saluto e le auguro una buona giornata.
Buon pomeriggio.
Dal suo breve racconto capisco che il punto non è tanto il dolore intestinale in sé a turbarla, quanto più il timore e la paura che questo possa succederle quando è fuori casa a viversi la sua vita e magari diventa più faticoso sistemare le cose.
Come va con questa paura? Mi sento di dirle che se le influenza notevolmente l'equilibrio delle giornate allora contatterei uno psicologo o psicologa.
Dal suo breve racconto capisco che il punto non è tanto il dolore intestinale in sé a turbarla, quanto più il timore e la paura che questo possa succederle quando è fuori casa a viversi la sua vita e magari diventa più faticoso sistemare le cose.
Come va con questa paura? Mi sento di dirle che se le influenza notevolmente l'equilibrio delle giornate allora contatterei uno psicologo o psicologa.
Salve, quello che racconta è qualcosa che molte persone vivono, anche se spesso in silenzio: il corpo reagisce allo stress e alla tensione, e col tempo la paura del sintomo (come il timore di un mal di pancia improvviso) può diventare essa stessa parte del problema, condizionando la quotidianità e limitando la libertà.
È positivo che lei si stia già prendendo cura di sé dal punto di vista medico e nutrizionale. Ma se sente che la paura sta diventando centrale e difficile da gestire, sì, un percorso psicologico potrebbe esserle molto utile.
È positivo che lei si stia già prendendo cura di sé dal punto di vista medico e nutrizionale. Ma se sente che la paura sta diventando centrale e difficile da gestire, sì, un percorso psicologico potrebbe esserle molto utile.
è già molto consapevole del legame tra corpo, emozioni e stress, e questo è un passo fondamentale.
La paura che descrive – di stare male improvvisamente quando è fuori – è molto comune in situazioni in cui il corpo ha vissuto a lungo uno stato di tensione. Anche se ora segue una dieta e un percorso nutrizionale, è chiaro che il disagio non riguarda solo l’intestino, ma anche l’ansia anticipatoria e la difficoltà a sentirti al sicuro.
Questo tipo di paura può essere collegato a vissuti di controllo, vulnerabilità o solitudine che si sono strutturati nel tempo e che ora si esprimono attraverso il corpo.
Un percorso con uno psicologo può sicuramente aiutarla a capire meglio da dove nasce questa paura, come si alimenta e come disinnescarla, per tornare a vivere con più libertà. La sua domanda è già un’ottima direzione.
La paura che descrive – di stare male improvvisamente quando è fuori – è molto comune in situazioni in cui il corpo ha vissuto a lungo uno stato di tensione. Anche se ora segue una dieta e un percorso nutrizionale, è chiaro che il disagio non riguarda solo l’intestino, ma anche l’ansia anticipatoria e la difficoltà a sentirti al sicuro.
Questo tipo di paura può essere collegato a vissuti di controllo, vulnerabilità o solitudine che si sono strutturati nel tempo e che ora si esprimono attraverso il corpo.
Un percorso con uno psicologo può sicuramente aiutarla a capire meglio da dove nasce questa paura, come si alimenta e come disinnescarla, per tornare a vivere con più libertà. La sua domanda è già un’ottima direzione.
Gentile utente,
da quello che descrive, se ha scartato le cause organiche, potrebbe esserci un'origine psicologica. il mio consiglio è quello di avviare un percorso psicologico.
resto a disposizione
Dott.ssa Francesca Squizzato
da quello che descrive, se ha scartato le cause organiche, potrebbe esserci un'origine psicologica. il mio consiglio è quello di avviare un percorso psicologico.
resto a disposizione
Dott.ssa Francesca Squizzato
Buonasera, grazie per la sua condivisione. Capisco quanto possa essere faticoso vivere con il timore che il dolore possa ripresentarsi improvvisamente. La paura è una reazione comprensibile ma, talvolta, può diventare limitante. Un supporto psicologico potrebbe essere lo spazio sicuro in cui portare la sua paura, comprenderla e trovare strategie per regolarla. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti. Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Proserpio
Da ciò che leggo, mi sembra che lei abbia notato quanto la paura aumenti il suo stress e di conseguenza quest'ultimo influisca sul suo benessere intestinale. E' consigliabile che oltre a prendersi cura della sua salute fisica, si occupi anche del suo benessere psicologico.
