Salve, sono una ragazza di 19 anni. Volevo chiedere informazioni riguardo il mio umore, i miei sinto
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Salve, sono una ragazza di 19 anni. Volevo chiedere informazioni riguardo il mio umore, i miei sintomi sono(alternati di continuo tra loro): tristezza, ira, ansia, perdita di interesse per le attività che svolgo giornalmente, bassa autostima e di recente ho avuto anche un episodio di (presumo) emicrania abbastanza forte, con difficoltà visive. Temo di avere un disturbo dell'umore, mi rivolgo a voi per evitare di far preoccupare i miei genitori inutilmente, nel caso fossero solo impressioni. Grazie per le eventuali risposte.
Buongiorno. È possibile che si tratti di una crisi tardo-adolescenziale. Nella lettera nn dettaglia di cosa si occupi in questo momento è forse sarebbe utile per darle una risposta più professionale. Ad oggi ci porta i sintomi, da soli senza contesto, non è a mio avviso possibile ascriverli specificatamente ad un eventuale disturbo
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Buongiorno, della sua descrizione mi colpisce molto la volontà di non far preoccupare i suoi genitori. Credo che i sintomi che descrive, al di là della diagnosi, siano una buona ragione per chiedere loro di aiutarla, poiché immagino quanto disagio e male di vivere le creino. Penso sarebbe buona cosa escludere origini organiche della sua cefalea con aura e comunque rivolgersi ad uno/una psicoterapeuta per gli altri sintomi che sono sicuramente di sua competenza (e probabilmente anche l'emicrania). Lei è giovane e ha tutto davanti: vale la pena che si prenda cura di sé chiedendo la collaborazione dei genitori e l'aiuto di un professionista. È possibile stare bene, recuperare un equilibrio migliore per mettere in campo le proprie risorse e competenze e realizzarsi, divenire più protagonista della propria vita con una certa soddisfazione e gioia.
Buongiorno, ci possono essere molti fattori legati a quanto tu descrivi: stress, stanchezza ed affaticamento per la scuola, pensieri che possono turbare le tue emozioni ecc.. A mio avviso, visto la tua giovane età poterti confrontare con un professionista ( psicologo - psicoterapeuta) può aiutarti a chiarire i tuoi dubbi, darti delle strategie efficaci per gestire al meglio le emozioni e le situazioni, e riprendere a vivere in modo più sereno. In bocca al lupo
Buongiorno, le emozioni descritte possono trovare la loro origine in molteplici fattori, tra cui anche elementi del quotidiano che, oggettivamente, attivano tali vissuti.
Sarebbe importante comprendere, in un quadro più ampio, la storia di vita e le esperienze più recenti, nonché definire quali possono essere le modalità di confronto con il reale e con i propri vissuti che consentano una gestione più funzionale degli stati emotivi disturbanti.
Il disturbo dell'umore ha spesso altre caratteristiche, tra cui una significativa alterazione nella percezione del reale che non si evince dalla sua lettera.
Sarebbe importante comprendere, in un quadro più ampio, la storia di vita e le esperienze più recenti, nonché definire quali possono essere le modalità di confronto con il reale e con i propri vissuti che consentano una gestione più funzionale degli stati emotivi disturbanti.
Il disturbo dell'umore ha spesso altre caratteristiche, tra cui una significativa alterazione nella percezione del reale che non si evince dalla sua lettera.
Le informazioni riguardo allo stile di vita e allo stato di salute in generale sono scarse e potrebbero essere di aiuto per inquadrare la situazione . Le chiedo :ha avuto altre cefalee, ne soffre spesso? In concomitanza con eventi stressanti? È un elemento da indagare. Come pure l' "alternanza continua" di vissuti emotivi. Con quale frequenza si alternano? Quello che descrive potrebbe essere riferito, vista la scarsità di elementi a disposizione per dare un parere più conciso, a fenomeni legati allo stress. La invito a contattare uno specialista.
Buongiorno, le manifestazioni che descrive mi sembrano meritino una maggiore conoscenza da un punto di vista psicologico. La variabilità dell’umore, la bassa autostima sono condizioni che segnalano una difficoltà. Tali condizioni se non considerate nella loro valenza e origine, possono coinvolgere la parte fisica. Merita anche una considerazione il suo non far sapere ai suoi genitori, e mi chiedo cosa c’è dietro. Credo le sarebbe d’aiuto un aiuto psicoterapeutico per dare significato a tutto questo.
Disponibile per approfondimenti.
Elisabetta Ciaccia
Disponibile per approfondimenti.
Elisabetta Ciaccia
Buongiorno, per effettuare una diagnosi corretta dovrebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Certamente i sintomi che riferisce possono far pensare ad un abbassamento del tono dell’umore ma bisognerebbe capire innanzitutto da quando sono inziati, se c'è stato un evento scatenante in particolare oltreché un’ anamnesi famigliare e prossima puntuale. È bene che si rivolga ad un professionista che possa aiutarla a superare questo momento di difficoltà
Buongiorno, in accordo con i colleghi , è necessario capire meglio gli antecedenti di questo Suo disagio .
Lei è molto giovane e i suoi genitori potrebbero avere ancora un ruolo importante nella relazione con lei: non li vuole coinvolgere ma forse, se abita insieme a loro, si sono accorti di qualcosa..
Lei è molto giovane e i suoi genitori potrebbero avere ancora un ruolo importante nella relazione con lei: non li vuole coinvolgere ma forse, se abita insieme a loro, si sono accorti di qualcosa..
La sua preoccupazione per il suo stato di Salute fisico e mentale (che passa anche attraverso il suo non voler far preoccupare i suoi genitori) merita una risposta che può venirle solo da un colloquio accurato con un professionista. Le suggerisco di contattare uno psicologo ed esporre tutta la situazione che sta vivendo, cercando di comprendere quanto l’aspetto organico e psicologico influenzino il suo malessere. A disposizione. Cordialmente Dott.ssa Daniela La Porta
Per parlare di disturbo dell'umore i sintomi dovrebbero protrarsi per un periodo di tempo significativo (almeno un anno). Se invece si tratta di sintomi comparsi recentemente, è probabile che siano legati a qualche evento che riguarda la tua vita in questo momento, qualche difficoltà o decisione importante a cui senti di non riuscire a far fronte, visto anche il delicato periodo di crescita che stai attraversando; si tratta infatti di un'età di transizione alla vita adulta, spesso accompagnata da dubbi, preoccupazioni ed interrogativi. Anche il fatto di affrontare da sola questo momento difficile potrebbe contribuire ad aumentare la tua ansia e la tua preoccupazione. Credo sia importante per te trovare qualcuno che ti aiuti a capire cosa stia succedendo e ti sostenga. Se hai un buon rapporto con i tuoi genitori e ritieni di poterti fidare, prova a parlarne con loro: magari la condivisione potrebbe già aiutarti a stare meglio. Altrimenti puoi rivolgerti ad un professionista sul tuo territorio, che possa aiutarti a capire meglio il motivo del tuo malessere. Spero che tu possa stare meglio e trovare la tua strada. In ogni caso rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti o approfondimenti (trovi i miei contatti on line). Saluti, dott.ssa Silia Lafortezza
Buongiorno, quello che mi colpisce nelle sue parole è uno stato di forte preoccupazione per se stessa. Non sa come affrontare e cosa pensare della sua sofferenza che l'ha coglie di sorpresa e che non vuole condividere con i suoi. I sintomi dell'instabilità dell'umore che descrive sono espressione di una forte sofferenza personale e così vanno considerati. E' fondamentale che lei possa chiedere aiuto, indirizzarsi e avere fiducia. Se non vuole farlo con i suoi genitori, cerchi di parlarne al più presto con uno psicoterapeuta che possa ascoltarla, perchè è soprattutto di questo che ha bisogno. Se l'emicrania dovesse continuare si rivolga al suo medico di base che saprà indicarle eventualmente anche un centro specifico per la cura delle cefalee. Ma per ora, non ci sono forti indicazioni in questo senso. L'emicrania può avere effetti sulla visione perchè sono coinvolti sia i muscoli che i nervi della testa. E' troppo giovane per affrontare tutto da sola, cerchi di farsi aiutare. Cari saluti PG
Spiacente si trovi in tale situazione, vorrei rassicurarla per lo meno su una cosa, i vissuti che lei descrive non per forza sono riconducibili ad un disturbo dell'umore, ma anche a periodi particolarmente impegnativi e stressanti, situazioni transitorie. Momenti di sfide e cambiamenti possono portare più spesso di quanto si creda ad umore altalenante, diminuzione dell'autostima e pure a manifestazioni somatiche quali la cefalea, per la quale è comunque consigliabile escludere altre possibili cause di competenza medica. Non conoscendo nello specifico la sua situazioni e nemmeno il rapporto che ha coi suoi genitori, posso però comprendere la sua preoccupazione ed il timore di fare preoccupare pure loro, a maggior ragione è bene trovare qualcun'altro con cui parlare di questi suoi vissuti, qualcuno di competente. I miei migliori auguri nel trovare la strada a lei più adatta, mi tenga informato.
Saluti, dott. Maini
Saluti, dott. Maini
Per comprendere meglio la natura delle emozioni, é utile contestualizzarle, cioè fare attenzione ai contesti in cui si verificano e soprattutto ai contesti in cui si modificano come intensità o genere. Non far preoccupare i genitori va bene, ma parlarne con loro potrebbe anche dissipare qualche dubbio e magari concordare insieme di chiedere il parere a uno specialista. Un cordiale saluto.
