Tempo medio di risposta:

Esperienze

Sono Pinella Chionna, psicologa clinica con una passione innata per il benessere e la salute mentale.
Con oltre 22 anni di esperienza nel mondo sanitario, ho iniziato il mio percorso professionale come infermiera, dove ho avuto l'opportunità di lavorare a stretto contatto con pazienti affrontando una vasta gamma di sfide mediche e psicologiche.
Successivamente, ho intrapreso un percorso di specializzazione in psicologia, concentrandomi soprattutto sulla psico-oncologia durante il mio tirocinio professionalizzante. Questa esperienza mi ha permesso di sviluppare una sensibilità unica nel fornire supporto emotivo e psicologico a coloro che affrontano la malattia e il processo di guarigione.
Inoltre, mi sono formata in Ipnosi Clinica, Mindfulness e Programmazione Neuro Linguistica (PNL). Questi approcci terapeutici complementari mi consentono di offrire un supporto personalizzato e completo ai miei pazienti, aiutandoli a superare ostacoli, a sviluppare risorse interne e a raggiungere i loro obiettivi di benessere emotivo e psicologico.

Il mio approccio alla psicologia clinica è centrato sull'empatia, sull'ascolto attivo e sull'adozione di tecniche terapeutiche mirate, personalizzate alle esigenze individuali di ciascun paziente. Sono qui per offrire un ambiente sicuro e accogliente in cui esplorare i pensieri, le emozioni e le esperienze, lavorando insieme per promuovere il cambiamento positivo e il benessere duraturo.

Sono entusiasta di mettere le mie competenze e la mia esperienza al servizio della tua salute mentale e del tuo benessere. Non esitare a contattarmi per iniziare il tuo percorso verso una vita più felice e appagante.
Altro Su di me

Aree di competenza principali:

  • Psicologia clinica

Indirizzi (2)

Consulenza online

Pagamento dopo la consulenza

Consulenza online

Pagamento dopo la consulenza

Disponibilità

Telefono

0831 178...

Pazienti accettati

  • Pazienti senza assicurazione sanitaria
Vedi mappa si apre in una nuova scheda
Pinella Chionna - Psicologa Clinica

Via Santa Cesarea Terme, 12, Mesagne

Disponibilità

Telefono

0831 178...

Pazienti accettati

  • Pazienti senza assicurazione sanitaria
Vedi mappa si apre in una nuova scheda

Prestazioni e prezzi

  • Colloquio psicologico

    50 €

  • Mindfulness


  • Superamento di eventi traumatici


  • Sostegno psicologico adolescenti


  • Sostegno psicologico


42 recensioni

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni. Per saperne di più sulle opinioni
  • A

    Sono rimasto molto soddisfatto dell'esperienza. Nonostante qualche iniziale scetticismo riguardo al formato virtuale, la dottoressa è riuscita fin da subito a creare un clima di fiducia e accoglienza. L'incontro è stato professionale, puntuale e ben organizzato.
    Mi sono sentito ascoltata e compresa, e ho apprezzato la sua capacità di guidarmi con delicatezza ma anche con chiarezza nelle riflessioni personali. È stato un primo passo importante per me, e non vedo l'ora di continuare il percorso.

    La possibilità di fare tutto da casa, con discrezione e comodità, è un grande vantaggio. Consiglio vivamente a chiunque abbia bisogno di supporto psicologico di considerare questa modalità: può essere sorprendentemente efficace.

     • Presso: Consulenza online colloquio psicologico

  • D

    Era la mia prima esperienza con una psicologa e non sapevo bene cosa aspettarmi, ma mi sono sentito subito accolto ed a mio agio. La dottoressa è molto empatica, attenta e professionale. Mi ha ascoltato con grande calma e mi ha aiutato a sentirmi al sicuro nel parlare di me stesso. Già dal primo incontro ho avuto la sensazione di aver fatto un passo importante. La consiglio davvero a chiunque senta il bisogno di un supporto umano e competente.

