Buongiorno, ho 33 anni e soffro da sempre di ansia e di una bassa autostima, che a quanto pare ho tr

36 risposte
Buongiorno, ho 33 anni e soffro da sempre di ansia e di una bassa autostima, che a quanto pare ho trasmesso a mio figlio. Lui ora ha 5 anni . La mia domanda e': a chi devo rivolgermi per curare la sua autostima e anche la mia?
Buonasera. Posso consigliarle di iniziare a lavorare su di sè attraverso un percorso di psicoterapia. Nella maggior parte dei casi, quando i genitori iniziano a risolvere le proprie difficoltà, quelle del figlio diminuiscono o spariscono. Sarebbe interessante però capire da cosa deduce che suo figlio di 5 anni ha problemi di autostima... Ribadisco l'ipotesi di un percorso con uno psicoterapeuta per andare a lavorare sui problemi di ansia e autostima di cui parla

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Buonasera, sono d'accordo con la collega che consiglia una psicoterapia per lei. Questo risolverebbe anche i problemi di suo figlio. Inoltre, per un bambino così piccolo, si prende più facilmente in considerazione una terapia indiretta, che prevede un lavoro con i genitori, piuttosto che un lavoro direttamente sul bambino. Senza considerare che, anche se probabilmente la muove il desiderio di non far ricadere su suo figlio la sua ansia, trarrebbe giovamento anche per se stesso da una terapia.
Cordiali saluti
Gentile Signora come le hanno già consigliato le mie colleghe e’ utile lei possa lavorare su di se’ in primis. Lei, per fortuna, ha la consapevolezza che la sua bassa autostima si possa riflettere nella relazione con suo figlio e possa di conseguenza impedire al piccolo di sviluppare la percezione di una ‘base sicura’ su cui fare affidamento.
Sono a sua disposizione, un cordiale saluto
Salve, sì fa benissimo come le hanno consigliato le mie colleghe ad eseguire una psicoterapia per risolvere i suoi problemi di ansia e di autostima. Lei è un padre molto attento e responsabile nei confronti di suo figlio, inoltre il bambino, anche se lei nella sua domanda non ne parla, avrà una mamma presente ed attenta nel fare in modo che non venga influenzato dalla sua bassa autostima. Il bambino essendo molto piccolo non credo che verrà influenzato da lei, ma il lavoro che eseguirà su di sè aiuterà non solo sè stesso ma tutta la famiglia ne avrà beneficio, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Concordo con l'ipotesi che se stanno bene i genitori stanno bene anche i figli. Ciò detto se intraprendesse una terapia per sé potrebbe cmq affrontare anche i temi della genitorialita'!
Concordo con le colleghe, le consiglio di fissare un appuntamento con uno psicologo. Cordiali saluti
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Salve,
penso che potrebbe essere utile per lei chiedersi insieme ad uno psicoterapeuta da quando è iniziato il "da sempre" che sembrerebbe definire la sua "ansia e bassa autostima" come se fossero caratteristiche congenite. Per evitare il rischio di un autoetichettamento nei suoi confronti e di un eteroetichettamento nei confronti di suo figlio penso sia importante riconnettere a livello trigenerazionale passato presente e futuro: quale è stata la sua esperienza della relazione con i suoi genitori e della relazione tra di loro, che tipo di relazione genitoriale (e di coppia) si sta vivendo al momento e come pensa la possa vivere suo figlio. Queste ed altre riflessioni penso che potrebbero far parte di un lavoro psicoterapeutico da svolgere su di sè. Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti o se mi volesse contattare.
Cordiali saluti,
Alessandro Zanoni
Quando un genitore riesce a fare il collegamento tra i propri comportamenti, atteggiamenti, stati d'animo e il vissuto del proprio figlio, ha già fatto molto. Mostra sensibilità, attenzione, empatia verso l'altro riconoscendo come la relazione possa influenzare il più piccolo.
Questo primo passo fondamentale, può però non essere sufficiente a cambiare abitudini, modi fare, sequenze di comportamenti ripetuti spesso anche contro il proprio desiderio. E' per questo che la psicoterapia diventa la chance per un reale cambiamento che migliori la qualità della vita familiare.
Buonasera,
quello che lei scrive è molto importante: i vissuti che un adulto prova, possono indirettamente ricadere sui propri figli, orientandone e condizionandone la formazione dell'identità.
Proprio perchè è così consapevole della sua fragile autostima, direi che un passo importante potrebbe essere quello di rivolgersi ad uno psicoterapeuta con il quale intraprendere un percorso di sostegno, spesso curare le proprie ferite, lenisce anche quelle dei propri figli.

