Dott.
Ciro Napoletano
Psicologo
Psicoterapeuta
Psicologo clinico
Altro
Nocera Inferiore 1 indirizzo
Esperienze
La storia di tutti noi è intimamente intrecciata con quella del contesto in cui viviamo. Un contesto fatto di relazioni familiari, di coppia e amicizia che, a modo loro, influiscono sulle tue esperienze e sulle emozioni che provi.
Il percorso che faremo insieme ti porterà a comprendere i meccanismi che guidano – e hanno guidato in passato – le relazioni all’interno del tuo nucleo familiare e non solo. Vedrai il tuo mondo sotto una luce diversa e scoprirai nuovi significati alla base di ciò che stai vivendo oggi.
Imparerai a trasformare alcuni elementi che non ti rappresentano più e scoprirai dentro di te competenze e potenzialità che non sapevi di avere. Davanti ai tuoi occhi compariranno nuove strade da percorrere, un passo dopo l’altro, verso il cambiamento positivo che desideri.
Considera i nostri incontri come uno spazio sicuro, in cui condividere ciò che provi in completa libertà e riflettere su diversi aspetti della tua vita. Avrò cura di creare un’atmosfera di accoglienza, ascolto e comprensione, per far emergere i tuoi bisogni e le risorse che racchiudi in te. Ti accompagnerò nell’affrontare i nodi più spinosi e nel cercare la loro risoluzione, grazie allo sviluppo di nuovi pensieri e comportamenti utili a vivere al meglio il tuo presente.
Esperto in terapie per bambini, adolescenti, adulti, coppie e famiglie. Specializzato in ansia, depressione, attacchi di panico, problemi di coppia, disturbo ossessivo compulsivo, disturbo d’ansia generalizzato.
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Anita
Ho avuto il piacere di intraprendere un percorso terapeutico con il Dott. Ciro Napoletano e posso affermare che è stata un’esperienza estremamente positiva e arricchente. Fin dal primo incontro, ho notato la sua professionalità e la capacità di ascolto. Il Dott. Napoletano crea un ambiente accogliente e sicuro, dove ci si sente liberi di esprimere i propri pensieri e sentimenti senza giudizio.
Nico
È quasi un anno che sono in terapia con il Dr. Napoletano e, sin dal primo incontro, mi sono sentito a mio agio, trovando subito un’ottima sintonia. Avevo già avuto un’esperienza con un altro psicoterapeuta, ma purtroppo non era riuscito a comprendere a fondo i miei problemi. Il Dr. Napoletano, invece, è stato capace di farlo fin da subito. Nonostante la distanza fisica delle sedute online, riesce a creare un ambiente sicuro e accogliente, in cui posso aprirmi e parlare dei miei problemi con una serenità che non avevo mai sperimentato prima.
Dopo quasi un anno di terapia, il Dr. Napoletano mi ha aiutato a identificare chiaramente le aree su cui devo intervenire, diventando un supporto indispensabile nel mio percorso di crescita personale. La sua empatia e professionalità lo rendono una figura di riferimento. Lo raccomando vivamente a chiunque cerchi un professionista attento e capace.
Dario
Bravissimo, mi sono stupito della facilità con cui mi ha fatto sentire subito a mio agio permettendomi di aprirmi. Sembra di parlare con un amico ma riesce comunque a mantenere la professionalità e toccare i punti giusti per permetterti di esprimerti al meglio.
Francesco
Il dottor Napoletano ti mette subito a tuo agio, crea un ambiente confortevole (complice anche il suo studio molto accogliente) per farti sentire a tuo agio. Sembra quasi di parlare ad un amico, con una persona che conosci da tanto tempo. È comprensivo ma diretto, se c'è qualcosa di "scomodo" da dire lo fa (ovviamente sempre con tatto). Consiglio a tutti di valutare un percorso con il dottor Napoletano, non ve ne pentirete
Alice
Ciro è stato il mio primo approccio alla terapia e non lo ringrazierò mai abbastanza per aver creato fin dal primo incontro un ambiente in cui mi sono sentita libera di esprimermi senza alcun filtro. Con lui riesco a parlare apertamente e posso contare su un vero professionista per analizzare insieme le mie sfide, cercando l’approccio migliore. Consiglio vivamente a chiunque voglia intraprendere un percorso di terapia di farlo con Ciro.
