ogni volta che ho un esame vado in difficoltàho paura di non esserne capace e mi agitomi sento s

135 risposte
ogni volta che ho un esame vado in difficoltà
ho paura di non esserne capace e mi agito
mi sento spesso sotto stress, con ritmi di vita forti
mi devo preoccupare?
Buonasera. L'ansia anticipatoria spesso porta a ottime prestazioni e ci sono vari studi che da tempo osservano il fenomeno. Detto ciò va capito meglio questo suo dire "ritmi di vita forti". Se lei intende con il "forte" l'intensità con cui vive ogni esperienza, oppure il senso di responsabilità o ancora la frenesia. Alla luce di una struttura di personalità prende poi corpo il vissuto delle esperienze e, se per alcuni possono essere stimolanti, quasi come delle competizioni, per altri possono richiamare la paura di fallire o di non raggiungere alcuni ideali, per definizione irraggiungibili. Provi a soffermarsi su quale sia il vissuto prevalente

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Buongiorno, cosa intende con 'ritmi di vita forti'? Perché pensa di non essere capace di affrontare gli esami? Sarebbe utile che riflettesse su cosa c'è dietro a questa ansia. Se poi questa diventa così forte da interferire con la sua vita, valuti l'ipotesi di una psicoterapia.
Buongiorno, può essere normale sentirsi "sotto stress" nelle situazioni in cui si viene valutati. Potrebbe essere utile cercare di capire quale pensiero genera questa ansia e, se il livello di preoccupazione interferisce troppo con la sua vita, cercare un aiuto per imparare a gestirlo. Buona giornata
Concordo con i colleghi l'ansia in certe situazioni è positiva perchè dà una spinta maggiorre per fare al meglio di noi. Diventa un problema quando è eccessiva perchè bolcca le prestazioni, in questo caso è utile consultare uno psicoterapeuta che la aiuti, innanzitutto a gestirla per far fronte alle situazioni importanti come gli esami e successivamente a scoprirne le cause. Buona giornata
Buongiorno, avete paura, sentirsi stressati in determinate circostanze è del tutto normale, sarebbe un problema se non ci fossero. A mio avviso è importante esaminare la modalità di risposta che lei adotta in queste circostanze, e magari rallentare i ritmi se considera la sua vita troppo piena di impegni
Buongiorno! È normale sentirsi in ansia prima di un evento come un esame. L'ansia è un'emozione utile, ma se aumenta troppo può dare dei disturbi e malesseri. Tuttavia esistono tecniche molto efficaci per gestirla!
Un certo livello di ansia di fronte a prove importanti come possono essere gli esame, è da considerare fisiologica: da la misura dell’interesse della persona verso il superamento di quella prova. Diverso è se l’ansia interferisce con il proseguimento degli studi o l’avanzamento del lavoro. Può aiutare riflettere sul significato dell’ansia: quali i rischi temuti? Quanto il risultato di una prova metta in discussione solo la preparazione a quella prova o tutto/a se stesso/a? Ecc...
Un cordiale saluto.
D.ssa Patrizia Mattioli
Salve, la tensione che sente prima di un'esame potrebbe essere legata a molti fattori riconducibili alla sua storia e al modo in cui tende a porsi di fronte a un compito. Forse teme il giudizio? Teme di fallire? Sta investendo molto di sè in questo ambito della sua vita? Sente attorno a lei delle pressioni forti al livello familiare? Una consulenza psicologica potrebbe aiutarla a fare chiarezza e diminuire la sua agitazione.
Dr.ssa Calderaro
Buongiorno,
l'ansia è un'emozione ineliminabile dalla nostra vita perché serve a proteggerci dalle situazioni pericolose.
Fino a una certa soglia, l'ansia è positiva perché consente alla persona di "dare il meglio di sé" nelle prestazioni, come, appunto, sostenere un esame.
Tuttavia, se supera questa soglia, l'ansia può diventare ostacolo per le nostre prestazioni perché, in questi casi, piuttosto che "stimolare a dare il meglio di sé", blocca la mente e le idee.
Solitamente l'ansia ha un effetto bloccante quando, in modo del tutto erroneo, la nostra mente percepisce un pericolo.
In queste situazioni l'ansia non è più nostra "amica" perché ci prospetta dei pericoli INESISTENTI e la nostra mente è portata, invece, a percepire il pericolo come IMMINENTE, CERTO e a esito CATASTROFICO (spiego bene questo concetto nel mio sito).

Nel suo caso, il pericolo percepito potrebbe riguardare un attacco all'autostima, infatti, il suo pensiero è: "Ho paura di non essere capace".
Ritengo che, quando lei dice a se stesso di "aver paura di non essere capace":
1) è come se questo timore fosse già una certezza;
2) la sua visione è di tipo catastrofico, cioè non lascia spazio ad altre possibilità come, ad esempio, “potrebbe andare bene o non andare così male”. Ma, la sua unica visione è del tipo: "Sarà un totale insuccesso";
3) infine, nella sua mente non c’è spazio a pensieri del tipo: “se l’esame andrà male sarà una scocciatura perché ritarda i miei piani ma, pazienza, è solo un esame!”. È possibile, piuttosto, che i suoi pensieri vadano oltre l’esame, come se da quell’esito dipendesse il suo valore personale come individuo competente e capace, piuttosto che incompetente e incapace.

Le ipotesi che ho riportato nei punti 1), 2), 3) come esempi, sono solitamente i pensieri nocivi generati dall’ansia che, frequentemente, riscontro nelle sedute con i miei giovani pazienti universitari.

Se lei dovesse ritenere quanto detto sopra, rispecchiante la sua situazione attuale, il mio consiglio è di “tenere a bada” il suo pensiero negativo “ho paura di non essere capace” e di ridimensionarlo. Gli esami non dicono quanto sono CAPACE IN TERMINI ASSOLUTI, ma valutano SOLAMENTE la nostra preparazione in quell’esame.
Se l’ansia di cui parla dovesse diventare un ostacolo non c’è motivo che lei si preoccupi, ma sarebbe invece utile imparare a gestire l’ansia eccessiva intraprendendo una psicoterapia cognitivo-comportamentale. Possono bastare anche poche sedute per acquisire le strategie utili ad affrontare al meglio l’ansia.

