Buongiorno.da un mese circa ho subito un trauma legata ad una infidelta che ala fine non e stata.per

51 risposte
Buongiorno.da un mese circa ho subito un trauma legata ad una infidelta che ala fine non e stata.pero io sonno rimasto quomunque con tanta ansia,penso sempre a quella cosa anche se so che non e successo niente.ho problemi col dormire e mi sento giù di morale e anche ho una basa autostima.per favore mi potete dare qualche consiglio per fare passare tutto questo? Grazie
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, quello che descrive è un vissuto molto comprensibile e frequente in situazioni in cui la fiducia viene anche solo sfiorata dal sospetto o dal timore di un’infedeltà. Anche se lei sa razionalmente che “non è successo nulla”, la sua mente e il suo corpo stanno ancora elaborando l’esperienza come se fosse stato comunque un evento minaccioso. Per questo avverte ansia persistente, difficoltà nel sonno, calo dell’umore e autostima ridotta. Le emozioni non sempre seguono la logica: possono restare attive anche quando la ragione ci dice che non ci sono più motivi reali per preoccuparsi.

Questa discrepanza fra ciò che lei sa e ciò che sente è il nucleo del suo malessere. Il pensiero ripetitivo che torna sulla vicenda è un tentativo della mente di “digerire” quanto accaduto, ma a lungo andare rischia di alimentare l’ansia invece che scioglierla. Può esserle utile dare spazio alle emozioni, riconoscerle senza giudicarle e, nello stesso tempo, allenarsi a riportare l’attenzione anche su altre aree della sua vita che le danno stabilità e senso di valore.

Spesso in questi casi un lavoro sulla gestione dei pensieri intrusivi e delle emozioni con tecniche psicologiche mirate (ad esempio approcci cognitivo-comportamentali o integrati) può ridurre notevolmente i sintomi e favorire un recupero dell’equilibrio. Consideri anche la possibilità di parlarne con un professionista: poter condividere in uno spazio sicuro ciò che ha vissuto può alleggerire il peso che sta portando da solo.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino

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Buongiorno,
capisco la sua fatica del momento connessa ad uno stato d'ansia e possibili pensieri intrusivi. Essendo una situazione delicata, che sicuramente la turba, il consiglio più adeguato che posso offrirle è quello di dedicarsi uno spazio professionale d'ascolto, così da poter comprendere con maggiore accuratezza la sua situazione, in modo da poterla aiutare con maggior contezza.

Cordiali saluti,
dott.ssa Togni
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Forlì
Buongiorno, anche se non c’è stata un’infedeltà reale la tua è stata un’esperienza molto intensa e il sospetto e la possibilità hanno comunque lasciato in te una ferita. Quando si tocca la sfera della fiducia, anche solo a livello di immaginazione o timore, si attivano emozioni forti come ansia, tristezza, rabbia e senso di insicurezza. È comprensibile che, nonostante la conferma dell’assenza di tradimento, la tua mente continui a tornare su quell’episodio e che il corpo rimanga in uno stato di allerta.

L’ansia che senti, insieme alle difficoltà di sonno e al calo dell’autostima, sono reazioni comuni dopo una situazione vissuta come traumatica. La mente tende a rimuginare, quasi nel tentativo di proteggerti da future delusioni, ma così facendo mantiene alto il livello di tensione e fatica.

Per aiutarti a gestire questo momento, può essere utile:

* Riconoscere che la tua sofferenza è reale anche se non c’è stato un fatto oggettivo di tradimento. È la percezione della minaccia a generare i sintomi, e dare legittimità a ciò che provi è un primo passo importante.
* Imparare a interrompere i pensieri ripetitivi. Puoi iniziare con una pratica semplice: ogni volta che ti accorgi di rimuginare, prova a spostare l’attenzione sul respiro, contando lentamente fino a 5 per l’inspirazione e fino a 7 per l’espirazione. Questo aiuta a calmare il sistema nervoso e a ridurre l’attivazione.
* Prenderti cura della tua autostima in piccoli gesti quotidiani. Ricorda che la fiducia in se stessi non si costruisce con grandi imprese, ma con il riconoscere e valorizzare le azioni semplici che compi giorno per giorno.

Ma ti propongo anche un percorso di aiuto e sostegno con un professionista che ti aiuterà meglio a gestire questo momento di crisi e a ricostruire la tu aautostima.

Un cordiale saluto
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologa clinica - Voice Dialogue - Mindfulness - Dreamwork
Salve, grazie per aver condiviso il suo vissuto. Quello che sta vivendo è un periodo delicato, e le sue sensazioni, derivano evidentemente, da qualcosa di più profondo. Intraprendere un percorso di supporto psicologico, online, o in presenza, può aiutarla a capire meglio la sua situazione attuale e a gestirla in modo diverso. Resto a sua disposizione.
Dott.ssa Noemi Barlone
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, io le consiglierei di parlare con suo marito/moglie di come si sente, la paura di un tradimento anche se non avvenuto è un tema di coppia. Se questo non fosse possibile le consiglierei di parlare con uno psicologo per approfondire e cercare di comprendere la natura delle sue paure
Dott.ssa Cecilia Cicchetti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Mi sembra che l'esperienza che hai vissuto abbia scatenato una serie di emozioni molto forti, che è comprensibile. Anche se razionalmente sai che non è accaduto nulla, la mente spesso tende a rivivere i momenti di stress e ansia, e può essere difficile fermarsi. L'ansia che provi, così come la difficoltà a dormire e il calo di autostima, sono segnali che il tuo sistema emotivo sta cercando di elaborare questo trauma, anche se la situazione alla fine si è risolta.

