Salve, sono una ragazza di 19 anni. Volevo chiedere informazioni riguardo il mio umore, i miei sinto

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Salve, sono una ragazza di 19 anni. Volevo chiedere informazioni riguardo il mio umore, i miei sintomi sono(alternati di continuo tra loro): tristezza, ira, ansia, perdita di interesse per le attività che svolgo giornalmente, bassa autostima e di recente ho avuto anche un episodio di (presumo) emicrania abbastanza forte, con difficoltà visive. Temo di avere un disturbo dell'umore, mi rivolgo a voi per evitare di far preoccupare i miei genitori inutilmente, nel caso fossero solo impressioni. Grazie per le eventuali risposte.
Buongiorno. È possibile che si tratti di una crisi tardo-adolescenziale. Nella lettera nn dettaglia di cosa si occupi in questo momento è forse sarebbe utile per darle una risposta più professionale. Ad oggi ci porta i sintomi, da soli senza contesto, non è a mio avviso possibile ascriverli specificatamente ad un eventuale disturbo

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Buongiorno, della sua descrizione mi colpisce molto la volontà di non far preoccupare i suoi genitori. Credo che i sintomi che descrive, al di là della diagnosi, siano una buona ragione per chiedere loro di aiutarla, poiché immagino quanto disagio e male di vivere le creino. Penso sarebbe buona cosa escludere origini organiche della sua cefalea con aura e comunque rivolgersi ad uno/una psicoterapeuta per gli altri sintomi che sono sicuramente di sua competenza (e probabilmente anche l'emicrania). Lei è giovane e ha tutto davanti: vale la pena che si prenda cura di sé chiedendo la collaborazione dei genitori e l'aiuto di un professionista. È possibile stare bene, recuperare un equilibrio migliore per mettere in campo le proprie risorse e competenze e realizzarsi, divenire più protagonista della propria vita con una certa soddisfazione e gioia.
Buongiorno, ci possono essere molti fattori legati a quanto tu descrivi: stress, stanchezza ed affaticamento per la scuola, pensieri che possono turbare le tue emozioni ecc.. A mio avviso, visto la tua giovane età poterti confrontare con un professionista ( psicologo - psicoterapeuta) può aiutarti a chiarire i tuoi dubbi, darti delle strategie efficaci per gestire al meglio le emozioni e le situazioni, e riprendere a vivere in modo più sereno. In bocca al lupo
Buongiorno, le emozioni descritte possono trovare la loro origine in molteplici fattori, tra cui anche elementi del quotidiano che, oggettivamente, attivano tali vissuti.
Sarebbe importante comprendere, in un quadro più ampio, la storia di vita e le esperienze più recenti, nonché definire quali possono essere le modalità di confronto con il reale e con i propri vissuti che consentano una gestione più funzionale degli stati emotivi disturbanti.
Il disturbo dell'umore ha spesso altre caratteristiche, tra cui una significativa alterazione nella percezione del reale che non si evince dalla sua lettera.
Le informazioni riguardo allo stile di vita e allo stato di salute in generale sono scarse e potrebbero essere di aiuto per inquadrare la situazione . Le chiedo :ha avuto altre cefalee, ne soffre spesso? In concomitanza con eventi stressanti? È un elemento da indagare. Come pure l' "alternanza continua" di vissuti emotivi. Con quale frequenza si alternano? Quello che descrive potrebbe essere riferito, vista la scarsità di elementi a disposizione per dare un parere più conciso, a fenomeni legati allo stress. La invito a contattare uno specialista.
Buongiorno, le manifestazioni che descrive mi sembrano meritino una maggiore conoscenza da un punto di vista psicologico. La variabilità dell’umore, la bassa autostima sono condizioni che segnalano una difficoltà. Tali condizioni se non considerate nella loro valenza e origine, possono coinvolgere la parte fisica. Merita anche una considerazione il suo non far sapere ai suoi genitori, e mi chiedo cosa c’è dietro. Credo le sarebbe d’aiuto un aiuto psicoterapeutico per dare significato a tutto questo.
Disponibile per approfondimenti.
Elisabetta Ciaccia
Buongiorno, per effettuare una diagnosi corretta dovrebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Certamente i sintomi che riferisce possono far pensare ad un abbassamento del tono dell’umore ma bisognerebbe capire innanzitutto da quando sono inziati, se c'è stato un evento scatenante in particolare oltreché un’ anamnesi famigliare e prossima puntuale. È bene che si rivolga ad un professionista che possa aiutarla a superare questo momento di difficoltà
Buongiorno, in accordo con i colleghi , è necessario capire meglio gli antecedenti di questo Suo disagio .
Lei è molto giovane e i suoi genitori potrebbero avere ancora un ruolo importante nella relazione con lei: non li vuole coinvolgere ma forse, se abita insieme a loro, si sono accorti di qualcosa..