Non mi resta che farle un “in bocca al lupo!”.
Buongiorno,
dal momento che all’ansia che le creano gli esami, si aggiunge una vita di ulteriori pressioni, mi chiederei in quale particolare fase della sua vita si trova oggi? quali sono le mete che vuole raggiungere? Se sente che il livello di disagio che prova è eccessivo, non giustificabile con l’ansia fisiologica che precede gli esami ( e che motiva all’impegno) forse potrebbe farsi aiutare con pochi colloqui per recuperare consapevolezza e sentirsi più sicuro rispetto ai motivi che sottendono le numerose ( forse troppe) azioni che sta intraprendendo.
vittoria andreis
Sottoscrivo quanto detto dalle colleghe. Le chiedo eventualmente di specificare di cosa pensa debba preoccuparsi.
Buongiorno,
l’ansia è una risposta emotiva normale a situazioni nuove, cambiamenti, prove come un esame e dura un tempo contestuale all’evento. Qualora diventa ripetitiva, prolungata e non associabile alla difficoltà di un evento merita una conoscenza e considerazione anche alla luce degli impegni forti di cui parla. Forse si chiede troppo.......
Buona giornata
Elisabetta Ciaccia
Caro signore lo stress fa parte della vita, costantemente siamo sottoposti a sollecitazioni dall’ambiente, che ci obbligano ad affrontare e risolvere problemi, così pure continuamente elaboriamo progetti (grandi o piccoli) e ci poniamo obbiettivi che ci mettono in tensione e ci obbligano a elaborare strategie risolutive. Tuttavia possiamo distinguere tra ‘eustress’ e ‘distress’. L’eustress è una condizione in cui la persona è in grado di attingere alle proprie risorse positive per affrontare gli ostacoli e i problemi. Il distress è una condizione in cui la persona non è in grado di attingere alle proprie risorse positive, per cui si sente in difficoltà di fronte al problema, e talora ne viene sopraffatto. Questa seconda condizione si può accompagnare a distonie neurovegetative e disturbi psicosomatici.
In ogni caso si può imparare ad affrontare lo stress e si può apprendere come attingere costantemente alle proprie risorse positive.
Cordiali saluti
Buongiorno. Vi è una quota di normale ansia prima di una prova importante, che determina la produzione di ormoni collegati a sollecitare la messa in campo delle competenze e risorse, a favorire dunque le prestazioni rendendo la persona più reattiva in funzione della situazione contingente o del risultato che deve raggiungere. E' importante dunque essere consapevoli di questo e regalare a se stessi anche momenti di compensazione e gratificazione dopo la fase di stress. Se ritiene che la sua ansia sia invece eccessiva o che sia controproducente ha due strade: valutare l'utilizzo di tecniche di rilassamento e gestione dello stress al fine di aumentare la sua lucidità e diminuire i vissuti di pressione; valutare nella sua storia come ha affrontato le passate prove e vicende e come reagivano e la supportavano le figure per lei importanti, ciò unitamente a una considerazione della sua autostima.
Buona sera, spesso l'ansia e la preoccupazione prima di una performance possono risultare addirittura funzionali, in quanto permettono di mantenere attiva l'attenzione sul compito. E' necessario però capire se questa preoccupazione diventa invalidante, ossia non le permette di vivere appieno la sua vita e le sue esperienze. In questo caso andrebbe capito da dove origina questa ansia e come imparare a gestirla, se è solo legata agli esami o si estende ad altri ambiti della sua vita. Laddove si rendesse conto che più aspetti della sua vita sono accompagnati da episodi di ansia e preoccupazione potrebbe essere utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
Cordialmente
Dott.ssa Alessandra Biondi
Questo l'aiuta ad attivarsi e a raggiungere buoni risultati?se cosi fosse...forse ha trovato a cosa le serve e non deve per forza eliminarla...
Si tratta di un problema di ansia..se nella giusta misura questa è utile, diversamente può bloccare. Con alcuni colloqui psicologici si può valutare e sbloccare la situazione
Buongiorno, ci sono due tipi di ansia che emergono prima di un evento importante, una è fisiologica e propulsiva e l'altra blocca perché fa sentire la persona (ancora) poco competente e preparata nonostante, invece, l'evidenza dei fatti dimostri il contrario. Mi sembra che la sua ansia, dalla descrizione, sia un'ansia sociale legata a pensieri ossessivi riguardo se stessa e le sue competenze. Le consiglio un percorso di psicoterapia.
Non esiti a contattarmi
Salve, non è chiaro che cosa intende quando scrive di "ritmi di vita forti". Quello che deve valutare è se questo livello di ansia o come lo definisce lei "stress" condiziona la sua vita. In tal caso è utile lavorare su questo aspetto di sofferenza in una psicoterapia, al fine di migliorare la sua vita ed essere più felice.
Buona sera, sarebbe necessario valutare in maniera approfondita il problema, le sue origini e le fonti di stress che la stanno pressando in questo specifico momento di vita. Bisognerebbe inoltre comprendere quali strategie sta attivando per affrontare l'ansia da esame e lo stesso stress.
In conclusione è auspicabile affrontare il problema rivolgendosi ad uno psicoterapeuta se desidera davvero migliorare la sua qualità di vita. Cordiali saluti. Alessandra Piarulli
Preoccuparsi non serve. Le consiglio di leggere, se non l'ha già fatto, "Paura D'esame" di Paolo Meazzini Editrice Franco Angeli.
Caro già esternare il suo vissuto è un passo avanti.
Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista per trovare una risposta al suo malessere.
La saluto augurandole ogni bene.
Dott.ssa Costa
Buongiorno, le situazioni che viviamo producono spesso "stress". Il problema non è lo stress di per se ma, come ognuno di noi si vive questo. Dunque se affrontare la quotidianità diviene sempre più faticoso vale la pena farsi aiutare per poter imparare a gestire in modo più sereno ciò che ci si trova a vivere.
Cordiali saluti
Gentile Utente, avrei bisogno di capire meglio la natura e l'insorgere del suo stress.
lo stress la paura e l'ansia la colgono prima e durante l'esame? oppure lo stato di paura e stress la abbandona una volta affrontato il suo compito?
Da quello che scrive mi pare di capire che l'ansia (e lo stress) facciano da "cornice" in una vita dai ritmi forti.
Invece di preoccuparsi di questa situazione, mi piacerebbe esortarla(come già sta facendo) a riflettere sul suo stile di vita. Forse quei segnali che il suo corpo le manda debbono essere decifrati, le potrebbero indicare una via diversa da seguire. Le faccio un esempio, alcuni pazienti si lamentano di una vita stressante, dai ritmi a volte insostenibili, eppure quando ne hanno l'opportunità non si rilassano e/o non riescono a "calare la marcia". Altri pazienti(sportivi) si allenano troppo e il corpo alla fine presenta loro il conto. detto in altri termini lo stress è un elemento necessario alla vita attiva, ma occorre gestirlo e non farsi gestire. spero di averle dato elementi per riflettere. Cordiali Saluti. Dottor Emanuele Grilli
Buongiorno, fa bene a preoccuparsi perché lo stress eccessivo è tossico per l'organismo, l'argomento è complesso le consiglio di rivolgersi ad un medico psichiatra psicoterapeuta.
La saluto cordialmente, Maurizio Luppi.
Salve vorrei farle notare quale é il meccanismo fisiologico dell'ansia, e cioè la possibilità che la nostra mente è il nostro corpo si attivino con un meccanismo di attacco/fuga di fronte ad un papabile pericolo. È qualcosa di perfettamente normale che ci permette di far fronte alle difficoltà della vita. Anche la sua ansia (anticipatoria) mette in allarme mente e corpo di fronte a un pericolo (l'esame con i suoi correlati relativi alla percezione di essere "valutati") e la attiva permettendo di studiare di più, arrivare all'esame per tempo..ma poi sfocia in un'attivazione paradossale che la agita è diminuisce le sue prestazioni. Provi a riflettere sul significato che per lei assumono le situazioni che le generano queste emozioni negative!
Salve, purtroppo tutti noi viviamo un ritmo di vita stressante, ma dobbiamo percepire quando è troppo elevata, cioè quando supera i livelli di guardia e correre ai ripari. Sarebbe bene che lei faccia degli incontri con una psicoterapeuta, che oltre ad elaborare perchè lei, come scrive nella sua domanda, " mette in atto dei ritmi di vita forti". che la fanno stare male, ed inoltre elaborare che tale stress la fa sentire incapace di gestire un esame con calma e serenità. Scelga una psicoterapeuta che pratica delle tecniche di rilassamento come la "mindfulness". dove potrebbe acquistare una maggiore consapevolezza ed attenzione nei confronti del proprio corpo senza giudizio e senza critiche, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Salve, è importante sempre fare una distinzione tra quella che è una preoccupazione più che naturale e quelli che invece sono meccanismi di tipo ansiogeno. Avere paura di non superare un esame è qualcosa che in una certa dose può farci bene perchè ci permette di non prendere la questione sottogamba. Bisogna capire quanto si preoccupa e quali sono i comportamenti che lei adotta per contrastare la preoccupazione. riesce a mangiare e dormire? quanto la paura invalida il suo studio? è mai capitato di non presentarsi ad un esame per la paura? durante l'esame in aula la preoccupazione sale o diminuisce?
Buonasera! No l'Ansia deve preoccupare se diventa "evitamento". Avere ansia prima di un esame è la cosa più normale del mondo, l'importante è che l'ansia non infici le sue prestazioni e che le fa fare comunque l'esame.
Cordialmente
Salvatore De Costanzo
Buonasera, da come ne parla non sembra proprio che dovrebbe preoccuparsene. Dovrebbe però imparare a gestire l'ansia. Fino a che la aiuta ad arrivare preparato ad un esame è un ansia "buona", se la ostacola invece può valutare di intraprendere una psicoterapia per imparare a gestirla.
buona serata
Davide Livio
Poiché tutto questo le crea preoccupazione, perchè non pensa di farsi aiutare da uno psicologo, magari iniziando con un bel colloquio?
Gent.le,
la sua ansia da prestazione le crea brutti scherzi. È necessario intanto che impari bene a respirare in maniera diaframmatica che le permetterà di avere maggiore controllo della sua persona, della sua mente, del suo corpo e delle sue emozioni. Inoltre bisogna comprendere in cosa la sua stima risulta essere ferita. A volte durante la crescita si fanno delle esperienze che possono rendere insicuri o che possono indurre a pensare di non essere all’altezza. A volte può capitare di porsi nella testa Tante bugie di se stessi. Scopri chi sei veramente e non avere paura ad accettare anche le tue fragilità. Cordiali saluti
Dr.ssa Iolanda Lo Bue
Il sovraccarico di stress può portare a condizioni di stress cronico che, se non hanno già dato origine a disturbi conclamati, possono condurre a una cattiva qualità di vita. Le consiglio una consulenza psicoterapica per capire come gestire lo stress con tecniche corporee ed esercizi psichici da utilizzare quotidianamente inserite tra le sue attività lavorative ed esistenziali.
Cordiali saluti Dr Orru
Gentile utente, i ritmi di vita frenetici e le sfide del lavoro e dello studio possono provocare sensazioni di ansia e agitazione in tutti noi. Il giusto carico d'ansia è fondamentale per dare il meglio di Lei in una situazione di stress, quindi non è di per sé fonte di preoccupazione, anzi, può esserLe molto utile! Tuttavia, il fatto che Lei riporti di essere in difficoltà e richieda un consulto potrebbe far pensare che in questo momento della Sua vita il carico d'ansia sia per Lei eccessivo o comunque tale da impedirLe di vivere serenamente questi momenti. Più che preoccuparmi, valuterei la possibilità di cominciare un percorso finalizzato alla gestione di questo carico di fatica e di ansia per capire come sfruttare le Sue risorse al meglio e trasformare questo momento di difficoltà in un'occasione per apprendere modalità più funzionali di affrontare situazioni stressanti. Provi a contattare un collega nella Sua zona: concordanti obiettivi pratici e concreti sarete in grado di impostare un lavoro che valorizzerà le Sue risorse! In bocca al lupo! DMP
Gentilissimo/a,
L'ansia di per sé ha la funzione di incrementare e migliorare le prestazioni, specialmente in situazioni in cui si viene valutati. Quando però lo stato ansioso diventa ingestibile, si può ottenere l'effetto contrario. Le consiglio di rivolgersi a uno specialista (psicologo) per comprendere al meglio come vive certe situazioni, e per imparare come poter gestire l'ansia in modo che sia una spinta e non un ostacolo alle situazione che affronta quotidianamente
Un caro saluto
Dott.ssa Andrea Carta Psicologa
Buon giorno; percepire una certa ansia nelle situazioni sociali o quando si è al centro dell’attenzione è comune, perché tutti abbiamo bisogno di essere valutati positivamente e stimati. Tuttavia, quando l’ansia è tale da rendere difficili le attività più comuni e, come in questo caso, importanti per progettare il proprio futuro, diventa essenziale affrontare un percorso terapeutico con l’obiettivo di ricercare quelle esperienze di vita che hanno inciso sulla strutturazione della problematica.
Buonasera, l'esame è una delle tipiche situazioni in cui si mette in gioco se stessi e dove si è sottoposti al giudizio degli altri. E' normale che vi sia paura, disagio, stress, ma queste dipende anche dalle nostre caratteristiche individuali di far fronte alle situazioni di disagio che la vita ci sottopone a qualsiasi età. Se questo disagio diventa elevato e paralizzante in senso psicologico è opportuno cercare aiuto psicologico o psicoterapeutico. Cordiali saluti. dr.ssa Marina Gori
Buongiorno, l'ansia da prestazione può essere affrontata e gestita comprendendone le cause, chiarendo meglio i propri "bisogni" e le proprie emozioni legate alla "performance".
Inoltre è importante capire cosa lei intende per ritmi di vita "forti".
Se da solo non riesce a lavorare su questi aspetti deve prendere in considerazione la possibilità di chiedere un piccolo aiuto in modo da alleggerire il suo carico emotivo ("mi sento spesso sotto stress") e vedrà che tutto andrà per il meglio.
In bocca al lupo
Dott. Andrea De Simone
Salve, la paura è un'emozione che proviamo tutti e che ci aiuta, se è troppa blocca. Chiedere un piccolo aiuto le permetterebbe di vivere tutto più tranquillamente. Può contare su di me. Un saluto
Una certa inquietudine accompagna necessariamente chi deve affrontare una performance: attori, sportivi ed allievi di ogni ordine e grado ne sono quotidianamente coinvolti. La percezione del tempo, man mano si avvicina la scadenza, rende tutto molto pressante e, a volte frenetico. Riuscire a calmare l'agitazione, il flusso di pensieri negativi e l'ansia è fondamentale per accompagnare, insieme ad una solida preparazione, la prestazione. Molte tecniche psicologiche la possono aiutare a performare in modo molto più efficace, tenendo sotto controllo quelle dimensioni interiori che le "remano contro". Si rivolga con fiducia ad uno specialista: se non c'è presenza di patologie o stili di vita a rischio, potrà facilmente trovare una sua dimensione più serena per affrontare i suoi esami. In bocca al lupo!
Buongiorno, l'ansia prima di un compito importante/difficile è normale, anzi attiva le energie e l'attenzione necessarie ad affrontarlo. Se troppo elevata invece ostacola il processo. Nel secondo caso, soprattutto se costante, potrebbe essere di aiuto un professionista per aiutarla a superare gli eventi di vita. Saluti.
Buongiorno. Provare ansia e sentirsi sotto pressione quando si deve affrontare un esame è assolutamente normale. Anzi, può essere utile perché ci fa preparare meglio per vincere questa tensione. Se però l’ansia ci blocca e non ci fa affrontare gli esami, allora sarebbe meglio chiedere una consulenza. Buona giornata
Salve. L’ansia da esame incide negativamente sul rendimento accademico e sulla salute mentale degli studenti. Non si tratta semplicemente di una conseguenza di un malessere interiore, ma può esserne anche una causa, come spiega in uno studio Nathaniel von der Embse, docente presso la Scuola di Psicologia dell’Università di South Florida. Il rischio è che si possa creare un ciclo di «negatività e cattive prestazioni». Non sono dunque sintomi da sottovalutare, la invito dunque a richiedere una consulenza psicologica, al fine di approfondire in maniera più ampio il disagio. Le faccio tanti auguri
Gentile utente,
sentire agitazione prima di un esame è normale e anche utile per poter attivare tutte le risorse necessarie al suo superamento. Ci possono, però, essere fattori ulteriori che aumentano questa tensione fino ad un livello cosí alto da essere poco sopportabile e abbassare la prestazione finale. Questi fattori potrebbero, per esempio, essere legati alla sua storia personale individuale e/o familiare. Credo che potrebbe trarre giovamento da una consulenza psicologica a cui fare ricorso per aumentare la consapevolezza e diminuire la tensione. Un caro saluto, Marcella
Gentile utente,
In accordo con i colleghi numerosi:)
Concordo la normalità dell'ansia anticipatoria quando dobbiamo affrontare un esame, un concorso, un Goal Setting per noi importante ma di fronte al quale ci sentiamo Timorosi. E tutta un'attivazione normale del cosiddetto Arousal Emotivo (base neurofisiologica), che tutti noi, come esseri umani condividiamo :)
Cerchi di rassicurarsi,
Per esempio con lunghi respiri lenti, almeno cinque, come sente più tachicardia.
Ci sono molte tecniche di rilassamento psicofisico che si possono apprendere dai professionisti e poi usarle Al Bisogno;)
È tutto nella norma!
Saluto affettuoso.

