Salve. Sono un uomo di 49 anni e soffro di ipertrigliceridemia da venti anni circa, con valori intor

57 risposte
Salve. Sono un uomo di 49 anni e soffro di ipertrigliceridemia da venti anni circa, con valori intorno a 700-800, e sebbene da allora prendo due capsule al giorno di Eskim 1000 non sono mai riuscito a farli scendere sotto i 500. Di conseguenza c'è uno spostamento di colesterolo totale pari a 260 circa. Sicuramente ci sarà la componente familiare, ma sono anche in sovrappeso a causa della vita prevalentemente sedentaria, interrotta da qualche camminata. Non fumo e non bevo, ma l'alimentazione non è proprio corretta. Per quanto rappresentato, vi chiedo: se con due Eskim 1000 al giorno non riesco a farli scendere, cosa posso fare oltre a camminare mezz'ora al giorno e stare attento alla dieta? Cosa mi consigliate? Che controlli devo fare? Dopo venti anni inizio seriamente a spaventarmi, anche perché ho raggiunto un'età particolare. Vi ringrazio e vi saluto cordialmente.
Dott.ssa Michela Russo
Nutrizionista
Fragneto l'Abate
Salve,
sicuramente saprà che l'ipertrigliceridemia è tra le malattie metaboliche che rappresentano una delle cause principali dell’aterosclerosi e delle sue complicanze d’organo, come infarto acuto del miocardio, ictus cerebrale e vasculopatie periferiche e in questo caso anche un aumento del rischio di pancreatite acuta. Per cui tenere sotto controllo cuore e vasi sanguigni è fondamentale. Potrebbe parlare con il suo medico di base e valutare insieme la situazione generale e pensare se indagare o meno sulla componente genetica di questa condizione.
Evidentemente ciò che è riuscito a fare fino ad ora da solo non è stato sufficiente quindi il mio consiglio è di rivolgersi al più presto ad un bravo nutrizionista che la possa guidare nel trattamento della sua patologia e le suggerisco nel frattempo di stare attendo oltre che ai grassi (come immagino faccia) anche ai carboidrati.
Per qualsiasi altra informazione sono a disposizione.
La saluto

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Dott. Stefano Fabi
Nutrizionista
Roma
Gentile,
credo debba prendere in considerazione un cambiamento del suo stile di vita a partire dall'alimentazione e inserendo dell'attività fisica.
Un nutrizionista potrà aiutarla in questo.
Buonasera gentile utente, quel che posso consigliarle è di rivolgersi ad un nutrizionista per una consulenza nutrizionale. Saprà sicuramente aiutarla con ipercolesterolemia. Necessita, come da lei sottolineato, di una corretta e sana alimentazione. Resto a disposizione. Cordiali Saluti Dott.ssa Eleonora Bruno
Dott.ssa Cecilia Alessandri
Nutrizionista
Cervia
Buonasera, comprendo la sua preoccupazione. Le consiglio di rivolgersi al medico per valutare di continuare con la terapia farmacologica o di modificarla. Vista la sua condizione, è importante che modifichi il suo stile di vita, partendo da una corretta alimentazione e movimento. Un nutrizionista può aiutarla nel seguire un piano alimentare adeguato alle sue esigenze nutrizionali e che tenga conto della patologia in atto. Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti. Un saluto.
Buona sera. Aggiungo a ciò che hanno già detto i colleghi, che dovrebbe favorire la mitocondrio genesi. Ovvero la formazione di nuovi mitocondri, il vero motore delle nostre cellule. Essi sono la centrale nucleare che attraverso il ciclo di Krebs tendono a " smaltire" i trigliceridi.
Sport e dieta adeguata sicuramente la aiuteranno!
Dott.ssa Danila Currò
Nutrizionista, Medico estetico, Tricologo
Modena
Buonasera,
Il solo prendere farmaci di controllo per i trigliceridi non la può aiutare efficacemente.
Bisogna stravolgere le vecchie abitudini, in modo controllato.
Alimentazione e stile di vita devono essere modificate.