Buongiorno, non è tanto importante in questo momento sapere la sua diagnosi, l'importante è tenere conto che tutti i vissuti che lei sta provando in questo momento le creano disagio e la fanno vivere male. Penso che sarebbe importante per lei trovare un professionista psicologo di fiducia con cui iniziare a parlare della sua vita, delle motivazioni che la fanno stare male e insieme provare a lavorare per migliorare la sua condizione. Se questo possa essere fatto senza coinvolgere i suoi genitori non lo so. Comunque qui a firenze ci sono tanti professionisti con prezzi ragionevoli. saluti cari.
Salve, effettivamente lei ci parla molto poco di sè, ci parla solo dei suoi sintomi deve sapere che dietro ci sono sempre delle cause. Data la sua giovane età sarebbe bene che lei esegua una terapia psicologica per capire la causa dei suoi disturbi, capisco che lei non desideri far preoccupare la sua famiglia, ma sarebbe bene che lei si confidasse con i suoi genitori in modo che anche loro la possano aiutare, cordiali saluti, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno, per fugare ogni dubbio provi a fare una consulenza da uno psicologo o psicoterapeuta.
Ottime cose, Andrea De Simone
Ottime cose, Andrea De Simone
Buongiorno, i "sintomi" che riferisce indicano, più che un disturbo, una condizione esistenziale: c'è qualcosa, nella Sua vita, in questo momento, che la fa sentire così. Non si tratta Per forza di una patologia! Tutti noi reagiamo con rabbia, tristezza o ansia a ciò che ci accade quotidianamente. Quando non siamo in grado di comprendere cosa ci mette in scacco, ci rivolgiamo a termini medici (come una diagnosi) o diamo un senso poco identitario a quello che ci sta accadendo. Io non mi focalizzerei sull'idea di un "disturbo dell'umore", piuttosto cercherei di comprendere cosa blocca le mie possibilità di vivere nel mondo con serenità. Dato che questo sembra provocarLe sofferenza, chiederei un sostegno a uno psicoterapeuta. Spesso basta qualche colloquio psicologico per mettere assieme i pezzi! Tenga presente che, in quanto maggiorenne, non è per forza necessario il consenso dei genitori. Dato che, tuttavia, sembrano per lei figure molto significative (e forse sono necessarie al contributo economico?) il consiglio è di condividere che intende cominciare un percorso, per conoscersi meglio e affrontare con più serenità alcune sfide che la giovane età Le pone. Il loro sostegno sarà sicuramente una risorsa. Laddove ritiene che questo non sia possibile o auspicabile, i servizi sul territorio offrono generalmente percorsi a costi contenuti (ad es, consultori locali). Cordialità, DMP.
Buonasera
intanto è un bene che si sia preoccupata per sè invece di fare tutto da sola. Comprendo che vuole sapere di più sull'alternanza del suo umore. E' importante capire se si tratta di un aspetto legato ad un momento particolare della sua vita e in che modo si sente limitata dall'alternanza del suo stato emotivo.
Penso che questo sia un buon momento per iniziare a dare delle risposte alle sue domande e che nel confrontarsi con uno specialista potrà decidere cosa desidera di diverso per sè.
Le auguro buona serata!
intanto è un bene che si sia preoccupata per sè invece di fare tutto da sola. Comprendo che vuole sapere di più sull'alternanza del suo umore. E' importante capire se si tratta di un aspetto legato ad un momento particolare della sua vita e in che modo si sente limitata dall'alternanza del suo stato emotivo.
Penso che questo sia un buon momento per iniziare a dare delle risposte alle sue domande e che nel confrontarsi con uno specialista potrà decidere cosa desidera di diverso per sè.
Le auguro buona serata!
Salve, andrei cauto con le diagnosi, a volte sono sbagliate o demotivano la persona.
E' difficile fare una diagnosi in questo modo e su internet girano informazioni non veritiere.
Ha mai pensato di intraprendere un percorso terapeutico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
E' difficile fare una diagnosi in questo modo e su internet girano informazioni non veritiere.
Ha mai pensato di intraprendere un percorso terapeutico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, mi spiace per il disagio espresso. Innanzitutto credo che esporre i propri problemi, i propri vissuti, i propri stati emotivi e i propri pensieri ai genitori non equivalga a far perdere loro tempo ma, anzi, ciò potrebbe/dovrebbe fortificare il vostro rapporto. Crede forse di poter avere, invece, in cambio una possibile reazione negativa?
Comunque, al fine di conoscere nel dettaglio i suoi sintomi, credo che intraprendere un percorso psicologico possa aiutarla a conoscersi meglio ed a trovare le risposte che cerca.
Cordialmente, dott. FDL
Comunque, al fine di conoscere nel dettaglio i suoi sintomi, credo che intraprendere un percorso psicologico possa aiutarla a conoscersi meglio ed a trovare le risposte che cerca.
Cordialmente, dott. FDL
Buonasera, le consiglio di parlare con i suoi genitori, esponendo i disagi da lei elencati. Successivamente la invito a contattare un professionista, per poter risolvere questa confusione.
MMM
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, i sintomi da Lei indicati non sono necessariamente collegati ad una patologia specifica, che dovrebbe essere comunque valutata da uno specialista.
Generalmente posso essere legati a periodi di stress e stanchezza per situazioni che si trova ad affrontare in questo momento,
Per quanto riguarda le emicranie credo sia il caso di sentire un parere medico specifico e, se lo ritiene necessario, effettuare in incontro con uno psicologo per poter valutare eventuali situazioni e condizioni che possono aver inciso sul suo stato d'animo.
Lei è molto giovane e credo che condividere questo momento con i suoi genitori sia comunque un aspetto da tenere in considerazione, immagino la sua preoccupazione ma potranno sicuramente starle accanto e condividere con Lei le sue preoccupazioni; inoltre credo sia giusto metterli a conoscenza della situazione. Non credo sia il momento di affrontare eventuali accertamenti da sola.
Un caro saluto
Dott. Alessia Ferraroni
Generalmente posso essere legati a periodi di stress e stanchezza per situazioni che si trova ad affrontare in questo momento,
Per quanto riguarda le emicranie credo sia il caso di sentire un parere medico specifico e, se lo ritiene necessario, effettuare in incontro con uno psicologo per poter valutare eventuali situazioni e condizioni che possono aver inciso sul suo stato d'animo.
Lei è molto giovane e credo che condividere questo momento con i suoi genitori sia comunque un aspetto da tenere in considerazione, immagino la sua preoccupazione ma potranno sicuramente starle accanto e condividere con Lei le sue preoccupazioni; inoltre credo sia giusto metterli a conoscenza della situazione. Non credo sia il momento di affrontare eventuali accertamenti da sola.
Un caro saluto
Dott. Alessia Ferraroni
Buongiorno, per inquadrare il caso e capire come impostare il trattamento, è opportuno rivolgersi ad un professionista psicologo. Se sente che questi sintomi iniziano ad essere invalidanti e influenzano i suoi contesti di vita, le consiglio di non sottovalutarli e di risolvere il problema sottostante. Buona giornata
Buongiorno, da quello che lei scrive mi sembra molto preoccupata anche lei. Il quadro da lei descritto è sicuramente da approfondire per poterle dare delle indicazioni più specifiche. Quello che sento di consigliarle è di provare a chiedere un supporto psicologico che le permetta di chiarire ciò che sta provando e di trovare un equilibrio per stare meglio con se stessa.
Buona giornata,
Dott.ssa Teresa Greco
Buona giornata,
Dott.ssa Teresa Greco
Cara utente, mi dispiace molto per il disagio descritto. Bisognerebbe comprendere come si manifestano i sintomi (tristezza, ira, ansia, perdita di interesse per le attività che svolge) e come reagisce ad essi. Potrebbe notevolmente ridurre il disagio percepito se attivasse un percorso con un professionista che conosca la modalità più giusta per aiutarla nella gestione e nell'attenuazione dei sintomi descritti. Le consiglio di parlarne con i suoi genitori ma essendo maggiorenne può intraprendere un percorso psicologico in maniera autonoma e se il costo dovesse essere un problema esistono molte possibilità di trovare percorsi online e in presenza a prezzi agevolati.
Cordiali saluti
Dr.ssa Mariarosaria Russo
Cordiali saluti
Dr.ssa Mariarosaria Russo
Gentilissima, innanzitutto grazie per la condivisione. Anche se ha fornito già molte indicazioni, credo che andrebbero approfondite ulteriormente le questioni. Intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare ed elaborare al meglio le motivazioni sottostanti le sue difficoltà.
A disposizione!
AV
A disposizione!
AV
Buongiorno, accolgo la profonda e minuziosa descrizione della tua sintomatologia. Può essere importante dedicare uno spazio clinico per un colloquio psicologico e approfondire con l'ausilio di test la sfera emotiva.
Sono disponibile per dare spazio e voce al tuo bisogno. Cordiali saluti. Dott.ssa Grazia Paradiso
Sono disponibile per dare spazio e voce al tuo bisogno. Cordiali saluti. Dott.ssa Grazia Paradiso
Buongiorno cara utente, mi dispiace molto per il disaggio che ci ha descritto. Sarebbe necessario un approfondimento mediante colloquio psicologico per comprendere meglio la sintomatologia che riporta.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Buongiorno, seppur mi diaspiaccia per il malessere riportato, sono felice si sia rivolta qui perché emerge attenzione e responsabilità nei confronti della sua salute pur essendo molto giovane. I cambiamenti d'umore che descrivi andrebbero indagati meglio e approfonditi poiché non ci sono elementi sufficienti né tantomwno il contesto per fare una diagnosi in modo professionale. Potrebbe provare ad iniziare con qualche consulenza senza fasciarsi la testa preventivamente ipotizzando gravi disturbi. Aggiungo vista la sua preoccupazione, che è maggiorenne per cui i suoi genitori non possono essere informati di nulla.
