Buongiorno, ho 33 anni e soffro da sempre di ansia e di una bassa autostima, che a quanto pare ho tr

132 risposte
Buongiorno, ho 33 anni e soffro da sempre di ansia e di una bassa autostima, che a quanto pare ho trasmesso a mio figlio. Lui ora ha 5 anni . La mia domanda e': a chi devo rivolgermi per curare la sua autostima e anche la mia?
Dott.ssa Barbara Pagliari
Psicologo, Psicoterapeuta
Villasanta
Buonasera. Posso consigliarle di iniziare a lavorare su di sè attraverso un percorso di psicoterapia. Nella maggior parte dei casi, quando i genitori iniziano a risolvere le proprie difficoltà, quelle del figlio diminuiscono o spariscono. Sarebbe interessante però capire da cosa deduce che suo figlio di 5 anni ha problemi di autostima... Ribadisco l'ipotesi di un percorso con uno psicoterapeuta per andare a lavorare sui problemi di ansia e autostima di cui parla

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Dott.ssa Fabiana Fratello
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Napoli
Buonasera, sono d'accordo con la collega che consiglia una psicoterapia per lei. Questo risolverebbe anche i problemi di suo figlio. Inoltre, per un bambino così piccolo, si prende più facilmente in considerazione una terapia indiretta, che prevede un lavoro con i genitori, piuttosto che un lavoro direttamente sul bambino. Senza considerare che, anche se probabilmente la muove il desiderio di non far ricadere su suo figlio la sua ansia, trarrebbe giovamento anche per se stesso da una terapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Benedetto
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile Signora come le hanno già consigliato le mie colleghe e’ utile lei possa lavorare su di se’ in primis. Lei, per fortuna, ha la consapevolezza che la sua bassa autostima si possa riflettere nella relazione con suo figlio e possa di conseguenza impedire al piccolo di sviluppare la percezione di una ‘base sicura’ su cui fare affidamento.
Sono a sua disposizione, un cordiale saluto
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, sì fa benissimo come le hanno consigliato le mie colleghe ad eseguire una psicoterapia per risolvere i suoi problemi di ansia e di autostima. Lei è un padre molto attento e responsabile nei confronti di suo figlio, inoltre il bambino, anche se lei nella sua domanda non ne parla, avrà una mamma presente ed attenta nel fare in modo che non venga influenzato dalla sua bassa autostima. Il bambino essendo molto piccolo non credo che verrà influenzato da lei, ma il lavoro che eseguirà su di sè aiuterà non solo sè stesso ma tutta la famiglia ne avrà beneficio, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
Concordo con l'ipotesi che se stanno bene i genitori stanno bene anche i figli. Ciò detto se intraprendesse una terapia per sé potrebbe cmq affrontare anche i temi della genitorialita'!
Dott.ssa Sabrina Isola
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Genova
Concordo con le colleghe, le consiglio di fissare un appuntamento con uno psicologo. Cordiali saluti
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Dott. Alessandro Zanoni
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Roma
Salve,
penso che potrebbe essere utile per lei chiedersi insieme ad uno psicoterapeuta da quando è iniziato il "da sempre" che sembrerebbe definire la sua "ansia e bassa autostima" come se fossero caratteristiche congenite. Per evitare il rischio di un autoetichettamento nei suoi confronti e di un eteroetichettamento nei confronti di suo figlio penso sia importante riconnettere a livello trigenerazionale passato presente e futuro: quale è stata la sua esperienza della relazione con i suoi genitori e della relazione tra di loro, che tipo di relazione genitoriale (e di coppia) si sta vivendo al momento e come pensa la possa vivere suo figlio. Queste ed altre riflessioni penso che potrebbero far parte di un lavoro psicoterapeutico da svolgere su di sè. Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti o se mi volesse contattare.
Cordiali saluti,
Alessandro Zanoni
Dott.ssa Maria Grazia Antinori
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Quando un genitore riesce a fare il collegamento tra i propri comportamenti, atteggiamenti, stati d'animo e il vissuto del proprio figlio, ha già fatto molto. Mostra sensibilità, attenzione, empatia verso l'altro riconoscendo come la relazione possa influenzare il più piccolo.
Questo primo passo fondamentale, può però non essere sufficiente a cambiare abitudini, modi fare, sequenze di comportamenti ripetuti spesso anche contro il proprio desiderio. E' per questo che la psicoterapia diventa la chance per un reale cambiamento che migliori la qualità della vita familiare.
Dott.ssa Elisabetta Giuli
Psicoterapeuta, Psicologo
Campi Bisenzio
Buonasera,
quello che lei scrive è molto importante: i vissuti che un adulto prova, possono indirettamente ricadere sui propri figli, orientandone e condizionandone la formazione dell'identità.
Proprio perchè è così consapevole della sua fragile autostima, direi che un passo importante potrebbe essere quello di rivolgersi ad uno psicoterapeuta con il quale intraprendere un percorso di sostegno, spesso curare le proprie ferite, lenisce anche quelle dei propri figli.

Un caro saluto.

Dott.ssa Elisabetta Giuli
Dott. Emanuele Grilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve. le suggerisco di prendere un appuntamento per sè con uno
specialista(psicoterapeuta) e chiarire con lui le questioni che la riguardano.
se fa qualcosa per la sua salute psicologica ne trae sicuramente beneficio anche suo figlio.
Cordiali Saluti.
Dottor Emanuele Grilli
Dott.ssa Alessia Rita Candiloro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Professional counselor
Napoli
Salve, le consiglio di iniziare a lavorare su sè stessa, contatti uno psicologo, il cambiamento che avverrà su di lei, nel suo comportamento si rifletterà sul comportamento che lei avrà con suo figlio, rendendo più positivo e sereno il rapporto.
Dott.ssa Maria Elena Cinti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Albano Laziale
Utile verificare di cosa si stia parlando quando si parla di bassa autostima sia per lei che per suo figlio. Degli incontri di consulenza le permetteranno di chiarire diversi aspetti di sè. Quanto al piccolo uno psicoterapeuta specialista dell'età evolutiva o un neuropsichiatra infantile sono gli specialisti d'elezione
Dott. Stefano Polidori
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve. La cosa migliore per curare l'autostima di suo figlio è curare la sua: intraprendendo un percorso psicoterapeutico in prima persona si spera possa invertire quel processo che ha fatto sì che la sua scarsa autostima sia stata trasmessa a suo figlio. Se in terapia acquisirà una buona autostima e mitigherà le sue ansie vedrà che anche suo figlio, identificandosi con lei, ne trarrà giovamento. Arrivederci
Dott.ssa Giuditta Sestu
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, si rivolga ad una psicoterapeuta specializzata nella cura dei bambini o un neuropsichiatra infantile, sapranno indicarle il da farsi in base alle esigenze del caso. Un saluto, Giuditta Sestu
Dott. Andrea De Simone
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Salerno
Buongiorno, provi a rivolgersi senza esitazioni ad uno psicoterapeuta, una volta iniziato un buon percorso potrà capire anche quale è la giusta strada da intraprendere per suo figlio.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Dott. Daniel Michael Portolani
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo clinico
Milano
Buonasera. Il consiglio è di rivolgersi in prima persona a un terapeuta per comprendere i motivi delle Sue difficoltà e risolvere la sofferenza legata alla disistima di sè. Insieme al/la collega potrà inoltre mettere a tema il rapporto con Suo figlio e trovare dei modi per supportarlo nel percorso di formazione della stima di sè. Sarebbe da approfondire cosa intende quando dice che ha poca autostima... una volta compreso ciò, Tramite interazioni positive e piacevoli, con un genitore che sta a propria volta lavorando su di sè, noterà dei miglioramenti. Per ora, dalle informazioni disponibili, limiterei pertanto il coinvolgimento di Suo figlio in termini di messa in atto di modalità positive da parte Sua, discusse con lo psicologo. Qualora il collega ravvisasse necessità di un intervento diverso Le suggerirà un percorso parallelo. Cordialità, DMP
Dott.ssa Valentina Magrini
Psicologo clinico, Psicologo
Prato
Salve, per aiutare sui figlio, che é ancora piccolo, la cosa migliore che puó fare é partire da sé stessa. Contattando uno psicologo potrà lavorare sulla sua ansia e scarsa autostima, che si porta dietro "da sempre". Cambiando in meglio il rapporto che lei ha con sé stessa, anche suo figlio ne trarrà beneficio.
Se i genitori stanno bene, nonostante le difficoltà che la vita ci pone davanti, anche i bambini sono felici.
Un caro saluto
Dr.ssa Valentina Magrini
Dott.ssa Lavinia Dilillo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, le consiglio come hanno scritto i colleghi di iniziare un percorso psicologico per lavorare sulla sua autostima e gestire al meglio il rapporto con suo figlio.
Un caro saluto
Dott.ssa Lavinia Dilillo
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, le consiglio di iniziare a lavorare su di sé attraverso un percorso di psicoterapia, avrà meno confusione così.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Teresita Forlano
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve signora, affidarsi ad uno psicoterapeuta per lavorare sulle sue capacità e la stima di sé, è una scelta indicata. Potrebbe, in questo modo aiutare anche suo figlio rendendo più efficace l'interazione con lui.
Un saluto
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, rivolgendosi ad un terapista potrà sicuramente migliorare questi aspetti di se. In oltre il giusto supporto potrà indirizzarla sul percorso giusto da seguire con suo figlio. Le auguro buone cose.
MMM
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve,
Concordo con i colleghi, un lavoro personale di tipo psicologico l’aiuterà ad esplorare, approfondire , comprendere le sue fragilità e l’origine della sua ansia così da poterla elaborare e vivere la sua genitorialità con più serenità trasmettendo così a suo figlio maggiore rassicurazione e sicurezza circa la vostra relazione e il senso di Sè.
Un saluto
Dott.ssa Francesca Filardi
Dott.ssa Melania Filograna
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lequile
Buongiorno, rivolgersi ad uno psicologico e/o psicoterapeuta può aiutarla ad avviare un percorso sia con lei, sia con suo figlio. I figli osservano tanto i propri genitori (i quali fungono da modello per il bambino). Soprattutto a 5 anni, i figli fanno molto affidamento al modello genitoriale, e ne apprendono i modi di essere. Buona giornata
Dott. Arno Landini
Psicologo, Psicologo clinico
Anghiari
Buongiorno. Sicuramente intraprendere un percorso con un professionista la potrebbe aiutare per la situazione che riferisce. Sarebbe molto interessante capire cosa l ha spinta a cercare aiuto solo adesso, nonostante riferisca di soffrire di ansia e bassa autostima da sempre. Ha forse notato qualche comportamento che l' ha preoccupata in suo figlio? partirei proprio da qui e cercherei di approfondire le problematiche che sembrano preoccuparla molto in un ambiente sicuro, professionale, empatico ed accogliente. Buona giornata
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile Signora,
Il mio consiglio è di rivolgersi a uno psicologo della sua città e chiedere di far seguire il figlio da un terapeuta differente da quello che sceglierà lei.

Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Dott. Edoardo Giordano
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Salve,
come già detto dai colleghi è bene cominciare a fare un lavoro su di sè, comprendere le ragioni di quest'ansia e imparare a gestirla (non ad eliminarla, non si può eliminare l'ansia ed è anche sconsigliabile come qualsiasi altra reazione emotiva, tutte funzionali al nostro benessere psichico), in seguito sarà più facile gestire il rapporto col figlio che ha ancora l'età giusta per migliorare. Ma è una cosa che va fatta subito, non tra 2 o 3 mesi, più tempo passa più c'è il rischio che anche il bimbo prenda tratti di personalità ansiosi (non è una regola ma un rischio fondato).
A disposizione per ulteriori domande.
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buonasera, è da ammirare la sua scelta di cercare supporto e il suo pensiero di cura nei confronti di suo figlio. La buona notizia è che la fiducia in se stessi, l'autostima, l’amor proprio possono essere "allenati" perché frutto del nostro bagaglio.
Dunque, lavorando su esperienze che ci rafforzino, su sfide superabili e su percorsi di crescita che ci portino ad affrontare situazioni complesse, possiamo indubbiamente rafforzare la nostra autostima.
Qualora volesse un colloquio per orientarsi tra le varie possibilità, rimango a disposizione. Cordiali saluti, Dott.ssa Bachiorri Sara
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Dott. Luca Russo
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Varese
Gentilissima utente, le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico; questo le gioverà a livello personale ma sarà benefico anche per la relazione madre -figlio.
Lei è già consapevole di avere una difficoltà e questo non può che generare positività nella ricerca dell'equilibrio e nel rafforzamento della sua autostima.
Per questo le consiglio delle sedute di Psicoterapia Ipnotica che andrebbero a lavorare proprio sul potenziamento delle sue risorse.
Resto a completa disposizione per incontro, chiarimenti o semplicemente dubbi o domande che vorrà sottopormi.
Un abbraccio forte .
Dr. Luca Russo
Dott.ssa Ilenia Scaglia
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Alfianello
Gentilissima, mi spiace per il vissuto che riporta, tuttavia la sua consapevolezza e lo sguardo premuroso nei confronti di suo figlio sembrano essere delle buone premesse per rivolgersi ad un professionista con una buona dose motivazionale. Concordo con colleghi che mi hanno preceduta nel dire che potrebbe iniziare a fare Lei il primo passo, condividendo poi con il/la terapeuta ogni scelta futura. Auguro il meglio.
Dott.ssa Arianna Pagliai
Psicologo, Psicologo clinico
Sesto Fiorentino
Buongiorno, è importante lavorare sulla propria autostima e ansia, per riuscire a svolgere il ruolo genitoriale al meglio. Le consiglierei di iniziare un percorso psicologico o meglio psicoterapico. E' importante cercare di non proiettare sui propri figli le nostre paure e ansie, dobbiamo quindi cercare di essere una buona base sicura per loro, aiutarli a crescere, ad imparare le regole sociali, trasmettendo il fatto di essere a loro disposizione sempre quindi trasmettergli la sicurezza della nostra presenza.
Dott.ssa Giulia Zannoni
Psicologo, Psicologo clinico
Ravenna
Buongiorno,
l'ascolto della nostra interiorità aiuta a costruire il nostro Io, cioè la nostra identità. Per poter rafforzare l'identità occorre definire le doti, le qualità, i gusti personali, infatti se siamo consapevoli di ciò che siamo temiamo meno le critiche.
Imparare a conoscere meglio sé stessi, attraverso un percorso psicoterapico, è il primo passo per iniziare a modificare i criteri di valutazione che utilizziamo per autodefinirci e per aumentare la nostra autostima.
Giulia
Dott.ssa Martina Locchi
Psicologo
Perugia
Buongiorno, le consiglierei di intraprendere un percorso terapeutico, che le consenta di esplorare quali sono le ragioni più profonde che provengono dalla sua storia e che l’hanno portata a vivere queste difficoltà. E’ molto utile in questi casi andare a lavorare sulle esperienze di vita di ogni persona e raggiungere quelle che possono essere le radici di un problema. Questo le consentirà di lavorare anche sulle sue relazioni attuali e future, ed acquisire una maggior fiducia nelle stesse. È sicuramente una risorsa la sua capacità di riconoscere alcuni segnali di suo figlio, l’importante è che questi non vengano vissuti con sensi di colpa o con l’idea che si è dei genitori incapaci. Lavorare su questi aspetti la aiuterà sicuramente a ritrovare un suo benessere e di conseguenza la guiderà anche nelle sue relazioni, fornendole gli strumenti giusti per essere di supporto anche a suo figlio. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento; un saluto.
Dott.ssa Martina Locchi
Dott.ssa Sara Sperandio
Psicologo
Mezzano
Buongiorno, spesso, quando ci si sente insicuri, si manifesta questa insicurezza anche nelle relazioni esterne. Ti consiglio di intraprendere un percorso individuale per lavorare su te stessa. Numerosi studi hanno dimostrato che risolvendo le difficoltà personali, i genitori influenzano positivamente i propri figli, riducendo o eliminando le loro difficoltà.

Solitamente, durante tali percorsi, si parte dalla consapevolezza delle proprie fragilità e delle influenze che possono avere. Hai già riconosciuto che la tua bassa autostima potrebbe riflettersi nella relazione con tuo figlio, rappresentando un ostacolo per la formazione di una 'base sicura' su cui il piccolo possa contare. Sei a buon punto!

Dedicando del tempo a questa crescita personale, potrai ridurre l'ansia, aumentare la tua autostima e efficacia personale, apportando un impatto positivo anche sulla serenità di tuo figlio.

Per qualsiasi altro dubbio sono a tua disposizione!

Dott.ssa Sperandio
Dott.ssa Beatrice Macchi
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Busto Arsizio
Buongiorno, sarebbe utile, a tale proposito incominciare un percorso di sostegno psicologico e potenziare nel contempo quelle che sono le sue capacità genitoriali
Dott.ssa Michela Francescato
Psicologo, Psicologo clinico
Padova
Buongiorno, potrebbe essere utile rivolgersi ad uno psicologo per valutare la situazione e intraprendere un percorso mettendo a fuoco i suoi vissuti e trovare delle strategie per fronteggiare le situazioni che per lei sono fonte di ansia. Può eventualmente valutare poi un percorso anche per suo figlio qualora lo ritenga necessario.
Rimango a disposizione qualora lo ritenga necessario.
Saluti, Dott.ssa Michela Francescato
Dott.ssa Alina Mustatea
Psicologo, Psicologo clinico
Pomezia
Gentile utente, per cambiare il proprio rapporto con se stessi è necessario modificare l'opinione su di sè, dunque, è importante imparare a conoscersi prendendo consapevolezza dei propri limiti, dei propri bisogni ed esigenze e anche delle proprie capacità. Le distorsioni di pensiero incidono negativamente sul modo in cui percepiamo noi stessi e sull'autoattribuzione di valore. Pensieri, emozioni e comportamento si infulenzano reciprocamente.E' dunque importante modificare il modo in cui si interpreta e si attribuisce un significato agli eventi della propria vita, scoprire le autoaffermazioni negative e sostituirle con affermazioni positive che nutrono l'autostima,invece di minarla. Sarebbe utile, a tale proposito, intraprendere un percorso di sostegno psicologico per iniziare a lavorare su di sè.
Un caro saluto.
Dott.ssa A.Mustatea
Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
In ambito psicologico sistemico relazionale, potresti considerare la possibilità di rivolgerti a un terapeuta familiare o a un terapeuta sistemico. Questi professionisti sono esperti nel lavorare sulle dinamiche relazionali all'interno della famiglia e possono aiutarti ad affrontare e risolvere i problemi legati all'autostima tua e di tuo figlio.
Attraverso percorsi terapeutici mirati, potrete lavorare insieme per comprendere le cause dell'autostima bassa e dell'ansia presenti nella vostra famiglia, e imparare strategie per favorire la crescita e lo sviluppo positivo di entrambi. È importante considerare che le dinamiche familiari possono influenzare in modo significativo il benessere psicologico di tutti i membri della famiglia, quindi è fondamentale affrontare i problemi in modo integrato e collaborativo.
Rivolgersi a un terapeuta familiare o sistemico può essere un passo importante per lavorare sulla propria autostima e quella di tuo figlio, migliorare la comunicazione all'interno della famiglia e promuovere un ambiente emotivamente sano per tutti. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
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Dott.ssa Marzia Dall'Olio
Psicologo
Mirandola
Buongiorno, potrebbe esserle utile rivolgersi ad un professionista per intraprendere un percorso personale che l'accompagni a individuare l'origine della sua scarsa autostima e a focalizzare le sue abilità/capacità.
Come genitore, invece, essendo consapevole dei vissuti legati alla scarsa autostima, potrà accompagnare suo figlio nella crescita, sostenendolo e incoraggiandolo nei momenti di difficoltà, evidenziando i suoi punti di forza e aiutandolo ad affrontare i fallimenti come occasioni di esperienza e crescita . Se dovesse avere dei dubbi nella sua funzione genitoriale, potrà cercare occasioni di confronto con altri genitori ( gruppi, seminari..) o , eventualmente, rivolgersi ad un collega che si occupa di sostegno genitoriale . Un saluto. Marzia Dall'Olio
Dott.ssa Carmen Fortino
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Nocera Inferiore
Buongiorno,
Capisco la sua preoccupazione e il desiderio di aiutare sia se stessa che suo figlio. È importante ricordare che, per poter supportare al meglio suo figlio, è fondamentale che anche lei intraprenda un percorso di cura e miglioramento personale. Questo non solo le permetterà di sentirsi meglio, ma le darà anche gli strumenti per essere un modello positivo per suo figlio.
Per cominciare, potrebbe rivolgersi a uno psicologo o a un terapeuta specializzato in ansia e autostima. Lavorare sulla sua ansia e sulla sua autostima con un professionista può portare grandi benefici e, di conseguenza, influire positivamente anche su suo figlio.
Per quanto riguarda suo figlio, è utile sapere che i bambini spesso rispondono molto bene a interventi precoci. Potrebbe essere utile consultare un terapeuta dell'età evolutiva o uno psicologo infantile, che può lavorare con lui in modo giocoso e adatto alla sua età per rafforzare la sua autostima.
Ricordi, però, che il cambiamento inizia da lei. Intraprendere questo percorso insieme, anche se con professionisti diversi, può creare una dinamica positiva e di sostegno reciproco. Lei sta già facendo un passo importante riconoscendo questa necessità e cercando aiuto. Con il giusto supporto, sia lei che suo figlio potete sviluppare una maggiore autostima e affrontare l'ansia in modo più efficace.
Distinti Saluti
Buongiorno credo che possa esserle di aiuto rivolgersi ad un professionista con il quale poter approfondire la situazione e definire insieme un percorso di supporto personale. Avere uno spazio nel quale poter esporre perplessità e preoccupazioni potrà farla sentire accolta e contenuta e questo l'aiuterà a focalizzarsi su esigenze e priorità da affrontare. Intraprendere un percorso personale potrà sicuramente aiutarla anche a gestire in maniera efficace e sintonica la relazione con il bambino. Insieme al professionista potrete valutare l'idea di rivolgervi ad un professionista dell'età evolutiva per suo figlio.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Distinti saluti
Dott.ssa Stella Tessicini