A volte, dietro queste reazioni c'è anche una parte di noi che si sente vulnerabile o che ha paura di essere tradita o abbandonata. Queste paure possono essere legate a esperienze passate, magari a dinamiche familiari o relazionali che si attivano in momenti di stress. È normale che la mente continui a ripensare alla situazione e che si generino dubbi su noi stessi o sul nostro valore. Ma è anche importante capire che questi sentimenti non definiscono la realtà.

Ciò che potrebbe essere utile, in questo momento, è permetterti di sentire quello che provi senza giudicarti. Riconoscere le emozioni, piuttosto che cercare di ignorarle o respingerle, ti aiuterà a elaborarle. Inoltre, dare spazio alla riflessione su come questo evento ha toccato una parte più profonda di te potrebbe aiutarti a comprendere meglio le tue reazioni. A volte, quando ci sentiamo particolarmente vulnerabili, è come se il nostro passato venisse "riattivato" in situazioni simili.

Se la sensazione di ansia persiste e ti impedisce di vivere serenamente, potrebbe essere utile esplorare più a fondo queste dinamiche in un percorso terapeutico. Un processo che ti permetta di capire da dove provengono queste paure e come prenderne consapevolezza può essere un passo importante per liberartene gradualmente.
Dott.ssa Roberta Schembri
Psicologo, Psicologo clinico
Agrigento
Buon pomeriggio.
Non esiste una bacchetta magica ma la possibilità di poter nella realtà affrontare tutto questo macigno iniziando a capirne l'origine. Sicuramente l'origine di questa "immaginaria" infedeltà star in qualcosa accaduta molto tempo prima, qualcosa che può essere collegato anche ad un momento di tanti anni fa, un rapporto con un familiare, un genitore, un amico...qualcuno che magari non le ha dato la possibilità di credere in se stesso come avrebbe dovuto e questo ha probabilmente creato in Lei un grande vuoto. Qui il punto, adesso, è fare i conti con questo fantasma che rischia di rovinare ciò che invece nella realtà di buono esiste. L'origine di questo pensiero, ripeto, sta molto probabilmente in altro che risale a tempo fa e che adesso influenza il suo modo di vedersi e di vedere le altre relazioni. Provi a pensare che cosa può esserci stato in passato e magari riuscirà a spostare il suo sguardo su altro invece che restare fisso su questo "non tradimento".
Le auguro un ascolto profondo di se stesso.
Buongiorno,
anche se non c’è stato un tradimento, il solo sospetto può lasciare ferite profonde e generare ansia, insonnia e bassa autostima. In questi casi è importante distinguere ciò che è realmente accaduto da ciò che teme, dare spazio alle emozioni senza giudicarle e introdurre piccole routine calmanti, come respirazione lenta, attività fisica o scrittura dei propri pensieri.
Se il malessere persiste, un percorso psicologico può aiutarla a rielaborare l’accaduto e a ritrovare fiducia in sé e nella relazione. Un caro saluto
Dott.ssa Veronica De Iuliis
Psicologo, Psicologo clinico
Cogliate
Gentile utente,
anche se non vi è stata un’infedeltà reale, ciò che ha vissuto è stato comunque un’esperienza traumatica che ha attivato forti emozioni di ansia, insicurezza e tristezza. Quando la fiducia viene messa in discussione, anche solo a livello percepito, possono rimanere ferite interiori che influenzano il sonno, l’autostima e il benessere quotidiano.

È importante riconoscere e accogliere questi vissuti, senza colpevolizzarsi per il fatto che “non sia successo nulla”: ciò che conta è come lei si è sentito. In queste situazioni, un percorso di supporto psicologico può aiutarla a rielaborare l’accaduto, rafforzare la propria autostima e ritrovare serenità.

Un caro saluto,
Veronica De Iuliis – Psicologa
Dott.ssa Camilla Negri
Psicologo, Neuropsicologo, Psicologo clinico
San Nicolò a Trebbia
Buongiorno, ciò che ha vissuto l'ha sicuramente segnata! Ciò che le consiglio è di intraprendere un percorso di sostegno psicologico che le permetta di elaborare ed affrontare l'accaduto. Non esiti a contattarmi.
Gentile utente, da ciò che descrive emerge come l’esperienza dell’infedeltà, pur rivelatasi “non avvenuta”, abbia comunque prodotto in lei una frattura interiore. Sembra che il trauma non risieda tanto nel fatto in sé, quanto nel vissuto soggettivo di perdita di fiducia, di destabilizzazione del legame e dell’immagine di sé. L’ansia, i pensieri ricorrenti e il calo dell’autostima testimoniano che dentro di lei si è aperto un conflitto tra ciò che razionalmente sa e ciò che emotivamente ha percepito come reale. Questo scarto tra realtà esterna e verità interna è spesso il nucleo che mantiene viva la sofferenza. La mente continua a interrogarsi non sull’evento, ma sul significato che esso ha avuto per lei, toccando fragilità e antiche ferite legate al sentirsi amato o riconosciuto. In questo senso, i sintomi che descrive sono la traccia di un lavoro psichico in corso che merita di essere ascoltato con attenzione.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buongiorno,
quello che descrive è comprensibile: anche se non c’è stata un’infedeltà reale, il solo pensiero che potesse esserci ha generato in lei una ferita emotiva. Questo tipo di esperienza può portare ansia, difficoltà nel sonno, calo dell’umore e della fiducia in sé stessi.

