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Esperienze

Sono un psicologo con una solida formazione accademica e professionale, attualmente specializzandomi in Psicoterapia Cognitivo-Neuropsicologica Integrata presso l'Istituto Santa Chiara di Roma. Con una laurea in Psicologia, Neuroscienze Cognitive e Riabilitazione Clinica, ho sviluppato una particolare passione per l’utilizzo di approcci scientifici avanzati per il trattamento di disturbi psicologici e neuropsicologici.

Sono abilitato alla conduzione di percorsi individuali e di gruppo di Mindfulness, con il protocollo Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR), e ho acquisito una specializzazione nel trattamento di persone con disturbi legati allo stress, ansia, dipendenze affettive e trauma, utilizzando anche il protocollo EMDR.

Nel corso della mia formazione e delle esperienze professionali, ho avuto l'opportunità di lavorare in diversi ambiti, tra cui la psico-oncologia, il neurofeedback, e la psicologia dell'emergenza. Ho approfondito l’utilizzo delle tecnologie neuroelettriche, come il Brain-Computer Interface (BCI), e partecipato a progetti di ricerca avanzata.

Credo che ogni persona sia unica, e per questo il mio approccio terapeutico si fonda sull'ascolto empatico e sulla valorizzazione delle tue risorse interne. Se ti senti sopraffatto da emozioni difficili come stress, ansia o traumi, il mio obiettivo è supportarti nel ritrovare equilibrio e serenità, aiutandoti a superare le difficoltà quotidiane.

Lavoro insieme ai miei clienti per creare percorsi terapeutici personalizzati, che possano rispondere alle tue specifiche necessità. Che si tratti di un percorso di Mindfulness, di supporto per affrontare un trauma o semplicemente di un momento di crescita personale, il mio lavoro è orientato a favorire il benessere psicologico e a migliorare la qualità della vita.

Se stai cercando un professionista con cui intraprendere un percorso di cura che tenga conto della tua unicità, sarò felice di accompagnarti nel raggiungimento dei tuoi obiettivi di benessere e crescita.
Altro Su di me

Approccio terapeutico

Psicoterapia cognitiva neuropsicologica

Aree di competenza principali:

  • Neuropsicologia

Indirizzi (2)

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Centro Medico

Via Oderisi da Gubbio 3, Roma 00146

Disponibilità

Telefono

06 9763...

Pazienti accettati

  • Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Prestazioni e prezzi

  • Psicoterapia

    Da 60 €

  • Colloquio psicoterapeutico

    Da 60 €

  • Valutazione neuropsicologica

    Da 60 €

  • Trattamento EMDR

    Da 60 €

  • Riabilitazione neuropsicologica

    Da 60 €

3 recensioni

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  • A

    Nonostante in passato avessi già seguito un percorso di psicoterapia, non mi era capitato di sentirmi così a mio agio. Forse è anche una questione di sintonia, ma credo che gran parte del merito vada al dott. Matarese, che riesce a creare un ambiente accogliente, privo di giudizio e rispettoso dei tempi di ciascuno.
    Il dottore è una persona estremamente empatica e comprensiva, e a queste qualità umane si aggiunge una profonda competenza e conoscenza di ciò che tratta.
    Con il tempo si è instaurato un rapporto di fiducia: mi sono sentita ascoltata, compresa e mai forzata, ma accompagnata con equilibrio e attenzione, valutando insieme i passi da compiere.

     • Centro Medico psicoterapia individuale  • 

  • P

    Bravissimo, mi sono sentito subito a mio agio, studio bellissimo, tutto eccellente!

     • Centro Medico psicoterapia individuale  • 

  • S

    Avevo seguito in passato un altro percorso ma non aveva portato ai benefici sperati, poi col dottore mi sono sentito capito, compreso in quelle che erano le mie parole, ma anche i miei silenzi. Lo consiglio per chi cerca uno psicoterapeuta attento e presente.

     • Altro Altro  • 

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 68 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buongiorno dottori da un pò di tempo soffro di sintomi dissociativi, e paura di avere allucinazioni anche se non ne ho mai avuti... ho sognato solo alcune volte allucinazioni ma avute maii... solo che mi succede una cosa che quando devo formattare delle cose tipo cellualre, computer o quello che sia lo devo fare più volte perchè e come se la mia testa mi dice se lo faccio più volte quello che ho mi passa... quindi lo faccio per placcare l'ansia... vorrei chiedervi se possibile tutto questo e inizio di pazzia o cosa?

Da ciò che descrive non si tratta di “pazzia”, ma piuttosto di una modalità con cui la mente cerca di ridurre l’ansia attraverso comportamenti ripetitivi e di controllo. È comprensibile che questo generi preoccupazione, ma può essere affrontato con un percorso mirato di consapevolezza e regolazione emotiva. Se desidera, possiamo approfondire insieme la situazione per comprendere meglio cosa sta accadendo e individuare strategie più efficaci per gestirla

