Buonasera, da ormai circa 3 anni soffro di ansia quando sono in luoghi o situazioni in cui non mi è

93 risposte
Buonasera, da ormai circa 3 anni soffro di ansia quando sono in luoghi o situazioni in cui non mi è concesso andare in bagno, e nel momento in cui ci penso mi si crea immediatamente uno stimolo che sento di dover soddisfare. Nell'eventualità in cui io voglia farmi seguire da uno specialista, in quanto tempo è risolvibile la cosa?
Dott.ssa Silia Lafortezza
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Assago
Buongiorno, purtroppo è molto difficile stabilire a priori la durata del trattamento. Lei descrive un sintomo, cioè un'espressione di disagio, ma è importante andare a vedere cosa c'è sotto, cioè il perchè si manifesta questo disagio. Potrebbe essere un sintomo ansioso, oppure di origine traumatica...
Le ragioni infatti possono essere varie e di solito, nel corso delle prime 2-3 sedute, esplorando diversi aspetti della vita presente e passata del paziente, lo specialista si fa un'idea, un'ipotesi di cosa possa aver generato il malessere. Dopodichè, si concordano insieme gli obiettivi su cui lavorare e anche una stima del tempo necessario.
Indicativamente, il trattamento potrebbe avere una durata dai 2-3 mesi a 1-2 anni... dipende, ripeto, da molte variabili.

Spero di aver risposto in modo esauriente alla sua domanda.
Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti o informazioni.
Dottoressa Silia Lafortezza | Milano - Buccinasco

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Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
Buongiorno. Dalla sua descrizione appare abbastanza definito il raggio del sintomo, ma sarà bene affrontare con un colloquio quale sia la vera portata del problema. Ricordi però che il terapeuta lavora su obiettivi concordati insieme, perciò la durata della terapia è parte della presa in carico
Dott.ssa Wilma Picarelli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Montemerano
Buongiorno, purtroppo come affermano le colleghe non è possibile definire la durata del trattamento a priori. Ciò che posso invece dirle è che in genere i sintomi che si avvertono sono espressione di un disagio più profondo. Intervenire sul solo sintomo (come ad esempio la sua ansia) può anche permettere di arginarlo in periodo relativamente brevi, ma non essendo intervenuti sulla causa di quel sintomo è verosimile che se ne presenteranno altri. Di qui il mio invito a concedersi il tempo di conoscere cosa causa quell’ansia e di “curare” la fonte del suo disagio anziché il sintomo. Un po’ come quando si infiamma qualche muscolo per una postura sbagliata, l’antidolorifico interviene sull’infiammazione ma se non viene migliorata la postura il muscolo tornerà ad infiammarsi. Un caro saluto
Dott.ssa Marianna Genitore
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Buongiorno, spesso i sintomi costituiscono una risposta più o meno enigmatica a una domanda che ci si pone. Nel suo caso trovo molto particolare il fatto che un'impossibilità, un divieto, faccia nascere in lei un desiderio impellente di soddisfazione.
Un percorso terapeutico potrebbe per esempio partire da questa considerazione per portarla a ben altre questioni che niente hanno a che vedere con quella che lei qui presenta.
Il sintomo potrebbe anche regredire velocemente, ma spesso il vero percorso inizia proprio in quel momento.

