Salve, sono colei che è alla ricerca di un terapeuta più giusto possibile. Io ho fatto un sunto degl

43 risposte
Salve, sono colei che è alla ricerca di un terapeuta più giusto possibile. Io ho fatto un sunto degli approcci avuti, non che li ho fatti uno dietro l altro. Tantissimi anni fa feci analisi a lungo e la dott un giorno al tel mi disse che potevamo evitare altre sedute e finire li...ma diventando amiche. Io scettica e lusingata accettai ma capendo che in piano non era lo stesso. Lei sapeva tutto di me, io poco. Provai...ma piu volte lei rientrava nel meccanismo terapeuta/paziente ed io non lo accettavo. Le dissi che da amica non poteva agire come agiva...discutemmo piu volte e un bel giorno mi vidi cancellata dal whatsapp ed altri social e chiesi spiegazioni. Mi disse che non voleva piu rapporti con me e non dovevo importunarla. Io traumatizzata ne uscii..dove stava il confronto e l elaborazione di cui tanto mi parlava nelle sedute. Mai avrei pensato che agisse cosi. L avrei voluta denunciare per il suo agito scorretto. Poi per un bel po non feci nulla. Poi ritentai con uno sempre del gener analitico formatosi nelle comunita psichiatriche ecc e che gestiva i bambini. Piu di un anno..ma mi parlava dei suoi blog, di riprendere un hobby, metteva in mezzo la religione poi ebbe un comportamento da chi non accetta di essere messo in discussione e si ruppe per me il rapporto. Non mi servi a nulla. Iniziavano attacchetti di panico ma non sentivo input da elaborare. Poi dopo mesi andai da una dottoressa in cognitivo comportamentale...feci 2 sedute. La sentii aggressiva...Gia avevo dei problemi economici per andare da lei...siccome sono un po in sovrappeso...dopo 20 min di incontro, mi disse che se ero interessata nel suo studio c era una nutrizionista. Poi altri agiti aggressivi e ho detto no. Spendere per una che neppure mi conosce e mi parla di un altro medico del suo studio..beh per me non è mia impulsivita ma non professionalita. Non è una laurea che rende bravi. Poi vivevo la malattia...l ospedale il dolore tutto di piu e dopo 7 mesi tentai con una psicodrammatista molto giovane...che un giorno dopo 4 mesi che andavo..distrutta col panico ecc...mi fece una questione economica che non era necessaria...e quando asseri una certa cosa, dicendo che tutti fanno cosi...citai il terapeuta uomo dei blog...mi disse si lo conosco e non è un valido terapeuta. Le dissi che era forte come affermazione e passare tutto il tempo a parlare di soldi senza motivo...pagando la seduta per una sua incapacita a gestire il discorso economico...mentre io stavo male, lo trovai pessimo. Tutto sono meno che una che chiude e apre senza capire..elaborare ecc. Onestamente ora ho seria difficolta a capire da chi andare. Mi manca chi pratica emdr..ma chi lo fa fa anche terapia di parola o solo emdr. Non ho ben chiaro come funzioni. Grazie
Buona sera,
dalle sue parole più che una domanda specifica emerge chiaramente la sua difficoltà e il suo senso di sfiducia a causa di passate esperienze terapeutiche.
Credo che sia molto difficile consigliarle un orientamento rispetto ad un altro, il professionista è si risultato della propria formazione e delle proprie competente tecniche - metodologiche, ma è anche colui che è presente con il paziente ed insieme al paziente all'interno di uno specifico setting.
Con setting non intendo solo la "stanza della terapia", ma tutto ciò che accade fra le due parti coinvolte.
Le auguro pertanto di riuscire a trovare il terapeuta più adatto a lei con il quale intraprendere un lavoro psicologico profondo ed adeguato, nell'intento di co-costruire insieme quelle che sono nuove narrative e nuovi significati della sua storia.

