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Dott. Avigliano Michele Giulio
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Psicoterapeuta, Psicologo
Psicologo clinico ASL 3 Torino
Psicologo clinico presso Comunità Terapeutica "Il Porto" onlus
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Presso: Dott. Avigliano Michele Giulio colloquio psicologico clinico

Il dott. Avigliano è un Luminare, il suo tempo è preziosissimo e il suo metodo è così sapiente da comprendere di aver a che fare con un professionista davvero proprietario della materia, un Dottore che scava profondamente alla ricerca di soluzioni solo se invitato da noi a farlo. Vuol davvero aiutarti, sa relazionarsi ed ha un'esperienza, dalla quale non parla mai, ma che farebbe impallidire siddetti esperti solo bravi a farti perdere tempo senza mai ottenere soluzioni. Grazie Dottore, onorato di averla conosciuto.

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 7 domande da parte di pazienti di MioDottore

Mi ritrovo a scrivere su questo sito perché è da un po' di tempo che faccio dei sogni ricorrenti e penso sempre ad una persona, ho deciso di parlarne a voi, e a nessun'altro. La persona in questione è la mia nonna..una figura di grande importanza nella mia vita, mi ha accompagnato per mano sin dalla mia infanzia durante tutta la mia crescita fino a diventare un ragazzo. Inutile dire l'amore che provo per lei, sin da piccino andavo tutti i giorni a casa da lei e a volte mi fermavo a dormire, facevamo tutto insieme.. ricordo quando guardavamo la TV, giocavamo ai giochi da tavola, o mi raccontava la sua infanzia e le sue esperienze, mi preparava la merenda..avevamo un legame così profondo che io da piccolo la chiamavo "mamma", nonostante avessi un bellissimo rapporto con mia madre. Purtroppo però, come in tante famiglie, i rapporti tra mia mamma e la famiglia di mio padre (compresa mia nonna) non erano molto pacifici.. devo ammettere che la famiglia di mio padre ha sempre fatto pettegolezzi su di noi e sono sempre stati cattivi, hanno sempre avuto atteggiamenti di rabbia e aggressività. Io non ho mai avuto un bel rapporto con mio padre ad esempio, che a causa di tanti problemi ho dovuto escludere dalla mia vita. Adesso mi ritrovo senza avere rapporti né con mio padre né con quella famiglia.. ed è questo il punto. A me sta bene non parlare con mio padre perché è una figura pericolosa e potrebbe farmi del male sia fisico che psicologico, ma il problema sorge quando ci va di mezzo mia nonna.. purtroppo tagliando i ponti con lui e quella famiglia, automaticamente ho perso pure lei. E questo è accaduto 4 anni fa, e non so dirvi come e quando, so solo che non ci siamo più visti né sentiti. E' vero che io poi mi son trasferito e quindi questo ha condizionato molto il tutto.. E' da un po' di tempo che mi vengono in mente brutti pensieri, tipo la morte. Credo che la mia rottura e fine di convivenza abbia influenzato molto, ma sono pensieri ricorrenti.. penso al tempo che passa e alle persone a me care, e questo può sembrare inquietante a 22 anni... proprio per questo non voglio parlarne con nessuno; so che non capirebbero, mi direbbero che sono giovane e a certe cose non dovrei pensare. E' vero che mia nonna non mi ha più cercato, ma chiede di me.. io so che lei non si è dimenticata di suo nipote, non può averlo fatto.. mi si spezza il cuore al pensiero. Vorrei in qualche modo poter comunicare con lei ma dopo 4 anni, al pensiero di dovermi infilare di nuovo in quella famiglia malvagia che mi ha fatto male, mi terrorizza.. e questo mi blocca. Io non voglio che mia nonna se ne vada via per sempre e restare con questo litigio a vita, non lo posso sopportare. Sento la sua mancanza, e parlarne mi sta rievocando delle cose che ho cercato di sopprimere da tempo, e sono in lacrime. Ho tanto bisogno di dirle che mi manca e mi è sempre mancata, che non me ne importa niente chi ha ragione o meno, perché quando c'è tanto amore chi è che pensa a chi ha ragione o torto? A me non passa neppure per il cervello.. le questioni non hanno importanza, per me è fondamentale ciò che provo io.. e l'amore per mia nonna che mi manca da ormai 4 anni mi lacera dentro, ma in questi anni ho provato a distrarmi, a non pensarci, a fomentare rabbia, per non soffrire. Adesso la sogno, ci penso, quando ascolto musica o leggo poesie, quando guardo il cielo..voglio potermi godere tutto il tempo che abbiamo insieme e non sprecare neppure un attimo, ma sono un codardo. Sono un meschino senza coraggio, l'idea di contattarla e di mettermi in contatto con quella famiglia o con mio padre mi disgusta e mi blocca. A volte mi chiedo se lei mi pensa un po', se pensa a tutte le cose che facevamo quando ero bambino.. se le manca la mia voce, la mia risata.. il mio modo di essere.. E se c'è una cosa che voglio fare prima che sia troppo tardi, è confessarle di me e della mia omosessualità, voglio essere un libro aperto con lei. So che vi sembrerà strano, ma è come se stessi attraversando un lutto, e nessuno se n'è andato via.

metabolizza tua nonna e accetta la tua omosessualita lei ti voleva bene ed avrebbe accettato tutto il te stesso

Dr. Michele Giulio Avigliano

Buongiorno, sono uan ragazza di 26 anni e sto con un ragazzo della mia età da 10 anni ;ci siamo conosciuti quando eravamo ragazzini.
Io con lui mi trovo bene diciamo andiamo d accordo, ma ho un problema con la sua famiglia da quasi sempre. Sia sua madre che suo padre non mi hanno mai calcolata (come ragazza di suo figlio), mai una chiamata se non io che chiamo o cerco un incontro .
lui è sempre a casa mia e ha un ottimo rapporto e supporto dai miei genitori io invece non vado mai casa sua e nessuno mai mi invita. Ho provato diverse volte a parlare con lui di questa cosa ma dice che non sa cosa dirmi e di risolverla con loro. Lui oltretutto lavora anche con i suoi.questo mi da nervosismo e mi faccio sempre la stessa domanda dicendo perché si comportano cosi .. praticamente loro sono degli estranei per me.una cosa che ho notato che sua madre se non ce mia madre non vuole uscire con me trova sempre delle scuse.. vorrei dei consigli su come comportarmi . Grazie

difficile cambiare questa situazione molto difficile , tutto e statico o l accetta o cambia fidanzato la psicoterapia l aiuterebbe a fare una scelta

Dr. Michele Giulio Avigliano

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