Alcuni piccoli passi che può provare a fare da subito sono:

Accogliere le emozioni: non giudichi ciò che sente, ma provi a riconoscere che paura, rabbia e tristezza sono reazioni comuni dopo un evento vissuto come traumatico.

Parlarne: condividere i propri pensieri con una persona di fiducia può aiutare ad alleggerire il peso e a ridurre la ruminazione.

Curare il corpo: attività fisica, respirazione profonda o tecniche di rilassamento possono essere utili per abbassare l’ansia.

Darsi tempo: non pretenda che tutto passi subito, la mente e il cuore hanno i loro ritmi di guarigione.

Se però nota che i sintomi persistono e compromettono il suo benessere quotidiano, sarebbe molto utile e consigliato approfondire questo vissuto insieme ad uno specialista, così da elaborare l’accaduto e ritrovare un equilibrio emotivo.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Gentile utente, temo non vi sia modo di occuparsi dell'ansia che descrive senza approfondire le cause della bassa autostima che descrive; un percorso di terapia può farsi appunto carico di questo, aiutandola quindi a sciogliere i nodi identitari che la portano, presumo, ad un'insoddisfazione esistenziale che la rende irrequieto.
Cordiali saluti
Dott. Daniele Gallucci
Dott. Dario Martelli
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno, sicuramente la sola notizia di questa infedeltà le ha fatto contattare un profondo senso di insicurezza e conseguentemente di ansia che, forse, era lì di sottofondo nella sua vita. Per affrontare questa sensazione è consigliabile innanzitutto una psicoterapia ed eventualmente da valutare anche un aiuto farmacologico. Per quanto riguarda la psicoterapia posso essere a disposizione anche online, per l'aiuto farmacologico conviene rivolgersi ad uno/a psichiatra o neurologa/o. Buona serata Dario Martelli
Dott.ssa Arianna Savastio
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, quando l'ansia è così pervasiva diventa invalidante e intacca la qualità della nostra vita, potrebbe valutare l'idea di intraprendere un percorso psicologico che le permetta di avere maggiore consapevolezza rispetto alle paure che talvolta sono, appunto, solo paure e di imparare ad affrontare la vita e le difficoltà facendo appello a tutte le sue risorse e capacità. Non sono mai le situazioni a generare l'ansia dentro di noi, bensì sono i pensieri che noi facciamo sulle situazioni a provocarci l'ansia. Un professionista potrebbe aiutarla a lavorare sui suoi pensieri e ristrutturarli acquisendo maggiore fiducia in se stessa. La vita la affrontiamo grazie alle nostre risorse e se non siamo consapevoli delle risorse che abbiamo non ci sentiremo in grado di affrontare neanche il più piccolo ostacolo. Un percorso di sostegno psicologico può aiutarla in questo processo di crescita. La vita è una sola e meritiamo di viverla in uno stato di serenità e benessere. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, descrive una reazione naturale a un trauma emotivo legato all’infedeltà, anche se non è avvenuta concretamente. L’ansia persistente, i problemi del sonno e il calo dell’autostima sono segnali importanti che il suo sistema emotivo sta faticando a elaborare quanto accaduto. Un percorso di psicoterapia umanistica o un lavoro con tecniche di Mindfulness possono aiutarla a riconnettersi con le sue emozioni, ridurre l’ansia e ritrovare equilibrio. Se le difficoltà dovessero persistere o intensificarsi, la invito a rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta, che potrà accompagnarla in un percorso di sostegno mirato e personalizzato. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per rielaborare quanto descritto.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Dott. Alessandro Fioretti
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
La sua sofferenza è davvero comprensibile e merita tutta l’attenzione possibile. Quello che sta vivendo (l’ansia persistente, i pensieri ricorrenti, la difficoltà nel sonno) è il segno di quanto le emozioni possano essere potenti, anche quando la realtà non ha confermato le nostre paure. La mente, infatti, non reagisce solo ai fatti, ma anche alle minacce percepite, soprattutto quando toccano temi delicati come la fiducia e la paura di perdere qualcuno.
È importante riconoscere che questi sintomi non sono “esagerati” o “immotivati”: sono la voce di una parte di sé che chiede ascolto e comprensione. Spesso, esperienze come questa riattivano ferite più profonde, legate all’autostima, al timore dell’abbandono, o al bisogno di sentirsi sicuri nelle relazioni.
Credo che sia molto coraggioso da parte sua chiedere aiuto e parlare di ciò che prova. Tuttavia, laddove uno spazio online non possa offrire la continuità e la protezione necessarie per affrontare davvero questi temi, le suggerisco di considerare un percorso di consultazione con uno psicologo o psicoterapeuta, dove potrà trovare ascolto, accoglienza e strumenti per comprendere e superare questo momento difficile.
Le auguro di trovare presto la serenità che merita.
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Quello che descrivi è una reazione molto comune dopo un episodio che ha minato la tua fiducia: anche se “alla fine non è successo niente”, il solo sospetto di un’infedeltà può lasciare dentro un trauma, fatto di ansia, insonnia, pensieri ricorrenti e calo dell’autostima. Non è tanto il fatto in sé, quanto il vissuto emotivo che ti ha destabilizzato.

