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Dott.ssa Anne Voyat

Psicologa Perinatale,
mi rivolgo a:
• coppie in cerca o in attesa di un figlio
• donne in gravidanza o nel post-parto
• futuri e neo papà
• bambini durante la prima infanzia (fino ai 4 anni), fratellini e sorelline
• coppie infertili
• coppie o donne che affrontano una gravidanza a rischio e/o arcobaleno
• famiglie colpite da lutto perinatale

donne con storia di poli-abortività
• donne e/o coppie che affrontano un percorso di PMA
• IVG
• ostetriche, ginecologi, pediatri e neonatologi che sentano il bisogno di un supporto correlato alla propria professione

11/09/2025

Esperienze

Perché Psicologa Perinatale?

eccomi a parlarvi della mia professione e delle mie scelte.

Questo perché immagino il mio lavoro come il tendere la mano...e forse così sarà più accessibile la mia mano tesa a chi ne sta cercando una!

Studio Psicologia, forse più per dare a me delle risposte, e durante il periodo dell'università lavoro in diversi posti per mantenermi agli studi. Piano piano mi appassiono alla relazione tra genitori e figli. Mi iscrivo ad una scuola di Psicoterapia pensando di aver trovato la mia strada occupandomi dell'età evolutiva....ma alcuni intoppi della vita e non ritrovandomi completamente nel filone di pensieri della scuola da me scelta interrompo il cammino.

Non smetto però di cercare e seguendo la passione frequento altri corsi di formazione e scopro che in verità sento il mio posto professionale accanto alle donne, alle madri, ai padri e alle famiglie nel progetto della genitorialità e nei primi passi di questa avventura.

Divento prima insegnante di Massaggio Infantile AIMI, perché adoro il massaggio e il contatto pelle a pelle...e scopro che esiste una ricerca scientifica a supporto di questa pratica stupenda fatta di mani e di cuori. Condurre questi corsi permette con una delicatezza unica di accompagnare mamma, papà e bimbi nei primissimi tempi insieme. Mi formo anche come consulente del Babywearing per poter entrare in contatto con più donne, mamme e famiglie.

Mi specializzo frequentando un Master di Psicologia Perinatale pensando di arricchire la formazione professionale che desideravo, ma ancora una volta, scopro che ciò che andavo apprendendo era molto di più...era linfa vitale per me e per la mia vita personale.

Oggi continuo a cercare di arricchire il mio bagaglio di conoscenza ed esperienza per accogliere ed accompagnare al meglio chi mi sceglie per un percorso di crescita personale oppure per affrontare i propri demoni o il proprio dolore in tema di generatività, perinatalità e genitorialità.

Offro supporto Psicologico al personale dei reparti Ginecologia e Ostetricia e Patologia Neonatale.

Altro Su di me

Approccio terapeutico

Ipnoterapia

Aree di competenza principali:

  • Psicologia clinica
  • Psicologia perinatale

Indirizzi (3)

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Studio di Psicologia Dr.ssa Anne Voyat

Viale Giorgio Carrel 27, Aosta 11100

Disponibilità

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0165 184...

Pazienti accettati

  • Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Aequilibrium Verrès

Via Duca D'Aosta 66, Verrès 11029

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Pagamento online

Accettato

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Prestazioni e prezzi

  • Colloquio psicologico

    70 € - 75 €

  • Consulenza online

    75 €

  • Consulenza psicologica

    70 €

  • Colloquio psicologico di coppia

    90 € - 95 €

  • Sostegno alla genitorialità

    70 € - 75 €

9 recensioni

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni. Per saperne di più sulle opinioni
  • S

    Mi sento capita ascoltata e non giudicata! Consiglio molto!!

     • Studio di consulenza online colloquio psicologico  • 

  • C

    Ho incontri regolari con la dottoressa da 5 anni. Mi ha aiutata in un periodo molto delicato legato a lutti perinatali. La sua formazione legata a questo tema è stata fondamentale, le sue conoscenze cliniche riguardo la gravidanza supportano notevolmente la terapia.