Un saluto
Un saluto
Gentile utente, a volte le cause alla base di un disagio possono essere molteplici. E' opportuno seguire le indicazioni degli specialisti chiamati in causa con l'obiettivo di risolvere l'aspetto organico del disagio. Se nonostante tali indicazioni si presentano altri disagi quali ansia, paura ecc. potrebbe essere utile parlarne con uno psicologo così da valutare anche le cause psicologiche implicate.
Gentilissimo, la ringrazio per la condivisione. Credo sia da valorizzare il fatto che abbia riconosciuto da solo che per affrontare davvero il suo problema sia importante andare all'origine, oltre agli aspetti fisici e alimentari che sta già curando.
Quello che descrive è molto significativo: i sintomi intestinali legati allo stress e l'ansia anticipatoria che prova sono segnali che il suo corpo sta cercando di comunicarle qualcosa di importante. Mente e corpo sono molto più intrecciati di quanto immaginiamo - quando viviamo situazioni di forte stress emotivo, il corpo spesso diventa il luogo dove queste tensioni si esprimono attraverso sintomi fisici.
Sta già facendo un ottimo lavoro prendendosi cura di sé a più livelli con il gastroenterologo e la nutrizionista. Aggiungere un percorso psicologico potrebbe completare questo approccio, aiutandola a esplorare il significato di questi sintomi psicosomatici, comprenderne l'origine legata allo stress e sviluppare nuove modalità per gestire l'ansia che limita la sua vita quotidiana. Un saluto, dott.ssa Martina Baiocchi
Quello che descrive è molto significativo: i sintomi intestinali legati allo stress e l'ansia anticipatoria che prova sono segnali che il suo corpo sta cercando di comunicarle qualcosa di importante. Mente e corpo sono molto più intrecciati di quanto immaginiamo - quando viviamo situazioni di forte stress emotivo, il corpo spesso diventa il luogo dove queste tensioni si esprimono attraverso sintomi fisici.
Sta già facendo un ottimo lavoro prendendosi cura di sé a più livelli con il gastroenterologo e la nutrizionista. Aggiungere un percorso psicologico potrebbe completare questo approccio, aiutandola a esplorare il significato di questi sintomi psicosomatici, comprenderne l'origine legata allo stress e sviluppare nuove modalità per gestire l'ansia che limita la sua vita quotidiana. Un saluto, dott.ssa Martina Baiocchi
Salve, quello che descrivi è molto comune in chi vive un disagio fisico legato allo stress: la paura dell’imprevisto, come il mal di pancia, può diventare essa stessa un limite alla libertà e alla qualità della vita.
Lavorare con uno psicologo può essere molto utile per affrontare proprio questa paura anticipatoria e il legame tra mente e corpo. Un percorso psicoterapeutico, affiancato magari dalla mindfulness, può aiutarti a gestire meglio l’ansia e a ritrovare sicurezza. Se vuoi, possiamo iniziare questo percorso insieme.
Lavorare con uno psicologo può essere molto utile per affrontare proprio questa paura anticipatoria e il legame tra mente e corpo. Un percorso psicoterapeutico, affiancato magari dalla mindfulness, può aiutarti a gestire meglio l’ansia e a ritrovare sicurezza. Se vuoi, possiamo iniziare questo percorso insieme.
Quando il corpo reagisce allo stress in modo così intenso, è utile affiancare al percorso focalizzato sul corpo anche uno che guardi l'aspetto psicologico. In terapia possiamo lavorare proprio sulla paura di cui parli: capire come nasce, cosa la alimenta e trovare insieme strategie per tornare a sentirti più libero e sicuro. È un percorso che può davvero aiutarti a riprendere il controllo, senza dover rinunciare alla tua serenità.