Simona Rocco Psicologa clinica, Roma.
Gentile paziente, le ricerche evidenziano che una quota di ansia non eccessiva, in situazioni in cui si deve fornire una prestazione, può aiutare nel conseguire un esito soddisfacente.
Invece, sia un livello di ansia eccessivo, sia un livello di ansia troppo basso sembrano incidere negativamente sul risultato della nostra prestazione. E' importante che si senta sufficientemente sicuro nella gestione delle sue emozioni e impari ad usare la sua ansia come energia positiva per il raggiungimento dei propri obiettivi. A questo proposito un percorso psicologico potrebbe essere un aiuto prezioso.
Salve, per definire bene la situazione abbiamo bisogno di ulteriori specifiche anagrafiche e contestuali.
Quella che descrive a proposito degli esami sembrerebbe ansia da prestazione.
Circa la seconda parte del messaggio bisogna specificare cosa intende : "mi sento spesso sotto stress, con ritmi di vita forti".
In quali circostanze si sente sotto stress?
Conduce una vita frenetica?
La preoccupazione eccessiva è caratteristica dell'ansia, ma se dovesse diventare ingestibile il primo passo è prenotare un colloquio psicologico per inquadrare la situazione e definire un trattamento.
Un caro saluto
Gentile utente, l'esperienza dell'ansia non necessariamente rappresenta un aspetto patologico o da eliminare. Sarebbe rilevante comprendere in quali circostanze lei provi questo affetto, che cosa lo preceda e quali siano i pensieri legati ad esso, alla luce della sua struttura di personalità più ampia. Se la sofferenza soggettiva è significativa e se l'ansia la limita nella sua esistenza quotidiana, potrebbe valutare di rivolgersi a un professionista per comprenderne insieme il significato e l'origine.
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Gentile utente di Mio Dottore,

La tensione prima di un esame, di un colloquio di lavoro, di una prima uscita con una ragazza é del tutto normale.
Tale agitazione può esser vista come un fenomeno sano se vogliamo che ci consente di prestare attenzione ed esser vigili rispetto a ciò che stiamo per fare.
Sole nei casi in cui tale agitazione può mostrarsi come invalidante, al punto da non consentire regolare svolgimento delle attivitá di cui sopra, allora sarebbe il caso andare un pochino più a fondo intraprendendo magari un percorso di psicoterapia che la aiuti a rinforzare maggiormente la sua autostima consentendole così di ridimensionare tale ansia da prestazione.
Dovesse aver bisogno di un consulto non esiti a contattarmi.

