Dott.ssa Lavinia Sestito

Salve,
Volevo chiedere un consiglio su una situazione che mi da tantissima angoscia. Qualche mese fa ho fatto un sogno che mi ha turbato tutta la notte. Ho sognato di buttarmi dal balcone della mia mansarda. Già quando ero piccolo ho fatto questo genere di sogni con ringhiere che si rompevano e cadevo e che si rompeva tutto il balcone il balcone e cadevo. Questa volta mi crea davvero disturbo. La notti successive ho rifatto il sogno ma non mi buttavo direttamente ma mi guardavo fare le prove, come rincorsa o altro. Ora questo pensiero compare dal nulla in vari momenti della giornata ma principalmente non appena mi metto a letto. Sento i muscoli delle gambe che si contraggono dalla paura. Non riesco ad eliminare questo pensiero in nessun modo. So che dovrei parlarne meglio con qualcuno ma da novembre svolgo due lavori che mi riempiono completamente la giornata da lunedì a sabato. In attesa di poter parlare con qualcuno c'è un sistema per tamponare la situazione. Per farmi stare tranquillo che non accada niente?
Grazie mille

Buongiorno. Ho 37 anni, sposato da 6 con la mia unica compagna di vita da quando abbiamo 17 anni. 5 anni fa abbiamo avuto un bambino. Cercato. io forse non ero pronto o abbastanza maturo per quello che comportava il diventare genitori. Ho faticato abbastanza anche a causa di un lavoro che mi assorbiva anche a casa. Abbiamo iniziato ad allontanarci e a non riuscire più a confrontarci. Lei mi ha chiesto di farci aiutare da qualcuno ma io ho preferito intraprendere un percorso da solo pensando che ci fosse qualcosa che non andava in me. purtroppo non mi è stato utile, forse non ho trovato una persona adatta a me o che mi desse degli spunti. La situazione è rimasta invariata, con lei che mi diceva che il rapporto era diventato pesante e io che rimandavo i problemi pensando di riuscire a sistemare le cose con il tempo. Quando alla fine le ho detto di si alla terapia di coppia lei mi ha chiuso la porta in quanto aveva iniziato un suo percorso personale che l'ha portata a capire che non mi ama più e che non stava più bene con me. Ora sono logorato dal senso di colpa e dal rimorso di aver sottovalutato la situazione, mettendomi sulla difensiva invece che essere comprensivo. Sento di aver fallito e di aver perso la mia famiglia. Non riesco ad elaborare dentro di me i motivi che mi hanno portato a comportarmi così. Egoismo, presunzione che il rapporto sarebbe andato avanti comunque o presenza anche in me di un senso di distacco dopo tanti anni insieme. Sento un vuoto enorme ma non so se dovuto ai miei sentimenti verso di lei o alla sua assenza. Al non saper stare da solo. E alla relativa paura di non riuscire a stare da solo. So di avere bisogno di aiuto, ma ho anche paura di rimanere bloccato in questa situazione di colpevolezza per aver dato le cose per scontate. Aggiungo che siamo stati separati in casa per tre mesi e io sono ufficialmente da solo da questo lunedì. Continuo a rimuginare, a pensarci e a guardare video che mi aiutino a capire perché sono arrivato a questo punto senza riuscire a invertire la rotta. Cosa consigliate?