Salve! Quando una sensazione fisica si lega a esperienze di ansia o stress, può succedere che si crei una sorta di paura anticipatoria, che porta a evitare alcune situazioni per timore che il disagio si ripresenti, rinforzando tuttavia il sintomo. In questi casi, affiancare il percorso medico e nutrizionale con un sostegno psicologico può essere davvero utile perchè le permetterebbe di esplorare meglio l’origine di questa paura e di lavorare per interrompere quel meccanismo di ansia e controllo che mantiene il sintomo.
Gentile Persona,
le consiglio di approfondire il tema dello stress che cita e che le genera questi sintomi. E' importante affrontare diverse tematiche rispetto cosa le genera questo stress: spesso non si tratta solo fatiche "pratiche" ma lo stress può essere generato anche da come viviamo determinate situazioni, dal significato che hanno per noi e dai conflitti interni che viviamo nella realtà attuale. Un caro saluto
le consiglio di approfondire il tema dello stress che cita e che le genera questi sintomi. E' importante affrontare diverse tematiche rispetto cosa le genera questo stress: spesso non si tratta solo fatiche "pratiche" ma lo stress può essere generato anche da come viviamo determinate situazioni, dal significato che hanno per noi e dai conflitti interni che viviamo nella realtà attuale. Un caro saluto
La ringrazio per aver condiviso la sua situazione con tanta chiarezza. Capisco perfettamente quanto debba essere limitante e faticoso vivere con il costante timore di un malore improvviso, specialmente quando questo interferisce con la sua vita sociale e la sua libertà.
La risposta alla sua domanda è un sì. Il suo intestino è diventato la "cassa di risonanza" della sua ansia. Data la natura psicosomatica del problema e la limitazione che sta vivendo nella sua quotidianità, è assolutamente necessario che lei intraprenda un percorso psicologico per approfondire proprio questa componente.
Rimango a disposizione.
La risposta alla sua domanda è un sì. Il suo intestino è diventato la "cassa di risonanza" della sua ansia. Data la natura psicosomatica del problema e la limitazione che sta vivendo nella sua quotidianità, è assolutamente necessario che lei intraprenda un percorso psicologico per approfondire proprio questa componente.
Rimango a disposizione.
Capisco quanto possa essere difficile convivere con questi disturbi intestinali e con la paura che possano presentarsi all’improvviso. Le confermo che, spesso, accanto all’aspetto fisico è utile lavorare anche su quello emotivo, perché mente e corpo sono in costante dialogo. La psico-neuro-endocrino-immunologia (PNEI) ci mostra proprio questo legame: lo stress può influenzare profondamente il sistema intestinale, che viene infatti definito anche il nostro “secondo cervello”. Quando le tensioni emotive diventano intense, l’intestino risponde, e questo può alimentare un circolo di ansia e sintomi fisici. Può essere utile iniziare a porsi alcune domande: che cosa mi preoccupa davvero? Quale bisogno non viene espresso o soddisfatto? Quali pressioni stanno diventando difficili da gestire? In questi casi, un percorso psicologico può essere di grande aiuto per comprendere le radici della paura e imparare a gestirla. Lavorare insieme a un professionista sulle emozioni, sui pensieri e sui modelli interiori che mantengono lo stato di allerta permette di ritrovare fiducia nel proprio corpo e maggiore libertà nel vivere la quotidianità. Per questo, affrontare anche questo aspetto potrebbe davvero fare la differenza nel suo percorso di benessere.
Salve, quello che riporta è un problema psicosomatico. Quindi dietro i problemi intestinali (fisici) vi è una causa psicologica. Bisogna quindi intervenire, oltre che sul corpo, sul suo mondo psichico e capire il contesto emotivo e relazionale che ha dato vita a questo sintomo. Pertanto, ha sicuramente bisogno dell'aiuto di un professionista (psicologo/psicoterapeuta)
Buonasera, da ciò che descrive sembra che il suo intestino reagisca in modo sensibile alle situazioni di stress, una condizione piuttosto comune e comprensibile. Col tempo, però, la paura di stare male può diventare essa stessa fonte di ulteriore tensione, creando un circolo difficile da spezzare. È molto positivo che si stia già prendendo cura di sé con il supporto di una nutrizionista. Lavorare anche sugli aspetti emotivi e sull’ansia legata ai sintomi potrebbe aiutarla a gestire meglio la paura e a ritrovare libertà nei suoi movimenti e nelle sue giornate. Un caro saluto
Cara utente,
quello che racconti porta con sé una storia che il tuo corpo sembra custodire da tempo. Quando per quattro anni un disturbo intestinale continua a ripresentarsi, e quando la paura di un improvviso malessere arriva a limitare le uscite, i movimenti, la spontaneità della vita quotidiana, vuol dire che siamo davanti a un’esperienza complessa: non soltanto fisica, non soltanto emotiva, ma un intreccio profondo tra le due dimensioni.
