Soffro di depressione e da anni la mia vita é stravolta . Aspetto la notte anche se dormo pochissimo

53 risposte
Soffro di depressione e da anni la mia vita é stravolta . Aspetto la notte anche se dormo pochissimo .e ogni piccola difficoltà ad oggi è per me un cosa insormontabile . Ad aggravare il contesto è che mía moglie non vuole vedere che la persona che ha al suo lato è cambiata.e accettarne la malattia Pure lei vive la stessa situazione avendo avuto in comune la stessa attività ma reagisce in modo pragmatico ed adeguato alla situazione e vede in me una persona sulla quale non può fare più affidamento Questa situazione ha destabilizzato la nostra famiglia . Il covid mi ha portato per ora via l attività lavorativa e non ho la forza per reagire . Fino a quando preserverò la famiglia ? Vorrei potermi volatilizzare in questo momento stesso mentre so che dovrei reagire. Sono un peso per la famiglia stessa . La verità è che dopo questa bastonata non ho più voglia di reagire consapevole che il disastro presto sarà anche economico . Capisco che rischio di perdere tutto ma non ho più voglia di ricominciare e cercare un lavoro a 57 anni semprechè lo trovi . Attualmente vivo all' estero . Questa situazione mi fa sentire ai loro occhi un vigliacco. Non mi capacito
considerando poi che ho sempre lavorato da quando sono entrato in età lavorativa ricoprendo anche incarichi di rilievo Assurdo avere come unico desiderio il volersi lasciare andare . Questa è il terzo depressione che affrontò e odio prendere farmaci che mi rincretiniscano. La riassumerei così. Ok covid hai vinto se devo ricomonciare preferisco lasciarmi andare nel mio oblio. Vi chiedo gentilmente un parere o un'indicazione.
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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
ritengo utile che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un percorso psicologico possa essere utile per identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Jessica Maranza
Psicologo, Psicoterapeuta
Urbino
Gentile utente, mi dispiace per tutta la sofferenza che leggo nelle sue parole. Comprendo la grande difficoltà che può trovare nell'affrontare ogni giorno, e il dolore che emerge dalla sensazione di essere un peso per la propria famiglia. L'indicazione che mi sento di darle, per sé e la sua famiglia, è di affrontare tutti questi vissuti così destabilizzanti all'interno di una cornice terapeutica che le permetta di elaborare e riattivare le risorse che in passato l'hanno portata ad affrontare momenti di dolore e a trovare la forza per ricominciare. Al momento esistono anche professionisti e associazioni che offrono prestazioni ad un prezzo calmierato, per andare incontro alle esigenze di salute delle molte persone che nell'ultimo periodo hanno perso il lavoro. Con i miei migliori auguri, dott.ssa Jessica Maranza
Dott.ssa Daniela Benedetto
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
E’ importante potersi dedicare un tempo di elaborazione delle proprie dinamiche psicologiche all’interno di una cornice psicoterapeutica.
Un saluto cordiale
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Psicologo, Psicoterapeuta
Selvazzano Dentro
Gentile signore, mi rincresce sentire tutta la difficoltà che sta vivendo la non forza di reagire. Capisco possa sembrare un muro invalicabile ciò che sta vivendo ma non si dia per vinto! Forse non riesce più a trovare la forza per reagire ed e comprensibile ma si lasci aiutare le suggerisco come hanno già fatto i colleghi di intraprendere un percorso di terapia. Vedrà che ne troverà giovamento! Vedrà che questo scoramento che prova andrà via via diminuendo.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Dott.ssa Luciana Harari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera , comprendo che la sua sofferenza è profonda e necessita sicuramente di un appoggio psicologico.È una fase difficile ma non perda le speranze ,si può uscire da questo tunnel già sperimentato .Il Covid purtroppo ha fatto vla sua parte,ma confidoi in un buon percorso psicoterapico che l aiuti a ritrovare la fiducia e l autostima persa .Un forte augurio dottoressa Luciana Harari
Dr. Davide Barone
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile signore la depressione è una condizione di malessere terribile, persino difficile da descrivere a chi non c'è passato. non si tratta di essere tristi, si tratta di una sofferenza capace di annichilire. per questo motivo va affrontata il prima possibile e con estrema determinazione, trovando la forza di farsi aiutare non solo e non tanto dagli affetti, che poco possono fare se non sperimentare un senso di impotenza, occorre piuttosto affidarsi a professionisti quali psicologi psichiatri psicoterapeuti debitamente formati, in grado di assisterla, supportarla in modo efficace fornendole gli strumenti per affrontare questo nemico che sembra invincibile ma che invincibile non è se non si arrende e decide di farsi aiutare a ritrovare motivazioni e risorse per combattere giorno dopo giorno Un passo alla volta per tornare a vivere. Le auguro con tutto il cuore di superare questa fase così dolorosa della sua vita e ritrovare serenità
Dott.ssa Silvia Di Chio
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Roma
Salve, penso che le sarebbe d'aiuto riprendere i farmaci. Questo sicuramente le dara' un sostegno per poi intraprendere una psicoterapia in cui elaborare quello che sta vivendo in questo periodo e costruire, con l'aiuto del terapeuta, nuove possibilita' per lei e la sua famiglia.
Non esiti a chiedere aiuto, come ha fatto scrivendo in questo portale. Cari saluti
Dott.ssa Camilla Ballerini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, lei non sta mollando lei sta chiedendo aiuto scrivendo qua. Questo significa che ha necessità di affrontare ciò che le accade e vuole farlo. Le suggerisco di ricontattare il medico che l'ha curata con i farmaci per la precedente depressione se la situazione di tristezza e angoscia è invalidante. Ma la esorto ad intraprendere anche una psicoterapia il prima possibile, è l'unica via per ritrovare il filo della sua storia e rimetterla in moto.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