Dott. Antonello Deriu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo clinico
Firenze
Gentile utente, il suggerimento che le posso dare è di iniziare un percorso per lei associato così a un parte training in modo da poter lavorare sulla sua ansia e bassa autostima. Di riflesso, vedrà dei miglioramenti anche nel bambino.
Saluti, Dott. Antonello Deriu
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, direi che potrebbe iniziare lei con uno psicoterapeuta che la possa anche mettere in condizioni nel crescere il suo bambino in modo che cresca dotato di autostima. Mettere un punto fermo da cui ripartire sarà importante per la qualità di vita di entrambi.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Ambra Marzoli
Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Gentile Utente, certamente può rivolgersi ad uno psicologo/a per lavorare sulla sua ansia e la sua autostima di modo da favorire il suo personale benessere e di conseguenza possibilmente anche quello di suo figlio. Tramite l’aiuto di uno specialista può concedersi la possibilità di esplorare, capire e gestire quello che definisce uno stato ansioso che la influenza da sempre.
Qualora avesse piacere di iniziare un percorso, resto a disposizione attraverso consulenze online. Cordiali saluti. Dott.ssa Ambra Marzoli
Dott.ssa Desirèe Pesce
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Pavia
Buonasera, certamente un primo passo sarebbe quello di rivolgersi ad un professionista della salute mentale per iniziare un percorso che vada ad implementare la sua autostima e a ridurre i sintomi ansiosi. Lavorando principalmente su sè stessa, vedrà delle ricadute positive sul suo bambino, poichè rappresenta per lui l'adulto di riferimento e/o modello a cui ispirarsi nella strutturazione del sè e della sua autostima.
Se necessita di ulteriori chiarimenti, sono a sua disposizione. Dott.ssa Desirèe Pesce
Dott. Paolo Tirinnanzi
Psicologo clinico, Terapeuta, Psicologo
Arezzo
Buongiorno signora, concordo con i colleghi sul fatto che sarebbe ottimale per lei iniziare un lavoro personale, senza portare e coinvolgere suo figlio nel setting terapeutico. I bambini assorbono molto dalle modalità co-regolatrici dei genitori, quindi sarebbe opportuno che l'adulto esplori e capisca, collocandoli, quali sono i meccanismi personali che fanno vivere determinate reazioni emotive, somatiche, fisiologiche, cognitive, in modo da comprendere come "regolarsi" nel modo più efficace e funzionale. Se con il lavoro personale troverà un equilibrio migliore vedrà che suo figlio la seguirà come ha fatto finora con le reazioni ansiose.
Un cordiale saluto, Dott. Paolo Tirinnanzi
Buongiorno, capisco la sua preoccupazione e ammiro la sua volontà di prendersi cura sia di sé stessa che di suo figlio. L’ansia e la bassa autostima possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita, e affrontarle insieme a un professionista è un passo importante.

Per lavorare sulla sua autostima e sull’ansia, potrebbe rivolgersi a uno psicologo specializzato in disturbi d’ansia e autostima. Attraverso un percorso di terapia, potrà imparare a riconoscere e gestire meglio i suoi pensieri e comportamenti, e sviluppare una maggiore fiducia in sé stessa.

Per quanto riguarda suo figlio, considerata la sua giovane età, sarebbe utile consultare uno psicologo infantile. Gli specialisti che lavorano con i bambini sono in grado di aiutarli a sviluppare una buona autostima attraverso giochi, attività creative e tecniche di rinforzo positivo. Inoltre, lavorare insieme a un professionista potrebbe offrirle suggerimenti su come supportare al meglio suo figlio nel suo percorso di crescita e autostima.

Un approccio combinato, che include sia lei che suo figlio, potrebbe essere particolarmente efficace, poiché aiutando sé stessa potrà anche diventare un modello positivo per suo figlio. Le consiglio di prenotare un appuntamento con un professionista per discutere le sue necessità e valutare il percorso più adatto per entrambi.
Dott.ssa Daniela Voza
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,
allo scopo di imparare a regolare l'ansia, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia ad orientamento Cognitivo-Comportamentale.

Rimango a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Daniela Voza
Dott.ssa Ester Piras
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Ghilarza
Buongiorno, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per lei. Gli effetti positivi si estenderanno anche a suo figlio in quanto avrà come modello una madre sicura, capace di prendersi cura di sé e degli altri. Resto a disposizione, cordiali saluti, dott.ssa E. Piras
Dott.ssa Monica Minelli
Psicologo
Casazza
Buongiorno,
la genitorialità è una sfida complessa che chiede al genitore di mettersi in discussione non solo in quanto tale, ma in quanto persona. Per questo un supporto psicologico ed, eventualmente, un percorso di psicoterapia intrapreso dal genitore non può che giovare a tutto il nucleo familiare, figli inclusi. Valuterei un primo contatto con un* psicolog* con cui valutare come impostare un percorso che includa un lavoro sia su se stesso sia sulla genitorialità per rispondere alle esigenze di suo figlio.
Cordialmente.
Dott.ssa Alessandra Felotti
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Bergamo
Gentilissima,
se attualmente sente di avere una domanda di aiuto (curare la sua ansia e la sua autostima) io inizierei da lì. Poi il professionista valuterà la possibilità di vedere il suo piccolo, ma inizi da lei e da un suo spazio di ascolto e cura. Un caro saluto
Dott.ssa Roberta Floriana Lo nigro
Psicologo clinico, Psicologo
Gela
Salve, potreste andare da uno psicologo che vi aiuterà sicuramente, sopratutto al bambino che è piccolo per farlo crescere in serenità!
Dott.ssa Elena Roma
Fisioterapista, Psicologo, Professional counselor
Moncalieri
Buongiorno, sicuramente il nostro mondo emotivo lo condividiamo con i figli soprattutto quando sono piccoli, lavorare su se stessi diventa dunque ancora più importante perchè ci permette di essere anche un buon esempio per loro. Migliorarsi è un allenamento mentale e bisogna partire con una seduta di psicologia, è il primo passo, poi per aumentare la propria autostima ci vuole forza e determinazione, è necessario guardarsi dentro con forza, affrontare i propri fantasmi ed essere noi stessi il nostro primo fan!
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buongiorno,
La situazione che descrive è importante e merita attenzione, soprattutto perché l'autostima e la gestione dell'ansia, sia nei bambini che negli adulti, sono fondamentali per il benessere emotivo e relazionale. È normale sentirsi responsabili come genitori, ma è importante sapere che i bambini possono beneficiare enormemente di un ambiente di supporto e di interventi mirati.
Per lavorare sulla sua autostima e su quella di suo figlio, può essere molto utile rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta, specializzato sia in interventi con gli adulti sia con i bambini. Attraverso un percorso di terapia, si possono identificare e affrontare i meccanismi che contribuiscono all'ansia e alla bassa autostima, promuovendo strategie più funzionali sia per sé stesso che per suo figlio.
L'invito a considerare l'opportunità di intraprendere un percorso personale e, se necessario, un supporto psicologico per il bambino, che potrebbe aiutare entrambi a crescere e migliorare il vostro benessere. Sarebbe utile e consigliato per approfondire la situazione rivolgersi a uno specialista.

Dott.ssa Silvia Parisi - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Ambra Bottari
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, grazie per aver condiviso la tua situazione. Capisco quanto possa essere doloroso sentirsi come se la propria ansia e bassa autostima si riflettessero anche su tuo figlio. È molto positivo che tu stia cercando di affrontare la situazione, perché questo è già un grande passo verso il cambiamento.

Per lavorare sull'autostima sia tua che di tuo figlio, ti consiglio di rivolgerti a un psicologo che abbia esperienza nel trattamento di adulti e bambini. Per te, un percorso terapeutico potrebbe essere utile per esplorare le radici della tua ansia e bassa autostima, e per acquisire strumenti per gestirli. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, è molto efficace in questi casi.

