Siamo una coppia in via di separazione mio figlio ha 9 anni e di notte ancora fa pipì a letto ha bis

58 risposte
Siamo una coppia in via di separazione mio figlio ha 9 anni e di notte ancora fa pipì a letto ha bisogno di un sostegno per poter affrontare tutto possono essere legate le due cose?
Buongiorno,
la fase di separazione è un evento sempre traumatico per i figli, anche quando lo si affronta con "intelligenza". La separazione rappresenta un momento di grande cambiamento per tutti i componenti la famiglia, tuttavia si può fare in modo che i figli ne risentano il meno possibile, riducendo la conflittualità.
Non conosco nulla del Vostro caso, per esempio da quanto tempo il bambino soffre di enuresi e da quanto tempo sussistono i problemi di coppia. Nel caso di una sorta di contemporaneità dei due fenomeni, potrebbe esservi un nesso causale, ma occorrerebbe che avessi maggiori informazioni per poter essere più precisa.
Certamente l'enuresi è un segnale di disagio che va compreso. Potete rivolgervi ad un consulente familiare, che potrà darvi le indicazioni giuste su come procedere. Talvolta basta riequilibrare le dinamiche familiari perchè il sintomo scompaia; talaltra può essere necessario un sostegno individuale al minore. Certamente molto dipende dal momento dell'insorgenza del sintomo, ad esempio se si tratta di un'enuresi primaria (nel senso che il bambino non ha mai smesso di fare la pipì) o secondaria (ha smesso in età fisiologica, poi ha ripreso e quando). Le variabili da considerare sono molte ed un esperto sarà sicuramente in grado di indirizzarvi nel modo migliore.
Saluti cordiali
Dr.ssa Gloria Monti