Alcuni spunti che possono aiutarti:

– Dai un nome a quello che provi. Quello che stai vivendo è un piccolo trauma relazionale. Non sei “esagerato”: il tuo cervello sta elaborando una minaccia percepita alla sicurezza affettiva.

– Lavora sui pensieri ricorrenti. Quando ti torna in mente “quella cosa”, prova a ricordarti: “è un pensiero, non un fatto nuovo”. Non serve respingerlo con forza (così diventa più forte), ma riconoscerlo e lasciarlo scorrere, riportando l’attenzione ad altro.

– Prenditi cura del corpo. L’ansia si scarica anche fisicamente: attività fisica, camminate, respirazione lenta prima di dormire possono aiutare sia il sonno che l’umore.

– Rafforza l’autostima. Un tradimento (anche solo sospettato) colpisce la percezione di valore personale. Cerca di alimentare attività che ti fanno sentire capace, riconosciuto, anche piccole: hobby, lavoro, cura di te.

– Dialogo nella coppia. Se la relazione prosegue, è importante che ci sia chiarezza: parlane apertamente con il partner, chiedendo rassicurazioni concrete e lavorando insieme a ricostruire fiducia.

Se dopo qualche settimana la sofferenza resta intensa (in particolare insonnia e pensieri ossessivi), può essere utile rivolgersi a uno psicologo: un percorso breve di supporto ti aiuterebbe a elaborare l’evento e a non restarne bloccato.

Non sei “debole”: sei ferito. E come ogni ferita, anche quella emotiva ha bisogno di tempo, cura e strumenti per cicatrizzarsi.