Un caro saluto,

mg
Dott. Costantino Cimino
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Lamezia Terme
Buonasera, quello che descrive sembra un sintomo molto specifico, ma come già precedentemente detto da diversi colleghi e colleghe, il disagio psicologico si esprime in diversi modi in diverse persone con funzioni diverse. Prima di qualsiasi ipotesi andrebbe fatta una valutazione funzionale e globale della persona. Le auguro il meglio. Dottor Cimino
Dott.ssa Elisa Galantini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, stabilire a priori la durata di un percorso che porti a risolvere uno specifico sintomo, sopratutto in alcuni approcci psicoterapeutici, non è semplice. Anche perché dietro la sintomatologia c’è una persona, lei, che certamente è molto più articolata di una sola manifestazione. Provi a consultare uno psicoterapeuta per fare una iniziale panoramica, insieme, di ciò che sta percependo come difficile da governare nella sua vita. Un cordiale saluto Dott.ssa Elisa Galantini
Dott. Simone Tealdi
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Torino
Buongiorno, mi spiace per la sua situazione.
Con la terapia cognitivo comportamentale., ho visto buoni miglioramenti già in 8 sedute (2 mesi circa), ma questo è verificabile solo dopo una valutazione approfondita da fare insieme.
dott Tealdi
Dr. Ioannis Georgantas
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, non è possibile di stabilire senza un colloquio clinico il tempo necessario per la problematica che descrive. Consiglio di rivolgersi ad un psicoterapeuta per aiutarla a risolvere le varie problematiche, facendo una valutazione globale .Cordiali saluti
Dott. Daniel Michael Portolani
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno. Dato il perdurare della situazione, l'idea di rivolgersi a uno specialista è decisamente da incoraggiare. Come anticipato dai colleghi, può essere molto difficile stabilire a priori la durata di un intervento: una simile operazione risulterebbe fittizia, perché i significati e i motivi della Sua sofferenza sono da ricercarsi in modi di essere nel mondo e in contesti che non conosciamo dal Suo messaggio, e che devono essere esplorati tramite colloquio. Indicativamente, per esperienza clinica, è possibile sostenere che In molti casi la sintomatologia ansiosa veda una parziale remissione entro le prime 8 sedute. Questa indicazione è tuttavia da verificare alla luce della Sua personale storia di vita, e in ogni caso non dice nulla sulla durata totale della psicoterapia (Lei porta questo peso da diversi anni, e questo incide senza dubbio sulla durata complessiva dell'intervento). Certamente è necessaria una presa di responsabilità importante: il percorso dovrà essere seguito con motivazione, impegno e costanza. Questi fattori concorreranno a ridurre i tempi. In bocca al lupo, cordialità. DMP
Dott.ssa Andrea Carta
Psicologo, Psicologo clinico
Garbagnate Milanese
Buongiorno,
è difficile definire a priori la durata del trattamento.
I primi colloqui con uno specialista servono infatti ad inquadrare più nel dettaglio la situazione e ad avere un quadro più approfondito dei sintomi. La durata del trattamento varia da persona a persona e dipende da un numero ampio di variabili che risulta difficile considerare se non attraverso alcuni colloqui clinici. Capisco che la situazione che sta vivendo possa crearle difficoltà e probabilmente le impedisce di viversi appieno la sua quotidianità; un percorso psicologico potrebbe sostenerla e aiutarla a trovare strategie idonee per affrontare l'ansia che sperimenta, indagando la possibile origine dei sintomi e della problematica manifestata e vissuta.
Resto a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Andrea Carta
Dott.ssa Sabrina Marini
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
la sua disponibilità alla ricerca d'aiuto è un primo passo per trattare il suo malessere.
Definire a priori la durata di un eventuale trattamento risulta essere poco sensato perché può dipende da diversi fattori in gioco.
Partire dall'esordio del suo sintomo e indagare insieme a lei il suo mantenimento potrebbe essere una prima pista da seguire.
Dott.ssa Valentina Barnaba
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Taranto
Buongiorno, non si può sapere a priori la.durata del trattamento. Potrebbero esserci diverse cause e la.psicoterapia potrebbe aiutarla a capirne le.origini. si rivolga ad uno specialista.
Saluti
Dr. Giorgio Gualazzi
Psicoterapeuta, Psicologo, Professional counselor
Urbino
Buongiorno. La sua domanda rivela un atteggiamento di fretta rivolto a eliminare il problema rappresentato dal sintomo senza l'intenzione di volerlo ascoltare per comprendere ciò che cerca di comunicarle. Il tempo necessario a risolvere il suo problema non solo non é prevedile, ma c'è da aspettarsi che si dilati se non prende in considerazione di voler andare a vedere il significato che il sintomo stesso assume all'interno del suo equilibrio psichico. Lo stimolo a urinare in situazioni di pericolo é filogeneticamente determinato nel nostro sistema nervoso autonomo, ma perché una situazione in cui non é possibile accedere a un bagno rappresenti per lei un pericolo é questione di ben altra portata, che va esplorata in un contesto terapeutico protetto, all'interno del quale lei possa confrontarsi con le sue paure per comprenderne la portata, il significato, le origine e infine come affrontarle. Cordiali saluti, dott. Gualazzi.
Dott.ssa Barbara Assaiante
Psicologo, Psicoterapeuta
Terracina
Buon giorno,
lei parla chiaramente di un sintomo che, naturalmente, in particolari situazioni, le crea notevole disagio.
Il lavoro terapeutico lavora oltre il sintomo e ne valuta le sue origini, il suo perdurare e il vantaggio a presentarsi.
Difficile, come già detto dai colleghi, poter definire a priori una durata di un percorso terapeutico.
Ci sono comunque le terapie cognitivo-comportamentali e la terapia breve strategica che interverrebbero lavorando sul sintomo.
Qualora la situazione è divenuta per lei ingestibile, ed è comprensibile, potrebbe trovare colleghi che utilizzano i due approcci su menzionati.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Barbara Assaiante
Dott.ssa Giorgia Tolio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Buongiorno,
Come detto da più colleghi, nonostante vi sia una chiara descrizione del sintomo, prima di tutto è bene avere un approccio globale alla persona per capire esattamente quali meccanismi siano coinvolti e quindi esaminare i vissuti ed i pensieri legati ai momenti di disagio.
Nella terapia , il terapeuta ed il cliente stabiliscono assieme gli obiettivi, poi il tempo dovuto al percorso dipende da molti fattori ed ogni persona ha il suo passo. Inoltre bisogna concordare anche quali siano le aspettative e la percezione del percorso fatto.
Sperando di esserle stata d'aiuto le auguro una buona giornata
Giorgia Tolio
Dott.ssa Sara Maurano
Psicologo, Psicoterapeuta
Novara
É una domanda molto complessa, tuttavia le tecniche di stampo comportamentale per regolare l’ansia sono molto rapide, tuttavia esiti dipendono se l’ansia sia agganciata ad altri meccanismi di funzionamento.
Dott.ssa Manuela Di Leonardo
Psicologo, Professional counselor, Psicologo clinico
Palermo
Salve,
i miei colleghi hanno già risposto ampiamente. Quindi aggiungo solo una riflessione sul perché non è possibile stabilire a priori la tempistica di un processo di cambiamento: siamo esseri umani, tutti diversi e ricchi della nostra complessità. Se si trattasse di un oggetto, uguale a tanti altri, andrebbe semplicemente a sostituirlo con un altro identico. Le persone invece hanno una propria storia, un proprio modo di sentire, percepire, ragionare e comportarsi. Non c'è una soluzione rapida e perfetta per tutti. È normale che senta l'urgenza di risolvere..per cui prima inizierà ad occuparsene, più si avvicinerà il momento in cui potrà risolvere ???? Le auguro di prenderai cura di lei al più presto. Dott.ssa Manuela Di Leonardo
Dott.ssa Stefania Consonni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Verano Brianza
Buongiorno,
il corpo spesso ci manda segnali per farci notare un malessere che probabilmente è ben più radicato e legato a vissuti emotivi che ci fanno soffrire perché sfuggono alla nostra consapevolezza.
Obiettivi di un percorso psicologico e ancor di più di una psicoterapia sono la consapevolezza del proprio funzionamento e il cambiamento di certi automatismi cognitivi ed emotivi, a favore di strategie più funzionali.
Purtroppo non sono obiettivi che si possono ottenere nel breve periodo, ma anzi, con motivazione e impegno si intraprende un percorso spesso lungo e faticoso, ma unico, alla scoperta di sè e dei significati che fino a quel momento abbiamo dato al mondo per meglio comprendere quest'ultimo e comprenderci, chiavi per un maggior benessere psicologico e fisico.
Dott.ssa Stefania Macchieraldo
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Torino
Buongiorno,
tipicamente la sintomatologia ansiosa può essere la punta dell'iceberg di diversi possibili disagi.
A volte può anche regredire rapidamente, anche se, spesso, è proprio il quel momento che è opportuno lavorare per andare oltre e sciogliere il nodo che ha prodotto la reazione ansiosa in modo da ottenere risultati duraturi.
A priori è difficile stabilire la durata del trattamento, per dare un'idea concreta, posso illustrare come di solito lavoro.
Nel corso delle prime 2-3 sedute, si esplorano diversi aspetti della vita presente e passata del paziente e si ipotizzano percorso, strumenti ed obiettivi a breve, medio e lungo termine.
Rispetto agli obiettivi, periodicamente si fa una verifica ed una valutazione dei risultati ottenuti e di quegli elementi su cui è ancora necessario lavorare.
Indicativamente, il trattamento potrebbe avere una durata totale da 2-3 mesi a 1-2 anni, dipende da molte variabili, ovviamente, ma, in ogni caso, si procede per passi che vengono man mano condivisi.
Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti o informazioni.
d.ssa Stefania Macchieraldo
Dott.ssa Viola Adragna
Psicologo
Torino