Un caro saluto.

Dott.ssa Elisabetta Giuli
Salve. le suggerisco di prendere un appuntamento per sè con uno
specialista(psicoterapeuta) e chiarire con lui le questioni che la riguardano.
se fa qualcosa per la sua salute psicologica ne trae sicuramente beneficio anche suo figlio.
Cordiali Saluti.
Dottor Emanuele Grilli
Salve, le consiglio di iniziare a lavorare su sè stessa, contatti uno psicologo, il cambiamento che avverrà su di lei, nel suo comportamento si rifletterà sul comportamento che lei avrà con suo figlio, rendendo più positivo e sereno il rapporto.
Utile verificare di cosa si stia parlando quando si parla di bassa autostima sia per lei che per suo figlio. Degli incontri di consulenza le permetteranno di chiarire diversi aspetti di sè. Quanto al piccolo uno psicoterapeuta specialista dell'età evolutiva o un neuropsichiatra infantile sono gli specialisti d'elezione
Salve. La cosa migliore per curare l'autostima di suo figlio è curare la sua: intraprendendo un percorso psicoterapeutico in prima persona si spera possa invertire quel processo che ha fatto sì che la sua scarsa autostima sia stata trasmessa a suo figlio. Se in terapia acquisirà una buona autostima e mitigherà le sue ansie vedrà che anche suo figlio, identificandosi con lei, ne trarrà giovamento. Arrivederci
Salve, si rivolga ad una psicoterapeuta specializzata nella cura dei bambini o un neuropsichiatra infantile, sapranno indicarle il da farsi in base alle esigenze del caso. Un saluto, Giuditta Sestu
Buongiorno, provi a rivolgersi senza esitazioni ad uno psicoterapeuta, una volta iniziato un buon percorso potrà capire anche quale è la giusta strada da intraprendere per suo figlio.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Buonasera. Il consiglio è di rivolgersi in prima persona a un terapeuta per comprendere i motivi delle Sue difficoltà e risolvere la sofferenza legata alla disistima di sè. Insieme al/la collega potrà inoltre mettere a tema il rapporto con Suo figlio e trovare dei modi per supportarlo nel percorso di formazione della stima di sè. Sarebbe da approfondire cosa intende quando dice che ha poca autostima... una volta compreso ciò, Tramite interazioni positive e piacevoli, con un genitore che sta a propria volta lavorando su di sè, noterà dei miglioramenti. Per ora, dalle informazioni disponibili, limiterei pertanto il coinvolgimento di Suo figlio in termini di messa in atto di modalità positive da parte Sua, discusse con lo psicologo. Qualora il collega ravvisasse necessità di un intervento diverso Le suggerirà un percorso parallelo. Cordialità, DMP
Salve, per aiutare sui figlio, che é ancora piccolo, la cosa migliore che puó fare é partire da sé stessa. Contattando uno psicologo potrà lavorare sulla sua ansia e scarsa autostima, che si porta dietro "da sempre". Cambiando in meglio il rapporto che lei ha con sé stessa, anche suo figlio ne trarrà beneficio.
Se i genitori stanno bene, nonostante le difficoltà che la vita ci pone davanti, anche i bambini sono felici.
Un caro saluto
Dr.ssa Valentina Magrini
Buonasera, le consiglio come hanno scritto i colleghi di iniziare un percorso psicologico per lavorare sulla sua autostima e gestire al meglio il rapporto con suo figlio.
Un caro saluto
Dott.ssa Lavinia Dilillo
Salve, le consiglio di iniziare a lavorare su di sé attraverso un percorso di psicoterapia, avrà meno confusione così.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve signora, affidarsi ad uno psicoterapeuta per lavorare sulle sue capacità e la stima di sé, è una scelta indicata. Potrebbe, in questo modo aiutare anche suo figlio rendendo più efficace l'interazione con lui.
Un saluto
Salve, rivolgendosi ad un terapista potrà sicuramente migliorare questi aspetti di se. In oltre il giusto supporto potrà indirizzarla sul percorso giusto da seguire con suo figlio. Le auguro buone cose.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve,
Concordo con i colleghi, un lavoro personale di tipo psicologico l’aiuterà ad esplorare, approfondire , comprendere le sue fragilità e l’origine della sua ansia così da poterla elaborare e vivere la sua genitorialità con più serenità trasmettendo così a suo figlio maggiore rassicurazione e sicurezza circa la vostra relazione e il senso di Sè.
Un saluto
Dott.ssa Francesca Filardi
Buongiorno, rivolgersi ad uno psicologico e/o psicoterapeuta può aiutarla ad avviare un percorso sia con lei, sia con suo figlio. I figli osservano tanto i propri genitori (i quali fungono da modello per il bambino). Soprattutto a 5 anni, i figli fanno molto affidamento al modello genitoriale, e ne apprendono i modi di essere. Buona giornata
Buongiorno. Sicuramente intraprendere un percorso con un professionista la potrebbe aiutare per la situazione che riferisce. Sarebbe molto interessante capire cosa l ha spinta a cercare aiuto solo adesso, nonostante riferisca di soffrire di ansia e bassa autostima da sempre. Ha forse notato qualche comportamento che l' ha preoccupata in suo figlio? partirei proprio da qui e cercherei di approfondire le problematiche che sembrano preoccuparla molto in un ambiente sicuro, professionale, empatico ed accogliente. Buona giornata
Gentile Signora,
Il mio consiglio è di rivolgersi a uno psicologo della sua città e chiedere di far seguire il figlio da un terapeuta differente da quello che sceglierà lei.

Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Salve,
come già detto dai colleghi è bene cominciare a fare un lavoro su di sè, comprendere le ragioni di quest'ansia e imparare a gestirla (non ad eliminarla, non si può eliminare l'ansia ed è anche sconsigliabile come qualsiasi altra reazione emotiva, tutte funzionali al nostro benessere psichico), in seguito sarà più facile gestire il rapporto col figlio che ha ancora l'età giusta per migliorare. Ma è una cosa che va fatta subito, non tra 2 o 3 mesi, più tempo passa più c'è il rischio che anche il bimbo prenda tratti di personalità ansiosi (non è una regola ma un rischio fondato).
A disposizione per ulteriori domande.
Buonasera, è da ammirare la sua scelta di cercare supporto e il suo pensiero di cura nei confronti di suo figlio. La buona notizia è che la fiducia in se stessi, l'autostima, l’amor proprio possono essere "allenati" perché frutto del nostro bagaglio.
Dunque, lavorando su esperienze che ci rafforzino, su sfide superabili e su percorsi di crescita che ci portino ad affrontare situazioni complesse, possiamo indubbiamente rafforzare la nostra autostima.
Qualora volesse un colloquio per orientarsi tra le varie possibilità, rimango a disposizione. Cordiali saluti, Dott.ssa Bachiorri Sara
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Gentilissima utente, le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico; questo le gioverà a livello personale ma sarà benefico anche per la relazione madre -figlio.
Lei è già consapevole di avere una difficoltà e questo non può che generare positività nella ricerca dell'equilibrio e nel rafforzamento della sua autostima.
Per questo le consiglio delle sedute di Psicoterapia Ipnotica che andrebbero a lavorare proprio sul potenziamento delle sue risorse.
Resto a completa disposizione per incontro, chiarimenti o semplicemente dubbi o domande che vorrà sottopormi.
Un abbraccio forte .
Dr. Luca Russo
Gentilissima, mi spiace per il vissuto che riporta, tuttavia la sua consapevolezza e lo sguardo premuroso nei confronti di suo figlio sembrano essere delle buone premesse per rivolgersi ad un professionista con una buona dose motivazionale. Concordo con colleghi che mi hanno preceduta nel dire che potrebbe iniziare a fare Lei il primo passo, condividendo poi con il/la terapeuta ogni scelta futura. Auguro il meglio.
Buongiorno, è importante lavorare sulla propria autostima e ansia, per riuscire a svolgere il ruolo genitoriale al meglio. Le consiglierei di iniziare un percorso psicologico o meglio psicoterapico. E' importante cercare di non proiettare sui propri figli le nostre paure e ansie, dobbiamo quindi cercare di essere una buona base sicura per loro, aiutarli a crescere, ad imparare le regole sociali, trasmettendo il fatto di essere a loro disposizione sempre quindi trasmettergli la sicurezza della nostra presenza.
Buongiorno,