Per tuo figlio, potrebbe essere utile coinvolgere uno psicologo infantile che possa lavorare con lui in modo adatto alla sua età, magari attraverso il gioco e altre tecniche specifiche per aiutare i bambini a sviluppare una sana autostima. L'approccio di supporto familiare potrebbe anche essere un’opzione, così da lavorare insieme su entrambi i fronti.

Lavorare su di te ti permetterà anche di offrire a tuo figlio il miglior esempio possibile per crescere sereno e sicuro di sé. Hai già fatto un passo importante riconoscendo questo bisogno di cambiamento, e questo ti aiuterà a creare un ambiente positivo per te e per lui.
Se hai bisogno di un suggerimento di un terapeuta per tuo figlio posso dartelo. Un caro saluto
Dott.ssa Valentina Tramacere
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Treviso
Salve,
È importante riconoscere la volontà di affrontare questa situazione per se stessa e per suo figlio: questo è un primo passo significativo e dimostra già una grande responsabilità e amore. L’ansia e la bassa autostima possono influenzare la vita familiare e trasmettersi, spesso inconsciamente, ai figli. Tuttavia, è possibile intervenire per migliorare entrambi i percorsi di crescita, sia suo che di suo figlio.
Per lei, le consiglierei di considerare una psicoterapia individuale con uno psicologo o psicoterapeuta specializzato nell’ansia e nelle problematiche di autostima. Approfondire le cause e i modelli di pensiero che sostengono queste difficoltà può aiutarla a gestirle in modo più sano e funzionale. Un percorso terapeutico le può offrire strumenti per lavorare su se stessa, ridurre l’ansia e migliorare la sua sicurezza.
Per suo figlio che ha 5 anni ed è in una fase di sviluppo in cui l’autostima è particolarmente influenzata dalle relazioni e dall’ambiente circostante. Sarebbe utile consultare uno psicologo infantile o uno specialista dello sviluppo per valutare e supportare le sue esigenze. Spesso i percorsi per i bambini includono anche il coinvolgimento dei genitori, attraverso incontri di parent training o supporto familiare, per lavorare insieme su strategie educative e comunicative.
Dott.ssa Concetta Maccarrone
Psicologo, Psicologo clinico
Gravina di Catania
Gentile utente, può richiedere un consulto psicologico per esporre al meglio la sua situazione e valutare insieme al/alla professionista il percorso più adatto alle sue esigenze e ai bisogni del suo bambino.
Resto a disposizione online e in presenza.
Saluti

Dott.ssa Concetta Maccarrone
Dott.ssa Francesca Spano
Psicologo, Professional counselor, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno! È positivo che tu stia cercando supporto sia per te che per tuo figlio. Per affrontare l'ansia e la bassa autostima, ci sono diverse opzioni da considerare:

Psicologo o psicoterapeuta: Rivolgerti a un professionista della salute mentale può essere molto utile. Cerca uno psicologo specializzato in terapia cognitivo-comportamentale o in altre forme di terapia che si concentrano sull'autostima e sull'ansia. Un professionista può aiutarti a lavorare sulle tue difficoltà e fornirti strategie per migliorare la tua autostima.

Consulente per la genitorialità: Ci sono esperti che si concentrano sul supporto ai genitori. Possono offrirti strategie per migliorare la tua autostima e gestire l'ansia, oltre a suggerimenti su come supportare tuo figlio.

Psicologo infantile: Se noti che tuo figlio ha problemi di autostima, potrebbe essere utile consultare un psicologo infantile. Loro possono lavorare direttamente con lui per aiutarlo a sviluppare una sana autostima e affrontare eventuali ansie.

Gruppi di supporto: Partecipare a gruppi di supporto per genitori può essere utile. Ti permette di condividere esperienze con altri genitori e di ricevere consigli pratici.

Ricorda che cercare aiuto è un passo importante e positivo. È fondamentale affrontare questi temi per il tuo benessere e quello di tuo figlio.
Dott.ssa Cristina Baldi
Psicologo, Psicologo clinico
Binasco
Buongiorno,
le consiglio di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta.
Attraverso percorsi di terapia individuale, potrà comprendere meglio le origini delle sue difficoltà, imparare strategie per gestire l'ansia e costruire un'immagine di sé più positiva.
Questo potrebbe avere già un impatto positivo anche per suo figlio.
Dott.ssa Cristina Baldi
Dott.ssa Arianna Forcelli
Psicologo, Neuropsicologo
Forlì
Buonasera, le consiglio di rivolgersi ad un professionista del settore ed iniziare un percorso.
Resto a disposizione, anche online. Cordialmente
Dott.ssa Arianna Forcelli
Dott. Francesco Cancellara
Psicologo, Psicologo clinico
Spoleto
Buongiorno, le consiglio di intraprendere un percorso individuale con un collega della sua zona. In questo modo troverebbe beneficio lei e anche suo figlio. Personalmente a 5 anni eviterei di prendere in carico un bambino, mi concentrerei piuttosto sui genitori per agire in maniera indiretta sul bambino.
Saluti
Dott. Francesco Cancellara
Dott.ssa Valentina De Chiara
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Brescia
Buongiorno e grazie per la sua domanda. È molto positivo che stia considerando il benessere sia suo che di suo figlio. Un percorso psicoterapeutico le consentirà di esplorare le sue fragilità e comprendere le radici della sua ansia, permettendole di affrontare questi aspetti in modo sano. Lavorando su se stessa, potrà vivere la sua genitorialità con maggiore consapevolezza e trasmettere a suo figlio un senso di sicurezza e rassicurazione. Questo processo contribuirà a rafforzare il legame con lui e a favorire lo sviluppo di una sana autostima, che è fondamentale per il suo senso di sé. Resto a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Valentina De Chiara
Dott.ssa Laura Giarrusso
Psicologo, Neuropsicologo, Psicologo clinico
Pinerolo
Buongiorno,
per aiutare il suo bambino è importante che aiuti prima se stesso, i bambini assorbono molto da noi adulti. Inizi un percorso di supporto psicologico per lavorare sulle sue fragilità e vedrà che con suo figlio pian pianino andrà meglio. Se sì accorgesse che per suo figlio sarebbe importante un ulteriore aiuto può rivolgersi ad uno psicologo che si occupa di età evolutiva.
Dott.ssa Arianna Marzella
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Udine
Buongiorno, per quanto riguarda suo figlio potrebbe non essere necessario intervenire in maniera diretta. Valutando ovviamente il singolo caso potrebbe essere sufficiente lavorarci attraverso le figure di riferimento (genitori, famigliari stretti e insegnanti). Per quanto riguarda lei invece le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per affrontare queste tematiche e individuarne le cause. Se lei riuscirà a trarre vantaggio dalla terapia acquisirà anche gli strumenti per aiutare suo figlio. Resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Marzella
Dott.ssa Irene Ferrara
Psicologo
San Martino Buon Albergo
Buongiorno, è molto positivo che lei stia riflettendo sulla sua storia di vita e che stia valutando che qualche sua difficoltà possa essere presente anche in suo figlio.
Per lavorare sulla sua autostima e sull’ansia, il percorso più indicato è rivolgersi a uno psicologo o psicoterapeuta, preferibilmente con esperienza in terapia cognitivo-comportamentale (TCC), che è molto efficace nel lavorare su schemi di pensiero negativi e insicurezze.
Per suo figlio, essendo ancora piccolo, il supporto migliore potrebbe venire da uno psicologo dell’età evolutiva (bambini) o un pedagogista specializzato nello sviluppo emotivo dei bambini. Spesso, però, il lavoro più utile viene fatto coinvolgendo anche il genitore, aiutando a rafforzare la sua autostima e a trasmettere sicurezza a lui attraverso il tuo esempio.
Un approccio utile potrebbe essere un percorso di parent training per fornire utili strategie a lei come genitore. Un buon percorso può sicuramente farvi ritrovare il benessere emotivo. Resto a disposizione.
Dott.ssa Ambra Assunta Caruso
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Salve sarebbe opportuno per lei rivolgersi a uno psicologo e ricostruire la sua autostima attraverso un percorso psicologico . Per suo figlio potrebbe essere utile rivolgersi a uno psicologo infantile.
Dott.ssa Federica Palazzetti
Psicologo, Psicologo clinico
Vicenza
Buongiorno,
Purtroppo o per fortuna i bambini sono come delle “spugne” e assorbono gran parte di quello che hanno intorno, sentimenti delle persone compresi.
Se lei sente di avere una bassa autostima e sente che questo ricade anche su suo figlio, le consiglierei un percorso per entrambi.
Per lei le consiglierei di affidarsi ad uno psicologo o psicoterapeuta, che la aiuterà sia nel rapporto con sé stessa che in quello con suo figlio.
Tramite una mirata terapia con un collega infatti potrebbe lavorare sul miglioramento della sua autostima così da non trasmettere le sue insicurezze a suo figlio.
Potrebbe poi affidare suo figlio alle cure di uno specialista per l’età evolutiva, che cercherà di capire se lui ha assorbito questa sua bassa autostima ed eventualmente intraprenderà con lui un percorso adatto alla sua età.
Cordiali saluti
Dott. Gianluca Ostuni
Psicologo, Psicologo clinico
Cagliari
Buongiorno, per questo tipo di difficoltà le consiglio un percorso di sostegno psicologico con uno psicologo, oppure una psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Dott.ssa Lopiano Daniela
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caltanissetta
Buon giorno credo che per potere aiutare il suo bambino debba fare in primis un percorso di psicoterapia c che fortifichi l' autostima sua ... il bimbo è troppo piccolo per un percorso, le assicuro che dal suo positivo cambiamento anche lui ne trarrà giovamento anche perchè durante il percorso verrà supportata nel modo in cui fare superare le paure al bambino stesso
buon lavoro e spero di esserle stata utile
Dott.ssa Erica Fazio
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, intraprendere un percorso psicologico per il suo benessere è un primo passo per poter favorire indirettamente il benessere di suo figlio.
Un adeguato modello genitoriale, di fatto, rappresenta un fattore protettivo per lo sviluppo emotivo del bambino.
Dr. Michele Martino
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Monteroni di Lecce
Buongiorno, ha a disposizione diverse opzioni, per iniziare però le consiglierei in una primissima fase di vedere un professionista per il suo eventuale percorso terapeutico; dopodiché e se il professionista lo riterrà necessario, verrà reindirizzata o le verrà consigliata la migliore strada da seguire.
Dott.ssa Daniela Fiorenzi
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
L'Aquila
Buongiorno, potrebbe iniziare un percorso Lei, nel quale affronterà anche questa problematica. Una psicoterapia può farle capire da dove derivano i suoi comportamenti ed aiutarla a renderli più funzionali, soprattutto adesso che è madre. Credo che anche il sentire di suo figlio così potrebbe già cambiare.
Buonasera, rispondo con piacere alla sua domanda. Sicuramente ad uno/a psicologo/a che l'aiuti a trovare le cause della sua bassa autostima e della sua ansia, imparando ad accettarsi innanzitutto, poi insieme al terapeuta trovare delle strategie per il suo bambino.
Per altre informazioni non esiti a contattarmi.