Saluti

Dott. Diego Ferrara
Gentile utente una certa ansia prima degli esami rientra nella normalità e serve ad avere maggiore attenzione e concentrazione.
È quindi un'ansia fisiologica.
Se invece è eccessiva al punto da bloccarci diventa disfunzionale perché di impedimento.
Valuti l'opportunità di chiedere un consulto presso uno psicologo/psicoterapeuta.
Saprà senz'altro valutare in base alla sua storia e sintomatologia cosa è meglio per lei.
Un cordiale saluto
Dr.ssa Patrizia De Sanctis
Buonasera, spesso si dice che la vita non è ciò che accade ma ciò che facciamo con quello che ci accade. La situazione che riporta potrebbe essere una occasione per lei stessa di comprendere alcuni suoi meccanismi e magari poter affrontare diversamente situazioni nuove.
Un caro saluto.
Io penso che sia normale provare ansia e paura quando si affronta un esame universitario, anzi sarebbe preoccupante il contrario. A mio parere è lei che deve riflettere su quanto questa normale reazione/risposta ad una situazione in cui si è valutati su degli apprendimenti possa rappresentare un modus che scatta in tante altre situazioni e se ciò per lei rappresenta un disagio. A quel punto potrebbe chiedere aiuto ad uno psicologo. Auguri per i suoi studi.
L'ansia derivata da uno stress prossimo rientra nella norma, ma nel caso in cui dovesse diventare debilitante allora è consigliabile affidarsi ad una figura professionale, che in caso, potrà aiutarla a capirne l'origine.
MMM
Gentile utente, "pre-occuparsi" non è mai una strategia, mentre lo è "occuparsene" quando il problema le impedisce di far qualcosa o di star bene. Valuti con uno psicologo se è presente una problematica ansiosa o da stress: le saprà suggerire l'intervento più opportuno.
Buonasera, come già ben sottlineato dai colleghi, l'ansia sembra spesso mostrarci due "volti" distinti: l'uno "benevolo", capaci di mobilitare quelle risorse necessarie per superare un ostacolo o raggiungere un obiettivo prossimo; l'altro "severo", con effetti paralizzanti e controproducenti. Se sente di fronteggiare, in questo frangente delle sua vita, sopratutto il secondo volto, uno psicologo\psicoterapeuta potrebbe rappresentare un valido alleato. Un caro saluto. DC
L’ansia è una risposta direi naturale di fronte ad una situazione potenzialmente pericolosa, è utile perchè attiva delle risorse come nel suo caso probabilmente la concentrazione, l’attenzione. In fondo l’esame la chiama in causa nella sua capacità di essersi preparato bene, è una prova che implica una valutazione, un giudizio di lei. Ben diverso è se l’intensità dell’ansia, che potremmo qui chiamare come sul dire ansia da prestazione, è tale da inficiare il risultato, metterla in seria difficoltà o alterare significativamente e per lungo tempo (ansia anticipatoria) la sua vita quotidiana: disturbi del sonno, alterazione dell’umore, difficoltà di concentrazione, nervosismo eccetera. Allora in questo caso è bene che si rivolga ad uno psicoterapeuta per valutare la sua ansia.
Buongiorno, può aver bisogno di regolare i propri stati di attivazione e ansia di fronte allo stress da esame. Se vuole prendere in mano la situazione può esplorare quanto prova, per gestirlo al meglio, tramite un percorso di psicoterapia volto al raggiungimento di un'autostima più solida e di una più funzionale comprensione e regolazione dei propri stati emotivi. Resto a dispozione per domande e consulenze, anche online. Dott.ssa Giancarli
Buonasera, penso che chiedere aiuto sia il primo passo verso la guarigione. Le auguro di trovare un professionista col quale costruire un rapporto di fiducia che possa permetterle di esplorare e sciogliere i suoi nodi più importanti. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno,
no, non è il caso di preoccuparsi! E' normale agitarsi quando si affrontano esami e in generale le situazioni in cui è richiesto un certo impegno, soprattutto se i risultati ottenuti saranno sottoposti a giudizio di altre persone.
E' un modo per attivare tutte le proprie risorse al fine di affrontare con successo la situazione.
Però se l'agitazione è eccessiva potrebbe persino compromettere il buon esito della performance richiesta, perchè si perde di lucidità.
Ritengo pertanto che potrebbe essere molto utile cercare di potenziare la sua autostima, ovvero la fiducia nelle sue abilità, e apprendere una tecnica di rilassamento come il Training Autogeno, che si rivela molto efficace per favorire la serenità interiore e la capacità di mantenere la calma di fronte a situazioni stressanti.
Cordiali saluti.
Buongiorno, il tema sul quale ha posto la domanda e richiesto una soluzione riguarda da vicino molti noi.
Accade senza che ce ne accorgiamo: un pensiero negativo arriva e porta con sé emozioni spiacevoli e poi altri pensieri negativi e altre emozioni, sempre più spiacevoli. Più è importante per noi il traguardo che intendiamo raggiungere più percepiamo ansia all'idea di non riuscirci.
Nel panorama dei numerosi metodi su cui si basano gli interventi psicologici alcuni si fondano proprio sull'idea che agire direttamente sul rimuginio consente di ridurre significativamente la sofferenza emotiva che ne deriva.
La nostra mente, infatti, spesso elabora preoccupazioni per il futuro che generano ansia, pertanto molti interventi sono rivolti ad esercitare la consapevolezza del momento presente; questo consente di imparare ad accorgersi della presenza dei pensieri negativi e della possibilità che abbiamo di scegliere di non farci sopraffare da loro.
Le auguro un buon proseguimento,
Dott.ssa Rebecca Gilmozzi
buongiorno
rispetto all'agitazione a all'nsia, chiari segnali di allarme del nostro corpo, di un qualcosa che è troppo per noi, bisogna sempre considerare il ritmo che ognuno di noi ha di base, un ritmo che se subisce alterazioni può generare stati di allarme o agitazione. attraverso esercizi di rilassamento e di respirazione è possibile prendere consapevolezza del proprio ritmo ideale e imparare a gestrire i cambi di ritmo avendo un maggior controllo delle situazioni che ci agitano maggiormente. cordiali saluti
dottoressa alessandra stella
Buonasera. In determinate situazioni, soprattutto quando si riceve una valutazione che è importante ai fini di un obiettivo che ci poniamo, è normale avvertire ansia e stress e paradossalmente a volte può aiutare nel raggiungimento del risultato. Nel caso l'ansia e lo stress da lei provato finiscano per condizionarle la vita di tutti i giorni in negativo, le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta. In questo modo potrà capire da dove derivano l'ansia e la sensazione di non essere all'altezza che dice di provare, trovando delle soluzioni per diminuirne l'intensità e, soprattutto, imparare a gestirle in modo sano.
Cordiali saluti, Dott. Mattia Michisanti.
Salve, comprendo bene l'ansia che si prova per un esame (anche a me succedeva spesso). Una sana preoccupazione ci aiuta ad affrontare la situazione in oggetto ed è funzionale, invece un'ansia che ci paralizza, ci fa sentire in tensione e in uno stato di iper-attivazione, non è funzionale per il raggiungimento dei nostri scopi. Se può essere utile per un futuro, le consiglio di stilare su di un foglio una serie di possibili comportamenti che potrebbero aiutarla ad affrontare l'esame con una dose ragionevole di preoccupazione. Inoltre essere meno autocritici e intransigenti con sé stessi aiuta a modificare i pensieri che ci passano in mente in vista di una situazione. Se l'esame va male qual' è la cosa peggiore che può succedere?
Salve, il suo problema potrebbe essere facilmente trattato in un percorso psicologico per affrontare e superare le sue difficoltà. Se è questa è la sua intenzione, sono disponibile a fornirle il mio supporto professionale. Le porgo i miei saluti. Dr. Giacomi
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Salve, lo stress quando diventa importante è sicuramente nocivo, le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta per affrontare le sue preoccupazioni e difficoltà.
Buona giornata. Claudia Fiorelli
Buongiorno! Non c'è da preoccuparsi! L'ansia da esame è normale e se sotto controllo è utile ad affrontare al meglio la prova. Il problema nasce quando l'ansia ci paralizza così tanto da non poter sostenere l'esame (evitandolo o facendo scena muta ad esempio). Esistono comunque tante tecniche per prepararsi agli esami e superarli in maniera efficace. Lo psicologo si occupa anche di questo. Spesso sono sufficienti pochi incontri per poter riprendere fiducia in noi stessi ed affinare il metodo di studio. In bocca al lupo! Cordiali saluti. Dott. Roberti
E' un suo "diritto" sentirsi in ansia prima di un esame. Se però reputa che quest'ansia sia difficile da gestire e le provochi marcato disagio, le consiglio di rivolgersi ad un professionista per approfondire la natura della sua reazione e individuare strategie di miglioramento.
Gentile utente,
credo che la sensazione di "non essere all'altezza" delle prove da superare possa dipendere da molteplici fattori, soprattutto in una situazione di esame: la nostra preparazione, le aspettative degli esaminatori, le nostre precedenti esperienze di successi o fallimenti in prove analoghe, la fiducia nelle nostre capacità, il nostro senso di efficacia e la nostra autostima. Pensare di approfondire tutte queste tematiche con la vicinanza di una professionista potrebbe essere importante per trasformare la sua agitazione in uno stimolo utile ad intraprendere le future prove (universitarie ma anche della vita in generale) con maggiore determinazione e serenità. Questo soprattutto in una società come la nostra, dove la performance e il risultato sono spesso determinanti in molti ambiti lavorativi e relazionali, e l'esistenza ha ritmi sempre più serrati e veloci.
Rimango a sua disposizione per ogni necessità e la saluto cordialmente.
Dott.ssa Roberta Sala
Buongiorno gentilissima,
può essere una cosa normale sentirsi "sotto stress" nelle situazioni in cui si viene valutati. Potrebbe essere utile cercare di capire quale pensiero genera questa ansia e, se il livello di preoccupazione interferisce troppo con la sua vita, cercare un aiuto per imparare a gestirlo.
cordiali saluti
AV
Gentile utente,

