Sono un ragazzo di 26 anni, ho un buon lavoro, guadagno bene, ma ho un problema che mi assilla di cu
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Sono un ragazzo di 26 anni, ho un buon lavoro, guadagno bene, ma ho un problema che mi assilla di cui non riesco a parlarne con nessuno. Penso di essere diverso dagli altri maschi, di avere qualcosa che non va. Sono andato da un andrologo che ha cercato di rassicurarmi ma io non sono sicuro. Per questo evito di avere una storia con le ragazze che mi attraggano ma allo stesso tempo, mi creano molta ansia. Voglio uscire da questa angoscia ma non so come fare.
Penso che parlare con uno/a psicoterapeuta possa esserLe d’aiuto per affrontare le sue difficoltà.Potrà comprendere un po’ di più l’angoscia che prova e trovare dei modi per superarla. Potrà capire di più se stesso ed esplorare la sua sensazione di diversità rispetto agli altri uomini. Condividere i suoi problemi con un/a psicoterapeuta più essere l’inizio per stare bene. Saluti Dott.ssa Carmen Scantamburlo
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Buonasera, ha fatto bene a rivolgersi a un andrologo per escludere componenti organiche. Quello che può fare ora è cercare quali aspetti psicologici la condizionano e non le consentono una vita intima e relazionale serena. Non è infrequente avere delle insicurezze e molti ragazzi come lei faticano a parlarne. Per farlo è opportuno rivolgersi a uno psicoterapeuta,può farsi consigliare uno specialista dal suo medico di famiglia. Cordiali saluti
Salve, sì certamente come prima cosa dovrebbe assicurarsi che non c'è niente di organico, facendosi visitare da un andrologo. Poi inseguito dovrebbe fare una terapia con uno psicosessuolo, che sicuramente con la terapia l'aiuterà in questa fase importante della sua vita ma molto delicata piena di insicurezze, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Salve, da quello che scrivi deduco che questa situazione ti induce molta ansia, molto spesso quando non comprendiamo quello che stiamo vivendo ci creiamo dei fantasmi che aleggiano accanto a noi. Ti dico questo non per sottovalutare il tuo problema ma per farti comprendere che forse è preferibile affrontarlo parlandone magari con un terapeuta, in quanto la conoscenza e la consapevolezza ci aiuta ad affrontare le nostre paure.
Saluti. dott.ssa Rosalba Cardillo
Saluti. dott.ssa Rosalba Cardillo
Salve effettivamente il primo pensiero é quello di identificare eventuali componenti organiche per il suo disturbo, ma una volta esclusa una patologia di natura fisica si può pensare di spiegare il suo disturbo con quello che in gergo tecnico viene definita "ansia da prestazione". Si tratta di qualcosa di molto comune, in particolar modo quando si ha a che fare con persone alle quali si tiene particolarmente.
Il fatto di rivolgersi ad uno specialista potrebbe aiutarla a convivere con questo aspetto e con una certa quota di insicurezza che si percepisce fra le righe. Provi a capire cosa in particolare la fa sentire giudicato e lo affronti con un terapeuta, affinché possa vivere più serenamente gli incontri col partner
Il fatto di rivolgersi ad uno specialista potrebbe aiutarla a convivere con questo aspetto e con una certa quota di insicurezza che si percepisce fra le righe. Provi a capire cosa in particolare la fa sentire giudicato e lo affronti con un terapeuta, affinché possa vivere più serenamente gli incontri col partner
L'insicurezza sul proprio corpo , dubbi sulla virilità che non trovano sollievo neanche da un esame obiettivo fatto da un medico specialista, sono segni di un profondo malessere, espressione di quanto l'identità non solo sessuale, sia un campo minato pieno di minacce e di aree inesplorate.
Le domande che sottendono a queste angosce sono tipiche dell'adolescenza, sono normale? Sono uomo come vorrei? Tutti interrogativi angoscianti che se non affrontati e risolti, possono incidere molto negativamente sulla qualità della vita.
La psicoterapia è certamente uno strumento prezioso, l'incontro con l'altro la chiave per riconoscersi e trovarsi.
Le domande che sottendono a queste angosce sono tipiche dell'adolescenza, sono normale? Sono uomo come vorrei? Tutti interrogativi angoscianti che se non affrontati e risolti, possono incidere molto negativamente sulla qualità della vita.
La psicoterapia è certamente uno strumento prezioso, l'incontro con l'altro la chiave per riconoscersi e trovarsi.
Buongiorno, ha fatto bene ad escludere patologie fisiche, ora sarebbe opportuno fissare un colloquio psicologico. Lei è giovane e prima inizia una terapia e meglio ne uscirà. Sicuramente ha bisogno di aiuto e sostegno, non aspetti ancora. Cordiali saluti.
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Salve, ha già fatto un passo importante, quello di andare da uno specialista, anche se non ha personalmente ricavato delle certezze, ma è normale che lei voglia approfondire l’argomento ed essere sicuro di essere all’altezza di un approccio soddisfacente.
L’aiuto di un terapeuta è sicuramente la cosa migliore in questo momento è che potrà sbloccare la situazione in breve tempo per riportare il suo stato d’animo alla serenità.
L’aiuto di un terapeuta è sicuramente la cosa migliore in questo momento è che potrà sbloccare la situazione in breve tempo per riportare il suo stato d’animo alla serenità.
Buonasera,
Da quello che scrive si avverte la profonda sofferenza che sta attraversando.
Spesso il nostro corpo diventa teatro delle nostre emozioni, acquistando dunque parola e agendo per noi.
Andare da uno specialista è il primo passo verso la risoluzione del suo malessere, escludendo possibili cause organiche potrà valutare la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia attraverso il quale analizzare quali possibili dinamiche relazionali muovono le sue difficoltà e quali sono le radici delle stesse.
L'approccio psicoanalitico interpersonale potrebbe essere molto indicato.
Un caro augurio.
Dott.ssa Elisabetta Giuli
Da quello che scrive si avverte la profonda sofferenza che sta attraversando.
Spesso il nostro corpo diventa teatro delle nostre emozioni, acquistando dunque parola e agendo per noi.
Andare da uno specialista è il primo passo verso la risoluzione del suo malessere, escludendo possibili cause organiche potrà valutare la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia attraverso il quale analizzare quali possibili dinamiche relazionali muovono le sue difficoltà e quali sono le radici delle stesse.
L'approccio psicoanalitico interpersonale potrebbe essere molto indicato.
Un caro augurio.
Dott.ssa Elisabetta Giuli
Salve...'andrologo...ha cercato di rassicurarmi ma io non sono sicuro..' queste le sue parole. la difficoltà nell esporre il suo problema l ha già affrontata con la visita dall andrologo e chiedendo aiuto su questo sito...adesso dovrebbe fare un secondo passo...prendere un appuntamento con uno psicologo/psicoterapeuta per approfondire e cercare di capire meglio cosa c'è dietro questa ansia che la porta a evitare relazioni e le fa pensare che ci sia qualcosa di 'diverso'.
resto disponibile per ulteriori dubbi.
resto disponibile per ulteriori dubbi.
Buonasera, mi colpisce la sua affermazione ‘penso di essere diverso dagli altri maschi, di avere qualcosa che non va’. Per lei essere diverso (non specifica bene in che senso) significa avere qualcosa che non va... su questo possiamo fare già qualche riflessione perché, so che è difficile pensarlo, ma essere (eventualmente perché ancora lei non ne è certo) diverso non vuole dire avere qualcosa che non va. Rispetto alla sua esternazione la cosa che mi sembra più importante è lo stato di ansia e di vera e propria angoscia che vive in questo periodo a causa di questo stato di incertezza sul suo stato fisico o psichico e sull’evitamento che mette in atto nei confronti delle ragazze che lo attraggono. Se la motivazione ad uscire da questa condizione è sufficientemente forte direi che potrà giovargli il parlare con un professionista esternando inizialmente tutto ciò che prova e lavorando poi insieme per ricercare la causa di questo disagio e infine la soluzione ovvero una maggiore lucidità e consapevolezza di ciò che si sente di essere in termini di identità personale e di genere e una maggiore sicurezza e stima di se stesso. Un cordiale saluto. Dott.ssa Daniela La Porta
Il senso di avere qualcosa che non va a volte è determinato da aspetti personali che non si conoscono, da emozioni non ben focalizzate. Non avvicinarsi alle ragazze potrebbe semplicemente essere legato alla paura di non essere all’altezza, sensazione molto frequente ai primi approcci sentimentali.