Dott.ssa De Pretto
Dott.ssa Anna Bruti
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
San Benedetto del Tronto
Capisco la difficoltà che sta vivendo: anche se l’infedeltà non c’è stata, il solo sospetto può lasciare un senso di insicurezza, ansia e calo di autostima. Queste reazioni sono comprensibili, soprattutto se il legame per lei è importante.
Può essere utile lavorare su due piani: da un lato tecniche pratiche per gestire l’ansia (respirazione lenta, attività fisica, routine regolare del sonno), dall’altro uno spazio di riflessione per elaborare l’accaduto e ricostruire fiducia e sicurezza personale.
Se desidera, possiamo fissare un colloquio: potrà aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni e a ritrovare equilibrio.
Dr. Riccardo Sirio
Psicologo, Psicologo clinico
Trofarello
Capisco quanto possa essere destabilizzante vivere un'esperienza del genere anche se razionalmente sai che non è successo nulla il tuo corpo e la tua mente stanno ancora reagendo al trauma emotivo che hai vissuto il fatto che l'ansia persista il sonno sia disturbato e la tua autostima ne abbia risentito sono segnali che meritano attenzione non sei debole per sentirti così anzi è un segno che qualcosa dentro di te chiede di essere ascoltato ti invito a considerare un percorso di supporto psicologico dove poter elaborare quello che è successo in uno spazio sicuro e senza giudizio spesso basta iniziare a parlarne per iniziare davvero a stare meglio.
Dott.ssa Giulia Raiano
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno, grazie per aver condiviso la tua esperienza. È davvero difficile affrontare una situazione del genere, soprattutto quando la mente continua a rimuginare su un evento che, sebbene non si sia concretizzato in realtà, ha avuto un impatto emotivo molto forte. Il fatto che tu stia vivendo ansia, difficoltà nel dormire, abbassamento dell'umore e bassa autostima è completamente comprensibile in un momento come questo. Il primo passo è riconoscere e accettare che quello che stai vivendo è il risultato di un trauma emotivo. La tua ansia e il tuo malessere sono risposte legittime a ciò che hai vissuto. Cerca di non giudicarti per quello che senti, ma di ascoltarti con compassione. Spesso quando siamo sotto stress, la mente può ingigantire certe situazioni e renderle più drammatiche di quanto siano in realtà. Potresti provare a fare un esercizio di riflessione dove ti chiedi: "Cosa mi porta a credere che questa situazione si ripeterà o che fosse davvero quella la realtà?" Identificare pensieri distorti e razionalizzarli può aiutare a ridurre l'ansia. Se questi disagi continuano o si intensificano, potrebbe essere utile parlare con un terapeuta che possa guidarti in un percorso di elaborazione del trauma e di gestione dell'ansia. Ricorda che il tempo è un grande alleato, e anche se può sembrare che la situazione non si risolva immediatamente, ogni piccolo passo che fai verso il recupero è importante. Sei su una strada di consapevolezza, e questo è già un grande inizio.
Se vorrai approfondire resto a disposizione.
Dott.ssa Giulia Raiano
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso con sincerità ciò che sta vivendo. Il fatto che lei stia chiedendo aiuto dimostra un importante desiderio di prendersi cura di sé, e questo è già un passo significativo. Quello che descrive è una reazione comune quando si affronta una situazione percepita come minacciosa per la propria sicurezza emotiva, anche se poi si è chiarito che l’infedeltà non è realmente avvenuta. Il nostro cervello, soprattutto dopo un forte stress, può continuare a rimanere in uno stato di allerta, come se rivivesse continuamente l’evento, mantenendo alta l’ansia e rendendo difficile rilassarsi. Le emozioni che prova, come la tristezza, la perdita di fiducia e l’ansia, sono strettamente collegate ai pensieri che le passano per la mente. Lei stesso nota che, pur sapendo razionalmente che non è successo nulla, continua a rimuginare su quella possibilità. Questo meccanismo di pensiero ripetitivo tende ad alimentare l’ansia e la bassa autostima, perché ogni volta che riaffiora quel ricordo si riattiva anche la stessa sofferenza emotiva. In terapia cognitivo comportamentale si lavora proprio su questo, imparando a distinguere ciò che è accaduto realmente da ciò che è frutto delle interpretazioni e delle preoccupazioni che la mente continua a riproporre. Può essere utile iniziare a osservare questi pensieri come eventi mentali e non come fatti reali. Ogni volta che si accorge di stare rimuginando, provi a dirsi: “Questo è un pensiero, non un dato di realtà”. Questo piccolo esercizio le permetterà di prendere distanza e ridurre il potere che questi ricordi hanno sul suo umore. Allo stesso tempo, coltivare azioni che le fanno stare bene, anche semplici come una passeggiata, dedicarsi a un hobby o condividere tempo con persone di cui si fida, può aiutarla a ristabilire un senso di equilibrio e a ridare spazio a emozioni positive. Per quanto riguarda il sonno, l’ansia tende a mantenere il corpo in uno stato di tensione che rende difficile addormentarsi o riposare bene. Tecniche di rilassamento, come respirare lentamente e profondamente concentrandosi solo sull’aria che entra e che esce, possono essere un buon supporto prima di andare a letto. Creare una routine serale tranquilla e priva di stimoli forti, come l’uso del telefono o pensieri legati al problema, può facilitare il riposo. Si ricordi che le reazioni che sta vivendo sono naturali in seguito a un vissuto emotivamente intenso. Non sono segnali di debolezza, ma il riflesso di un sistema emotivo che sta cercando di proteggersi. Con il tempo, lavorando su come interpretare e gestire i pensieri, riuscirà a ridurre l’ansia e a recuperare fiducia in sé stesso. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dr. Antonio Radino
Psicologo, Psicologo clinico
Floridia
Salve, quello che sta vivendo è una reazione comprensibile a un evento che ha messo in discussione la fiducia e la sicurezza nella relazione, anche se poi si è rivelato non fondato. Quando ci sentiamo minacciati, il nostro sistema emotivo reagisce come se quel pericolo fosse reale: è per questo che può provare ansia, difficoltà nel sonno, pensieri intrusivi e un calo dell’autostima. I miei consigli sono: curare il proprio corpo e pensare a sé stessi attraverso attività fisica leggere e regolare, igiene del sonno, sana alimentazione e relax; condividere le sue emozioni con una persona fidata (che può essere anche il suo partner) o con un professionista. Con il giusto sostegno, questo periodo difficile può diventare un’occasione per conoscersi meglio e ritrovare equilibrio.
Dott.ssa Tonia Caturano
Psicoterapeuta, Neuropsicologo, Psicologo
Pioltello
Buongiorno, quello che hai condiviso racconta una ferita che, anche se non confermata nei fatti, ha lasciato un segno reale dentro di te. L’ansia, la tristezza, la difficoltà a dormire, i pensieri che non si fermano: sono reazioni naturali quando viene scossa la nostra fiducia e il senso di sicurezza interiore.
Anche in assenza di un "tradimento reale", ciò che senti merita ascolto, perché parla di un dolore autentico, di una parte di te che sta chiedendo attenzione, cura e presenza.
Se senti il bisogno di uno spazio protetto per esplorare tutto questo più a fondo, io ci sono. Possiamo prenderci del tempo, con rispetto e calma, per dare voce a ciò che stai vivendo.
Un caro saluto,
Dott.ssa Tonia Caturano
Dott.ssa Grazia Chianetta
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buonasera, mi spiase leggere del suo malessere. Credo che lei abbia bisogno innanzitutto di parlare un pò e solo dopo capire se ha bisogno di un percorso.
Se vuole mi contatti pure, mi scriva.
Buona serata
Dr. Grazia Chianetta
Dott. Ivan Alibrandi
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno,