potrebbe essere normale, dipende da diversi fattori come l'intensità e la durata, se si sentisse particolarmente stressata un consulto psicologico le potrà essere di aiuto a comprendere cosa poter fare.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
Buonasera,
è normale sperimentare stress e disagio quando si affrontano prestazioni in cui verremo valutati.
E' anche vero che se lo stress è duraturo, intenso e molto frequente tenderà ad invalidare nel lungo termine la prestazione stessa oltre ad aspetti della vita quotidiana.
Un consulto psicologico potrebbe aiutarLa a comprendere quali le cause di questo forte stress ed imparare ad affrontare emozioni come ansia e paura in modo funzionale, senza spaventarsene.
Rimango a disposizione, anche in modalità online.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessia Malaguti
Buongiorno,
l'ansia in sede di esame può essere determinata da diversi fattori.
Lei però ha imparato a riconoscere la sua ansia ed è un ottimo inizio!
Potrebbe provare a cambiare il suo metodo di studio cercando di diventare padrone delle informazioni studiate cosi da aumentare la sua efficacia e la sua autoefficacia in questa situazione.
Anche tecniche come la Mindfulness potrebbero aiutarla a gestire i suoi stati emotivi in diverse situazioni.
Inoltre un percorso con uno psicologo o psicoterapeuta può aiutarla sicuramente a ricercare altre strategie per affrontare la situazione.
Cordiali saluti,
Matteo Lombardelli
Gentile Utente, la vita universitaria spesso mette a dura prova e ci si sente sotto stress.
Le ragioni che possono determinare delle difficoltà in tale ambito sono molteplici e cambiano da persona a persona. L'inizio di un percorso psicologico può aiutarla a risalire alle cause del problema e a risolverle in maniera mirata. Inoltre, può fornirle degli strumenti per fronteggiare difficoltà simili anche in futuro.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali Saluti,
Fabiana Schillirò
Buongiorno, concordo con i colleghi rispetto al fatto che l'ansia pre-esami possa essere vista da diversi punti di vista, come "normale" e passeggera oppure come sintomo di qualcosa di più nascosto. Dietro alla vita degli studenti universitari si celano spesso aspettative personali e familiari che portano a far aumentare quest'ansia e la caricano di diversi significati.
Può cercare di osservarsi per qualche tempo e capire meglio di che tipo di ansia si tratti, se lo ritiene utile e necessario potrebbe poi iniziare un percorso di sostegno psicologico che la aiuti a comprendere meglio cosa possa celare questa ansia. Cordiali saluti, Alice Boschiroli
Buongiorno, sicuramente avere un esame è una situazione di per sé preoccupante e ansiogena, credo che sia assolutamente normale essere preoccupati e andare in ansia per situazioni che per noi sono importanti e implicano anche, in una certa misura, un giudizio. Tenga conto che studi scientifici hanno dimostrato che un adeguato livello di ansia prima di una performance aiuta ad avere maggiore concentrazione, con risultati migliori rispetto a bassi livelli di ansia. Tuttavia, mi sembra di percepire che tale situazione le provochi preoccupazione, per quali motivi? Soffre molto di questi ritmi di vita forti? Cosa intende per forti? Rimango a disposizione e le mando un caro saluto
Gentile utente, se sostenere gli esami le causa uno stato di stress che si protrae in altre aree della sua vita, potrebbe valutare la possibilità di chiedere aiuto ad uno psicologo e/o psicoterapeuta.
Se la situazione le risulta particolarmente invalidante è bene condividere questo stato di malessere con un professionista che possa aiutarla a ritrovare uno stato di benessere.
Esplorerei i "ritmi di vita forti" che nella mail ha menzionato.
Cordialmente, Dott.ssa Eleonora Cenci.
Buongiorno. Grazie per la condivisione: è importante condividere la propria esperienza e riuscire a parlare di questi temi.

Le sfide portano in maniera naturale a una maggiore attivazione fisiologica e psicologica perché questo ci consente di affrontare al meglio la sfida. Possiamo sentire questo cambiamento a livello fisico ma anche a livello mentale spesso la nostra attenzione è catturata dall'evento in questione.

Qualsiasi tipo di esame viene percepito come una fonte di sfida e necessariamente di stress che può essere positivo se utilizzato nelle giuste quantità.
Uno dei fattori che rende squilibrato il rapporto tra attivazione e ansia eccessiva è la sensazione di non essere abbastanza, che nella maggior parte dei casi non è necessariamente legata all'effettiva preparazione.

Da un lato è possibile lavorare sulle nostre capacità e risorse effettive. Dall'altra un buon lavoro può essere fatto sulle nostre risorse, andando a valorizzare le nostre competenze e la nostra percezione di efficacia sulle sfide che incontriamo.

Un percorso di valorizzazione delle risorse, in combinazione con interventi mirati alla riduzione dell'attivazione fisiologica e il rilassamento potrebbe essere un primo passaggio per affrontare al meglio la questione.

A disposizione per eventuali chiarimenti.

Saluti
Dr.ssa La Rocca Stefania
Salve i sintomi di stress e di ansia vissuti durante un lungo periodo di studio fino al conseguimento di un esame, sono inevitabili e quasi fisiologici. L'importante è che lei non si faccia sopraffare da questo disturbo che dovrebbe essere momentaneo. Nel caso contrario le consiglio di indagare in modo approfondito su questa situazione. Saluti
Salve,
le posso dire che a volte lo stress può essere funzionale al buon superamento di obiettivi (in questo caso l'esame). Suppongo che lei stia svolgendo anche un lavoro, da qui la sua affermazione "ritmi di vita forti".
Le variabili in gioco in queste situazioni possono essere tante: mancanza di tempo e di organizzazione del piano di studio, influenza della pandemia sull'equilibrio psico-fisico dell'individuo ecc. Mi auguro che la sua motivazione nel raggiungere la laurea superi l'indecisione nell'approcciarsi agli esami, in questi casi è abbastanza fisiologico uno stato d'animo come il suo, quindi non mi sembra eccessivamente preoccupante. Saluti. dr. Parri
Buongiorno,
l'ansia può essere di diverso tipo, sia da prestazione (paura dell'esame in sè e del risultato) sia generalizzata (ansia costante che si acuisce in momenti di maggior stress) sia acuta (specifica per l'esame in quanto momento di giudizio oltre che momento in cui gli sforzi vengono valutati).
Occupandomi di Performance (e lo studio è una performance) penso che l'ansia sia importante per rendere la prestazione di livello più alto poichè aumenta l'attenzione sia in fase di studio preparatorio sia in fase di interrogazione. Nel momento in cui l'interrogazione però viene influenzata negativamente (la classica scena muta o il black out pre- esame) allora l'ansia diventa un disagio su cui lavorare.
Quanto al "non sentirsi capace" è un meccanismo automatico che hanno in molti legato al perfezionismo e al senso di autoefficacia, consiglio di parlarne con chi si occupa di queste situazioni (io lo faccio online e con gli atleti per esempio) e di adottare qualche tecnica specifica. C'è chi consiglia di presentarsi all'esame impreparati o poco preparati sapendo di essere bocciati per affrontare la paura della bocciatura (cosa che non influisce in nessun modo sulla carriera universitaria ma che può ridurre la fobia dell'esame). Rimango a disposizione.
Edoardo Giordano Psicologo della performance e mental coach
Buongiorno, l'ansia da prestazione è qualcosa che può essere considerato funzionale, in quando consente di implementare le proprie prestazioni usando le proprie risorse. Dovrebbe interrogarsi però sul perchè questa cosa la preoccupa tanto. Le capita solo con gli esami? cosa intende per "ritmi di vita forti"?
A disposizione, Dott.ssa Angela Ricucci
Buongiorno, bisognerebbe esplorare la ragione dell'ansia per gli esami per poter valutare se questa arriverà anche in futuro.
Nel caso fosse troppo in ansia ne parli con qualcuno.
Buona sera,
Occorrerebbe capire quanto intensi e invalidanti siano le difficoltà, lo stress e la paura di non essere capace. Se ne scrive qui forse è perché ha già la percezione che siano "troppo" intensi e ne teme le conseguenze. Se così fosse tenterei di approfondire la natura di queste difficoltà mediante un percorso di psicoterapia, così da comprenderne l'origine e il significato, anche in relazione ai "ritmi forti" di cui parla, e acquisire una maggiore padronanza e fiducia in sé. Cordiali saluti
Gentile utente, l’ansia come tutte le emozioni ha una funzione utile e importante.
Un pizzico di ansia, pungola per esempio a dedicarsi allo studio per tempo, a studiare in modo approfondito… ecc. E anche durante le prove, puo fornire l’attivazione necessaria per aiutarci a dare il meglio. Può quindi diventare una alleata se è di intensità moderata e gestita adeguatamente.
Quando però questa emozione è troppo intensa ha un effetto bloccante. Può trasformarsi per es. in procrastinazione (che spesso è la gestione maladattiva dello stress e dell’ansia), con conseguenti esiti negativi anche sull’umore, o diventare così acuta da interferire sulle prestazioni al momento della prova, perché fa perdere la calma e la lucidità ottimali.
Oltre ad apprendere strategie di gestione dell’ansia e dello stress, se questi diventano tanto intensi, è suggerito un percorso psicologico/psicoterapico, in modo tale da capire cosa solleciti tale anomala risposta di attivazione, indagare le cause e poter affrontare in modo più incisivo e profondo il problema. Sono a disposizione se desidera approfondire. Un saluto. Giada Bossi
Un saluto, Giada
Buongiorno gentile utente l'ansia non sempre ha un accezione negativa; ci aiuta molto spesso a metterci in moto, a raggiungere obiettivi come ogni emozione infatti ha anche una valenza positiva. Diventa un problema quando è eccessiva in quanto ci blocca, quando invalida il nostro quotidiano . Occorrerebbe capire quanto intensi e invalidanti siano le difficoltà, lo stress e la paura di non essere capace. Sarebbe utile poter capire insieme ad un professionista se quello che lei descrive rientra nella prima opzione o nella seconda ed eventualmente insieme cercare una strategia più funzionale per poter gestire l'ansia che lei riporta e comprenderne il significato. Le auguro una buona giornata e rimango a sua disposizione Dott. ssa Federica Cascasi
Gentile utente, capisco la sua difficoltà, soprattutto perchè riferisce che sia frequente. L'ansia non è un'emozione negativa, anche se spesso non ci fa stare bene; in situazioni del genere si configura piuttosto come un campanellino d'allarme che arriva per segnalare che qualcosa non va. Sarebbe auspicabile chiedere un aiuto specialistico per esplorare tale emozione e comprenderne le radici. Resto a disposizione, un caro saluto
Caro Utente, mi dispiace molto per quello che sta passando, nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico.
Resto a disposizione,anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Buonasera,
comprendo il suo disagio. Sarebbe utile, a mio parere, seguire una terapia psicologica per dare un significato alla sua agitazione - che effettivamente se raggiunge livelli elevati inficia negativamente sulla performance - e trovare dei mezzi adeguati per Lei per gestire i momenti di stress.
Resto a disposizione qualora avesse bisogno,
Cordialmente
Dott.ssa Filippi
Quel che riporta non è di per sé una reazione patologica, lo diventa se ritiene che questo stress stia attualmente superando la sua capacità di tollerarlo; gli esami sono un momento oggettivamente difficile quindi il punto della questione è come mai questa situazione è riuscita a rompere il suo equilibrio. Provi a chiedere aiuto a chi le sta più vicino, e se non trova efficacia contatti uno Psicologo; se non è nulla di importante potrà comunque rasserenarsi sentendosi dire da un professionista che la situazione passerà al termine del periodo di esame
Gentilissimo utente , gli stati d' ansia che descrive potrebbero essere ricondotti a un ansia anticipatoria, che non le consente di vivere la situazione in maniera adeguata senza innescare una sintomatologia.
Potrebbero aiutarla un percorso psicoterapeutico e delle sedute di ipnosi volte a gestire questo stato che risulta invalidante.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o un incontro .
Un abbraccio.
Dr. Luca Russo
Buongiorno,
l’ansia che prova lo studente è normale prima di un esame. L’importante è comprendere quando diventa invalidante e nasconde disagi più grandi.
In questo caso un supporto psicologico può essere di grande aiuto.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
Buongiorno, l'ansia fa fisiologicamente parte di noi, ci aiuta in determinate situazioni, mentre diventa di difficile gestione quando ci impedisce di svolgere le nostre attività quotidiane. In relazione a un esame quindi, una parte di ansia è normale averla; importante è che non la condizioni in modo negativo, per esempio, impedirle di studiare oppure di dare un esame. Spero di averla in parte aiutata, se lo ritiene adeguato ci possiamo vedere di persona per un colloquio psicologico di sostegno. La saluto e buona giornata.
Buongiorno, probabilmente si tratta di ansia da prestazione, spesso dovuta ad un eccessivo perfezionismo. Sarebbero molto utili per lei delle tecniche di rilassamento, ma ancor di più un lavoro introspettivo su se stesso, favorito da un buon percorso psicologico. Se lo ritiene opportuno sono a sua disposizione, anche online.
In bocca al lupo per tutto!
Dott.ssa Loredana Benelli
Buongiorno, che forma ha questa sensazione, dove la sente nel suo corpo?