Se è curiosa di iniziare un percorso che fornisca strategie pratiche per gestire i sintomi descritti, resto a disposizione. Un caro saluto
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Salve, il periodo tardo adolescenziale è un periodo particolare, e quello che lei sta vivendo può anche essere non un disturbo dell'umore, quello che posso dirle è che per una diagnosi corretta servono gli strumenti adeguati e il tempo necessario per somministrarli adeguatamente. un colloquio con un professionista, a mio avviso, potrà senza dubbio esserle molto d'aiuto.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Buongiorno, prima di tutto mi dispiace per la sua situazione attuale che immagino le provochi preoccupazione e che, in aggiunta al suo voler non comunicare il suo stato di malessere ai suoi genitori, la porta a vivere una situazione di non benessere.
Per quanto concerne la sua domanda, essendo lei maggiorenne, può decidere in autonomia e senza renderlo noto ai suoi genitori, d'intraprendere o un percorso psicologico o fare qualche incontro con una/o psicologa/o che la aiuti a superare questo suo periodo di difficoltà.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti e/o per consulti.
Cordialmente,
Dr.ssa Benedetta Cereda
Per quanto concerne la sua domanda, essendo lei maggiorenne, può decidere in autonomia e senza renderlo noto ai suoi genitori, d'intraprendere o un percorso psicologico o fare qualche incontro con una/o psicologa/o che la aiuti a superare questo suo periodo di difficoltà.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti e/o per consulti.
Cordialmente,
Dr.ssa Benedetta Cereda
Buongiorno, se ho compreso bene la sua richiesta, vorrebbe sapere se i sintomi da lei descritti siano legati ad un disturbo dell'umore, in effetti potrebbero esserlo, ma per fare una diagnosi accurata sono da considerare un' altra serie di criteri e svolgere un colloqui clinico. Per questo motivo le suggerisco di rivolgersi ad uno psicoterapeuta o uno psichiatra in modo tale che possa trovare non soltanto la risposta al suo malessere ma anche la cura per tornare a stare bene.
Gentile utente, il mio consiglio è di contattare uno psicoterapeuta per capire come affrontare la situazione.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Cara ragazza,
Mi dispiace sentire che stai attraversando un momento così difficile. È coraggioso da parte tua cercare informazioni e supporto per comprendere meglio ciò che stai vivendo.
Gli alti e bassi emotivi che descrivi, insieme alla perdita di interesse per le attività quotidiane, la bassa autostima e l'episodio di emicrania con difficoltà visive, potrebbero indicare la presenza di un disturbo dell'umore. È importante prestare attenzione ai tuoi sentimenti e sintomi, e cercare il supporto necessario per affrontarli.
Ti incoraggio a parlare con un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra, che può valutare la tua situazione in modo accurato e fornirti un supporto adeguato. Questi professionisti sono lì per aiutarti a comprendere meglio ciò che stai vivendo e ad affrontare i tuoi sentimenti in modo costruttivo.
È comprensibile la tua preoccupazione riguardo a far preoccupare i tuoi genitori, ma ricorda che il tuo benessere emotivo è importante e meritato. Coinvolgerli potrebbe aiutarti a ottenere il sostegno di cui hai bisogno durante questo percorso. La tua salute mentale è una priorità, e ci sono risorse e professionisti disponibili per aiutarti a superare questo momento difficile.
Non esitare a prendere contatto con un professionista della salute mentale e a condividere i tuoi sentimenti con i tuoi genitori. Sono sicuro che saranno lì per te e ti supporteranno nel percorso di guarigione.
Ti auguro il meglio e spero che tu possa trovare la serenità e il benessere che meriti. Se hai bisogno di ulteriori informazioni o risorse, non esitare a chiedere.
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Buongiorno,
posso comprendere la tua preoccupazione per i sintomi riferiti.
Evitiamo l’autodiagnosi: in questi casi, credo sia fondamentale chiedere una consulenza ed eventualmente intraprendere un percorso psicologico.
Un caro saluto.
Dott. Daniele Morandin
posso comprendere la tua preoccupazione per i sintomi riferiti.
Evitiamo l’autodiagnosi: in questi casi, credo sia fondamentale chiedere una consulenza ed eventualmente intraprendere un percorso psicologico.
Un caro saluto.
Dott. Daniele Morandin
Gentilissima utente, ciò che stai vivendo potrebbe essere collegato a un disagio emotivo che potrebbe avere diverse cause. È importante considerare che i sintomi che descrivi (tristezza, ira, ansia, perdita di interesse, bassa autostima e l'episodio di emicrania) potrebbero essere un segnale che qualcosa all'interno di te sta chiedendo attenzione e cura.
Il disturbo dell'umore può essere diagnosi appropriata solo da uno psicologo o uno psichiatra, quindi ti consigliamo vivamente di rivolgerti a uno specialista per una valutazione accurata. In generale, il trattamento di disturbi dell'umore può includere terapia individuale e, a volte, farmaci.
È molto coraggioso e intelligente da parte tua cercare aiuto e informazioni per affrontare la situazione. Non c'è nessun motivo per evitare di far preoccupare i genitori perché è importante che tu riceva il supporto necessario per affrontare il tuo disagio emotivo. Parla con loro della tua situazione e chiedi il loro supporto nella ricerca di un professionista della salute mentale. Ricorda che prenderti cura di te stessa è una priorità e il primo passo per il benessere. Speriamo che tu possa trovare le risorse di cui hai bisogno per superare questo momento difficile. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba.
Il disturbo dell'umore può essere diagnosi appropriata solo da uno psicologo o uno psichiatra, quindi ti consigliamo vivamente di rivolgerti a uno specialista per una valutazione accurata. In generale, il trattamento di disturbi dell'umore può includere terapia individuale e, a volte, farmaci.
È molto coraggioso e intelligente da parte tua cercare aiuto e informazioni per affrontare la situazione. Non c'è nessun motivo per evitare di far preoccupare i genitori perché è importante che tu riceva il supporto necessario per affrontare il tuo disagio emotivo. Parla con loro della tua situazione e chiedi il loro supporto nella ricerca di un professionista della salute mentale. Ricorda che prenderti cura di te stessa è una priorità e il primo passo per il benessere. Speriamo che tu possa trovare le risorse di cui hai bisogno per superare questo momento difficile. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba.
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Buonasera, prima di tutto comprendo quanto possa essere difficile questo momento per lei, è però complesso dare risposta alle sue domande senza approfondimenti. Le consiglierei sicuramente di intraprendere un percorso psicologico che la aiutarà a comprendere le cause più profonde di tale sintomatologia e riuscire tramite la relazione terapeutica a promuovere un cambiamento utile ad evitare, o almeno diminuire il più possibile, il ripresentarsi della sintomatologia. Se ne avesse la necessità sono a sua disposizione per un percorso di terapia (anche online) di tipo relazionale integrata con tecniche (evidence-based) personalizzate in base al paziente, ai suoi bisogni ed obiettivi. Dott.ssa Susanna Scainelli
Buongiorno, per comprendere al meglio la sua condizione emotiva e fisica sarebbe necessario approfondire con lei anche il contesto. Le consiglio di intraprendere un percorso, in cui poter indagare ciò che ci riporta.
Resto a disposizione, buona giornata.
Resto a disposizione, buona giornata.
Buon pomeriggio. E' già a buon punto riuscire a chiedere aiuto, descrivendo e riconoscendo come ci si sente, quali emozioni prova mentre si rincorrono e alternano tra loro, insieme ai sentimenti e stati d'animo correlati. E' possibile che prenda in considerazione l'idea di parlarne con i suoi genitori? Condividere con loro le sue preoccupazioni potrebbe aiutarla certamente ad occuparsene con più serenità e forza, soprattutto perché non più sola a gestire i suoi malesseri. Questo la potrebbe incoraggiarla, inoltre, ad intraprendere un percorso di psicoterapia che, seppur individuale, potrà essere sostenuto dalla sua famiglia. Non escluda di chiedere aiuto a chi le è vicino, per poi rivolgersi insieme ad uno specialista.
Saluti.
Saluti.
Gentile utente, grazie per aver condiviso come ti senti. Capisco la tua preoccupazione di non voler allarmare i tuoi genitori, ma è importante che tu sappia che cercare supporto per il tuo benessere emotivo non è mai una preoccupazione "inutile". I sintomi che descrivi, come l’alternanza tra tristezza, ira, ansia, la bassa autostima e l’emicrania, sono certamente segnali di disagio che meriterebbero attenzione. Tuttavia, gli elementi che hai fornito sono ancora abbastanza generali, e sarebbe utile approfondire meglio la situazione con un professionista, che potrà offrirti una valutazione accurata e individuare se c’è un disturbo dell'umore o altro. Comprendo che l’idea di parlarne con qualcuno, soprattutto con i genitori, possa sembrare difficile, ma ricorda che chiedere aiuto è un passo importante per prenderti cura di te stessa. Se ti senti pronta, potresti parlare con loro in modo tranquillo, spiegando che ti stai prendendo cura della tua salute mentale. Ti incoraggio a fare il primo passo verso un percorso di comprensione e supporto: affrontare queste difficoltà in modo consapevole può davvero fare la differenza. Sono qui se hai bisogno di ulteriori chiarimenti o di parlare più approfonditamente. Dott.ssa Anna Consalvo
I sintomi che descrive, come la tristezza, l’ansia, l’ira, la bassa autostima e la perdita di interesse, possono essere segni di un disagio emotivo che merita attenzione. Tuttavia, per comprendere appieno la situazione e capire se si tratta di un disturbo dell’umore o di una fase transitoria legata a cambiamenti o stress, sarebbe utile rivolgersi a un professionista.