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Buonasera. Concordo con il collega. L'enuresi, inoltre, talvolta ha cause organiche, anche se spesso si pensa come prima origine a quella psichica. Voi come coppia fate il vostro percorso di rielaborazione della separazione ed è possibile che già questo distenda le tensioni che inevitabilmente arrivano al bambino. Il bambino, dal canto suo, dovrà rielaborare la scissione della coppia, superare il probabile senso di colpa, a volte presente, che ci si separa a causa sua, e quindi nn focalizzatevi sull'enuresi e basta. Sicuramente l'aiuto di un servizio pluridisciplinare sarebbe l'ideale, piuttosto che tanti consulenti singoli
Buona sera, i due eventi potrebbero essere collegati nella misura in cui l'enuresi si è manifestata in seguito alla separazione o nei periodi immediatamente precedenti ad essa. I bambini manifestano dei sintomi (inconsapevolmente, ovviamente), per spostare l'attenzione dal conflitto o dalla separazione della coppia e nel tentativo di distogliere i genitori dai loro intenti. Ovviamente questo in linea teorica! Le suggerisco di approfondire, comunque, la sua intuizione attraverso una psicoterapia familiare che aiuti tutto il sistema familiare a superare questo momento. E' importante che ci sia una elaborazione delicata ed efficace per ciascuno di voi. Buon lavoro.
Concordo con la collega, in questo momento una psicoterapia familiare può aiutare tutti ad affrontare questo momento difficile e a capire la funzione dell'enuresi all'interno del sistema familiare. Non abbiamo informazioni su quando è insorto il sintomo ma i bambini hanno una grande sensibilità, percepiscono e reagiscono alle atmosfere familiari molto prima degli adulti. Cordiali saluti
Buonasera, non è chiaro l'esordio dell'enuresi, se risale al momento della separazione (quindi secondaria) o si tratta di enuresi primaria o sintomatica. Certo, non si esclude un legame tra le due cose ma sarebbe opportuno approfondire parlandone prima con il pediatra. Il sintomo nel bambino spesso è la sua risposta inconscia a ciò che vi è di sintomatico nella struttura famigliare. Di fronte a esigenze a cui il bambino non sa rispondere è il sintomo a parlare per lui. Vedere un terapeuta familiare potrebbe aiutarvi in questo passaggio delicato.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Cordialmente
Buongiorno, se si escludono affezioni urologiche infettive, irritative o altri disturbi minzionali è possibile che attraverso l'enuresi suo figlio stia comunicando un disagio. L'enuresi è un sintomo psicosomatico che tanti bambini possono presentare; come altri disturbi psicosomatici consente al bambino di esprimere attraverso un sintomo fisico una condizione di malessere psicologico, un conflitto emotivo che altrimenti non può essere riconosciuto, mentalizzato e verbalizzato. Più i bambini sono piccoli più le emozioni e lo stress emotivo si esplicitano nel corpo, i conflitti emotivi trovano la via di comunicazione più immediata quella biologica, del corpo e non quella della mentalizzazione. Come ha intuito e i come i colleghi le hanno confermato è possibile che l'enuresi sia una risposta alla separazione che state affrontando. I bambini trovano nel sintomo fisico la migliore risposta, all'interno del sistema familiare, per esprimere il loro disagio. A volte il sintomo può avere diverse funzioni, attraverso l'enuresi suo figlio potrebbe distogliere l'attenzione dal conflitto coniugale, provare a tenere uniti voi genitori nella preoccupazione, esprimere incertezze e angosce che circolano in un fase delicata come quella della separazione. Potrebbe pertanto essere utile, come le hanno consigliato, una consulenza familiare che accompagni tutta la famiglia ad attraversare questa fase, riconoscere e verbalizzare il dolore legato alla separazione consentirà a suo figlio di poter riconoscere ed esprimere quello che ora sta comunicando attraverso il corpo.
Cordialmente, Celeste Chianese.
Salve.
è bene che faccia visitare suo figlio dal pediatra e solo dopo aver escluso eventuali cause mediche si può procedere con interventi psicologici.
Cordialmente,
Dott. F. Lizzadro
