Buongiorno,un anno fa mi sono state diagnosticate l’intolleranze all’uovo (89%)e al frumento (31%),

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Buongiorno,un anno fa mi sono state diagnosticate l’intolleranze all’uovo (89%)e al frumento (31%), il medico mi ha detto di toglierli dalla mia alimentazione e mi hanno consigliato di fare i test anche ai figli... il più piccolo, 9 anni è intollerante al 100% a uovo frumento e nocciole, l’altro, 14 anni a uovo e nocciole X 55% e frumento a 61%... i vari medici che ho sentito hanno pareri discordanti sulle diete da seguireo meno, voi cosa mi consigliereste?! Grazie in anticipo delle risposte
Buongiorno le intolleranze si manifestano con sintomi diversi come eruzioni cutanee persistenti, disturbi digestivi e gastrointestinali, emicrania frequenti e sonnolenza. Se sono presenti questi sintomi é meglio escludere gli alimenti che contengono il componente che può far scatenare il sintomo. Per confermare l'intolleranza si toglie dalla dieta gli alimenti per poi integrarli e vedere quale risposta si ottiene. Questo deve essere fatto per i 3 alimenti in caso.
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Salve signora, le Intolleranze alimentari provocano al nostro corpo disturbi fastidiosi, è consigliabile sempre una dieta dove si escludono gli alimenti che danno questi sintomi. Non so cosa le hanno consigliato gli altri medici ma io agire così.. Per quanto riguarda i bimbi non è da escludere che crescendo queste intolleranze possano anche sparire. Cordiali saluti
Salve, in primis io valuterei con quale test sono state eseguite le intolleranze per dare almeno una iniziale veridicità a quello che è stato scritto. Sappiate che per i medici le intolleranze non esistono (se non le allergie) e dunque io mi baserei esclusivamente sui segnali che dà l'organismo. Se mangiare determinati arreca fastidio in qualche modo (sintomi gastrointestinali, orticaria o simili) io li escluderei a prescindere e proverei a fare una reintroduzione futura per valutarne la risposta.
Buongiorno, sarebbe utile sapere con quale test ha eseguito le intolleranze e se lei ed i suoi bambini manifestate qualche disturbo quando ingerite questi alimenti.
Un altra informazione utile sarebbe sapere se lei ed i suoi figli abbiate sofferto di allergie od intolleranze durante lo svezzamento. In ogni caso se le risposte sono positive è consigliabile un astensione da questi alimenti per almeno 3 mesi per poi reintrodurli gradualmente.
In ogni caso sono a sua disposizione per eventuali altri chiarimenti al mio cellulare. Buona giornata!
Buongiorno signora, mi incuriosisce molto la percentuale dell’intolleranza che riporta sia per lei che per i suoi figli e sarei curiosa di sapere che test ha effettuato...Le dico questo perché per quanto riguarda il discorso allergie e intolleranze, purtroppo, c’é poca chiarezza e invece bisogna farne perché non sono la stessa cosa. Nel primo caso è una reazione mediata da anticorpi, nel secondo no. Quindi gli unici test validi sono quelli che ricercano su sangue anticorpi specifici per quei dati alimenti. Tuttavia, anche in tal caso bisogna vedere che tipo di anticorpi viene ricercato e verso quale alimento. Infatti non è sempre tutto oro quello che luccica, le faccio un esempio: per far sì che il nostro corpo produca anticorpi contro un determinato alimento c’é necessitá che l’alimento venga introdotto alimento una volta nella sua vita. Se non ha mai mangiato la selvaggina e risulta intollerante/allergica alla stessa tramite test che ricerca anticorpi, quel test non è affidabile... E comunque le intolleranze non sono correlate a una reazione anticorpale. Premesso che non conosco tutta la sua storia clinica, il mio consiglio è quello di provare comunque a tenere esclusi gli alimenti imputati per 4 settimane dalla vostra alimentazione, mangiando in modo sano e dopo inserirne uno a settimana e valutare le reazioni (cutanee o digestive). Se non ha nessun disturbo li tollera benissimo e può continuare a consumarli. Saluti.
buongiorno, i cibi incriminati cioè l'uovo , il frumento e nel caso del bambino anche le nocciole vanno tolti e poi riinseriti uno per volta una volta a settimana per vedere le eventuali reazioni
Buongiorno,
esiste tutt'oggi molta confusione tra intolleranze alimentari ed allergie. Può verificare quale tipo di test di intolleranza ha effettuato ed eventualmente ripeterlo.
