Sono un ragazzo di 26 anni, ho un buon lavoro, guadagno bene, ma ho un problema che mi assilla di cu

40 risposte
Sono un ragazzo di 26 anni, ho un buon lavoro, guadagno bene, ma ho un problema che mi assilla di cui non riesco a parlarne con nessuno. Penso di essere diverso dagli altri maschi, di avere qualcosa che non va. Sono andato da un andrologo che ha cercato di rassicurarmi ma io non sono sicuro. Per questo evito di avere una storia con le ragazze che mi attraggano ma allo stesso tempo, mi creano molta ansia. Voglio uscire da questa angoscia ma non so come fare.
Penso che parlare con uno/a psicoterapeuta possa esserLe d’aiuto per affrontare le sue difficoltà.Potrà comprendere un po’ di più l’angoscia che prova e trovare dei modi per superarla. Potrà capire di più se stesso ed esplorare la sua sensazione di diversità rispetto agli altri uomini. Condividere i suoi problemi con un/a psicoterapeuta più essere l’inizio per stare bene. Saluti Dott.ssa Carmen Scantamburlo

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Buonasera, ha fatto bene a rivolgersi a un andrologo per escludere componenti organiche. Quello che può fare ora è cercare quali aspetti psicologici la condizionano e non le consentono una vita intima e relazionale serena. Non è infrequente avere delle insicurezze e molti ragazzi come lei faticano a parlarne. Per farlo è opportuno rivolgersi a uno psicoterapeuta,può farsi consigliare uno specialista dal suo medico di famiglia. Cordiali saluti
Salve, sì certamente come prima cosa dovrebbe assicurarsi che non c'è niente di organico, facendosi visitare da un andrologo. Poi inseguito dovrebbe fare una terapia con uno psicosessuolo, che sicuramente con la terapia l'aiuterà in questa fase importante della sua vita ma molto delicata piena di insicurezze, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Salve, da quello che scrivi deduco che questa situazione ti induce molta ansia, molto spesso quando non comprendiamo quello che stiamo vivendo ci creiamo dei fantasmi che aleggiano accanto a noi. Ti dico questo non per sottovalutare il tuo problema ma per farti comprendere che forse è preferibile affrontarlo parlandone magari con un terapeuta, in quanto la conoscenza e la consapevolezza ci aiuta ad affrontare le nostre paure.
Saluti. dott.ssa Rosalba Cardillo
Salve effettivamente il primo pensiero é quello di identificare eventuali componenti organiche per il suo disturbo, ma una volta esclusa una patologia di natura fisica si può pensare di spiegare il suo disturbo con quello che in gergo tecnico viene definita "ansia da prestazione". Si tratta di qualcosa di molto comune, in particolar modo quando si ha a che fare con persone alle quali si tiene particolarmente.
Il fatto di rivolgersi ad uno specialista potrebbe aiutarla a convivere con questo aspetto e con una certa quota di insicurezza che si percepisce fra le righe. Provi a capire cosa in particolare la fa sentire giudicato e lo affronti con un terapeuta, affinché possa vivere più serenamente gli incontri col partner
L'insicurezza sul proprio corpo , dubbi sulla virilità che non trovano sollievo neanche da un esame obiettivo fatto da un medico specialista, sono segni di un profondo malessere, espressione di quanto l'identità non solo sessuale, sia un campo minato pieno di minacce e di aree inesplorate.
Le domande che sottendono a queste angosce sono tipiche dell'adolescenza, sono normale? Sono uomo come vorrei? Tutti interrogativi angoscianti che se non affrontati e risolti, possono incidere molto negativamente sulla qualità della vita.
La psicoterapia è certamente uno strumento prezioso, l'incontro con l'altro la chiave per riconoscersi e trovarsi.
Buongiorno, ha fatto bene ad escludere patologie fisiche, ora sarebbe opportuno fissare un colloquio psicologico. Lei è giovane e prima inizia una terapia e meglio ne uscirà. Sicuramente ha bisogno di aiuto e sostegno, non aspetti ancora. Cordiali saluti.
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Salve, ha già fatto un passo importante, quello di andare da uno specialista, anche se non ha personalmente ricavato delle certezze, ma è normale che lei voglia approfondire l’argomento ed essere sicuro di essere all’altezza di un approccio soddisfacente.
L’aiuto di un terapeuta è sicuramente la cosa migliore in questo momento è che potrà sbloccare la situazione in breve tempo per riportare il suo stato d’animo alla serenità.
Buonasera,