La sua preoccupazione per il suo stato di Salute fisico e mentale (che passa anche attraverso il suo non voler far preoccupare i suoi genitori) merita una risposta che può venirle solo da un colloquio accurato con un professionista. Le suggerisco di contattare uno psicologo ed esporre tutta la situazione che sta vivendo, cercando di comprendere quanto l’aspetto organico e psicologico influenzino il suo malessere. A disposizione. Cordialmente Dott.ssa Daniela La Porta
Per parlare di disturbo dell'umore i sintomi dovrebbero protrarsi per un periodo di tempo significativo (almeno un anno). Se invece si tratta di sintomi comparsi recentemente, è probabile che siano legati a qualche evento che riguarda la tua vita in questo momento, qualche difficoltà o decisione importante a cui senti di non riuscire a far fronte, visto anche il delicato periodo di crescita che stai attraversando; si tratta infatti di un'età di transizione alla vita adulta, spesso accompagnata da dubbi, preoccupazioni ed interrogativi. Anche il fatto di affrontare da sola questo momento difficile potrebbe contribuire ad aumentare la tua ansia e la tua preoccupazione. Credo sia importante per te trovare qualcuno che ti aiuti a capire cosa stia succedendo e ti sostenga. Se hai un buon rapporto con i tuoi genitori e ritieni di poterti fidare, prova a parlarne con loro: magari la condivisione potrebbe già aiutarti a stare meglio. Altrimenti puoi rivolgerti ad un professionista sul tuo territorio, che possa aiutarti a capire meglio il motivo del tuo malessere. Spero che tu possa stare meglio e trovare la tua strada. In ogni caso rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti o approfondimenti (trovi i miei contatti on line). Saluti, dott.ssa Silia Lafortezza
Buongiorno, quello che mi colpisce nelle sue parole è uno stato di forte preoccupazione per se stessa. Non sa come affrontare e cosa pensare della sua sofferenza che l'ha coglie di sorpresa e che non vuole condividere con i suoi. I sintomi dell'instabilità dell'umore che descrive sono espressione di una forte sofferenza personale e così vanno considerati. E' fondamentale che lei possa chiedere aiuto, indirizzarsi e avere fiducia. Se non vuole farlo con i suoi genitori, cerchi di parlarne al più presto con uno psicoterapeuta che possa ascoltarla, perchè è soprattutto di questo che ha bisogno. Se l'emicrania dovesse continuare si rivolga al suo medico di base che saprà indicarle eventualmente anche un centro specifico per la cura delle cefalee. Ma per ora, non ci sono forti indicazioni in questo senso. L'emicrania può avere effetti sulla visione perchè sono coinvolti sia i muscoli che i nervi della testa. E' troppo giovane per affrontare tutto da sola, cerchi di farsi aiutare. Cari saluti PG
Spiacente si trovi in tale situazione, vorrei rassicurarla per lo meno su una cosa, i vissuti che lei descrive non per forza sono riconducibili ad un disturbo dell'umore, ma anche a periodi particolarmente impegnativi e stressanti, situazioni transitorie. Momenti di sfide e cambiamenti possono portare più spesso di quanto si creda ad umore altalenante, diminuzione dell'autostima e pure a manifestazioni somatiche quali la cefalea, per la quale è comunque consigliabile escludere altre possibili cause di competenza medica. Non conoscendo nello specifico la sua situazioni e nemmeno il rapporto che ha coi suoi genitori, posso però comprendere la sua preoccupazione ed il timore di fare preoccupare pure loro, a maggior ragione è bene trovare qualcun'altro con cui parlare di questi suoi vissuti, qualcuno di competente. I miei migliori auguri nel trovare la strada a lei più adatta, mi tenga informato.
Saluti, dott. Maini
Per comprendere meglio la natura delle emozioni, é utile contestualizzarle, cioè fare attenzione ai contesti in cui si verificano e soprattutto ai contesti in cui si modificano come intensità o genere. Non far preoccupare i genitori va bene, ma parlarne con loro potrebbe anche dissipare qualche dubbio e magari concordare insieme di chiedere il parere a uno specialista. Un cordiale saluto.
Buongiorno, non è tanto importante in questo momento sapere la sua diagnosi, l'importante è tenere conto che tutti i vissuti che lei sta provando in questo momento le creano disagio e la fanno vivere male. Penso che sarebbe importante per lei trovare un professionista psicologo di fiducia con cui iniziare a parlare della sua vita, delle motivazioni che la fanno stare male e insieme provare a lavorare per migliorare la sua condizione. Se questo possa essere fatto senza coinvolgere i suoi genitori non lo so. Comunque qui a firenze ci sono tanti professionisti con prezzi ragionevoli. saluti cari.
Salve, effettivamente lei ci parla molto poco di sè, ci parla solo dei suoi sintomi deve sapere che dietro ci sono sempre delle cause. Data la sua giovane età sarebbe bene che lei esegua una terapia psicologica per capire la causa dei suoi disturbi, capisco che lei non desideri far preoccupare la sua famiglia, ma sarebbe bene che lei si confidasse con i suoi genitori in modo che anche loro la possano aiutare, cordiali saluti, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno, per fugare ogni dubbio provi a fare una consulenza da uno psicologo o psicoterapeuta.