Un colloquio con uno psicologo può aiutarla a esplorare questi sintomi in modo più approfondito, fornendole supporto e strumenti per affrontarli. Riguardo all’episodio di emicrania e difficoltà visive, sarebbe bene parlarne anche con un medico per escludere cause di natura fisica.
Non esiti a prendersi cura di sé: cercare aiuto non è un segno di debolezza, ma un modo per stare meglio e affrontare con serenità ciò che sta vivendo.
Un colloquio con uno psicologo può aiutarla a esplorare questi sintomi in modo più approfondito, fornendole supporto e strumenti per affrontarli. Riguardo all’episodio di emicrania e difficoltà visive, sarebbe bene parlarne anche con un medico per escludere cause di natura fisica.
Non esiti a prendersi cura di sé: cercare aiuto non è un segno di debolezza, ma un modo per stare meglio e affrontare con serenità ciò che sta vivendo.
Buonasera,
parlare con uno specialista, magari indicato dal tuo medico di base, o rivolgersi ad un consultorio, potrebbe essere utile per comprendere prima di tutto quali possano essere le cause a monte di questo tuo stato riferito e quindi potere intervenire nella maniera più idonea.
Un caro saluto
parlare con uno specialista, magari indicato dal tuo medico di base, o rivolgersi ad un consultorio, potrebbe essere utile per comprendere prima di tutto quali possano essere le cause a monte di questo tuo stato riferito e quindi potere intervenire nella maniera più idonea.
Un caro saluto
Salve,
Grazie per aver condiviso ciò che stai vivendo. I sintomi che descrivono – tristezza, ira, ansia, perdita di interesse, bassa autostima e l'episodio di emicrania con difficoltà visive – possono effettivamente indicare un momento di difficoltà emotiva e psicologica. È importante considerare che questi segnali possono avere origini diverse e non necessariamente corrispondenti a un disturbo dell'umore diagnosticabile.
L'alternanza tra emozioni diverse è comune, soprattutto in periodi di stress o cambiamenti significativi, come quelli che spesso si attraversano in giovane età. Tuttavia, se questi sintomi persistono o interferiscono con la tua quotidianità, potrebbe essere utile approfondire la situazione.
Ritengo importante sottolineare che non devi sentirti sola in questo percorso. Parlare con un professionista può aiutarti a comprendere meglio ciò che fornisce, offrendo strumenti utili per gestire queste emozioni. Rivolgersi ad uno specialista non significa necessariamente confermare un disturbo, ma piuttosto prendersi cura di sé e del proprio benessere mentale.
Ti consiglio di considerare la possibilità di intraprendere un percorso di consulenza psicologica. Un confronto con uno psicologo o psicoterapeuta può essere un primo passo prezioso per esplorare le tue emozioni e ritrovare maggiore serenità.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti o per accompagnarti in questo percorso.
DOTTORESSA SILVIA PARISI
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Grazie per aver condiviso ciò che stai vivendo. I sintomi che descrivono – tristezza, ira, ansia, perdita di interesse, bassa autostima e l'episodio di emicrania con difficoltà visive – possono effettivamente indicare un momento di difficoltà emotiva e psicologica. È importante considerare che questi segnali possono avere origini diverse e non necessariamente corrispondenti a un disturbo dell'umore diagnosticabile.
L'alternanza tra emozioni diverse è comune, soprattutto in periodi di stress o cambiamenti significativi, come quelli che spesso si attraversano in giovane età. Tuttavia, se questi sintomi persistono o interferiscono con la tua quotidianità, potrebbe essere utile approfondire la situazione.
Ritengo importante sottolineare che non devi sentirti sola in questo percorso. Parlare con un professionista può aiutarti a comprendere meglio ciò che fornisce, offrendo strumenti utili per gestire queste emozioni. Rivolgersi ad uno specialista non significa necessariamente confermare un disturbo, ma piuttosto prendersi cura di sé e del proprio benessere mentale.
Ti consiglio di considerare la possibilità di intraprendere un percorso di consulenza psicologica. Un confronto con uno psicologo o psicoterapeuta può essere un primo passo prezioso per esplorare le tue emozioni e ritrovare maggiore serenità.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti o per accompagnarti in questo percorso.
DOTTORESSA SILVIA PARISI
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Salve,
grazie per aver condiviso quello che sta attraversando. I sintomi che descrive – tristezza, irritabilità, ansia, perdita di interesse, bassa autostima e l’episodio di emicrania – potrebbero essere segnali di un periodo di stress emotivo o di un possibile disturbo dell’umore. Tuttavia, è importante non saltare a conclusioni affrettate, poiché questi sintomi possono essere influenzati da diversi fattori, tra cui stress, cambiamenti ormonali, o eventi di vita significativi.
L’emicrania con difficoltà visive potrebbe essere indipendente dall’umore e collegata a una forma di emicrania con aura, che richiede una valutazione medica per escludere altre cause.
Per capire meglio la situazione, sarebbe utile considerare:
Durata e frequenza dei sintomi: da quanto tempo li sperimenta e quanto influenzano la sua quotidianità.
Eventuali fattori scatenanti: stress recente, cambiamenti significativi nella sua vita o problematiche familiari/sociali.
Anche se vuole proteggere i suoi genitori da preoccupazioni inutili, è importante prendersi cura di sé. Le consiglio di rivolgersi a un professionista, come un medico o uno psicologo, per un confronto iniziale. Questo non significa che ci sia necessariamente qualcosa di grave, ma può aiutarla a comprendere meglio ciò che sta vivendo e a trovare strategie per affrontarlo.
Parlare con qualcuno di fiducia, che sia un amico o un familiare, potrebbe alleggerire il carico emotivo. Resto a disposizione se vuole ulteriori chiarimenti. Un caro saluto.
grazie per aver condiviso quello che sta attraversando. I sintomi che descrive – tristezza, irritabilità, ansia, perdita di interesse, bassa autostima e l’episodio di emicrania – potrebbero essere segnali di un periodo di stress emotivo o di un possibile disturbo dell’umore. Tuttavia, è importante non saltare a conclusioni affrettate, poiché questi sintomi possono essere influenzati da diversi fattori, tra cui stress, cambiamenti ormonali, o eventi di vita significativi.
L’emicrania con difficoltà visive potrebbe essere indipendente dall’umore e collegata a una forma di emicrania con aura, che richiede una valutazione medica per escludere altre cause.
Per capire meglio la situazione, sarebbe utile considerare:
Durata e frequenza dei sintomi: da quanto tempo li sperimenta e quanto influenzano la sua quotidianità.
Eventuali fattori scatenanti: stress recente, cambiamenti significativi nella sua vita o problematiche familiari/sociali.
Anche se vuole proteggere i suoi genitori da preoccupazioni inutili, è importante prendersi cura di sé. Le consiglio di rivolgersi a un professionista, come un medico o uno psicologo, per un confronto iniziale. Questo non significa che ci sia necessariamente qualcosa di grave, ma può aiutarla a comprendere meglio ciò che sta vivendo e a trovare strategie per affrontarlo.
Parlare con qualcuno di fiducia, che sia un amico o un familiare, potrebbe alleggerire il carico emotivo. Resto a disposizione se vuole ulteriori chiarimenti. Un caro saluto.
Gentile Utente,
le sue preoccupazioni di per sé bastano per chiedere una consulenza psicologica. Con uno specialista Le può chiarire il suo sintomo e, magari, iniziare un percorso. La diagnosi può essere fatta esclusivamente dopo una accurata raccolta anamnestica nella seduta con lo psicologo. Inoltre, essendo Lei maggiorenne, non ha bisogno del consenso dei genitori.
Cordialmente,
d.ssa Petrishcheva
le sue preoccupazioni di per sé bastano per chiedere una consulenza psicologica. Con uno specialista Le può chiarire il suo sintomo e, magari, iniziare un percorso. La diagnosi può essere fatta esclusivamente dopo una accurata raccolta anamnestica nella seduta con lo psicologo. Inoltre, essendo Lei maggiorenne, non ha bisogno del consenso dei genitori.
Cordialmente,
d.ssa Petrishcheva
Ciao, quelli che descrivi come sintomi sono emozioni e vissuti che devono essere valutati e compresi in maniera attenta prima di parlare di disturbo. Solo l'incontro con un esperto (psichiatra e/o psicoterapeuta) potrà aiutare te e i tuoi genitori a comprendere quello che stai attraversando. Saluti
Buongiorno, capita nella vita che in alcuni momenti ci sentiamo più vulnerabili e possono emergere dei sintomi, non è consigliabile etichettarci diagnosi. Prova a capire cosa è cambiato in questo periodo nella tua vita e se ci sono pensieri o preoccupazioni che non ti fanno stare serena. saluti
Gentile ragazza, i sintomi da lei riportati, se sono persistenti nel tempo e influiscono con le attività che svolge quotidianamente e sulla qualità della sua vita in generale, meritano senza dubbio attenzione e approfondimento. Tuttavia non è, chiaramente, questo il contesto o la modalità adeguata per poter ipotizzare alcun tipo di eventuale diagnosi. Un consulto psicologico potrebbe aiutarla ad approfondire.