     • Presso: Pinella Chionna - Psicologa Clinica colloquio psicologico

  • M

    Professionista di alto livello, molto professionale e all’avanguardia sulle procedure

     • Presso: Consulenza online consulenza online

  • R

    La dottoressa Chionna Pinella e senza ombra di dubbio una professionista d'eccellenza che consiglio vivamente...molto empatica dolce e sensibile alle problematiche che gli si prospettano riguardo i pazienti che mettendoli a proprio agio cerca di individuare e risolvere le loro problematiche congratulazioni dottoressa le auguro un percorso professionale colmo di enormi soddisfazioni e traguardi eccellenti...se lo merita di vero cuore

     • Presso: Pinella Chionna - Psicologa Clinica colloquio psicologico

  • P

    l ho consigliata vivamente a mia figlia che sta attraversando un periodo difficile dell adolescenza...con la sua professionalità riesce a capire tutte le insicurezze e problematiche tipiche di quella età ed è di notevole supporto psicologico..la consiglio a tutti

     • Presso: Pinella Chionna - Psicologa Clinica colloquio psicologico

  • M

    Dottoressa molto preparata, attenta e con un approccio terapeutico assolutamente efficace. Grazie Pinella.

     • Presso: Consulenza online colloquio psicologico

  • C

    Ho seguito altri percorsi con altri professionisti ma non ci sono paragoni con la dottoressa Pinella Chionna perché individua immediatamente il problema e il suo obbiettivo risolverlo e posso garantire che lo risolve non finirò mai di ringraziala davvero con il cuore in mano

     • Presso: Pinella Chionna - Psicologa Clinica colloquio psicologico

  • C

    È incoraggiante incontrare persone così brave. Oltre l'aspetto professionale c'è una persona tanto capace di trasmettere serenità e speranza che nei momenti difficili è fondamentale. Sono molto contento del percorso e dei risultati ottenuti fin'ora che avrò cura di "proteggere" dalle mie insicurezze e debolezze. Non basta un titolo di studio se non è valorizzato dalla capacità fatta persona...
    Davvero grazie per tutto...

     • Presso: Pinella Chionna - Psicologa Clinica sostegno psicologico

  • S

    La Dott.ssa Pinella Chionna ha dimostrato una profonda comprensione delle mie problematiche e mi ha aiutato a, acquisire maggiore consapevolezza di me stessa .Apprezzo particolarmente il suo approccio terapeutico che si è rivelato Molto efficace per me. Consiglio a tutti la dottoressa perché è fantastica

     • Presso: Consulenza online consulenza online

  • G

    La doc è molto empirica, solare e ti permettete di lasciare andare agevolmente i pensieri.
    Sono stato molto fortunato ad incontrarla nella mia prima esperienza, mi ha aiutato a ritrovare il “sereno” con molta cura e naturalezza.
    Grazie