Cordialmente
Dott.ssa Danila Currò
Gentile utente, sicuramente c'è una componente genetica molto importante per avere questi valori, ma concordo con il colleghi che stare "attento" alla dieta e camminare 30 minuti al giorno non basta. Non è sufficiente perché per "stare attenti"a volte si rischia di eliminare categorie di alimenti utili, facendo più "danni" del dovuto. Nel suo caso per esempio è importante che ad ogni pasto siano presenti tutti e 3 i macronutrienti (carboidrati, proteine e , grassi) nelle giuste quantità e di limitare drasticamente le fonti di zuccheri semplici che, se in eccesso, vengono trasformati in grasso facendo aumentare i livelli di trigiceridi! Ha bisogno quindi di un percorso nutrizionale personalizzato e di modificare il suo stile di vita affidandosi ad un professionista che tenga conto di tutte queste variabili. Rimango a disposizione per eventuali dubbi o domande. Dott.ssa Francesca Base
Dott. Alex Barone
Dietista, Nutrizionista
Modena
Buongiorno Gentilissimo,
comprendo benissimo la sua preoccupazione e per questo la invito a rivolgersi ad un/una professionista della nutrizione, che possa valutare attentamente le sue abitudini alimentari e darle consigli mirati e personalizzati per correggerle.
Oltre ad indagare la componente familiare, tramite visite specialistiche ed esami approfonditi, sicuramente il cambiamento dello stile di vita (contrasto della sedentarietà e miglioramento della dieta) è il passo fondamentale per adeguare i quadri di ipertrigliceridemia ed ipercolesterolemia.
Resto a disposizione per qualsiasi necessità, anche tramite consulenza online.
Cordialmente, Dott. Barone Alex Dietista
Gentile utente, vedendo le risposte degli altri colleghi, posso aggiungere in più che, oltre ad un'alimentazione controllata e un'obbligatoria e continua attività fisica calibrata sulla sua corporatura, sarebbe opportuno integrare con principi attivi naturali che aiutino il fegato nel suo corretto metabolismo. Si rivolga quindi ad un professionista esperto in nutraceutica oltre che in alimentazione e si rivolga ad un serio personal trainer per gestire l'allenamento in modo corretto. Tanti auguri per tutto.
Dott.ssa Federica Gargini
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Buonasera, le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista per una consulenza. Saprà sicuramente aiutarla con l'ipercolesterolemia attraverso una sana e corretta alimentazione. Cordiali Saluti
Dr. Gaetano Conforto
Nutrizionista, Omeopata, Medico di medicina generale
Siracusa
Carissimo, l'unica strada è un totale cambiamento del tuo stile di vita: 1) Nutrizione 2) attività fisica 3) gestione dello stress 4) relazioni appaganti 5) sonno ristoratore 6) avere uno scopo nella vita. Riguardo la nutrizione dovresti attenzionare lo stile chetogenetico! Faccio consulenze online. Ciao
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Dott. Settimio Albis
Nutrizionista, Dietista, Chinesiologo
Roma
Deve assolutamente farsi seguire da uno specialista sia nell'alimentazione che nell'attività fisica
Le due cose devono essere fatte in maniera corretta
Saluti
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Dott.ssa Anna Galbiati
Nutrizionista
Cassina de' Pecchi
Buonasera,
mi associo nel suggerire di rivolgersi ad uno specialista della nutrizione. Per prima cosa potrebbe fare ulteriori analisi e indagare meglio la possibile componente familiare; dovrebbe poi porre particolare attenzione a bilanciare la dieta sia per i macro che per i micronutrienti e a valutare l'assunzione di integratori. Il tutto associato ad attività fisica strutturata e costante.
un saluto
Salve, lei stesso avverte una esigenza giusta .Ma dovrà affrontare un percorso accompagnato da un professionista con cui deve rivedere il suo stile di vita e le ragioni per cui questi trigliceridi non scendono. Sono disponibile anche per consulenze online, cordialità
buon giorno, i valori sono alti indubbiamente , forse dovrebbe rivedere il suo piano alimentare affiancato da un nutrizionista
saluti
Buongiorno,

Entrambi i valori ematici sono molto alti.

Le consiglio di affidarsi ad uno specialista per indagare in maniera più approfondita le sue abitudini alimentari ed il suo stile di vita.

Sicuramente un corretto stato di salute non può prescindere da una sana ed equilibrata alimentazione.