Dott.ssa Grazia Petrini
Dott.ssa Federica Giudice
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Per rispondere alla tua domanda, sia tu che tuo figlio potreste beneficiare del supporto di professionisti diversi, ma che potrebbero anche collaborare se necessario.
Per tuo figlio di 5 anni:
Psicologo infantile o neuropsichiatra: Questi professionisti sono specializzati nello sviluppo emotivo e comportamentale dei bambini. Possono valutare l'autostima di tuo figlio attraverso osservazione, gioco e colloqui con te, e poi proporre un percorso di supporto mirato. Questo percorso potrebbe includere attività ludiche, tecniche di gioco-terapia e strategie per rafforzare la sua fiducia in sé stesso, le sue capacità e la sua percezione di valore.
Per te: Un professionista che possa aiutarti ad esplorare le radici della tua ansia e della tua bassa autostima, a comprendere come queste si manifestano nella tua vita e nelle tue relazioni (inclusa quella con tuo figlio), e a sviluppare strategie efficaci per gestirle e migliorarle.
Potrebbe essere utile iniziare cercando un pediatra di fiducia, che potrà darti un primo consiglio e indirizzarti verso uno psicologo infantile o neuropsichiatra infantile nella tua zona. Per te, potresti iniziare a informarti su psicologi specializzati in ansia e autostima nella tua area o anche online. Se hai altre domande o vuoi esplorare ulteriormente queste possibilità, sono qui per ascoltarti e seguirti in questo percorso.
Dott.ssa Martina Simeone
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve, per migliorare la sua autostima e gestire l'ansia, potrebbe rivolgersi a un psicoterapeuta che possa aiutarla a lavorare su se stesso, migliorando la propria percezione di sé e fornirle gli strumenti per gestire e ridurre l'ansia.
Per quanto riguarda suo figlio, potrebbe rivolgersi ad uno psicologo infantile, il quale si occupa dello sviluppo psicologico ed emotivo dei bambini e possono aiutarla a capire come supportare il suo bambino nel costruire una sana autostima.
Dr. Jacopo Modoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno,
è molto importante e positivo che lei si stia ponendo questa domanda: lavorare su di sé è anche un modo concreto per aiutare suo figlio.

Per iniziare, le consiglio un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale per adulti, che la aiuterà a:
– riconoscere e modificare i pensieri negativi su di sé,
– rafforzare l’autostima con strategie pratiche,
– gestire meglio l’ansia e le emozioni che può trasmettere involontariamente a suo figlio.

Per il bambino, più che “curare” l’autostima in senso stretto, può essere utile un percorso di parent training, ovvero incontri con uno psicologo dell’età evolutiva che la guidi su come sostenere lo sviluppo emotivo e sicuro di suo figlio, attraverso il suo stile educativo.

In poche parole: il punto di partenza è lei, e già con un buon lavoro su di sé, molte cose per suo figlio potranno migliorare naturalmente.

Un caro saluto,
dott. Jacopo Modoni
Dott.ssa Fabiana Russo
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Salve, per la sua situazione potrebbe essere indicata una terapia familiare. In modo da lavorare congiuntamente con suo figlio.
Buongiorno, capisco come la situazione che sta vivendo possa essere difficile. Per quanto riguarda l'ansia ci sono delle strategie funzionali e concrete che possono essere utilizzate per poter monitorare lo stato di ansia. Insieme possiamo capire quali possono essere utili per lei e capire come migliorare la sua autostima rinforzando anche quelli che sono i suoi punti di forza. Il tutto anche in un'ottica di strategie genitoriali da poter attuare in modo che si senta più serena nell'educazione di suo figlio. La aspetto volentieri per fissare un incontro conoscitivo e poter capire come possono essere utile. Dott.ssa Alessandra Corti
Dott.ssa Marta Bruno
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, è normale avere delle preoccupazioni genitoriali ma il primo passo da intraprendere è una risoluzione di quelle che sono le problematiche personali e genitoriali intraprendendo un corretto percorso di supporto psicologico. Il bambino, una volta risolte le sue problematiche personali, risponderà in maniera diversa proseguendo nel suo corretto sviluppo. Quindi il focus deve essere su di lei e non sul bambino. E' assolutamente tutto risolvibile, abbia fiducia nel fatto che le dinamiche sociali e familiari possono essere migliorate e rese più funzionali.
Dott.ssa Sara Di Nicola
Psicologo, Psicologo clinico
Castelnuovo di Porto
Buonasera, può rivolgersi ad uno psicologo e/o uno psicoterapeuta che l'aiuterà a lavorare su quegli aspetti e quelle dinamiche che sente come fonte di disagio. Ci provi ed in bocca al lupo!
Dott.ssa Matilde Gatta
Psicologo, Psicologo clinico
Piossasco
Buongiorno, potrebbe intraprendere un percorso da uno/a psicologo/a lei come mamma e come persona, per lavorare su quest'ansia e sull'autostima. Sicuramente se riuscisse anche suo figlio ne trarrebbe benefici.
Dott. Lorenzo Rizzi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Udine
Buongiorno. A 5 anni non si può diagnosticare una condizione di bassa autostima, poiché la personalità è in costruzione e il processo di crescita si deve compiere. Pertanto suo figlio ha una vita davanti per costruirsi la propria idea di sé.
Se lei desidera lavorare su aspetti legati alla sua autostima (e forse a sensi di colpa?) può intraprendere a buon diritto un lavoro di psicoterapia, che la porti a esplorare il significato delle sue insicurezze e la aiuti a creare una visione di sé un po' più positiva.
Dott. Febbraro Jacopo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Ciao, credo che per rispondere alla tua domanda possa essere utile considerare l'opportunità di aprirti ad uno spazio personale di stampo psicologico, quindi sicuramente ad uno psicoterapeuta, per indagare insieme che significati possono esserci dietro questa sintomatologia ansiosa, per poi comprendere cosa può star succedendo anche nei confronti di tuoi figlio.
Dott.ssa MONIA MICHELINI
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Nonantola
Buongiorno, sicuramente può rivolgersi a uno psicologo che può aiutarvi sia a trovare l'origine dell'ansia e della bassa autostima sia a imparare a utilizzare strategie per gestire l'ansia eccessiva.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Monia Michelini
Salve. Premetto che ne Lei ne suo figlio deve essere "curato". Nessuno di noi è rotto o deve essere aggiustato. In ogni caso, secondo le linee guida internazionali, la terapia che è maggiormente sostenuta da dati scientifici è quella cognitivo-comportamentale. Per cui, rivolgersi ad un terapeuta di questo orientamento potrebbe esserle di aiuto.

Dott. Giuseppe Salciarini - psicoterapeuta in formazione cognitivo-comportamentale
Dott.ssa Giulia Prinzis
Psicologo, Psicologo clinico
Olbia
Salve, se ha tempo e voglia potrebbe intraprendere un percorso psicologico per cercare di lavorare sulla sua autostima ed eventualmente affrontare anche il tema da un punto di vista genitoriale. Buona giornata
Dott.ssa Marta Romano
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, in primo luogo le suggerirei di intraprendere un percorso psicologico lei stessa, di modo da poter iniziare a prendersi cura di sé, il che influenzerà positivamente anche la salute mentale di suo figlio considerato che ha 5 anni.
In tale sede, potrà valutare insieme al professionista che la seguirà come procedere, magari permettendo anche a suo figlio di intraprendere un percorso psicologico con un terapeuta dell'età evolutiva.
Se lo desidera, sono a disposizione.
Spero di esserla stata d’aiuto.
Un caro saluto,
Dott.ssa Marta Romano
Buonasera,
grazie per aver condiviso una parte così delicata della sua esperienza. È già un primo passo molto importante quello che sta facendo, e dimostra quanto tenga al benessere suo e di suo figlio.

L’autostima si costruisce nel tempo e può certamente essere rinforzata, a qualsiasi età. In questi casi è utile intraprendere un percorso psicologico che aiuti lei a prendersi cura di sé, delle sue fragilità e risorse, e allo stesso tempo offra a suo figlio un ambiente emotivamente sicuro dove poter crescere sentendosi accolto, capito e valorizzato.

A volte basta cominciare da piccoli cambiamenti, anche nel modo in cui ci si relaziona a se stessi e agli altri.

Per qualsiasi cosa può scrivermi, sono a disposizione.

Un caro saluto,
Dott. Francesco Di Maggio
Di sicuro a due professionisti diversi, perchè non potete essere seguiti entrambi dallo stesso.
:)
Dott.ssa Chiara Gagliano
Psicologo, Psicoterapeuta
Mantova
Buongiorno,
è già un passo prezioso che lei sia consapevole del legame tra il suo vissuto e quello di suo figlio: l’autostima, infatti, si costruisce nei primi anni di vita anche attraverso ciò che il bambino percepisce nell’ambiente affettivo, soprattutto nella relazione con la figura di riferimento.