Buonasera. L'enuresi notturna è uno di quei sintomi che i bambini sviluppano per esprimere il proprio disagio. Seppure abbiano raggiunto un buon controllo degli sfinteri, possono tornare a bagnare il letto nella notte qualora ci sia un cambiamento improvviso della quotidianità come la separazione dei genitori.
Il disturbo può cronicizzarsi se il bambino viene mortificato con punizioni e sgridate che aumentano insicurezza, imbarazzo e sensi di colpa.
Può affrontare questo problema con le indicazioni farmacologiche del pediatra, se ce ne sarà bisogno, e con una consulenza psicologica familiare che vi aiuti a neutralizzare gli atteggiamenti che possono peggiorare la situazione ed a utilizzare tecniche comportamentali che facilitano l'apprendimento della continenza notturna.
Si potrebbe. Mette angoscia sentire i propri genitori che litigano o che comunque hanno deciso di separarsi più o meno conflittualmente. Il bambino va rassicurato sulla sua estraneità rispetto alle cause della separazione. Lui non c'entra insomma. Con il sintomo dell'enuresi cerca di riportare tutto a quando era piccolino, a quando i genitori erano uniti per il suo bene. E' necessario parlare tanto con lui e rassicurarlo e concedergli uno spazio di ascolto terapeutico mirato. Da un punto di vista medico possono esserci accertamenti da svolgere; so poco della sua storia e non mi sento di sbilanciarmi. E' importante a prescindere da tutto che vi facciate aiutare e che cerchiate un parere più strutturato.
Buongiorno. Sicuramente la separazione e tutto ciò che la precede cioè litigi, conflitti rabbie e dolori inespressi causano nei figli disagi.
L'enuresi notturna che è ciò che accade a suo figlio , può essere il modo in cui lui manifesta il malessere rispetto alla situazione genitoriale .
Le consiglio un incontro di coppia per capire in quale modo è possibile aiutare suo figlio nell'elaborazione di questa separazione. A disposizione.
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Buona sera signora, sicuramente i figli, come già accennato dai colleghi risentono sempre in prima persona del disagio vissuto dalla coppia genitoriale. Spesso. inoltre, non sono in grado di esprimere i propri sentimenti a parole, perchè troppo piccoli o impreparati a taluni eventi della vita e il corpo parla per loro. Il primo passo è quello di escludere che dietro questi episodi di enuresi ci sia una causa organica, in seguito è consigliabile farvi aiutare in questo momento delicato della vostra vita da uno specialista che possa accompagnarvi verso una separazione serena e possa aiutarvi a spiegare tutto questo al vostro bambino nel modo più corretto ed indolore possibile.
Cordiali saluti
Dott.ssa Alessandra Biondi
Salve, una consulenza psicologica sarebbe un grande aiuto per affrontare la situazione in generale, nello specifico bisognerebbe contestualizzare l esordio dell enuresi per capire se può essere legato alla separazione.
cordialmente
I bambini manifestano come possono il loro disagio, l’enuresi è una di queste
Al di là della separazione, che per un bambino è sicuramente un’eventualità stressante, quello che conta è quanto egli abbia gli strumenti e le informazioni per comprenderla e affrontarla.
Come vi comportate con lui? Un messaggio importante che il bambino deve ricevere è che, comunque vadano le cose, egli non perderà nessuno dei due, genitori.
Se avete difficoltà, fatevi aiutare da un collega della vostra città.
Un cordiale saluto.
D.ssa Patrizia Mattioli
Buongiorno, concordo con i colleghi sulle variabili da considerare e sulla necessità di avere maggiori informazioni. L'evento separativo è un momento critico e doloroso. Cambiano le abitudini, le certezze, i punti di riferimento quotidiani e può essere difficile per chi si separa e per i figli riorganizzare la propria vita. Escluse eventuali cause organiche, potrebbe essere utile una consulenza psicologica che la aiuti ad orientarsi sul sintomo che suo figlio manifesta. Inoltre se la separazione da suo marito ha caratteri di "conflittualità" di cui il bambino può risentire, potrebbe essere utile un percorso di mediazione per riorganizzare le relazioni familiari, raggiungere accordi condivisi e costruire una bigenitorialità in funzione dell'esigenza dei figli di crescere potendo contare su entrambi i genitori. Cordiali saluti
Salve. Per poter rispondere alla sua domanda avrei bisogno di maggiori informazioni.