Buongiorno. È purtroppo molto difficile decidere a priori quanto potrebbe durare un trattamento psicologico. Come già spiegato da alcuni colleghi, i sintomi fisici possono spesso essere causati da disagi più profondi di tipo emotivo. Incontrare uno specialista le permetterebbe di comprendere quali potrebbero essere le cause dell'ansia che prova, esplorando tematiche relative alla sua storia passata ed attuale. Entrare in contatto con aspetti sofferenti della sua vita può essere di certo doloroso ma funzionale al fine di risolvere il sintomo e di regolare l'attivazione emotiva. Le auguro di trovare il giusto aiuto per la sua situazione.
Dott.ssa Viola Adragna-Torino
Buongiorno caro utente, grazie per aver posto il suo quesito. Sarebbe opportuno parlare attraverso un colloquio psicologico clinico della sua situazione. Come scrivono i colleghi gli obbiettivi vengono concordati insieme nel momento in cui si instaura il colloquio. E' molto difficile definire a priori e tempi di risoluzione del suo problema. Il mio consiglio è fissare un appuntamento con un professionista e dare al suo sintomo uno spazio e un luogo e l'ascolto necessario per poterlo risolvere.
Cortesemente le mando un grosso saluto.
Rimango a disposizione.
Dottoressa Monica Pesenti
Dott. Gian Piero Grandi
Psicologo, Psicoterapeuta, Analista clinico
Torino
Buon giorno. Stabilire una eventuale durata di trattamento senza conoscere la persona e capire il relativo disagio pare alquanto difficile. Credo però che un trattamento terapeutico possa aiutarLa a mettersi in gioco e cercare le strategie più adeguate. Cordialmente Gian Piero Grandi
Dott.ssa Francesca Carolina Ferbo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Napoli
Ciao, capisco la tua sofferenza, non dev'essere falice. Se vuoi iniziare un percorso i tempi non sono prevedibili a priori in quanto tutto dipende dal lavoro che viene fatto insieme, dalla motivazione e dall alleanza che si crea tra te e il terapeuta. Potrebbe volerci un mese come sei mesi. Poi dipende se vuoi risolvere solo il problema o capirne anche le cause profonde.
Ti consiglio comunque di provare con un primo colloquio e vedere come ti trovi.
Ti auguro il meglio
Dott.ssa Loredana Gentile
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Aci Castello
Gentile Utente. Non è facile dire a priori quanto tempo sarà necessario per risolvere il suo problema. L'ansia, infatti, potrebbe indicare altre problematiche più profonde che è necessario affrontare. Le consiglio, comunque, di rivolgersi a uno specialista.
Dott.ssa Sara Strufaldi
Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buongiorno, come già molti colleghi le hanno scritto, è molto difficile stabilire a priori la durata di un percorso psicologico atto ad affrontare questo suo particolare disagio, che da quanto ci scrive e mi sembra di capire, le sta causando anche difficoltà nella gestione quotidiana della sua vita, condizionando le su abitudini.
Per questo motivo le consiglio di rivolgersi ad un professionista della sua zona per un primo colloquio conoscitivo per riuscire insieme a lavorare sulla sua sofferenza.
Le auguro tutto il meglio.
Dott.ssa Paola Giovani
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, se lei ritiene di dovere intraprendere una psicoterapia è perchè già sa che il suo sintomo riguarda qualcosa che avviene in lei senza che lei lo decida. Il sintomo dice qualcosa che lei non può dire e chiede di essere decifrato. Quanto ci vuole perchè questo accada? Forse, anche non molto. Ma sta a lei farsi delle domande su questo disfunzionamento così fastidioso e capriccioso. La psicoterapia è un modo per leggerlo. Dunque, buona lettura. Cordiali saluti PG
Dott.ssa Giovanna Silvestri
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, da un punto di vista psicoterapeutico la sua domanda si traduce con "come posso sentirmi libero/a nelle relazioni che desidero?". È un percorso molto interessante e le auguro che l'eventualità diventi audacia.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Jarmila Chylova
Psicologo, Psicoterapeuta
Genova
Carissima, come hanno già risposto gli altri colleghi, sarebbe opportuno indagare il suo problema in modo più approfondito per capire quale è la sua causa, l'entità di questo sintomo e le origini. Per ovvie ragioni è quasi impossibile stabilire la durata del trattamento prima di aver effettuato una accurata diagnosi. Solo a questo punto vengono stabiliti con il paziente gli obiettivi della terapia e concordata la presunta durata del trattamento. Cordiali saluti
Dr. Paolo Quaranta
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,
Esprime la sua problematica in modo preciso e puntuale. Tuttavia il sintomo è espressione e manifestazione sì, a livello biologico, della sofferenza somatica, ma non va dimenticato il vissuto inconscio di disagio e sofferenza psichici. Evidentemente l'impulso di fare qualcosa quando sa che non può accresce dentro di lei fino a metterla in grande difficoltà. Questo è un tema sicuramente molto interessante da approfondire, poiché forse potrebbe veicolare un portato, una serie di non detti e di idiosincrasie con l'autorità, con la norma e le regole che generano scompiglio su l piano interno suo.
Al netto di questo credo sia evidente che non è possibile stabilire anzi tempo la durata della terapia per la risoluzione di un sintomo, ma che questo stesso sintomo debba essere portato 'a gran voce' come motore del cambiamento all'interno del processo terapeutico.
Cordialmente
Paolo Quaranta
Dott.ssa Michela Cherchi
Psicologo, Psicoterapeuta
Iglesias
Gentile Utente, dalle risposte precedenti avrà compreso che è impossibile stabilire un tempo relativo alla durata del trattamento. A questo punto può solo scegliere quale tipo di trattamento sente più vicino al suo mondo psichico. Io le suggerisco un approccio psicocorporeo, ottimo in caso di disturbi ansiosi che trovano espressione attraverso un sintomo corporeo. Una terapia che utilizzi anche tecniche di rilassamento potrebbe fornirle uno strumento utilizzabile anche in tutte le situazioni in cui sente crescere dentro di lei l'ansia quando si trova in contesti pubblici, al fine di gestirla e recuperare la serenità. In bocca al lupo!
Dott.ssa Maria Caterina Boria
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
È difficile stabilire a priori quanto durerà un percorso di psicoterapia. Molto dipende dal problema e dal tipo di approccio psicologico utilizzato dal terapeuta. Io, personalmente, concordo con il paziente il percorso più adatto per aiutarlo a superare la problematica che mi ha riferito al termine del primo colloquio di conoscenza . Tendenzialmente, come primo intervento, propongo una decina di incontri, della durata di un'ora ciascuno a cadenza settimanale, al termine dei quali condividiamo le riflessioni sul lavoro fatto e decidiamo congiuntamente se proseguire o meno nel rapporto terapeutico. È un modo per procede con gradualità e step successivi. Non mi piace dare a chi inizia un percorso la sensazione di avviarsi per una strada senza fine…
Dott.ssa Annarita Troisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pescara
Buonasera, la sua richiesta rispetto al suo disagio e al tempo di risoluzione non si può definire a priori. Dai primi colloqui si potrà definire orientativamente la modalità di terapia e indicare approssimativamente un tempo che può essere tra i 6 mesi a 2 anni. Cordiali saluti dott.ssa Troisi
Dott.ssa Valentina Sciubba
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera
premesso che occorre almeno un colloquio clinico per fare diagnosi e previsioni, il suo potrebbe essere un disturbo d'ansia.
I disturbi d'ansia vengono trattati con successo dalla Terapia Breve Strategica che vanta risultati in tempi brevi, in media qualche mese. La terapia breve integrata a mio avviso fornisce spesso risultati ugualmente veloci e più stabili.
Dott.ssa Alice Maffeo
Psicologo, Sessuologo
Vigevano
Buonasera gentile utente. È comprensibile il desiderio di risolvere in tempi brevi la situazione spiacevole nella quale si trova da così tanto tempo. Purtroppo però è difficile stabilire a priori il tempo di una terapia psicologica: durante i primi colloqui il terapeuta raccoglierà delle informazioni che saranno necessarie per poterle dare una durata indicativa del percorso, che potrete concordare sulla base degli obiettivi che vi proporrete di raggiungere.
Le auguro buona fortuna
Dott.ssa Alice Maffeo
Dott. Emanuele Grilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve. Le poche informazioni disponibili non mi fanno avanzare nessuna ipotesi plausibile. Fermo restando che serve almeno un colloquio per potersi orientare nella sua situazione.
Cordiali saluti Dottor Emanuele
Dott. Massimo Zedda
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Torino
Buongiorno, è difficile definire la durata di un intervento terapeutico. Un colloquio con un/una professionista le sarà di aiuto anche per definire un ipotetico periodo di intervento. saluti.
Dr. Cristina Brunialti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno,
se una persona chiede di sapere quanto tempo ci vorrà a guarire da un sintomo di natura psicologica, probabilmente significa che la stessa persona non è veramente motivata e pronta ad un vero cambiamento.
Il lavoro di psicoterapia basato sulla parola richiede tempo e rispetto di tempi interni di elaborazione. Questi tempi sono soggettivi e non si conoscono a priori.
La ringrazio per la sua domanda, Cristina Brunialti
Dr. Michele Giulio Avigliano
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
C’è una metafora della signora 4 bagni e quella che di solito sta agli autogrill , ecco bisognerà mentalizzarsi in quella direzione non ci vorrebbe tantisssimo tempi
Dott.ssa Elisa Paterlini
Psicologo, Psicoterapeuta
Carpi
Gentile utente, come le hanno già spiegato i colleghi prima di me, non è possibile stabilire a priori la durata di un percorso perché entrano in gioco molti fattori impossibili da controllare: la sua disponibilità, la sua reazione a ciò che emerge nelle sedute, il tipo di approccio scelto per lavorare sulla problematica e quindi il terapeuta stesso, e non meno importante la relazione che si instaura tra lei e il suo terapeuta. Sicuramente dopo la fase iniziale di raccolta delle informazioni necessarie sulla sua persona e sulla problematica che porta, il terapeuta sarà in grado di darle un’idea del tipo di lavoro che vorrebbe fare insieme a lei. In questo modo potrà decidere se andare avanti con lui o rivolgersi a qualcun altro.
In bocca al lupo!
Cordiali saluti