Un abbraccio,

Chiara Spiezia
Dott.ssa Alessandra Sabbatino
Nutrizionista
Napoli
Buonasera, alti livelli di trigliceridi nel sangue aumentano il rischio di infarto del miocardio e di aterosclerosi, sarebbe opportuno, in primis, che Lei parli con il suo medico di base per un'eventuale modifica della terapia farmacologica.
Sicuramente influisce la componente genetica, tuttavia, un netto miglioramento può essere ottenuto modificando lo stile di vita, adoperando una sana, equilibrata e varia alimentazione ed associando anche l'attività fisica. Il mio consiglio è di rivolgersi ad un nutrizionista che può seguirla costantemente e monitorare tutto il quadro clinico. Da un punto di vista alimentare, sicuramente le consiglierei di assumere più verdura che, essendo ricca di fibra, svolge un'importante funzione nell'assorbimento intestinale dei grassi. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Dottoressa Alessandra Sabbatino
Buongiorno le consiglio vivamente di modificare le sue abitudini e il suo stile di vita.
Si affidi a un nutrizionista e a un chinesiologo che le potrà somministrare l'attività adatta a lei.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Dott.ssa G. Daniela Cani
Nutrizionista, Dietologo, Dietista
Milazzo
Buon giorno! Come già scritto dai colleghi, le consiglio di iniziare un percorso alimentare affidandosi ad un nutrizionista e di praticare attività fisica (mezz'ora di camminata al giorno non è sufficiente).
Per qualunque chiarimento/informazione non esiti a contattarmi.
Buona giornata.
Dott. Riccardo Barioni
Nutrizionista, Dietista
Ferrara
Salve,
Se già sta seguendo un piano nutrizionale adeguato alla sua ipertrigliceridemia, in abbinato alla sua terapia farmacologica rimane da intraprendere un'importante cambiamento sullo stile di vita.
Se invece la prima parte non è ben gestita o non è ancora stata presa in considerazione, conviene cominciare da li.

Successivo passo, attività motoria che sia ben più impegnativa del classico "cammini per 30 minuti al giorno". Bisogna cominciare a ridurre ogni fattore di rischio ed approcciare un'attività motoria costante programmata e finalizzata per la sua struttura fisica.

Rimango a sua disposizione
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Buongiorno, le consiglio una consulenza con un nutrizionista che possa indagare le sue abitudini alimentari. Solo in seguito ad un'attenta anamnesi e valutazione del suo stato di salute potrà essere in grado di capire eventuali cause e aiutarla a modificare il suo stile di vita.
Rimango a disposizione
Dott.ssa Ilaria Esposito
Nutrizionista
Roma
Gentile utente, un'alterazione così importante del profilo lipidico può determinare un aumento del rischio di patologie cardiovascolari. Le consiglierei, pertanto, di recarsi dal suo medico ed eventualmente svolgere una visita cardiologica. Dal momento che riferisce di essere in sovrappeso, le consiglierei di rivolgersi a un nutrizionista per poter intraprendere un percorso nutrizionale e poter concordare la strategia nutrizionale che più la soddisfi e che le consenta di raggiungere uno stato di salute ottimale.

Resto a sua disposizione
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi ad un Nutrizionista: l'ipertrigliceridemia è un'istanza clinica seria e va trattata previa visita approfondita. Attraverso l'adesione ad una dieta ottimale stilata da un professionista ed il cambiamento degli scorretti stili di vita si può agire su di essa in maniera significativa.
Cordialità,
Biologo Nutrizionista Dott. Fornagiari Loris
Salve,
Consiglio visita-nutrizionale per affrontare la situazione nel modo migliore.
Saluti
Dott Stefano Carrara
Biologo nutrizionista e massaggi per il benessere
Cavenago di brianza e Rho
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Dott.ssa Valentina Pavone
Nutrizionista
Milano
Buongiorno, i colleghi che mi hanno preceduta sono stati molto esplicativo su quelli che sono i rischi conseguenti ad un’ipertrigliceridemia e quali sono le strade che può intraprendere per contrastarla. Capisco la paura e credo che in questo momento possa essere il sentimento che la possa spingere a prendere in considerazione seriamente un cambiamento del suo stile di vita, partendo dal correggere le abitudini alimentari e non solo. Fondamentale in questo caso l'attività fisica, non si limiti solo alle passeggiate. Fissi degli obiettivi a breve termine, che siano realizzabili. Non si imponga traguardi sin da subito irrealizzabili. Proceda col suo passo, ma proceda. Resto a disposizione per qualora avesse bisogno di un nutrizionista. Dott.ssa Valentina Pavone
Buonasera, considerati i valori elevati e la parziale efficacia della terapia le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista per migliorare con la dieta la sua composizione corporea ed iniziare un percorso di educazione alimentare specifico che promuova, con l'attività fisica, uno stile dii vita sano. A disposizione Dott.ssa Rossella Ratto Biologa nutrizionista
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Dott.ssa Marica Fiore
Nutrizionista
Striano
Buongiorno, come già detto dai miei colleghi sicuramente ci sarà una componente genetica ma stare "attenti" alla dieta e camminare 30 minuti al giorno non sono sufficienti bisogna intervenire modificando il tuo stile di vita! ti consiglio di rivolgerti al tuo medico curante per valutare la terapia farmacologica e poi ad un nutrizionista per valutare le tue abitudini alimentari. Per qualsiasi chiarimento resto a tua disposizione
Dott.ssa Marica Fiore
Dott. Luca Macchi
Nutrizionista
Cassano Magnago
Buongiorno, insieme alla terapia farmacologica dovrà iniziare a fare dei cambiamenti sullo stile di vita. Iniziare ad aumentare il tempo che dedica all'attività fisica, anche poco alla volta, e cambiare anche le abitudini alimentari.
Sicuramente è difficile stravolgere tutto in poco tempo, ma a piccoli passi potrà iniziare a vedere dei miglioramenti che la invoglieranno a continuare su quella strada. Cordiali saluti, dott. Luca Macchi.
Salve. Il mio consiglio è di rivolgersi a un professionista per un piano nutrizionale mirato e personalizzato, meglio se in grado anche di seguirla nell'abbinamento con un'attività fisica programmata. La soluzione non sempre è farmacologica. Spero di esserle stato utile
Dott.ssa Elisa Potettu
Nutrizionista, Tricologo
Robecco sul Naviglio
Buongiorno,
Il cambio dello stile di vita è necessario.
Un piano alimentare personalizzato e un incremento del livello di attività fisica potranno certamente aiutarla.
Le consiglio di rivolgersi a professionisti per entrambi gli ambiti perché il percorso risulti efficace.
In bocca la lupo
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisa Potettu
Dr. Matteo Fedeli
Dietista, Nutrizionista
Calenzano
Capisco che la gestione dell'ipertrigliceridemia possa essere una sfida per te, specialmente considerando la tua lunga storia con questa condizione. Ecco alcune raccomandazioni e suggerimenti che potrebbero esserti utili:

Consulto medico: È importante continuare a lavorare a stretto contatto con il tuo medico per gestire l'ipertrigliceridemia. Il medico può valutare la tua situazione complessiva, compresa la tua storia familiare, lo stile di vita e altri fattori di rischio, e fornirti consigli specifici e opzioni di trattamento.

Valutazione dietetica: L'alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel controllo dei livelli di trigliceridi. Cerca di adottare una dieta sana ed equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e grassi sani come quelli presenti nell'olio d'oliva, nelle noci e nell'avocado. Riduci al minimo il consumo di alimenti ricchi di zuccheri aggiunti, carboidrati raffinati e grassi saturi e trans.

Controllo del peso: L'eccesso di peso può influenzare i livelli di trigliceridi. Cerca di mantenere un peso sano attraverso una combinazione di dieta equilibrata e attività fisica regolare. Anche una perdita di peso modesta può avere un impatto positivo sui livelli di trigliceridi.

Attività fisica: Continua con le tue camminate quotidiane e cerca di aumentare gradualmente l'attività fisica. L'esercizio regolare può aiutare a migliorare la sensibilità all'insulina, a ridurre i livelli di trigliceridi e a promuovere la salute cardiovascolare generale.

Esami di monitoraggio: Continua a sottoporsi a regolari controlli medici per monitorare i tuoi livelli di lipidi nel sangue e valutare eventuali cambiamenti nel tempo. Il tuo medico potrebbe consigliarti ulteriori esami di laboratorio o test per valutare altri fattori di rischio cardiovascolare.

Trattamenti farmacologici: In alcuni casi, potrebbe essere necessario aggiungere o modificare la terapia farmacologica per controllare l'ipertrigliceridemia. Parla con il tuo medico riguardo alle opzioni di trattamento farmacologico disponibili e alla loro idoneità per la tua situazione specifica.