Il corpo, in questi casi, diventa un luogo simbolico: un modo attraverso cui una tensione interna — spesso legata allo stress, ma anche a vissuti più profondi, non sempre consapevoli — trova espressione. La “pancia” è un posto primario, dove emozioni come la paura, la vergogna, l’allarme, la sensazione di non avere un contenimento interno, tendono a manifestarsi con forza.
La paura di stare male fuori casa, poi, è un segnale importante: non parla solo del dolore fisico, ma della sensazione di non avere uno spazio sicuro dentro di sé quando si è lontani da ciò che è familiare. È come se una parte interna, più fragile o più allarmata, temesse di trovarsi sola a gestire un eventuale malessere, e allora preferisse evitare, restringere, controllare.
In questa dinamica, spesso, il sintomo diventa una sorta di messaggero: porta con sé una richiesta di ascolto, il bisogno di dare voce a vissuti rimasti per lungo tempo senza parole.
E un percorso psicologico può offrire esattamente questo: uno spazio protetto in cui lasciare emergere ciò che il corpo sta cercando di dire; un luogo in cui non si lavora contro il sintomo, ma con il sintomo, per comprenderne il significato, le radici, la funzione.
Non è una prescrizione, ma una possibilità che potresti considerare come un atto di cura verso te stessa: un modo per iniziare a dare meno peso alla paura e più spazio alla tua storia interna, ai suoi bisogni, alle sue sfumature.
Con cura,
Raffaella Pia Testa
quello che racconti porta con sé una storia che il tuo corpo sembra custodire da tempo. Quando per quattro anni un disturbo intestinale continua a ripresentarsi, e quando la paura di un improvviso malessere arriva a limitare le uscite, i movimenti, la spontaneità della vita quotidiana, vuol dire che siamo davanti a un’esperienza complessa: non soltanto fisica, non soltanto emotiva, ma un intreccio profondo tra le due dimensioni.
Il corpo, in questi casi, diventa un luogo simbolico: un modo attraverso cui una tensione interna — spesso legata allo stress, ma anche a vissuti più profondi, non sempre consapevoli — trova espressione. La “pancia” è un posto primario, dove emozioni come la paura, la vergogna, l’allarme, la sensazione di non avere un contenimento interno, tendono a manifestarsi con forza.
La paura di stare male fuori casa, poi, è un segnale importante: non parla solo del dolore fisico, ma della sensazione di non avere uno spazio sicuro dentro di sé quando si è lontani da ciò che è familiare. È come se una parte interna, più fragile o più allarmata, temesse di trovarsi sola a gestire un eventuale malessere, e allora preferisse evitare, restringere, controllare.
In questa dinamica, spesso, il sintomo diventa una sorta di messaggero: porta con sé una richiesta di ascolto, il bisogno di dare voce a vissuti rimasti per lungo tempo senza parole.
E un percorso psicologico può offrire esattamente questo: uno spazio protetto in cui lasciare emergere ciò che il corpo sta cercando di dire; un luogo in cui non si lavora contro il sintomo, ma con il sintomo, per comprenderne il significato, le radici, la funzione.
Non è una prescrizione, ma una possibilità che potresti considerare come un atto di cura verso te stessa: un modo per iniziare a dare meno peso alla paura e più spazio alla tua storia interna, ai suoi bisogni, alle sue sfumature.