Un caro saluto
Dott.ssa Maria Angela Caputo

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Carissima, la sua esperienza è stata piuttosto negativa e sconcertante. Ma nonostante ciò se è qui a scrivere significa che non ha perso fiducia nella disciplina e questo mi rincuora. Sono una psicologa ad indirizzo sistemico-familiare e pratico EMDR. Rispondo alla sua domanda: fare EMDR non significa fare esclusivamente quello sempre e comunque ma significa dare il giusto spazio all'elaborazione di quanto emerge dall'EMDR anche attraverso la parola. Spero di essere stata chiara anche se succinta e le auguro un caro in bocca al lupo. Dott.ssa Nausicaa Precenzano
Salve, le ho già risposto prima e non vorrei averla fatta sentire giudicata. dalla sua storia mi sembra emergere una accorata richiesta di aiuto.ha fatto molte esperienze, mi rendo conto. del resto non si puo' sintetizzare una esperienza cosi' lunga in poche righe.
Non saprei dirle chi sia per Lei lo Psicoterapeuta il piu' "giusto possibile".
se posso dirle il mio parere aldilà della tecnica dietro lo specialista c'è una persona. E le tecniche, mi creda, lasciano il tempo che trovano se non si riesce a creare col paziente una alleanza terapeutica solida. Questo si verifica se si riesce a fidarsi del terapeuta e se il terapeuta riesce ad essere "sufficientemente buono" per il Paziente.
Nello specifico non saprei indicarle chi pratica EMDR. in questo Spazio troverà molti colleghi che sanno praticare tale approccio. Di sicuro le scriveranno
Non si scoraggi, vedrà che prima o poi troverà quello che fa per lei. Cordiali Saluti. Dottor Grilli.
Buonasera, Le sue esperienze non sono state positive e l'hanno condotta , nel corso degli anni , ad uno "shopping" psicologico di svariate teorie di riferimento . Indipendentemente dall' approccio teorico seguito dal professionista è la relazione che si crea nel setting che favorisce e dà l'avvio al cambiamento , il rapporto di co-costruzione di un percorso evolutivo nella storia di vita , la capacità empatica del professionista unita alla partecipazione attiva di chi si reca in consulenza ed è disposto a mettersi in gioco senza attendere passivamente e/o magicamente di ricevere la soluzione . Le auguro di trovare ciò che sarà in grado di portarle aiuto e serenità . Cordiali saluti . Dott.ssa Daniela Massaglia
Buongiorno, ho letto la sua storia, mi dispiace che lei abbia avuto tutte queste esperienze poco convincenti.
Non sono nella posizione di giudicare i colleghi di cui parla, non conoscendoli personalmente, ma è evidente che, insieme a tanti professionisti validi e capaci, ce ne sono altri inadeguati.
Se non si è arresa di fronte a queste difficoltà, e ha voglia di riprovare ad intraprendere un percorso di benessere psicologico, le ricordo che oltre agli approcci che ha citato ne esistono molti altri che potrebbero fare al caso suo.
Spero che riuscirà a trovare il modo per lenire le sue sofferenze.
Dott. D'Angelo Salvatore
Buongiorno. Lei ha fatto bene a interrompere percorsi psicologici che non la facevano sentire a proprio agio. E' altrettanto vero che un buon terapeuta non si identifica con la laurea e il percorso di formazione e spesso colui che ha avuto successo con una paziente non è detto che lo abbia con chiunque.
La sua costanza nella ricerca di un buon terapeuta per lei è un ottimo motore per continuare la ricerca: provi con l'indirizzo Analitico Transazionale: la sua filosofia di "okness" è molto utile nella ricerca del benessere.
Cordialità,
Dott. Cellini
Buongiorno,
Sicuramente dal suo racconto emergono diverse esperienze poco utili al fine della sua iniziale richiesta di aiuto.
Non mi è possibile, non avendone gli strumenti, giudicare l'operato dei colleghi, ma la invito, qualora ne abbia sempre voglia di affidarsi nuovamente a qualcuno che possa realmente aiutarla.
Ha sempre seguito percorsi di un certo tipo, ma è giusto dirle che accanto a questi approcci ce ne sono molto altri, come la terapia cognitivo-comportamentale, la terapia cognitivo-costruttivista, improntate sia alla gestione dei sintomi (ad es. l'ansia) sia a creare con lei una relazione terapeutica positiva e nuova.
L'EMDR è al di sopra di ogni approccio in quanto è una tecnica che si avvale di un certo meccanismo e processo per l'elaborazione di ricordi traumatici e/o esperienze sfavorevoli. Pertanto può andare da un dinamico, un cognitivo o un sistemico e tutti e tre possono saper usare questa tecnica solo a seguito di corsi di formazione che rilasciano il titolo di Terapeuta EMDR. A ogni modo, sarà comunque il collega a cui si rivolgerà a decidere con lei se optare per l'uso di questa tecnica o no, o se farlo da subito o in una fase successiva della terapia.
