Buongiorno sono una signora di 57 anni , tre anni fa mi sono separata ,la casa coniugale è stata ass
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Buongiorno sono una signora di 57 anni , tre anni fa mi sono separata ,la casa coniugale è stata assegnata a me e miei figli oggi maggiorenni.Il problema è questo circa un anno fa io e il mio ex coniuge ci siamo riavvicinati ci siamo dati un'altra possibilità per rimettere insieme il nostro rapporto,però legalmente non ci è stata nessuna riconciliazione.A distanza di tempo mi sono resa conto di aver commesso un enorme errore farlo ritornare ,in quanto i miei sentimenti per lui non sono più gli stessi.Ho parlato con lui ma non viole sentire ragioni e non vuole andarsene.Come dicevo prima la separazione è sempre valida ,come posso fare io sto male anche i miei figli che spesso mi accusano che non so quello che voglio e che mi devo accontentare ma io non me la sento ho un malessere interiore che mi attanaglia.Vorrei un consiglio .Grazie
Gentile signora,
credo che se lei è davvero convinta di voler chiudere definitivamente con suo marito dovrebbe rivolgersi a un avvocato. Ma mi sembra di intuire che le accuse dei suoi figli, la resistenza di suo marito e il malessere di tutti facciano vacillare la sua volontà e mettano in discussione la sua scelta o la possibilità di metterla in atto. In questo caso, mi rivolgerei a uno/a psicoterapeuta per mettere a fuoco la sua situazione interiore: cosa l'ha fatta tornare sui suoi passi la volta precedente: l'amore ancora presente per suo marito, sensi di colpa, altro? Queste spinte potrebbero ripresentarsi di nuovo se lei si decidesse ad attuare di nuovo la separazione? Cosa le rende difficile ora far valere la sua scelta? Da dove nasce esattamente il suo malessere? Ancor di più mi rivolgerei a uno psicoterapeuta se invece dovesse sentire in cuor suo che le residua una confusione interna o un dubbio su cosa davvero vuole. Potrebbe farsi sostenere anche rispetto al come aiutare i propri figli che immagino stiano a loro volta vivendo una situazione di confusione e precarietà affettiva. La saluto cordialmente
credo che se lei è davvero convinta di voler chiudere definitivamente con suo marito dovrebbe rivolgersi a un avvocato. Ma mi sembra di intuire che le accuse dei suoi figli, la resistenza di suo marito e il malessere di tutti facciano vacillare la sua volontà e mettano in discussione la sua scelta o la possibilità di metterla in atto. In questo caso, mi rivolgerei a uno/a psicoterapeuta per mettere a fuoco la sua situazione interiore: cosa l'ha fatta tornare sui suoi passi la volta precedente: l'amore ancora presente per suo marito, sensi di colpa, altro? Queste spinte potrebbero ripresentarsi di nuovo se lei si decidesse ad attuare di nuovo la separazione? Cosa le rende difficile ora far valere la sua scelta? Da dove nasce esattamente il suo malessere? Ancor di più mi rivolgerei a uno psicoterapeuta se invece dovesse sentire in cuor suo che le residua una confusione interna o un dubbio su cosa davvero vuole. Potrebbe farsi sostenere anche rispetto al come aiutare i propri figli che immagino stiano a loro volta vivendo una situazione di confusione e precarietà affettiva. La saluto cordialmente
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Buongiorno signora, per fare chiarezza qualora lei fosse ancora confusa su tale situazione, potrebbe richiedere una consulenza di psicoterapia familiare che potrebbe portarvi ad un chiarimento e confronto reciproco con suo marito e i suoi figli. Se avesse bisogno, invece, di far chiarezza da sola le consiglio una psicoterapia individuale.
Cari saluti
Cari saluti
Salve, il suo è uno di quei problemi dove più si aspetta di decidere più il problema si aggrava.
Faccia subito quello che deve essere fatto, finchè il problema è ancora agli inizi.
Saluti
Dott. Vincenzo Cappon
Faccia subito quello che deve essere fatto, finchè il problema è ancora agli inizi.