il test sulle intolleranze alimentari ad oggi più attendibile è il Citotest ( test leucocitotossico ) che prevede un prelievo di sangue e la evidenziazione di una reazione avversa dei globuli bianchi ( leucociti ) al contatto con un pannello di alimenti liofilizzati. L'osservazione della reazione avversa ( rigonfiamento, rottura...) del globulo bianco al microscopio può evidenziare una intolleranza di primo, secondo o terzo grado ; il consiglio è di eliminare l'alimento per un mese, due o tre mesi per poi reintrodurlo gradualmente. Buona giornata
Salve, premettendo che bisognerebbe sapere che tipo di test è stato effettuato per verificarne l'attendibilità, sono d'accordo con quanto detto dai miei colleghi. Anch'io le suggerisco di eliminare per un mese gli alimenti a cui è risultata intollerante e dopo tale periodo reintrodurre uno alla volta gli alimenti, ognuno per 1 settimana e valutare le reazioni del suo corpo.
Buona giornata
Buongiorno, concordo pienamente con i colleghi, esiste moltissima discordanza circa le intolleranze e i test accreditati per diagnosticarle. Per cui la prima cosa è capire che test è stato fatto, secondaria cosa bisogna cercare di capire cosa ha mangiato in quel periodo e che reazioni ha avuto. Escludere degli alimenti perchè intollerante non vuol dire escluderli per sempre ma mangiare senza quegli alimenti per un certo periodo di tempo cercando di osservare se non ci sono più reazioni e poi pian piano reintrodurne uno per volta in un tempo molto lungo e a quantità ben specifiche sempre per studiare il corpo come reagisce. Tenga un quaderno dove si appunta tutto quello che mangia e come si sente sia lei che i bambini e riproporre lo stesso "menu" dopo 60- 90 giorni aggiungendo una piccola quantità dell'aliment al quale è intollerante, scrivendo la quantità che ha mangiato e veda come reagisce il corpo.
Spero di averle dato uno spunto di riflessione
Per qualsiasi dubbio non esiti a contattarmi
Le auguro una buona giornata
Dott.ssa Valeria Papa
Biologa Nutrizionista
Buonasera, non esistono test per le intolleranze alimentari di uova, frumento ect...validati scientificamente. Gli unici test validati scientificamente sono i breath test per l'intolleranza al lattosio e per la celichia. Se lei ed i suoi figli avete sintomatologie legate ad intolleranze alimentari le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista. Per capire quali sono gli alimenti che creato intolleranza bisogna seguire una dieta ad esclusione. Questo tipo di dieta elimina una data classe di alimento (es. uovo). Si vede come si reagisce a tale eliminazione e poi si integra nuovamente nella dieta. Se durante il reaintegro si osservano di nuovo problemi si è riusciti ad individuare l'alimento a cui si è intolleranti. E così si continua anche per tutti gli altri alimenti di cui si suppone un'intolleranza. Per maggiori informazioni mi contatti. Cordiali Saluti
Salve,vorrei approfondire la sintomatologia che la ha portata a sottoporre lei e i suoi figli a questi test e quale test è stato effettuato.I segnali del corpo non sono da sottovalutare e,conoscendoli,si potrà valutare una dieta di rotazione.Mi contatti in privato,saluti
Dal '90 mi occupo di intolleranze alimentari, curando e guarendo molti disturbi e sintomi. Premesso che il cibo è molto legato alle nostre emozioni, bisogna 1) eliminare i " poveri" cibi incriminati per almeno 6 mesi e vedere come cambiano i parametri biologici e gli eventuali sintomi 2) reintrodurre gradatamente, dopo uno studio accurato del setting emozionale, i cibi incriminati. A volte la reazione immunologica permane anche per un anno e più. Sono disponibile anche on-line.
Buonasera, attualmente gli unici test scientificamente attendibili per la diagnosi delle intolleranze sono quelli per lattosio (breath test) e glutine (anticorpi e biopsia). Qualsiasi altro test non ha nessuna valenza scientifica universalmente accettata.
Il discorso è diverso in caso si parli di allergie. Saluti.
Buonasera gentie utente, non esistono test per le intolleranze alimentari di uova, frumento validati scientificamente. Gli unici test validati scientificamente sono i breath test per l'intolleranza al lattosio e per la celichia. Cordiali Saluti
Buongiorno,
le uniche intolleranze alimentari che possono essere diagnosticate con un test validato sono la celiachia, l'intolleranza al lattosio e al nichel. Negli altri casi, la causa dei disturbi va ricercata altrove, per cui, prima di eliminare completamente alcuni alimenti dalla sua dieta, le consiglio di rivolgersi a un professionista della nutrizione.