Ottime cose, Andrea De Simone
Buongiorno, i "sintomi" che riferisce indicano, più che un disturbo, una condizione esistenziale: c'è qualcosa, nella Sua vita, in questo momento, che la fa sentire così. Non si tratta Per forza di una patologia! Tutti noi reagiamo con rabbia, tristezza o ansia a ciò che ci accade quotidianamente. Quando non siamo in grado di comprendere cosa ci mette in scacco, ci rivolgiamo a termini medici (come una diagnosi) o diamo un senso poco identitario a quello che ci sta accadendo. Io non mi focalizzerei sull'idea di un "disturbo dell'umore", piuttosto cercherei di comprendere cosa blocca le mie possibilità di vivere nel mondo con serenità. Dato che questo sembra provocarLe sofferenza, chiederei un sostegno a uno psicoterapeuta. Spesso basta qualche colloquio psicologico per mettere assieme i pezzi! Tenga presente che, in quanto maggiorenne, non è per forza necessario il consenso dei genitori. Dato che, tuttavia, sembrano per lei figure molto significative (e forse sono necessarie al contributo economico?) il consiglio è di condividere che intende cominciare un percorso, per conoscersi meglio e affrontare con più serenità alcune sfide che la giovane età Le pone. Il loro sostegno sarà sicuramente una risorsa. Laddove ritiene che questo non sia possibile o auspicabile, i servizi sul territorio offrono generalmente percorsi a costi contenuti (ad es, consultori locali). Cordialità, DMP.
Buonasera
intanto è un bene che si sia preoccupata per sè invece di fare tutto da sola. Comprendo che vuole sapere di più sull'alternanza del suo umore. E' importante capire se si tratta di un aspetto legato ad un momento particolare della sua vita e in che modo si sente limitata dall'alternanza del suo stato emotivo.
Penso che questo sia un buon momento per iniziare a dare delle risposte alle sue domande e che nel confrontarsi con uno specialista potrà decidere cosa desidera di diverso per sè.
Le auguro buona serata!
Salve, andrei cauto con le diagnosi, a volte sono sbagliate o demotivano la persona.
E' difficile fare una diagnosi in questo modo e su internet girano informazioni non veritiere.
Ha mai pensato di intraprendere un percorso terapeutico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, mi spiace per il disagio espresso. Innanzitutto credo che esporre i propri problemi, i propri vissuti, i propri stati emotivi e i propri pensieri ai genitori non equivalga a far perdere loro tempo ma, anzi, ciò potrebbe/dovrebbe fortificare il vostro rapporto. Crede forse di poter avere, invece, in cambio una possibile reazione negativa?
Comunque, al fine di conoscere nel dettaglio i suoi sintomi, credo che intraprendere un percorso psicologico possa aiutarla a conoscersi meglio ed a trovare le risposte che cerca.
Cordialmente, dott. FDL
Buonasera, le consiglio di parlare con i suoi genitori, esponendo i disagi da lei elencati. Successivamente la invito a contattare un professionista, per poter risolvere questa confusione.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, i sintomi da Lei indicati non sono necessariamente collegati ad una patologia specifica, che dovrebbe essere comunque valutata da uno specialista.
Generalmente posso essere legati a periodi di stress e stanchezza per situazioni che si trova ad affrontare in questo momento,
Per quanto riguarda le emicranie credo sia il caso di sentire un parere medico specifico e, se lo ritiene necessario, effettuare in incontro con uno psicologo per poter valutare eventuali situazioni e condizioni che possono aver inciso sul suo stato d'animo.
Lei è molto giovane e credo che condividere questo momento con i suoi genitori sia comunque un aspetto da tenere in considerazione, immagino la sua preoccupazione ma potranno sicuramente starle accanto e condividere con Lei le sue preoccupazioni; inoltre credo sia giusto metterli a conoscenza della situazione. Non credo sia il momento di affrontare eventuali accertamenti da sola.
Un caro saluto
Dott. Alessia Ferraroni
Buongiorno, per inquadrare il caso e capire come impostare il trattamento, è opportuno rivolgersi ad un professionista psicologo. Se sente che questi sintomi iniziano ad essere invalidanti e influenzano i suoi contesti di vita, le consiglio di non sottovalutarli e di risolvere il problema sottostante. Buona giornata
Buongiorno, da quello che lei scrive mi sembra molto preoccupata anche lei. Il quadro da lei descritto è sicuramente da approfondire per poterle dare delle indicazioni più specifiche. Quello che sento di consigliarle è di provare a chiedere un supporto psicologico che le permetta di chiarire ciò che sta provando e di trovare un equilibrio per stare meglio con se stessa.
Buona giornata,