Saluti
Dott. Vincenzo Cappon
Salve signora è probabile che la scelta di tentare un riavvicinamento con suo marito era mossa la un desiderio di Ricostruire qualcosa che forse in questo momento non c'è più punto Ma da quanto racconta Mi sembra di capire che abbia già riflettuto su cosa possa essere meglio per lei. Concordo con la collega secondo cui è bene che si rivolga a un avvocato per la gestione di questa pratica. È chiaro che la separazione non piaccia a nessuno ma di fatto continuare in questi termini diventa lesivo è doloroso per tutti
Salve signora , mi sembra che lei sia la portavoce di un malessere che coinvolge a diverso titolo tutta la famiglia . Mi sento di consigliarle una psicoterapia di coppia e se volessero partecipare anche i figli, una psicoterapia familiare . Inoltre per rassicurarla occorre anche un colloquio con il suo avvocato per avere le idee chiare sul da farsi . Non molli la presa !! Un abbraccio
Salve, capisco che molte volte per il bene dei nostri figli si mettono in moto dei comportamenti che forse fino in fondo non ne siamo molto convinti, ed il più delle volte sbagliamo. Quindi lei ha voluto riunire la famiglia, ma non ce la fa a portare avanti questo rapporto, stando male lei, suo marito ed i suoi figli. Sarebbe bene che prima che prenda una nuova decisione e dopo magari si penta, le consiglio di eseguire dei colloqui psicologici per farsi aiutare a capire se sta facendo la scelta giusta e poi non stare male lei ed i suoi figli nuovamente, dott. Eugenia Cardilli.
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Salve. Il suo problema si può risolvere solo se riesce a farsi aiutare a far chiarezza dentro di sé. È Una decisione importante per la sua vita pertanto è opportuno che consulti uno specialista che la sappia ascoltare e guidare.
Cordiali Saluti Dottor Grilli
Cordiali Saluti Dottor Grilli
Buongiorno. Concordo con i colleghi sulla proposta di una consulenza di modello sistemico-familiare. Il vostro sistema in questa fase sta presentando la faccia dell'ambiguità e dell'incoerenza. Questa fa male a tutti (genitori e figli), in quanto alimenta illusioni, speranze, ma anche visioni di sé e del proprio ruolo nella famiglia alterate e inautentiche. Cordialmente
Gentile Signora, questo malessere che la attanaglia ha un senso che vuole essere compreso. Le suggerirei prima di parlare con il suo avvocato per capire quali sono gli aspetti pratici e legali che lei può seguire, ma in parallelo le consiglierei un breve percorso di counseling di coppia (con uno psicologo-psicoterapeuta) per fare chiarezza nei vostri sentimenti e bisogni attuali e trovare una soluzione che soddisfi entrambi e permetta di ritrovare un nuovo equilibrio familiare il più rapidamente possibile. Cordiali saluti
Le incertezze non fanno bene a nessuno. Deve al più presto valutare cosa vuole veramente ed agire di conseguenza prima di inasprire gli animi ed essere tutti insoddisfatti . Si faccia eventualmente aiutare da uno psicologo psicoterapeuta. Saluti Lina Isardi
Buonasera,
è in una situazione di confusione e malessere e la strada migliore è farsi aiutare. Il problema che descrive riguarda l'intero sistema familiare. Immagino si sia creato un mix nocivo di rabbia, dolore, paura. Il mio consiglio è quindi di rivolgersi ad un terapeuta familiare. Se non trova subito l'adesione di tutti i membri della famiglia stia tranquilla faccia lei il primo passo.
è in una situazione di confusione e malessere e la strada migliore è farsi aiutare. Il problema che descrive riguarda l'intero sistema familiare. Immagino si sia creato un mix nocivo di rabbia, dolore, paura. Il mio consiglio è quindi di rivolgersi ad un terapeuta familiare. Se non trova subito l'adesione di tutti i membri della famiglia stia tranquilla faccia lei il primo passo.