per combattere efficacemente la depressione è innanzi tutto importante riconoscerla come una malattia e non come un vizio di carattere o una forma di debolezza. La depressione è un disturbo dell’umore caratterizzato da sintomi tipici. Chi è affetto da depressione vive un profondo senso di disagio, di tristezza profonda e di scarsa o nessuna fiducia nei confronti del futuro, quello che sta accadendo appunto a lei in questo momento. Per curare la depressione è importante farsi seguire da un medico specialista in psichiatria ed uno psicologo/psicoterapeuta. Il trattamento prevede l’eventuale prescrizione di farmaci, un percorso di psicoterapia o entrambi. Visto anche il momento di vita assai complesso che sta attraversando la invito a non perdere altro tempo e a contattare quanto prima uno specialista. Faccia uno sforzo, si dia una possibilità di vivere, potrà star meglio se si affida a professionisti competenti.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Dott.ssa Anna Paolantonio
Psicologo, Psicoterapeuta, Posturologo
Roma
Salve. La depressione va curata. I farmaci servono a contenerla e la psicoterapia a superarla per poter eliminare i farmaci in seguito. Comprendo il suo vissuto ma in questo momento lei ha bisogno di essere sostenuto, non ce la fa a sostenere le richieste dell'ambiente. Può succedere, quando i carichi e le richieste della vita diventano eccessivi, si ha bisogno di essere aiutati, curati, accuditi. Lei sta chiedendo aiuto, ha scritto qui il suo malessere e il suo sfogo. Si conceda la possibilità di farsi curare, parli con la sua famiglia senza sentirsi un peso, intraprenda un percorso psicoterapeutico, anche on line, che possa stimolare la fiducia in sé per recuperare le energie che le faranno affrontare le difficoltà della vita con più serenità e, se necessario, accetti un supporto farmacologico.Distinti saluti
Dott.ssa Federica Carbone
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, da ciò che scrive emerge la grande sofferenza legata agli eventi degli ultimi tempi e la fatica di affrontarli ma anche la forza di chiedere aiuto. Sembra che il suo disagio sia legato, oltre alla perdita lavorativa e di status, anche al modo in cui si sente rispetto alla sua famiglia e in particolare a sua moglie. Per questo le consiglio di intraprendere una terapia familiare, condividere insieme ciò che avete passato, i vostri vissuti e le vostre emozioni è il primo passo per ricostruirvi, insieme.
Dott. Riccardo Scalcinati
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Vimercate
Buonasera, comprendo quanto deve essere per lei faticoso continuare a vivere le sue giornate con un umore così negativo e il senso di “fallimento” che percepisce dopo quanto le è accaduto. I farmaci che assume non le danno nessun beneficio? Ha provato a chiedere al suo medico una rivisitazione del trattamento? Non ha bisogno di intraprendere un percorso psicologico di supporto?

Dott. Riccardo Scalcinati
Dott.ssa Maria Lombardo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Meta
Buonasera, mentre leggo ciò che ha scritto sento forte il desiderio di ringraziarla per aver cercato in questa piattaforma un supporto. È vero il covid ha distrutto tutto, ma come dice Papa Francesco "è dalla crisi che dobbiamo cogliere il coraggio. La pandemia ha scoperchiato l’illusione del nostro tempo di poterci pensare onnipotenti...”. Ebbene non è la prima volta che si trova a vivere la depressione, ma penso che sia la prima volta che scrive qui! Forza il sostegno ne ha! Leggo che siamo in tanti che le abbiamo risposto. Deve solo fare un ulteriore passo contattarci per ritrovarsi. Farmaci e parola alleati per lei... ci dormi su. Buonanotte dott.ssa Lombardo
Dott.ssa Antonella Abate
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Caro utente, mi dispiace molto per il peso e la sofferenza che sta vivendo. Le consiglio di valutare una terapia familiare dato che ha il timore di poter perdere anche loro. Magari in un contesto protetto riuscirete ad affrontare tutte queste difficoltà
Dott.ssa Antonella Abate
Dott.ssa Fabrizia Semeraro
Psicologo, Psicoterapeuta
Bologna
Buonasera, la sofferenza nelle sue parole è tanta, così come il senso di colpa nei confronti della sua famiglia. Detto questo lasciarsi andare non è una soluzione, anzi è un modo per aggravare la situazione. Io le suggerirei di recarsi innanzitutto dal suo medico di base per riferire delle difficoltà che sta vivendo e con lui valutare la possibilità di alcuni percorsi. È importante che possa farsi accompagnare da una persona di fiducia in modo che possa sentirsi sostenuto. Cordialmente, Dott.ssa Semeraro
Buonasera, purtroppo ci sono situazioni che ci mettono a dura prova, che attivano sensi di colpa e senso d'impotenza. Comprendo il suo malessere verso se stesso e verso la sua famiglia: non è la prima volta che si trova a vivere una depressione. Chieda un supporto immediato, consulti uno psicologo e si faccia seguire. Potrebbe anche richiedere una consulenza familiare, così da approfondire le dinamiche familiari in virtù di quanto successo.
Un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Amico,
deve essere davvero sconvolgente vedere la propria attività finire, e con essa una parte così importante della propria identità: immagino sia come vedersi scomparire, sciogliere di fronte a una marea improvvisa e inarrestabile. E' difficile anche comunicare il dolore e il senso di smarrimento che si prova.
Cosa si può fare?
Innanzitutto, la invito a considerare che i farmaci antidepressivi non "rincretiniscono", tutt'altro! In questo momento di sofferenza acuta, possono alleviare il dolore, e darle nuova energia per riprendere la sua vita tra le mani.
Insieme ad essi, consideri che una buona psicoterapia può fare la differenza, e permetterle di ritrovare la sua progettualità.
Non è facile, lo so, ma non è impossibile.
Con i migliori auguri,