Dott.ssa Elisa Paterlini
Dott.ssa Maria Grazia Messaglia
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casale Monferrato
Gent il suo sintomo rientra nella categoria dei sintomi psicosomatici alimentati dalla sua ansia e dall'autosuggestione. Le consiglio un percorso terapeutico che utilizzi tecniche ipnotiche per desensibilizzare questo processo. La psicoterapia ipnotica aiuta in modo diretto e con poche sedute ad affrontare il suo disagio e ad utilizzare strumenti adeguati in piena autonomia per ridurre la sintomatologia. Saluti
Dott. Roberto Lucchetta
Psicologo, Psicoterapeuta
Frescada
Gent.mo utente,
per analizzare il nostro essere, nella psicologia del profondo ha senso assumere la casa - e il rapporto che abbiamo con lo stare in casa - come strumento analogico per indagare gli spazi simbolici dell’anima (la nostra dimora interiore) e delle nostre solitudini.

Nello specifico il bagno è un luogo molto intimo e diretto, in cui ci troviamo soli con noi stessi senza alcun tipo di pudore. Entriamo in contatto col nostro fisico, ci prendiamo cura del nostro corpo. Rappresenta il luogo più intimo della propria casa in cui il privato evoca il segreto, libertà da ogni giudizio e la solitudine, che si carica di positività anche grazie alla presenza dell’acqua, simbolo di purificazione.

È un luogo che simbolicamente può esprimere la necessità di liberarsi da tutto ciò che profondamente si vive come tossico, inutile e dannoso, riuscendo così a lavar via ed esorcizzare emozioni, sensi di colpa, ricordi o situazioni pesanti, risultando di fattiva rinascita e rigenerazione psichica.

È dunque un luogo legato al desiderio e al piacere di “lasciare andare” aspetti di sé più “bassi e impuri” - ma con questo non meno importanti in quanto parti di sé - ma che può essere collegato anche ad un timore di “essere scoperti” e che tali aspetti segreti divengano visibili agli altri.

Timore che nasce quando questi elementi così intimi e nascosti, stimolati proprio dalla situazione di divieto e impedimento, si caricano di un desiderio erotico-trasgressivo che vorrebbe cedere all’impulso e varcare il limite, generandole angoscia.

Essendo l’ansia legata più a proibizioni interne che esterne, mentre il desiderio trasgressivo volto più a infrangere un divieto pur senza negarlo, un percorso terapeutico nemmeno troppo lungo la potrebbe di certo aiutare ad alleggerirsi e a vivere determinate situazioni con maggior serenità, riconoscendo ed integrando alcuni elementi di sé che probabilmente tende a negare attraverso schemi e regole eccessivamente rigide, liberandosi da eventuali sovrastrutture e rivelandosi in piena autenticità.