Rimango a disposizione, anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Concetta Maccarrone
Rimango a disposizione, anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Concetta Maccarrone
Ciao, grazie per aver condiviso quello che stai vivendo. Quello che descrivi è sicuramente un insieme di emozioni e sintomi che possono essere difficili da gestire, soprattutto quando si alternano in modo così rapido. La tristezza, l'ira, l'ansia, la perdita di interesse per le attività quotidiane, la bassa autostima e l’emicrania con difficoltà visive possono essere segnali di un malessere emotivo che merita attenzione.
Innanzitutto, è importante che tu sappia che non sei sola in questo. Molti giovani, come te, attraversano periodi di difficoltà emotiva, e spesso questi sintomi possono essere legati a stress, cambiamenti di vita, o anche a periodi di crescita personale e psicologica, come quelli che si verificano a 19 anni. Tuttavia, è anche possibile che ci siano altri fattori, come un disturbo dell'umore, che potrebbero spiegare questi cambiamenti nel tuo benessere.
Il fatto che tu stia riflettendo su come ti senti e ti stia preoccupando di non voler far preoccupare i tuoi genitori è un segno di consapevolezza, ma voglio rassicurarti: chiedere aiuto quando si sta attraversando una fase difficile non è mai qualcosa che dovrebbe preoccupare gli altri, anzi, è un atto di cura verso se stessi. Parlarne con qualcuno di fiducia, che sia un familiare, un amico o un professionista, può darti il supporto di cui hai bisogno per capire meglio cosa sta accadendo dentro di te.
Detto ciò, per quanto riguarda i tuoi sintomi, è importante capire che ci potrebbero esserci diverse ragioni per cui li stai vivendo. A volte, l'alternanza di emozioni intense come tristezza, ira e ansia può essere associata a disturbi dell'umore, ma può anche essere il risultato di stress o situazioni di vita particolari. L'emicrania con difficoltà visive, ad esempio, può essere collegata sia a fattori fisici che emotivi, ed è sempre utile fare una valutazione anche da un medico per escludere eventuali cause fisiche o neurologiche.
Il mio consiglio è di non aspettare che i sintomi peggiorino, ma di prendere in considerazione di parlare con un professionista, come uno psicologo, che possa aiutarti a esplorare questi sentimenti e offrirti degli strumenti per gestirli. La psicoterapia può essere molto utile per affrontare questi cambiamenti emotivi e per migliorare la tua autostima e la tua percezione di te stessa. Inoltre, se ci sono sintomi fisici che ti preoccupano (come l'emicrania), è sempre una buona idea parlarne con il medico per avere una diagnosi completa.
Non c'è niente di sbagliato nell'affrontare un periodo difficile, e cercare aiuto non significa che tu sia "debole" o che i tuoi sintomi siano "solo impressioni". È un atto di forza e di coraggio, e ti incoraggio a farlo per il tuo benessere. Se i tuoi genitori sono una parte importante del tuo supporto, potresti anche prendere in considerazione di parlarne con loro in modo che possano essere al tuo fianco in questo percorso.
Spero che tu possa trovare il giusto supporto e il modo per sentirti meglio. Se hai altre domande o hai bisogno di ulteriori consigli, sono qui per aiutarti.
Innanzitutto, è importante che tu sappia che non sei sola in questo. Molti giovani, come te, attraversano periodi di difficoltà emotiva, e spesso questi sintomi possono essere legati a stress, cambiamenti di vita, o anche a periodi di crescita personale e psicologica, come quelli che si verificano a 19 anni. Tuttavia, è anche possibile che ci siano altri fattori, come un disturbo dell'umore, che potrebbero spiegare questi cambiamenti nel tuo benessere.
Il fatto che tu stia riflettendo su come ti senti e ti stia preoccupando di non voler far preoccupare i tuoi genitori è un segno di consapevolezza, ma voglio rassicurarti: chiedere aiuto quando si sta attraversando una fase difficile non è mai qualcosa che dovrebbe preoccupare gli altri, anzi, è un atto di cura verso se stessi. Parlarne con qualcuno di fiducia, che sia un familiare, un amico o un professionista, può darti il supporto di cui hai bisogno per capire meglio cosa sta accadendo dentro di te.
Detto ciò, per quanto riguarda i tuoi sintomi, è importante capire che ci potrebbero esserci diverse ragioni per cui li stai vivendo. A volte, l'alternanza di emozioni intense come tristezza, ira e ansia può essere associata a disturbi dell'umore, ma può anche essere il risultato di stress o situazioni di vita particolari. L'emicrania con difficoltà visive, ad esempio, può essere collegata sia a fattori fisici che emotivi, ed è sempre utile fare una valutazione anche da un medico per escludere eventuali cause fisiche o neurologiche.
Il mio consiglio è di non aspettare che i sintomi peggiorino, ma di prendere in considerazione di parlare con un professionista, come uno psicologo, che possa aiutarti a esplorare questi sentimenti e offrirti degli strumenti per gestirli. La psicoterapia può essere molto utile per affrontare questi cambiamenti emotivi e per migliorare la tua autostima e la tua percezione di te stessa. Inoltre, se ci sono sintomi fisici che ti preoccupano (come l'emicrania), è sempre una buona idea parlarne con il medico per avere una diagnosi completa.
Non c'è niente di sbagliato nell'affrontare un periodo difficile, e cercare aiuto non significa che tu sia "debole" o che i tuoi sintomi siano "solo impressioni". È un atto di forza e di coraggio, e ti incoraggio a farlo per il tuo benessere. Se i tuoi genitori sono una parte importante del tuo supporto, potresti anche prendere in considerazione di parlarne con loro in modo che possano essere al tuo fianco in questo percorso.
Spero che tu possa trovare il giusto supporto e il modo per sentirti meglio. Se hai altre domande o hai bisogno di ulteriori consigli, sono qui per aiutarti.
Questi sintomi, presi nel loro insieme, potrebbero effettivamente suggerire una difficoltà nella regolazione dell'umore.
È importante sottolineare che solo un professionista attraverso una valutazione più approfondita può fare una diagnosi precisa. Tuttavia, i sintomi che descrivi non vanno sottovalutati e il fatto che tu li percepisca come un problema è un passo importante.
Per poterti orientare meglio e capire se sia il caso di approfondire con un consulto, potresti dirmi: a quanto tempo stai notando questi sbalzi d'umore e gli altri sintomi? C'è stato un periodo particolare o un evento che ha preceduto l'inizio di questi cambiamenti?
Quanto spesso si verificano questi alternarsi di umore? Sono nell'arco della stessa giornata, di più giorni, o in altri ritmi?
Come questi sintomi stanno influenzando la tua vita quotidiana, le tue relazioni, lo studio o altre attività?
Hai mai avuto in passato episodi simili o qualcuno nella tua famiglia ha sofferto di disturbi dell'umore?
Ascoltare i tuoi sintomi e cercare di capire meglio la situazione è un atto di responsabilità verso te stessa. Rivolgersi a un professionista (come uno psicologo o uno psichiatra) non significa necessariamente avere "qualcosa di grave", ma può aiutarti a comprendere meglio le tue emozioni, a gestire i sintomi e a trovare il benessere.
Se preferisci non coinvolgere subito i tuoi genitori, potresti considerare di rivolgerti al servizio di supporto psicologico della tua scuola/università (se presente), oppure cercare un primo consulto con uno psicologo privatamente anche online. In questo modo, potrai avere un parere professionale e capire meglio come affrontare la situazione, decidendo poi se e come coinvolgere i tuoi genitori.
Ricorda che prenderti cura della tua salute mentale è importante tanto quanto quella fisica. Non esitare a cercare il supporto di cui hai bisogno.
È importante sottolineare che solo un professionista attraverso una valutazione più approfondita può fare una diagnosi precisa. Tuttavia, i sintomi che descrivi non vanno sottovalutati e il fatto che tu li percepisca come un problema è un passo importante.
Per poterti orientare meglio e capire se sia il caso di approfondire con un consulto, potresti dirmi: a quanto tempo stai notando questi sbalzi d'umore e gli altri sintomi? C'è stato un periodo particolare o un evento che ha preceduto l'inizio di questi cambiamenti?
Quanto spesso si verificano questi alternarsi di umore? Sono nell'arco della stessa giornata, di più giorni, o in altri ritmi?
Come questi sintomi stanno influenzando la tua vita quotidiana, le tue relazioni, lo studio o altre attività?
Hai mai avuto in passato episodi simili o qualcuno nella tua famiglia ha sofferto di disturbi dell'umore?
Ascoltare i tuoi sintomi e cercare di capire meglio la situazione è un atto di responsabilità verso te stessa. Rivolgersi a un professionista (come uno psicologo o uno psichiatra) non significa necessariamente avere "qualcosa di grave", ma può aiutarti a comprendere meglio le tue emozioni, a gestire i sintomi e a trovare il benessere.
Se preferisci non coinvolgere subito i tuoi genitori, potresti considerare di rivolgerti al servizio di supporto psicologico della tua scuola/università (se presente), oppure cercare un primo consulto con uno psicologo privatamente anche online. In questo modo, potrai avere un parere professionale e capire meglio come affrontare la situazione, decidendo poi se e come coinvolgere i tuoi genitori.
Ricorda che prenderti cura della tua salute mentale è importante tanto quanto quella fisica. Non esitare a cercare il supporto di cui hai bisogno.
Buongiorno, difficile poter fare diagnosi con le informazioni a disposizione; per quanto sia nobile il non voler far allarmare i genitori, in questi momenti è particolarmente importante avere il supporto della rete a nostra disposizione.
Parlane anche con loro e successivamente provate a contattare un professionista della salute mentale per un primo colloquio!
Parlane anche con loro e successivamente provate a contattare un professionista della salute mentale per un primo colloquio!