dr. Ventura
Gentile signore, il Covid ha duramente colpito intere famiglie, una tragedia senza paragoni sotto tanti punti di vista. E mi spiace molto per la sua storia…ma
poiché sta scrivendo qui è chiaro a tutti che sta cercando aiuto. Però non faccia l’errore di accettare come valide solo le risposte che le piacciono. Io sto per dirle una cosa che non le piacerà, ma gliela dico lo stesso: la depressione in fase acuta si cura con i farmaci. Può affiancarvi la psicoterapia, che le servirà a comprendere le cause, i fattori di mantenimento e come modificare stili di pensiero e comportamenti che hanno contribuito alla caduta e al mantenimento. Ma dall’acuzie si esce con la farmacoterapia. La psicoterapia, poi, la aiuterà a non ricadere più in futuro nel baratro depressivo.
Pertanto, il mio suggerimento è di rivolgersi innanzitutto ad uno psichiatra (tanto più che ci racconta che questa è la terza volta che cade in depressione), e quindi ad uno psicoterapeuta.
Le auguro di ritrovare la forza per reagire.
Tanti cari auguri!
Dott.ssa Federica Leonardi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno, mi spiace molto per la sua sofferenza e posso comprendere quanto una situazione difficile possa portarci facilmente a mollare la presa. Ma è la nostra vita, lo dobbiamo a noi stessi, alla nostra famiglia e alle persone che amiamo! Non è facile, come tutti i grandi cambiamenti, ma può farcela!! Lei ha chiesto un parere o un'indicazione, quello che mi sento di consigliarle è di non continuare a guardare quello che ha perso, quello che era prima, ciò che appartiene al passato MA cerchi di guardare al presente e al futuro. Si concentri sulle persone che per lei contano, su ciò che può farla stare meglio, dalle piccole alle grandi cose, provi a buttarsi in una nuova avventura lavorativa. Tutto ciò potrebbe affrontarlo iniziando a consultare un professionista che le possa dare gli strumenti per gestire da sé la situazione. Le auguro il meglio.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Dott.ssa Eloisa Iellici
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bergamo
Gentilissimo, grazie per la sua domanda. Innanzitutto vedo che contrariamente alla maggior parte delle persone, che decidono di ignorare i propri disagi o nascondere le proprie sofferenze, lei sta cercando attivamente una soluzione a una situazione che certamente ha riconosciuto come problematica. Sembrerà banale, ma se ci riflette noterà che spesso tendiamo a prenderci cura di noi stessi meno di quanto facciamo per il nostro animale domestico.
Lei sembra aver deciso di prendersi cura di sé, per quanto difficile. Già cercare un aiuto è un primo passo importante che dimostra la sua volontà di sbloccare la situazione! Sebbene il primo passo l'abbia fatto nel cercare una risposta, mi creda che anche per piccoli problemi non è possibile trovare una rapida soluzione on-line. Invece, anche un percorso di poche sedute con un professionista, in grado di fornirle un suo spazio d'ascolto, può essere risolutore.
Rimango volentieri a disposizione,
Eloisa Iellici
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Dott.ssa Pamela Cornacchia
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, il suo messaggio è una richiesta di aiuto. Scelga un professionista al quale affidarsi per iniziare un lavoro su di sé. Ha detto di vivere all'estero, potrebbero esserci dei luoghi di cura pubblici, come in Italia i Centri di salute mentale, in cui poter richiedere supporto psicologico e psichiatrico dietro pagamento di un ticket.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Pamela Cornacchia
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentile utente,
E’ importante potersi dedicare un tempo di elaborazione delle proprie dinamiche psicologiche all’interno di una cornice psicoterapeutica. Un saluto cordiale
AV
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente, posso solo immaginare la sua sofferenza, nel suo caso specifico è bene intraprendere un percorso psicologico.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
Dott.ssa Alessandra Capuozzo
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Dalle sue parole si capisce che è molto sofferente e mi rendo conto che sicuramente la situazione non è semplice. Se ho capito bene, questo è il suo terzo episodio depressivo, sicuramente a questo punto potrebbe essere utile per lei una terapia psicologica e forse, in questo specifico momento di sintomatologia acuta, potrebbe essere utile effettuare un consulto psichiatrico per avere anche un parere esterno e nel caso essere seguito in equipe (anche se ho capito che per lei non è bello prendere psicofarmaci). Ovviamente, non la conosco e un solo messaggio non credo sia sufficiente per effettuare diagnosi, e per valutare gravità, cronicità e specificità dei sintomi. Per valutare questi aspetti, sicuramente è necessario indagarlo durante un percorso individuale. Spero che in qualche modo posso esserle stata utile.
Dott.ssa Glenda Nibbioli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Buon pomeriggio gentile utente, mi dispiace per il disagio che sta vivendo. Le consiglio di fare una terapia familiare, poiché questo suo problema coinvolge tutti i membri della sua famiglia. Vivendo lei all'estero, l'unica modalità possibile è quella online, se vorrà, sono a disposizione anche online. Saluti, dottoressa Nibbioli.