Non è mai troppo tardi per “curare” l’autostima, né la sua né quella di suo figlio. L’ideale sarebbe iniziare con un percorso personale, perché lavorare su di sé permette naturalmente di trasmettere al bambino messaggi più solidi, rassicuranti e coerenti.

Esistono approcci che integrano mente, emozioni e corpo – come la Decodifica Biologica o l’ipnosi – che aiutano a sciogliere i nodi interiori profondi e a recuperare fiducia e sicurezza. In parallelo, può essere utile affiancare anche un sostegno specifico per l’infanzia, con terapeuti esperti nel lavoro emotivo con i bambini.

Resto a disposizione se desidera approfondire.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Gagliano
Dott.ssa Greta Mantovanelli
Psicologo, Psicologo clinico
Seriate
Buongiorno, potrebbe rivolgersi a uno psicoterapeuta per indagare da dove viene questa sua bassa autostima e per aiutarla a gestire le interazioni con suo figlio che potrebbero portarlo ad assorbire alcune modalità poco funzionali di considerazione di sé.
Dott.ssa Martina Baiocchi
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, comprendo quanto quello che descrive possa essere fonte di preoccupazione per lei. Il fatto che se ne renda conto e voglia fare qualcosa dimostra la sua attenzione verso suo figlio.
Per affrontare questa situazione ha diverse possibilità. Le consiglio di valutare un percorso psicologico individuale in cui poter esplorare e comprendere le sue difficoltà con l'ansia e l'autostima. Per suo figlio potrebbe essere d'aiuto rivolgersi a uno psicologo che abbia esperienza di lavoro nell'infanzia e nell'età evolutiva.
Un'altra opzione molto interessante è iniziare una consultazione genitore-bambino, dove voi due potreste lavorare insieme per esplorare le difficoltà che vivete e capire come procedere nel modo migliore per entrambi.
Dr. Massimo Chiappini
Psicologo, Psicologo clinico
Empoli
Salve potrebbe essere utile per entrambi iniziare un percorso psicoterapeutico da professionisti diversi però. Saluti
Dott.ssa Giulia Castiglieri
Psicologo, Psicologo clinico
Cermenate
Buonasera, potrebbe valutare un primo colloquio con uno psicologo, è la figura che da quello che scrive mi sembra più adeguata.
Dott.ssa Giulia Gibelli
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno,
innanzitutto avere consapevolezza del meccanismo è molto d'aiuto, è già un passetto avanti.
Sicuramente fossi al sui posto mi rivolgerei a una psicologa o a uno psicologo.
Pe quanto riguarda il bimbo, stiamo a vedere se cambia qualcosa di riflesso anche in lui!
Un caro saluto
Dott.ssa Melita Boselli
Psicologo, Psicologo clinico
Bevilacqua
Buongiorno, l’autostima si costruisce nel tempo, e già il fatto che lei sia consapevole di queste dinamiche e desideri prendersene cura è un passo prezioso, sia per sé che per suo figlio. Per lavorare su questi aspetti, può essere utile iniziare un percorso di sostegno psicologico individuale che l’aiuti a comprendere meglio l’origine di questi vissuti e come influenzano la relazione con suo figlio. Parallelamente, uno psicologo dell’età evolutiva può aiutarla a sostenere il suo bambino nella costruzione di una buona immagine di sé.
Se lo desidera, possiamo parlarne insieme per valutare il percorso più adatto.

Cordiali Saluti
Dott.ssa Melita Boselli
Dott.ssa Luna Brocco
Psicologo clinico, Neuropsicologo, Psicologo
Carmagnola
Buongiorno, e grazie per la tua domanda così profonda e coraggiosa.
Già solo il fatto che tu te la stia ponendo dimostra che sei una madre attenta e consapevole, che desidera davvero il benessere del proprio bambino e anche il proprio.
Lavorare su te stessa sarà il primo passo per cambiare anche l’ambiente emotivo in cui cresce tuo figlio. I bambini assorbono il clima emotivo più che le parole: se tu inizi a sentirti più sicura, anche lui ne trarrà beneficio.
Molto spesso, nei bambini piccoli, il lavoro avviene indirettamente attraverso i genitori: ti aiuta a capire cosa dire, come sostenere la sua sicurezza, come rinforzare i suoi piccoli successi quotidiani senza fargli sentire la pressione.
Gentile utente, avere una bassa autostima può derivare da diverse cause come ad esempio esperienze infantili negative, eventi traumatici o altro. Inoltre, in alcuni casi i bambini interiorizzano le percezioni negative che i propri genitori hanno di se stessi e questo potrebbe produrre in loro, in maniera involontaria, bassa autostima sviluppando appunto insicurezza e creando per così dire un circolo vizioso. Per poterla migliorare è importante riconoscerne le cause così da poter attuare un trattamento che sia specifico. Rivolgersi ad uno psicologo o ad uno psicoterapeuta può aiutarla a capire quali sono i fattori implicati per sviluppare un percorso che miri ad attuare strategie funzionali ed efficaci per migliorarla. Lo stesso vale per suo figlio, che però essendo piccolo è importante che si rivolga ad uno psicologo specializzato in età evolutiva.
Dott.ssa Laura Montanari
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera,
dal suo messaggio leggo che ipotizza di aver trasmesso il senso di ansia e bassa autostima che la caratterizzano anche a suo figlio e immagino che ciò la spaventi al punto da ricercare una soluzione.
A chi rivolgersi? Sicuramente, prima ancora di parlare di suo figlio, è fondamentale concentrarsi su di lei, che è la sua figura di riferimento. Il primo aspetto che mi sento di sottolineare in questo contesto informale e sbrigativo è un concetto basilare: per quanto possiamo tendere all’idea di perfezione e di fare tutto al meglio, la verità è che non esistono genitori perfetti. Esistono genitori che fanno ciò che sta facendo lei in questo momento: si interrogano, si mettono in discussione, che cercano strumenti nuovi per crescere insieme ai loro figli e, di riflesso,crescerli meglio.
L’autostima, in generale, non si costruisce eliminando la fatica o fingendo che tutto vada bene. Si costruisce attraverso relazioni sicure, accoglienti, che lasciano spazio all’errore, alla vulnerabilità e soprattutto alla riparazione.
Ed è per questo che in questo contesto di fragilità, è importante iniziare a prendersi cura della propria dimensione interna affinchè possa essere più chiaro il suo funzionamento e si possa modulare meglio la gestione dell’ansia, incrementando il suo senso di autoefficacia e di autostima.
Suo figlio ne beneficerà e, se dovessero sussistere e/o persistere in lui sintomi che compromettono il suo sviluppo tipo, è fondamentale rivolgersi a colleghi di neuropsichiatria infantile e psicologi dell’età evolutiva: non patologizziamo tutto nè sottovalutiamo l’evidente. Stia in osservazione.
I bambini non hanno bisogno di genitori impeccabili. Hanno bisogno di genitori che ci provano davvero. Che si mostrano umani, che chiedono aiuto, che si prendono cura del proprio mondo emotivo.Questo gli insegna che è possibile affrontare la vita con dignità, anche quando si è insicuri o spaventati.
Un caro saluto,
Dottssa Laura Montanari
Dott.ssa Claudia Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, intanto c'è da riconoscere che attenzionare il proprio disagio e notare le ricadute che può avere anche nei vissuti del proprio figlio è già un primo grande passo verso il cambiamento.
L’autostima, sia negli adulti che nei bambini, si costruisce nel tempo attraverso le esperienze relazionali, le parole che si ricevono, le possibilità di sentirsi capaci, riconosciuti e amati per ciò che si è. Quando un genitore vive da tempo con ansia e un senso di inadeguatezza, è comprensibile che, anche senza volerlo, questo possa riflettersi nel modo in cui si comunica e ci si relaziona con il proprio bambino.
Per lavorare su questi aspetti è possibile intraprendere un percorso psicologico personale, che aiuti a riconoscere le radici dell’ansia e della bassa autostima, e a sviluppare risorse nuove per affrontare la quotidianità in modo più sereno. Può essere utile rivolgersi a uno psicologo dell’età evolutiva, che possa osservare il bambino e supportare lo sviluppo di una buona immagine di sé, rafforzando le sue risorse interne.
Potrebbe essere efficace anche un percorso di parent training, ovvero uno spazio dedicato al genitore, in cui comprendere meglio i bisogni emotivi del bambino e sviluppare strategie relazionali e comunicative che favoriscano la crescita dell’autostima, senza trasmettere involontariamente ansie o insicurezze.
L’autostima può essere ricostruita, in ogni fase della vita, sia nei grandi che nei piccoli. Intervenire ora può fare la differenza.

Resto a disposizione,
un caro saluto.
Buon giorno, penso debba rivolgersi ad uno Psicologo e fare una prima consulenza per capirne di più.
Grazie e buona giornata.
Dr. Federico Alunni
Psicologo, Psicologo clinico
Perugia
Buongiorno. Il fatto che lei si ponga questa domanda è già un passo molto importante: dimostra attenzione verso il benessere suo e di suo figlio.
L’autostima e la gestione dell’ansia si sviluppano all’interno delle relazioni significative, in particolare in famiglia. Lavorare sia su di sé che sulla relazione con suo figlio è fondamentale: non esiste un “intervento” solo sul piccolo che non coinvolga il genitore, anche solo indirettamente e viceversa.
Una possibilità potrebbe essere quella di un percorso familiare. In questo modo, lei potrebbe affrontare le proprie difficoltà legate all’ansia e all’autostima, e contemporaneamente acquisire strumenti per sostenere lo sviluppo emotivo di suo figlio, favorendo un clima relazionale sicuro e incoraggiante.
Un professionista potrebbe appunto capire anche se per il bambino è utile un supporto diretto, oppure se inizialmente sia sufficiente lavorare con lei (o eventualmente con la coppia genitoriale) per aiutarlo indirettamente.
Dott.ssa Mery Baglieri
Psicologo, Neuropsicologo
Robassomero
Gentile Signora, attraverso un percorso psicologico adeguato potrà fronteggiare le sue difficoltà. Provi a trovare uno Psicologo che possa intraprendere un percorso con lei, e vedrà che ne trarrà giovamento anche suo figlio.
Dott.ssa Silvia Ferraro
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Faenza
Buongiorno, capisco la sua preoccupazione: ansia e bassa autostima possono influenzare non solo il nostro benessere, ma anche quello dei bambini. È possibile lavorare sia sul suo equilibrio emotivo sia sul sostegno alla crescita del suo bambino.
Per lei, un percorso psicologico mirato può aiutare a gestire ansia, rafforzare l’autostima e sviluppare strategie di coping efficaci. Per suo figlio, uno psicologo può accompagnarlo nel potenziamento delle sue risorse, dell’autostima e delle competenze emotive, anche attraverso attività ludiche e di gioco strutturato.
Affrontare questi temi insieme a professionisti permette di migliorare il benessere di entrambi e creare un ambiente familiare più sereno e sicuro.