Buongiorno,
Concordo con i colleghi che Le hanno consigliato di rivolgersi ad uno psicoterapeuta sistemico-relazionale. Una consulenza di questo tipo potrà aiutare Lei e la sua famiglia ad affrontare al meglio questa situazione dolorosa, oltre che a fare chiarezza dentro di sè.
Saluti,
GF
Concordo con i colleghi che Le hanno consigliato di rivolgersi ad uno psicoterapeuta sistemico-relazionale. Una consulenza di questo tipo potrà aiutare Lei e la sua famiglia ad affrontare al meglio questa situazione dolorosa, oltre che a fare chiarezza dentro di sè.
Saluti,
GF
credo che un percorso psicologico per lei , fatto in solitudine, per rafforzare sè stessa , la sua indipendenza, la sua forza interiore è quello che ci vuole.
in seguito si può pensare ad un eventuale terapia familiare.
in seguito si può pensare ad un eventuale terapia familiare.
Cara signora, sembrerebbe che la scelta di separarsi da suo marito la prima volta così come quella di riprovare a stare insieme non siano state sufficientemente elaborate. Spesso ci si ritrova dominati da sentimenti ambivalenti ed alla fine si prende una decisione senza la totale consapevolezza . Forse ora è arrivato il momento di far luce su ciò che realmente sperimenta. Certamente per i figli accettare il dolore della separazione dei genitori è un processo molto complesso, ancor di più se devono passarci due volte, per aiutare se’ stessa a liberarsi dai sensi di colpa e poter essere di supporto anche ai suoi figli, potrebbe iniziare un percorso di psicoterapia, l’aiuterebbe a sciogliere i nodi e a superare questo periodo tormentato .
Cordialmente
Dr.ssa Russo
Cordialmente
Dr.ssa Russo
Buongiorno signora,
come già sottolineato da qualche collega la via di risoluzione del problema, in questo caso, dovrebbe passare attraverso la figura di un avvocato, però probabilmente le circostanze intorno a lei (accuse dei figli, presa di posizione forte da parte del suo ex marito,...) fanno vacillare la sua determinazione a proseguire. Credo dunque che potrebbe essere per lei utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta della sua zona per lavorare sulla fine di questa relazione, sul suo desiderio di scaricare quello che oggi vive come un peso per poi, una volta conquistata una posizione emotiva salda in merito, proseguire con i passi concreti più adeguati per la risoluzione della cosa.
Resto a disposizione per approfondimenti.
Cordialmente,
Dott.ssa Arianna Sala - Cernusco sul Naviglio
come già sottolineato da qualche collega la via di risoluzione del problema, in questo caso, dovrebbe passare attraverso la figura di un avvocato, però probabilmente le circostanze intorno a lei (accuse dei figli, presa di posizione forte da parte del suo ex marito,...) fanno vacillare la sua determinazione a proseguire. Credo dunque che potrebbe essere per lei utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta della sua zona per lavorare sulla fine di questa relazione, sul suo desiderio di scaricare quello che oggi vive come un peso per poi, una volta conquistata una posizione emotiva salda in merito, proseguire con i passi concreti più adeguati per la risoluzione della cosa.
Resto a disposizione per approfondimenti.
Cordialmente,
Dott.ssa Arianna Sala - Cernusco sul Naviglio
Gentilissima, in un caso come il Suo è necessario coinvolgere più professionisti. Dal punto di vista legale ha necessità di un avvocato - che contatterei quanto prima. Dal punto di vista personale ha necessità di uno psicoterapeuta; non coinvolgerei l'ex marito e inizialmente non coinvolgerei nemmeno i figli. Lei ha bisogno di uno spazio inizialmente personale nel quale potete esprimere il Suo malessere e comprendere i motivi della Sua sofferenza. In un secondo momento sarà eventualmente opportuno un colloquio con i figli per aiutarLa a modificare il rapporto. In questo momento non lo vedo utile - nel senso che non sortirebbe l'effetto desiderato. In bocca al lupo, cordialità. DMP
Buongiorno signora, Le consiglierei prima di fare chiarezza su un piano personale e poi eventualmente procedere con una terapia familiare.
Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti.
In questo periodo potrebbe iniziare anche con una consulenza breve on-line.
La saluto con cordialità Antonella
Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti.
In questo periodo potrebbe iniziare anche con una consulenza breve on-line.
La saluto con cordialità Antonella
Buongiorno. La separazione e la conseguente sensazione di malessere e fallimento, spesso può portare a prendere in considerazione di realizzare opzioni che poi si verificano essere nocive per tutto il sistema familiare.
Potrebbe esserle d aiuto optare per un percorso psicoterapeutico che potrebbe permetterle innanzitutto di mettere i tasselli del suo puzzle interiore al loro posto, ed in seguito di gestire al meglio le dinamiche relazionali con i suoi figli
Potrebbe esserle d aiuto optare per un percorso psicoterapeutico che potrebbe permetterle innanzitutto di mettere i tasselli del suo puzzle interiore al loro posto, ed in seguito di gestire al meglio le dinamiche relazionali con i suoi figli
Buongiorno, lei parte da una definizione importante, non vuole più investire affettivamente e relazionalmente nel rapporto con il suo ex-marito. Penso che il primo passo da fare sia quello di rivolgersi al suo avvocato qualora suo marito non accettasse la chiusura della relazione e valutare con l'avvocato stesso come agire. Immagino comunque la sua difficoltà del momento, tenendo conto che nonostante il vostro rapporto coniugale si può chiudere, il vostro rapporto da genitori non può interrompersi perché i figli non si separano legalmente e non divorziano dai genitori. Qualora avesse bisogno di un sostegno in questo periodo, mi contatti. Un saluto, Alessandro D'Agostini
Gentile Signora,
la prima cosa "di pancia" che mi viene di dirle è : Non si senta in colpa.
A volte gli amori sono giostre strane, vanno su, vanno giu.
Comprendo il suo stato e credo che lei abbia bisogno di un buon avvocato che la segua e di uno psicologo che l'aiuti a elaborare il lutto della separazione.
Cordiali Saluti.
Dott.ssa Canino
la prima cosa "di pancia" che mi viene di dirle è : Non si senta in colpa.
A volte gli amori sono giostre strane, vanno su, vanno giu.
Comprendo il suo stato e credo che lei abbia bisogno di un buon avvocato che la segua e di uno psicologo che l'aiuti a elaborare il lutto della separazione.
Cordiali Saluti.
Dott.ssa Canino
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Buongiorno, come tutte le questioni di carattere emotivo-relazionali, le variabili che determinano l'equilibrio tra le parti, non possono essere attribuite ad una sola persona. Di conseguenza è importante per la propria salute emotiva scrollarsi quel senso di colpa derivante dalla "confusione" dei sentimenti.
Prima di passare per le maniere forti, cioè quelle legali, sarebbe molto utile che l'intero sistema familiare potesse confrontarsi in un posto neutrale, dove i singoli membri del sistema possono essere accolti nel migliore dei modi e trovare spiegazioni oltre che consapevolezze. Parlo della stanza di uno psicoterapeuta della famiglia, un luogo dove tutto potrebbe essere più chiaro per tutti. Cordialità
Prima di passare per le maniere forti, cioè quelle legali, sarebbe molto utile che l'intero sistema familiare potesse confrontarsi in un posto neutrale, dove i singoli membri del sistema possono essere accolti nel migliore dei modi e trovare spiegazioni oltre che consapevolezze. Parlo della stanza di uno psicoterapeuta della famiglia, un luogo dove tutto potrebbe essere più chiaro per tutti. Cordialità
buongiorno,
quello che mi sento di dirle è che una buona consulenza psicologica la può aiutare a chiarirsi le idee sui suoi profondi desideri.
Spesso queste situazioni si determinano proprio perché le persone non hanno consapevolezza dei propri bisogni.
quello che mi sento di dirle è che una buona consulenza psicologica la può aiutare a chiarirsi le idee sui suoi profondi desideri.