Cordiali saluti
Se un alimento le da fastidio è con sigliatoridurlo oppure escluderlo dall'alimentazione
Saluti
Buongiorno, prima di tutto mi verrebbe da chiederle che tipo di test ha eseguito? perché purtroppo in commercio ci sono molti test per le intolleranze che non hanno valore medico e non sono riconosciuti a livello scientifico e diagnostico. Dopo di che valuterei i sintomi e imposterei un piano nutrizionale ad esclusione con l'obbiettivo di reinserire nel tempo e gradualmente gli alimenti esclusi valutando eventuali reazioni e tolleranza soggettiva. Il tutto affiancato da diario alimentare. Cordialmente
Buonasera Signora, per capire come agire è necessario valutare il test, e capire che sintomi ha, ci possiamo sentire anche online. Dott.ssa Benedetti
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i test per le intolleranze alimentari sono del tutto indicativi, ci sono alimenti che tolleriamo di più e altri meno con effetti indesiderati diversi.
Seguire un regime personalizzato potrebbe aiutarvi
buona giornata
Buongiorno, sarebbe da valutare la situazione in generale a partire dal motivo per il quale ha fatto i test, se ha dei disturbi e se i suoi figli ne hanno. I test di intolleranza non sono scientificamente validati in quanto non risultano sempre attendibili. Le consiglierei una visita nutrizionale approfondita così da indagare meglio quale potrebbe essere la soluzione ideale per il suo caso.
Buona giornata.
Buona sera Gentile Utente, se vi sono delle Allergie o intolleranze alimentari bisogna intanto capire se vi è una sintomatologia e se coinvolge il sistema immunitario anche in piccolissime quantità (allergia) oppure è una una semplice intolleranza. Effettuo test tramite un piccolo prelievo capillare. Se fosse interessata non esiti a contattarmi.
Dottoressa Federica Calicchia
In campo allergologico, c’è tuttora molta confusione sia nella popolazione generale che nel personale sanitario tra allergia ed intolleranza alimentare.
In generale, le intolleranze alimentari sono il tipo più comune di reazione avversa ad alimenti che, a differenza delle allergie, riconoscono alla base un meccanismo NON-immunomediato e non valutabile tramite prelievo ematico.
Le intolleranze più comuni sono quelle ai carboidrati (lattosio, fruttosio, ecc) e si presentano con sintomi clinici, quali distensione e dolore addominale, flatulenza, nausea, aumento della motilità intestinale e diarrea e, talvolta, possono presentarsi sintomi extraintestinali, quali mal di testa, vertigini, disturbi della memoria e letargia.
La diagnosi di intolleranza alimentare viene effettuata principalmente attraverso l’anamnesi personale ed il breath test all’idrogeno.
L'allergia alimentare all'uovo (non esiste l'intolleranza all'uovo!) può essere diagnosticata con: skin prick test; determinazione delle IgE sieriche totali e specifiche; determinazione degli epitopi antigenici; atopy patch test e Test di Provocazione Orale (TPO), che rappresenta il gold standard.
NON sono considerati scientificamente attendibili: analisi del capello, test muscolare kinesiologico, test di citotossicità, test elettrodermico (Vega test), tecniche di eliminazione dell'allergia di Nambrudipad (NAET), dosaggio anticorpi IgG e IgG4 alimento-specifici e Pulse test.
Buonasera, consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista per stilare piani alimentari specifici, considerando che molti alimenti e allergeni crociano. Per cui bisogna eliminare non solo gli alimenti a cui si è allergici ma anche eventuali allergie crociate
Buongiorno, le consiglio di farsi seguire da un nutrizionista che abbia una ampia visione e che sia ben aggiornato sulle ultime notizie/studi riguardo le sue problematiche, senza pregiudizi e metodi fissi, ma con flessibilità e dinamicità.
Salve, di fronte a un' intolleranza conclamata da appositi esami e con successiva diagnosi, la cosa migliore è togliere questo alimento dalla dieta. La sua integrazione successiva può essere suggerita dal fatto che l'intolleranza non è al 100%, ad esempio nel suo caso rispetto all'uovo si ha un 89%. Un regime pianificato e controllato è la soluzione migliore per poter garantire un ottimo stato di salute
Buongiorno,
nel caso delle intolleranze alimentari occorre eliminare per qualche mese, sotto controllo del nutrizionista, i cibi responsabili del disturbo, sostituendoli con altri capaci di soddisfare le esigenze nutrizionali dell'organismo. Dopo il periodo di astinenza, si può provare a reintrodurre gradualmente questi alimenti nella dieta.
Le consiglio pertanto di rivolgersi ad uno specialista della nutrizione che la potrà aiutare attraverso un piano alimentare personalizzato .
Buon pomeriggio, le percentuali di intolleranza mi portano a precisarle che ad oggi, purtroppo, sono molto diffusi test dalla dubbia (se non inconsistente) validazione scientifica e clinica. Si affidi a Breath Test e a metodiche clinicamente validate e riconosciute dall'Evidence Based Medicine e si rivolga a personale sanitario specializzato per affrontare nuovamente la sua istanza.