Le auguro di trovare il collega che la possa aiutare al meglio!
Resto a disposizione per chiarimenti.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa E. Parise
Pontedera (PI) - Firenze
Buongiorno, ho letto con attenzione il suo racconto e posso comprendere il suo scoramento e la sua indecisione su come proseguire. Vede, per alcuni versi (solo per alcuni) la professione di psicologo non è molto diversa dalle altre: la strada verso il terapeuta "giusto" può essere irta e piena di ostacoli, un po' come accade nella ricerca del "giusto" dentista, o del "giusto" ginecologo. Intendo dire che non è raro incontrare dei professionisti con cui molti si trovano benissimo ma che noi non sentiamo "vicini" o che non riescono a trasmetterci fiducia; in altre parole, non vanno bene per noi. Così continuiamo a cercare. Così è anche per la nostra professione, e questo spesso non dipende dall'orientamento, ma dal nostro essere.. Non demorda. Provi ancora, e non si concentri sull'orientamento, ma sulla relazione. Sono certa che il "suo" psicologo (o la "sua" psicologa) è lì da qualche parte. Da parte mia, le auguro con tutto il cuore di trovarlo!
Buonasera Signora,
leggendo la sua storia e le narrazioni dettagliate che fa è chiaro che qualcosa non è andato nel verso giusto.
Tutti i colleghi le hanno già date delle risposte a proposito di quanto accaduto quindi non ripeto cose già dette, ma voglio dirle che fare una psicoterapia è un pò come contrarre "un matrimonio", nel senso che è comunque un incontro che deve trovare il miglior modo per funzionare.
Questo però è solo un elemento che si realizza nella relazione (terapeutica) che nasce nel corso della terapia stessa.
Non pensi a quale tecnica possa funzionare meglio, perchè può veramente essere un dettaglio, ma forse è possibile dire che il lavoro su sè stessi può funzionare in certo modo in un certo periodo della vita di un individuo e quindi avere effetti differenti in un epoca altra.
Le auguro di trovare l'ambiente migliore in cui poter incontrare le parti di sè che non le concedono serenità per poterle rendere migliori.
Salve, ho letto attentamente la sua lettera, effettivamente in questi anni, ha provato a cercare un metodo di psicoterapia giusto per lei ma, a quanto scrive, non è riuscita a trovarlo. Purtroppo, come scrivono i miei colleghi precedenti, non conoscendoli i terapeuti da lei descritti, non possiamo dare nessun parere, posso dire che mi dispiace per lei e per l'incomprensioni descritte. Io penso che in un rapporto terapeutico ciò che è importante è soprattutto il feeling che s'instaura, specialmente all'inizio del rapporto, molte volte avviene e altre volte no, ed è molto importante per il proseguimento del rapporto. In seguito s'instaurerà il transfert ed il conto-transfert meccanismi molto importanti per la riuscita di una buona psicoterapia. Cmq per quanto riguarda la terapia EMDR, sono una terapeuta di 2° livello, la somministro ai miei pazienti, prima si somministra un protocollo dove si parla dei traumi, minori "t" minuscola e traumi maggiori "T" maiuscola della vita del paziente e delle fasi della sua vita, tramite la parola, poi si somministra la tecnica con delle stimolazioni oculari(desensibilizzazione e rielaborazione di movimenti oculari). Però la riuscita di una buona terapia non è importante la tecnica o l'indirizzo del terapeuta, ma è il rapporto di fiducia ed ascolto che si va ad instaurare fin dall'inizio. Le auguro di incontrare la persona giusta per poter far un buon lavoro su di sè, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Gentilissima, io avrei solo una domanda da farle, al di la della sua storia che è importante e sottolinea il suo disagio di fondo.
La domanda fondanentalmente è "ma lei cosa desidera?"
Io partirei da questa questione, che è poi ciò che la determina e la rende soggetto.
Se vorrà dirmene sarò disponibile all'ascolto
Un saluto Barbera Antonio
Buongiorno il mio invito è di provar a lascoarsi per un momento alle soalle le esperienze passate e riflettere su quali sono i suoi obiettivi ora? In cosa vorrebbe essere aiutata/sostenuta in particolare? Perché l'EMDR? Una volta chiariti questi aspetti potrà discuterne con il professionista e concordare un percorso di massima insieme. Se i suoi obiettivi sono vaghi o basati sul passato sarà difficile trovare la persona giusta per lei.