Cara paziente anonima,
mi spiace molto per ciò che si ritrova ad affrontare.
Per dissolvere il suo dubbio e soprattutto per stare meglio con se stessa e le sue emozioni, penso possa essere efficace rivolgersi a un professionista e fare dei colloqui.
Un caro saluto
Dott.ssa Erica Russo
mi spiace molto per ciò che si ritrova ad affrontare.
Per dissolvere il suo dubbio e soprattutto per stare meglio con se stessa e le sue emozioni, penso possa essere efficace rivolgersi a un professionista e fare dei colloqui.
Un caro saluto
Dott.ssa Erica Russo
Buonasera
Capisco la tua preoccupazione. I sintomi che descrivi possono avere diverse cause, ma è importante non trascurarli. Un consulto con uno psicologo ti aiuterebbe a capire meglio cosa sta accadendo e come affrontarlo. Non devi affrontare tutto da sola, e chiedere aiuto non significa allarmare i tuoi genitori inutilmente, ma prenderti cura di te stessa. Parlane con un professionista, sarà il primo passo per stare meglio.
Capisco la tua preoccupazione. I sintomi che descrivi possono avere diverse cause, ma è importante non trascurarli. Un consulto con uno psicologo ti aiuterebbe a capire meglio cosa sta accadendo e come affrontarlo. Non devi affrontare tutto da sola, e chiedere aiuto non significa allarmare i tuoi genitori inutilmente, ma prenderti cura di te stessa. Parlane con un professionista, sarà il primo passo per stare meglio.
Buongiorno,
i sintomi che descrive — sbalzi d’umore, ansia, irritabilità, perdita di interesse e bassa autostima — sono segnali che meritano attenzione, anche se non indicano necessariamente un disturbo dell’umore conclamato. A volte possono essere espressione di un malessere emotivo legato a periodi di forte stress, cambiamenti o difficoltà interne non ancora elaborate.
In ogni caso, è importante non sottovalutarli: un primo colloquio con uno psicologo, anche senza coinvolgere i genitori, può aiutarla a fare chiarezza e a capire meglio se si tratta di un disagio passeggero o se è utile un supporto più strutturato.
Con l’approccio cognitivo-comportamentale si lavora proprio su questi stati: si identificano i pensieri che influenzano l’umore, si imparano strategie per regolare le emozioni e per ricostruire progressivamente benessere e motivazione.
Ha fatto benissimo a scrivere: prendersi cura di sé non è mai un’esagerazione.
Un caro saluto,
dott. Jacopo Modoni
i sintomi che descrive — sbalzi d’umore, ansia, irritabilità, perdita di interesse e bassa autostima — sono segnali che meritano attenzione, anche se non indicano necessariamente un disturbo dell’umore conclamato. A volte possono essere espressione di un malessere emotivo legato a periodi di forte stress, cambiamenti o difficoltà interne non ancora elaborate.
In ogni caso, è importante non sottovalutarli: un primo colloquio con uno psicologo, anche senza coinvolgere i genitori, può aiutarla a fare chiarezza e a capire meglio se si tratta di un disagio passeggero o se è utile un supporto più strutturato.
Con l’approccio cognitivo-comportamentale si lavora proprio su questi stati: si identificano i pensieri che influenzano l’umore, si imparano strategie per regolare le emozioni e per ricostruire progressivamente benessere e motivazione.
Ha fatto benissimo a scrivere: prendersi cura di sé non è mai un’esagerazione.
Un caro saluto,
dott. Jacopo Modoni
Buongiorno. I sintomi che riporti — oscillazioni marcate dell’umore (tristezza, ira, ansia), perdita di interesse, bassa autostima e sintomi fisici come l’emicrania — possono effettivamente essere indicativi di un possibile disagio emotivo significativo, e in alcuni casi possono rientrare in un quadro di disturbo dell’umore. Tuttavia, è fondamentale una valutazione diretta e approfondita da parte di uno specialista (psicologo o psichiatra), che potrà distinguere tra una fase reattiva e transitoria e un quadro clinico vero e proprio.
Comprendere precocemente cosa sta accadendo ti permetterà di affrontarlo con maggiore serenità. Rivolgersi a un professionista non significa necessariamente allarmare i genitori, ma può essere un atto di cura verso di sé.
Comprendere precocemente cosa sta accadendo ti permetterà di affrontarlo con maggiore serenità. Rivolgersi a un professionista non significa necessariamente allarmare i genitori, ma può essere un atto di cura verso di sé.
Salve,
quello che sta vivendo merita attenzione e ha fatto molto bene a cercare un confronto. I sintomi che descrive — tristezza, ansia, irritabilità, perdita di interesse, bassa autostima ed episodi di emicrania — possono essere legati a un periodo di stress o cambiamento, ma se persistono o si alternano frequentemente, è importante non trascurarli.
Non è detto che si tratti necessariamente di un disturbo dell’umore, ma parlarne con uno psicologo o uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla a comprendere meglio ciò che sta accadendo e trovare strategie per stare meglio. Anche un solo colloquio conoscitivo può fare chiarezza e darle un primo sollievo.
Resto a disposizione se dovesse averne bisogno
quello che sta vivendo merita attenzione e ha fatto molto bene a cercare un confronto. I sintomi che descrive — tristezza, ansia, irritabilità, perdita di interesse, bassa autostima ed episodi di emicrania — possono essere legati a un periodo di stress o cambiamento, ma se persistono o si alternano frequentemente, è importante non trascurarli.
Non è detto che si tratti necessariamente di un disturbo dell’umore, ma parlarne con uno psicologo o uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla a comprendere meglio ciò che sta accadendo e trovare strategie per stare meglio. Anche un solo colloquio conoscitivo può fare chiarezza e darle un primo sollievo.
Resto a disposizione se dovesse averne bisogno
Gentile ragazza, comprendo la sua preoccupazione riguardo ai cambiamenti nel suo umore e ai sintomi che sta sperimentando. I sintomi che descrive, come tristezza, ira, ansia, perdita di interesse, bassa autostima e l'episodio di emicrania con difficoltà visive, sono aspetti importanti da considerare.
Ci sono diverse ragioni per cui una persona della sua età potrebbe sperimentare queste fluttuazioni emotive. L'adolescenza e la giovane età adulta sono periodi di grandi cambiamenti a livello ormonale, sociale, scolastico e personale, che possono influenzare significativamente l'umore. Anche lo stress, problemi relazionali, cambiamenti nello stile di vita o eventi particolari possono contribuire a questi sintomi. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico, così da esplorare più a fondo la situazione e affrontare i pensieri e le emozioni legati ad essa, con l’obiettivo di trovare maggiore serenità.
Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Brescia
Ci sono diverse ragioni per cui una persona della sua età potrebbe sperimentare queste fluttuazioni emotive. L'adolescenza e la giovane età adulta sono periodi di grandi cambiamenti a livello ormonale, sociale, scolastico e personale, che possono influenzare significativamente l'umore. Anche lo stress, problemi relazionali, cambiamenti nello stile di vita o eventi particolari possono contribuire a questi sintomi. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico, così da esplorare più a fondo la situazione e affrontare i pensieri e le emozioni legati ad essa, con l’obiettivo di trovare maggiore serenità.
Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Brescia
Buongiorno, sulla base della sintomatologia da lei descritta non è possibile parlare di un disturbo dell'umore conclamato. Comprendo la sua preoccupazione e il desiderio di avere una risposta, ma per una valutazione più accurata è importante approfondire ulteriori aspetti, ad esempio: da quanto tempo sono presenti questi sintomi? Ci sono stati eventi significativi nella sua vita di recente? In che misura questi sintomi influenzano la sua capacità di condurre la sua vita così come è stata fino ad ora?
Buongiorno,
mi dispiace per ciò che sta vivendo e la ringrazio per averlo condiviso.
Credo che, a priori dalla diagnosi, stia attraversando dei vissuti importanti e che potrebbe essere utile iniziare un percorso psicologico personale.
Le consiglio di dedicarsi il giusto tempo, in uno spazio adeguato per conoscersi meglio e per comprendere questi suoi vissuti emotivi.
Un caloroso saluto.
mi dispiace per ciò che sta vivendo e la ringrazio per averlo condiviso.
Credo che, a priori dalla diagnosi, stia attraversando dei vissuti importanti e che potrebbe essere utile iniziare un percorso psicologico personale.
Le consiglio di dedicarsi il giusto tempo, in uno spazio adeguato per conoscersi meglio e per comprendere questi suoi vissuti emotivi.
Un caloroso saluto.
Sicuramente con una consulenza psicologica può approfondire e capire il da farsi :)
Ciao, grazie per aver scritto con tanta chiarezza. I sintomi che descrivi — come tristezza, ansia, irritabilità, perdita di interesse, bassa autostima ed emicrania — possono effettivamente indicare un momento di sofferenza emotiva che merita attenzione. Non è detto che si tratti necessariamente di un disturbo dell’umore, ma è importante non ignorare ciò che provi. Ti consiglio di parlarne con uno psicoterapeuta per una valutazione più precisa, anche senza coinvolgere subito i tuoi genitori se non ti senti pronta.
Rimango a disposizione per qualsiasi dubbio, saluti
Dott. Deriu Antonello
Rimango a disposizione per qualsiasi dubbio, saluti
Dott. Deriu Antonello
cambiamenti dell'umore possono essere sicuramente indice di un possibile disturbo dell'umore, ma possono anche essere normali reazioni a periodi particolarmente difficili e/o di cambiamento. I fattori da considerare sono molti e la cosa migliore da fare è affidarsi ad un professionista in ogni caso
Salve, i sintomi che descrive, potrebbero essere compatibili con un quadro di disturbo dell'umore.