Dott.ssa Eleonora Donatelli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Gentile utente, mi dispiace molto per quello che leggo esserle successo e per lo stato che lei descrive adesso, dolorosissimo. È riuscito davvero a trasmetterci quanto faticoso sia anche il solo pensare di dover reagire e la sensazione di essere un peso per la propria famiglia. Da parte mia però, come dei colleghi, le suggerisco di ascoltare questo sconforto con un professionista, accompagnandolo anche all'assunzione di farmaci sotto attenta prescrizione di uno psichiatra con il quale eventualmente ridiscutere anche dosaggi e composizione dato che facendo le dovute attenzioni è possibile limitare se non evitare del tutto gli effetti collaterali. Anche se adesso le sembra impensabile c'è una strada per ricostruire gli strumenti di cui ha bisogno per affrontare questo momento e ritrovare sé stesso, ma da soli è davvero dura. Date le preoccupazioni economiche può provare a contattare professionisti e associazioni che operino a prezzi calmierato, o rivolgersi al servizio sanitario pubblico. Le faccio i miei auguri, un saluto Dott.ssa Eleonora Donatelli
Dott.ssa Emanuela Graziano
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile Utente, dal suo racconto emerge tutta la sua sofferenza, ma mi sento di sottolineare che scrivendo qui lei non solo ha riconosciuto di avere un problema, ma sta anche cercando qualcuno con cui affrontarlo. Questo dimostra una grande forza e la volontà di migliorare la sua condizione. Sono certa che un percorso di psicoterapia potrà aiutarla molto.
Un grosso in bocca al lupo per tutto.
Dott.ssa Emanuela Graziano
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Caro Utente, mi dispiace molto per quello che sta passando, nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico.
Resto a disposizione,anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Dott. Luca Russo
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Varese
Caro e gentile utente , sono molto dispiaciuto per la sua situazione e accolgo il suo disagio che sento sia molto radicato.
Proprio su questo vorrei soffermarmi , sul grado di consapevolezza che dimostra in quello che è il suo passato e il suo presente.
Sta dimostrando di avere il centro di quello che accade nel qui ed ora e in questo sta chiedendo aiuto anche semplicemente esplicitando quanto sta sentendo e provando.
Quello che vorrei aggiungere è che lei non è inutile per la sua famiglia perché sta cercando con tutti i suoi strumenti di combattere ed uscire da questa zona d'ombra .
Le persone che le sono accanto sono un supporto e questa rete sarà ed è necessaria per il futuro.
Ora a fronte di questo , può rivolgersi ad un terapeuta che le indicherà il percorso alla ricerca di tutte le risorse di cui dispone e che l'aiuteranno in questo cammino .
Potrebbero esserle d'aiuto delle sedute di Psicoterapia Ipnotica volta al rafforzamento dell'io.
Resto a sua completa disposizione per qualsiasi chiarimento o domande che vorrà sottopormi.
Un abbraccio forte.
Dr. Luca Russo
Dott.ssa Francesca Racca
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Buonasera, la depressione può portarci via tutto, l'energia, il desiderio, la motivazione, la fiducia..ma quello che mi verrebbe da chiederle è: cosa significa questo "tutto" per noi?, "Quale è il significato più profondo che si cela dietro i sentimenti depressivi? Da dove viene e dove ci conduce?". Secondo Jung, l'attenzione va volta nel nostro passato, per guardare allo stesso tempo al futuro e potersi così fermare nel presente della nostra vita. I farmaci possono solo rappresentare una stampella in questo cammino, da affiancare quando è più difficile camminare, per poi toglierla quando sentiamo di reggerci nuovamente sulle nostre gambe.
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buongiorno, credo che sia comprensibile il suo malessere visto che ha perso tutti i suoi punti di riferimento: lavoro e rapporto coniugale. Ricominciare è sempre possibile ma le energie che le mancano vanno cercate dentro di sé, non sono solo i farmaci che possono aiutarla. Un appoggio esterno, professionale, potrebbe giovarle molto. Valuti la possibilità di cercare uno psicoterapeuta con il quale si trovi bene, si merita un'altra possibilità.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Cristina Campigli
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Sarnico
Mi dispiace molto sentire che sta attraversando un momento così difficile. La depressione è una malattia seria e richiede il supporto adeguato. È importante cercare aiuto professionale e condividere i suoi sentimenti con persone di fiducia. Non sottovaluti la situazione. Cerchi supporto professionale e non esiti a parlarne in famiglia. La depressione può essere gestita e superata, ma è importante affidarsi a professionisti per affrontarla.
Dott.ssa Martina Sanvito
Psicologo, Psicologo clinico
Trento
Buongiorno, la sua sofferenza trapela attraverso le righe. Credo che prendersi del tempo per affrontare le proprie dinamiche e le proprie sofferenze sia un passo difficile ma necessario al benessere personale. La farmacoterapia può aiutare, secondo prescrizione medica, ma anche ipotizzare un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a uscire dal tunnel depressivo.
Rimango disponible per informazione
Cari Saluti
Dr.ssa Martina Sanvito
Dott.ssa Eleonora Poduti
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, dalle sue parole emerge tutta la sofferenza e il dolore che sta attraversando. Mi sembra però importante illuminare anche una sua risorsa, che è forse poco visibile in questo momento difficile, ma c'è e si fa sentire potentemente. Lei ha deciso di scrivere su questo portale e di chiedere aiuto e consigli non per lasciarsi andare all'oblio, ma per emergerne! C'è quindi una parte di lei vitale e che non si sta arrendendo. Facendo leva su questa, sarebbe utile per lei contattare dei professionisti che possano aiutare lei e la sua famiglia ad affrontare al meglio, e tutti insieme, questo stesso dolore che vi accomuna, ma che ognuno esprime nel suo personale modo.