Da quello che scrive si avverte la profonda sofferenza che sta attraversando.
Spesso il nostro corpo diventa teatro delle nostre emozioni, acquistando dunque parola e agendo per noi.

Andare da uno specialista è il primo passo verso la risoluzione del suo malessere, escludendo possibili cause organiche potrà valutare la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia attraverso il quale analizzare quali possibili dinamiche relazionali muovono le sue difficoltà e quali sono le radici delle stesse.
L'approccio psicoanalitico interpersonale potrebbe essere molto indicato.

Un caro augurio.

Dott.ssa Elisabetta Giuli
Salve...'andrologo...ha cercato di rassicurarmi ma io non sono sicuro..' queste le sue parole. la difficoltà nell esporre il suo problema l ha già affrontata con la visita dall andrologo e chiedendo aiuto su questo sito...adesso dovrebbe fare un secondo passo...prendere un appuntamento con uno psicologo/psicoterapeuta per approfondire e cercare di capire meglio cosa c'è dietro questa ansia che la porta a evitare relazioni e le fa pensare che ci sia qualcosa di 'diverso'.
resto disponibile per ulteriori dubbi.
Buonasera, mi colpisce la sua affermazione ‘penso di essere diverso dagli altri maschi, di avere qualcosa che non va’. Per lei essere diverso (non specifica bene in che senso) significa avere qualcosa che non va... su questo possiamo fare già qualche riflessione perché, so che è difficile pensarlo, ma essere (eventualmente perché ancora lei non ne è certo) diverso non vuole dire avere qualcosa che non va. Rispetto alla sua esternazione la cosa che mi sembra più importante è lo stato di ansia e di vera e propria angoscia che vive in questo periodo a causa di questo stato di incertezza sul suo stato fisico o psichico e sull’evitamento che mette in atto nei confronti delle ragazze che lo attraggono. Se la motivazione ad uscire da questa condizione è sufficientemente forte direi che potrà giovargli il parlare con un professionista esternando inizialmente tutto ciò che prova e lavorando poi insieme per ricercare la causa di questo disagio e infine la soluzione ovvero una maggiore lucidità e consapevolezza di ciò che si sente di essere in termini di identità personale e di genere e una maggiore sicurezza e stima di se stesso. Un cordiale saluto. Dott.ssa Daniela La Porta
Il senso di avere qualcosa che non va a volte è determinato da aspetti personali che non si conoscono, da emozioni non ben focalizzate. Non avvicinarsi alle ragazze potrebbe semplicemente essere legato alla paura di non essere all’altezza, sensazione molto frequente ai primi approcci sentimentali.
Provi a comprendere meglio quello che le accade, facendosi aiutare da un collega della sua città.
Un cordiale saluto.
Buonasera, lei dice” ho paura di essere diverso dagli altri maschi”.Che cos’e che ha un maschio? L’andrologo dice che va tutto bene, ma lei continua a non esserne sicuro. Mi sembra evidente che la sua questione abbia una matrice psicologica che ha trovato il modo di esprimersi attraverso questo sintomo, che in buona sostanza si manifesta quando potrebbe esserci un incontro , un incontro con l’altro che lei sente come angosciante e fonte di ansia.
Un percorso di psicoterapia la potrebbe aiutare a comprendere la natura profonda di ciò che prova e sciogliere ciò che causa il sintomo.
Cordialmente
Dr.ssa A Russo
Buonasera, il primo passo che ha fatto bene a compiere è stato quello di rivolgersi a un andrologo per escludere problematiche organiche. Potrebbe ora rivolgersi a uno psicologo per una consulenza psicologica per esporre il suo problema e il conseguente disagio emotivo nelle relazioni con l'altro sesso. Confrontarsi e aprirsi a un professionista potrà solo portarle giovamento. Resto a disposizione. Cordiali saluti, dott.ssa Paola De Martino
Caro ragazzo di 26 anni,
intanto è riuscito a parlarne con l’andrologo che ha escluso cause organiche, ma questo non è stato sufficiente a rassicurarla, perché continua a pensare di avere “qualcosa che non va”.
Una buona psicoterapia potrebbe aiutarla ad affrontare questo disagio.
Un caro saluto,
dott.ssa Rita Reggimenti