In bocca al lupo
Dott.ssa Esposito Malara
Buona sera signora, quanta forza e quanta determinazione nel cercare qualcuno che la possa aiutare! È impossibile, non conoscendo le persone cui lei si è rivolta, stabilire perché lei non abbia trovato finora una persona che sente adatta per lei. Ma forse non è neanche Utile al momento attuale concentrarsi sugli psicologi, sugli approcci e sulle incomprensioni. Credo che invece di partire da questo, potrebbe essere utile domandarsi che cosa desidera dalla psicoterapia, quali aspetti di sé vorrebbe cambiare, quali obiettivi vorrebbe perseguire. Le tecniche, gli approcci sono semplicemente strumenti che i professionisti usano. L’importante però è non lasciarsi confondere e trascinare dallo shopping psicologico. Troverà senz’altro una persona con la quale condividere una strada di cambiamento Non appena avrà compreso che cosa è davvero importante per lei. Per quanto concerne la domanda tecnica sull’uso della E m d r questa è una tecnica compatibile con numerosissimi approcci nella quale si usano anche le parole. Ma ancora una volta, si tratta semplicemente di uno strumento che può essere utile o inutile in base al quale è il suo obiettivo. Le auguro di trovare un professionista di cui possa finalmente riuscire a fidarsi e con il quale realizzare un lavoro costruttivo e utile per lei G
Buongiorno signora, mi focalizzo sulla domanda che conclude la sua lettera. Il professionista autorizzato ad utilizzare il metodo EMDR deve avere conseguito la specializzazione in psicoterapia. Dunque può certamente utilizzare l'approccio verbale. Se questo metodo ha destato il suo interesse, può cercare uno psicoterapeuta formato per l'EMDR, ma dovrà comunque sostenere alcune sedute che consentano un inquadramento diagnostico della sua situazione, la ricognizione della sua storia di vita per individuare i ricordi che si collegano ai sintomi e al disagio attuale, che saranno i ricordi su cui lavorerà, e ovviamente la creazione dell'alleanza terapeutica. Dopodiché, se il metodo è ritenuto adeguato dallo psicoterapeuta, permetterà di ottenere risultati in tempi più brevi rispetto ai lunghi percorsi che spiega di aver svolto. Come le hanno indicato i colleghi, prima del metodo viene l'alleanza col terapeuta. Un cordiale augurio. Dott.ssa Cinzia Lucia Bugni Batte
Buongiorno seguo un approccio in cui la relazione terapeuta-paziente e lo spazio del paziente sono centrali per il percorso personale del paziente. Come altri colleghi credo che al di là degli orientamenti e delle tecniche ciò che faccia gran parte del terapeuta (oltre alla sua formazione e alle sue competenze) è la sua personalità, la sua capacità empatica e di ascolto. Mi sento di dirle mi contatti senza impegno e si fidi delle sue sensazioni valutando il nuovo incontro nel qui ed ora cercando di non collegarlo alle esperienze passate. Lo dico per me ma anche per altri colleghi che volesse contattare. Un cordiale saluto. Dott.ssa Daniela ala Porta
Buonasera, mi dispiace abbia avuto esperienze precedenti spiacevoli. Ha senz'altro bisogno di trovare il professionista "giusto", con il quale instaurare un rapporto positivo e di fiducia, perchè è grazie a questo che potrà percorrere la strada del giusto supporto e così modificare nel tempo il suo stato di malessere.
Un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Gentile utente,
mi dispiace molto per le esperienza negative che ha vissuto e che non l'hanno aiutata come avrebbe avuto bisogno, quello che mi fa piacere vedere è la sua capacità di voler risolversi e chiedere aiuto nonostante i vissuti antecedenti.
Nel nostro settore non esiste un approccio migliore di un altro, perché sono tutti modi di rapportarsi al problema presentato da angolature differenti ma con un'unico fine che è quello di far sì che il paziente possa stare meglio e diventare la migliore versione di se stesso. Nel rapporto tra psicologo e paziente, oltre alla preparazione del primo, entrano in gioco tanti fattori extra-curriculari come l'affinità, la simpatia, l'empatia etc.
Mi auguro davvero che lei possa trovare la strada più giusta per lei!
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento,
Dott.ssa Silvia Lancia.
E' chiaro dal tuo racconto che le esperienze negative con gli specialisti incontrati hanno fatto vacillare la tua fiducia che però ancora è presente, altrimenti non saresti qui a chiedere nuovamente e giustamente aiuto.
Anche io penso che la domanda non sia tanto quella di quale specialista trovare ma semplicemente quanto tu sia disposta e pronta a rimetterti nuovamente in gioco. Ogni specialista fa il proprio lavoro puntando al meglio o almeno così dovrebbe essere e quindi nessuno può darti la certezza che con il prossimo funzioni. Sono sicuro però che se ti darai del tempo per farti conoscere al meglio e proverai anche tu a conoscere lo specialista che sceglierai potresti superare quei momenti iniziali che non sono mai facili.