Un caro saluto!
Dott.ssa Aurora Quaranta
Psicologo, Psicologo clinico
Vimodrone

Caro lettore,

Sono profondamente dispiaciuto per la tua difficile situazione e per il dolore che stai provando. È chiaro che stai attraversando un periodo di grande sofferenza, e posso solo immaginare quanto sia difficile affrontare la depressione, specialmente quando sembra che tutto sia crollato attorno a te.

È importante riconoscere il coraggio che hai avuto nel condividere la tua storia e il tuo dolore. Il fatto che tu stia cercando aiuto e cercando risposte è un segno di forza e resilienza, non di debolezza.

La depressione può essere una malattia terribile che può farci sentire impotenti e senza speranza. Capisco che prendere farmaci possa sembrare scoraggiante, ma è importante considerare che ci sono molte opzioni di trattamento disponibili, tra cui terapia psicologica, sostegno emotivo, e talvolta farmaci che possono aiutare a gestire i sintomi e a recuperare un senso di benessere.

Vorrei invitarti a cercare supporto da parte di professionisti della salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra, che possono aiutarti a esplorare le tue emozioni, identificare strategie di coping efficaci e sviluppare un piano di trattamento personalizzato.

Inoltre, è importante coinvolgere anche la tua famiglia in questo processo. Comunicare apertamente con tua moglie riguardo ai tuoi sentimenti e alla tua situazione può essere il primo passo per trovare un sostegno reciproco e affrontare insieme questa sfida.

Ricorda che la tua vita ha un valore inestimabile e che ci sono persone disposte ad aiutarti ad affrontare questa tempesta. Anche se può sembrare impossibile al momento, ci sono vie di uscita dalla depressione e c'è speranza per un futuro migliore. Ti incoraggio a non arrenderti e a cercare il supporto di cui hai bisogno per superare questo momento difficile.

Ti invio tutto il mio sostegno e gli auguri per un percorso di guarigione e rinascita. Se ti senti in pericolo imminente o hai pensieri suicidi, ti prego di cercare assistenza immediata chiamando i numeri di emergenza locali o recandoti al pronto soccorso più vicino.

Spero che tu possa trovare la forza e il coraggio di superare questa prova e di trovare la luce alla fine del tunnel. Se hai bisogno di ulteriore supporto o semplicemente di qualcuno con cui parlare, non esitare a cercare aiuto. Siamo qui per te.
Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Gentile utente, in questo contesto, potrebbe essere utile considerare un approccio terapeutico che tenga conto della dimensione sistemica e relazionale della tua situazione. La depressione che stai vivendo non riguarda solo te, ma anche la tua famiglia e la tua relazione con tua moglie. Potrebbe essere importante coinvolgere anche lei nelle terapie, in modo da lavorare insieme per superare questa difficile situazione.
Inoltre, potresti valutare l'opportunità di cercare un supporto psicologico specializzato in depressione, che possa aiutarti ad affrontare i tuoi sentimenti di impotenza, disperazione e mancanza di prospettive. Anche se hai avuto esperienze negative con i farmaci in passato, potresti parlare con uno psichiatra per valutare la possibilità di una terapia farmacologica appropriata e personalizzata, che potrebbe aiutarti a riprendere energia e motivazione per affrontare la situazione.
Infine, potresti considerare di contattare un professionista del lavoro che possa supportarti nella ricerca di un nuovo impiego, tenendo conto delle tue competenze e della tua esperienza lavorativa. Non rinunciare alla possibilità di ricostruire una nuova vita professionale e personale, anche se può sembrare difficile al momento.
Ricorda che chiedere aiuto è un atto di coraggio e non di vigliaccheria. Sei una persona importante per la tua famiglia e per te stesso, e è importante lavorare insieme per superare le difficoltà e trovare nuove prospettive di vita. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba.
Dott.ssa Annalisa Pasquale
Psicologo, Psicologo clinico
Bisceglie
Salve, comprendo il suo stato e immagino quanto possa essere complicato avere uno stand-by dalla vitalità e dal provare interesse in quello che si fa.
Quando si vive una perdita, la nostra mente in automatico attiva una serie di reazioni che fanno parte di un processo di accettazione della perdita. Quanto più il bene perso aveva un valore, tanto più questo processo sarà doloroso.
Nel suo caso, un percorso psicologico può aiutarla ad uscire da quei pensieri che potrebbero bloccarla nel non considerarsi più amabile, degno ed aiutarla invece a riprendere in mano il suo intero progetto esistenziale. Sono a disposizione per un colloquio anche online e se dovesse percepirsi in uno stato di tensione eccessiva contatti i numeri sempre in linea e disposizione. Dott.ssa Annalisa Pasquale
Dott.ssa Florence Rosati
Psicologo, Psicologo clinico
Ariccia
Buona sera. È evidente quanto lei stia lottando in questa situazione estremamente difficile. La depressione può far sembrare ogni difficoltà insormontabile, e la perdita del lavoro, insieme al senso di isolamento, può portare a un profondo scoraggiamento. Il suo valore non è legato alla sua capacità di lavorare o reagire immediatamente agli ostacoli. La depressione richiede un trattamento adeguato e non è un segno di debolezza personale.

La incoraggio a cercare supporto, sia professionale che emotivo. Parli con uno psicologo o un terapeuta, anche se lei si trova all'estero, poiché molti offrono consulenze online. Anche il supporto di gruppi di auto-aiuto può essere di grande beneficio. Inoltre, comunichi apertamente con sua moglie riguardo ai suoi sentimenti e difficoltà. Affrontare la situazione insieme potrebbe rafforzare la vostra relazione e aiutarla a trovare un senso di solidarietà. Chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma un passo fondamentale verso la guarigione e la consapevolezza.
Dott.ssa Giuliana Gaudieri
Psicologo, Psicologo clinico
Bassano del Grappa
Nei periodi di depressione è normale che i pensieri diventino soffocanti, le energie sono impegnate a superare la giornata ed è facile credere di non poter affrontare anche le più piccole cose. I farmaci aiutano, ma da soli possono non essere sufficienti a produrre il cambiamento che serve per uscire da un periodo così duro. Ci sono tante cose in ballo, ed è comprensibile che si senta schiacciato da tutto ciò. Un percorso di supporto psicologico può aiutare a capire come riconoscere gli schemi che mantengono la situazione e a intervenire per modificarli, in modo da poter ridurre la sofferenza ed essere preparati quando le cose diventano troppo per essere affrontate.
Dott.ssa Gessica Turiello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Salerno
Salve, dalle sue parole mi pare di capire che attualmente viva una situazione di umore depresso, reattivo ad una situazione molto particolare e circoscritta: la perdita del lavoro. Tuttavia, mi sembra che nella sua vita abbia attraversato anche fasi di grande "attività" e soddisfazione, riuscendo tutto sommato a portare avanti e a dare slancio alla sua vita. Sarebbe utile capire quali risorse ci sono state un tempo, che ora le sembrano inaccessibili e se possono essere riattivate.. Un professionista della salute mentale potrebbe aiutarla a capire come affrontare questo difficile momento di stallo.
Saluti,
Dott.ssa GT.
Dott.ssa Giulia Ruffino
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Cossato
Capisco profondamente la tua sofferenza, la frustrazione che deriva da un vissuto di cambiamento doloroso e dalle difficoltà a trovare una via di uscita. La tua esperienza sembra essere un intreccio complesso di sfide esistenziali, familiari ed emotive. La depressione che stai vivendo, accompagnata dal senso di impotenza e rassegnazione, può sicuramente sembrare un muro insormontabile, ma vorrei offrirti una prospettiva che può aprire uno spazio di comprensione e di trasformazione.