Buongiorno, confusione e ansia sono stati d'animo con i quali è molto difficile convivere. Escludendo, come mi sembra, cause organiche , potrebbe rivolgersi ad uno psicologo o psicoterapeuta per intraprendere un viaggio dentro di se stesso alla scoperta di cosa la tiene così tanto in tensione e avviarsi ad una vita più serena.
Un cordiale saluto. Dott.ssa Alessandra Albani
Salve. Il primo passo per sgombrare il campo da qualsiasi ipotesi biologica l'ha fatto! non le rimane che esplorare assieme ad uno specialista della mente cio' che la preoccupa, cio' che le fa paura. sono certo che riceverà il sollievo che le serve per avere piu' chiaro cosa vuole e come trovarlo in riferimento alle relazioni affettive.
Cordiali Saluti. Dottor Emanuele
Buongiorno, ne parli tranquillamente con uno psicologo, vedrà che i suoi dubbi troveranno delle risposte.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Buongiorno. Innanzitutto, congratulazioni: ha già fatto un primo importante passo fuori dalla Sua comfort zone parlandone, visto che per Lei è così complesso farlo. Laddove il parere medico non evidenzi alcuna difficoltà, il colloquio di consulenza sessuologica o psicoterapeutica è il passo successivo che deve essere consigliato. La Sua difficoltà causa una limitazione enorme delle possibilità esistenziali: la relazionalità e la sessualità, che Lei giustamente desidera, sono aspetti essenziali della vita e privarsene, alla Sua età, genera una ben comprensibile (e innecessaria!) sofferenza. Contatti un terapeuta, o un sessuologo. È importante comprendere quale esperienza Lei faccia di questa "diversità" e quali significati siano ad essa sottesi. Non perda altre occasioni di vita vissuta: oggi lavoriamo con ottimi risultati anche online. A disposizione, cordialmente, DMP
Buonasera, mi dispiace per la sofferenza che stai provando in questo momento. Escludere i fattori organici, come hai gia' fatto, e' un passo importante. Bravo! Esplorare con un professionista della relazione d'aiuto l'insicurezza e la paura di cui scrivi, potrebbe aiutarti a sciogliere il nodo di cui parli. In bocca al lupo per tutto!
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Buonasera,
Se l'andrologo l'ha rassicurata, forse può fare il passo successivo, potrebbe essere utile per lei affrontare i suoi vissuti sia nei confronti delle persone dello stesso sesso che le sue ansie quando deve approcciare con una ragazza che le piace.
Il confronto con uno psicologo le permette di superare le sue insicurezze e di affrontare una relazione affettiva in modo positivo. Un cordiale saluto
Gentile utente, in che modo pensa di essere diverso dagli altri ragazzi? Immagino si tratti di un difetto fisico che percepisce in sé, dal momento che si è rivolto a un medico specialista. Come mai le rassicurazioni dell'andrologo non sono servite a rassicurarla? Se ne sente il bisogno, provi ad approfondire la questione, l'anonimato è garantito anche attraverso queste domande pubbliche e noi saremo lieti di risponderle.
Salve, mi spiace per la situazione espressa ed il disagio connesso. Ritengo essenziale intraprendere un percorso psicologico per indagare cosa lei intende per "diverso" dagli altri maschi, da cosa derivi la sua supposizione ed affrontare i vissuti emotivi e i pensieri connessi.
Cordialmente, dott. FDL
Salve, dovrebbe confrontarsi con uno psicologo, cercando di capire da cosa deriva questo suo sentirsi diverso. Approfondire la questione le sarà sicuramente di fondamentale aiuto. Un caro saluto.
MMM
Buongiorno, ha fatto bene a consultare un andrologo per escludere cause organiche,ora poterbbe dedicarsi all'aspetto emotivo, un colloquio le sarebbe certamente d'aiuto .
Si fidi e non abbia timore
Dott.ssa Alessandra Bon
Caro utente, concordo con i colleghi sulla sua scelta di consultare prima l'andrologo, così, tolta l'ipotesi di origini mediche, può dedicarsi finalmente a ciò che le causa il suo disagio. Molti problemi fisici hanno origine dai nostri stati emotivi, l'emozione che maggiormente avverto dalla sua richiesta di aiuto è la paura, ma di cosa ha veramente paura? Credo che il primo passo sia un colloquio psicologico. Non esiti a contattarmi per qualsiasi domanda. Saluti.