Resto disponibile per un chiarimento e un confronto
Augurandoti di trovare la persona che riesca al meglio ad entrare in empatia con te ti auguro buona serata
Marco
Gentile utente,
forse queste esperienze, per lei negative, potrebbero rappresentare il segnale che è necessario spostare l'attenzione dalla scelta dell'approccio psicoterapeutico, che diventa per lei prioritario rispetto ad altri criteri, alla scelta del professionista che ha maggiore esperienza a trattare il problema che lei porta. Nella relazione è importante condividere un problema e un obiettivo ed è questo che poi regola la comunicazione tra cliente/paziente e psicoterapeuta. Buona fortuna
Salve, l'emdr è una tecnica che viene solitamente utilizzata per finalità di risoluzione di traumi ma non è un intervento magico che risolve i problemi in un attimo. E' una tecnica che può essere praticata da psicoterapeuti già formati e, comunque, non può essere effettuata in primo incontro o senza conoscere bene il paziente. Fa parte di uno dei tanti strumenti a disposizione di un professionista. E' efficace ma non è l'unico. Piuttosto, nel suo caso, a causa delle esperienze negative che purtroppo ha vissuto c'è da ristrutturare le convinzioni che, giustamente, può essersi fatta nei confronti della psicologia e degli psicologi.
La relazione terapeuta è uno degli strumenti indispensabili per qualità di un lavoro psicologico. Lo psicologo è un pò come un sarto: la terapia è personalizzata, concordando insieme obiettivi e modalità come un sarto che costruisce un abito su misura della persona.
In bocca al lupo, dott. FDL
Cara utente, intanto grazie per averci condiviso queste sue esperienze poco felici, e ancora di più perché continua nella sua ricerca, avendo capito che lo strumento non funzionante non è la psicoterapia, ma bensì un'alleanza terapeutica tra paziente e professionista che non ha portato buoni frutti. L'approccio di riferimento del professionista (cognitivo-comportamentale, sistemico-relazionale, psicanalista, ecc...) ha un grande ruolo nel determinare lo stile di terapia del professionista, ma questo non significa che quest'ultimo diventerà l'esatta copia di tutti gli altri professionisti con il suo stesso approccio di riferimento. Sono tanti gli aspetti caratterizzanti di uno psicoterapeuta: la propria personalità, il proprio vissuto... insomma come ogni persona è diversa, anche ogni psicoterapeuta lo è. Certo, può basarsi su dati statistici, come quello che la terapia cognitivo-comportamentale ha una particolare efficacia contro i disturbi d'ansia, ma resta un parametro che la può solamente aiutare a capire a grandi linee in che direzione andare. Quello che posso consigliarle, è di scegliere il professionista dopo averci fatto un colloquio, così per sentire a pelle che impressione le fa. La fa sentire compresa? La fa sentire a suo agio? Sono solo questi i parametri che la porteranno a scegliere il professionista "giusto per lei".
Salve, il rapporto che si viene ad instaurare è profondo e non sempre attecchisce, non si faccia abbattere dalle sue esperienze passate e sicuramente saprà trovare l'equilibrio che cerca.
MMM
Buonasera, penso che l'unica cosa che le manchi è di trovare un professionista che le ispiri fiducia. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, vedo dalla sua sintesi che il percorso non l'ha scoraggiata, anzi l'ha portata a vedersi e a vedere il rapporto con il terapeuta con occhi diversi.
Le consiglio di fare tesoro di questo vissuto e di ricercare in questo setting non tanto l'approccio quanto la relazione che si instaura con lo psicologo. Il cambiamento si ha nella relazione e questa è data da diversi fattori che includono anche l'approccio terapeutico.
Un saluto dott.ssa Paola Tucci
Salve, il suo problema potrebbe essere facilmente trattato in un percorso psicologico per affrontare e superare le sue difficoltà. Se è questa è la sua intenzione, sono disponibile a fornirle il mio supporto professionale. Le porgo i miei saluti. Dr. Giacomi
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Cara utente, mi spiace per le ripetute esperienze negative che ha fatto, soprattutto tenendo conto del contesto, in cui ricercava sostegno e aiuto. Ritengo sia stata saggia nell’interrompere i percorsi psicoterapici in cui si sentiva a disagio e poco compresa. Rispetto alla sua richiesta mi sento di dirle che un buon terapeuta è tale a prescindere dall’orientamento seguito, inoltre l’esperienza fatta nella stanza di terapia è molto differente e soggettiva, per cui ritengo si tratti semplicemente di trovare il professionista più adatto a lei, magari riflettendo sugli aspetti che per lei sono più importanti per sentirsi a proprio agio nel lavoro di terapia. Inoltre rispondo al suo quesito in merito ai terapeuti che praticano la tecnica EMDR: in genere prima di utilizzare la tecnica si procede senz’altro con un lavoro di terapia e poi, se il terapeuta lo ritiene necessario, si introduce il protocollo EMDR, ma le due cose (tecnica e terapia) vanno sempre di pari passo. Abbia fiducia e prosegua la sua ricerca. Cari saluti, Dott.ssa Tamara Muratore