     • Presso: Pinella Chionna - Psicologa Clinica colloquio psicologico

Si è verificato un errore, riprova

Risposte ai pazienti

ha risposto a 139 domande da parte di pazienti di MioDottore

Domande su consulenza psicologica

Buongiorno, sono una ragazza di 28 anni, sono fidanzata da due anni e convivo da meno di uno. Purtroppo le cose tra me e lui stanno andando così così e nonostante io e lui siamo compatibili e ci vogliamo bene, il problema della sua famiglia ci sta allontanando. Nelle ultime settimane ho molti problemi con mia suocera, ci sta mettendo davvero impegno per rovinarmi la vita, con gesti e mosse di cui io rimango molto male. Non sono il tipo che da peso a queste dinamiche, provo sempre a comprendere, a trovare il buono in tutti, a lasciar correre ma con lei mi capita una cosa strana: ho rabbia come con nessuno, mi influenza a tal punto che per lei sto rovinando la mia relazione con lui… mi sento arrivata al limite. Ci soffro. Sto mettendo tutto in dubbio per una famiglia in cui non mi sento accolta ma che non fa altro che porsi in competizione con me, quasi come se l’affetto del mio compagno fosse una gara a chi lo merita di più e da quando lui sta con me e sta riacquistando autonomia di scelta e fiducia in se, io sono diventata la cattiva, quando invece io ho sempre incoraggiato i nostri rapporti con loro, anche invitandoli spesso a casa mia, chiamandoli, solo per avere risposte mortificanti e assurde. Ricevo continuamente atteggiamenti mortificanti, che offendono la mia persona (su quanto io non guadagni, su ciò che studio, sulla situazione economica mia e di lui).
Noi facciamo una vita faticosa ma autonoma perche da loro nn abbiamo accettato nulla, visto che ogni cosa può diventare un ricatto morale ed economico, certo non navighiamo nell’oro ma comunque stiamo facendo da soli e questo è motivo per lei di denigrare il figlio, perché nn ha una stabilità economica alta, e ogni cosa diventa “te lo do io perché tu non puoi permettertelo, ma te lo faccio pesare”. Inutile dire come ci sta lui per avere una mamma così materialista e critica, distruttiva nei suoi confronti. Molte volte parliamo e lui cerca sempre di capirmi, mi da ragione, cerca di tutelarmi, ma comunque è una persona buona, dal carattere mite e non è il tipo che si incazza, che si impone o si difende o litiga per essere rispettato o per far rispettare me. Oramai ho capito che è fatto così e ho capito che per lui la sua famiglia è importante anche se si comporta male e forse avrà sempre la priorità su di me (non so se perché forse è troppo fragile o perché ha subito così tanto che nn riesce a divincolarsi ora). Ci sta male in silenzio e io idem.
Sono arrivata al punto di mettere in dubbio i miei valori come persona, perché mi da rabbia che tutto questo riesca a influenzarmi, a cambiarmi, a trasformarmi in una ragazza arrabbiata, che l’unico modo che ha per difendersi è imporsi, ricambiare l’offesa (ma non è nel mio carattere e nn riesco) e tutto questo mi fa vivere la nostra relazione con ansia, oltre che avere un impatto distruttivo su tutta la mia vita.
Lui sa quanto ci stia male ma forse sono io ad essere arrivata al limite, nonostante questo sia l’unico problema fra di noi.
Faccio fatica a studiare, mi da rabbia ormai tutto quello che lei dice e fa, ho una rabbia interiore. Non so cosa fare, pensavo di essere migliore invece nn lo sono e questa situazione è così un peso per me che faccio incubi su questo e mi condiziona a tal punto che sto mettendo in dubbio la mia relazione con lui…
Abbiamo provato ad andare avanti come se lei non esistesse ma questo non è possibile, perché nn solo si scontra con la realtà ma perché il mio compagno ci sta male per questi suoi atteggiamenti, a volte si deprime e cerca in me un rifugio, ma io non ce la faccio più, so che è sbagliato ma mi fa rabbia vederlo così a 30 anni, come un ragazzino bisognoso di cure e attenzioni da parte di una mamma che dimostra da 30 anni di essere così. So che è sua madre ma io non riesco più a essere quella persona comprensiva nemmeno con lui, nn riesco a capirlo, a comprendere le sue ragioni perché mi fa male che nonostante lui veda come questa situazione ci sta logorando e distruggendo come coppia ( e per lui sono molto importante, so che ci tiene a me) non riesca a non togliere la sua famiglia da un piedistallo che i suoi genitori gli impongono, in una mentalità in cui loro vanno sempre rispettati soltanto perché hanno questo ruolo e i figli non meritano rispetto e fiducia, ma passano sopra tutto perché loro sono in posizione inferiore.
Ho molta rabbia e spero voi riusciate a dirmi come fare per uscirne… mi sento cambiata, peggiorata come persona, come compagna… sono ossessionata da questi pensieri tutti i giorni…
Forse mi aspettavo di più da lui. Più maturità, più fiducia in se, più autostima… invece quando lo vedo che si abbatte, che anche quando proviamo ad andare avanti comunque la situazione gli pesa e allora io vedo tutto nero.
Aiuto, perché così non riesco più ad andare avanti.