Certamente la separazione rappresenta uno stress per tutto il sistema familiare. Potrebbe essere un campanello di allarme, un chiaro segno di disagio (il comportamento di suo figlio). Quello che posso suggerire è un percorso che includa anche voi due. Un percorso volto a rassicurare vostro figlio che avrà ancora emotivamente presenti i suoi genitori pur se separati. Cordiali Saluti.
Buongiorno, mi sento di dirvi che anche in assenza di enuresi notturna di vostro figlio, una separazione dei genitori all’eta di 9 anni è certamente un momento molto difficile, pertanto da solo basta per ritenere opportuno chiedere un aiuto psicologico per affrontare al meglio il cambiamento, le paure di vostro figlio nonché per aiutare voi a separarvi nel modo meno traumatico possibile per vostro figlio oltre che per voi. L’enuresi notturna può costituire una manifestazione del disagio inevitabile che vive suo figlio. È necessario comunque escludere cause organiche con il pediatra, per poi valutare il sintomo come manifestazione di disagio psichico con lo psicologo che può accompagnarvi nella separazione. Restando a disposizione per altre domande vi saluto cordialmente. Dott.sa Daniela La Porta
Buonasera, come detto dai miei colleghi, è necessario conoscere alcune informazioni importanti per comprendere se ci sia un collegamento: primo fra tutti da quando è iniziata l'enuresi. Le consiglio una visita pediatrica per eliminare sintomi organici che possano essere legati al fenomeno. Certamente la separazione è un momento delicato e una consulenza familiare che includa anche voi genitori sarebbe consigliabile per affrontare questa fase sicuramente non facile.
Cordialmente, dott.ssa Paola De Martino
Salve, nella sua domanda non ci spiega bene se l'eunuresi notturna era già presente prima della vostra separazione o è cominciata quando avete deciso di separarvi. Mi sembra un dato molto importante, perchè se già esisteva penso che sia il pediatra a prescrivere degli accertamenti appropriati, se invece è iniziata quando in famiglia sono iniziati dei conflitti o un clima non tranquillo allora è chiaro che il bambino ha risentito del clima famigliare o vi sta chiedendo aiuto attirando la vostra attenzione. Quindi concordo con i miei colleghi se fisiologicamente il bimbo sta bene, sarebbe bene che per alleggerire la tensione famigliare, eseguire una terapia famigliare, aiuterà sia voi genitori che il bambino per essere anche rassicurato che ci siete per lui e ci sarete sempre nonostante la vostra separazione, cordiali saluti, dott. Eugenia Cardilli.
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Si, a volte le due cose possono essere legate. Ovviamente, come scritto da altri colleghi, è la tempistica dell’insorgenza del sintomo a essere determinante.
Buongiorno, sicuramente, come detto dagli altri colleghi , capire se l'enuresi notturna era già presente è un dato importante. Tuttavia dobbiamo sempre tenere a mente che la separazione è un momento molto doloroso, anche quando consensuale, non solo per i genitori ma anche per i figli che vedono il loro mondo in qualche modo in pericolo. In queste situazioni è spesso utile ricorrere ad una terapia di supporto per poter dare modo a tutti i membri della famiglia di affrontare il più serenamente possibile il cambiamento in atto. Un grande in bocca al lupo!
Gentilissima,
la separazione dei genitori è un evento che può destabilizzare i bambini, i quali possono esprimere il disagio anche attraverso l'enuresi. Sarebbe importante capire quando sono iniziati questi episodi, se ad esempio era presente ancora prima della separazione. In ogni caso, sono situazioni molto delicate per cui un sostegno psicologico per voi e per vostro può aiutarvi ad affrontare questo momento di difficoltà.
Un saluto
Dott.ssa Andrea Carta
Salve, molto spesso durante la fase di separazione i bambini reagiscono con sintomatologie simili. Il consiglio che posso darle è quello di rivolgersi a uno psicoterapeuta familiare. Lei e suo marito vi state separando come coppia, ma sarete sempre una coppia di genitori e per il bene di vostro figlio è giusto che abbiate la possibilità di ritrovare stabilità in questa nuova fase di vita, mantenendo sempre obiettivi comuni volti al bene di vostro figlio.