Con cura,
Raffaella Pia Testa
Salve, quello che descrive è molto frequente: quando l’intestino è particolarmente sensibile allo stress, può accadere che la paura di avere un episodio improvviso diventi essa stessa fonte di ansia, fino a condizionare le uscite e la vita quotidiana. Anche se la nutrizionista la sta già aiutando sul piano alimentare, la parte emotiva merita attenzione, perché spesso è proprio l’ansia anticipatoria a mantenere il disagio nel tempo.
Questa paura è una reazione comprensibile quando il corpo ha dato segnali forti in passato. Tuttavia, quando inizia a limitare gli spostamenti o a far rinunciare a delle attività, è un buon momento per intervenire.
In questi casi uno psicologo può essere molto utile, in quanto un percorso mirato permette di comprendere meglio il legame tra stress, sensazioni corporee e pensieri di allarme, e di sviluppare strumenti concreti per gestire l’ansia e ridurre gradualmente l’evitamento delle situazioni temute. Molte persone con colon irritabile o sintomi intestinali correlati allo stress trovano un significativo miglioramento quando si lavora sia sulla parte fisica sia su quella psicologica.
Il fatto che lei sia già seguita da un professionista per l’alimentazione è un ottimo punto di partenza, ma integrare anche un supporto psicologico potrebbe aiutarla a ritrovare maggiore libertà e serenità nelle sue giornate.
La saluto
Questa paura è una reazione comprensibile quando il corpo ha dato segnali forti in passato. Tuttavia, quando inizia a limitare gli spostamenti o a far rinunciare a delle attività, è un buon momento per intervenire.
In questi casi uno psicologo può essere molto utile, in quanto un percorso mirato permette di comprendere meglio il legame tra stress, sensazioni corporee e pensieri di allarme, e di sviluppare strumenti concreti per gestire l’ansia e ridurre gradualmente l’evitamento delle situazioni temute. Molte persone con colon irritabile o sintomi intestinali correlati allo stress trovano un significativo miglioramento quando si lavora sia sulla parte fisica sia su quella psicologica.
Il fatto che lei sia già seguita da un professionista per l’alimentazione è un ottimo punto di partenza, ma integrare anche un supporto psicologico potrebbe aiutarla a ritrovare maggiore libertà e serenità nelle sue giornate.
La saluto
Buongiorno,
dato che ha già avuto modo di consultare dei professionisti specifici per controllare il problema potrebbe provare a consultare anche un professionista terapeuta per verificare che il problema non sia solo fisiologico, ma anche psicologico.
Cordiali saluti.
dato che ha già avuto modo di consultare dei professionisti specifici per controllare il problema potrebbe provare a consultare anche un professionista terapeuta per verificare che il problema non sia solo fisiologico, ma anche psicologico.
Cordiali saluti.
Capisco bene quanto possa essere limitante vivere con la paura di stare male all’improvviso.
Quando il corpo è sensibile allo stress, come nel tuo caso, è molto comune che si crei un circolo tra sintomi intestinali e ansia: il timore del malessere porta ad evitare alcune situazioni, e questo rinforza ulteriormente la paura.
Il fatto che tu abbia già fatto una valutazione gastroenterologica e che tu sia seguito da una nutrizionista è un ottimo punto di partenza.
In questi casi il supporto psico-terapeutico da uno specialista è molto utile, perché permette di:
- comprendere e interrompere il meccanismo ansia–sintomo–evitamento;
- ridurre la paura anticipatoria;
- recuperare sicurezza nelle uscite e nelle attività quotidiane;
- imparare strategie concrete per gestire il corpo nei momenti di tensione.
Quando il corpo è sensibile allo stress, come nel tuo caso, è molto comune che si crei un circolo tra sintomi intestinali e ansia: il timore del malessere porta ad evitare alcune situazioni, e questo rinforza ulteriormente la paura.
Il fatto che tu abbia già fatto una valutazione gastroenterologica e che tu sia seguito da una nutrizionista è un ottimo punto di partenza.