Spesso queste situazioni si determinano proprio perché le persone non hanno consapevolezza dei propri bisogni.
Salve, le consiglio di provare a fare chiarezza sulle proprie intenzioni e pensieri. In oltre un buona terapia potrà aiutarla a raggiungere l'equilibrio che sta cercando.
MMM
MMM
Gentile signora, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Il malessere che sente è un segnale di una situazione che non la fa vivere come vorrebbe e quindi la invito ad ascoltare questo malessere e prendersi cura di lei con un percorso di terapia. In questo modo potrà elaborare ciò che sente e ciò che vuole e fare chiarezza; sarà importante anche per risolvere le questioni aperte con i suoi figli.
Cordiali saluti, dottoressa Martina Buonocore.
Cordiali saluti, dottoressa Martina Buonocore.
Buongiorno signora, accolgo con premura le emozioni che sta provando. Ha guidato se stessa verso ragionamenti preziosi, ora può guidare se stessa verso un nuovo capitolo della sua vita. Non si nasce per sopportare e per accontentarsi. Cordiali saluti. Dott.ssa Grazia Paradiso
Buongiorno signora, ci sarebbero molte aree da approfondire. Ad esempio, cosa ha rappresentato per lei suo marito prima e dopo la separazione? E cosa ha rappresentato per il lei il ricongiungimento? rispetto al malessere che prova, a cosa è legato e da quanto tempo la "attanaglia"?
Le consiglio, quando vorrà, di approfondire il suo malessere ed i suoi bisogni e desideri, in modo riuscire a raggiungere l'equilibrio che cerca, con sé stessa e con l'altro
Le consiglio, quando vorrà, di approfondire il suo malessere ed i suoi bisogni e desideri, in modo riuscire a raggiungere l'equilibrio che cerca, con sé stessa e con l'altro
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Buonasera, mi rendo conto che la situazione che sta vivendo non sia semplice da gestire, sia per gli aspetti legali, sia per gli aspetti emotivi.
Il primo punto su cui mi concentrerei è quello emotivo in modo da chiarire definitivamente a se stessa quale direzione vuole prendere e a quel punto sarà anche per lei più semplice comunicarlo agli altri membri della famiglia e successivamente valutare il da farsi pratico. L'aspetto legale per l'appunto merita una consulenza legale. Ad ogni modo resto a disposizione. Dott.ssa Rossella Costagliola Lotorchisco
Il primo punto su cui mi concentrerei è quello emotivo in modo da chiarire definitivamente a se stessa quale direzione vuole prendere e a quel punto sarà anche per lei più semplice comunicarlo agli altri membri della famiglia e successivamente valutare il da farsi pratico. L'aspetto legale per l'appunto merita una consulenza legale. Ad ogni modo resto a disposizione. Dott.ssa Rossella Costagliola Lotorchisco
Mi dispiace molto che si senta così attanagliata. La prima cosa che le suggerisco è di seguire i suoi pensieri e sentimenti che la portano a dire di non provare più gli stessi sentimenti verso il suo ex marito. Potrebbe sentirsi in conflitto rispetto a quello che pensa che si aspettino gli altri da lei, come moglie e madre. Credo che le sarebbe utile trovare un suo spazio di riflessione con un psicoterapeuta per riflettere sul dolore che sta provando e poterne uscire fuori al meglio possibile. Ci pensi
Mi dispiace sentire che sta attraversando un momento difficile. È importante ricordare che solo lei può prendere decisioni riguardanti la sua vita e il suo benessere. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero esserle utili.
Cerchi supporto: È utile parlare con persone di fiducia, come amici, familiari o un consulente, per condividere i suoi pensieri e sentimenti. Ottenere un punto di vista esterno può offrirle una prospettiva diversa e supporto emotivo.
Comunichi chiaramente: Parli con il suo ex coniuge in modo onesto e sincero riguardo ai suoi sentimenti e alle sue intenzioni. Spieghi che ha commesso un errore nel tentare di ricominciare la relazione e che non prova più gli stessi sentimenti. Cerchi di essere chiara riguardo alla sua decisione e faccia presente che desidera andare avanti con la sua vita.