Dal punto di vista junghiano, ciò che stai vivendo potrebbe essere visto come una crisi dell'individuo, un periodo di "ombra" in cui tutte le parti di te che sono state negate o non viste emergono in modo potente. La depressione, in questo contesto, non è solo un sintomo, ma può essere anche un segnale che qualcosa di più profondo sta cercando di emergere, magari un aspetto della tua psiche che non è stato integrato o riconosciuto. La tua reazione al cambiamento e la tua percezione di esserti "lasciato andare" potrebbero essere viste come il rifiuto di un processo di trasformazione che, se affrontato, ti potrebbe portare a una nuova consapevolezza e ad una rinascita, anche a livello personale e lavorativo.

Il conflitto con tua moglie è un altro aspetto cruciale. Il fatto che lei non riesca a vedere la tua sofferenza, e che tu ti senta incomprensibile agli occhi suoi e della famiglia, può essere vissuto come un ulteriore peso. Jung parlava di "relazioni speculari" in cui le dinamiche familiari riflettono, in modo a volte doloroso, il nostro rapporto con noi stessi. Potrebbe essere utile esplorare insieme la tua relazione con tua moglie, non solo in termini di ciò che è successo, ma anche in relazione a ciò che sta accadendo dentro di te. La sua reazione pragmatica potrebbe essere, in parte, una difesa per non affrontare l'incertezza o la fragilità che sta emergendo nel contesto familiare. Allo stesso tempo, la tua difficoltà ad adattarti potrebbe essere la chiave per comprendere un conflitto interno tra il desiderio di lasciarsi andare e la spinta a mantenere un legame vitale con gli altri.

In termini pratici, sebbene tu sembri essere profondamente avverso ai farmaci, potrebbe esserci spazio per una combinazione di psicoterapia e supporto farmacologico che ti aiuti a riacquistare il senso di agio nel tuo corpo e nella tua mente. La terapia psicodinamica junghiana, come la vedo, offre un percorso lungo, ma arricchente, per integrare le parti rimosse della psiche, dare valore ai sogni e alle immagini interiori, e riscoprire risorse nascoste.

Non è facile affrontare la paura del fallimento, soprattutto quando si tratta di un cambiamento di vita significativo. Ma la tua capacità di guardare alla tua storia lavorativa e al valore che hai portato alla tua famiglia rimane intatta. Il significato che potresti dare a questa fase della tua vita potrebbe non essere solo legato al lavoro o agli obblighi, ma anche alla possibilità di rientrare in contatto con un senso più profondo di te stesso, che non dipenda da ciò che puoi o non puoi fare in termini materiali.

Infine, la domanda "fino a quando preserverò la famiglia?" è una riflessione che porta con sé una visione di responsabilità che va oltre l'emergenza immediata. Il passaggio alla consapevolezza che la tua famiglia non si trova solo in una crisi economica, ma anche in una crisi esistenziale e relazionale, potrebbe aprire un dialogo nuovo con tua moglie, una comunicazione che non sia solo razionale, ma anche emotiva e profondamente comprensiva.

La strada potrebbe essere tortuosa, ma è possibile, attraverso l’ascolto profondo e la cura della tua psiche, riscoprire il valore e la potenza che sono dentro di te.
Dott.ssa Ambra Bottari
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Mi dispiace profondamente per quello che stai vivendo, è evidente quanto tu stia affrontando una battaglia difficile. La depressione può davvero rendere tutto insormontabile, e il fatto che tu ti senta così sopraffatto è comprensibile. Le tue emozioni sono importanti e la sensazione di non avere più forze è reale. Tuttavia, non sei un peso per la tua famiglia; stai vivendo una difficoltà che non dipende da te, ma che merita di essere affrontata con supporto. Potresti considerare di cercare aiuto professionale, anche per gestire il rifiuto verso i farmaci: ci sono trattamenti alternativi che potrebbero aiutarti senza farti sentire "rincretinito". Anche se la strada è difficile, individuare quale piccolo passo ti consentirebbe di prenderti cura di te stesso potrebbe fare la differenza. Ti auguro il meglio!
Salve, quando ha avuto i primi due periodi depressivi è stato anche in cura presso uno psicoterapeuta? Si era trovato bene?
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Mi dispiace molto per il dolore e la sofferenza che stai vivendo. La depressione è una condizione complessa che può portare a sentirsi svuotati e privi di speranza, soprattutto quando si accumulano difficoltà sul piano personale, familiare e lavorativo.

Il fatto che tu abbia trovato la forza di scrivere e condividere ciò che provi è già un segnale importante: dimostra che una parte di te desidera trovare una via d'uscita, anche se ora può sembrare difficile da vedere.

La depressione tende a distorcere la percezione di sé e delle proprie capacità, facendo apparire ogni ostacolo insormontabile. È fondamentale ricordare che non sei solo e che questo stato non definisce il tuo valore come persona o come compagno di vita.

È comprensibile che tua moglie possa avere difficoltà a comprendere appieno la tua sofferenza. Spesso chi ci sta vicino può non percepire la profondità del nostro dolore, reagendo in modo diverso di fronte alle stesse difficoltà. Tuttavia, il dialogo aperto e la condivisione sincera dei tuoi sentimenti possono essere un primo passo per riavvicinarsi e affrontare insieme questo momento.

La perdita del lavoro, le preoccupazioni economiche e l'età che avanza possono sembrare ostacoli insuperabili, ma è possibile trovare nuove strade e ricostruire, anche partendo da una situazione che ora sembra compromessa.