Gentile Utente,
Comprendo quanto questa situazione la stia facendo soffrire e quanto l’atteggiamento della famiglia del suo compagno stia mettendo a dura prova il vostro rapporto e il suo equilibrio personale. È naturale provare rabbia e frustrazione quando si percepisce un'invasione del proprio spazio emotivo e relazionale, soprattutto se questa interferenza genera tensioni e sentimenti di impotenza.
Da ciò che scrive, sembra che il suo malessere non sia solo legato ai comportamenti della sua suocera, ma anche al modo in cui il suo compagno li gestisce. Il fatto che lui riconosca il problema ma non riesca a imporsi per tutelare voi come coppia può farla sentire sola e non protetta, aumentando la sua rabbia e il senso di ingiustizia.
Forse, più che concentrarsi sul cambiamento di sua suocera (che, purtroppo, potrebbe non avvenire) potrebbe essere utile chiedersi quali sono i suoi limiti personali: fino a che punto è disposta a tollerare questa dinamica? Quali sono i suoi bisogni nella relazione? Cosa si aspetta davvero dal suo compagno? Queste domande potrebbero aiutarla a capire se ci siano margini per affrontare insieme la situazione in modo diverso o se, invece, il peso emotivo che sta vivendo sia troppo alto rispetto al benessere che la relazione le dà.
Se sente che questa situazione sta condizionando profondamente la sua vita e il suo equilibrio emotivo, potrebbe essere utile intraprendere un percorso di supporto psicologico. Questo le permetterebbe di elaborare la rabbia, ridefinire i suoi confini e capire come gestire la relazione con maggiore serenità, senza sentirsi costantemente in lotta.
Resto a disposizione se desidera approfondire.
Dott.ssa Pinella Chionna

Dott.ssa Pinella Chionna

Dottori sono la mamma di un bambino di 8 anni disprassico che qualsiasi persona (professionisti, maestre ma anche semplicemente le persone che lo vedono per 2min) mi ha sempre consigliato di far valutare per la plusdotazione perché ha una mente straordinaria da sempre; chiunque rimane affascinato e sconvolto dal suo mondo, dalle sue conoscenze immense, dal suo modo di esprimersi, di ragionare, di capire. A un anno e mezzo leggeva i numeri e sapeva contare fino a 20, parlava praticamente come un adulto
anche se aveva un linguaggio poco comprensibile a causa della disprassia. A 2 anni conosceva tutto il sistema solare con le relative caratteristiche di ogni pianeta. Si svegliava presto al mattino solo per guardare i documentari sull'universo. Una volta una sua insegnante di prima elementare mi disse: una volta lo vedevo distratto, sembrava si facesse gli affari suoi allora gli ho chiesto di dirmi cosa stessi dicendo e lui ha detto tutto senza battere ciglio...e questo succede anche quando magari in famiglia si fanno discorsi e lui sembra non sentire poi magari interviene con domande pertinenti. Siccome è sempre stato affamato di sapere, crescendo queste sue passioni sono aumentate e ora è curioso di qualsiasi argomento, guarda continuamente documentari, in tv sempre focus, ama andare nei musei di qualsiasi tipo (ha preteso di andare anche in quello dei corpi, nonostante pensavo potesse fargli impressione, ma stava lì a leggersi tutti i cartellini come quando andiamo in qualsiasi museo/parco). Ama follemente i dinosauri, le ere geologiche, la matematica, scienza, geografia, storia...tutto, qualsiasi argomento per lui è fonte di curiosità e di interesse e apprende subito tutte le nozioni che sente anche solo una volta. Una volta era stato assente da scuola e la maestra mi ha chiamato dicendo oggi ho fatto questo argomento a scuola. Anche se complesso l'ho comunque affrontato perché sono sicura che a Riccardo basterà nulla per impararlo. Infatti il giorno dopo mi ha fermata dicendomi: signora , come immaginavo mi è bastato scrivere un esempio alla lavagna senza nemmeno spiegarlo che è subito partito a fare gli esercizi senza alcun problema. Anche quando va dal dentista mi dice sempre: signora, lo ascolterei per ore questo bambino, è impressionante. Sin da piccolissimo usava termini o dava delle informazioni che non ho la più pallida idea di dove le sentisse. Le maestre dell'asilo ancora oggi lo ricordano e quando lo vedono mi dicono che è sempre stato un bambino straordinario. Le maestre dicono che è un bambino raro da trovare, che nessuno in tutta la scuola è paragonabile a lui e anche una foniatra che lo ha visto per 45 min una sola volta mi ha chiamata dentro dicendomi che era un bambino rarissimo, come se ne incontrano pochissimi e lei ne vedeva molti ma come lui quasi mai. È un bambino così "troppo" in tutto che faccio fatica anche a descriverlo in breve, si fa riconoscere subito da tutti in mezzo secondo che ci si parla insieme. Fatto sta che le maestre, fortunatamente, hanno dal primo momento compreso il suo grandissimo potenziale (hanno avuto anche modo di confrontarsi con le sue vecchie maestre di asilo, con la sua logopedista e la neuropsicomotricista) e per questo è molto stimolato, apprezzato, rispettato (anche nelle sue difficoltà motorie), ascoltato ed incentivato. A scuola ha un ottimo rendimento in ogni materia (arte, ginnastica un po' meno per via della disprassia), ama tantissimo studiare e si trova benissimo; a parte qualche difficoltà con i suoi coetanei che spesso non comprendono gli argomenti di cui parla oppure perché spesso tende a sopraffare tutti essendo più veloce nel ragionamento e sapendo già le cose che vengono trattate in classe e quindi spesso non dà spazio o tempo di risposta ai suoi compagnetti. Infatti si spazientisce quando qualcuno con capisce subito ciò che si dice perché per lui è tutto ovvio o semplicissimo. Secondo voi una valutazione ora potrebbe essere fondamentale oppure visto che comunque, a prescindere da una diagnosi ufficiale, viene trattato già in un modo coerente con una possibile plusdotazione potrebbe evitarla? La sua logopedista mi ha parlato di doppia eccezionalità (2E). È da quando ha iniziato a 2 anni e mezzo la materna che me ne parlano e ora non so se ne vale la pena o se si può aspettare. Altra cosa, a volte ha reazioni emotive molto intense; rabbia, frustrazione, tristezza sembrano raggiungere livelli esagerati. Alcune volte non riesce a controllarle ed esplode, magari sfogandosi con il cuscino o una volta si è addirittura morso (senza farsi del male, solo il gesto). Questa diciamo è la parte che mi preoccupa di più; le sue reazioni emotive molto forti. Conviene procedere con una valutazione? Se si a chi dovrei rivolgermi? Sono di Asti. Grazie mille!