Saluti Dott. Andrea Ferrazza
Caro genitore,
quando un bambino si trova a vivere l’esperienza di una separazione (comprese tutte le dinamiche e i processi che nel tempo l’hanno generata), la sua vita viene sottoposta a profondi cambiamenti esistenziali, emotivi e psichici.

Il dolore e la sofferenza saranno inevitabili, perciò è molto frequente che possano comparire disturbi dell’apprendimento, difficoltà nel linguaggio, attaccamenti morbosi o, appunto, enuresi notturna. È importante che in questi casi il bambino non venga assolutamente punito.

Certamente un percorso di terapia familiare potrebbe aiutarvi a far luce sulla questione, ma sarà fondamentale che voi rimaniate per lui le due colonne sulle quali poggerà la sua stabilità psichica.

Aiutatelo a crescere condividendo sempre le proprie emozioni, anche quelle più brutte e spiacevoli, e a non negarle. Siate per lui figure di riferimento solide, disponibili e capaci di relazione, verso le quali possa nutrire sempre un sentimento di fiducia.

Un caro saluto.
Roberto Lucchetta
Gentile utente,
prima di poter attribuire a motivazioni psicologiche episodi di pipí notturne a letto, è bene escludere cause fisiche. Le consiglio di rivolgersi ad un pediatra che possa valutare la situazione.
In ogni caso, credo che, in questo momento così delicato di vita familiare, potrebbe essere una buona idea quella di rivolgersi ad uno psicologo dell'età evolutiva per avere in prima battuta un sostegno voi genitori ed eventualmente dare uno spazio di ascolto a vostro figlio. Se si hanno dei dubbi sul benessere psicologico dei bambini, credo sia sempre un ottimo investimento quello di affidarsi ad un professionista del settore.
Un caro saluto, Marcella
Buongiorno, l'enuresi notturna può essere legata a più di un motivo, le consiglio come già detto in precedenza dai colleghi di rivolgersi al suo pediatra per eliminare eventuali problemi organici ma di farvi seguire anche da uno psicoterapeuta per affrontare al meglio la separazione che, per quanto possa essere tranquilla , per un bambino è sempre una situazione traumatica che sarebbe bene affrontare prima che si creino situazioni più complicate da gestire. Cordialmente Dott. Clorinda Cantarini
Buongiorno,
la separazione dei genitori può spesso essere vissuta dai figli con difficoltà, innescando in loro paure o conflitti. E' importante in questi casi che i genitori trovino momenti di confronto con i figli per capire i loro vissuti e aiutarli ad accettare questa decisione nel modo più sereno possibile. L'enuresi è un sintomo da esplorare. Un cordiale saluto
Salve, dovrebbe parlarne con il medico curante e optare per un sostegno dopo aver escluso altre cause.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, ne parli col pediatra che lo segue, successivamente valutate un intervento in psicologia dell'età evolutiva (psicoterapeuta). Saluti.
Salve, non è da escludersi, ma non è neanche possibile attribuire con certezza una diretta correlazione tra i due eventi senza avere maggiori informazioni sul vostro contesto familiare. La separazione è sicuramente un evento di grande peso sia per voi che per vostro figlio. Consiglio di farvi seguire da uno psicologo in questa delicata fase della vostra vita.
Buongiorno, come detto da altri colleghi è probabile che siano collegate la separazione con l'enuresi notturna, anche se andrebbe approfondito se ha ricominciato da poco o è sempre stato così, e in caso da quando.
E' fondamentale in questi casi stabilire il momento in cui è iniziata la difficoltà, e come la vive il bambino. Sicuramente denota in ogni caso qualcosa da affrontare con uno psicoterapeuta al di là della vostra separazione, anche per non avere poi risvolti sul senso di autostima che matura suo figlio. Un saluto, Federica Miccichè
Buonasera,
Sicuramente suo figlio sta esprimendo un disagio attraverso il comportamento dell'enuresi notturna, ma non possiamo sapere in relazione a cosa senza conoscere la storia del bambino e del suo sintomo. La fase della separazione è un momento delicato e che richiede una certa elaborazione, ma d'altronde è comune per due genitori che si separano provare dei sentimenti di colpa rispetto ai figli e attribuirsi delle responsabilità rispetto al loro benessere o malessere. Credo che ad ogni modo la situazione di suo figlio vada indagata meglio con una consulenza psicologica di un esperto di età evolutiva.
In bocca al lupo
Dott.ssa Erika Conversano
Buonasera, sicuramente c'è una correlazione tra la separazione e l'enuresi notturna. Dipende a che punto siete con la separazione, ma si potrebbe valutare un incontro in familiare, oppure uno spazio individuale per sostenere il bambino in questa fase delicata.
Eventualmente sono a vostra disposizione per altri chiarimenti. Dott.ssa Abate
Salve signora per capire meglio la situazione è necessario conoscere ulteriori informazioni quali la frequenza di questa incontinenza o la presenza di un problema prettamente fisiologico (ritardo di maturazione della vescica). Le consiglio comunque di contattare in primis la pediatra ed in seguito uno specialista psicologo. Cordiali saluti
Buongiorno,
è probabile che le due cose siano legate, non per questo è un vissuto sempre traumatico.
La separazione dei genitori per un/a bambino/a è sempre un momento delicato e critico, che tuttavia si può superare in modo tollerabile.
L'enuria notturna, in assenza di cause organiche, può manifestare un malessere che non riesce ad esprimersi in altro modo, un aiuto per il bambino è importante.
Allo stesso tempo, suggerisco sempre un supporto anche per i genitori.
Le auguro buone cose,
Dott.ssa Di Nardo
Gentile utente, in questo caso le conviene parlare con il pediatra.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
Salve, le due cose potrebbero avere dei collegamenti e il fatto che lei lo abbia notato è il fattore più importante. Non c'è professionista che conosca suo figlio meglio di lei. La invito a rivolgersi ad uno psicologo con l'obiettivo di comprendere meglio il significato di questo comportamento e tracciare un percorso che supporti il suo bambino.
La saluto cordialmente!
Buonasera signora, per rispondere a questa domanda occorre sicuramente avere un'anamnesi più dettagliata del bambino e una visione più chiara della situazione, tuttavia, mi sento di dire che qualora l'enuresi di suo figlio fosse iniziata nello stesso periodo della separazione potrebbe esserne la conseguenza. Bisognerebbe comprendere cosa mantiene (nel bambino) questo comportamento, poiché immagino che questo causi preoccupazioni e maggiore accudimento da parte vostra nei suoi confronti, talvolta i bambini rimangono ancorati a dei comportamenti, anche disfunzionali, ma attraverso i quali ottengono attenzione e cure. Il mio consiglio è quello di escludere ogni possibile patologia organica e ricercare un supporto psicologico.