Il suo racconto è interessante e, dal mio punto di vista, carico di interrogativi. I suoi rapporti con queste figure professionali sono particolari, curiosi. Andrebbe compresa la dinamica, l'origine, la forma che ognuno di questi rapporti ha assunto nella sua psiche, al di là di chi sia nel giusto e di chi sia in torto.
Salve, dal suo racconto avrà intuito che oltre che per l'orientamento, ogni terapeuta è differente dall'altro in quanto essere umano. Più che soffermarmi su "quale le manca", mi incuriosisce ciò che le sarà rimasto di queste esperienze, le quali come ogni esperienza tra persone avranno lasciato qualcosa. Glielo lascio come spunto di riflessione nell'inizio di un nuovo percorso, per il quale più che basarmi sulla conoscenza o la tecnica differente da quelle "già viste" mi orienterei sulla differente persona che più ispira un nuovo inizio.
Salve, mi dispiace molto per i suoi vissuti. Credo che non esista operatore d’aiuto “più giusto possibile” ma esista operatore d’aiuto con cui può costruire una buona alleanza di lavoro psicologico. Il suggerimento che Le propongo è di provare a porre Lei più al centro della sua attenzione piuttosto che l’orientamento dell’operatore d’aiuto. Provare a fare quest’operazione credo possa aiutarLa a scegliere non il percorso psicologico “più giusto possibile” ma il suo percorso psicologico. La ringrazio. Se vuole, se ritiene, sono disponibile anche online. Ignazio Gioia
Gentile Utente, il suo stato d'animo è comprensibile ma non permetta alle esperienze passate di inficiare la fiducia nella psicologia. Non è corretto perseguire la strada della "ricerca di un terapeuta più giusto possibile". Questo non è possibile stabilirlo a priori, tantomeno andare alla ricerca dell'orientamento che "secondo lei" è meglio. Il professionista e l'orientamento in linea a Lei si stabilisce in terapia. Sii più fiduciosa, scelga il terapeuta che "a pelle" preferisce e non lo carichi di tante aspettative, rimanendo ad esperienze passate. Un Saluto
Dott.ssa Florianna Dattolo
Buonasera, ho letto con attenzione ciò che ha segnalato, quello che mi sento di dire è che più che provare altre terapie, dovrebbe provare ad affidarsi un pò al suo istinto, cercando anche una "persona" (non solo professionista) che le ispiri fiducia, perchè nel percorso terapeutico la fiducia è fondamentale, Le auguro davvero di trovare il professionista che fa per lei!
Dott.ssa Chiara Librandi
Buongiorno, purtroppo come avrà già notato il terapeuta giusto o l'orientamento migliore non esiste. Esiste l'unione di studio, metodologia, approccio e poi un fattore che è ogni volta nuovo, l'incontro tra il paziente ed il terapeuta. Le sue esperienze non sono state forse finora fortunate, ma quello che le potrebbe più essere utile è pensare cosa nel suo vissuto interno le abbia accumunate, non solo dal punto di vista del risultato, ma del suo vissuto. Mi auguro che non si scoraggi e che queste esperienze comunque possano portare ad un risvolto nelle sue riflessioni. Rimango a sua disposizione
Buonasera, il rapporto analista - paziente è innanzittutto un rapporto. Un rapporto particolare, senz'altro non di amicizia. Lei non va in seduta a raccontare quello che fa e come si sente, lei va in seduta perchè si presuppone che abbia la necessità che qualcuno la aiuti a fare determinati tipi di ragionamenti ai fini di comprendere meglio stessa, il perche sente ciò che sente, e come si può fare per stare meglio. Sono d'accordo con qualche collega che ha scritto, l'orientamento giusto non esiste, esiste il giusto rapporto, che si basa su due cose, su quello di cui io ho bisogno e su quello che l'altro è capace,non di darmi, ma è capace di tirare fuori da me per arrivare al cambiamento desiderato.
Buongiorno caro utente, è ormai piuttosto documentato il fatto che un approccio psicoterapeutico piuttosto che un altro non influiscano sulla buona riuscita di un percorso. Come ha potuto sperimentare, è il terapeuta come persona e il rapporto che si crea con quest'ultimo ad essere determinante. L'EMDR non è che una delle numerose tecniche che molti di noi utilizzano all'interno di un percorso psicoterapeutico.
Le consiglio di scegliere il terapeuta usando un pò "la pancia".
Rimango a disposizione e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Trovare il terapeuta giusto può essere un processo di ricerca e sperimentazione, considerando le tue esperienze passate. È comprensibile che tu sia confusa e incerta su quale sia l'approccio terapeutico più adatto a te. Ricorda che ogni terapeuta ha il proprio stile e approccio, e ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un'altra.