Un caro saluto.
Roberto Lucchetta
Dott.ssa Debora Gilardi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Salve, ho avuto diversi casi come il suo... per alcuni il problema era urinare, per altri invece il dover andare di corpo. Abbiamo spezzato i meccanismi di mantenimento del disturbo d'ansia con la Psicoterapia cognitivo comportamentale e abbiamo risolto. La durata del trattamento è stata variabile, varia da persona a persona, ma potrebbe essere realistico nel suo caso, visto che purtroppo è già da 3 anni che ne soffre, un tempo di almeno 6 mesi. Cordiali saluti.
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Dr. Vittorio Cameriero
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bologna
Buongiorno, il sintomo specifico che lei presenta può "dire tanto" se viene letto ed ascoltato con l'attenzione di uno psicoterapeuta. E dopo i primi due o tre colloqui è possibile concordare una stima della durata di una psicoterapia. È importante approfondire prima l'origine di questo disagio, e valutare se ci sia stata una esperienza traumatica o se è legata solamente ad un quadro di espressione ansiosa. Tanti saluti, dr. Vittorio Cameriero
Dott.ssa Anna Mallocci
Psicologo, Psicoterapeuta
San Gavino Monreale
Buonasera. Circoscrive il periodo del disagio agli ultimi tre anni: si tratta di un esordio abbastanza recente e questo può rendere anche il lavoro psicoterapeutico più breve. Ovviamente servono ulteriori informazioni per una valutazione e questo sarà possibile anche con due sedute: il professionista, raccolti gli elementi fondamentali della sua storia, sarà in grado di proporle un contratto con metodo di lavoro e obiettivi. Mio dottore mette a disposizione anche delle schede in cui i pazienti si descrivono e/o rispondono a delle domande, al momento di prenotazione della visita, che permettono una prima raccolta di dati e che permettono di accorciare i tempi dell'indagine nei colloqui.
Prima inizia, prima vedrà dei risultati.
Saluti.
Anna Mallocci
Buon giorno.Descrive un sintomo specifico, in un contesto specifico. La durata del trattamento dipende da lei. La cura potrebbe durare un mese come un anno. I sintomi raccontano il malessere del paziente al paziente. Dalla mia esperienza le persone che si rivolgono ad uno specialista stanno meglio già dopo la prima seduta....Ma ripeto, dipende da lei, dalla sua motivazione e dalla sua disponibiltà. Si affidi ad uno specialista... Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. La mia mail è rosselladefrancesco@libero.it. Mi contatti. Qualche mese fa ho rilasciato un' intervista per radio Veronica One che potrebbe fare al caso suo.
Saluti
Rossella
Dott.ssa Iris Mattera
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve. L'ansia, così stressante, che lei descrive, probabilmente è caratterizza un vero e proprio disturbo che è più comune di quanto si possa immaginare.Chi si trova dentro la trappola di questo disturbo, in caso di mancanza di disponibilità immediata di un bagno, sperimenta un forte timore di perdere il controllo del proprio corpo, che può portare a far sorgere veri e propri attacchi di panico. Più il problema viene evitato, più esso si ingigantisce. Esistono Terapie Brevi che aiutano rapidamente le persone che soffrono di questo disturbo a gestire la loro paura di perdere il controllo del corpo, smontando strategicamente tutte le precauzioni fino a far riacquistare al paziente piena sicurezza in se stesso. Deve sapere però che questo tipo di terapia ha tempistiche immediate anche perchè agisce prettamente sul sintomo e non sull'origine del problema alla base. Il punto è che una volta eliminato quel sintomo senza un'approfondita analisi psicodinamica, il problema potrebbe sfociare in altre sintomatologie addirittura più gravi. La invito dunque ad avere pazienza e ad affidarsi ad un professionista con molta esperienza e su cui possa riporre la piena fiducia professionale. I miei migliori auguri
Dott.ssa Marcella Maria Spirito
Psicologo, Psicoterapeuta
Albenga
Gentile utente,
dal suo messaggio sento molto il suo disagio nel vivere questa situazione. Il fatto che lei senta ansia e che riconosca che non ci sia un bisogno reale di utilizzare il bagno, ma che sia provocato dalla impossibilità di farlo, credo possa metterci sulla strada di pensare che si tratti di un sintomo psicologico.
I sintomi possono essere davvero faticosi da sopportare e il desiderio principale è quello di poterli eliminare il più velocemente possibile. In realtà sono preziosi elementi di noi, che mettono in evidenza bisogni profondi. Un professionista può aiutarla a comprendere cosa sta accadendo e a ritrovare in se stesso le risorse per dare dignità ai suoi bisogni e abbassare i livelli di ansia. Il tempo necessario per fare questo non si può stabilire a priori, dipende da molte variabili. Le porgo i miei più cari saluti e resto a disposizione.
Marcella
Dott.ssa Elisabetta Fazzari
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Polistena
Salve, ha fatto bene a scriverci! L'ansia viene comunemente associata a sensazioni negative, nel suo caso legate all'impossibilità di espletare i propri bisogni fisiologici. Tuttavia l'ansia le sta suggerendo che c'è qualcosa "da sistemare", nel senso che probabilmente è un sintomo che cela qualcos' altro.
Come scritto anche dagli altri colleghi, è necessario un approfondimento per inquadrare bene la situazione e poterle restituire una risposta sul trattamento.
Tanti auguri, Dott.ssa Fazzari
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, i disagi derivati da stress e asia spesso hanno molteplici fonti.
Le tempistiche per un trattamento sono difficili da calcolare e derivano da molteplici fattori, primo fra tutti il suo modo di rispondere alle sedute. Il professionista a cui si rivolgerà sicuramente saprà darle delle risposte.
MMM
Dott.ssa Maria Cristina Giancarli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, l'ansia, la paura di perdere il controllo, le sue preoccupazioni possono essere accolte e gestite all'interno di un percorso di psicoterapia. Tuttavia, per quanto a volte ci possa essere il desiderio di star bene subito, non ci sono tempi predefiniti per risolvere un problema, perché certamente lei ha una sua storia specifica e un suo modo di essere specifico, che richiede tempi e modi di intervento specifici. Così come una problematica si è sviluppata nel tempo, ci vuole tempo e rispetto per prendersene cura e per introdurre nella propria vita elementi di benessere e cambiamento. Il sintomo, per quanto a volte odiato, nasce per un motivo specifico e può comunicarci molto. Il sintomo vuole essere ascoltato, perché è un modo con cui il nostro corpo ci chiede aiuto. Ricreando una connessione tra il corpo e la mente, tramite un percorso di psicoterapia, si possono scoprire nuovi modi più funzionali per gestire emozioni e preoccupazioni, che possono prendere il posto del sintomo.
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che chiedere aiuto sia il primo passo verso la guarigione. Le auguro di trovare un professionista col quale costruire un rapporto di fiducia che possa permetterle di esplorare e sciogliere i suoi nodi più importanti. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott.ssa Melania Di Nardo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pescara
Salve,
immagino sia un disagio che limita fortemente la sua quotidianità e che vorrebbe eliminare al più presto, tuttavia, la variabile tempo è di difficile prevedibilità poichè soggetta ad una molteplicità di fattori (diagnosi specifica, situazione ambientale, sociale, relazionale, familiare, lavorativa, economica, traumatica, genetica.. ecc). Le suggerisco di rivolgersi ad uno specialista che certamente potrà darle maggiori informazioni in basa alla sua storia di vita.
Le auguro buone cose,
Dott.ssa Di Nardo
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente,

l'ansia può essere gestita con alcune tecniche molto efficaci. Nel frattempo può anche intraprendere un percorso analitico più lungo, la durata varia da paziente a paziente.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
Dott.ssa Debora Mirarchi
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Marsala
Salve, come le sarà già capitato di leggere, non è facile stabilire a priori la durata della terapia. Dipende un pò da cosa c'è sotto ,cioè dalla causa sottostante, possono volerci un paio di mesi, come un annetto. Ma dipende da troppi fattori per dare una risposta precisa.
Resto a disposizione
Dott.ssa Debora Mirarchi
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentile utente, purtroppo una risposta certa alla sua domanda è difficile da dare. Non vi è un tempo quantificabile, ogni persona e percorso è a sè. Quello che le consiglio è di intraprendere una terapia proprio per fronteggiare la sua sintomatologia.
Resto a disposizione

AV
Dott. Gabriele Scortichini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Melegnano
Buongiorno, per definire una tempistica è necessario valutare meglio il tipo di difficoltà e che senso e funzione abbia nella sua esperienza; per valutare meglio che tipo di lavoro sia necessario fare.
Gentile utente, la durata dei percorsi è soggetta a diverse variabili. Per le difficoltà che riporta sarebbe auspicabile un percorso psicologico/psicoterapeutico ad orientamento cognitivo comportamentale. Resto a sua disposizione, un caro saluto
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
La sua esperienza sembra essere stata difficile e capisco che potrebbe essere frustrante affrontare l’ansia. Non è possibile prevedere con precisione quanto tempo possa essere necessario per risolvere l’ansia legata alla necessità di andare in bagno, poiché le esperienze di ogni persona sono uniche e ci sono molteplici fattori che possono influenzare il percorso terapeutico. Tuttavia, la consulenza di uno specialista può darti gli strumenti per comprendere e gestire l’ansia in modo più efficace, aiutandola a ridurre i sintomi che sperimenta.
Il tempo che serve per risolvere l’ansia varia da persona a persona e dipende dalla complessità della situazione, dalla gravità dei sintomi, dall’impegno del paziente nel processo psicoterapeutico e dalla modalità di trattamento scelta. Inoltre, l’ansia può essere trattata in diversi modi, tra cui la terapia cognitivo-comportamentale, la terapia psicodinamica e la terapia farmacologica.
E’ importante ricordare che l’aiuto professionale può essere utile per lei e che il risultato della terapia dipenderà dalla sua motivazione e impegno a seguire il percorso terapeutico raccomandato dallo specialista. Spero che lei abbia trovato l’aiuto di cui ha bisogno per sentirsi meglio e risolvere i problemi che sta sperimentando, in caso contrario mi contatti per elaborare strategie efficaci