Dott.ssa Emanuela Iorio
Salve, la sua intuizione è già un ottimo punto di partenza per il sostegno che cerca da un professionista: la fiducia nella sua capacità di domandarsi cosa possa provare suo figlio è la più importante delle componenti, in un percorso che lo aiuti a superare questo momento complicato. Trovo che seguire tale intuizione nel rivolgersi ad uno psicologo sia un modo autentico ed efficace di cercare la soluzione alla situazione che descrive. Tuttavia, non è detto che da ulteriori accertamenti risulti essere quella la causa di questi episodi, ciò va confermato dallo specialista che vi seguirà.
E' necessaria una valutazione per poter rispondere alla sua domanda circa il legame tra separazione dei genitori ed enuresi del bimbo. DI certo non appartiene alla fase di sviluppo di suo figlio tale comportamento. Consiglio un/una brava psicoterapeuta esperta in infanzia che possa aiutarlo e aiutarvi.
Buone cose.
Buongiorno! Sì, potrebbero essere legate al clima emotivo che il bimbo sta vivendo e che ha vissuto negli ultimi anni. Un percorso che aiuti voi genitori a gestire al meglio questa difficile fase di separazione potrebbe restituirgli serenità. E' opportuna comunque una valutazione psicologica per stabilire modalità e tempistiche dell'intervento. Cordiali saluti!
Salve, si, le cose potrebbero essere legate. Ma anche no. Dipende molto dalla situazione che purtroppo, in una chat diventa difficile da stabilire. La separazione di due genitori, per un bambino, è sempre difficile da gestire ma con il giusto supporto agito nell'immediato, tutto può diventare più facilmente accettabile.
Dott. Valter Mongillo
Buongiorno, potrebbe esserci una correlazione. Bisognerebbe valutare quello che sta vivendo il bambino e come state vivendo voi la separazione. Si potrebbe capire che comunicazione passa in casa. La separazione potrebbe essere effettivamente un momento di paura e riorganizzazione della famiglia.
Gentilissimi, grazie per la condivisione.
L'enuresi potrebbe essere un sintomo di un disagio che vostro figlio sta affrontando a seguito della separazione, ma allo stesso tempo potrebbe anche significare altro. Essendo terapeuta infantile, il mio consiglio è di rivolgervi ad uno specialista, in modo da esplorare e comprendere a fondo quello che sta succedendo.
Resto a disposizione
AV
Salve, le consiglio per prima cosa di fare degli accertamenti relativi all' enuresi notturna di suo figlio
Non è possibile dirle se i due episodi sono collegati, ma ciò che si percepisce dal suo messaggio è un malessere di tutti, compreso suo figlio, la separazione modifica gli equilibri presenti. Le consiglio di farsi aiutare nel ristabilire un nuovo equilibrio, in cui ognuno possa elaborare l'accaduto e stare bene
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La separazione dei genitori può essere per i figli un’esperienza emotiva molto delicata e complessa da metabolizzare e questo può tradursi in comportamenti evidenti, come quello a cui lei fa riferimento, o assumere forme più silenti. Ovviamente non tutte le situazioni sono uguali e andrebbero quindi valutate caso per caso. L’enuresi notturna può avere come cause problemi emotivi o eventi stressanti e la separazione dei genitori potrebbe rappresentare uno di questi. La reazione di ogni bambino e ragazzino alla separazione dei genitori può però essere diversa a seconda di tante variabili: il tipo di separazione (più o meno conflittuale), la qualità dei rapporti affettivi con i genitori, la capacità dei genitori di rassicurare il figlio, le caratteristiche individuali del figlio etc.. Per quanto riguarda la sua situazione non è chiaro se il ragazzino abbia iniziato a manifestare questo comportamento più di recente e quindi in concomitanza della vostra separazione (enuresi notturna secondaria) o se sia un comportamento che ha sempre un pò avuto. Certamente il fatto che a 9 anni presenti ancora questo comportamento richiederebbe un approfondimento e un’attenzione ai fini di poter capire meglio a cosa questo comportamento sia attribuibile per poter aiutare il ragazzino. Pertanto sostengo la vostra ipotesi di poter sentire un terapeuta infantile o familiare. Cordialmente. Dott.ssa Barbara Garofalo


