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Risposte ai pazienti

ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore

Mi è stata diagnosticata la fibtomialgia un paio di anni fa. Fra tutti i sintomi tipici di questa sindrome, ho molti diturbi a livello intestinale da diversi anni: gonfiore persistente, crampi quotidiani all' addome, digestione lenta e difficoltosa, flatulenza, emicranie fortissime che insorgono spesso in fase digestiva. Ho letto di studi che ipotizzano una relazione fra i problemi intestinali e i dolori fibromialgici e questo stato di infiammazione totale che avverto. Da poco ho eliminato dalla dieta glutine, caseina, mais, legumi, solanacee. Ho visto dei miglioramenti, ma vorrei essere seguita da uno specialista che mi sottoponga a qualche test per verificare carenze e problemi e che mi indichi un'alimentazione adatta ai miei disturbi, con eventuali integrazioni. Mi potete aiutare per favore? Sono stanca di medici che non ascoltano. Attendo fiduciosa.

Salve signora, la fibromialgia viene trattata dal punto vista alimentare con un protocollo autoimmune (lei è già sulla strada giusta), ma esistono degli accorgimenti specifici dello stesso in funzione della specifica patologia. Inoltre è importante andare a fare un quadro della situazione a livello intestinale. Esistono degli esami per indagare sul grado di infiammazione e il grado di alterazione della permeabilità intestinale. Inoltre è bene andare ad indagare sul grado di carenze vitaminiche e di sali minerali. Fondamentale è l’applicazione di un protocollo specifico per la pulizia intestinale e il ripristino dell’eubiosi: il funzionamento del microbiota è fondamentale. Dott.ssa Michela Capuzzoni (michela.capuzzoni@gmail.com)

Dott.ssa Michela Capuzzoni

Domande su Intolleranze alimentari

Buongiorno,un anno fa mi sono state diagnosticate l’intolleranze all’uovo (89%)e al frumento (31%), il medico mi ha detto di toglierli dalla mia alimentazione e mi hanno consigliato di fare i test anche ai figli... il più piccolo, 9 anni è intollerante al 100% a uovo frumento e nocciole, l’altro, 14 anni a uovo e nocciole X 55% e frumento a 61%... i vari medici che ho sentito hanno pareri discordanti sulle diete da seguireo meno, voi cosa mi consigliereste?! Grazie in anticipo delle risposte

Buongiorno signora, mi incuriosisce molto la percentuale dell’intolleranza che riporta sia per lei che per i suoi figli e sarei curiosa di sapere che test ha effettuato...Le dico questo perché per quanto riguarda il discorso allergie e intolleranze, purtroppo, c’é poca chiarezza e invece bisogna farne perché non sono la stessa cosa. Nel primo caso è una reazione mediata da anticorpi, nel secondo no. Quindi gli unici test validi sono quelli che ricercano su sangue anticorpi specifici per quei dati alimenti. Tuttavia, anche in tal caso bisogna vedere che tipo di anticorpi viene ricercato e verso quale alimento. Infatti non è sempre tutto oro quello che luccica, le faccio un esempio: per far sì che il nostro corpo produca anticorpi contro un determinato alimento c’é necessitá che l’alimento venga introdotto alimento una volta nella sua vita. Se non ha mai mangiato la selvaggina e risulta intollerante/allergica alla stessa tramite test che ricerca anticorpi, quel test non è affidabile... E comunque le intolleranze non sono correlate a una reazione anticorpale. Premesso che non conosco tutta la sua storia clinica, il mio consiglio è quello di provare comunque a tenere esclusi gli alimenti imputati per 4 settimane dalla vostra alimentazione, mangiando in modo sano e dopo inserirne uno a settimana e valutare le reazioni (cutanee o digestive). Se non ha nessun disturbo li tollera benissimo e può continuare a consumarli. Saluti.

Dott.ssa Michela Capuzzoni

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