l'ascolto della nostra interiorità aiuta a costruire il nostro Io, cioè la nostra identità. Per poter rafforzare l'identità occorre definire le doti, le qualità, i gusti personali, infatti se siamo consapevoli di ciò che siamo temiamo meno le critiche.
Imparare a conoscere meglio sé stessi, attraverso un percorso psicoterapico, è il primo passo per iniziare a modificare i criteri di valutazione che utilizziamo per autodefinirci e per aumentare la nostra autostima.
Giulia
Buongiorno, le consiglierei di intraprendere un percorso terapeutico, che le consenta di esplorare quali sono le ragioni più profonde che provengono dalla sua storia e che l’hanno portata a vivere queste difficoltà. E’ molto utile in questi casi andare a lavorare sulle esperienze di vita di ogni persona e raggiungere quelle che possono essere le radici di un problema. Questo le consentirà di lavorare anche sulle sue relazioni attuali e future, ed acquisire una maggior fiducia nelle stesse. È sicuramente una risorsa la sua capacità di riconoscere alcuni segnali di suo figlio, l’importante è che questi non vengano vissuti con sensi di colpa o con l’idea che si è dei genitori incapaci. Lavorare su questi aspetti la aiuterà sicuramente a ritrovare un suo benessere e di conseguenza la guiderà anche nelle sue relazioni, fornendole gli strumenti giusti per essere di supporto anche a suo figlio. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento; un saluto.
Dott.ssa Martina Locchi
Buongiorno, spesso, quando ci si sente insicuri, si manifesta questa insicurezza anche nelle relazioni esterne. Ti consiglio di intraprendere un percorso individuale per lavorare su te stessa. Numerosi studi hanno dimostrato che risolvendo le difficoltà personali, i genitori influenzano positivamente i propri figli, riducendo o eliminando le loro difficoltà.

Solitamente, durante tali percorsi, si parte dalla consapevolezza delle proprie fragilità e delle influenze che possono avere. Hai già riconosciuto che la tua bassa autostima potrebbe riflettersi nella relazione con tuo figlio, rappresentando un ostacolo per la formazione di una 'base sicura' su cui il piccolo possa contare. Sei a buon punto!

Dedicando del tempo a questa crescita personale, potrai ridurre l'ansia, aumentare la tua autostima e efficacia personale, apportando un impatto positivo anche sulla serenità di tuo figlio.

Per qualsiasi altro dubbio sono a tua disposizione!

Dott.ssa Sperandio
Buongiorno, sarebbe utile, a tale proposito incominciare un percorso di sostegno psicologico e potenziare nel contempo quelle che sono le sue capacità genitoriali
Buongiorno, potrebbe essere utile rivolgersi ad uno psicologo per valutare la situazione e intraprendere un percorso mettendo a fuoco i suoi vissuti e trovare delle strategie per fronteggiare le situazioni che per lei sono fonte di ansia. Può eventualmente valutare poi un percorso anche per suo figlio qualora lo ritenga necessario.
Rimango a disposizione qualora lo ritenga necessario.
Saluti, Dott.ssa Michela Francescato

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