si ponga queste domande ma non c'è da preoccuparsi, è solo una porta per comprendere la propria relazione con l'ambito specifico con cui si sta interfacciando nel suo percorso, le sue aspettative, il giudizio e lo sguardo che ha su se stess* con le varie inclinazioni del caso.

L'organismo va fisiologicamente in condizione di Stress (Eustress) funzionale alla prestazione, quando questa condizione si protrae nel tempo anche senza stimoli situazionali che la attivano diviene psicofisiologicamente svantaggiosa.

L'osservazione e conoscenza del suo funzionamento psicofisico e la conoscenza di cosa accade è fondamentale per poter applicare, strategie, routine e strumenti di benessere (funzionali le pratiche psicofisiche, contatto con la natura, tecniche immaginative, pratiche meditative ) in maniera autonoma in prospettiva di cura e consapevolezza di sè.

A volte restare è meglio che tentare subito di risolvere.

Saluti.
Salve, capisco che l'ansia e lo stress associati agli esami possano causarle difficoltà. È comune provare ansia prima di un esame, tuttavia, se questa ansia interferisce significativamente con il suo benessere emotivo e influisce negativamente sulle sue prestazioni, potrebbe essere utile esaminare ulteriormente la situazione.

La preoccupazione e l'agitazione costante possono essere indicatori di ansia da prestazione, una condizione che può influire sulle abilità cognitive e sulle performance durante gli esami. Tuttavia, solo uno psicologo o uno psicoterapeuta possono diagnosticare formalmente tale condizione dopo una valutazione approfondita.

Se si sente spesso sotto stress con ritmi di vita intensi, potrebbe essere utile adottare strategie di gestione dello stress e dell'ansia. Alcuni suggerimenti pratici includono:

Pianificazione e organizzazione: creare un piano di studio ben strutturato e stabilito, in modo da ridurre la sensazione di disordine e aumentare la fiducia nelle proprie capacità.
Tecniche di rilassamento: praticare regolarmente tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga per calmare la mente e ridurre lo stress.
Stili di vita sani: adottare uno stile di vita equilibrato che includa una dieta sana, esercizio fisico regolare e un adeguato riposo, poiché questi fattori possono influenzare positivamente la sua salute mentale.
Supporto sociale: cercare il sostegno di amici, familiari o di un gruppo di studio per condividere le proprie preoccupazioni e ottenere supporto emotivo.
Se nonostante queste strategie i sintomi di ansia persistono o si aggravano, è consigliabile consultare uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato nell'ansia e nello stress per una valutazione e un supporto professionale. Possono fornirle strumenti aggiuntivi per gestire l'ansia da esame e aiutarla a sviluppare una prospettiva più equilibrata sulle sue capacità e prestazioni.
Buongiorno,

Mi spiace per la situazione e il disagio che questa porta nella sua vita.
Credo che affrontare questo momento con un percorso terapeutico possa aiutarla a comprendere quello che sta provando e i motivi di questi stati di ansia per farne fronte al meglio.

Qualora ne avesse il desiderio resto a disposizione, anche online, per approfondire insieme la situazione.

Un caro saluto,
Martina Malesani
Buongiorno. Quella che ci sta raccontando è una sensazione molto comune che come dice lei stesso è difficile da gestire: avere a che fare con lo stress generato dall’ansia è di notevole impatto sulla vita di ognuno di noi, ha ragione. Allo stesso tempo però mi piacerebbe farle intravedere l’altro lato della medaglia: l’ansia che prova lei prima di un esame, l’ansia cosiddetta anticipatoria, non deve essere considerata necessariamente sotto il profilo negativo. L’ansia, infatti aiuta a darci la giusta carica senza la quale non avremmo la spinta necessaria per muoverci, non avremmo la motivazione ad agire. A questo proposito ciò che le propongo è un percorso psicologico che possa in qualche modo aiutarla a rafforzare il suo essere, consolidando la sua autostima, lavorando sulla consapevolezza di sé e sui suoi vissuti emotivi, analizzando ciò che significa per lei sottoporsi a un esame e perché quindi le genera tanta ansia. Resto a disposizione per qualsiasi dubbio, domanda o chiarimento, anche on line. Saluti-Dott.ssa Francesca Chiara Racaniello
Gentile utente, la ringrazio per la sua condivisione. Il periodo storico in cui viviamo e ritmi frenetici che impone la società possono portare a sperimentare un forte stress.
L'ansia che descrive la sta bloccando in compiti di vita e per tale motivo andrebbe maggiormente indagata in un percorso di sostegno psicologico, nel quale potrà anche approfondire la percezione che ha di se stessa e delle sue capacità.
Rimango a disposizione.
Cordialità
Dott.ssa Manuela Mignani