Dott.ssa Teresa Greco
Cara utente, mi dispiace molto per il disagio descritto. Bisognerebbe comprendere come si manifestano i sintomi (tristezza, ira, ansia, perdita di interesse per le attività che svolge) e come reagisce ad essi. Potrebbe notevolmente ridurre il disagio percepito se attivasse un percorso con un professionista che conosca la modalità più giusta per aiutarla nella gestione e nell'attenuazione dei sintomi descritti. Le consiglio di parlarne con i suoi genitori ma essendo maggiorenne può intraprendere un percorso psicologico in maniera autonoma e se il costo dovesse essere un problema esistono molte possibilità di trovare percorsi online e in presenza a prezzi agevolati.
Cordiali saluti
Dr.ssa Mariarosaria Russo
Gentilissima, innanzitutto grazie per la condivisione. Anche se ha fornito già molte indicazioni, credo che andrebbero approfondite ulteriormente le questioni. Intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare ed elaborare al meglio le motivazioni sottostanti le sue difficoltà.
A disposizione!
AV
Buongiorno, accolgo la profonda e minuziosa descrizione della tua sintomatologia. Può essere importante dedicare uno spazio clinico per un colloquio psicologico e approfondire con l'ausilio di test la sfera emotiva.
Sono disponibile per dare spazio e voce al tuo bisogno. Cordiali saluti. Dott.ssa Grazia Paradiso
Buongiorno cara utente, mi dispiace molto per il disaggio che ci ha descritto. Sarebbe necessario un approfondimento mediante colloquio psicologico per comprendere meglio la sintomatologia che riporta.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Buongiorno, seppur mi diaspiaccia per il malessere riportato, sono felice si sia rivolta qui perché emerge attenzione e responsabilità nei confronti della sua salute pur essendo molto giovane. I cambiamenti d'umore che descrivi andrebbero indagati meglio e approfonditi poiché non ci sono elementi sufficienti né tantomwno il contesto per fare una diagnosi in modo professionale. Potrebbe provare ad iniziare con qualche consulenza senza fasciarsi la testa preventivamente ipotizzando gravi disturbi. Aggiungo vista la sua preoccupazione, che è maggiorenne per cui i suoi genitori non possono essere informati di nulla.
Se è curiosa di iniziare un percorso che fornisca strategie pratiche per gestire i sintomi descritti, resto a disposizione. Un caro saluto
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Salve, il periodo tardo adolescenziale è un periodo particolare, e quello che lei sta vivendo può anche essere non un disturbo dell'umore, quello che posso dirle è che per una diagnosi corretta servono gli strumenti adeguati e il tempo necessario per somministrarli adeguatamente. un colloquio con un professionista, a mio avviso, potrà senza dubbio esserle molto d'aiuto.
Cordiali saluti.
Buongiorno, prima di tutto mi dispiace per la sua situazione attuale che immagino le provochi preoccupazione e che, in aggiunta al suo voler non comunicare il suo stato di malessere ai suoi genitori, la porta a vivere una situazione di non benessere.
Per quanto concerne la sua domanda, essendo lei maggiorenne, può decidere in autonomia e senza renderlo noto ai suoi genitori, d'intraprendere o un percorso psicologico o fare qualche incontro con una/o psicologa/o che la aiuti a superare questo suo periodo di difficoltà.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti e/o per consulti.
Cordialmente,
Dr.ssa Benedetta Cereda
Buongiorno, se ho compreso bene la sua richiesta, vorrebbe sapere se i sintomi da lei descritti siano legati ad un disturbo dell'umore, in effetti potrebbero esserlo, ma per fare una diagnosi accurata sono da considerare un' altra serie di criteri e svolgere un colloqui clinico. Per questo motivo le suggerisco di rivolgersi ad uno psicoterapeuta o uno psichiatra in modo tale che possa trovare non soltanto la risposta al suo malessere ma anche la cura per tornare a stare bene.
Gentile utente, il mio consiglio è di contattare uno psicoterapeuta per capire come affrontare la situazione.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu

Cara ragazza,

Mi dispiace sentire che stai attraversando un momento così difficile. È coraggioso da parte tua cercare informazioni e supporto per comprendere meglio ciò che stai vivendo.

Gli alti e bassi emotivi che descrivi, insieme alla perdita di interesse per le attività quotidiane, la bassa autostima e l'episodio di emicrania con difficoltà visive, potrebbero indicare la presenza di un disturbo dell'umore. È importante prestare attenzione ai tuoi sentimenti e sintomi, e cercare il supporto necessario per affrontarli.

Ti incoraggio a parlare con un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra, che può valutare la tua situazione in modo accurato e fornirti un supporto adeguato. Questi professionisti sono lì per aiutarti a comprendere meglio ciò che stai vivendo e ad affrontare i tuoi sentimenti in modo costruttivo.

È comprensibile la tua preoccupazione riguardo a far preoccupare i tuoi genitori, ma ricorda che il tuo benessere emotivo è importante e meritato. Coinvolgerli potrebbe aiutarti a ottenere il sostegno di cui hai bisogno durante questo percorso. La tua salute mentale è una priorità, e ci sono risorse e professionisti disponibili per aiutarti a superare questo momento difficile.

Non esitare a prendere contatto con un professionista della salute mentale e a condividere i tuoi sentimenti con i tuoi genitori. Sono sicuro che saranno lì per te e ti supporteranno nel percorso di guarigione.

Ti auguro il meglio e spero che tu possa trovare la serenità e il benessere che meriti. Se hai bisogno di ulteriori informazioni o risorse, non esitare a chiedere.
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Buongiorno,
posso comprendere la tua preoccupazione per i sintomi riferiti.
Evitiamo l’autodiagnosi: in questi casi, credo sia fondamentale chiedere una consulenza ed eventualmente intraprendere un percorso psicologico.

Un caro saluto.
Dott. Daniele Morandin

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