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Dott.ssa Giulia Scalesse
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Arzano
Buonasera, non è possibile dire in quanto tempo sia risolvibile una problematica. Ogni persona intraprende il proprio percorso, lavora sui propri nodi, ognuno ha i propri tempi di elaborazione, le proprie difese e la propria storia.
Le consiglio di affidarsi, al di là del tempo che potrà impiegarci, di prendersi cura di sé
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Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera,
Sono lieta di sentire che stai considerando di cercare l'aiuto di uno specialista per affrontare il tuo problema di ansia legato alla necessità di utilizzare il bagno in determinati luoghi o situazioni. È importante sottolineare che come psicologo non posso fornire una diagnosi o un piano di trattamento definitivo senza un'adeguata valutazione clinica. Tuttavia, posso fornirti alcune informazioni generali sulla questione.
L'ansia legata alla necessità di utilizzare il bagno in situazioni specifiche può essere un sintomo di un disturbo d'ansia, come ad esempio il disturbo d'ansia sociale o il disturbo di panico. Tuttavia, solo uno specialista esperto, come uno psicologo o uno psichiatra, sarà in grado di fare una diagnosi accurata sulla base di una valutazione approfondita.
La durata del trattamento per questa condizione può variare notevolmente da persona a persona, a seconda della gravità dei sintomi, della tua motivazione e dell'aderenza al trattamento stesso. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è uno dei trattamenti più comuni e efficaci per l'ansia. La CBT può aiutarti a identificare e modificare i pensieri e i comportamenti negativi che contribuiscono all'ansia, nonché ad acquisire abilità per affrontare in modo più efficace le situazioni temute. La durata della terapia dipende dalla tua risposta individuale e dalla complessità della situazione.
È importante sottolineare che la guarigione totale potrebbe richiedere tempo e impegno da parte tua. Il trattamento psicologico richiede solitamente diverse sessioni distribuite nel tempo per consentire una significativa riduzione dei sintomi ansiosi e un apprendimento di strategie efficaci per affrontare la tua paura. Tieni presente che ogni individuo è unico e le esperienze individuali possono variare.
Ti incoraggio vivamente a cercare uno specialista nel campo della salute mentale, come uno psicologo, che possa valutare in modo completo la tua situazione e fornirti un piano di trattamento personalizzato. La consulenza di uno specialista sarà essenziale per determinare il percorso terapeutico più appropriato per te e per fornirti una stima più accurata della durata del trattamento.
Auguro il meglio per il tuo percorso di guarigione e ti incoraggio a intraprendere l'azione necessaria per affrontare la tua ansia.
Dott.ssa Beatrice Macchi
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Busto Arsizio
Buongiorno, purtroppo non è possibile stimare con precisione in anticipo la durata dell'intervento, in quanto si tratta di un percorso molto personale. Sicuramente sarebbe bene iniziare il trattamento il prima possibile.
Dott.ssa Monica Tabarini
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Marano di Valpolicella
Quando si deve rispondere a questo genere di domande si pone sempre dal mio punto di vista una certa responsabilità di ordine etico, per non fuorviare con prospettive che non sono mirate sul caso specifico: se infatti l'apprendimento di alcune tecniche di gestione di questa forma ansiosa potrebbero non richiedere molte sedute ( 5 ?), dall'altro lato in quanto psicoterapeuta formata in EMDR, e nella psicoanalisi intersoggettiva, le presenterei la probabilità che sotto a questi aspetti se ne celino altri, legati alla sua opinione su di sé e sulle relazioni: a quel punto sarà lei stesso/a in prima persona informata, a scegliere in massima serenità se e come proseguire per farsi dono di una psicoterapia più significativa (e potrà ad esempio valutare di focalizzarsi oggi soprattutto sugli aspetti di gestione e psicoeducazione, e più avanti su altri aspetti, in piena libertà)
Dott.ssa Erica Farolfi
Psicologo, Psicologo clinico
Forlì
Buongiorno, la sua domanda è lecita ma ogni percorso e ogni persona ha il suo tempo e necessità.
Dott.ssa Manuela Mignani
Psicologo, Psicologo clinico
Vertova
Gentile utente, posso immaginare la sofferenza che le crea questa situazione, la sua consapevolezza e la sua volontà a cercare un supporto è già un grande passo per la risoluzione di questa difficoltà.
I tempi di un percorso psicologico variano da ogni singolo caso; ogni sintomo portato sottende un malessere che va indagato e condiviso con lo specialista che la prenderà in carico.
Concordare i tempi sarà sicuramente oggetto della consultazione con uno psicologo.
Rimango a disposizione anche online.
Dott.ssa Manuela Mignani
Dott.ssa Anastasia Giangrande
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Salve, non è possibile definire a priori la durata di un trattamento. Essa dipende da tutta una serie di variabili che appartengono alle persone che prendono parte al processo e alla relazione che tra esse si instaura. Un abbraccio
Dott.ssa Luisa Vanacore
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Livorno
Buonasera, non è definibile a priori la durata anche perché nei primi incontri con il/la terapeuta che sceglierà concorderete gli obiettivi e in base a quello potrà fare questa sua domanda per poter dettagliare cosa indica questa.

Già dai primi colloqui pero potrà parlare di lei e di quello che sente e alleggerire il carico che ha attualmente.