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, la visita andrologica ha escluso patologie di competenza medica, questo è il primo passo. Dopodiché potrebbe rivolgersi ad uno/a psicoterapeuta, se possibile anche sessuologo/a, per inserirla in un percorso di comprensione delle difficoltà finalizzato all'aiuto e benessere (farla uscire dall'angoscia). Saluti.
Salve, il suo problema potrebbe essere facilmente trattato in un percorso psicologico per affrontare e superare le sue difficoltà. Se è questa è la sua intenzione, sono disponibile a fornirle il mio supporto professionale. Le porgo i miei saluti. Dr. Giacomi
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Gentile utente, nel suo caso ritengo molto utile una visita da uno psicosessuologo.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
Buongiorno! Un breve percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale potrebbe permetterle in breve tempo di uscire dall'angoscia che sta provando ed acquisire sicurezza in sé stesso. Non esiti, chieda aiuto e vedrà che starà presto molto meglio. Cordiali saluti. Dott. Roberti
Tanti aspetti della sua vicenda personale sono stati da lei lasciati volutamente in ombra. Tante domande mi piacerebbe porle, tante questioni mi piacerebbe approfondire. Vorrei capire il senso di molte sue parole.
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Salve, ciò che descrive è proprio il suo vissuto soggettivo e come tale merita di essere affrontato insieme ad un professionista adeguato. L'andrologo utilizza competenze mediche, sicuramente molti come lei si rivolgono a questo specialista, per affrontare un problema organico, ma dal suo messaggio lei pare aver intuito che la sua difficoltà è di altro genere. In questo senso, può farsi accompagnare da uno psicologo o psicoterapeuta verso la comprensione di cosa le sta accadendo e di come modificare la situazione. Con gli elementi che ha fornito sarebbe incauto esprimersi oltre.
Buongiorno, ci sono tanti modi di sentirsi diversi e sono tante le emozioni da elaborare quando la diversità rapisce l'immagine che abbiamo di noi stessi. Escludere cause organiche è sempre il primo passo ed è stato coraggioso ad affrontare questo step, non abbia timore di proseguire questo percorso di ricerca con altri specialisti, uno psicoterapeuta penso che sia più indicato, che la possono aiutare a dare un nome a questo "qualcosa che non va" e insieme rintracciarne le cause.
A volte le convinzioni che abbiamo qualcosa di diverso rispetto agli altri sono escamotage della nostra testa, del tutto incosapevoli, per proteggerci da esperienze che potrebbero essere una minaccia per il nostro benessere (semplificando: pensare di essere diverso mi immette in un ciclo di vergogna tale da non frequentare donne, mi protegge quindi da possibili delusioni in amore che non sarei in grado di sopportare).
Un saluto,
Federica Miccichè
Gentilissimo, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo le difficoltà relazionali che sta vivendo e che ne conseguono. Credo che parlare con uno specialista potrebbe aiutarla a comprendere a fondo quelle che sono le motivazioni sottostanti queste sue fatiche, in modo da individuare anche delle modalità funzionali.
Resto a disposizione!
AV
Salve, comprendo il suo stato d'animo e credo che tutto derivi dal suo forte desiderio di rapportarsi con gli altro che però suscita in lei molto paura. Le consiglio di intraprendere un percorso di terapia proprio con l'intento di capire da dove nasce quel blocco che ora sente.
Giulia
Buongiorno, ha fatto bene a consultare un andrologo che ha escluso probabili cause organiche. Ora prenda un appuntamento con un collega Cognitivo-Comportamentale con cui esplorare le sue oaure e sciogliere il blocco di ansia e tensione che le impedisce di affrontare la relazione con l'altro sesso in maniera serena. Un caro saluto
D.ssa Rita Messa
Capisco che ti senti angosciato e confuso riguardo alla tua situazione personale. È coraggioso da parte tua cercare aiuto e rassicurazione per i tuoi dubbi e preoccupazioni. È importante ricordare che ognuno di noi è unico e che le differenze individuali fanno parte della nostra umanità.