Provi a comprendere meglio quello che le accade, facendosi aiutare da un collega della sua città.
Un cordiale saluto.
Provi a comprendere meglio quello che le accade, facendosi aiutare da un collega della sua città.
Un cordiale saluto.
Buonasera, lei dice” ho paura di essere diverso dagli altri maschi”.Che cos’e che ha un maschio? L’andrologo dice che va tutto bene, ma lei continua a non esserne sicuro. Mi sembra evidente che la sua questione abbia una matrice psicologica che ha trovato il modo di esprimersi attraverso questo sintomo, che in buona sostanza si manifesta quando potrebbe esserci un incontro , un incontro con l’altro che lei sente come angosciante e fonte di ansia.
Un percorso di psicoterapia la potrebbe aiutare a comprendere la natura profonda di ciò che prova e sciogliere ciò che causa il sintomo.
Cordialmente
Dr.ssa A Russo
Un percorso di psicoterapia la potrebbe aiutare a comprendere la natura profonda di ciò che prova e sciogliere ciò che causa il sintomo.
Cordialmente
Dr.ssa A Russo
Buonasera, il primo passo che ha fatto bene a compiere è stato quello di rivolgersi a un andrologo per escludere problematiche organiche. Potrebbe ora rivolgersi a uno psicologo per una consulenza psicologica per esporre il suo problema e il conseguente disagio emotivo nelle relazioni con l'altro sesso. Confrontarsi e aprirsi a un professionista potrà solo portarle giovamento. Resto a disposizione. Cordiali saluti, dott.ssa Paola De Martino
Caro ragazzo di 26 anni,
intanto è riuscito a parlarne con l’andrologo che ha escluso cause organiche, ma questo non è stato sufficiente a rassicurarla, perché continua a pensare di avere “qualcosa che non va”.
Una buona psicoterapia potrebbe aiutarla ad affrontare questo disagio.
Un caro saluto,
dott.ssa Rita Reggimenti
intanto è riuscito a parlarne con l’andrologo che ha escluso cause organiche, ma questo non è stato sufficiente a rassicurarla, perché continua a pensare di avere “qualcosa che non va”.
Una buona psicoterapia potrebbe aiutarla ad affrontare questo disagio.
Un caro saluto,
dott.ssa Rita Reggimenti
Buongiorno, confusione e ansia sono stati d'animo con i quali è molto difficile convivere. Escludendo, come mi sembra, cause organiche , potrebbe rivolgersi ad uno psicologo o psicoterapeuta per intraprendere un viaggio dentro di se stesso alla scoperta di cosa la tiene così tanto in tensione e avviarsi ad una vita più serena.
Un cordiale saluto. Dott.ssa Alessandra Albani
Un cordiale saluto. Dott.ssa Alessandra Albani
Salve. Il primo passo per sgombrare il campo da qualsiasi ipotesi biologica l'ha fatto! non le rimane che esplorare assieme ad uno specialista della mente cio' che la preoccupa, cio' che le fa paura. sono certo che riceverà il sollievo che le serve per avere piu' chiaro cosa vuole e come trovarlo in riferimento alle relazioni affettive.
Cordiali Saluti. Dottor Emanuele
Cordiali Saluti. Dottor Emanuele
Buongiorno, ne parli tranquillamente con uno psicologo, vedrà che i suoi dubbi troveranno delle risposte.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Buongiorno. Innanzitutto, congratulazioni: ha già fatto un primo importante passo fuori dalla Sua comfort zone parlandone, visto che per Lei è così complesso farlo. Laddove il parere medico non evidenzi alcuna difficoltà, il colloquio di consulenza sessuologica o psicoterapeutica è il passo successivo che deve essere consigliato. La Sua difficoltà causa una limitazione enorme delle possibilità esistenziali: la relazionalità e la sessualità, che Lei giustamente desidera, sono aspetti essenziali della vita e privarsene, alla Sua età, genera una ben comprensibile (e innecessaria!) sofferenza. Contatti un terapeuta, o un sessuologo. È importante comprendere quale esperienza Lei faccia di questa "diversità" e quali significati siano ad essa sottesi. Non perda altre occasioni di vita vissuta: oggi lavoriamo con ottimi risultati anche online. A disposizione, cordialmente, DMP
Buonasera, mi dispiace per la sofferenza che stai provando in questo momento. Escludere i fattori organici, come hai gia' fatto, e' un passo importante. Bravo! Esplorare con un professionista della relazione d'aiuto l'insicurezza e la paura di cui scrivi, potrebbe aiutarti a sciogliere il nodo di cui parli. In bocca al lupo per tutto!
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Buonasera,
Se l'andrologo l'ha rassicurata, forse può fare il passo successivo, potrebbe essere utile per lei affrontare i suoi vissuti sia nei confronti delle persone dello stesso sesso che le sue ansie quando deve approcciare con una ragazza che le piace.
Il confronto con uno psicologo le permette di superare le sue insicurezze e di affrontare una relazione affettiva in modo positivo. Un cordiale saluto
Se l'andrologo l'ha rassicurata, forse può fare il passo successivo, potrebbe essere utile per lei affrontare i suoi vissuti sia nei confronti delle persone dello stesso sesso che le sue ansie quando deve approcciare con una ragazza che le piace.
Il confronto con uno psicologo le permette di superare le sue insicurezze e di affrontare una relazione affettiva in modo positivo. Un cordiale saluto
Gentile utente, in che modo pensa di essere diverso dagli altri ragazzi? Immagino si tratti di un difetto fisico che percepisce in sé, dal momento che si è rivolto a un medico specialista. Come mai le rassicurazioni dell'andrologo non sono servite a rassicurarla? Se ne sente il bisogno, provi ad approfondire la questione, l'anonimato è garantito anche attraverso queste domande pubbliche e noi saremo lieti di risponderle.
Salve, mi spiace per la situazione espressa ed il disagio connesso. Ritengo essenziale intraprendere un percorso psicologico per indagare cosa lei intende per "diverso" dagli altri maschi, da cosa derivi la sua supposizione ed affrontare i vissuti emotivi e i pensieri connessi.
Cordialmente, dott. FDL
Cordialmente, dott. FDL
Salve, dovrebbe confrontarsi con uno psicologo, cercando di capire da cosa deriva questo suo sentirsi diverso. Approfondire la questione le sarà sicuramente di fondamentale aiuto. Un caro saluto.
MMM
MMM
Buongiorno, ha fatto bene a consultare un andrologo per escludere cause organiche,ora poterbbe dedicarsi all'aspetto emotivo, un colloquio le sarebbe certamente d'aiuto .
Si fidi e non abbia timore
Dott.ssa Alessandra Bon
Si fidi e non abbia timore
Dott.ssa Alessandra Bon
Caro utente, concordo con i colleghi sulla sua scelta di consultare prima l'andrologo, così, tolta l'ipotesi di origini mediche, può dedicarsi finalmente a ciò che le causa il suo disagio. Molti problemi fisici hanno origine dai nostri stati emotivi, l'emozione che maggiormente avverto dalla sua richiesta di aiuto è la paura, ma di cosa ha veramente paura? Credo che il primo passo sia un colloquio psicologico. Non esiti a contattarmi per qualsiasi domanda. Saluti.
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, la visita andrologica ha escluso patologie di competenza medica, questo è il primo passo. Dopodiché potrebbe rivolgersi ad uno/a psicoterapeuta, se possibile anche sessuologo/a, per inserirla in un percorso di comprensione delle difficoltà finalizzato all'aiuto e benessere (farla uscire dall'angoscia). Saluti.
Salve, il suo problema potrebbe essere facilmente trattato in un percorso psicologico per affrontare e superare le sue difficoltà. Se è questa è la sua intenzione, sono disponibile a fornirle il mio supporto professionale. Le porgo i miei saluti. Dr. Giacomi
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Gentile utente, nel suo caso ritengo molto utile una visita da uno psicosessuologo.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Buongiorno! Un breve percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale potrebbe permetterle in breve tempo di uscire dall'angoscia che sta provando ed acquisire sicurezza in sé stesso. Non esiti, chieda aiuto e vedrà che starà presto molto meglio. Cordiali saluti. Dott. Roberti
Tanti aspetti della sua vicenda personale sono stati da lei lasciati volutamente in ombra. Tante domande mi piacerebbe porle, tante questioni mi piacerebbe approfondire. Vorrei capire il senso di molte sue parole.