Le auguro buona continuazione

Luisa Vanacore
Dott.ssa Laura Mandelli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Lecco
Carissima, condivido quanto detto dai colleghi... La durata di un percorso è estremamente soggettiva e dipende da tantissime variabili anche perché al di là del sintomo che porta c'è tutta la sua storia, le sue teorie, il significato che hanno per lei tanti aspetti della vita. È davvero complesso il "cosa c' è sotto" questo sintomo... Uno spazio di terapia può aiutarla a cogliere tutto ciò, per essere più cosciente di sé stessa e vivere più serenamente la sua quotidianità. Un caro saluto, Laura Mandelli
Dott.ssa Roberta Parrilli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, purtroppo non si può conoscere a priori la durata della terapia. Quest'ultima dipende da molteplici fattori ed è soggettiva. Sicuramente tramite un percorso psicologico potrà indagare sulle cause scatenanti e su cosa c'è dietro al sintomo da lei riportato. Ci sarebbe molto da approfondire.. per qualsiasi cosa resto a disposizione. Un caro saluto.
Dott.ssa Roberta Parrilli
Dott. Ciro Napoletano
Psicologo, Psicologo clinico
Nocera Inferiore
Buongiorno, è difficile definire a priori la durata del trattamento. I primi colloqui con uno specialista servono infatti ad inquadrare più nel dettaglio la situazione e ad avere un quadro più approfondito dei sintomi. È importante sottolineare che come psicologo non posso fornire una diagnosi o un piano di trattamento definitivo senza un'adeguata valutazione clinica. Tuttavia, posso fornirti alcune informazioni generali sulla questione. L'ansia legata alla necessità di utilizzare il bagno in situazioni specifiche può essere un sintomo di un disturbo d'ansia, come ad esempio il disturbo d'ansia sociale o il disturbo di panico. Tuttavia, solo uno specialista esperto, come uno psicologo o uno psichiatra, sarà in grado di fare una diagnosi accurata sulla base di una valutazione approfondita. E’ importante ricordare che l’aiuto professionale può essere utile per lei e che il risultato della terapia dipenderà dalla sua motivazione e impegno a seguire il percorso terapeutico raccomandato dallo specialista. Spero che lei abbia trovato l’aiuto di cui ha bisogno per sentirsi meglio e risolvere i problemi che sta sperimentando, in caso contrario mi contatti per elaborare strategie efficaci
Dott.ssa Floriana Ricciardi
Psicologo, Psicologo clinico
Venegono Inferiore
Gentile utente, a priori non si possono dare delle tempistiche. Le consiglio di individuare un professionista con cui possa sin da subito trovare delle soluzioni pratiche per gestire il suo problema (p.e. tecniche di gestione dell'ansia) e nel caso, se lo riterrete opportuno, iniziare un percorso che le possa far comprendere il motivo per cui accade ciò.
Cordialmente.
dott.ssa Floriana Ricciardi
Dott.ssa Simona Palma
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Orbassano
Buongiorno, purtroppo è molto difficile, se non impossibile, stabilire la durata di un trattamento in quanto le variabili in gioco sono complesse e molteplici. La invito a prendersi cura di sé poiché quello che le sta accadendo merita la sua attenzione. Questo ascolto la condurrà ad una maggiore leggerezza ed ad una migliore qualità di vita.
Un saluto.
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, la sua domanda così stringente necessita di maggiori informazioni per poter articolare una risposta complessiva.
In ogni caso sarebbe una stima di massima considerate le diverse variabili che potrebbero intervenire nel processo
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Daniela Voza
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera,
non è possibile definire la durata del trattamento a priori. Allo scopo di imparare a regolare l'ansia, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia ad orientamento Cognitivo-Comportamentale.

Rimango a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Daniela Voza
Dott.ssa Roberta Floriana Lo nigro
Psicologo clinico, Psicologo
Gela
Salve, di certo così non è possibile stabilire un tempo esatto, però se c’è buona volontà da parte sua di uscire fuori da questa situazione, tutto si risolverà per il meglio!
Dott.ssa Martina Giordano
Psicologo, Psicologo clinico
Salerno
Buonasera, grazie per aver condiviso la tua esperienza.
Da quello che descrivi in queste righe, sembra che tu stia vivendo una forma di ansia legata alla paura di non poter soddisfare il bisogno di andare in bagno, che potrebbe essere legata a una sorta di "paura anticipatoria" o di "ansia da ritenzione". Questa situazione può creare un circolo vizioso in cui il pensiero di non poter andare in bagno attiva una risposta ansiosa immediata, portando a un bisogno ancora più urgente e a volte incontrollabile di soddisfare il bisogno fisiologico.
Nel trattamento di queste problematiche, la psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) è particolarmente efficace.
Solitamente, il processo di trattamento prevede diversi passaggi:
- Identificazione dei pensieri disfunzionali, lavorando su come i pensieri legati all’impossibilità di andare in bagno creano ansia e aumentano il disagio. L'obiettivo iniziale è quello di ristrutturare questi pensieri, facendo in modo che non siano così invalidanti.
- Esposizione graduale che potrebbe includere tecniche di esposizione, dove, in modo graduale e controllato, verresti esposto a situazioni in cui temere di non poter andare in bagno, così da ridurre la paura nel tempo. L'esposizione consente di "allenare" la mente e il corpo a rimanere calmi anche in quelle circostanze.
- Tecniche di rilassamento: L’apprendimento di tecniche di rilassamento e gestione dello stress, come la respirazione profonda o la mindfulness, può essere utile per ridurre la risposta fisica e mentale all’ansia.
Per quanto riguarda le tempistiche, ogni persona è diversa, infatti la durata complessiva del trattamento dipende dalla gravità del problema, dalla risposta individuale alla terapia e dalla motivazione nel praticare gli esercizi anche al di fuori delle sedute. In alcuni casi, si può risolvere completamente o trovare una gestione molto efficace del problema.
Dott.ssa Sara Baraccani
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Cesena
Purtroppo non c'è una risposta univoca: molto dipende dalla terapia che sceglie (ne esistono di tipo breve o più lunghe), dal problema e dalla sua motivazione. Solitamente i protocolli di terapia cognitiva e comportamentale generano risultati già alle prime sedute e possono concludersi tra le 10 e le 20 sessioni.
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera e grazie per aver condiviso la sua esperienza. Capisco che vivere con un'ansia legata al bisogno di accedere al bagno in determinate situazioni possa essere molto limitante. Questo tipo di ansia è abbastanza comune e può essere legato a una serie di fattori psicologici, come la paura di non riuscire a controllare una necessità fisiologica o la preoccupazione di non essere in grado di gestire la situazione se dovesse verificarsi.
Il primo passo per affrontare questa difficoltà è rivolgersi a uno specialista, come uno psicoterapeuta, che possa aiutarla a esplorare le cause sottostanti di questa ansia. La Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) è uno degli approcci più efficaci per affrontare i disturbi legati all'ansia, poiché aiuta a identificare i pensieri disfunzionali che scatenano l'ansia e a sviluppare tecniche per affrontarli e gestirli in modo più sano. In alcuni casi, si può anche combinare la CBT con l'esposizione graduale alla situazione che provoca paura, in modo da ridurre progressivamente l'intensità dell'ansia.
Il tempo necessario per risolvere la situazione dipende da diversi fattori, tra cui la gravità dei sintomi, la sua motivazione a lavorare sul problema, e la frequenza con cui le situazioni ansiogene si presentano nella sua vita quotidiana. In genere, i miglioramenti possono cominciare a manifestarsi dopo alcune settimane di terapia intensiva, ma spesso il processo completo di risoluzione può richiedere alcuni mesi. Ogni percorso è unico, ma l'importante è che, con il giusto supporto, è possibile raggiungere un miglioramento significativo e, in molti casi, risolvere la difficoltà. Inoltre, lavorare sulla gestione dell'ansia e sulla ristrutturazione dei pensieri legati al controllo del corpo può ridurre l'intensità delle reazioni e permetterle di affrontare queste situazioni con maggiore serenità. Se lo desidera, possiamo approfondire insieme un percorso terapeutico adatto per affrontare questa difficoltà. Se volesse ulteriori chiarimenti, non esiti a contattarmi. Cordialmente,
Dott.ssa Arianna Marzella
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Udine
Buongiorno, comprendo molto bene il suo sentire, immagino che questo le impedisca anche di svolgere alcune attività. Non c'è una risposta precisa alla sua domanda, è possibile intraprendere un percorso psicologico di pochi mesi mirato ma non si può stabilire con certezza la sua durata. Questo sintomo potrebbe essere associato ad una necessità di controllo ambientale o situazionale che talvolta non può essere soddisfatto. Bisognerebbe quindi lavorare sulla sua causa e stabilire delle strategie da impiegare. Resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Marzella
Dr. Carlo Eugenio Brambilla
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Treviglio
Il verificarsi di manifestazioni fisiche in relazione ad ansia è un fenomemo comune e affrontabile anche con percorsi di psicoterapia. In particolare la Psicoterapia Breve Strategica ha dimostrato elevata efficacia nel risolvere problemi di questo tipo in tempi rapidi, di solito 7-10 sedute distribuite in arco di tempo di alcuni mesi, favorendo spesso rapidi miglioramenti.
Dott. Febbraro Jacopo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Ciao, questa è una domanda difficile a cui rispondere. Ci sono così tante variabili in gioco che non è possibile prevedere il lasso di tempo di cambiamento. Direi però che sarebbe forse fondamentale invece spostare il focus sulla tua volontà al cambiamento. Quel che racconti sembra avere a che fare molto con la paura di perdere o di non avere il controllo, potrebbe essere in questo senso importante comprendere cos'è che ti fa più paura, in un ipotetico lavoro di spazio psicoterapico. Ti consiglio di concentrarti più sul lavoro che sulla sua durata, buona giornata!
Dr. Michele Martino
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Monteroni di Lecce
Buonasera, difficile dare una risposta senza avere ben presente il funzionamento del paziente e la sintomatologia; in linea di massima, per quello che riporta, potrebbe volerci qualche mese.
Dott.ssa Martina Simeone
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve, un terapeuta esperto in disturbi d'ansia potrebbe aiutarla a superare il problema con le strategie di gestione dell'ansia che meglio si adattano alla sua situazione. La durata del trattamento varia da persona a persona, ed è pertanto complesso effettuare una stima a priori. Potrà confrontarsi con il professionista circa questo aspetto, una volta che gli avrà fornito le informazioni necessarie ad effettuare una stima temporale il più accurata possibile.
Dott. Gianluigi Torre
Psicologo clinico, Psicologo
Terracina
Gentile, non è possibile definire in quanto tempo si possa risolvere il suo problema in quanto il sostegno psicologico non ha una durata prestabilita ma varia da soggetto a soggetto.