Tuttavia, se sente che questi persistono e vadano ad invalidare la sua quotidianità, la invito ad effettuare una consulenza psicologica.
Chiedere aiuto in questi momenti, non è sintomo di fragilità, ma di forza e consapevolezza!
Un caro saluto!
Tuttavia, se sente che questi persistono e vadano ad invalidare la sua quotidianità, la invito ad effettuare una consulenza psicologica.
Chiedere aiuto in questi momenti, non è sintomo di fragilità, ma di forza e consapevolezza!
Un caro saluto!
Buongiorno,
la ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità quello che sta vivendo. I sintomi che descrive – tristezza, irritabilità, ansia, perdita di interesse, bassa autostima – possono effettivamente essere segnali di un disagio emotivo che merita attenzione, soprattutto se persistono e la fanno sentire in difficoltà nella vita di tutti i giorni.
Capisco il suo timore di preoccupare i suoi genitori, ma non è detto che lei debba affrontare questa situazione da sola. Parlare con uno psicologo potrebbe aiutarla a comprendere meglio cosa sta accadendo e a darle strumenti per gestire le emozioni in modo più sereno.
L’episodio di forte mal di testa con disturbi visivi che riporta, invece, è importante che venga valutato anche da un medico (nello specifico un neurologo), per escludere cause di natura fisica.
Chiedere aiuto è il primo passo per stare meglio.
Resto a disposizione se ne ha bisogno.
la ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità quello che sta vivendo. I sintomi che descrive – tristezza, irritabilità, ansia, perdita di interesse, bassa autostima – possono effettivamente essere segnali di un disagio emotivo che merita attenzione, soprattutto se persistono e la fanno sentire in difficoltà nella vita di tutti i giorni.
Capisco il suo timore di preoccupare i suoi genitori, ma non è detto che lei debba affrontare questa situazione da sola. Parlare con uno psicologo potrebbe aiutarla a comprendere meglio cosa sta accadendo e a darle strumenti per gestire le emozioni in modo più sereno.
L’episodio di forte mal di testa con disturbi visivi che riporta, invece, è importante che venga valutato anche da un medico (nello specifico un neurologo), per escludere cause di natura fisica.
Chiedere aiuto è il primo passo per stare meglio.
Resto a disposizione se ne ha bisogno.
Buongiorno, grazie per aver condiviso la tua esperienza.
I sintomi che descrivi—tristezza, irritabilità, ansia, perdita di interesse nelle attività quotidiane, bassa autostima, e anche l’episodio di mal di testa con difficoltà visive—sono segnali che meritano attenzione. È comprensibile che tu possa temere si tratti di un disturbo dell’umore, anche se, per arrivare a una definizione chiara, sarebbe necessaria una valutazione più approfondita, fatta di un ascolto accurato del tuo vissuto, delle tue abitudini, del contesto in cui vivi e dei cambiamenti che stai attraversando.
A 19 anni ci si trova in un periodo di profondo cambiamento, spesso anche di vulnerabilità: ci si confronta con aspettative personali e familiari, con pressioni legate all’identità, alle scelte di studio o di lavoro, alle relazioni. Tutto questo può diventare terreno fertile per stati d’animo altalenanti, sensazioni di inadeguatezza o confusione emotiva. Eppure, anche se certi sintomi possono sembrare "normali" in alcuni passaggi della vita, quando diventano frequenti o intensi al punto da condizionare le giornate, meritano di essere ascoltati con attenzione.
Un aspetto importante che ci tengo a sottolineare è che, prima di parlare di un possibile disturbo psicologico, è fondamentale escludere eventuali cause organiche. Alcuni sintomi emotivi o cognitivi possono avere origine fisiologica: ad esempio, squilibri ormonali, carenze nutrizionali, alterazioni del ciclo sonno-veglia, disfunzioni tiroidee, o anche condizioni neurologiche possono manifestarsi con tristezza, ansia, irritabilità, stanchezza mentale e persino perdita di interesse per le attività quotidiane. L’episodio che descrivi come “presunta emicrania”, accompagnato da disturbi visivi, è un segnale che merita una valutazione medica: non per allarmarsi, ma per avere un quadro completo e responsabile.
Esistono situazioni in cui le cause psicologiche e fisiche si intrecciano, e in quei casi, un approccio integrato è spesso il più efficace. Il corpo e la mente non funzionano su binari separati, ma si influenzano reciprocamente: uno stato di stress prolungato può avere conseguenze fisiche, così come un disagio fisiologico può alterare il tono dell’umore o la percezione di sé.
Il mio consiglio, quindi, è di rivolgerti inizialmente al tuo medico di base o a uno specialista, per escludere o chiarire eventuali componenti organiche. Parallelamente, può essere utile iniziare a parlare con un professionista della salute mentale: non solo per esplorare la natura di questi sintomi, ma per offrire uno spazio di ascolto e di riflessione su come ti senti, su cosa stai vivendo, e su come poter costruire strumenti per affrontare questa fase.
Non è necessario arrivare a una “diagnosi” per iniziare un percorso di supporto. Spesso, è proprio attraverso il dialogo e l’auto-osservazione guidata che si riesce a dare un senso a quello che inizialmente appare solo come confusione o disagio.
Hai già fatto un primo passo molto importante. Se senti di non voler coinvolgere subito i tuoi genitori, puoi comunque trovare uno spazio protetto e riservato in cui iniziare a occuparti di te. E sarà da lì, eventualmente, che potrai capire come e quando coinvolgere anche le persone che ti stanno accanto, se lo vorrai.
Resto a disposizione se hai bisogno di chiarimenti o se desideri approfondire qualche aspetto di ciò che stai vivendo.
Buona giornata
Dott.ssa Giulia Raiano
I sintomi che descrivi—tristezza, irritabilità, ansia, perdita di interesse nelle attività quotidiane, bassa autostima, e anche l’episodio di mal di testa con difficoltà visive—sono segnali che meritano attenzione. È comprensibile che tu possa temere si tratti di un disturbo dell’umore, anche se, per arrivare a una definizione chiara, sarebbe necessaria una valutazione più approfondita, fatta di un ascolto accurato del tuo vissuto, delle tue abitudini, del contesto in cui vivi e dei cambiamenti che stai attraversando.
A 19 anni ci si trova in un periodo di profondo cambiamento, spesso anche di vulnerabilità: ci si confronta con aspettative personali e familiari, con pressioni legate all’identità, alle scelte di studio o di lavoro, alle relazioni. Tutto questo può diventare terreno fertile per stati d’animo altalenanti, sensazioni di inadeguatezza o confusione emotiva. Eppure, anche se certi sintomi possono sembrare "normali" in alcuni passaggi della vita, quando diventano frequenti o intensi al punto da condizionare le giornate, meritano di essere ascoltati con attenzione.
Un aspetto importante che ci tengo a sottolineare è che, prima di parlare di un possibile disturbo psicologico, è fondamentale escludere eventuali cause organiche. Alcuni sintomi emotivi o cognitivi possono avere origine fisiologica: ad esempio, squilibri ormonali, carenze nutrizionali, alterazioni del ciclo sonno-veglia, disfunzioni tiroidee, o anche condizioni neurologiche possono manifestarsi con tristezza, ansia, irritabilità, stanchezza mentale e persino perdita di interesse per le attività quotidiane. L’episodio che descrivi come “presunta emicrania”, accompagnato da disturbi visivi, è un segnale che merita una valutazione medica: non per allarmarsi, ma per avere un quadro completo e responsabile.
Esistono situazioni in cui le cause psicologiche e fisiche si intrecciano, e in quei casi, un approccio integrato è spesso il più efficace. Il corpo e la mente non funzionano su binari separati, ma si influenzano reciprocamente: uno stato di stress prolungato può avere conseguenze fisiche, così come un disagio fisiologico può alterare il tono dell’umore o la percezione di sé.
Il mio consiglio, quindi, è di rivolgerti inizialmente al tuo medico di base o a uno specialista, per escludere o chiarire eventuali componenti organiche. Parallelamente, può essere utile iniziare a parlare con un professionista della salute mentale: non solo per esplorare la natura di questi sintomi, ma per offrire uno spazio di ascolto e di riflessione su come ti senti, su cosa stai vivendo, e su come poter costruire strumenti per affrontare questa fase.
Non è necessario arrivare a una “diagnosi” per iniziare un percorso di supporto. Spesso, è proprio attraverso il dialogo e l’auto-osservazione guidata che si riesce a dare un senso a quello che inizialmente appare solo come confusione o disagio.
Hai già fatto un primo passo molto importante. Se senti di non voler coinvolgere subito i tuoi genitori, puoi comunque trovare uno spazio protetto e riservato in cui iniziare a occuparti di te. E sarà da lì, eventualmente, che potrai capire come e quando coinvolgere anche le persone che ti stanno accanto, se lo vorrai.
Resto a disposizione se hai bisogno di chiarimenti o se desideri approfondire qualche aspetto di ciò che stai vivendo.
Buona giornata
Dott.ssa Giulia Raiano
Salve,i sintomi che descrive, tristezza, ansia, irritabilità, perdita di interesse, bassa autostima, possono essere segnali di un possibile disturbo dell’umore, ma serve una valutazione più approfondita con uno psicologo psicoterapeuta per capire se si tratta solo di un periodo di difficoltà o di qualcosa che richiede un intervento più strutturato. Alla sua età, è frequente vivere momenti di instabilità emotiva, ma quando il malessere persiste o condiziona la vita quotidiana è importante non ignorarlo. Un percorso psicoterapeutico, magari orientato alla psicoterapia umanistica o integrato con Mindfulness, può offrirle un sostegno concreto per chiarire e affrontare ciò che sta vivendo.