comprendo bene la situazione. La situazione ha scoperchiato una serie di timori e insicurezze latenti. Il tradimento non è avvenuto ma la mente ripropone l'eco delle paure che covava e che l'evento ha attivato. Un'eco che sfugge al suo controllo. Il nostro cervello è programmato per valutare lo scenario peggiore possibile. Una strategia che permetteva ai nostri antenati di anticipare pericoli seri. Quindi, un primo passo potrebbe essere non combattere queste paure intrusive ma sapere che esse sono un meccanismo di difesa, che ci vuole proteggere da pericoli possibili....esagerandoli.
Un secondo passo che mi permetto di consigliarle è quello di compiere piccoli atti di gentilezza e cura di lei ogni giorno nel frattempo. Questo rinforza amore e stima di sé stessi, indipendente dai riconoscimenti altrui.
Infine le suggerisco di rivolgersi ad un buon specialista psichico per lavorare più profondamente su queste tematiche emerse. Le auguro il meglio.
Dott.ssa Lucrezia Navarra
Psicologo, Psicologo clinico
Bassano del Grappa
Buongiorno,
grazie per aver condiviso con me quello che sta vivendo: capisco quanto possa essere difficile portare con sé ansia, insonnia e pensieri che non lasciano tregua, anche quando razionalmente si sa che non è accaduto nulla. Un’esperienza come quella che descrive può comunque lasciare un segno profondo, perché tocca la fiducia, la sicurezza personale e il proprio senso di valore.
È importante ricordare che non c’è nulla di “sbagliato” nel provare queste emozioni: il corpo e la mente hanno bisogno di tempo per rielaborare ciò che è accaduto. Un primo passo può essere concedersi spazi di cura quotidiana — piccoli momenti per sé, attività che aiutino a scaricare la tensione (come una passeggiata, il movimento fisico o la respirazione consapevole) — ma soprattutto non affrontare tutto da solo.
Se vede che l’ansia e la bassa autostima persistono, può essere molto utile rivolgersi a uno psicologo: avere un sostegno in questo momento può aiutarla a ritrovare equilibrio e serenità.
Si dia il permesso di chiedere aiuto: è già un segno di forza essersi aperto qui.
Dott.ssa Benedetta Cereda
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, mi dispiace che lei stia provando queste sensazioni attualmente. Le consiglio e rimango a disposizione di provare a cercare un supporto psicologico che la aiuti ad affrontare questo periodo di grande stress. Rimango a disposizione sia in presenza che online. Per qualsiasi cosa mi contatti pure. Un caro saluto.
Dott.ssa Benedetta Cereda
Dott.ssa Chiara Biasi
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno, mi dispiace che questo evento l'abbia così turbata, tanto da non dormire e da risentirne emotivamente, se non dovesse passare le consiglierei di parlarne con qualcuno per capire come mai stia così male.
Dott.ssa Giorgia Conti
Psicologo, Psicologo clinico
Fidenza
Buon pomeriggio,
mi sembra di capire che anche il solo pensiero che una situazione di infedeltà potesse accadere ha generato in lei una forte emozione. I tradimenti (o il timore di essi) possono toccare corde più profonde legate alla fiducia, alla sicurezza e al proprio valore personale. È comprensibile, dunque, che il fatto che lei sappia razionalmente che “non è successo nulla” non basti a tranquillizzarsi, perché le emozioni seguono un loro ritmo e hanno bisogno di tempo per decantare. Se i segnali di malessere persistono, le consiglio di concedergli ascolto: parlare di ciò che prova in uno spazio psicologico dedicato può aiutare a elaborare meglio l’accaduto e connetterlo a quelle corde più profonde di cui parlavo prima.
Un caro saluto.
Dott.ssa Alice Speroni
Sessuologo, Psicologo, Psicologo clinico
Como
si dia del tempo e cerchi di condividere le sue preoccupazioni con il/la partner
Capisco bene come ti senti: anche se alla fine non è accaduto nulla di concreto, il solo sospetto di un’infedeltà può lasciare dentro ansia, pensieri continui, difficoltà a dormire e un senso di insicurezza. Questi vissuti non vanno sottovalutati: portano via energie, influenzano il sonno, l’umore e la fiducia in se stessi.
Proprio per questo può essere molto utile iniziare un percorso di supporto psicologico.
Un professionista può aiutarti.
Dr. Massimiliano Siddi
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Roma
Buongiorno,
le difficoltà nelle relazioni, che siano familiari, di coppia o amicali, spesso riflettono dinamiche interne che vale la pena esplorare. Imparare a riconoscere i propri bisogni e a comunicarli in modo sano è un passo fondamentale per migliorare il proprio benessere emotivo.
Sono il dottor Massimiliano Siddi e ricevo in zona Mostacciano a Roma. Se sente il bisogno di approfondire questi aspetti, possiamo farlo insieme attraverso un percorso mirato.
Resto a disposizione per un primo colloquio conoscitivo.
Dott. Marco Lenzi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,
Avrei bisogno di qualche informazione aggiuntiva.
Com'è avvenuto il trauma? L'ansia è legata all'evento in sé?
Una prima indicazione è quella di parlare con il suo partner rispetto al suo stato di salute: la potrà aiutare a vedere la situazione con una prospettiva nuova.
Un altro suggerimento è dato dal consultare un professionista psicologo che potrà supportarla, comprenderla e darle indicazioni su come gestire il suo problema.
In terapia, potrà andare alla radice del suo malessere per comprendere il meccanismo che lo ha provocato oltre ad individuare degli strumenti per regolarlo in modo efficace. Con il lavoro terapeutico potrà conoscersi meglio e trovare una condizione di serenità.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni e domande nell'eventualità di un colloquio psicologico di approfondimento. Cordiali saluti
Dott.ssa Miriam Casini
Psicologo, Psicologo clinico
Rocca di Papa
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Comprendo quanto possa essere difficile convivere con ansia, insonnia e pensieri ricorrenti dopo un evento che l’ha scossa emotivamente. Anche se l’infedeltà non si è verificata, il timore ha lasciato un segno che oggi la fa stare male e incide sulla sua autostima. In questi casi non è facile “far passare tutto” da soli, perché la mente tende a tornare continuamente sull’evento, alimentando l’ansia. Un percorso psicologico può aiutarla a elaborare quanto accaduto, ridurre l’ansia e ritrovare equilibrio. Se lo desidera, possiamo iniziare con un colloquio di valutazione in un contesto protetto e senza giudizio, in cui esplorare meglio ciò che sta vivendo e individuare insieme strumenti pratici per stare meglio. Un cordiale saluto, Dott.ssa Miriam Casini.
Dott.ssa Giulia Spilli
Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Quello che descrive è una reazione comprensibile a un evento che, anche se si è chiarito nel tempo, ha attivato in lei emozioni intense e persistenti. A volte, anche il sospetto di un tradimento può essere vissuto come un vero e proprio trauma relazionale, capace di scuotere le fondamenta di fiducia, sicurezza e autostima.
Ciò che accade nel legame con l’altro può influenzare profondamente il nostro benessere emotivo. Quando in una relazione si incrina la fiducia, anche solo temporaneamente, si possono attivare vissuti di ansia, insicurezza, ruminazione mentale e difficoltà a ritrovare un equilibrio interno.
Quello che le posso consigliare è di iniziare un percorso che possa riportarla ad avere fiducia nelle persone che vivono attorno a lei.
Dr. Marco Locatelli
Psicologo, Psicologo clinico
Padova
Buongiorno,
capisco quanto possa essere difficile convivere con questi pensieri e con l’ansia che ne deriva. Intanto può riconoscere che le emozioni che prova sono una reazione comprensibile a un’esperienza che ha messo in discussione la fiducia e la sicurezza personale. Può essere utile parlarne apertamente con una persona di fiducia o con un professionista, così da non affrontare da solo questo peso. Nel frattempo, si conceda dei momenti di cura quotidiana, come attività rilassanti o esercizi di respirazione, che possono favorire il sonno e ridurre la tensione. Non è un percorso immediato, ma condividere ciò che sente è già un primo passo significativo.