Cordiali saluti
Dott.ssa Ferraro Silvia
Dott.ssa Eugenia Alessio
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, può rivolgersi agli specialisti della salute psicologica/psichica dove può trovare un suo spazio personale ed iniziare un percorso con loro.
Un saluto






Dott.ssa Eugenia Alessio
Psicologa clinica e Criminologa
Dott. Niccolò Orsi Bandini
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gentile utente, buonasera e grazie della condivisone.
Per rispondere in maniera concisa alla sua domanda, in genere per questi problemi è consigliabile intraprendere un percorso psicologico.
Autostima è un termine che viene spesso usato in senso molto generale, per incapsulare una serie di problemi, quindi non le saprei consigliare uno specialista particolare od orientamento specifico, penso infatti che qualsiasi psicologo/psicoterapeuta sia più che qualificato.
Le auguro buona giornata e spero che possa presto iniziare a migliorare la sua autostima, cordiali saluti, dott. Niccolò Orsi Bandini.
Dott.ssa Francesca Squizzato
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Cassano Magnago
Gentile paziente,
in base a quello che descrive, le consiglio di intraprendere una terapia familiare in modo da poter attenuare la sua ansia scoprendone l'origine. Tale percorso sarebbe di aiuto anche a suo figlio.

cordiali saluti
Dott.ssa Francesca Squizzato
Dr. Massimiliano Siddi
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Roma
Salve,
quando ci si trova in uno stato di ansia o stress prolungato, è importante non sottovalutare ciò che il corpo e la mente stanno cercando di comunicare. Spesso queste manifestazioni sono segnali di un disagio più profondo che merita attenzione.
Sono il dottor Massimiliano Siddi e ricevo in zona Mostacciano a Roma. Un percorso psicoterapeutico può offrire uno spazio protetto in cui esplorare questi vissuti e trovare strategie efficaci per affrontarli.
Resto a disposizione per approfondire il suo caso, qualora lo desiderasse.
Gentile paziente,
lavorare e costruire una buona autostima prevede costanza e voglia di guardarsi con occhi nuovi; l'autostima non si cura, ma ci si prende cura di essa. In questo senso, un percorso psicologico e di psicoterapia è il miglior punto di partenza dal quale imparare a farlo, sia per lei che per suo figlio... e le dirò, spesso quando anche i genitori lavorano su di sè e su quelle che sono le loro fragilità, aiutano indirettamente i figli!
Rimango a disposizione, un cordiale saluto, dott.ssa Chiara Briani
Buonasera, grazie per aver condiviso la sua situazione. Innanzitutto avere la consapevolezza nel riconoscere come le proprie difficoltà possano avere un impatto anche sui figli è ottimo, come anche la ricerca di un aiuto per entrambi è un segno di grande cura e amore.
Per lavorare sia sulla sua autostima che su quella di suo figlio, le consiglierei di iniziare con un percorso psicologico individuale, che possa aiutarla ad affrontare ansia e insicurezze che ricadono sulla sua autostima. Questo può aiutarla anche a trovare strumenti concreti per sostenere il benessere emotivo del bambino. A volte, quando un genitore si prende cura di sé, i benefici ricadono naturalmente anche sui figli.
In parallelo, può essere anche utile un consulto con uno psicologo dell’età evolutiva, che possa valutare in modo più specifico il vissuto emotivo di suo figlio e suggerire attività o interventi adatti alla sua età, essendo al momento ancora piccolo.
Dott.ssa Giulia Raiano
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno
Grazie per aver condiviso la tua esperienza.
Quello che stai facendo — prendere consapevolezza del tuo vissuto emotivo e di come possa aver influito su tuo figlio — è già un passo profondamente terapeutico. Non si tratta di colpe, ma di catene che si possono spezzare. E tu stai iniziando a farlo.
Ti consiglierei di iniziare un percorso individuale con un professionista per trattare:
autostima e regolazione emotiva
ansia
Questo lavoro su di te sarà già una forma potentissima di cura per tuo figlio: quando un genitore guarisce, anche i suoi figli iniziano a respirare aria nuova.
Un bimbo di 5 anni è ancora piccolo, a quest’età si lavora più attraverso il gioco, il disegno, la relazione e molto spesso anche attraverso il lavoro con il genitore.
È normale che, nel prendere consapevolezza di alcune tue difficoltà, ti venga il timore di averle trasmesse a tuo figlio. Ma ti assicuro: non è mai troppo tardi per cambiare il clima emotivo in casa. Anche se tuo figlio ha già interiorizzato certe cose, ha un’età meravigliosamente plastica e ricettiva. La sua autostima può fiorire, insieme alla tua.
Lavorare su di te non è un gesto egoista, è il regalo più profondo che puoi fare a tuo figlio. Ti stai scegliendo, e lo stai scegliendo.
Se vorrai approfondire resto a disposizione
Buona giornata
Dott.ssa Giulia Raiano
Buongiorno, la ringrazio per la domanda.
Comprendo la sua difficoltà e capisco la delicatezza dell'argomento.
Non parlerei tanto di cura quanto forse di sostegno. Un sostegno psicologico potrebbe aiutare sia lei che suo figlio.
Grazie
Dott.ssa Eleonora Tosto
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno,
il fatto che lei si ponga questa domanda dimostra grande consapevolezza e desiderio di crescita, per sé e per suo figlio. È un passo molto importante.

Per lavorare sull’autostima, può rivolgersi a uno psicologo o psicoterapeuta specializzato in età evolutiva per il bambino, e in sostegno individuale per adulti o genitorialità consapevole per sé. Spesso si lavora parallelamente: con il bambino si utilizzano strumenti ludico-espressivi per rafforzare il senso di sé, mentre con il genitore si lavora sul vissuto personale, sul senso di efficacia e sul modello relazionale che si trasmette.
Un percorso condiviso può portare benefici profondi e duraturi a entrambi. Può essere un’ottima occasione per trasformare ciò che sente come una difficoltà in una risorsa evolutiva per tutta la famiglia.
Dott.ssa Giusy D'Amato
Psicologo, Psicoterapeuta
Napoli
Rivolgersi ad un terapeuta può essere un ottimo passo sia per lei che per suo figlio. Un percorso personale può aiutarla a rafforzare la sua autostima. Lavorare su sé stessi porta spesso benefici anche ai bambini, perché crescono in un clima più sereno e sicuro. I bambini imparano molto attraverso l’esempio e il clima emotivo familiare. Con il giusto supporto, è possibile costruire insieme basi solide per il benessere di entrambi.
Un caro saluto
Dott.ssa Giusy D'Amato
Dott.ssa Michela Garritano
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente,
Le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta per poter esplorare insieme le difficoltà che sta vivendo e la sofferenza legata alla disistima che ha di sé. Le sarà utile per comprendere le ragioni della sua ansia e per imparare a gestirla. Se riuscirà a fare un lavoro su di sé, ne trarrà beneficio anche suo figlio e la vostra relazione.
Un caro saluto
Dott.ssa Michela Garritano
Dott.ssa Giulia Spilli
Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Salve, quello che le posso consigliare è che inizi lei un percorso per capire come poter stare meglio. Penso che i bambini in così tenera età se vedono un genitore prendersi cura di sé stessi e stare meglio, di riflesso cominceranno a stare bene a loro volta.
Cara Utente, la sua richiesta è molto interessante. Partiamo da una premessa: un bambino nasce, i suoi genitori lo contemplano e questo diventa un incontro speciale di crescita. Il termine 'crescere' contiene in sé il fatto implicito che qualcuno, attraverso le sue attenzioni, si prende cura di qualcun altro per accompagnarlo nel suo sviluppo. Quando un genitore è consapevole di avere delle difficoltà personali, soprattutto se lei parla di bassa autostima e il bambino è ancora così piccolo, il primo lavoro da fare è proprio sul genitore. Esistono per questo dei percorsi dove loro stessi sono invitati ad acquisire una serie di competenze per potersi sintonizzare con i figli in modo contingente, riflettendo su cosa a loro volta hanno imparato. Un genitore con bassa autostima può avere difficoltà nel gestire il proprio ruolo, influenzando negativamente i figli con la sua insicurezza e tendenza alle critiche. Per migliorare la situazione è dunque necessario prendersi cura di sè per prendersi cura dei propri figli, attraverso strategie come riconoscere i successi, essere flessibile e cercando aiuto professionale. Un terapeuta può fornire strumenti e supporto specifici sia per il genitore che per il bambino, se necessario. Cordiali saluti.
Dott. Simone Matarese
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Roma
la tua consapevolezza è già un passo importante. L’autostima nei bambini si costruisce anche attraverso il clima emotivo in famiglia, quindi lavorare su di te è già un modo per aiutare anche lui.