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Salve, ciò che descrive è proprio il suo vissuto soggettivo e come tale merita di essere affrontato insieme ad un professionista adeguato. L'andrologo utilizza competenze mediche, sicuramente molti come lei si rivolgono a questo specialista, per affrontare un problema organico, ma dal suo messaggio lei pare aver intuito che la sua difficoltà è di altro genere. In questo senso, può farsi accompagnare da uno psicologo o psicoterapeuta verso la comprensione di cosa le sta accadendo e di come modificare la situazione. Con gli elementi che ha fornito sarebbe incauto esprimersi oltre.
Buongiorno, ci sono tanti modi di sentirsi diversi e sono tante le emozioni da elaborare quando la diversità rapisce l'immagine che abbiamo di noi stessi. Escludere cause organiche è sempre il primo passo ed è stato coraggioso ad affrontare questo step, non abbia timore di proseguire questo percorso di ricerca con altri specialisti, uno psicoterapeuta penso che sia più indicato, che la possono aiutare a dare un nome a questo "qualcosa che non va" e insieme rintracciarne le cause.
A volte le convinzioni che abbiamo qualcosa di diverso rispetto agli altri sono escamotage della nostra testa, del tutto incosapevoli, per proteggerci da esperienze che potrebbero essere una minaccia per il nostro benessere (semplificando: pensare di essere diverso mi immette in un ciclo di vergogna tale da non frequentare donne, mi protegge quindi da possibili delusioni in amore che non sarei in grado di sopportare).
Un saluto,
Federica Miccichè
A volte le convinzioni che abbiamo qualcosa di diverso rispetto agli altri sono escamotage della nostra testa, del tutto incosapevoli, per proteggerci da esperienze che potrebbero essere una minaccia per il nostro benessere (semplificando: pensare di essere diverso mi immette in un ciclo di vergogna tale da non frequentare donne, mi protegge quindi da possibili delusioni in amore che non sarei in grado di sopportare).
Un saluto,
Federica Miccichè
Gentilissimo, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo le difficoltà relazionali che sta vivendo e che ne conseguono. Credo che parlare con uno specialista potrebbe aiutarla a comprendere a fondo quelle che sono le motivazioni sottostanti queste sue fatiche, in modo da individuare anche delle modalità funzionali.
Resto a disposizione!
AV
Resto a disposizione!
AV
Salve, comprendo il suo stato d'animo e credo che tutto derivi dal suo forte desiderio di rapportarsi con gli altro che però suscita in lei molto paura. Le consiglio di intraprendere un percorso di terapia proprio con l'intento di capire da dove nasce quel blocco che ora sente.
Giulia
Giulia
Buongiorno, ha fatto bene a consultare un andrologo che ha escluso probabili cause organiche. Ora prenda un appuntamento con un collega Cognitivo-Comportamentale con cui esplorare le sue oaure e sciogliere il blocco di ansia e tensione che le impedisce di affrontare la relazione con l'altro sesso in maniera serena. Un caro saluto
D.ssa Rita Messa
D.ssa Rita Messa
Capisco che ti senti angosciato e confuso riguardo alla tua situazione personale. È coraggioso da parte tua cercare aiuto e rassicurazione per i tuoi dubbi e preoccupazioni. È importante ricordare che ognuno di noi è unico e che le differenze individuali fanno parte della nostra umanità.
Sei già stato da un andrologo che ha cercato di rassicurarti, il che è un passo importante. Tuttavia, se senti ancora dubbi o insicurezze riguardo alla tua identità o alla tua sessualità, potresti voler considerare l'opzione di consultare uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato in queste questioni. Uno specialista sarà in grado di offrirti un supporto professionale e un ambiente sicuro in cui esplorare le tue preoccupazioni, i tuoi dubbi e le tue ansie.
Parlare con un professionista esperto può aiutarti a comprendere meglio te stesso, a esplorare le tue emozioni e a lavorare su eventuali blocchi o paure che potrebbero influire sulla tua capacità di intraprendere una relazione. Uno psicoterapeuta può fornirti le giuste strategie e risorse per gestire l'ansia e l'angoscia che provi in queste situazioni.
Ricorda che non sei solo in queste sfide e che cercare aiuto è un passo importante verso il benessere. Apriti alla possibilità di chiedere supporto e sfrutta le risorse disponibili per te. Con il tempo e il supporto adeguati, potrai affrontare e superare queste ansie e trovare il modo di vivere una vita soddisfacente e appagante sia a livello personale che relazionale.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
Sei già stato da un andrologo che ha cercato di rassicurarti, il che è un passo importante. Tuttavia, se senti ancora dubbi o insicurezze riguardo alla tua identità o alla tua sessualità, potresti voler considerare l'opzione di consultare uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato in queste questioni. Uno specialista sarà in grado di offrirti un supporto professionale e un ambiente sicuro in cui esplorare le tue preoccupazioni, i tuoi dubbi e le tue ansie.
Parlare con un professionista esperto può aiutarti a comprendere meglio te stesso, a esplorare le tue emozioni e a lavorare su eventuali blocchi o paure che potrebbero influire sulla tua capacità di intraprendere una relazione. Uno psicoterapeuta può fornirti le giuste strategie e risorse per gestire l'ansia e l'angoscia che provi in queste situazioni.
Ricorda che non sei solo in queste sfide e che cercare aiuto è un passo importante verso il benessere. Apriti alla possibilità di chiedere supporto e sfrutta le risorse disponibili per te. Con il tempo e il supporto adeguati, potrai affrontare e superare queste ansie e trovare il modo di vivere una vita soddisfacente e appagante sia a livello personale che relazionale.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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Buongiorno,
È chiaro che stai affrontando un periodo di ansia e incertezza riguardo a questioni molto personali. Capire se stessi e le proprie emozioni può essere un processo difficile, soprattutto quando ci si sente diversi o si hanno dubbi sulla propria identità.
Affrontare questi sentimenti da soli può essere estremamente difficile, e potrebbe essere molto utile parlare con uno specialista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta. Questi professionisti possono aiutarti a esplorare e comprendere meglio i tuoi sentimenti, e possono fornire strumenti e tecniche per gestire l'ansia.
È importante ricordare che non c'è nulla di sbagliato nel cercare aiuto e che non sei solo. Ognuno ha il proprio percorso unico e ciò che può sembrare "normale" per alcuni potrebbe non esserlo per altri. Ricorda, non c'è un modo "giusto" di essere e ciascuno di noi ha il diritto di esplorare e comprendere se stesso.
Ti incoraggio a prendere in considerazione la possibilità di cercare un supporto professionale per aiutarti a navigare attraverso questa fase della tua vita. Sei degno di ricevere aiuto e di vivere una vita libera dall'angoscia.
Ti auguro tutto il meglio.
Cordiali saluti.
È chiaro che stai affrontando un periodo di ansia e incertezza riguardo a questioni molto personali. Capire se stessi e le proprie emozioni può essere un processo difficile, soprattutto quando ci si sente diversi o si hanno dubbi sulla propria identità.
Affrontare questi sentimenti da soli può essere estremamente difficile, e potrebbe essere molto utile parlare con uno specialista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta. Questi professionisti possono aiutarti a esplorare e comprendere meglio i tuoi sentimenti, e possono fornire strumenti e tecniche per gestire l'ansia.
È importante ricordare che non c'è nulla di sbagliato nel cercare aiuto e che non sei solo. Ognuno ha il proprio percorso unico e ciò che può sembrare "normale" per alcuni potrebbe non esserlo per altri. Ricorda, non c'è un modo "giusto" di essere e ciascuno di noi ha il diritto di esplorare e comprendere se stesso.
Ti incoraggio a prendere in considerazione la possibilità di cercare un supporto professionale per aiutarti a navigare attraverso questa fase della tua vita. Sei degno di ricevere aiuto e di vivere una vita libera dall'angoscia.
Ti auguro tutto il meglio.
Cordiali saluti.
Buonasera. Una volta escluse eventuali impedimenti fisico-organici ad una sana e appagante vita sessuale, persistendo blocchi ed insicurezze, farebbe bene ad iniziare un percorso terapeutico che la aiuti ad indagarne le cause psicologiche. Vedrà che una volta analizzato ciò che sta alla base dell'ansia che Lei prova quando pensa di relazionarsi con l'altro sesso, sarà più semplice affrontare questo aspetto della sua vita con maggiore serenità e consapevolezza.