Faccia comunque, come già detto da lei, riferimento ad un professionista.

Saluti,.
Dott.ssa Lopiano Daniela
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caltanissetta
buon giorno purtroppo non è possibile fare una previsione degli incontri necessari per la risoluzione dei problemi, dipende molto dalla relazione terapeutica che si crea tra utente e terapeuta e dalla complessità di tutta la problematica che si presenta
spero di esserle stata di aiuto un buon lavoro
Dott.ssa MONIA MICHELINI
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Nonantola
Buonasera,
a mio parere non è possibile definire con precisione il tempo in cui questa situazione è risolvibile. Sicuramente andrà esplorata questa ansia, da dove deriva, quando si presenta, i pensieri che le scttano in determinati luoghi e in determinate situazioni.
Successivamente si potranno adottare strategie per farvi fronte.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Monia Michelini
Dott. Giovanni Pagnini
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Prato
Buongiorno, capisco la difficoltà che questa situazione che descrive le può arrecare. Purtroppo non è possibile effettuare una prognosi a priori, senza conosce la persona ed effettuare un'accurata valutazione. Sicuramente, la terapia Cognitivo-Comportamentale offre degli ottimi strumenti per affrontare il problema, previo ovviamente capire insieme al paziente, perché si verifica tale problema. La terapia CBT infatti prevede che venga prima di tutto fatto un assessment che permetta di comprendere problema in termini di causa-effetto. Spero di esserle stato di aiuto. Saluti, a presto
Dr. Jacopo Modoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera,
quello che descrive è molto comune in persone che soffrono di IBS (sindrome dell’intestino irritabile) o di forme d’ansia legate al controllo corporeo: il pensiero di non poter accedere al bagno può attivare un circolo vizioso tra ansia e sintomi gastrointestinali.

La terapia cognitivo-comportamentale, se mirata su questi meccanismi, può portare a buoni risultati anche in tempi brevi, aiutando a interrompere l’associazione automatica tra contesto e sintomo. Questo la porterà a ridurre l’ansia e a vivere queste situazioni con più tranquillità.

Un caro saluto,
dott. Jacopo Modoni
Dipende da quanto di sono fossilizzati i sintomi; con una consulenza che capisca esattamente la situazione, si possono capire anche meglio le tempistiche.
Liliana :)
Dott.ssa Valentina De Chiara
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Brescia
Gentile utente, capisco quanto possa essere difficile convivere con questo tipo di ansia. Il fatto che si presenti in situazioni in cui non è possibile accedere facilmente al bagno e che si manifesti subito appena ci pensa, può diventare molto limitante nella vita quotidiana. Rivolgersi a uno specialista è una scelta molto valida. Un percorso terapeutico le permetterà di esplorare con calma e in sicurezza ciò che sta vivendo, e di trovare strumenti per affrontarlo in modo più sereno. I tempi possono variare da persona a persona.
Resto a disposizione per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Brescia
Dott.ssa Greta Mantovanelli
Psicologo, Psicologo clinico
Seriate
Purtroppo a priori non si può sapere; potrebbero servire alcuni incontri per capire cosa avviene e cercare fin da subito tecniche concrete per gestire la situazione che le crea disagio, e successivamente altri incontri per approfondire i significati personali dietro all'ansia e ulteriori tecniche di gestione di questo stato emotivo.
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, capisco la sua preoccupazione e nello stesso tempo il disagio che le provoca tale disturbo,. Dovrebbe analizzare da dove nasce questa ossessività, xchè non contatta un terapeuta per analizzare questa ossessività e scoprire che episodio l'ha portato a far sorgere questo disagio. In quanto tempo risolverà questo disagio non glielo saprò dire perchè penso che non è una malattia che con una settima di antibiotico il virus potrebbe sparire. La saluto, dott. Eugenia Cardilli.
Buongiorno, la ringrazio per la domanda.
Comprendo il suo disagio ma al tempo stesso le dico che non è possibile definire le tempestiche per cui questa cosa potrebbe risolverla.
Iniziare un percorso di supporto psicologico/terapeutico potrebbe essere sicuramente un primo passo che le potrebbe dare la possibilità di comprendere meglio questo disagio e la sua origine.
Grazie
Dott.ssa Simona Santoni
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buonasera, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Quello che descrive è un vissuto più comune di quanto sembri: quando il pensiero di “non poter andare in bagno” diventa centrale, è frequente che il corpo reagisca con uno stimolo immediato, come se dovesse prevenire un possibile pericolo. Questo circolo tra pensiero, ansia e sensazioni fisiche può diventare molto intenso e condizionare diverse situazioni della quotidianità.
Un percorso psicologico può aiutare a comprendere meglio come si è strutturato questo meccanismo, quali significati personali attiva e come interrompere l’associazione automatica tra contesto e sintomo. In genere, molte persone riferiscono miglioramenti già nelle prime settimane, quando iniziano a sentirsi più sicure nel comprendere ciò che accade e a sperimentare strategie di regolazione. La durata complessiva, però, non è uguale per tutti: dipende da come questo vissuto si inserisce nella sua storia, da quanto impatta sulla vita quotidiana e da quali risorse ha già sviluppato.
L’aspetto importante è che si tratta di un tema affrontabile in terapia e che un professionista può accompagnarla passo passo a ritrovare serenità nelle situazioni che ora le generano ansia.

Un caro saluto,
Simona Santoni - Psicologa

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