È importante mantenere una prospettiva positiva e impegnarsi nel migliorare la propria salute. Con il supporto del tuo medico e apportando modifiche allo stile di vita, puoi lavorare per gestire l'ipertrigliceridemia e ridurre il rischio di complicanze cardiovascolari.
Buonasera, un consiglio dal punto di vista farmacologico: potrebbe valutare l'assunzione di omega3 olio di Krill al posto dell'olio di pesce Eskim, dato che 500mg di olio di Krill (molto più biodisponibile dell'olio di pesce) corrispondono a 3g di olio di pesce. Potrebbe iniziare per 1-2 mesi ad assumere 2 cps da 500 mg di olio di krill (Krioil è il top) dopo cena per poi passare a 1 cpsda 500 mg. Saluti Dott. Pierangelo Panceri
Buongiorno, per quello che ha riportato mi sento di consigliarle un percorso nutrizionale personalizzato che possa aiutarla a migliorare il suo stile di vita in modo duraturo nel tempo. Consiglio di intervenire sia sull'alimentazione grazie ad un nutrizionista, ma anche sull'attività fisica attraverso un professionista che possa supportarla nel cambiamento. In questo modo medicina e stile di vita potranno lavorare in sinergia per aiutarla a migliorare la qualità della sua vita. Rimango a disposizione. Dott.ssa Beatrice Barolo
Gentile paziente, una buona strategia sarebbe quella di farsi seguire da un nutrizionista e monitorare le analisi dopo 3 mesi di dietoterapia. Ovviamente cosa molto importante è mantenere uno stile di vita attivo, la sedentarietà non è amica della salute.
Dott. Paolo Bonola
Nutrizionista, Chinesiologo
Reggio Emilia
Buongiorno
Sicuramente l'ipertrigliceridemia è una situazione dovuta prevalentemente alla componente famigliare come dice lei, che il suo medico avrà valutato e avrà consigliato dei farmaci specifici tipo Eskim 1000. La cosa da fare è di lavorare sicuramente sul suo stile di vita e un nutrizionista può darle una mano a valutare il suo quadro, iniziare un percorso e tenere monitorato nel tempo tramite esami specifici in modo da ridurre più possibile i rischi dovuti alla sua situazione
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
Dott. Bonola Paolo
Dott.ssa Sara Meola
Nutrizionista
Benevento
Salce, credo il problema sia a livello alimentare, non sempre da soli si è in grado di mangiare in modo corretto, anzi in molti casi la dieta diventa talmente povera di nutrienti da provocare altre problematica.
Farmaco, sport e corretta alimentazione risolverà sicuramente la problematica.
Saluti.
Buongiorno, di positivo c'è che lei è pienamente consapevole della sua particolare situazione e per questo dovrebbe prendere in considerazione un cambiamento nello stile di vita (come le è stato già consigliato).
Sicuramente la vita sedentaria le comporta anche una maggiore difficoltà nel cambiare dieta, per questo potrebbe cercare di trovare un'attività che le piaccia, qualunque essa sia (ad esempio lo spinning, la boxe, il pilates etc.). Questo potrebbe darle una motivazione in più per cercare di ottenere un cambiamento. Vedrà che otterrà ottimi benefici.
Il tutto sotto controllo anche da professionisti sanitari per monitorare progressi e per prevenzione generale.
La saluto,
Davide
Dott.ssa Matilde Argentero
Nutrizionista
Caresanablot
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi ad un professionista della nutrizione che possa seguirla e supportarla nel migliorare la sua alimentazione.
Contemporaneamente le suggerisco di incrementare l'attività fisica, scegliendo l'attività che più le piace. Cordiali saluti
Salve, se da solo non riesce a tenere la situazione sotto controllo sarebbe opportuno rivolgersi ad uno specialista della nutrizione in grado di indirizzarla adeguatamente e supportarla in un eventuale percorso. Buona giornata
Salve, capisco le tue preoccupazioni riguardo ai valori elevati di trigliceridi. Sebbene l'uso di Eskim 1000 possa essere utile, a volte è necessario integrare con altri cambiamenti nello stile di vita. Oltre a camminare e migliorare l'alimentazione, potrebbe essere utile considerare l'introduzione di un piano alimentare mirato che riduca i grassi saturi e zuccheri, privilegiando invece alimenti ricchi di omega-3, fibre e antiossidanti. Inoltre, sarebbe importante monitorare il tuo stato metabolico e verificare la presenza di eventuali altre condizioni che possano influenzare i tuoi valori. Se desideri, posso seguirti in questo percorso, anche online, per creare un piano alimentare personalizzato e aiutarti a migliorare i tuoi valori.
Dott.ssa Veronica Filosa
Nutrizionista
Roma
Buon pomeriggio,
Le consiglio di farsi seguire dal punto di vista nutrizionale da una persona che sia in grado di capirla e ascoltarla. Il peso e lo stile di vita incidono moltissimo sulla sua condizione. Vedrà che se seguirà un percorso nutrizionale come si deve questi valori scenderanno insieme al suo peso.
Un saluto
Buonasera. In questi 20 anni ad eccezione dell'Eskim 1000 e qualche passeggiata cosa ha cambiato della sua vita? Sicuramente c'è una componente familiare come lei stesso dice ma afferma di essere in sovrappeso ed avere una vita sedentaria. Sarebbe il caso di apportare delle modifiche alla propria vita e più queste modifiche sono difficili da apportare più genereranno cambiamenti nel suo corpo. In prima battuta comunque si affidi al suo medico curante e/o cardiologo, dopo di che inizi un percorso di miglioramento del suo stile di vita che passerà dalla nutrizione all'attività sportiva sicuramente. La esorto al cambiamento e le auguro un buon percorso. La saluto cordialmente.
Dott. Matteo Barbanera
Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
Se i trigliceridi sono ancora alti nonostante l’assunzione di Eskim 1000 e la dieta, ti consiglio di fare un controllo più approfondito. L'adozione di una dieta ipo-lipidica (povera di zuccheri raffinati e grassi saturi) e l'aumento dell’attività fisica sono essenziali. Inoltre, potrebbe essere utile fare delle analisi più specifiche per monitorare la funzione epatica e i livelli ormonali, che potrebbero influire sul metabolismo dei grassi.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Dr. Alessandro Tucci
Nutrizionista, Chinesiologo, Dietista
Roma
Ridurre i carboidrati raffinati e gli zuccheri: Questi alimenti possono contribuire all'aumento dei trigliceridi. Evita dolci, bevande zuccherate, pane bianco e pasta, e preferisci carboidrati complessi (come cereali integrali e legumi).
Aumentare l'assunzione di grassi buoni: I grassi omega-3, che si trovano in pesci grassi (come salmone, sardine, sgombro) e nell'olio di lino o in semi di chia, sono particolarmente utili per abbassare i trigliceridi.
Limitare i grassi saturi e trans: Questi tipi di grassi, presenti in cibi processati, fritti e carne grassa, tendono a peggiorare i livelli di trigliceridi.
Controllare le porzioni: Essere in sovrappeso può essere un fattore che contribuisce all'ipertrigliceridemia. Ridurre l'apporto calorico e cercare di mantenere un peso corporeo sano potrebbe migliorare i livelli di trigliceridi.
Esercizio fisico:

Aumentare l'intensità e la durata dell'attività fisica: Camminare mezz'ora al giorno è un buon inizio, ma potresti provare a fare anche esercizi di resistenza, come il sollevamento pesi o esercizi a corpo libero, che possono essere efficaci nel migliorare la sensibilità all'insulina e ridurre i trigliceridi. Idealmente, l'OMS consiglia almeno 150 minuti di attività moderata o 75 minuti di attività intensa alla settimana.
Considerare farmaci aggiuntivi o modifiche alla terapia:

Farmaci: Se gli omega-3 (come l'Eskim) non sono sufficienti a controllare i trigliceridi, il medico potrebbe valutare l'aggiunta di altri farmaci, come fibrati (per esempio, gemfibrozil o fenofibrato) o statine (che agiscono sul colesterolo) o, in alcuni casi, niacina (vitamina B3) o ezetimibe. I fibrati in particolare sono efficaci nel ridurre i trigliceridi.
Dott.ssa Silvia Malvaso
Nutrizionista
La Spezia
La dieta e l'attività fisica sono molto importanti per far scendere questi parametri che sicuramente avranno anche una loro componente familiare. Deve cercare di migliorare lo stile di vita e l'alimentazione affidandosi ad un professionista e mantenerlo nel tempo, solo così può vedere dei miglioramenti. Se così non fosse si rivolga al suo medico per cambiare il farmaco che sta assumendo.
Saluti
Senza ombra di dubbio dovrebbe fare terapia nutrizionale. A presto.
Dott. Michael Clemente
Nutrizionista
Cassina de' Pecchi
Salve, dovrebbe intraprendere un percorso alimentare personalizzato, integrando allenamenti adeguati per la sua condizione fisica iniziale.
Rimango a sua disposizione
Cordialmente
Gentile paziente,

Bisognerebbe valutare il quadro completo, con referti medici ed esami del sangue aggiornati, per fornire indicazioni più precise. Sicuramente, modificare lo stile di vita inserendo attività fisica e impostando un piano alimentare personalizzato può aiutarla, in quanto l’ipertrigliceridemia è profondamente influenzata dalle abitudini dietetico-comportamentali.

A livello generale, il modello dietetico mediterraneo, se seguito nel modo corretto, rappresenta quello ideale per il paziente ipertrigliceridemico. Le strategie principali da adottare includono:

- Migliorare la qualità dei carboidrati, favorendo quelli integrali e ricchi di fibre.

- Limitare il consumo di grassi saturi, preferendo invece grassi monoinsaturi e polinsaturi.
- Inserire attività fisica regolare, possibilmente aumentando progressivamente la durata e l’intensità dell’esercizio.