Resto a disposizione e auguro una buona giornata
Buongiorno,
è comprensibile come, seppur non sia successo nulla, siano delle situazioni che segnano.
Sarebbe utile approfondire la situazione, comprendere la dinamica che si è creata e per questo motivo, il consiglio è di intraprendere un percorso affinché si possa comprendere in maniera più completa l'accaduto e acquisire degli strumenti concreti di supporto.
Resto a disposizione, anche in modalità online.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angelica Venanzetti
Buongiorno, è normale che in questo momento senta ancora ansia dovuta all'insicurezza sperimentata a seguito del pensiero fatto. Un atto di infedeltà, che sia realmente stato commesso o anche solo pensato, diminuisce la fiducia nel partner e di conseguenza comporta ansia. Le consiglio di parlare con il/la suo/a partner, spiegargli/le le sue ansie e insicurezze, provare a capire insieme da dove derivano, in modo da capire insieme se questi dubbi sono stati ragionevoli o no, cosa potete fare da soli e insieme per aiutarla. Se si dovesse rendere conto che questo supporto non è sufficiente e la sua ansia, insonnia e autostima continuassero a darle problemi, le suggerisco di parlare con uno/a psicologo/a.
Ciao, grazie per aver condiviso ciò che provi. Anche se non c'è stata un'infedeltà vera e propria, il solo sospetto o la paura possono comunque lasciare un segno profondo. L'ansia, l'insonnia e la bassa autostima che descrivi sono reazioni comprensibili in situazioni di stress emotivo. Il consiglio più utile è non tenerti tutto dentro: parlane con la persona interessata, con qualcuno di fidato o con uno psicologo. Ti potrà aiutare a elaborare quello che è successo e a ritrovare stabilità emotiva.
Ci vuole tempo, ma con il giusto supporto si può stare meglio.
Dott.ssa Sara Rocco
Psicologo, Psicologo clinico
Ossi
Buongiorno, anche il tradimento presunto è un piccolo trauma, perciò va affrontato come tale. Consiglio un colloquio con uno specialista per affrontare la situazione.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Sara Rocco
Dott.ssa Eleonora Tosto
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno,
quello che sta vivendo è una reazione emotiva comprensibile: anche se non c'è stato un tradimento reale, il solo dubbio o la percezione di un rischio relazionale può generare una ferita profonda, soprattutto se tocca la fiducia, l'autostima e il senso di sicurezza.