Sì, è possibile che il fatto che tuo figlio faccia ancora pipì a letto sia legato alla situazione di separazione che sta vivendo la tua famiglia. La notte, durante il sonno, il bambino potrebbe sentirsi più insicuro e vulnerabile rispetto al giorno, il che potrebbe influire sulla sua capacità di controllare la vescica.

La separazione dei genitori è un evento stressante per i bambini, che spesso hanno difficoltà ad affrontare i cambiamenti e le emozioni che ne derivano. Questo stress può manifestarsi in diversi modi, tra cui la difficoltà di controllo della vescica.

Per aiutare tuo figlio a superare questo momento difficile e a gestire la sua enuresi notturna, potresti considerare di consultare uno psicologo o uno psicoterapeuta, ruolo per il quale vorrei darle supporto per elaborare strategie per migliorare la sua autostima e la sua capacità di affrontare lo stress.

Inoltre, potresti parlare con il pediatra di tuo figlio per escludere eventuali problemi medici e valutare l'opportunità di usare prodotti specifici per l'enuresi notturna, come ad esempio i dispositivi di allarme che avvisano il bambino quando si bagna il letto.
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Gentile utente, sarebbe innanzitutto auspicabile evitare reazioni negative nei confronti del bambino, adottando un atteggiamento attento ed ottimista, che non faccia sentire solo suo figlio per non alimentare il naturale ma pericoloso senso di colpa e la vergogna che spesso seguono gli episodi di enuresi. Sarebbe preferibile approfondire la questione con una visita pediatrica che escluda condizioni organiche. Qualora dovesse trattarsi di enuresi su base psicogena, in età infantile è una condizione "benigna" che trova risoluzione attraverso il trattamento a stampo comportamentale che, nel suo caso potrebbe essere all'interno di un percorso di sostegno psicologico al bambino che possa altresì aiutarlo nella fase di separazione dei genitori. Saluti
Buongiorno,

Sembra che la vostra famiglia stia attraversando un periodo di grande cambiamento e di stress, e questo può avere un impatto significativo su un bambino. L'incapacità di controllare la vescica durante la notte (enuresi notturna) può essere un sintomo di stress o di ansia in alcuni bambini, anche se ci possono essere altre cause mediche o comportamentali.

In questo momento di cambiamento, può essere molto utile per il vostro figlio avere un supporto extra. Uno psicologo infantile o uno psicoterapeuta potrebbe essere in grado di fornire a lui e a voi gli strumenti per gestire il cambiamento e le emozioni associate. Potrebbe essere utile anche una consultazione con un pediatra o un altro professionista medico per escludere cause fisiche alla base dell'enuresi notturna.

Ricordate, ogni bambino reagisce in modo diverso agli stress della vita e ciò che può funzionare per un bambino potrebbe non funzionare per un altro. È importante che il vostro figlio si senta amato, supportato e ascoltato durante questo periodo.