Gentile utente, dalla sua descrizione si può supporre che non ci siano problemi di carattere organico, le suggerirei di consultare un professionista così che possa affrontare questa difficoltà. Saluti, Dott. Antonello Deriu
Salve, mi sento di rassicurarla, il suo vissuto non è inusuale, anzi, si tratta di una condizione tutt’altro che rara.
Le sarebbe quindi utile un percorso con uno psicosessuologo. Potrebbe comprendere meglio i suoi disagi e quindi iniziare un percorso interno di guarigione.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Le sarebbe quindi utile un percorso con uno psicosessuologo. Potrebbe comprendere meglio i suoi disagi e quindi iniziare un percorso interno di guarigione.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
La ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Capisco quanto possa essere difficile affrontare questi sentimenti di ansia e insicurezza. È importante ricordare che ogni persona è unica e che le sue preoccupazioni sono valide.
Considerando che ha già consultato un andrologo, potrebbe essere utile esplorare un percorso di supporto psicologico per affrontare le sue paure e ansie. Un professionista può aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni e a sviluppare strategie per gestirle. Non esiti a cercare aiuto, la sua salute mentale è fondamentale per il suo benessere complessivo.
Resto a sua disposizione per qualsiasi ulteriore supporto.
Cordiali saluti.
Considerando che ha già consultato un andrologo, potrebbe essere utile esplorare un percorso di supporto psicologico per affrontare le sue paure e ansie. Un professionista può aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni e a sviluppare strategie per gestirle. Non esiti a cercare aiuto, la sua salute mentale è fondamentale per il suo benessere complessivo.
Resto a sua disposizione per qualsiasi ulteriore supporto.
Cordiali saluti.
Buonasera, la ringrazio per questa condivisione.
Potrebbe essere utile esplorare cosa in questo momento le rende difficile affidarsi a ciò che le ha detto l'antropologia, e quanto questo evitamento rispetto ai rapporti con le ragazze è protettivo per lei in questo momento.
Le auguro un buon proseguimento!
VB
Potrebbe essere utile esplorare cosa in questo momento le rende difficile affidarsi a ciò che le ha detto l'antropologia, e quanto questo evitamento rispetto ai rapporti con le ragazze è protettivo per lei in questo momento.
Le auguro un buon proseguimento!
VB
buonasera,
da quel poco che emerge dal suo racconto, sembrerebbe che non ci siano cause mediche o organiche di cui preoccuparsi (consulto da andrologo) e questa è già una preziosa e ottima notizia. E' possibile dunque che il suo problema sia collegato a motivazioni psicologiche, ambientali o sociali; consideri che è ormai scientificamente assodato, una volta che sono escluse cause organiche, che le difficoltà sessuali sono collegate a motivazioni di natura psicologica e con un buon percorso terapeutico si può arrivare al miglioramento dei sintomi e della propria vita sentimentale e relazionale.
Non abbia paura di confrontarsi con un professionista su queste problematiche, che sono molto comuni tra i maschi. La vergogna in queste situazioni è comprensibile ed un grande ostacolo all'inizio di un lavoro di cura e guarigione. Consideri che gli specialisti psicologi o sessuologi possono comprendere le sue problematiche allo stesso modo di un andrologo e, laddove la medicina l'ha rassicurata, la psicoterapia può essere un valido strumento.
da quel poco che emerge dal suo racconto, sembrerebbe che non ci siano cause mediche o organiche di cui preoccuparsi (consulto da andrologo) e questa è già una preziosa e ottima notizia. E' possibile dunque che il suo problema sia collegato a motivazioni psicologiche, ambientali o sociali; consideri che è ormai scientificamente assodato, una volta che sono escluse cause organiche, che le difficoltà sessuali sono collegate a motivazioni di natura psicologica e con un buon percorso terapeutico si può arrivare al miglioramento dei sintomi e della propria vita sentimentale e relazionale.
Non abbia paura di confrontarsi con un professionista su queste problematiche, che sono molto comuni tra i maschi. La vergogna in queste situazioni è comprensibile ed un grande ostacolo all'inizio di un lavoro di cura e guarigione. Consideri che gli specialisti psicologi o sessuologi possono comprendere le sue problematiche allo stesso modo di un andrologo e, laddove la medicina l'ha rassicurata, la psicoterapia può essere un valido strumento.
È molto positivo che tu abbia riconosciuto questo disagio e che tu abbia già intrapreso un primo passo, rivolgendoti a un andrologo. La tua preoccupazione e l'ansia che descrivi sono emozioni comuni in situazioni in cui sentiamo di non essere allineati con le aspettative sociali o personali.
Il fatto che tu percepisca una distanza tra il desiderio di avvicinarti alle ragazze e l'ansia che questo ti provoca merita attenzione, ma soprattutto comprensione. Spesso, queste sensazioni possono essere legate a pensieri disfunzionali o paure profonde che, con il tempo, possono diventare difficili da gestire da soli.
Rivolgersi a uno psicologo o a uno psicoterapeuta può essere un'opportunità per esplorare questi vissuti in un ambiente sicuro e non giudicante. Attraverso un percorso di consapevolezza e comprensione, è possibile lavorare sulle emozioni che ti bloccano, sciogliere i dubbi e riscoprire una maggiore serenità nel rapporto con te stesso e con gli altri.
Sarebbe utile e consigliato approfondire queste tematiche con l'aiuto di uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Il fatto che tu percepisca una distanza tra il desiderio di avvicinarti alle ragazze e l'ansia che questo ti provoca merita attenzione, ma soprattutto comprensione. Spesso, queste sensazioni possono essere legate a pensieri disfunzionali o paure profonde che, con il tempo, possono diventare difficili da gestire da soli.
Rivolgersi a uno psicologo o a uno psicoterapeuta può essere un'opportunità per esplorare questi vissuti in un ambiente sicuro e non giudicante. Attraverso un percorso di consapevolezza e comprensione, è possibile lavorare sulle emozioni che ti bloccano, sciogliere i dubbi e riscoprire una maggiore serenità nel rapporto con te stesso e con gli altri.
Sarebbe utile e consigliato approfondire queste tematiche con l'aiuto di uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buon pomeriggio, da ciò che ha scritto non mi è del tutto chiaro cosa vorrebbe sapere, ma percepisco un senso di vergogna che la sta frenando e che le impedisce di vivere pienamente la sua vita sentimentale e sessuale. Forse confrontarsi con un/una professionista potrebbe aiutarla a superare tabù e stigma, permettendole di ottenere ciò che desidera. Rimango a disposizione qualora ne avesse bisogno. un saluto
Gentile utente, è stato un passo importante rivolgersi ad un andrologo per escludere eventuali cause fisiche. Da quanto descrive è evidente il grande disagio che sta vivendo, un disagio che non condivide con nessuno. L'ansia, senza dubbio, influisce sulle sue difficoltà nei rapporti con le ragazze, ma potrebbe essere anche il segnale di qualcosa di più profondo. Se desidera affrontare questa situazione e approfondire alcuni aspetti del suo vissuto, sono a disposizione per accompagnarla nel percorso. Un caro saluto Dott.ssa Valentina De Chiara
Gentile utente,
leggendo queste sue parole mi vengono in mente diversi interrogativi. Da quello che scrive mi sembra però che vi sia un’urgenza nel voler affrontare questa tematica, ma anche un blocco dettato dal fatto di non riuscire a parlarne con nessuno.
L’angoscia è un sintomo che ci dice che vi sono dei contenuti che premono per emergere e che devono essere ascoltati. Ritengo quindi che uno spazio terapeutico possa aiutarla nel districare la questione, per capire a fondo la natura del suo disagio ed essere supportato ed aiutato ad essere intanto più consapevole del suo mondo interno e soggettivo.
leggendo queste sue parole mi vengono in mente diversi interrogativi. Da quello che scrive mi sembra però che vi sia un’urgenza nel voler affrontare questa tematica, ma anche un blocco dettato dal fatto di non riuscire a parlarne con nessuno.
L’angoscia è un sintomo che ci dice che vi sono dei contenuti che premono per emergere e che devono essere ascoltati. Ritengo quindi che uno spazio terapeutico possa aiutarla nel districare la questione, per capire a fondo la natura del suo disagio ed essere supportato ed aiutato ad essere intanto più consapevole del suo mondo interno e soggettivo.