Dott. Simone Matarese

Domande su Ansia

Salve
Sono una ragazza di 28 anni, ho iniziato a soffrire di attacchi di ansia e panico da quando avevo 15 anni. All'epoca andai da uno psichiatra che mi prescrisse Xanax in gocce e Cipralex (ora non ricordo le dosi), e non hanno fatto altro che peggiorare la situazione. Tramite l'aiuto del mio medico curante abbiamo scalato tutto, e contemporaneamente ho iniziato un percorso con una psicologa. Il percorso è durato diversi anni, con discontinuità: quando vedevo che iniziavo a stare bene, mollavo. Quando ricominciavo a stare male, ricercavo la psicologa e lei è sempre stata disponibile ad accogliermi. Ho fatto grandissimi passi avanti da quando iniziai la psicoterapia, ma anche tanti passi indietro soprattutto quando lasciavo. Non avevo più problemi di ansia, nel senso che sì chiaramente è sempre rimasta ma ho imparato a gestirla e usarla nel giusto modo, ho imparato a gestire le mie emozioni.
Negli ultimi due anni avevo preso una brutta dipendenza dall'alcol, arrivando a pesare 120 kg. Bevevo di sera, quando i pensieri si facevano più insistenti. E mi aiutava a pensare meno. Questo mi ha non solo dato problemi a livello fisico per via dell'aumento di peso, ma soprattutto a livello psicologico perché cercavo di scacciare i pensieri negativi, mi dicevo "vabbè stasera bevo e non ci penso, se ne parla domani". Questo mio continuo procrastinare e cercare di godermi il momento senza pensare alle conseguenze, ha fatto riemergere i miei problemi di ansia. La mia ormai vecchia psicologa, ha deciso di non seguirmi più dopo diversi tentativi nel cercare di riportarmi sulla retta via, nonostante io abbia fatto dei passi enormi allontanandomi dall'alcol da sola. Ho smesso di bere 11 mesi fa e non ho più toccato nemmeno un goccio. Mi sono messa a dieta e ho perso 40 kg da Febbraio. Ma nonostante questo ha deciso di non seguirmi più perché continuavo a ricadere nel mio loop del "mi godo il momento e alle conseguenze ci penso dopo", sotto altri aspetti. Il lavoro ad esempio.
Sono sempre stata una ragazza responsabile, lavoro e vivo da sola da quando avevo 18 anni. E sul lavoro sono sempre stata precisa, puntuale, e mi assentavo solo se ero davvero impossibilitata. Anzi, delle volte sono andata anche con la febbre pur di non saltare un giorno.
Invece negli ultimi tempi, la mattina mi svegliavo, mi dicevo "ho paura di andare a lavoro, quindi resto a casa perché mi sento al sicuro". Da considerare il fatto che ho passato un inverno a casa in disoccupazione perché non riuscivo nemmeno ad andare al supermercato, figuriamoci lavorare. Poi, a maggio, ho deciso di ricominciare. Lavoro in un call center, non è il lavoro dei miei sogni ma mi permette di sopravvivere. Non sono diplomata né laureata, quindi in questi anni mi sono sempre dovuta accontentare di lavori precari come questo, oppure nella ristorazione.
Detto tutto questo, la mia ansia da diversi mesi è aumentata a dismisura. Soprattutto da quando ho lasciato il percorso con la psicologa per sua scelta..
Sono andata dal dottore e mi ha prescritto Tavor. Inizialmente ero molto spaventata nel prenderlo per diversi motivi; avevo paura di un possibile effetto paradosso, ho paura di diventarne dipendente. Poi l'ho iniziato, il 16 settembre. la mattina e la sera, come mi ha prescritto il dottore. Oggi siamo al 13 ottobre, è passato quasi un mese. Ho visto dei miglioramenti, non ho più avuto attacchi di ansia o panico. Ma agitazione sì. Quella mi accompagna per tutto il giorno. E da ieri pomeriggio, è ricomparsa ansia forte, come prima di iniziare il farmaco, e non sono riuscita nemmeno a mangiare. L'ansia forte mi chiude lo stomaco e a volte mi è capitato di stare anche giorni interi senza mangiare. Con il farmaco invece avevo ripreso a mangiare, andavo tranquilla a lavoro, e non facevo più fatica ad addormentarmi. Però ripeto, da ieri pomeriggio è tornata forte, con pensieri negativi annessi ovviamente e mi sembra di stare impazzendo.
Vorrei intraprendere un nuovo percorso con un'altra/o professionista, ma ho tanti dubbi tra i quali: e se stavolta non riuscirò ad uscirne? E se incappassi nello psicologo/a sbagliato/a?
Non ho una situazione economica brillante, quindi non posso nemmeno permettermi delle sedute. Ho fatto richiesta del bonus psicologo, spero me lo accettino in modo tale che almeno sul fronte economico sono più tranquilla.
Dopo tutto questo papiro, e ringrazio chiunque lo abbia letto fino a qui, vorrei porre questa domanda;
le ricadute, si possono riguarire? Tornerò mai come prima? A condurre una vita normale senza questi pensieri che mi devastano e non mi fanno stare con i piedi per terra? Si può tornare a stare bene dopo una ricaduta così?
Vorrei anche stupidamente chiedere quanto tempo ci vorrà, ma so che ogni percorso è diverso e non si può prevedere la durata. Ma sono così tanto spaventata e terrorizzata. Ora nemmeno con il Tavor riesco a stare tranquilla.
Forse dovrei parlarne con il mio dottore che me lo ha prescritto, forse ci vuole un aumento del dosaggio? Altra ansia.. ho paura di doverne avere sempre più bisogno, che il mio corpo si abitui e che ne vorrò sempre di più.
Penso siano preoccupazioni normali, non lo so
So solo che vorrei tornare ad essere quella di almeno due anni fa. E ho paura che stavolta non ci riuscirò
Grazie a tutti per aver letto fino a qui

Grazie per aver condiviso la tua storia con così tanta sincerità.
Sì, si può tornare a stare bene anche dopo una ricaduta. Fa parte del percorso, non è un fallimento. Hai già fatto passi enormi: smettere di bere, perdere peso, ricominciare a lavorare. Ora serve solo riprendere il filo del lavoro psicologico.
Capisco la paura del farmaco e ti consiglio di parlarne col medico. È normale avere timori, ma non sei sola.
Se vuoi, possiamo organizzare un incontro per parlarne meglio e valutare insieme come ripartire. Ci sono strumenti efficaci per gestire l’ansia e ritrovare equilibrio.

Dott. Simone Matarese
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