Per affrontare questa fase può essere utile:
- Parlare di ciò che ha provato, anche con un professionista, per dare un senso all’accaduto e ricostruire fiducia e serenità.
- Lavorare sull’autostima, con esercizi mirati (scrittura, meditazione, voce) che aiutano a ritrovare il proprio valore.
- Integrare tecniche di mindfulness, respirazione e ascolto musicale, che favoriscono il rilassamento e aiutano a gestire l’ansia e il sonno.

Nel mio approccio unisco psicologia, voce e consapevolezza corporea, utili per attraversare momenti come questo. Se vuole, possiamo parlarne insieme.
Dott.ssa Vittoria D'Antonio
Neuropsicologo, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Salve, le reazioni che descrive (ansia, difficoltà nel dormire, pensieri ricorrenti e calo dell’autostima) sono comuni dopo un evento che ha messo in discussione la fiducia e la sicurezza personale.
In questi momenti è importante non affrontare tutto da soli. Un supporto psicologico può aiutarla a comprendere meglio ciò che sta vivendo, a rafforzare la fiducia in sé stesso e a riscoprire i propri punti di forza e le risorse interiori, per ritrovare equilibrio e orientarsi verso una direzione più autentica e coerente con la propria identità.
Gentile utente,
la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Capisco quanto possa essere difficile affrontare un momento come questo: anche solo il sospetto di un’infedeltà può generare ansia, insicurezza e tristezza. Le suggerirei di concedersi del tempo per elaborare quanto accaduto e, se il malessere dovesse persistere, di valutare un supporto psicologico che possa aiutarla a ritrovare serenità e fiducia.
Un caro saluto. Dott.ssa Sofia Saviolo
Dott.ssa Sara Maria Cantini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, parlarne con uno psicologo e cercare di esprimere i propri pensieri, provando a mettere ordine, credo sia la soluzione migliore. Se vuole sono disponibile
Buongiorno,
anche quando l’infedeltà non si verifica realmente, il solo sospetto può generare una ferita profonda che tocca fiducia, autostima e senso di sicurezza. L’ansia e la difficoltà a dormire sono reazioni comuni a un trauma relazionale. Un percorso psicologico può aiutarla a elaborare l’accaduto, ricostruire fiducia e ritrovare serenità emotiva. Se desidera, possiamo approfondirlo insieme.
Dott.ssa Valentina Emma Morelato, ricevo a Rovigo e online.
Dott.ssa Valentina De Chiara
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Brescia
Gentile utente, le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico, così da esplorare più a fondo la situazione e affrontare i pensieri e le emozioni legati ad essa, con l’obiettivo di trovare maggiore serenità.
Resto a disposizione per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Dott.ssa Letizia Nobilia
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Roma
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso quello che sta vivendo. Anche se l’infedeltà non si è poi verificata, il solo sospetto può essere molto doloroso e lasciare dentro ansia, tristezza e insicurezza. È comprensibile che si senta ancora scosso.
In questo momento può esserle utile prendersi cura di sé, cercando di non giudicarsi e di ritrovare calma con piccoli gesti quotidiani, ma anche parlarne in uno spazio di ascolto professionale, per comprendere meglio cosa l’ha ferita, come interpreta la realtà e le relazioni, e aiutarla a ritrovare fiducia e serenità.
Buongiorno,
quello che descrive è un vissuto molto comune e comprensibile. Anche se alla fine non si è verificata una vera infedeltà, il solo sospetto o la paura di perdere la fiducia nel partner può far sì che la mente resti intrappolata in un circolo di pensieri e immagini che si ripetono, mentre il corpo reagisce con ansia, insonnia e un generale senso di malessere.
Provi ad accogliere le sue emozioni senza giudicarle: è normale sentirsi ferito, ansioso o triste in una situazione come questa. Si permetta di provare ciò che sente, senza colpevolizzarsi — è una tappa necessaria per elaborare l’accaduto e ritrovare serenità.
Se sente di non riuscire a gestire da solo questo stato di ansia e confusione, un confronto con uno psicologo può aiutarla a comprendere meglio le sue reazioni, a ridurre i pensieri ricorrenti e ad alleggerire il carico emotivo, accompagnandola gradualmente verso un maggiore equilibrio e benessere interiore.
Le auguro di poter ritrovare presto la tranquillità e la fiducia in sé stesso, passo dopo passo, con gentilezza e pazienza verso la propria storia e le proprie emozioni.
Salve, innanzitutto non reprimere i tuoi sentimenti e le tue emozioni (rabbia,tristezza,senso di colpa...), ma vivile a pieno per darti modo di provare a guarire.
Prenditi cura di te, fai attività che secondo te ti rendono gioioso/a e che possano rafforzare la tua autostima. Se senti davvero di non farcela un professionista può darti una mano nella gestione del trauma e a ritrovare te stesso e il controllo della tua vita.
Se state ancora insieme la terapia di coppia potrebbe essere il percorso giusto per mettersi alla prova, sia se si vuole ricostruire un rapporto sia se la decisione è quella di separarsi.

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