Sei già stato da un andrologo che ha cercato di rassicurarti, il che è un passo importante. Tuttavia, se senti ancora dubbi o insicurezze riguardo alla tua identità o alla tua sessualità, potresti voler considerare l'opzione di consultare uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato in queste questioni. Uno specialista sarà in grado di offrirti un supporto professionale e un ambiente sicuro in cui esplorare le tue preoccupazioni, i tuoi dubbi e le tue ansie.

Parlare con un professionista esperto può aiutarti a comprendere meglio te stesso, a esplorare le tue emozioni e a lavorare su eventuali blocchi o paure che potrebbero influire sulla tua capacità di intraprendere una relazione. Uno psicoterapeuta può fornirti le giuste strategie e risorse per gestire l'ansia e l'angoscia che provi in queste situazioni.

Ricorda che non sei solo in queste sfide e che cercare aiuto è un passo importante verso il benessere. Apriti alla possibilità di chiedere supporto e sfrutta le risorse disponibili per te. Con il tempo e il supporto adeguati, potrai affrontare e superare queste ansie e trovare il modo di vivere una vita soddisfacente e appagante sia a livello personale che relazionale.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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Buongiorno,

È chiaro che stai affrontando un periodo di ansia e incertezza riguardo a questioni molto personali. Capire se stessi e le proprie emozioni può essere un processo difficile, soprattutto quando ci si sente diversi o si hanno dubbi sulla propria identità.

Affrontare questi sentimenti da soli può essere estremamente difficile, e potrebbe essere molto utile parlare con uno specialista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta. Questi professionisti possono aiutarti a esplorare e comprendere meglio i tuoi sentimenti, e possono fornire strumenti e tecniche per gestire l'ansia.

È importante ricordare che non c'è nulla di sbagliato nel cercare aiuto e che non sei solo. Ognuno ha il proprio percorso unico e ciò che può sembrare "normale" per alcuni potrebbe non esserlo per altri. Ricorda, non c'è un modo "giusto" di essere e ciascuno di noi ha il diritto di esplorare e comprendere se stesso.

Ti incoraggio a prendere in considerazione la possibilità di cercare un supporto professionale per aiutarti a navigare attraverso questa fase della tua vita. Sei degno di ricevere aiuto e di vivere una vita libera dall'angoscia.

Ti auguro tutto il meglio.

Cordiali saluti.
Buonasera. Una volta escluse eventuali impedimenti fisico-organici ad una sana e appagante vita sessuale, persistendo blocchi ed insicurezze, farebbe bene ad iniziare un percorso terapeutico che la aiuti ad indagarne le cause psicologiche. Vedrà che una volta analizzato ciò che sta alla base dell'ansia che Lei prova quando pensa di relazionarsi con l'altro sesso, sarà più semplice affrontare questo aspetto della sua vita con maggiore serenità e consapevolezza.

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