Ti incoraggiamo fortemente a non affrontare questa battaglia da solo. Rivolgersi a uno psicoterapeuta può fare una grande differenza nel ritrovare il senso di speranza e nel riscoprire risorse che ora sembrano lontane. La terapia, anche in assenza di farmaci, può aiutarti a comprendere meglio i tuoi pensieri e le tue emozioni, costruendo strumenti per gestire il dolore e ritrovare gradualmente la forza di reazione.

Sarebbe utile e consigliato approfondire la situazione con uno specialista per affrontare la depressione e ricostruire un equilibrio personale e familiare.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Silvia Caruso
Psicologo, Psicologo clinico
Palazzolo sull'Oglio
Buongiorno, il consiglio che mi sento di darle è quello di intraprendere un percorso psicologico così da poter affrontare la sua difficoltà. Successivamente insieme al suo terapeuta si potrà pensare se contattare o meno uno psichiatra. Infatti una terapia farmacologica fatta correttamente può aiutarla, specie seguendo al contempo un percorso psicologico. Cordialmente, Dott.ssa Caruso
Dott.ssa Angelica Dalmasso
Psicologo, Psicologo clinico
Alba
Gentile signore,

le sue parole esprimono una sofferenza profonda, ma anche una grande lucidità e dignità. L’approccio fenomenologico-dinamico vede in ciò che lei sta vivendo non una malattia da correggere, ma un grido di senso: un dolore che nasce dalla perdita di riferimenti, dal sentirsi non più riconosciuto, non più visto.

Lei non è un peso, né un vigliacco. È un uomo che ha dato tanto e che oggi si sente svuotato, ferito, stanco. Ma anche questo ha un significato, e va accolto, non giudicato. Il primo passo non è “reagire”, ma permettersi di essere ascoltato, anche nella disperazione.

Non deve farcela da solo. Esistono percorsi terapeutici che partono proprio da qui, dal suo sentire. Se lo desidera, sono qui per continuare a parlarne. Con rispetto. E senza fretta.