bene.. vuol dire che è un essere umano e non un cyborg. La natura ci ha fatti così, ed ha fatto bene salvandoci la vita in moltissime situazioni.
E' anche vero, però, che una condizione di ansia eccessiva e prolungata può essere segno di qualcosa che non va, come una scarsa autostima, o un'eccessiva insicurezza e sfiducia in se stessi. Allora in questo caso bisogna chiedere l'aiuto di un professionista. ed è saggia cosa cosa farlo fin da giovani senza aspettare che il disturbo si cristallizzi e peggiori.
Tante buone cose.
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. A mio parere sarebbe utile iniziare un percorso di supporto al fine di incrementare la sua autostima e fiducia, riducendo di conseguenza l'ansia.
Gentile utente,
Mi dispiace per la situazione che riporta e capisco che sia difficile convivere con questo disagio.
È abbastanza normale sentirsi stressati di un esame. Chiaramente se queste paure interferissero significativamente sulla sua capacità di sostenere l'esame, potrebbe prendere in considerazione di rivolgersi ad un professionista per trovare alcune strategie per gestire questi vissuti.
Cordiali saluti
Buongiorno, l'ansia è un'ottima alleata quando è adeguata alla situazione e alla prestazione da dare, diventa limitante e controproducente quando è eccessivamente intensa da bloccare le azioni. Se sente che questa ansia le sta limitando la sua vita, le consiglio di parlare con un professionista che la possa aiutare nel modo adeguato.
La psicoterapia è un viaggio meraviglioso, alla ricerca del perchè lei pensi di sé stessa di essere così non-capace.
L'ansia anticipatoria prima di qualcosa che leggiamo come a volte eccessivamente minaccioso, è esperienza comunissima e chi non l'ha mai sperimentata, nella sua vita? Potrà però imparare piccole tecniche per gestirla, per accoglierla, per renderla meno invalidante. Un caro saluto
Un po' di ansia prima di un esame è normale e può perfino migliorare le prestazioni. Il rischio è che diventi paralizzante e quindi va gestita, utilizzando delle strategie. Importante è mantenere una mentalità positiva; sostituire i pensieri negativi con pensieri più positivi. Ma se la difficoltà a gestirla persiste non si dovrebbe esitare a chiedere un supporto parlando con uno psicologo che può aiutare a sviluppare strategie specifiche.
Sono a disposizione per qualsiasi dubbio o ulteriori informazioni.
Dott.ssa Simona Garatti
Buongiorno, ogni situazione è a sè, se vuole può approfondire all’interno di un percorso, se vuole rimango disponibile a tale scopo.
Sostenere un esame è un momento importante per la vita di ogni studente. Chiedersi come affrontarlo al meglio può aiutarti a strutturare una strategia da replicare ogni volta che ne avrai uno. Nella mia esperienza ho aiutato numerosi studenti ad affrontare il momento dell'esame con serenità e prontezza di riflessi, così da poter rispondere ai docenti sicuri di sè. Questo è possibile grazie a un percorso di coaching che andrà a rimuovere l'ancora negativa ("ogni volta che ho un esame --> ho ansia/paura) e costruire delle convinzioni potenzianti su di te.
Essere più sicur* di te stess* innescherà un meccanismo per cui affronterai la prova nel modo più propositivo possibile.
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Gentile utente,
gli esami vengono vissuti spesso con molta ansia e stress, mi dispiace che anche per lei sia così. L'ansia, come detto da altri colleghi, è un'emozione fisiologica, se la proviamo è perché serve a qualcosa. Nel caso dell'esame può servire a renderci più performanti, sia nello studio i giorni prima, sia nel momento stesso dell'esame. L'ansia però, a volte, può diventare eccessiva. In questi casi potrebbe essere utile individuare delle strategie in modo da poter comprenderla e gestirla, senza così che il periodo esami diventi troppo stressante. Un percorso insieme ad uno psicologo potrebbe aiutarla a trovare tali strategie e comprendere meglio questa agitazione che le scaturisce.
Rimango a disposizione per dubbi o domande.
Saluti, Elisabetta Lupidi
buongiorno, l'ansia in certe situazioni è positiva perché dà una spinta maggiore per fare al meglio di noi (ci spinge a studiare di più e meglio). Diventa un problema quando è eccessiva perché blocca le prestazioni (non si è più capace di pensare, si ha mal di pancia, mal di testa, tachicardia, attacchi di panico, ecc) in questo caso è utile consultare uno psicoterapeuta che la aiuti, innanzitutto a gestirla e successivamente a scoprirne le cause per potere risolvere alla radice la problematica.
Salve, l'ansia da prestazione è legittima e, a suo modo, può essere una forte spinta per incanalare le energie nel raggiungimento di un obiettivo, quale può essere il sostenere un esame. Se questo sforzo diventa invalidante potrebbe essere utile intervenire al fine di riequilibrare la situazione. Un abbraccio
Buonasera,
se per lei lo stress e l' ansia che descrive sono invalidanti da interferire nelle sue giornate potrebbe essere utile intraprendere un percorso di psicoterapia col fine di aiutarla a comprendere le possibili origini della sua bassa autostima e ad acquisirne maggiore consapevolezza. Avere ansia prima di un esame o qualsiasi altra prestazione è umano e sano, ma se questa è troppo elevata e difficile da gestire chiedere aiuto è la soluzione migliore.

Rimango a sua disposizione.

Un caro saluto
Luana Mazzeo
Gentile utente, è normale provare uno stato d'ansia dinanzi a prove della vita come gli esami ma quando questa è eccessiva, va gestita con professionisti adeguati. Sono certo che con un buon supporto psicologico, uscirà da questa situazione.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Buonasera, sentire tensione prima di una prova importante, potrebbe essere un punto di forza se ben strumentalizzato. Dipende però se questa tensione diventa un limite per il compito stesso. Ecco perché le consiglio una consulenza psicologica per aiutarla a fare chiarezza, approfondire questo senso di agitazione e trovare un piano dii azione più efficace.

