Dott.ssa
Arianna Maria Coglio
Psicologo,
Psicologo clinico
Altro
Busto Arsizio 2 indirizzi
Esperienze
Diagnosi e Riabilitazione ADHD, DSA, supporto compiti
Trattamento con tecniche ABA per Autismo
Tecniche di rilassamento per bambini ed adulti
Colloquio psicologico
Riabilitazione neuropsicologica per disturbi dell'attenzione, della memoria, difficoltà di apprendimento
Riabilitazione neuropsicologica per malattie neurodegenerative
Nei miei studi è possibile effettuare sedute di Neurofeedback
https://www.studiouniversopsicologia.it
Aree di competenza principali:
- Psicologia clinica
- Psicodiagnostica
- Psicologia dell'età evolutiva
- Psicologia della salute
Indirizzi (3)
Piazza Vittorio Emanuele II, Busto Arsizio
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Via Battisti 5, Lozza
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19 recensioni
Punteggio generale
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MV
Molto chiara nel valutare il problema e molto professionale, mi ha fatto sentire a mio agio.
Alberto
Molto professionale e paziente
Ho trovato positivo il modo di approcciare i temi posti e le soluzioni
SB
Sono una sua paziente da un paio di mesi. Mi sta aiutando molto a sbloccarmi su alcune mie questioni personali e familiari.
Apprezzo molto la sua professionalità e la sua pazienza. Ascolta e ti aiuta a vedere ciò che da sola non riesci.
Mi trovo molto bene.
Paziente
Mi sento di consigliare la dottoressa, mi sono sentita a mio agio dal primo secondo, finalmente ho trovato empatia,competenza e comprensione.
Nonostante il momento difficile grazie a lei ho trovato il modo di mettere a fuoco i miei obiettivi e un percorso per trovare la mia serenità.
C
Bravissima, super professionale, sempre gentile e disponibile.
Ho cambiato vari psicologi prima di conoscerla e nessuno è mai stato al pari, consigliatissima davvero.
Linda
Dolce, simpatica...mia figlia si trova molto bene!
Quando vado prendere mia figlia la trovo serena ed entusiasta del tempo passato con la Dottoressa Arianna
Sharon
Dottoressa molto disponibile ed empatica, già dalla prima seduta ti senti subito a tuo agio, capita ed ascoltata
L. M.
La Dottoressa è molto cortese e professionale, disponibile e chiara nelle spiegazioni. Molto attenta nel cogliere i punti importanti di un discorso affrontato.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 32 domande da parte di pazienti di MioDottore
Gentilissimi dottori, sono un ragazzo di 26 anni e da quasi un anno soffro di ansia e depressione con pensieri intrusivi con il tema dell'orientamento sessuale. I pensieri intrusivi sono sopraggiunti solo un momento dopo l'inizio dello stare male - già in passato avevo sofferto di tale disturbo ossessivo ma riuscii a superarlo - al momento sono sotto cura da uno psichiatra che mi ha prescritto zoloft 50mg e aripiprazolo 5mg che assumo regolarmente da aprile. Ultimamente, dopo vistosi progressi dal punto di vista depressivo e ansioso, ma non dei pensieri intrusivi, il mio dottore mi ha suggerito di ridurre l'aripiprazolo e di assumerlo a giorni alterni. Io in questi giorni mi sento più ossessionato a cercare di capire quale sia realmente il mio orientamento sessuale; il mio medico dice che è abbastanza difficile che io a 26 anni possa aver cambiato orientamento ed essere diventato omosessuale e che questa è una paura soggettiva che posso superare uscendo e distraendomi con gli amici. Vivo ogni giorno dalla mattina alla sera giocando una partita a scacchi con me stesso, chiedendomi se sono attratto o sconfortato dal corpo maschile e facendo continue ricerche sul web o forum per capire se io sia omosessuale o meno; il tutto mi pesa perché dovrei concentrami sugli studi che sto finendo ma la distrazione mi sembra solo un posticipare le mie paure. Non so se devo accettare di poter essere omosessuale a questo punto per poter vivere in serenità, all'idea però provo ansia e peso e non so più se stia mentendo a me stesso o meno. Che consigli avete dal punto di vista terapeutico, sia farmacologico che psicologico? Potrebbe un aumento dei farmaci aiutarmi a razionalizzare meglio? Perché non riesco a farmi convinto una volta per tutte sul mio orientamento sessuale e andare avanti?
Buongiorno, mi spiace per la situazione di disagio che sta vivendo.
Difficile calmare un mare in tempesta cercando di fermarlo decidendo che si fermi. Le consiglio, qualora non lo avesse ancora fatto, di provare l'approccio della mindfulness perché nel disturbo ossessivo spesso risulta essere molto efficace. Cordialmente

Non so se soffro di attacchi di panico.
Delle volte mi capita di provare sensazioni negative (tristezza, stress, frustrazione ecc) e ad un certo punto vengo investita da un qualcosa che sento crescere dentro di me fino ad esplodere. Inizio così ad avere il battito del cuore accelerato, senso di costrizione al petto, debolezza e fatico a respirare. Ho respiri rapidi e veloci e l’unico modo per uscirne è quello di appoggiarmi e di concentrarmi sulla respirazione più lenta e profonda. Il tutto dura qualche minuto.
Queste crisi però mi capitano soprattutto quando piango.
Di cosa si tratta? Perché delle volte compaiono e altre volte no?
Buongiorno, potrebbe essere un attacco di panico. Le consiglio di rivolgersi ad un professionista per meglio comprendere la situazione e trovare gli strumenti per stare meglio. Cordialmente

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