Consulti un avvocato: Se il suo ex coniuge si rifiuta di andarsene nonostante i suoi tentativi di comunicazione, potrebbe voler consultare un avvocato specializzato in diritto di famiglia. Un avvocato può consigliarla sulle opzioni legali disponibili per proteggere i suoi interessi e aiutarla a risolvere la situazione.
Consideri la terapia di coppia: Se ritiene che sia possibile risolvere i problemi tra lei e il suo ex coniuge, potrebbe valutare la possibilità di cercare la consulenza di un terapeuta di coppia. Un professionista può aiutarli entrambi a esplorare i loro sentimenti, comunicare in modo efficace e prendere decisioni informate sulla loro relazione.
Si prenda cura di sé: Durante questo periodo stressante, è importante dedicare del tempo a sé stessa e alle sue esigenze. Faccia attività che le piacciono, come esercizio fisico, hobby o momenti di relax. Concentri il suo benessere emotivo e fisico.
Ricordi che è normale sentirsi confusi e incerti in queste situazioni. Non dovrebbe sentirsi obbligata a rimanere in una relazione che non le rende felice. Sia gentile con sé stessa e cerchi di seguire il percorso che ritiene sia il migliore per lei e per i suoi figli.
Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione con me, e spero di sentirla presto!
Cerchi supporto: È utile parlare con persone di fiducia, come amici, familiari o un consulente, per condividere i suoi pensieri e sentimenti. Ottenere un punto di vista esterno può offrirle una prospettiva diversa e supporto emotivo.
Comunichi chiaramente: Parli con il suo ex coniuge in modo onesto e sincero riguardo ai suoi sentimenti e alle sue intenzioni. Spieghi che ha commesso un errore nel tentare di ricominciare la relazione e che non prova più gli stessi sentimenti. Cerchi di essere chiara riguardo alla sua decisione e faccia presente che desidera andare avanti con la sua vita.
Consulti un avvocato: Se il suo ex coniuge si rifiuta di andarsene nonostante i suoi tentativi di comunicazione, potrebbe voler consultare un avvocato specializzato in diritto di famiglia. Un avvocato può consigliarla sulle opzioni legali disponibili per proteggere i suoi interessi e aiutarla a risolvere la situazione.
Consideri la terapia di coppia: Se ritiene che sia possibile risolvere i problemi tra lei e il suo ex coniuge, potrebbe valutare la possibilità di cercare la consulenza di un terapeuta di coppia. Un professionista può aiutarli entrambi a esplorare i loro sentimenti, comunicare in modo efficace e prendere decisioni informate sulla loro relazione.
Si prenda cura di sé: Durante questo periodo stressante, è importante dedicare del tempo a sé stessa e alle sue esigenze. Faccia attività che le piacciono, come esercizio fisico, hobby o momenti di relax. Concentri il suo benessere emotivo e fisico.
Ricordi che è normale sentirsi confusi e incerti in queste situazioni. Non dovrebbe sentirsi obbligata a rimanere in una relazione che non le rende felice. Sia gentile con sé stessa e cerchi di seguire il percorso che ritiene sia il migliore per lei e per i suoi figli.
Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
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Buon giorno signora, alla luce delle informazioni che lei ci ha dato, le consiglio un percorso individuale di terapia psicologica, per fare luce su quelli che sono i suoi bisogni e desideri. Poi si faccia aiutare a gestire rapporti con i suoi figli e il suo ex marito liberandosi da obblighi e sensi di colpa.Resti a sua disposizione nel caso in cui volesse approfondire il discorso, online o in presenza. Saluti Dottoressa Raffaella Galati
Salve signora, le consiglio di esporre tutte le sue problematicità e perplessità a un professionista per poter giungere a una consapevolezza solida della situazione. Se si rende conto che effettivamente ciò che desidera è la separazione effettiva e quindi un suo allontanamento, allora può rivolgersi a un avvocato che sicuramente la guiderà nel come procedere. Importante però è che lei sviluppi una consapevolezza ferrea delle sue emozioni, dei suoi sentimenti e volontà.