     • Studio di Psicologia Dr.ssa Anne Voyat sostegno psicologico  • 

  • F

    Comunicazione efficace e precisa. Lo studio mette a proprio agio e la dottoressa fa altrettanto. Gestione degli appuntamenti senza problematiche, essendo molto disponibile al telefono, anche per ritardi dell’ultimo minuto. Pagamento con fattura, tutto regolare.

     • Studio di Psicologia Dr.ssa Anne Voyat colloquio psicologico  • 

  • E

    Anne è molto preparata e attenta a individuare il problema e da subito soluzione pratiche per migliorare la propria situazione

     • Aequilibrium Verrès colloquio psicologico individuale  • 

  • N

    Sono molto soddisfatta dell' aiuto e del sostegno fornito dalla dottoressa Voyat, soprattutto per l'empatia e la professionalità dimostrata. Sono grata anche per la capacità di ascoltare con attenzione e di comprendere le mie esigenze e le mie difficoltà. Consiglio a chiunque ha bisogno di un supporto psicologico.

     • Studio di Psicologia Dr.ssa Anne Voyat colloquio psicologico individuale  • 

  • Mi ha aiutato a gestire emozioni e stati d animo e vedere le cose in maniera diversa

     • Studio di Psicologia Dr.ssa Anne Voyat colloquio psicologico individuale  • 

  • F

    Mi sento di consigliare vivamente la Dott.ssa Anne Voyat. Fin da subito sono riuscita a sentirmi accolta e compresa grazie alla sua grande empatia e professionalità. Mi ha fornito chiavi di lettura concrete e consigli utili per comprendere e affrontare le mie difficoltà. Esperienza estremamente positiva.

     • Studio di Psicologia Dr.ssa Anne Voyat colloquio psicologico  • 

  • A

    Molto disponibile, attenta ti mette a tuo agio e ti aiuta a parlare. Esperienza molto positiva.

     • Studio di Psicologia Dr.ssa Anne Voyat sostegno psicologico  • 

  • G

    La Dottoressa Anne mi ha aiutato a vivere al meglio la gravidanza e a superare il trauma da parto precedente.
    La consiglio vivamente!