Dato il suo stato di sovrappeso, le consiglio di consultare un professionista che possa valutare le sue esigenze specifiche ed eventualmente supportarla nell’ottimizzazione del peso corporeo, migliorandone la composizione.
Le suggerisco di prenotare una visita nutrizionale, in modo da valutare con attenzione il suo quadro clinico, la presenza di eventuali altre condizioni e trovare un piano alimentare che si adatti al suo stile di vita, rendendolo sostenibile nel lungo termine. L’efficacia di questi cambiamenti dipende proprio dalla loro continuità, e il supporto di un professionista può aiutarla a raggiungere risultati concreti.
Inoltre, le consiglio di affidarsi a un medico specialista per un inquadramento più approfondito e per valutare eventuali ulteriori strategie terapeutiche.

Resto a disposizione per supportarla in questo percorso.
Un caro saluto
dott.ssa Ilaria Marini
Buongiorno, capisco la sua preoccupazione. La cosa migliore, a mio avviso, è affidarsi ad un nutrizionista o ad un dietologo. Affidarsi ad un professionista la aiuterà anche a stare più sereno e meno preoccupato, migliorando nel complesso la sua qualità di vita.
Dott.ssa Anna Maria Alfano
Nutrizionista, Anatomopatologo
Aprilia
Dovrebbe valutare il suo grado di infiammazione. Dice di seguire una dieta... quale?L'Eskim è un buon prodotto. andrebbe valutato anche l'assetto glucidico
Dott. Alessandro Fossi
Dietista, Nutrizionista
Castiglion Fiorentino
Buonasera, la persistenza di valori molto elevati di trigliceridi, nonostante la terapia con omega-3, richiede sicuramente una valutazione approfondita da parte del medico curante o di uno specialista. Oltre alla componente genetica, il sovrappeso, la sedentarietà e un’alimentazione ricca in zuccheri semplici e grassi possono contribuire in modo significativo. L’attività fisica costante e una dieta mirata, povera di zuccheri raffinati, alcol e grassi saturi, sono fondamentali. Un piano nutrizionale personalizzato può fare la differenza, soprattutto se accompagnato da un monitoraggio medico e da eventuali esami di approfondimento (glicemia, insulinemia, funzionalità epatica, ecc.). Cordiali saluti
Dott.ssa Heléna Tripi
Nutrizionista, Biologo della riproduzione
Milano
Buongiorno
consiglio di contattare un diabetologo

Saluti
HT
Gentile Signore,

capisco perfettamente la sua preoccupazione. Una storia di ipertrigliceridemia così lunga, con valori tra 700 e 800 mg/dl, indica chiaramente una componente genetica importante (ipertrigliceridemia familiare o mista). Questo significa che, anche seguendo una dieta corretta e assumendo integratori come gli omega-3, i trigliceridi possono rimanere elevati, perché l’organismo tende a produrne troppi indipendentemente dallo stile di vita.

Detto questo, ci sono diverse strategie da mettere in campo: oltre a camminare regolarmente e migliorare l’alimentazione (riduzione zuccheri semplici, farine raffinate, bevande zuccherate, e limitazione dei grassi saturi), può essere necessario un approccio nutrizionale molto mirato, con pasti bilanciati in termini di carboidrati e grassi, frequenza e quantità di proteine, e scelta di alimenti che aiutino a ridurre l’impatto glicemico. Anche piccole correzioni possono dare benefici importanti se fatte in maniera costante.

In parallelo, è opportuno che il suo medico curante o un cardiologo/metabolista valuti la necessità di farmaci specifici per abbassare i trigliceridi, perché valori così elevati aumentano il rischio di pancreatite e complicanze cardiovascolari. Possono essere prescritti fibrati, statine o combinazioni farmacologiche mirate, sempre sotto stretto controllo medico.

Per quanto riguarda i controlli, è utile monitorare periodicamente i valori lipidici completi, la funzionalità epatica, il controllo glicemico e, se indicato, anche gli esami genetici se non già eseguiti, così da avere un quadro completo della sua situazione.

Un percorso nutrizionale personalizzato può fare la differenza, soprattutto se abbinato a indicazioni precise sulla distribuzione dei pasti, la scelta dei grassi, dei carboidrati e delle fibre, e alla gestione del peso. Una visita presso il nostro studio, anche online, ci permetterebbe di impostare un piano concreto e sostenibile, che lavori in parallelo con le indicazioni del suo medico e riduca al minimo i rischi a lungo termine.