Dott.ssa Marzia
Dott.ssa Marzia
buonasera cara signora, penso che a questo punto le serva il consiglio di uno specialista e quindi intraprendere un percorso di psicoterapia per aiutarla a liberarsi da questa situazione spiacevole. Insieme dobbiamo rimuovere gli ostacoli e utilizzare le proprie emozioni come bussola per trovare la strada giusta per uscire da questo labirinto. Resto a sua disposizione per qualsiasi informazione o anche per una chiacchierata telefonica. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Gentile utente, il consiglio migliore è quello di provare a parlarne con un terapista, può provare anche con una seduta online.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Gentile signora, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Potrebbe essere utile una consulenza psicologica, come spazio in cui questo suo malessere possa essere accolto e compreso, e lei possa riuscire a comprendere cosa desidera. Non esiti a contattarmi per qualsiasi informazione, dott.ssa Amelia Capezio
Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza. Mi rendo conto del disagio che sta provando e delle difficoltà che sta vivendo.
Un parere psicologico per essere funzionale necessita di tanti dettagli, di ascolto e di una forte fiducia da entrambe le parti. Per tale ragione le assicuro la mia disponibilità se fosse interessato a ricevere maggiori informazioni e uno spazio sicuro in cui poter parlare.
Dott.ssa Veronica Guidi
Un parere psicologico per essere funzionale necessita di tanti dettagli, di ascolto e di una forte fiducia da entrambe le parti. Per tale ragione le assicuro la mia disponibilità se fosse interessato a ricevere maggiori informazioni e uno spazio sicuro in cui poter parlare.
Dott.ssa Veronica Guidi
Gentile signora, è comprensibile che, oltre alla situazione di disagio che sta vivendo, possa anche sentirsi in colpa nei confronti dei propri figli o, comunque, vergognarsi di fronte a loro. Quando un figlio mette così in discussione un genitore, quest'ultimo può sentirsi sminuito e in colpa. Intanto sulla situazione legale le posso consigliare di rivolgersi ad un avvocato.
Per il resto, potrebbe essere utile per lei esplorare i motivi che l'hanno portata a riprovarci con lui, fermo restando che non è una colpa: in quella fase della sua vita lei ha deciso di volerci riprovare. E' umano e legittimo. Se poi non ha funzionato, questo è da esplorare poi dopo, ma sicuramente non è una colpa.
Un caro saluto. Dott. Carmelo Pacino
Per il resto, potrebbe essere utile per lei esplorare i motivi che l'hanno portata a riprovarci con lui, fermo restando che non è una colpa: in quella fase della sua vita lei ha deciso di volerci riprovare. E' umano e legittimo. Se poi non ha funzionato, questo è da esplorare poi dopo, ma sicuramente non è una colpa.
Un caro saluto. Dott. Carmelo Pacino
Buongiorno, mi sento di consigliarle di intraprendere un percorso di psicoterapia in cui potersi focalizzare su di sè e rafforzare il proprio volere. Quando si è genitori l'impatto emotivo delle scelte che si fanno si amplificano e in questo modo si è maggiormente disorientati. Uno spazio psicoterapeutico le permette di ascoltarsi e dare valore al proprio sentire, riconoscere non solo le sue ragioni ma anche comprendere le dinamiche che si attivano in coppia e come genitore. Rafforzando le sue consapevolezze riuscirà ad affrontare la situazione con risolutezza e centratura attivando tutte le strategie necessarie, da quelle pratiche come consultare un avvocato a quelle funzionali a rispondere all'emotività che la decisione di una separazione sta attivando
Dalle tue parole emerge un disagio profondo e comprensibile, legato alla difficoltà di interrompere una situazione che ormai senti lontana dai tuoi bisogni e sentimenti. È naturale che, nonostante il tentativo di riavvicinamento, tu possa aver riscoperto che la relazione con il tuo ex coniuge non risponda più alle tue esigenze emotive. In questi casi, può risultare complesso prendere una decisione definitiva, anche a causa delle aspettative e delle pressioni che possono venire da familiari, come nel caso dei tuoi figli.