Contino Nicola
IL dottore Napoletano é una persona sempre disponibile, estremamente puntuale, capace di metterti a proprio agio, con la sua semplicità e il suo sorriso.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 64 domande da parte di pazienti di MioDottore
Ho avuto un'adolescenza e inizio dell'età adulta difficili, con problemi a scuola sia a livello di rendimento che mi hanno portato a non terminare le superiori (scoperto poi in età adulta ADHD) sia che di socializzazione (vittima di bullismo), una violenza sessuale che mi ha fatto ritirare dalla vita sociale e probabilmente cadere in depressione, problemi con la famiglia d'origine, ed infine una relazione tossica che mi ha portata all'esaurimento. Poi ho seguito un percorso di psicoterapia e ho iniziato a riprendere in mano la mia vita: mi sono trasferita e vivo da sola in un appartamento che ho comprato con un mutuo, ho trovato un lavoro stabile che mi piace, ho ripreso gli studi diplomandomi e iscrivendomi all'università, ho accettato i problemi che ha la mia famiglia d'origine e ho iniziato da qualche mese una relazione abbastanza sana che spero sia quella definitiva, lavorandoci un po' su. Ma da qualche tempo sto avendo problemi con dei nuovi capi al lavoro: mi chiedono cose che sono al di sopra del mio livello ma che faccio lo stesso cavandomela bene, e anziché apprezzare o comunque prendere atto della cosa, mi denigrano; mi danno permessi che poi mi annullano; mi stanno mettendo contro tutti i colleghi; se prendo dei giorni di malattia perché ho problemi di salute si arrabbiano, e adesso stanno cercando in tutti i modi di trovare un appiglio per farmi dei procedimenti disciplinari. Io soffro tutti i giorni per questo, vado a lavorare con l'ansia e col pensiero "chissà che mi combineranno oggi", in 6 mesi ho perso 10kg nonostante sia una persona che di suo mangia sostanzioso, faccio fatica a dormire e a volte anche a mangiare perché poi sto male con lo stomaco, dato che sono sempre un fascio di nervi, non rendo più come prima a casa, anzi proprio zero a volte perché mi butto giù e sto sul divano, e partner e famiglia non ne possono più di vedermi così. Ne ho parlato con Dottoressa di base e psicologa, ma mi hanno detto che non possono fare niente, che devo essere io a non pensarci, come se fosse facile. Oppure devo cambiare lavoro, come oltre a loro mi ha detto anche l'avvocato a cui ho chiesto parere dopo la lettera che mi ha notificato il datore per delle giornate a detta sua ingiustificate, dato che mi hanno annullato i permessi richiesti ma di cui ho ancora le prove. Ho chiesto sempre all'avvocato se potessi rivalermi sul datore per tutta questa situazione, che a me pare rientri proprio nel mobbing oltre che proprio un illecito, ma mi è stato consigliato di lasciar perdere e semplicemente rispondere alla lettera con le prove che ho. Io non ne posso più di sostenere questa situazione, non riesco a capacitarmi che una persona che non ha fatto nulla di male, che ha rispettato sempre tutto e tutti, venga presa di mira da gente che fa quello che gli pare senza avere ripercussioni di alcun genere, e spesso sto pensando che ci sia un'unica soluzione per risolvere tutto: chiudere definitivamente col mondo intero. Solo in quel modo non soffrirò più. E non darò più fastidio a nessuno.
Mi dispiace molto sentire che ti stai trovando in una situazione così difficile e dolorosa. La tua storia riflette un lungo percorso di sofferenza, ma anche un grande impegno per cercare di risalire, affrontando e superando difficoltà enormi. La sensazione che descrivi, di essere intrappolata e impotente di fronte a un ambiente lavorativo che ti sta causando un grande stress emotivo e fisico, è comprensibilmente travolgente. Non è facile vivere una situazione del genere, soprattutto dopo che hai fatto così tanto per ricostruire te stessa.
Capisco che ti senta intrappolata e che possa sembrare che non ci siano soluzioni facili. La tua sensazione di impotenza di fronte a un sistema che non sembra prendersi cura del tuo benessere è legittima, così come il pensiero che l'unica via d'uscita sia chiudere tutto. Tuttavia, lascia che ti dica una cosa importante: questo momento difficile non definisce chi sei. Le difficoltà che stai affrontando ora non sono il risultato di qualcosa che tu abbia fatto di male, ma piuttosto l'esito di dinamiche esterne molto dolorose, sulle quali hai poco controllo.