Un caro saluto,
dott.ssa Monica Giovacchini
Buongiorno, da biologa nutrizionista, il mio consiglio è quello di farsi seguire per un periodo da un professionista della nutrizione, per capire come bilanciare i suoi pasti fino a che non diventerà autonomo. Gli integratori, senza aiuto da parte del soggetto stesso, non fanno miracoli, ed evidentemente la dieta che sta seguendo non è bilanciata per il suo corpo. Oltre a ciò, dovrebbe considerare anche l'ipotesi di aumentare l'attività fisica (le camminate non sono sufficienti, i muscoli hanno bisogni di stimoli più forti a 49 anni). Le auguro una buona giornata!
Dott.ssa Patrizia Desogus
Nutrizionista
Guidonia Montecelio
Salve ,
caro Sig., inutile dirle che sono valori da attenzionare monitorare cosa che vedo lei fà, ma con risultati che potrebbero sicuramente migliorare se oltre al farmaco che già assume e per il quale immagino il suo medico che lo ha in cura controlli l'andamento in momenti diversi , si deve assolutamente adoperare per sinergizzare la terapia farmacologica con l'aspetto alimentare e del movimento inteso come attività sportiva che deve riprendere ed essere costante e crescente .
Non ci sono mezzi di scorciatoia , lei è ancora giovane , ma come giustamente indicato i 50 anni sono un ulteriore fattore di rischio nella scale dei valori che si considerano per determinare il rischio cardiovascolare e non solo.
Lei ha ancora tanto margine per migliorare e vivere con meno paure , purchè si adoperi quanto prima ad mettere in atto anche quanto le ho consigliato sopra .
Naturalmente io sono una nutrizionista e posso curarle l'aspetto della nutrizione mirata al suo bisogno e supportarla anche dal punto di vista sportivo , ma sempre le cose vanno insieme per ottenere una finestra quanto più in sicurezza possibile .
Se avrà bisogno di un supporto in questi termini può fissare un appuntamento direttamente su mio Dottore , sia per visite in studio o consulenza Online .
Un cordiale saluto Dott.ssa Patrizia Desogus
Dott.ssa Francesca Scantamburlo
Nutrizionista, Biologo nutrizionista
Padova
Salve, grazie per aver descritto così bene la sua situazione: è comprensibile che, dopo tanti anni con trigliceridi così alti e senza risultati soddisfacenti, inizi a preoccuparsi.

Valori tra 500 e 800 mg/dl richiedono attenzione, sia perché possono influenzare la salute del cuore, sia perché nel tempo possono pesare sul metabolismo in generale.
Per capire che cosa fare davvero, però, è importante vedere il quadro completo: alimentazione, peso, ereditarietà, esami del fegato, zuccheri nel sangue, tiroide, stile di vita e come sono andati i valori negli anni.

Quando c’è una forte componente familiare, insieme a sovrappeso e poca attività fisica, gli omega-3 da soli spesso non bastano a far scendere i trigliceridi. In questi casi possono aiutare molto:

- un’alimentazione personalizzata
- attività fisica costante, anche graduale
- controllare se ci sono altri fattori che mantengono alti i trigliceridi
- valutare eventuali terapie più mirate

Per capire quali passi siano davvero utili nel suo caso, sarebbe importante una valutazione approfondita e personalizzata, così da costruire un percorso concreto invece di aggiungere tentativi “alla cieca”.

Se lo desidera, possiamo analizzare insieme il suo stile di vita, i risultati degli esami e le sue abitudini alimentari, per definire una strategia efficace che aiuti davvero ad abbassare i trigliceridi nel tempo.

Resto a disposizione.

Cordiali saluti,
Francesca Scantamburlo, biologa nutrizionista
Buongiorno,
un approccio graduale è sicuramente il più efficace. Le consiglio di iniziare con piccoli cambiamenti nelle abitudini quotidiane: un’attività fisica regolare, come camminate a passo sostenuto 3 volte a settimana per 40–50 minuti, è già più che sufficiente per avere benefici sulla salute cardiovascolare.
È utile associare il movimento a un’alimentazione equilibrata. Anche se la dieta incide solo in parte sui livelli di colesterolo, uno stile alimentare corretto aiuta comunque a migliorare il profilo lipidico e a potenziare l’efficacia della terapia prescritta.
Ricordiamo che farmaci e integrazioni funzionano meglio quando vengono affiancati da scelte di vita sane: non si tratta di “evitare i farmaci”, ma di integrare correttamente terapia medica e buone abitudini.

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