Il percorso più indicato è una psicoterapia rivolta a te, con uno spazio in cui affrontare ansia e autostima, e al tempo stesso acquisire strumenti per sostenere lo sviluppo emotivo di tuo figlio. Se vuoi, possiamo iniziare questo lavoro insieme.
Dott.ssa Marta Avolio
Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Hai colto un punto molto importante: il legame profondo tra il tuo vissuto e quello di tuo figlio. È un naturale intreccio emotivo: i bambini assorbono ciò che vivono intorno a sé, soprattutto le modalità con cui gli adulti si rapportano a sé stessi e agli altri.
In questi casi può essere utile un percorso familiare, in cui possiate lavorare insieme per rafforzare la sicurezza di tuo figlio e allo stesso tempo sostenere la tua autostima e la gestione dell’ansia. In terapia possiamo creare uno spazio in cui comprendere meglio queste dinamiche, valorizzare le risorse che già avete e favorire un clima più sereno e fiducioso per entrambi.
Dott.ssa Laura Mandelli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Lecco
Gentile Persona,
intanto è molto bello che lei si sia accorto della sensibilità di suo figlio e la cosa che può fare per entrambi è occuparsi delle sue questioni personali. Di riflesso suo figlio vedrà come si può avere fiducia di sé e costruirà le basi della propria autostima. Le consiglierei uno spazio dove poter mettere mano alla lettura che ha di se stesso, alla propria storia, e alle sue fatiche. Anche perché ansia e scarsa autostima rischiano di creare un circolo vizioso e in un percorso psicologico riuscirebbe ad "uscire" da questo incastro. Un caro saluto
Salve, problematiche irrisolte, potrebbero avere un certo impatto sulla generazione successiva.
La strada ideale da intraprendere è quella di un percorso psicologico che, potrebbe far emergere consapevolezza dei nostri punti di forza, spesso, trascurati.
Questo sarebbe un passo importante per migliorare l'autostima.

Un caro saluto!
Cara utente, la ringrazio per la sua domanda, che è estremamente onesta e ricca di consapevolezza. Il fatto che lei, a 33 anni, riconosca il legame tra la sua ansia e autostima e le difficoltà del suo bambino di 5 anni è un punto di partenza eccezionale.

Ha pienamente colto il principio fondamentale in questo tipo di dinamiche: il benessere emotivo del bambino è profondamente intrecciato con il benessere emotivo del genitore.

La sua domanda non richiede una risposta su chi curare (lei o il bambino), ma come intervenire sul sistema di relazione che vi unisce.

A Chi Rivolgersi: L'Approccio Sistemico-Relazionale
In situazioni come la vostra, il mio consiglio professionale è di non intraprendere due percorsi separati (uno per lei e uno per il bambino) fin dall'inizio, ma di optare per un approccio che curi il legame e la relazione.

L'obiettivo primario è che il genitore diventi l'agente di cambiamento per il bambino.

La figura professionale più indicata, in questo caso, è una psicologa Sistemico-Relazionale o Familiare con esperienza in età evolutiva.

Rimango a sua disposizione.
Dott.ssa Sonia Ballocco
Psicologa Sistemico Familiare
Dott.ssa Lisa Minafra
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buonasera!
La prima cosa che mi viene da dire è che l’autostima non si “cura”, perché non è una malattia. Però si può migliorare e potenziare con un lavoro mirato e con il giusto supporto.
In questo caso, il primo passo sarebbe quello di rivolgerti a uno psicologo o a una psicoterapeuta, per iniziare un percorso personale che aiuti a rafforzare l'autostima. Quando una mamma lavora su di sé, anche il bambino ne trae beneficio, perché i piccoli imparano molto osservando come noi adulti ci trattiamo e affrontiamo le difficoltà.
Per il bambino, che ha solo 5 anni, può essere utile un percorso di potenziamento emotivo con uno psicologo dell’età evolutiva, oppure degli incontri di parent training, dove è possibile imparare strumenti e strategie per aiutarlo a sentirsi più sicuro e fiducioso.
Con il tempo e con un percorso adatto, si può davvero migliorare tanto!
Buongiorno, ritengo che sia molto costruttivo mettersi in discussione al fine di alleviare il suo malessere dovuto alla sua ansia e a quello che lei definisce come bassa autostima, anche suo figlio ne beneficerebbe, se lei sta bene starà bene anche lui. La figura di uno psicologo la aiuterebbe a comprendere le dinamiche e i motivi del suo malessere. Le auguro di stare meglio!
Buongiorno. Può cercare uno psicologo che si occupi di età evolutiva o che si occupi di supporto nella genitorialità.
Per riuscire ad essere il genitore che si desidera è importante diventare adulti consapevoli dei propri punti di debolezza ma anche dei propri punti di forza.
Già il fatto che sia riuscita a percepire la sua fatica è il primo passo per iniziare un cammino verso un miglioramento.
Dott. Jonathan Trobia
Psicologo, Neuropsicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, pur comprendendo la preoccupazione sono situazioni diversificate. In ogni caso, un percorso psicologico potrebbe rispondere alle sue esigenze
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti
Buona giiornata
Cara utente,
le tue parole esprimono una grande sensibilità: ti accorgi di come il tuo mondo interno abbia influito anche su tuo figlio, e questo non parla di colpa, ma della profondità del legame che vi unisce. I bambini piccoli assorbono le emozioni dell’ambiente in cui vivono: non tanto ciò che viene detto, quanto ciò che viene “sentito” nella relazione. E quando un adulto convive da anni con ansia e bassa autostima, è naturale che alcune sfumature di queste emozioni arrivino anche a loro.
L’autostima, però, non è qualcosa di definito una volta per tutte. È un processo che si costruisce in relazione: nel sentirsi visti, accompagnati, contenuti. A volte, quando dentro di noi esiste una parte fragile che non ha mai trovato uno spazio pienamente riconosciuto, quella stessa fragilità può emergere anche nel modo in cui ci rapportiamo ai nostri figli.
Il fatto che tu ti stia ponendo questa domanda è già un gesto di cura verso entrambi: un tentativo di fermarti, guardare ciò che accade e interrompere una continuità emotiva che non desideri trasmettere.
Di solito, si inizia proprio dal lavoro sull’adulto: quando una madre comincia a esplorare con delicatezza la propria storia interna, i propri vissuti e le proprie insicurezze, il bambino ne beneficia in modo spontaneo.
E se un domani emergesse la necessità di uno spazio dedicato anche a lui, sarà una scelta che potrà essere valutata con calma, senza urgenze, lasciando che la relazione stessa guidi il percorso.
Prenderti cura della tua autostima significa anche offrire a tuo figlio un modello più sicuro e accogliente in cui la sua possa crescere.
Con cura,
dott.ssa Raffaella Pia Testa
Dott.ssa Chiara Avelli
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, mi dispiace che stia vivendo da così tanto tempo con ansia e bassa autostima, e comprendo quanto possa essere doloroso pensare di aver trasmesso qualcosa di questo anche a suo figlio. Voglio però dirle che il fatto stesso che se ne sia accorta e che stia chiedendo aiuto è già un passo molto importante: significa che desidera fare il meglio per lui e per sé stessa. Per quanto riguarda suo figlio, a 5 anni la figura di riferimento è solitamente una psicologa o psicoterapeuta dell’età evolutiva, cioè specializzata nel lavoro con bambini e famiglie. Attraverso il gioco, l’osservazione e il lavoro con i genitori, può aiutarlo a sviluppare sicurezza, regolazione emotiva e autostima. Per quanto riguarda invece lei, può rivolgersi a uno psicologo o psicoterapeuta per adulti: lavorare sulla sua autostima e sulla gestione dell’ansia non solo le permetterà di stare meglio, ma avrà naturalmente un effetto positivo anche sul benessere di suo figlio. Spesso il percorso più efficace è proprio quello che coinvolge sia il bambino che il genitore, ognuno con uno spazio adeguato al proprio ruolo e alla propria età. Dott.ssa Chiara Avelli
Dott. Pierluigi Campesan
Psicologo, Psicologo clinico
Verona
Buongiorno,
basandomi sulle poche righe che descrivono la problematica, le consiglierei di affidarsi ad un professionista terapeuta, che possa prendere singolarmente o entrambi in un sostegno psicologico.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Martina Giordano
Psicologo, Psicologo clinico
Salerno
Buonasera. Capisco quanto possa essere duro vedere in tuo figlio qualcosa che senti da sempre dentro di te. E il fatto che tu te ne stia occupando adesso è già un gesto enorme di cura, per lui e per te.
Per lavorare sulla tua autostima e su quella di tuo figlio, le figure a cui puoi rivolgerti sono:
1. Psicologo/psicoterapeuta per adulti
Per aiutarti a capire da dove nasce la tua ansia e la tua insicurezza e darti strumenti concreti per stare meglio.
2. Psicologo dell’età evolutiva
Per seguire tuo figlio in modo delicato, attraverso gioco, disegno e piccoli esercizi che rafforzano sicurezza e fiducia.
Spesso il percorso più efficace è un lavoro in parallelo: tu con un professionista che ti sostenga e tuo figlio con uno specializzato nei bambini piccoli.
Se vuoi, posso aiutarti anche a capire come scegliere il professionista giusto o come parlare con tuo figlio per iniziare già ora a nutrire la sua autostima.
Dott.ssa Judit Bernardini
Psicologo, Psicologo clinico
San Benedetto del Tronto
Buongiorno. È comprensibile che, come genitore, si preoccupi degli effetti che alcune sue difficoltà possano avere su suo figlio. È importante ricordare che molti comportamenti e modalità emotive si apprendono attraverso l’osservazione delle figure di riferimento: non si trasmettono in modo inevitabile, e possono essere modificati lavorando su di sé e offrendo al bambino modelli più funzionali.
Per affrontare queste tematiche può rivolgersi a uno psicologo dell’età evolutiva, che possa osservare suo figlio, valutare come sta procedendo il suo sviluppo emotivo-motivazionale e accompagnarlo nel rafforzamento dell’autostima con un intervento mirato e personalizzato. Parallelamente, potrebbe essere utile anche per lei intraprendere un percorso psicologico individuale, sia per lavorare sull’ansia e sulla bassa autostima, sia per comprendere meglio come queste dinamiche influenzano la relazione con suo figlio. Intervenire su entrambi i versanti spesso porta ai risultati migliori, perché i cambiamenti nel genitore diventano spontaneamente un nuovo modello positivo per il bambino.
Ha già fatto un passo importante riconoscendo queste difficoltà e chiedendo aiuto.
Un saluto.
Dott. Armando Masucci
Psicologo, Psicoterapeuta
Avellino
Buongiorno, per quanto riguarda lei si rivolga ad uno psicologo.
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