Se stai cercando un terapeuta che pratichi l'EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) o altre forme di terapia, ci sono alcuni suggerimenti che potresti considerare. Una possibilità è effettuare una ricerca online per trovare terapeuti nella tua zona che offrano l'EMDR o le specifiche forme di terapia che ti interessano. Leggi le recensioni e cerca informazioni sul loro background professionale per avere un'idea delle loro specializzazioni e approcci.

Potresti anche chiedere raccomandazioni a persone di fiducia, come amici, familiari o professionisti che conosci. Le raccomandazioni personali possono essere preziose perché provengono da persone che ti conoscono e in cui hai fiducia.

Una volta individuati alcuni terapeuti potenziali, potresti cercare di programmare una consultazione iniziale. Molti terapeuti offrono questa opportunità gratuita o a pagamento, in cui puoi esporre le tue preoccupazioni, fare domande e capire se il terapeuta è adatto a te. Durante questa fase, puoi anche porre domande sulle loro metodologie, come l'utilizzo dell'EMDR o l'eventuale combinazione con la terapia di parola. È importante valutare se il terapeuta sembra capire le tue esigenze e se ti senti a tuo agio con lui o lei.

Infine, tieni presente che una buona relazione terapeutica è basata sulla fiducia, sull'empatia e sulla collaborazione. Cerca un terapeuta che ti ascolti attentamente, rispetti le tue esigenze e ti supporti nel tuo percorso di guarigione. Non avere paura di provare diverse opzioni finché non trovi quella giusta per te.

Spero che queste informazioni ti siano utili nella ricerca del terapeuta più adatto alle tue esigenze.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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Buonasera,

Ho letto attentamente il suo messaggio e posso capire quanto sia stato difficile e deludente per lei avere queste esperienze con diversi terapeuti. La terapia può essere un processo molto personale e vulnerabile, ed è importante sentirsi compresi, rispettati e sostenuti dal proprio terapeuta. Le dispiacevoli esperienze passate possono rendere difficile la decisione di cercare di nuovo aiuto.

Vorrei rassicurarla sul fatto che ci sono molti terapeuti competenti e compassionevoli là fuori, e con un po' di pazienza e ricerca, sono fiduciosa che riuscirà a trovare il professionista giusto per lei.

Prima di tutto, potrebbe essere utile fare un elenco di ciò che cerca in un terapeuta. Cosa le è piaciuto e cosa non le è piaciuto nelle sue esperienze precedenti? Quali sono le sue esigenze e aspettative? Questo può aiutarla a identificare il tipo di terapeuta che potrebbe essere più adatto a lei.

Per quanto riguarda l'EMDR, si tratta di una tecnica terapeutica utilizzata principalmente per il trattamento del disturbo post-traumatico da stress (PTSD), ma può essere utilizzata anche per altre problematiche. Molti terapeuti che utilizzano l'EMDR combinano questa tecnica con altri approcci terapeutici, tra cui la terapia cognitivo-comportamentale, la terapia focalizzata sulle emozioni, la terapia psicodinamica, tra gli altri.

Si prenda il tempo necessario per fare domande e fare una prova con diversi terapeuti. E' importante che si senta a proprio agio con la persona che sceglie.

Ricordi, non c'è nulla di sbagliato nel cercare il terapeuta giusto per lei. E' un processo importante e può richiedere tempo e pazienza. Non si scoraggi se non trova il terapeuta giusto subito. Il suo benessere è importante e merita di avere un terapeuta con cui si sente a proprio agio e fiduciosa.