Capisco la sua difficoltà, e la ringrazio per aver condiviso un aspetto tanto intimo della sua vita. Le problematiche legate alla percezione di sé, in particolare quando riguardano aspetti sessuali e relazionali, possono creare molta ansia e insicurezza. È positivo che abbia già consultato un andrologo, il che dimostra che sta cercando di affrontare la situazione in modo razionale. Tuttavia, il fatto che lei continui a sentirsi insicuro e a provare angoscia è comprensibile, soprattutto se l'aspetto emotivo e psicologico non è stato pienamente esplorato. Le consiglio di prendere in considerazione anche un supporto psicologico per affrontare questi dubbi e paure in modo più profondo. Spesso, dietro queste sensazioni di "essere diverso" o di non riuscire a relazionarsi con gli altri, possono esserci meccanismi di ansia o di autostima che influenzano il modo in cui vediamo noi stessi e come ci avviciniamo agli altri. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla a esplorare queste emozioni in modo sicuro, permettendole di comprendere meglio le sue paure e trovare modi più sereni per affrontarle.
Non è raro sentirsi sopraffatti da queste preoccupazioni, ma ricordarsi che le sue emozioni sono valide e che è possibile lavorare su di esse, passo dopo passo, per ritrovare serenità. Se volesse ulteriori chiarimenti, non esiti a contattarmi. Cordialmente,
Non è raro sentirsi sopraffatti da queste preoccupazioni, ma ricordarsi che le sue emozioni sono valide e che è possibile lavorare su di esse, passo dopo passo, per ritrovare serenità. Se volesse ulteriori chiarimenti, non esiti a contattarmi. Cordialmente,
Salve, non conosco la natura dell'ansia che lei porta. La credenza di essere "manchevole, "guasto" può inibire l'esplorazione del suo desiderio, inficiando la sua naturalezza in favore di un eccesso di performatività, che genera angoscia ed aspettative irrealistiche.
Ciò che si desidera a livello razionale può generare inconsciamente una spinta contraria, se non ci si legittima a vivere una determinata esperienza.
Uno spazio di ascolto psicologico può aiutarla a dare voce e colore al suo vissuto.
Un saluto,
Dott. Fabrizio Zaza
Ciò che si desidera a livello razionale può generare inconsciamente una spinta contraria, se non ci si legittima a vivere una determinata esperienza.
Uno spazio di ascolto psicologico può aiutarla a dare voce e colore al suo vissuto.
Un saluto,
Dott. Fabrizio Zaza
Buongiorno, deve trovare il coraggio - così come è stato con l'andrologo - di parlarne con uno psicoterapeuta, mi sembra l'unico modo se davvero si è stufato di questo. Le assicuro che non siamo qui per giudicarla e nemmeno per puntare il dico. Quello che ci interessa è cercare di aiutarla e di comprendere i dettagli in una visione più ampia, così da dargli una cornice.
Per qualsiasi cosa resto a disposizione
Per qualsiasi cosa resto a disposizione
Gentile utente, senz'altro le gioverebbe un percorso di psicoterapia volto alla comprensione delle cause che lo spingono a provare allo stesso tempo, sia attrazione per le ragazze sia angoscia. Una volta comprese le cause, il percorso di terapia le darà anche sostegno per superarle e quindi sentirsi maggiormente sollevato e soddisfatto, più sereno e sicuro di sè. Cordiali saluti e buone cose, dr. Stefano Angeletti.
Buongiorno, mi dispiace che lei stia vivendo questa angoscia da solo, senza riuscire a parlarne con nessuno, perché quello che prova merita attenzione!
Lei è già stato dall'andrologo e, anche se ha cercato di rassicurarla, il dubbio continua a tormentarla. Questo significa che il problema coinvolge anche la sua mente e le sue emozioni. L'ansia che prova quando si avvicini ad una ragazza può essere il risultato di insicurezze profonde, paure, magari esperienze passate che hanno lasciato un segno e questo è assolutamente affrontabile.
Potrebbe valutare di parlarne con uno psicologo sistemico-relazionale (io stessa sono di questo orientamento). Non perché ci sia qualcosa di "rotto" in lei, ma perché ha diritto di vivere le sue relazioni con serenità, senza questa paura che la blocca. A volte, capire meglio le nostre emozioni e il modo in cui funzioniamo può essere liberatorio.
Un caro saluto.
Dott.ssa Gaia Evangelisti, Psicologa
Lei è già stato dall'andrologo e, anche se ha cercato di rassicurarla, il dubbio continua a tormentarla. Questo significa che il problema coinvolge anche la sua mente e le sue emozioni. L'ansia che prova quando si avvicini ad una ragazza può essere il risultato di insicurezze profonde, paure, magari esperienze passate che hanno lasciato un segno e questo è assolutamente affrontabile.
Potrebbe valutare di parlarne con uno psicologo sistemico-relazionale (io stessa sono di questo orientamento). Non perché ci sia qualcosa di "rotto" in lei, ma perché ha diritto di vivere le sue relazioni con serenità, senza questa paura che la blocca. A volte, capire meglio le nostre emozioni e il modo in cui funzioniamo può essere liberatorio.
Un caro saluto.
Dott.ssa Gaia Evangelisti, Psicologa
Buongiorno,
Mi dispiace per il suo vissuto. Se sente il bisogno provi a risolversi ad un/a psicoterapeuta per comprendere meglio le difficoltà e i motivi alla base di quello che sta provando, e col tempo stare meglio con se stesso e nelle relazioni con le ragazze.
Un saluto
Mi dispiace per il suo vissuto. Se sente il bisogno provi a risolversi ad un/a psicoterapeuta per comprendere meglio le difficoltà e i motivi alla base di quello che sta provando, e col tempo stare meglio con se stesso e nelle relazioni con le ragazze.
Un saluto
Salve buongiorno, mi dispiace molto per il disagio e la confusione che questa situazione le crea. Immagino non sia per nulla semplice. Da queste poche informazioni non è possibile darle una risposta specifica, per questo le consiglio di prendere un appuntamento con uno/a psicologo/a cosi da poter approfondire la questione.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Un caro saluto,
Dott. Mattia Michisanti.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Un caro saluto,
Dott. Mattia Michisanti.
Carissimo, capisco quanto possa essere difficile affrontare questi pensieri da soli, specialmente quando si ha paura di essere giudicati o di non essere compresi. È positivo che tu abbia già cercato l’aiuto di un andrologo e che tu sia consapevole di questa difficoltà. Spesso, quando ci sono ansie legate alla sessualità o a come ci sentiamo rispetto agli altri, non sono solo problemi fisici, ma possono avere anche una forte componente emotiva o psicologica.
È importante che tu sappia che non sei l'unico a provare questo tipo di ansia. Molti uomini vivono ansie simili, ma spesso è difficile parlarne apertamente. La cosa fondamentale è affrontare la questione senza farti sentire in colpa o inadeguato. Potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicologico mirato a diminuire la componente d'ansia e le problematiche legate alla sessualità. Possiamo esplorare insieme la radice di questa ansia e, soprattutto, lavorare su come affrontarla in modo positivo.
Non è una questione di essere "diversi" o "non normali", ma di come imparare ad affrontare e comprendere meglio le proprie emozioni e paure. Se ti senti pronto, posso guidarti in questo processo senza pressioni, ma in un ambiente sicuro e comprensivo. Ti saluto affettuosamente.
È importante che tu sappia che non sei l'unico a provare questo tipo di ansia. Molti uomini vivono ansie simili, ma spesso è difficile parlarne apertamente. La cosa fondamentale è affrontare la questione senza farti sentire in colpa o inadeguato. Potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicologico mirato a diminuire la componente d'ansia e le problematiche legate alla sessualità. Possiamo esplorare insieme la radice di questa ansia e, soprattutto, lavorare su come affrontarla in modo positivo.
Non è una questione di essere "diversi" o "non normali", ma di come imparare ad affrontare e comprendere meglio le proprie emozioni e paure. Se ti senti pronto, posso guidarti in questo processo senza pressioni, ma in un ambiente sicuro e comprensivo. Ti saluto affettuosamente.
Stai cadendo nella trappola della *profezia che si autoavvera*: più temi di avere qualcosa che non va, più alimenti il dubbio, e più il dubbio diventa realtà nella tua mente. Hai cercato conferme razionali, ma la tua ansia non si placa, perché il problema non è fisico, ma percettivo.
La soluzione? Interrompere il circolo vizioso. Invece di evitare le relazioni, affrontale senza il bisogno di certezze assolute. La sicurezza non si trova prima di agire, ma nasce *nell'azione stessa*. Esci dalla gabbia del controllo e scoprirai che la normalità è più ampia di quanto credi.