Gentile Signora,
traspare con grande chiarezza quanto Lei sia una mamma presente, attenta e profondamente coinvolta nel suo percorso di crescita. Questo è già un elemento di grande valore.
Da quanto descrive, emergono moltissimi aspetti che fanno pensare a un possibile profilo di plusdotazione cognitiva, associato a una disprassia evolutiva già diagnosticata. In ambito clinico, si parla sempre più spesso di doppia eccezionalità (2E) proprio per descrivere quei bambini che, come suo figlio, presentano contemporaneamente un talento cognitivo superiore alla media e una difficoltà sul piano neuroevolutivo.
Il fatto che a scuola venga compreso, stimolato e valorizzato è senza dubbio molto positivo, così come lo è il fatto che sia circondato da adulti capaci di riconoscere e apprezzare la sua unicità. Tuttavia, una valutazione psicodiagnostica strutturata, anche in questa fase, potrebbe offrirle strumenti ancora più precisi per comprenderlo e accompagnarlo.
Innanzitutto perché, una valutazione approfondita permette di delineare un profilo cognitivo, emotivo e relazionale più completo, che può essere molto utile per comprendere appieno sia i suoi punti di forza, sia le aree che richiedono supporto.
Inoltre, consente di anticipare e prevenire eventuali difficoltà future, soprattutto nella gestione delle emozioni o nella relazione con i pari, che già ora sembrano essere un punto un po’ delicato.
Infine, può essere uno strumento importante per aiutare anche suo figlio, nel tempo, a dare un senso a quello che prova, a conoscersi meglio e a costruire un’immagine di sé il più possibile serena ed equilibrata.
Riguardo alle sue reazioni emotive intense (la rabbia, la frustrazione, la tristezza che descrive) sappia che sono piuttosto frequenti nei bambini ad alto potenziale. Spesso vivono le emozioni con una profondità e intensità maggiore rispetto ai coetanei, il che può portarli a momenti di forte disagio o difficoltà nel regolare ciò che sentono.
Credo quindi che una valutazione possa essere utile, non necessariamente per "etichettare", ma per conoscere meglio suo figlio e fornirgli (e fornirvi) strumenti su misura per accompagnarlo in modo consapevole, anche nel futuro.
Per quanto riguarda a chi rivolgersi: l’ideale sarebbe un’équipe multidisciplinare (psicologo, neuropsichiatra, eventualmente logopedista o neuropsicomotricista) con esperienza nella valutazione della plusdotazione e della doppia eccezionalità.
Un caro saluto,
Dott.ssa Pinella Chionna
Psicologa

Dott.ssa Pinella Chionna
Vedi tutte le risposte

Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.