Cordialità
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi ad un biologo nutrizionista che possa seguirla nella dieta di eliminazione, che hanno già spiegato i miei colleghi. Non credo che il test da lei eseguito sia valido, purtroppo il mercato è ricco di questo tipo di test del resto molto costosi, tuttavia è comprensibile la sua scelta nel effettuarlo. I sintomi della scarsa tolleranza ad un determinato alimento possono essere molto fastidiosi e ridurre la qualità della vita, tuttavia non trattandosi di un allergia vera e propria, è raro dover eliminare del tutto un determinato alimento. Potrebbe essere sufficiente ridurre la frequenza del consumo, scegliere il metodo di cottura o gli abbinamenti. In questo può guidarla un biologo nutrizionista che l'aiuta a gestire la sua dieta e quella dei suoi bambini ed eventualmente capire la causa di queste intolleranze (in collaborazione con il medico naturalmente). Cordiali saluti.
Salve. Innanzitutto credo sia bene specificare che se le intolleranze sono state diagnosticate solo attraverso i "test per le intolleranze", questi non sono ancora validati a livello scientifico e quindi, purtroppo, sulla base di questi solamente non vi è indicazione di esclusione di quei cibi. Differente, invece, a mio avviso, è la valutazione effettiva di sintomi che compaiano dopo l'assunzione di quegli alimenti che il test ha identificato: ad oggi, quindi, questa sola è la via per scoprire le intolleranze effettive, valutare la reazione che si scatena con l'introduzione di quegli alimenti. Una volta che si è identificato quindi il problema, allora sì, per stare meglio è necessario lavorare sull'esclusione piuttosto che sulla ricerca della soglia massima tollerata dall'organismo per quel dato cibo. Diventa necessario per poter condurre una buona qualità di vita!
Buongiorno,
Oggi esistono molti test per intolleranze, ma spesso sono poco veritieri.
Bisogna distinguere sempre tra allergie e "intolleranze", che sono 2 cose ben diverse.
Consiglio visita da gastroenterologo per far meglio chiarezza sul problema. Oltre ciò anche visita nutrizionale.
A disposizione
Dott Stefano Carrara
Biologo nutrizionista e massaggi per il benessere
Cavenago di brianza e Rho
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Buongiorno. Attualmente le uniche intolleranze validate sono quelle al lattosio e all'istamina quindi, poiché immagino che la ragione dei suoi accertamenti risieda in fastidi riscontrati a livello gastrointestinale, io le consiglio di rivolgersi ad un Allergologo per indagare maggiormente il problema. Le consiglio poi una visita da un Nutrizionista per valutare se ci sia bisogno di stilare un piano dietetico personalizzato. Resto a disposizione, Dott.ssa Alessandra Guidobaldi
Buongiorno, ad oggi gli unici test validati scientificamente sono quelli per il lattosio (breath test) e per il glutine, comunemente conosciuta come celiachia.
Per quanto riguarda le allergie alimentari consiglio invece una visita specialistica da un allergologo che dopo una attenta analisi potrà indirizzarla verso test più specifici come il prick test.
Prima di escludere qualsiasi tipo di alimento (senza che vi siano delle reazioni gravi) consiglio di scavare più a fondo con test validati.
Buongiorno, bisognerebbe capire la validità dei test scientifici effettuati, perchè gli unici test validati scientificamente per le intolleranze sono quelli per il glutine e il breath test per il lattosio, diverso è il caso in cui si tratti di allergie, in ogni caso se l'ingestione di questi alimenti provoca effetti avversi può escluderli dalla dieta ma parli anche con il suo medico.
Buonasera, ad oggi gli unici test per le intolleranze validati scientificamente sono il Breath Test per l'intolleranza al lattosio e i test sierologici (seguiti da biopsia intestinale) per la celiachia. E' opportuno indagare ulteriormente tramite test validati; una volta riscontrato il problema, si può procedere riducendo la frequenza di consumo prima di escludere in maniera definitiva gli alimenti citati.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Salve. Le vere intolleranze sono poche (es. lattosio). Quelle a cui si riferisce lei presumo derivino da un test delle "intolleranze", che spesso dà risultati contrastanti e a volte fuorvianti. Il mio consiglio non è mai di eliminare una categoria di alimenti (specialmente così importanti come le uova), ma di procedere, sotto supervisione di un professionista esperto, a una dieta a eliminazione e successiva reintroduzione degli alimenti sospetti. Vedrà che la maggior parte di essi in realtà era soltanto un'ipersensibilità transitoria. Spero di essere stato utile

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