Ha fatto bene a chiedere aiuto, prendersi cura del proprio benessere è sempre un atto di responsabilità. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Ha fatto bene a chiedere aiuto, prendersi cura del proprio benessere è sempre un atto di responsabilità. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Salve, ritengo sia difficile poter constatare, a distanza, l'entità della situazione da lei vissuta. Sarebbe opportuno, sempre, prenotare almeno una consulenza con un esperto per poter effettivamente individuare se ci siano stati patologici in atto, oppure che si tratti di una condizione di ansia di stato (ovvero legata a tutta una serie di episodi di vita e altrettante messe in atto di strategie disfunzionali, che hanno, dunque, portato ad uno stato di malessere generale, che potrebbe avere la sola necessità di un buon percorso psicoterapico).
La invito ad informarsi e prendere appuntamento con uno specialista.
Cordialmente,
Dott.ssa Daniela Musto
La invito ad informarsi e prendere appuntamento con uno specialista.
Cordialmente,
Dott.ssa Daniela Musto
Buongiorno, grazie per la condivisione.
Fare diagnosi o scongiurare una diagnosi sulla base di questa descrizione mi sembrerebbe alquanto superficiale.
L'alternarsi delle emozioni durante la giornata è un meccanismo molto "normale", sarebbe opportuno conoscerne l'intensità, la frequenza e come reagisce al loro presentarsi.
L'emicrania si è presentata una sola volta?
Le consiglierei di intraprendere un percorso, potrebbe essere anche solo un periodo di cambiamento, in cui ha bisogno di esplorarsi meglio, conoscere queste emozioni e i pensieri sottostanti.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Monia Michelini
Fare diagnosi o scongiurare una diagnosi sulla base di questa descrizione mi sembrerebbe alquanto superficiale.
L'alternarsi delle emozioni durante la giornata è un meccanismo molto "normale", sarebbe opportuno conoscerne l'intensità, la frequenza e come reagisce al loro presentarsi.
L'emicrania si è presentata una sola volta?
Le consiglierei di intraprendere un percorso, potrebbe essere anche solo un periodo di cambiamento, in cui ha bisogno di esplorarsi meglio, conoscere queste emozioni e i pensieri sottostanti.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Monia Michelini
Buongiorno,
da ciò che scrive immagino il momento di sofferenza che sta vivendo. Il pianto frequente senza un motivo apparente, l’isolamento, la perdita di interesse verso le attività quotidiane, i disturbi del sonno e dell’appetito, e soprattutto i pensieri di sentirsi inutile o non importante, sono segnali che meritano attenzione e cura. Sono segnali di un profondo disagio che potrebbe essere inquadrato come una tendenza depressiva e/o come l’espressione di un forte stress emotivo.
A fronte anche della sua giovane età, la invito a manifestare al più presto questo suo momento difficoltà alle persone per lei significative (Familiari, parenti, amici, partner) e/o alle figure sanitarie di riferimento come il suo medico di base che potrà indirizzarla nel modo migliore rispetto ad una presa in carico adeguata. Con il giusto sostegno professionale potrà ritrovare gradualmente energie, interessi e una percezione di sé più positiva.
Un caro saluto,
Dottssa LM
da ciò che scrive immagino il momento di sofferenza che sta vivendo. Il pianto frequente senza un motivo apparente, l’isolamento, la perdita di interesse verso le attività quotidiane, i disturbi del sonno e dell’appetito, e soprattutto i pensieri di sentirsi inutile o non importante, sono segnali che meritano attenzione e cura. Sono segnali di un profondo disagio che potrebbe essere inquadrato come una tendenza depressiva e/o come l’espressione di un forte stress emotivo.
A fronte anche della sua giovane età, la invito a manifestare al più presto questo suo momento difficoltà alle persone per lei significative (Familiari, parenti, amici, partner) e/o alle figure sanitarie di riferimento come il suo medico di base che potrà indirizzarla nel modo migliore rispetto ad una presa in carico adeguata. Con il giusto sostegno professionale potrà ritrovare gradualmente energie, interessi e una percezione di sé più positiva.
Un caro saluto,
Dottssa LM
Dalle sue parole emerge uno stato di forte preoccupazione di cui si sta facendo carico da sola. I suoi sintomi non sono da ignorare, soprattutto poiché le causano sofferenza, ma questo non è il luogo adatto per fare diagnosi, e spesso le autodiagnosi su internet amplificano la preoccupazione senza offrire lo spazio in cui contenerla. Lei è maggiorenne, perciò può rivolgersi a uno specialista della sua zona in maniera autonoma, senza dovere per forza coinvolgere i suoi genitori. E' però importante che lei si ascolti e porti le sue domande in un luogo adatto, come può essere il CSM della sua zona o un professionista privato.
Le sono vicina e le auguro il meglio, rimanendo a sua disposizione
Le sono vicina e le auguro il meglio, rimanendo a sua disposizione
Buongiorno,
grazie per aver condiviso la sua situazione. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico con un professionista per indagare meglio questi suoi stati d'umore.
Le auguro il meglio.
Luca Mazzoleni
grazie per aver condiviso la sua situazione. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico con un professionista per indagare meglio questi suoi stati d'umore.
Le auguro il meglio.
Luca Mazzoleni
Salve, capisco la sua preoccupazione e apprezzo molto il fatto che stia cercando di comprendere ciò che le accade. I sintomi che descrive – tristezza, momenti di ira, ansia, perdita di interesse per le normali attività, bassa autostima ed episodi di forte mal di testa con difficoltà visive – potrebbero indicare un periodo di forte stress emotivo, ma non significano automaticamente che lei abbia un disturbo dell’umore. Le emozioni che descrive non insorgono mai “a caso”: riesce a notare quali pensieri precedono i momenti di tristezza? E cosa accade dentro di lei quando prova ira? Ci sono situazioni, ricordi, preoccupazioni o sensazioni corporee che attivano la sua ansia? Sarebbe utile che provasse a osservare anche cosa permette il passaggio così rapido da un’emozione all’altra: ad esempio, cosa la porta dalla rabbia all’ansia o dalla frustrazione alla tristezza? Spesso questi “cambi rapidi” hanno delle cause precise, anche se non sempre ne siamo consapevoli. Le chiedo anche: è successo qualcosa negli ultimi tempi – a scuola, in famiglia, nelle relazioni – che potrebbe aver contribuito a questo malessere? I sintomi che descrive sono comparsi da poco o già da tempo, magari in momenti specifici della giornata? Per quanto riguarda l’episodio di forte emicrania con difficoltà visive, oltre a un controllo medico, sarebbe utile capire in che situazione si trovava: che tipo di giornata aveva passato? Era particolarmente stressata, agitata o preoccupata? Quali pensieri aveva prima che l’emicrania iniziasse? Questo può aiutare a collegare il malessere emotivo con quello fisico, che spesso vanno di pari passo. Da ciò che scrive non è possibile – né corretto – fare una diagnosi: tramite un messaggio non si può stabilire se si tratti di un disturbo dell’umore o di una fase di forte stress psicologico. Tuttavia, quello che descrive merita attenzione, ascolto e uno spazio sicuro in cui essere compreso. Un percorso con uno psicologo potrebbe aiutarla a chiarire cosa sta vivendo, a capire l’origine delle sue emozioni e a ritrovare stabilità e benessere, senza dover affrontare tutto da sola. Un caro saluto, Dott.ssa Chiara Avelli
Buongiorno, grazie per aver condiviso ciò che sta vivendo. I sintomi che descrive meritano attenzione, soprattutto perché si alternano e persistono da un po’ di tempo. Questo non significa necessariamente che ci sia un disturbo dell’umore ma è importante non ignorare ciò che il corpo e le emozioni stanno comunicando.
Molte situazioni di stress, cambiamenti di vita, difficoltà relazionali o periodi di forte pressione possono generare oscillazioni emotive anche intense. A volte sembrano qualcosa di “troppo grande” per essere affrontato da soli ma affrontarle con un professionista può aiutare a capire cosa sta succedendo e a prevenire un peggioramento.
Rivolgersi a uno psicologo o psicoterapeuta sarebbe un passo molto utile per comprendere meglio l’origine di queste sensazioni, dare un nome a ciò che prova e ritrovare equilibrio. Non significa allarmare i suoi genitori, né implica necessariamente qualcosa di grave: significa prendersi cura di sé e non lasciare che il malessere cresca.
È molto positivo che lei stia chiedendo informazioni e che voglia capirsi: è già un segnale di maturità e consapevolezza.
Un caro saluto,
Dott.ssa Simona Santoni – Psicologa
Molte situazioni di stress, cambiamenti di vita, difficoltà relazionali o periodi di forte pressione possono generare oscillazioni emotive anche intense. A volte sembrano qualcosa di “troppo grande” per essere affrontato da soli ma affrontarle con un professionista può aiutare a capire cosa sta succedendo e a prevenire un peggioramento.
Rivolgersi a uno psicologo o psicoterapeuta sarebbe un passo molto utile per comprendere meglio l’origine di queste sensazioni, dare un nome a ciò che prova e ritrovare equilibrio. Non significa allarmare i suoi genitori, né implica necessariamente qualcosa di grave: significa prendersi cura di sé e non lasciare che il malessere cresca.
È molto positivo che lei stia chiedendo informazioni e che voglia capirsi: è già un segnale di maturità e consapevolezza.
Un caro saluto,
Dott.ssa Simona Santoni – Psicologa
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