Mi fa anche riflettere il fatto che tu stia pensando che "chiudere" sarebbe una soluzione. Questo tipo di pensiero, sebbene comprensibile dato il dolore che stai provando, è una manifestazione della sofferenza che stai vivendo, e non una soluzione reale. L’idea di non dare più fastidio a nessuno, di sparire, è una forma di disperazione che spesso nasce dal sentirsi soli e incompresi. Ma tu meriti di essere ascoltata e supportata, anche se il contesto in cui ti trovi ora sembra non offrire supporto.
Ti consiglio di prendere sul serio i segnali che il tuo corpo e la tua mente ti stanno dando. Potresti pensare di chiedere nuovamente un supporto psicoterapeutico, magari cercando qualcuno con esperienza in trauma o mobbing, per affrontare non solo gli effetti psicologici del tuo lavoro, ma anche il dolore che si lega agli eventi passati della tua vita. Un altro aspetto da considerare potrebbe essere quello di un supporto psichiatrico per monitorare eventuali segnali di depressione, che in momenti come questo può essere difficile da distinguere dal semplice stress o frustrazione.
Vivo all’estero da dieci anni, sposata sempre da dieci con un uomo più grande di me di 14 anni (io sono nei 30). Da 5 anni abbiamo una casa di proprietà gestiamo insieme un’attività che purtroppo, sento che non mi permette di godermi la vita. Nei weekend lavoriamo sempre, non riusciamo ad organizzarci per il giorno libero della settimana e si finisce per fare solo la spesa e guardare la tv. Non ho amici, esco raramente di casa se non per una breve passeggiata fino al supermercato. Lui è completamente assorbito dal lavoro, da anni non mi sento più desiderata (dal secondo anno di matrimonio l’intimità è calata sempre più fino ad arrivare a 4 volte l’anno negli ultimi 4) . Non ho mai tradito né fisicamente né mentalmente mio marito in tutti questi anni finché non ho iniziato a chattare con un ragazzo più giovane , in Italia…
Al di là di ciò, mi sono resa conto di essere infelice qui. Lontana dalla mia famiglia, Senza poter stringere amicizie, non ho hobby né talenti e vivo in simbiosi con mio marito. Con lui ne ho parlato più volte e lui non si è mai reso conto della mia infelicità. Ora mi sento ingrata e capricciosa, come se fossi colpevole di volere di più dalla vita.
Non so piu Cosa fare nella mia vita, non riesco a vedermi qui ancora nei prossimi dieci anni, mi sento però stupida. Forse è giunto il momento di parlarne con uno specialista ma online non mi fido e vorrei tornare in Italia per un periodo e parlarne con chi è più adatto…mio marito non mi vuole far partire. Sono bloccata.
Mi sembra che tu stia attraversando una fase di grande frustrazione, e da quello che scrivi emerge chiaramente un senso di smarrimento e di insoddisfazione che riguarda più ambiti della tua vita: la relazione con tuo marito, la tua identità personale, e la tua vita all'estero. Mi colpisce anche la difficoltà che senti nel parlare apertamente con lui della tua infelicità, e il fatto che ti stai sentendo in qualche modo "colpevole" per desiderare un cambiamento. Questo è un punto molto importante da esplorare, perché non c'è nulla di sbagliato nel volere di più dalla vita, o nel cercare una vita che ti renda felice.
La tua situazione, soprattutto il fatto che ti senti bloccata in una vita che non ti soddisfa, è comprensibile anche alla luce del fatto che sembri aver sacrificato tanto per far funzionare la relazione e la vita che hai costruito. Tuttavia, mi sembra che tu stia vivendo in una sorta di isolamento emotivo, dove anche le tue necessità più profonde non sono accolte né riconosciute. Il fatto che tuo marito non sembri percepire la tua infelicità potrebbe essere legato a un suo coinvolgimento così profondo nel lavoro da non accorgersi della distanza emotiva che si è creata tra di voi, ma è anche possibile che lui non voglia affrontare certe dinamiche per paura di cambiare le cose o di mettersi in discussione.
Infine, la tua idea di cercare un aiuto specialistico non solo è valida, ma potrebbe essere proprio il passo che ti aiuterà a ritrovare la tua strada. È comprensibile che tu possa avere delle riserve riguardo la consulenza online, ma se non ti senti pronta per un percorso di questo tipo dove vivi, un viaggio in Italia potrebbe rappresentare una buona occasione per prenderti una pausa, riflettere e cercare la guida di un professionista che ti aiuti a fare chiarezza.
La cosa più importante in questa fase è che tu riconosca i tuoi bisogni e non ti senta colpevole per voler cambiare la tua vita. Meriti di essere felice, di sentirti viva e di essere apprezzata. Non è mai troppo tardi per riscrivere il proprio percorso.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.
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