A disposizione
Dott. Maurizio Di Benedetto
Buonasera, riguardo la sua domanda, posso dirle che, come hanno scritto correttamente i miei colleghi, una certa dose di ansia prima di affrontare un compito per noi importante, è del tutto normale. Nelle dosi giuste, l'ansia anticipatoria ci aiuta a concentrarci maggiormente e spesso a dare il meglio di noi stessi in alcune situazioni stressanti. Questo accade quando lo stimolo che percepiamo viene da noi considerato importante e preoccupante, ma non così tanto da paralizzarci. Un pò come quando una gazzella vede un leone in agguato e scappa più velocemente che può. Ha paura, sì, ma ce la mette tutta per seminare il leone e sfuggire alla sua ferocia. Per questo motivo riuscirà a correre velocissimamente. Ma se lo stimolo viene da noi percepito come esageratamente pericoloso, il nostro cervello attiverà una risposta diversa, soprattutto se riterrà di non avere le risorse per fronteggiarlo. Questa risposta assomiglia a ciò che lei descrive. Per gestire meglio queste situazioni, occorrerà lavorare proprio sulla percezione dello stimolo, in modo da renderlo meno preoccupante ai suoi occhi, e sul renderla consapevole delle sue risorse, perchè capita spesso di non accorgersi di averne molte e di efficaci a disposizione. Spero di esserle stata di aiuto. Le auguro una buona serata.
Buongiorno, essere preoccupati e sperimentare stress prima di una prova di esame o di qualsiasi esperienza che sentiamo ci possa esporre al giudizio altrui, ma soprattutto nostro, non è in sé sintomatico o segno di un problema. Sta a significare che in questo "progetto" abbiamo investito tempo ed energie e spesso un livello adeguato di attivazione prima di una prova ci permette di affrontarla con la giusta carica.
Questo, tuttavia, cambia se il livello di attivazione è troppo elevato, tanto da risultare "fastidioso" e interferire con la nostra quotidianità. Bisognerebbe capire di che tipologia di attivazioni parliamo e di che ritmi di vita intende quando si riferisce a "ritmi elevati".
Sarebbe ideale indagare con un professionista la natura e le origini di questo senso di insicurezza e di non sentirsi all'altezza che riporta.
Resto disponibile per un confronto
Dott.ssa Elisabetta Colombo
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Gentile Utente, vivere con ritmi frenetici e molte cose da fare può essere faticosissimo. Sento il dovere di legittimarle le sensazioni di ansia che avverte e di aiutarla a normalizzarle. Diversamente da quanto comunemente si crede, infatti, l’ansia non è un'emozione negativa in se stessa. Se siamo ansiosi per un esame da sostenere ciò ci permette di attivarci ed essere pronti per affrontare la performance. L'ansia tuttavia diventa disfunzionale e limitante quando è eccessiva o inappropriata rispetto alla situazione che stiamo vivendo. Inoltre può creare circoli viziosi in cui i pensieri ansiosi alimentano l'ansia stessa, portando a un aumento dei sintomi fisici e delle preoccupazioni. Penso potrebbe quindi essere utile, in seguito alla valutazione con uno psicoterapeuta, imparare a praticare tecniche di rilassamento, come la meditazione o la respirazione diaframmatica, al fine di gestire i sintomi ansiosi. Cordialmente, Dott.ssa Arianna Moroni, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Le sensazioni che prova, apprensione, agitazione, stress, ansia, sono del tutto normali prima di un evento ritenuto da noi importante come possono essere gli esami. Le chiederei che cosa le desta maggior pensiero? Il confronto, il giudizio, il risultato, altro? Solo se siamo consapevoli del perché proviamo determinate sensazioni possiamo lavorare nelle migliori modalità affinché queste non compromettino il nostro benessere.
Buongiorno, comprendo il disagio, l'ansia è una condizione che può avere un forte impatto sul nostro benessere e sulla nostra qualità della vita.
Mi sento di rassicurarla sul fatto che non ci sia nulla di sbagliato in quello che lei stia provando, ogni emozione è una domanda che chiede di spesso di essere ascoltata e accolta. Per abbassare l'intensità del dolore che l'ansia, immagino, porti nella sua vita, sarebbe importante provare a non opporsi e lasciare che esista. Mi auguro che Lei, nel frattempo, abbia trovato il significato a cui quest'ansia si lega e le strategie per fronteggiarla; se fosse ancora alla ricerca di supporto, non esiti a contattarmi.
Le auguro una buona giornata.
Buongiorno,
La gestione dello stress può variare molto da individuo a individuo, ed inoltre è importante valutare se e quando lo stress inizia a diventare fonte di sofferenza e perde la sua funzione evolutiva.
Rispetto alla paura di non riuscire, in un'ottica sistemica si potrebbe intervenire non solo per ridurla ma anche per comprendere quali dinamiche potrebbero sorreggerla per poi poter trovare strumenti più evolutivi e adeguati per affrontare gli esami.
Mi auguro che possa trovare il supporto che le serve, buona giornata.
Buonasera, l'ansia è un'emozione ed in quanto tale è necessaria e in alcuni casi, come un esame, può essere molto utile e può migliorare la prestazione. Tuttavia, spesso ci si ritrova in un circolo vizioso che si autoalimenta e se l'ansia diventa eccessiva è bene occuparsene, ascoltarla, capire da dove viene, cosa c'è dietro. Infine, trovare delle strategie più adattive e funzionali per fronteggiarla ed affrontare in modo più sereno gli esami. Un caro saluto
Buongiorno, provi a chiedersi "me ne voglio occupare?" al posto di "mi devo preoccupare?". In linea generale sconsiglio di pensare in termini di doveri e, al contrario, consiglio di agire i propri valori attraverso i propri voleri. Nonostante possa sembrare una questione lessicale la differenza è un enorme arricchimento per la persona. Sembra che il fenomeno del quale scrive le causi un marcato disagio, ad oggi le tecniche psicologiche permettono di affrontare e gestire queste specifiche problematiche in tempi ragionevolissimi.
Augurandole di sfruttare al meglio questa difficoltà la saluto caramente
Buongiorno, è normale provare ansia prima di un evento importante come un'esame!
L'ansia è un'emozione che fa parte di tutti noi ma se diventa invalidante è opportuno rivolgersi ad un professionista per imparare a gestirla. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per iniziare un percorso e imparare tecniche utili per gestire l'ansia.
Resto a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Rosa
Gentile Utente, condivido con i colleghi che l'ansia, per quanto faticosa da reggere, sia un vissuto funzionale ed utile perché prepara la persona a ciò che vede come una "prova" da affrontare. Detto questo è importante poi capire se è un'ansia circoscritta all'evento o se è un vissuto frequente e presente anche in situazioni abbastanza tranquille. Questo potrebbe parlare di lei, della sua persona e di come percepisce la realtà circostante. Su questa modalità che può diventare faticosa, è possibile lavorare per coglierne il significato e "alleggerire" il carico. Un caro saluto, Laura Mandelli
Gentile Utente,
Il lavoro che ritengo sia più utile in questo caso è quello di capire meglio i motivi che la portano a pensare di non essere capace. L'ansia potrebbe essere legata a questo sentire e presentarsi a diversi livelli d'intensità. Tenga conto che, una percentuale di ansia è funzionale e favorisce la prestazione (sostenere l'esame), quando questa, però, diventa eccessiva, può essere importante lavorarci.
Un caro saluto.
Gentile utente, sentirsi in ansia prima di un esame è un’esperienza comune e anche funzionale. Tuttavia è comprensibile che se quest’ansia è troppo elevata può ostacolare la prestazione, anziché favorirla. Potrebbe essere utile comprendere quali sono i pensieri che conducono all’insorgere dei sintomi ansiosi e lavorare su questi, oltre che fornirle degli strumenti utili per gestire i momenti di stress più acuto. Rimango a disposizione. Dott.ssa Giorgia Checchino
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Buonasera, possiamo intervenire individuando le risorse che ha o insegnandone di nuove per affrontare al meglio la situazione per cui prova difficoltà.
Utili sono anche le tecniche di rilassamento, che le faranno vivere gli esami con più serenità.
Vedrà che questo metodo aumenterà la sua autostima e sicurezza.
Le consiglio di rivolgersi a un professionista anche per risalire alla causa di questa ansia e poter risolvere la situazione in breve tempo.
Buona serata,
Dott.ssa Sara Passavanti
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Gentile utente, l'ansia di fronte agli esami e l'agitazione in periodi di stress sono stati del tutto leciti e comprensibili. Se lei ha deciso di condividere questo messaggio con noi è probabilmente già preoccupato per qualcosa. Andrebbe quindi indagato il pensiero dietro la sua preoccupazione e, se questo è per lei fonte di dolore e sofferenze, lavorare con degli obiettivi condivisi. Le consiglierei di rivolgersi ad un professionista per gestire adeguatamente queste emozioni, così da poter sostenere questi ritmi di vita forti o apportare delle modifiche laddove siano necessarie. Cordialmente
Come già detto dai colleghi l'ansia ha una sua utilità e non è strano sentirsi ansioso prima di un esame quindi direi che non è motivo di preoccupazione. D'altra parte quando l'ansia diventa un fattore di intralcio e malessere eccessivo che vanno ad intralciare la nostra vita è bene occuparsene perchè può essere indice di un malessere che ha bisogno di essere ascoltato, alleviato e decifrato.
Ci sono diverse tecniche e approcci terapeutici che la possono aiutare a risolvere la sua situazione.
Rivolgersi ad uno psicoterapeuta è una buona strada da percorrere in questi casi.
Mi contatti se desidera occuparsi della questione
Iulia Murrocu
Salve, per le mie conoscenze e anche per esperienza personale posso dirle che gli esami possono essere un momento importante in cui molte delle nostre insicurezze e dei giudizi di inadeguatezza su noi stessi vengono a galla.
La paura del giudizio degli altri a volte può essere molto forte, ma qualcosa ci tocca solo se è già presente in noi.
Le consiglio di intraprendere un percorso individuale, resto a disposizione
Veronica
Gentile utente, se tale stato non interferisce significativamente con la carriera università e con la sua vita in genere non puó non essere un problema grave ma certamente si percepisce un disagio che può essere meglio compreso e gestito.
In questi casi un percorso di counseling può essere d’aiuto.
Dr.ssa Damiano Maria
Buongiorno gentile utente, per rispondere alla sua domanda le dico che provare stress, ansia o paura non deve farla preoccupare, è normalissimo, ovviamente è da considerare quali conseguenze porta con sé questo stato emotivo: se l'ansia, la paura, lo stress arrivano a paralizzarla, a non farle dare l'esame, o a studiare in maniera ossessiva e incontrollata privandosi di sonno, pasti, ecc. allora va sicuramente analizzata e ridimensionata, per cui mi sento di suggerirle un percorso che l'aiuti a prendere consapevolezza delle dinamiche che la portano a vivere con estremo malessere questa condizione in maniera da ritrovare un equilibrio. Se invece l'ansia è tollerabile, la porta ad ottenere buoni risultati accademici e non ne compromette la vita quotidiana non c'è da preoccuparsi: la paura ci aiuta dare la giusta attenzione per qualcosa di importante per noi, per quanto i segnali vengano da noi vissuti come sensazioni di disagio sono estremamente utili a tutelarci dai pericoli.
Sicuramente le dovrei fare qualche domanda di approfondimento per esserle più di aiuto, resto a disposizione per ulteriori consigli ed eventualmente una consulenza.
Un caro saluto,
Dott. Luca Vocino.
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Buona sera, la ringrazio per aver condiviso su questo portale la sua esperienza. Mi dispiace per il disagio che sta vivendo ma premetto che non è possibile fornire una risposta esaustiva. Sarebbe necessario valutare in maniera approfondita il problema, le sue origini e le fonti di stress che in questo momento la stanno appesantendo. Le consiglierei di intraprendere un percorso per imparare ad acquisire le strategie adeguate da mettere in campo in queste situazioni. Saluti Dott.ssa Marotta Raffaella
Gentile utente, potremmo affrontare i motivi dei suoi sintomi e far in modo che possa gestire al meglio l’ansia.
Gentile utente, mi spiace molto per il suo disagio. Il mio consiglio è di cercare di capire quanto quest'ansia la limita nella sua vita o le fa vivere male la sua quotidianità. Che conseguenze ha il suo disagio? Se si accorge di esserne fortemente condizionata, allora le sarebbe molto di aiuto un consulto psicologico. Insieme a uno psicologo potrebbe riflettere sulla presenza di ansie o di insicurezze, che ad esempio, la portano a mettere in dubbio la sua preparazione prima di un esame.
Resto a disposizione, anche online.
Cordiali saluti, Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
È normale provare ansia e stress prima degli esami. Tuttavia, se questa ansia sta influenzando negativamente la sua vita quotidiana e interferendo con il suo benessere generale, potrebbe essere utile esplorare strategie per gestire meglio queste emozioni. Ci sono varie tecniche di gestione dello stress e di controllo dell'ansia che possono essere utili, come la respirazione profonda, la visualizzazione positiva, il rilassamento muscolare progressivo o la mindfulness. Inoltre, se l'ansia diventa debilitante o persistente, potrebbe essere utile parlare con uno psicologo per ricevere un sostegno professionale.
Gentilissima utente,
è normale sentirsi agitati e stressati prima degli esami, soprattutto se si hanno ritmi di vita intensi. Tuttavia, se questo stress diventa eccessivo e interferisce con la tua capacità di studiare e prendere gli esami, potresti voler cercare aiuto da un professionista della salute mentale o da un consulente accademico.
Alcune strategie che potresti provare per gestire lo stress durante gli esami includono la pratica di tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, l'esercizio fisico regolare, mangiare in modo sano, dormire a sufficienza e pianificare il tuo tempo in modo efficiente.
Ricorda che è importante prendersi cura della propria salute mentale e chiedere aiuto quando ne hai bisogno. Rimango a sua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba

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