Dott.ssa Angelica Dalmasso
Dott.ssa Martina Baiocchi
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
La ringrazio per aver condiviso con noi questo momento così doloroso della sua vita. Posso solo immaginare quanto sia difficile affrontare non solo la perdita del lavoro, ma anche quella sensazione di non avere più energie e la preoccupazione di deludere le persone che ama.
La perdita del lavoro può scuotere profondamente il nostro senso di chi siamo e del nostro valore, specialmente quando il lavoro ha rappresentato per anni una parte importante della nostra identità e delle nostre relazioni quotidiane. Questi pensieri che descrive, come il sentirsi senza energie o la paura di essere una delusione parlano di una sofferenza molto profonda che merita tutta l'attenzione e il rispetto possibili.
Quello che sta vivendo non è qualcosa che deve affrontare da solo. La invito a cercare un aiuto psicologico: un professionista potrà offrirle uno spazio sicuro dove elaborare non solo il dolore per la perdita del lavoro, ma anche tutti i significati che questa esperienza ha nella sua storia personale. Se si trova all'estero o ha difficoltà a raggiungere uno studio, molti professionisti offrono anche consulenze online che possono essere altrettanto efficaci.
Parlare con qualcuno che può davvero aiutarla rappresenta il primo passo per attraversare questa fase buia e riscoprire, con il tempo, nuove possibilità e significati nella sua vita.
La sua vita ha valore, e con l'aiuto giusto è possibile trovare nuove strade anche quando tutto sembra impossibile.
Dott.ssa Claudia Quaglieri
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Lido Di Ostia
Gentile Utente,
mi dispiace molto per le difficoltà che sta attraversando. Dalle sue parole comprendo una forte sofferenza e un senso di impotenza oltre alla senzazione di forza e volontà che vengono a mancare e capisco come tutto questo possa apparire come un mostro invisibile ed impalpabile.
Lei scrive che ha già sofferto di depressione in passato e che non vuole ricorrere ai farmaci che le danno una sensazione di "rimbambimento". Immagino Lei abbia già fatto ricorso alla psicoterapia, tuttuvia, vorrei incoraggiarla a fare questa esperienza se non l'ha mai fatta o a riprendere se ha chiuso o interrotto in passato.
E' importante sottolineare che nei casi di depressione moderata o grave insiema alla psicoterapia è opportuno aiutarsi anche con la terapia farmacologica, per un periodo di tempo, minimo 6 mesi. Un percorso integrato di questo genere la aiuterebbe a eliminare i sintomi della depressione ma anche a comprendere se stesso piu' profondamente per imparare a sostenersi nei momenti difficili della vita.
Come lei si sente oggi , i pensieri negativi che le vengono in mente, la mancanza di forze e di motivazione, l'apatia non descrivono la persona che lei è ma sono la manifestazione della depressione che sta attraversando. Occorre curarla prima possibile.
Un caro saluto.
Dott.ssa Claudia Quaglieri
Dr. Antonio Radino
Psicologo, Psicologo clinico
Floridia
Salve, le sue parole trasmettono con chiarezza quanto dolore, stanchezza e senso di solitudine sta affrontando. È comprensibile che, dopo anni di lotta e una nuova caduta così pesante, possa sentirsi svuotato di energie e motivazioni. Ciò non significa che lei sia debole ma significa solo che in questo momento è molto provato, e sta cercando di resistere con le forze rimaste. Alcuni punti importanti: non è solo!!! Chiedere aiuto non è arrendersi: un supporto psicologico può darle uno spazio sicuro dove alleggerire questo peso e costruire nuovi punti di appoggio. Parlare può salvare il suo stato d’animo e migliorare la sua qualità di vita. Si confidi con le persone più care. Trovi qualche attività che possa aiutarla a distrarsi, faccia questo in maniera razionale. In conclusione, inizi dal primo passo, non restare solo in questo momento. Spero di esserle stato di aiuto.
Dott.ssa Cecilia Cicchetti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Ciao, sento tutta la tua stanchezza e il peso enorme che porti sulle spalle: la perdita del lavoro, la depressione, il senso di fallimento e di essere un peso sono ferite profonde che minano la speranza. Ma il fatto che tu abbia scritto qui, nonostante tutto, significa che dentro di te c’è ancora una parte che vuole essere ascoltata e che non si è arresa. Non sei un vigliacco: sei una persona provata dalla vita, che ha dato tanto e ora è esausta. A 57 anni non è finita: con il giusto sostegno — psicologico, medico, e anche pratico — è possibile rialzarsi, anche se ora ti sembra impossibile. Ti invito a chiedere aiuto subito, anche ai servizi pubblici o a un medico, spiegando quanto stai male. Non sei solo e non devi affrontarlo da solo: chiedere aiuto non è debolezza, è il primo passo per tornare a respirare.
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, il desiderio di “volatilizzarsi” e di lasciarsi andare indica che sta vivendo un momento di grande vulnerabilità e che ha bisogno di un sostegno immediato. Le suggerisco con forza di rivolgersi al più presto a uno psicologo psicoterapeuta o, se non si sente al sicuro, di contattare subito i servizi d’emergenza del Paese in cui vive. In caso di pensieri autolesivi o di suicidio è essenziale non affrontare tutto da solo, ma cercare immediatamente aiuto medico e psichiatrico, anche recandosi al pronto soccorso. Oltre al supporto farmacologico, che deve essere sempre valutato dal medico o dallo psichiatra, può trarre giovamento da percorsi terapeutici mirati come l’EMDR o la psicoterapia umanistica, che hanno dimostrato efficacia nel lavorare su traumi e depressione cronica. Un percorso di questo tipo può aiutarla a ritrovare, passo dopo passo, risorse interne che ora sembrano esaurite ma che non sono scomparse. Non è un “vigliacco” e non è un peso: ciò che sta affrontando è una malattia e non una debolezza del carattere. Chiedere aiuto è un atto di forza e può rappresentare il primo passo per proteggere sé stesso e la sua famiglia.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Letizia Nobilia
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Roma
Buonasera, la ringrazio sinceramente per aver trovato la forza per aver condiviso con tanta lucidità un dolore così profondo. Le sue parole raccontano una sofferenza che va avanti da tempo, e comprendo quanto possa essere stancante vivere ogni giorno con la sensazione di non avere più energie, né per sé né per chi si ama. È evidente che sta attraversando un momento molto difficile, e la perdita del lavoro, unita alla distanza da casa e alle tensioni familiari, può aver reso tutto ancora più pesante. Quando la depressione arriva a farle pensare di 'lasciarsi andare', non è debolezza né vigliaccheria, è il segno di quanto sia esausta, e di quanto abbia bisogno di essere sostenuta in modo concreto e sicuro.
Non deve affrontare questo dolore da solo. Le suggerisco di rivolgersi a un professionista della salute mentale nel luogo in cui vive: può contattare un centro di salute mentale, un medico o uno psicologo, oppure, se si sente in pericolo o teme di poter farsi del male, è molto importante che si rivolga subito al pronto soccorso o ai servizi di emergenza locali. Anche parlarne con qualcuno di fiducia, adesso, può fare la differenza.
Capisco che possa essere stanco dei farmaci o dei tentativi passati, ma il fatto che scriva e chieda un parere dimostra che dentro di lei c’è ancora una parte che vuole provare a stare meglio, e questa è una risorsa preziosa. Non è mai troppo tardi per ricevere aiuto, e merita di essere accompagnato con rispetto e senza giudizio in questo momento difficile. Un abbraccio
Buonasera,
la ringrazio per aver condiviso un vissuto così difficile. Da ciò che descrive sembra che stia attraversando un periodo estremamente doloroso, fatto di perdite, senso di fallimento, stanchezza emotiva e molta solitudine. Quando una persona vive una combinazione di depressione, cambiamenti lavorativi e tensioni familiari, è possibile che tutto appaia pesante e insormontabile, anche se in passato si è sempre stati forti, attivi e affidabili.
Le sensazioni di “volersi lasciare andare”, di essere un peso per la famiglia o di non riuscire più a reagire potrebbero non essere un segno di debolezza, ma la conseguenza della sofferenza che porta con sé da tempo. A volte la depressione può far percepire la realtà come definitivamente compromessa, anche quando esistono ancora possibilità e risorse che in questo momento forse non riesce più a vedere.
È comprensibile che la situazione con sua moglie la faccia sentire ancora più solo: quando due persone vivono lo stesso evento ma reagiscono in modo diverso, può capitare che la comunicazione si blocchi e che il dolore non venga riconosciuto fino in fondo.
Da quanto scrive, sembra che stia chiedendo aiuto con grande lucidità: riconoscere che serve un sostegno esterno è già un passo importante. Non è necessario affrontare tutto da solo. Un colloquio con uno psicologo o psicoterapeuta, anche online se vive all’estero, potrebbe offrirle uno spazio protetto per alleggerire il peso che sta portando e per capire insieme come muoversi, un passo alla volta, senza pressioni immediate. In questo momento non è necessario “ricominciare da zero”: potrebbe essere molto più realistico iniziare semplicemente a ritrovare un po’ di stabilità emotiva.
Anche dal punto di vista medico, potrebbe essere utile valutare nuovamente, con un professionista di riferimento, se esistano alternative terapeutiche che non la facciano sentire “rincretinito”. Oggi esistono molte opzioni, diverse dalle terapie del passato, e non è detto che ciò che ha sperimentato prima debba ripetersi.
Le suggerirei quindi, con la massima delicatezza, di non restare solo con questi pensieri: non perché lei sia “un peso”, ma perché merita di essere sostenuto in un momento così complesso. Chiedere aiuto potrebbe essere il modo più concreto per prendersi cura di sé e, indirettamente, anche della sua famiglia.

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