La soluzione? Interrompere il circolo vizioso. Invece di evitare le relazioni, affrontale senza il bisogno di certezze assolute. La sicurezza non si trova prima di agire, ma nasce *nell'azione stessa*. Esci dalla gabbia del controllo e scoprirai che la normalità è più ampia di quanto credi.
Buonasera, quello che descrive sembra essere per lei una fonte di grande preoccupazione e disagio. È utile che abbia già consultato un andrologo, tuttavia, il fatto che continui a sentirsi in ansia suggerisce che potrebbe esserci una componente psicologica da approfondire. Può essere utile esplorare queste sensazioni con un professionista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, per comprendere meglio questo aspetto e trovare un modo per elaborarlo. Cordiali saluti
Gentile, più che uscire dall'angoscia credo ci sia necessità di comprenderne il significato così da elaborarlo.
Per questo, si rivolga ad un professionista.
Un saluto
Per questo, si rivolga ad un professionista.
Un saluto
Buonasera, capisco la difficoltà nel parlare di qualcosa che evidentemente per lei è particolarmente intimo e prezioso, allo stesso tempo le può essere di grande aiuto vedere un professionista della salute mentale.
Buongiorno,
Da quel che leggo è difficile per lei la situazione che sta vivendo.
Purtroppo non è facile comprendere di cosa lei parli in quanto non chiaramente esplicitato. Quel che immagino da ciò che ha scritto è che questa sua sensazione di avere qualcosa che non va e di essere diverso dagli altri maschi siano correlate ad un piano fisico dato che scrive di essersi recato dall'andrologo.
Quel che posso consigliarle è di chiedere aiuto ad un professionista che può trovare anche su questa piattaforma.
Non è mai troppo tardi per provare ad affrontare una situazione che non ci fa stare bene!
Spero di esserle stata d'aiuto
Da quel che leggo è difficile per lei la situazione che sta vivendo.
Purtroppo non è facile comprendere di cosa lei parli in quanto non chiaramente esplicitato. Quel che immagino da ciò che ha scritto è che questa sua sensazione di avere qualcosa che non va e di essere diverso dagli altri maschi siano correlate ad un piano fisico dato che scrive di essersi recato dall'andrologo.
Quel che posso consigliarle è di chiedere aiuto ad un professionista che può trovare anche su questa piattaforma.
Non è mai troppo tardi per provare ad affrontare una situazione che non ci fa stare bene!
Spero di esserle stata d'aiuto
Capisco quanto questa situazione possa pesarti. Quando un pensiero diventa così insistente da condizionare le tue relazioni e il tuo benessere, può essere utile affrontarlo con il giusto supporto.
Hai già fatto un passo importante consultando un andrologo. Ora potrebbe essere utile approfondire anche l’aspetto emotivo e psicologico per comprendere meglio le tue paure e trovare un modo per superarle.
Se lo desideri, posso provare ad aiutarti in questo percorso.
Hai già fatto un passo importante consultando un andrologo. Ora potrebbe essere utile approfondire anche l’aspetto emotivo e psicologico per comprendere meglio le tue paure e trovare un modo per superarle.
Se lo desideri, posso provare ad aiutarti in questo percorso.
Gentile utente,
capisco quanto possa essere faticoso convivere con un dubbio profondo su di sé, soprattutto quando non se ne riesce a parlare con nessuno. Il fatto che abbia cercato rassicurazioni mediche è già un primo passo importante, ma se l’angoscia persiste, è probabile che il problema non sia fisico, ma legato a pensieri ricorrenti e vissuti emotivi che meritano attenzione.
Nella terapia cognitivo-comportamentale si lavora proprio su questi meccanismi: si esplorano le paure, si affrontano i pensieri disfunzionali (es. “sono diverso, non vado bene”) e si costruiscono gradualmente nuove modalità di relazione con sé e con gli altri, anche sul piano affettivo e sessuale.
Uscire da questa angoscia è possibile, e farlo non significa “cambiare se stesso”, ma conoscersi meglio, con rispetto e consapevolezza.
Un caro saluto,
dott. Jacopo Modoni
capisco quanto possa essere faticoso convivere con un dubbio profondo su di sé, soprattutto quando non se ne riesce a parlare con nessuno. Il fatto che abbia cercato rassicurazioni mediche è già un primo passo importante, ma se l’angoscia persiste, è probabile che il problema non sia fisico, ma legato a pensieri ricorrenti e vissuti emotivi che meritano attenzione.
Nella terapia cognitivo-comportamentale si lavora proprio su questi meccanismi: si esplorano le paure, si affrontano i pensieri disfunzionali (es. “sono diverso, non vado bene”) e si costruiscono gradualmente nuove modalità di relazione con sé e con gli altri, anche sul piano affettivo e sessuale.
Uscire da questa angoscia è possibile, e farlo non significa “cambiare se stesso”, ma conoscersi meglio, con rispetto e consapevolezza.
Un caro saluto,
dott. Jacopo Modoni
Salve, comprendo perfettamente quanto questa sua problematica possa portarle disagio. Avendo escluso cause organiche, sarebbe necessario intraprendere un percorso di terapia per comprendere se ci sono dei blocchi che possono portarla a questa reazione psicosomatica. Spero di esserle stata utile.
Capisco quanto possa essere difficile affrontare questi pensieri e sensazioni. A volte, l'ansia e il senso di inadeguatezza possono influire sulle nostre relazioni, creando un circolo vizioso difficile da spezzare. È positivo che tu abbia già consultato un andrologo, ma se il disagio persiste, un percorso psicoterapeutico potrebbe essere utile per esplorare le cause profonde di questa ansia e trovare modi per affrontarla. Lavorare su te stesso in un ambiente sicuro e di supporto può aiutarti a vivere in modo più sereno e ad affrontare le tue paure con maggiore consapevolezza.
Un caro saluto
Dott.ssa Sechi
Un caro saluto
Dott.ssa Sechi
Buongiorno, ha fatto benissimo a consultare un medico. Infatti prima di pensare a problematiche relazionali e psicologiche è sempre bene conoscere lo stato fisico. Se, però, l'andrologo la ha rassicurata per quanto riguarda la situazione somatica allora diventa probabile che la sua angoscia dipenda qualche blocco emotivo e relazionale, per cui un percorso psicologico sarebbe indicato.
La aiuterà certamente a fare chiarezza, in un ambiente privo di giudizi, e ad uscire dal disagio persistente per cui sta, di fatto, già chiedendo aiuto.
La aiuterà certamente a fare chiarezza, in un ambiente privo di giudizi, e ad uscire dal disagio persistente per cui sta, di fatto, già chiedendo aiuto.
Buonasera,
mi dispiace per periodo angoscioso che sta vivendo. Per provare a fare chiarezza sulla sua situazione le consiglierei di iniziare un percorso di supporto psicologico. Il fatto che lei faccia questa domanda qui, mi fa ben sperare che abbia voglia di riflettere su se stesso e di provare a stare meglio.
rimango a disposizione. un caro saluto.
mi dispiace per periodo angoscioso che sta vivendo. Per provare a fare chiarezza sulla sua situazione le consiglierei di iniziare un percorso di supporto psicologico. Il fatto che lei faccia questa domanda qui, mi fa ben sperare che abbia voglia di riflettere su se stesso e di provare a stare meglio.
rimango a disposizione. un caro saluto.
Caro utente, sarebbe molto interessante poter indagare cosa signifca per lei "diverso". La sensazione di ansia e angoscia che prova all'idea di intraprendere una relazione con le ragazze potrebbe significare moltissime cose. A volte ci sentiamo inadeguati all'idea del confronto con il sesso opposto ma, con l'approfondimento in terapia di questi temi, potrà senz'altro trovare un senso alla sua angoscia. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto
Mi dispiace molto, capisco la difficoltà e la solitudine di sentirsi diversi, magari anche "sbagliati" e forse la vergogna di non riuscire a condividere con nessuno la propria storia, la propria verità. Nel tentativo di proteggerci, in realtà ci isoliamo ancora di più perché tagliamo tutti i ponti con l'altro e restiamo solo nella nostra testa con un giudizio estenuante e senza scampo. Se il medico ha già appurato che non ci sono condizioni mediche in risposta alle sue preoccupazioni, forse davvero potrebbe esserle utile cercare un supporto psicologico per trovare uno spazio sicuro e protetto in cui finalmente raccontarsi, darsi il tempo e il modo di capire e di capirsi e, forse, anche di accettarsi, per poter davvero entrare poi in relazione autentica e soddisfacente con le ragazze che le piacciono. Il primo passo, di andarsi a sedere nello studio di uno psicologo, sembra il più difficile, ma il professionista che avrà davanti sarà lì per accoglierla, non giudicarla e aiutarla a trovare le risorse necessarie per riuscire a iniziare a stare meglio.