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 53 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buongiorno dottori, sono una ragazza di 23 anni, volevo chiedervi un consiglio riguardo un dubbio su una questione personale. Da ormai 7 anni so di essere bisessuale, non la vivo con grande rilevanza, so che è vero, potrei innamorarmi di ragazzi o di ragazze, ma vivo la mia vita senza farne un dramma, seppur io mi stia attivamente concentrando più sul conoscere ragazzi per motivi logistici e comodità, perché in futuro vorrei dei figli e quindi cerco almeno di non generare una situazione più scomoda per averli, ossia quella si essere in una relazione omosessuale piuttosto che etero, ma per il resto dentro di me l’attrazione è esistente verso entrambi. Il motivo per cui ho deciso di fare questa domanda è che vorrei dirlo a mia mamma, ma non so se conviene o abbia senso. Vi spiego, nella mia vita lo sanno praticamente quasi tutte le persone importanti tranne lei, noi abbiamo un bel rapporto, lei è una donna con modi giovanili e mentalità abbastanza aperta, ma non fu sempre così, molti anni prima era più diffidente verso i gay e in generale le cose che oggi sono più normalizzate. Oggi è appunto aperta, ma lo è perché mio fratello che è più grande di me, è gay e 10 anni fa quando si è aperto con lei, lei non la prese bene, non nel senso che fosse contro ma dentro fu turbata, non era ancora abituata all’idea dell’omosessualità, lo ha accettato pian piano e oggi l’ha probabilmente resa la donna più aperta che è. Dico con sicurezza che è aperta, sicuramente molto di più, con mio fratello non ha più problemi a parlare del suo ragazzo o altro, ma si sforza anche, perché ci sono comunque cose che fa difficoltà a capire del tutto, pur non giudicando male. Io vorrei sinceramente dirglielo della mia bisessualità per il semplice fatto che mi sembra di star nascondendo una cosa comunque che è una parte di me, e noi abbiamo un legame stretto, ma ho anche paura che dicendoglielo possa reagire in modo tipo turbato e cambiare il nostro rapporto, se non addirittura considerare la mia bisessualità strana, e lo dico perché una volta fece un commento sul fatto che non capisce molto la bisessualità, non con cattiveria, ma che intendeva che fosse difficile da capire perché uomini e donne sono diversi “come fanno a piacere entrambi”, poi io le spiegai in modo semplice e ha solo detto che è un po’ difficile da afferrare per lei, ma non è contro. Io vorrei dirglielo, magari in modo leggero tipo “potrei innamorarmi di una donna, comunque”, ma non so se ne vale la pena o se è meglio farlo solo se dovessi mai stare con una donna (non ho mai avuto nessuna relazione fin’ora, e con lei parlo solo di uomini), ripeto vorrei dirglielo perché mi sembra di starle nascondendo qualcosa e mi infastidisce pensare che non sa tutto di sua figlia, come se mi amasse a metà nella mia testa, perché non sa tutto di me, ma non so se ha senso o causerebbe solo stress inutile. Aggiungo anche che in realtà una volta glielo dissi 3 anni fa con “penso che potrei innamorarmi di una ragazza” in modo casual, e lei però era molto assonnata, e mi ha detto “mmh ok, ma queste cose le sai con certezza, non è un ‘credo’”, io le dissi che ero sicura e lei “mh ok allora” e finisce là. Non so se abbia capito onestamente. Non considero quel momento come un coming out perché secondo me se lo è dimenticato. Per questo sto considerando di dirlo in modo che lo sappia. Apprezzo ogni consiglio che mi vogliate dare e vi ringrazio per aver letto.

Buongiorno cara. Comprendere l'orientamento sessuale dei figli e condividere scelte inattese non significa non amarli.
Nell'immaginario di una madre c'è la possibilità di diventare nonna e tante altre cose che nel momento del coming out svaniscono per come le si era immaginate ( e sovente non si tratta nemmeno di pensieri consapevoli, ma inconsci e automatici). Si vive una forma di frustrazione che non intacca in alcun modo il legame e l'amore. Perciò le consiglierei di sentire la qualità del vostro legame e valutare se parlare di questo aspetto della sua persona. Magari può essere occasione di fare ancora un lavoro di introspezione e comprensione di sè.

Dott.ssa Anne Voyat

Buongiorno, dopo 20 anni di matrimonio ho vissuto una separazione che non ho scelto. Sono passati due anni, ma ho la sensazione di non vivere più: mi limito a sopravvivere. Resisto solo per mio figlio di 16 anni, ma dentro provo un forte senso di tristezza e soprattutto di totale fallimento.
Non soffro per amore: quello che mi manca è la mia famiglia, la mia casa, la vita che avevo costruito con tanto impegno. E non voglio assolutamente crearne una nuova. Ho un buon lavoro e con il mio ex marito ho rapporti cordiali, non abbiamo mai litigato. Ma questo non toglie il fatto che io mi senta vuota e smarrita. Anzi, non mi sento neanche più una persona. Da fuori sembro serena, ma dentro sono come morta. Non riesco – e non voglio – andare avanti. Credo di aver sempre vissuto cercando di accontentare gli altri, e ora mi è rimasto mio figlio. Inoltre vivo con molti rimorsi: anche solo dedicare un pomeriggio a me stessa mi fa sentire in colpa, come se tradissi una famiglia che in realtà non esiste più.

Buongiorno. Dalle sue parole mi pare di cogliere che abbia una difficoltà significativa ad avere amore verso di lei. Suo figlio sicuramente è un primo stimolo, ma dovrebbe valutare di farsi regalo di un percorso psicologico per ricostruire un legame con se stessa.

Dott.ssa Anne Voyat
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