In questi casi il supporto psico-terapeutico da uno specialista è molto utile, perché permette di:
- comprendere e interrompere il meccanismo ansia–sintomo–evitamento;
- ridurre la paura anticipatoria;
- recuperare sicurezza nelle uscite e nelle attività quotidiane;
- imparare strategie concrete per gestire il corpo nei momenti di tensione.
Buonasera,
si tratta di una condizione di natura psicosomatica, quindi le consiglio di effettuare una consulenza psicologica
Dott. A. Masucci
si tratta di una condizione di natura psicosomatica, quindi le consiglio di effettuare una consulenza psicologica
Dott. A. Masucci
Buongiorno, ottima scelta quella di essere seguito da una nutrizionista, così come ottima è l’intuizione di voler affrontare la paura. Il corpo e la mente sono sempre connessi ed effettivamente un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprendere come questo timore si sia sviluppato e come sta influenzando il suo sistema di vita, per ridurre l’ansia anticipatoria e recuperare sicurezza nell’affrontare le situazioni fuori casa.
Un caro saluto.
Un caro saluto.
Buonasera, grazie per aver condiviso la sua esperienza e quelli che posso immaginare essere disagi in alcune circostanze fastidiosi e invalidanti.
Sicuramente curare l'alimentazione risulta essere fondamentale: un piano alimentare costruito ad hoc potrebbe di gran lunga apportare benefici al suo intestino e, di conseguenza, potrebbe anche andare a mitigare la sua paura. Se l'intestino funziona meglio, potrebbe riscoprirsi più sereno, soprattutto in alcune circostanze. Dunque, un'esperienza diversa, legata ad un migliore funzionamento dell'intestino potrebbe modificare, nel tempo, la sua paura legata ai problemi intestinali. A mio avviso, potrebbe si risultare fondamentale e di supporto accompagnare il percorso alimentare con un percorso psicologico, avendo riconosciuto come centrale il problema legato alla paura.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Maddalena Luisa Mariani
Sicuramente curare l'alimentazione risulta essere fondamentale: un piano alimentare costruito ad hoc potrebbe di gran lunga apportare benefici al suo intestino e, di conseguenza, potrebbe anche andare a mitigare la sua paura. Se l'intestino funziona meglio, potrebbe riscoprirsi più sereno, soprattutto in alcune circostanze. Dunque, un'esperienza diversa, legata ad un migliore funzionamento dell'intestino potrebbe modificare, nel tempo, la sua paura legata ai problemi intestinali. A mio avviso, potrebbe si risultare fondamentale e di supporto accompagnare il percorso alimentare con un percorso psicologico, avendo riconosciuto come centrale il problema legato alla paura.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Maddalena Luisa Mariani
Buongiorno, quando un disturbo fisico (in questo caso intestinale, legato allo stress) si associa alla paura che i sintomi possano comparire in situazioni fuori casa, può instaurarsi un circolo che limita molto la libertà quotidiana.normale che la mente inizi a “monitorare” continuamente il rischio che possa ricapitare. Da qui nasce la paura anticipatoria (“e se mi prende un attacco fuori casa?”), l’evitamento di uscire e, spesso, un aumento involontario dello stress… che può peggiorare i sintomi.
È un meccanismo molto umano, ma alla lunga diventa limitante. Sicuramente un percorso psicologico può aiutarti a comprendere il legame tra ansia, stress e intestino, a lavorare sulla paura dell’imprevisto, a ridurre l’evitamento e recuperare gradualmente sicurezza nel muoverti fuori casa e a sviluppare strategie per regolare l’ansia quando il corpo invia segnali che ti spaventano. Se vorrai approfondire resto a disposizione.
Buona giornata.
Dott.ssa Giulia Raiano
È un meccanismo molto umano, ma alla lunga diventa limitante. Sicuramente un percorso psicologico può aiutarti a comprendere il legame tra ansia, stress e intestino, a lavorare sulla paura dell’imprevisto, a ridurre l’evitamento e recuperare gradualmente sicurezza nel muoverti fuori casa e a sviluppare strategie per regolare l’ansia quando il corpo invia segnali che ti spaventano. Se vorrai approfondire resto a disposizione.
Buona giornata.
Dott.ssa Giulia Raiano
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