Buongiorno, grazie per la condivisione.
Da quello che ha scritto ciò che sono riuscita a capire è che evita di avere storie con le ragazze cosi è sicuro di non dover avere rapporti sessuali.
L'andrologo avrà valutato che dal punto di vista di vista organico non c'è nulla che non va, dunque rimane un lavoro da fare sull'ansia, sulle credenze che ha riguardo all'ambito sessuale, sul giudizio che teme da parte della partner,....
Io valuterei un percorso psicologico.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Monia Michelini
Da quello che ha scritto ciò che sono riuscita a capire è che evita di avere storie con le ragazze cosi è sicuro di non dover avere rapporti sessuali.
L'andrologo avrà valutato che dal punto di vista di vista organico non c'è nulla che non va, dunque rimane un lavoro da fare sull'ansia, sulle credenze che ha riguardo all'ambito sessuale, sul giudizio che teme da parte della partner,....
Io valuterei un percorso psicologico.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Monia Michelini
Gentile utente,
lei parla di una sensazione di sentirsi “diverso dagli altri maschi”: sarebbe utile capire meglio in che senso.
Diverso rispetto a cosa? Rispetto a quali comportamenti, aspettative o modelli di riferimento?
Il fatto che abbia consultato un andrologo è comprensibile, e, scongiurata la possibilità di qualche anomalia organica, il fatto che l’ansia persista fa pensare che ci sia un piano più interno, psicologico, che vale la pena di essere indagato. Potrebbe, per esempio, riguardare il modo in cui vive il desiderio, l’intimità, o il rapporto con la propria identità. È difficile dire di più con così pochi elementi, ma il disagio che sente è presente - e anche se dall’esterno, come lei stesso dice, ha un buon lavoro, guadagna bene - merita di essere ascoltato.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a dare un senso a questa angoscia e a trovare un modo più sereno di stare con sé stesso e con gli altri.
Un caro saluto
lei parla di una sensazione di sentirsi “diverso dagli altri maschi”: sarebbe utile capire meglio in che senso.
Diverso rispetto a cosa? Rispetto a quali comportamenti, aspettative o modelli di riferimento?
Il fatto che abbia consultato un andrologo è comprensibile, e, scongiurata la possibilità di qualche anomalia organica, il fatto che l’ansia persista fa pensare che ci sia un piano più interno, psicologico, che vale la pena di essere indagato. Potrebbe, per esempio, riguardare il modo in cui vive il desiderio, l’intimità, o il rapporto con la propria identità. È difficile dire di più con così pochi elementi, ma il disagio che sente è presente - e anche se dall’esterno, come lei stesso dice, ha un buon lavoro, guadagna bene - merita di essere ascoltato.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a dare un senso a questa angoscia e a trovare un modo più sereno di stare con sé stesso e con gli altri.
Un caro saluto
Buongiorno,
la ringrazio per aver condiviso una parte così intima e difficile da raccontare. Capisco quanto possa essere pesante convivere con il timore di “essere diverso” e con l’angoscia che descrive. Il fatto che abbia già consultato un andrologo è un passo importante. Se dal punto di vista medico non sono emerse problematiche, è possibile che la sua difficoltà sia legata più alla sfera psicologica ed emotiva.
L’ansia e i pensieri di inadeguatezza, infatti, possono diventare molto forti al punto da condizionare la vita affettiva e relazionale, portando ad evitare esperienze che in realtà desidera vivere.
Un percorso con uno psicologo potrebbe aiutarla a comprendere meglio l’origine di queste paure ma anche gestire l’ansia nelle relazioni intime, così da potersi avvicinare agli altri con maggiore serenità.
Rivolgersi a un professionista le permetterà di affrontare la questione senza sentirsi giudicato e di trovare nuove modalità per vivere con maggiore libertà la sua vita relazionale e affettiva.
Resto a disposizione.
la ringrazio per aver condiviso una parte così intima e difficile da raccontare. Capisco quanto possa essere pesante convivere con il timore di “essere diverso” e con l’angoscia che descrive. Il fatto che abbia già consultato un andrologo è un passo importante. Se dal punto di vista medico non sono emerse problematiche, è possibile che la sua difficoltà sia legata più alla sfera psicologica ed emotiva.
L’ansia e i pensieri di inadeguatezza, infatti, possono diventare molto forti al punto da condizionare la vita affettiva e relazionale, portando ad evitare esperienze che in realtà desidera vivere.
Un percorso con uno psicologo potrebbe aiutarla a comprendere meglio l’origine di queste paure ma anche gestire l’ansia nelle relazioni intime, così da potersi avvicinare agli altri con maggiore serenità.
Rivolgersi a un professionista le permetterà di affrontare la questione senza sentirsi giudicato e di trovare nuove modalità per vivere con maggiore libertà la sua vita relazionale e affettiva.
Resto a disposizione.
Gentile Utente,
Il fatto che si sia rivolto ad un andrologo è un passo fondamentale per poter escludere delle problematiche organiche. Dalle sue parole emerge una forte ansia e insicurezza legata alla sfera intima e relazionale, proprio per questo un percorso con uno psicologo può aiutarla ad affrontare i vissuti emotivi e i pensieri connessi.
Resto a disposizione
Dott.ssa Michela Garritano
Il fatto che si sia rivolto ad un andrologo è un passo fondamentale per poter escludere delle problematiche organiche. Dalle sue parole emerge una forte ansia e insicurezza legata alla sfera intima e relazionale, proprio per questo un percorso con uno psicologo può aiutarla ad affrontare i vissuti emotivi e i pensieri connessi.
Resto a disposizione
Dott.ssa Michela Garritano
Buongiorno
Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Già il fatto di riuscire a metterlo in parole è un passo importante. Quello che descrivi – il senso di “essere diverso”, la paura che ci sia “qualcosa che non va”, l’ansia che nasce nei rapporti con l’altro sesso – non è affatto raro. La paura di “non essere come gli altri” spesso dietro questa paura c’è un confronto costante con modelli (amici, social, pornografia, esperienze raccontate) che danno l’idea che esista un “maschio normale” a cui assomigliare. In realtà ogni uomo ha caratteristiche fisiche, emotive e sessuali diverse, e questo non significa automaticamente “avere qualcosa che non va”. Il fatto che un andrologo ti abbia rassicurato è un elemento importante: se dal punto di vista fisico non ci sono problemi, la difficoltà potrebbe riguardare più l’aspetto emotivo, psicologico o relazionale che quello medico. L’ansia anticipatoria (“se sto con una ragazza succederà qualcosa di sbagliato, lei noterà che sono diverso…”) può diventare così intensa da bloccare il desiderio di avvicinarsi all’altro. Questo meccanismo è molto comune e non significa che tu sia “sbagliato”, ma che la tua ansia ha preso spazio. Sicuramente parlare con professionista, specialmente con esperienza in sessuologia clinica, può aiutarti a esplorare le tue paure in un contesto sicuro e non giudicante.
Imparare tecniche di gestione dell’ansia (respirazione, mindfulness, ristrutturazione dei pensieri catastrofici) può ridurre la pressione che senti.
Quello che stai vivendo non ti definisce e non sei solo. C’è la possibilità di uscirne, ma è un processo che passa attraverso la comprensione di te stesso e la riduzione dell’ansia.
Se vorrai approfondire resto a disposizione
Buona giornata
Dott.ssa Giulia Raiano
Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Già il fatto di riuscire a metterlo in parole è un passo importante. Quello che descrivi – il senso di “essere diverso”, la paura che ci sia “qualcosa che non va”, l’ansia che nasce nei rapporti con l’altro sesso – non è affatto raro. La paura di “non essere come gli altri” spesso dietro questa paura c’è un confronto costante con modelli (amici, social, pornografia, esperienze raccontate) che danno l’idea che esista un “maschio normale” a cui assomigliare. In realtà ogni uomo ha caratteristiche fisiche, emotive e sessuali diverse, e questo non significa automaticamente “avere qualcosa che non va”. Il fatto che un andrologo ti abbia rassicurato è un elemento importante: se dal punto di vista fisico non ci sono problemi, la difficoltà potrebbe riguardare più l’aspetto emotivo, psicologico o relazionale che quello medico. L’ansia anticipatoria (“se sto con una ragazza succederà qualcosa di sbagliato, lei noterà che sono diverso…”) può diventare così intensa da bloccare il desiderio di avvicinarsi all’altro. Questo meccanismo è molto comune e non significa che tu sia “sbagliato”, ma che la tua ansia ha preso spazio. Sicuramente parlare con professionista, specialmente con esperienza in sessuologia clinica, può aiutarti a esplorare le tue paure in un contesto sicuro e non giudicante.