Cordiali saluti.
Gentile utente, mi risulta difficile suggerirle un approccio terapeutico rispetto ad un altro, in linea generale ogni terapeuta investe nella sua specializzazione in quanto intimamente persuaso che sia l'approccio migliore per aiutare i pazienti e alcune specializzazioni implicano che il terapeuta stesso, prima di poter esercitare, faccia in prima persona un percorso terapeutico molto impegnativo sotto tutti i punti di vista. Il consiglio che mi sento di darle non può essere inerente all'approccio, ma il consiglio che le do è relativo al SUO approccio al terapeuta, sia selettiva, le sue precedenti esperienze l'hanno vista più vittima di manipolatori che come paziente. Nel momento in cui sceglie un terapeuta lei firma un contratto e questo non è circoscritto al consenso informato, ma un vero e proprio contratto di collaborazione, si scelga il giusto collaboratore, uno che sappia darle oltre che prendere. Con affetto dott.ssa Giada Di Veroli
Buongiorno, ho letto attentamente ciò che ha scritto e sento profondo dispiacere per le esperienze negative che ha vissuto, che porta dentro di sé e che la orientano nella ricerca del terapeuta più adatto a lei. Il lavoro terapeutico è un lavoro di relazione e purtroppo, come ogni relazione, può o non può funzionare. Forse vale la pena abbandonare la strada della ricerca dell'approccio migliore ed orientarsi alla ricerca di un professionista che possa accoglierla e comprenderla, indipendentemente dall'approccio. Si lasci guidare dalle proprie sensazioni e da come si sente in quell'incontro. Si confronti con il professionista scelto anche rispetto alle precedenti esperienze fallimentari, potrebbe essere occasione anche per comprendere qualcosa di più di sé stessa.
Infine, per rispondere alla sua domanda, fare EMDR non significa escludere totalmente la parola; l'EMDR può essere usato come tecnica di elaborazione all'interno di un percorso più ampio basato, appunto, sulla parola, l'ascolto e la condivisione.
Sperando di essere stata sufficientemente chiara, resto a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Alice Iuso
Gentile utente, mi dispiace per le esperienze che ha vissuto. Mi sembra di capire che non sempre si è sentita accolta e sostenuta.
Le tecniche terapeutiche e gli approcci sono costruzioni che servono a noi professionisti per comunicare.
Credo che sia più importante per lei affidarsi ad un professionista che la faccia sentire accolta, non giudicata e sostenuta rispetto alle sue sfide.
Mi contatti se ne sente il bisogno.
In bocca al lupo.
Un caro saluto,
Dott.ssa Del Giudice
Gentile utente, mi dispiace per ciò che ha raccontato, più che l'approccio, è importante la relazione che si instaura tra terapeuta e paziente. Le consiglio di cercare qualcuno che riesca ad entrare in sintonia con lei, solo così potrà intraprendere un costruttivo supporto psicologico. Le auguro il meglio! Se dovesse avere dei dubbi, può scrivermi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo. Resto a disposizione attraverso consulenze online. Dott. Luca Rochdi
Gentilissima, dalle sue parole deduco che le sue precedenti esperienze le hanno fatto in parte perdere la fiducia nei confronti di un percorso psicologico. Aldilà dell’approccio del professionista, ciò che rende possibile un miglioramento e il raggiungimento degli obiettivi preposti è la relazione di fiducia con il professionista, così che si possano esplorare eventuali dubbi anche riguardo la relazione stessa. Comprendo che per lei ora non sia facile pensare di iniziare un nuovo percorso, nonostante sia alla ricerca dello psicologo più giusto per lei, tuttavia la invito a lasciare da parte eventuali conoscenze sugli approcci e le tecniche dei professionisti da contattare, prediligendo - appunto - un professionista con cui sente possa crearsi la giusta connessione e fiducia.
Grazie per aver condiviso la tua esperienza. È comprensibile che ti senta confusa e scoraggiata dopo aver avuto esperienze negative con diversi terapisti. È importante trovare un professionista che si adatti alle tue esigenze e che ti faccia sentire compresa e supportata.
Intraprendere un percorso psicologico sistemico relazionale a indirizzo dialogico è una forma di terapia che si concentra sul trattamento dei traumi e sul rielaborare i ricordi dolorosi attraverso il dialogo. Alcuni terapisti utilizzano il dialogo con la terapia verbale.
Ti consiglio di cercare un terapeuta sistemico relazionale ad indirizzo dialogico che offra anche terapia verbale, in modo da poter affrontare i tuoi problemi emotivi e ricevere supporto nella tua elaborazione psicologica. È importante cercare un terapeuta con cui ti senti a tuo agio e che abbia esperienza nel trattare i tuoi specifici bisogni.
Non arrenderti alla ricerca di un terapeuta adatto a te. Chiedi raccomandazioni a persone di fiducia, fai delle ricerche online e valuta diverse opzioni finché non trovi qualcuno con cui ti senti veramente a tuo agio. La tua salute mentale è importante e meriti di ricevere il supporto di cui hai bisogno. Buona fortuna nella tua ricerca. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
Buonasera, come altri colleghi prima di me Le hanno già detto, ritengo che non sia così semplice trovare subito l'approccio terapeutico che mi si confà ai bisogni del singolo paziente.
Spesso ciò dipende non solo dal tipo di terapia che si vuole sperimentare, ma anche dal rapporto che si instaura col terapeuta stesso.
La terapia non è una ricetta che, applicata secondo determinati schemi, funziona o meno. È un percorso che si fa in due, paziente e psicologo E la collaborazione, di più una sorta di alleanza fra i due soggetti è alla base della sua riuscita.

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