Vi auguro tutto il meglio in questo momento difficile.

Cordiali saluti.
Gentile utente,
sembra che vi troviate ad affrontare un momento di profondo cambiamento. Sicuramente è necessario avere maggiori informazioni per comprendere al meglio la situazione. Il consulto con pediatra o altro medico specialista, per escludere cause fisiche è importante. Successivamente potrebbe essere utile l'aiuto di uno psicologo che, dopo aver ricevuto le informazioni necessarie, coniugando intervento comportamentale e sostegno psicologico vi fornisca le strategie più idonee.
Un caro saluto.
Buongiorno, assolutamente si, le due cose possono essere legate. Di certo avere un percorso di affiancamento può portare ad un vivere in modo più sereno la situazione.
A disposizione
Buonasera, assolutamente si, ci può essere un legame. Avete pensato alla mediazione familiare per la separazione? Vi da la possibilità di affrontare tutto il percorso con un sostegno psicologico ed il focus è sempre sul benessere dei figli! Mi contatti se vuole ulteriori informazioni su questo percorso alternativo.
Dott.ssa Carla Buttafoco
Gentile Utente,
è assolutamente vero che una separazione per un bambino di 9 anni può essere di difficile digestione e però anche vero che il 5/10% dei bambini all'età di suo figlio soffre di enuresi notturna e che spesso le cause non sono (inizialmente) psicologiche. Ho aggiunto inizialmente perchè ovviamente questa difficoltà di suo figlio di riuscire a svegliarsi per lo stimolo della pipì in aggiunta alla preoccupazione di questa separazione può incidere psicologicamente sul bambino. Le consiglio un supporto psicologico per aiutare suo figlio ed anche voi genitori ad accompagnarlo in questo periodo complicato sia dal punto di vista della sua crescita fisica sia dal punto di vista della crescita psicologica. In bocca al lupo. Saluti Nunzia Madonna
Gentile utente, è difficile darle una risposta non conoscendo la vostra famiglia.
I sintomi dei bambini ci raccontano sempre qualcosa sulle difficoltà che una famiglia vive.
Una separazione può essere un evento che mette a dura prova, a volte più i genitori che i bambini.
Un caro saluto,
Dott.ssa Del Giudice
Gentile utente, la fase di separazione oltre ad essere difficile da affrontare per la coppia lo è per i figli. Sarebbe importante escludere cause organiche all'enuresi di suo figlio, e potrebbe esser utile un supporto psicologico per permettergli di elaborare il cambiamento familiare. Cordiali saluti Dott.ssa Elena Epilotti
La separazione è sempre un momento molto delicato, rappresenta una vera e propria rottura dell’unità familiare e richiede una serie di riadattamenti a livello di ruoli, spazi, tempi, significati, …
È opportuno certamente dar voce al bambino rispetto a come sta vivendo questo cambiamento e poi contestualizzare e approfondire il sintomo per chiarire se effettivamente possa esserci un legame.
Salve gentile utente, occorre conoscere la storia del sintomo e la storia familiare per poter fare qualche ipotesi sull’enuresi. Bisognerebbe capire come siete approdati alla separazione così come avere qualche info in più sullo sviluppo del bambino.
Ma in linea di massimo posso dire che spesso le separazioni e il clima che le precede possono essere molto dolorose e poco elaborate per cui può essere necessario uno spazio personale o familiare (in base al caso specifico) per metabolizzare il lutto e aprirsi poi a nuove strade.
Dr.ssa Damiano Maria
Buongiorno. Considerato che la separazione dei genitori è un momento estremamente critico per i figli, a qualsiasi età, a maggior ragione lo è quando non si hanno ancora gli strumenti per elaborarla compiutamente, il che per un bambino di nove anni è comprensibile. Il supporto di un terapeuta certamente può essere utile per aiutarlo ad affrontare questa fase così critica ed accettare un cambiamento radicale della vita con maggiore serenità e consapevolezza.

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