Imparare tecniche di gestione dell’ansia (respirazione, mindfulness, ristrutturazione dei pensieri catastrofici) può ridurre la pressione che senti.
Quello che stai vivendo non ti definisce e non sei solo. C’è la possibilità di uscirne, ma è un processo che passa attraverso la comprensione di te stesso e la riduzione dell’ansia.
Se vorrai approfondire resto a disposizione
Buona giornata
Dott.ssa Giulia Raiano
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso la sua storia. Le difficoltà che riguardano la sfera affettiva e sessuale possono derivare anche da fattori psicologici quali ansia, stress, traumi ecc Questo può rendere difficile instaurare relazioni sentimentali piacevoli. Esplorare le cause emotive alla base di tale disagio può aiutare a superare i cosiddetti blocchi psicologici permettendo di vivere i rapporti sentimentali e sessuali con maggiore serenità. Intraprendere un percorso psicologico può aiutarla ad esplorare la propria sessualità, come essa si intreccia con emozioni e relazioni con lo scopo di migliorare il benessere psicofisico e la connessione con il proprio corpo. Le auguro il meglio.
La sensazione di sentirsi “diverso” e l’ansia legata all’intimità non indicano necessariamente che ci sia qualcosa di sbagliato in Lei, ma piuttosto un disagio profondo che merita attenzione e ascolto. Spesso non si tratta di un problema fisico, ma di paure interiori legate all’identità, all’autostima o al timore del giudizio.
Un percorso psicologico può aiutarla a comprendere l’origine di questa angoscia e a superarla, recuperando fiducia in sé stesso e nelle relazioni.
Se lo desidera, possiamo iniziare con un colloquio conoscitivo online.
Dott.ssa Greta Pisano
Psicologa e Psicoterapeuta
Un percorso psicologico può aiutarla a comprendere l’origine di questa angoscia e a superarla, recuperando fiducia in sé stesso e nelle relazioni.
Se lo desidera, possiamo iniziare con un colloquio conoscitivo online.
Dott.ssa Greta Pisano
Psicologa e Psicoterapeuta
Salve, ti ringrazio per la descrizione, sarebbe buono approfondire la situazione attraverso un colloquio.
Riconoscere di avere un problema è già un passo importante verso il cambiamento. Sono il dottor Massimiliano Siddi e ricevo in zona Mostacciano a Roma. Può prenotare un appuntamento.
Resto a disposizione per un primo colloquio conoscitivo.
Resto a disposizione per un primo colloquio conoscitivo.
Gentile utente,
Quando parla del sentirti “diverso dagli altri maschi” e del pensiero che “ci sia qualcosa che non va”, è importante provare a capire cosa intende esattamente con “maschio”:
A volte ci confrontiamo con immagini di mascolinità che ci vengono imposte, come essere sempre sicuri, avere prestazioni sessuali “perfette”, non mostrare fragilità. Questo confronto può creare ansia e senso di inadeguatezza.
Avere ideali su come ci si deve comportare, reagire o provare attrazione, comporta poi avere a che fare con una realtà che non corrisponde a questi ideali e così arriva il senso di disagio.
La preoccupazione di non essere “normale” o di non soddisfare certe aspettative può portare a evitare relazioni intime, appunto come descrive.
Quello che stai vivendo è più comune di quanto sembri, e non definisce chi sei o il tuo valore. Spesso, parlarne con uno psicologo sessuologo o psicoterapeuta aiuta a decostruire questi timori, capire da dove vengono le ansie e trovare strategie concrete per vivere relazioni più serene, senza sentirsi giudicati o inadeguati.
La saluto
Dott.ssa Valentina Vaglica
Quando parla del sentirti “diverso dagli altri maschi” e del pensiero che “ci sia qualcosa che non va”, è importante provare a capire cosa intende esattamente con “maschio”:
A volte ci confrontiamo con immagini di mascolinità che ci vengono imposte, come essere sempre sicuri, avere prestazioni sessuali “perfette”, non mostrare fragilità. Questo confronto può creare ansia e senso di inadeguatezza.
Avere ideali su come ci si deve comportare, reagire o provare attrazione, comporta poi avere a che fare con una realtà che non corrisponde a questi ideali e così arriva il senso di disagio.
La preoccupazione di non essere “normale” o di non soddisfare certe aspettative può portare a evitare relazioni intime, appunto come descrive.
Quello che stai vivendo è più comune di quanto sembri, e non definisce chi sei o il tuo valore. Spesso, parlarne con uno psicologo sessuologo o psicoterapeuta aiuta a decostruire questi timori, capire da dove vengono le ansie e trovare strategie concrete per vivere relazioni più serene, senza sentirsi giudicati o inadeguati.
La saluto
Dott.ssa Valentina Vaglica
Buongiorno, credo nel suo malessere e ritengo che sia importante poterne parlare con uno psicologo/a, solo così potrà spiegare la ragione di ciò che la turba e di ciò che non le fa vivere a pieno la sua vita. La saluto e le auguro di trovare chiarezza e serenità quanto prima.
Buongiorno,
la condizione che descrive potrebbe essere classificato come ansia da prestazione,
una tipologia di ansia che può raggiungere livelli invalidanti impedendo diverse attività
Si rivolga ad uno psicoterapeuta
la condizione che descrive potrebbe essere classificato come ansia da prestazione,
una tipologia di ansia che può raggiungere livelli invalidanti impedendo diverse attività
Si rivolga ad uno psicoterapeuta
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- Buongiorno ho tradito mio marito dopo 28 anni in maniera meschina mi ha scoperto Sarà possibile ricominciare? Io nonostante non lo descrivessi bene ho sempre interpretato male il suo modo di amare ho capito che voglio luì che amo lui Mi vergogno di me stessa
- Buongiorno, Sono una donna di 40 anni. Scrivo poiché, a seguito di risveglio anticipato, ansia generalizzata e lieve depressione, il mio medico mi ha prescritto escitalopram (inizialmente 5 mg per ca. un mese per poi aumentare a 10 mg.) Ho iniziato 4 mesi fa ma non mi sembra di essere migliorata. A…
- Buongiorno, È un periodo in cui non mi sento felice, non riesco a godermi le piccole cose, tutto mi è abbastanza indifferente, mi sembra di non riuscire a provare emozioni positive, inoltre sto cercando un secondo figlio ma non arriva. Ho paura che diventi un pensiero fisso che mi tormenti. Volevo…
- Buongiorno ho 28 anni con una bimba di 11 mesi io e il papà non siamo spostati ci siamo separati quando la bimba aveva 5 mesi e tornati insieme quando la bimba aveva 10. Ad oggi siamo di nuovo separati. Il nostro problema è che non andiamo d accordo io per mancanza di fiducia lui perché vivendo in due…
- buongiorno e da un po’ di mi sento tanto insicura tanto da fare le cose 2/3 volte, nella mia mente so magari che ho messo un ingrediente nella cena, ma poi mi assalgono pensieri e alla fine butto tutto per rifare d’ accapo, sono sempre stata una persona insicura ma ora diciamo mi sta portando nervosismo…
- Buongiorno, ho una figlia di 25 anni che ieri sera ha avuto un attacco di panico che sono riuscita con calma a farle passare. Mi ha confessato poi che ultimamente si sente triste e il fatto che non abbia ancora avuto un fidanzato o un minimo di interesse da parte dei ragazzi la fa sentire triste e insicura.…
- Salve. Sono una ragazza di 26 anni. Ultimamente sto soffrendo di abbandono, mi sento sempre sola, ho sbalzi d'umore continui e non riesco a gestire la mia vita. Ho dei problemi in famiglia, che probabilmente incidono molto sulla mia persona. Non riesco più ad uscire, ho paura del confronto con gli…
- Com’è possibile di aver fatto un sogno limpido di un ricordo che ho vissuto tanti anni fà? Ma che in realtà questo ricordo non l’ho mai vissuto in questa vita?
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