Poiché la separazione legale è ancora in vigore, hai il diritto di decidere autonomamente riguardo alla tua vita e al tuo benessere, e ciò include la scelta di non convivere più con il tuo ex coniuge. Se lui rifiuta di andarsene, potrebbe essere utile cercare una consulenza legale per capire come gestire la situazione in modo rispettoso ma risolutivo, così da tutelare sia i tuoi diritti che la tua serenità.
Dal punto di vista emotivo, potresti anche considerare il supporto di uno psicologo, che possa aiutarti a rafforzare la tua decisione e a gestire le reazioni dei tuoi figli. Un percorso di questo tipo ti potrebbe fornire strumenti per affrontare il malessere interiore che descrivi e per trovare un modo di comunicare le tue scelte in modo che rispecchi pienamente ciò di cui senti di aver bisogno per la tua serenità futura. Spero che la mia risposta possa esserti di aiuto. Cordialmente. Dott. Tiziana Vecchiarini
Poiché la separazione legale è ancora in vigore, hai il diritto di decidere autonomamente riguardo alla tua vita e al tuo benessere, e ciò include la scelta di non convivere più con il tuo ex coniuge. Se lui rifiuta di andarsene, potrebbe essere utile cercare una consulenza legale per capire come gestire la situazione in modo rispettoso ma risolutivo, così da tutelare sia i tuoi diritti che la tua serenità.
Dal punto di vista emotivo, potresti anche considerare il supporto di uno psicologo, che possa aiutarti a rafforzare la tua decisione e a gestire le reazioni dei tuoi figli. Un percorso di questo tipo ti potrebbe fornire strumenti per affrontare il malessere interiore che descrivi e per trovare un modo di comunicare le tue scelte in modo che rispecchi pienamente ciò di cui senti di aver bisogno per la tua serenità futura. Spero che la mia risposta possa esserti di aiuto. Cordialmente. Dott. Tiziana Vecchiarini
Gentilissima, grazie per la sua condivisione. Posso comprendere il malessere che sta vivendo. Si è data un occasione per ricucire il nucleo familiare. Se ha difficoltà ad affrontare la situazione, le consiglierei un percorso con un professionista che possa accompagnarla nel gestire al meglio le sue difficoltà.
Cordiali saluti. Dott.ssa Di Gennaro Laura
Cordiali saluti. Dott.ssa Di Gennaro Laura
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua situazione.
Posso immaginare quanto sia difficile per lei sentirsi divisa tra il desiderio di fare chiarezza dentro di sé e le aspettative degli altri, come quelle dei suoi figli.
È naturale che i sentimenti possano evolversi nel tempo e che a volte le scelte che sembrano giuste possano poi rivelarsi non più in linea con ciò che desideriamo veramente.
Prima di tutto, è importante che dia spazio e riconoscimento al malessere che sta vivendo, senza sentirsi in colpa per essersi resa conto di aver preso una decisione che ora sente sbagliata. Rendersi conto che qualcosa non funziona più è un passo difficile ma necessario verso la propria crescita e il proprio benessere. Il fatto che lei voglia prendere in mano la sua vita e fare chiarezza è già un passo positivo.
In merito alla situazione con il suo ex marito, potrebbe essere utile cercare di stabilire una comunicazione chiara e diretta, magari con l’aiuto di un professionista che possa favorire una discussione più serena e orientata alla soluzione. A volte, l’aiuto esterno è fondamentale per facilitare il dialogo quando ci sono emozioni complesse coinvolte.
Per quanto riguarda i suoi figli, capisco che possano essere preoccupati o confusi. Essere onesta con loro riguardo al malessere che prova, magari spiegando che sta cercando di fare una scelta che le permetta di stare meglio, potrebbe aiutarli a comprendere la sua posizione. Spesso nel tentativo di far stare bene i nostri cari, togliamo spazio a noi stessi e al nostro equilibrio interiore. È importante ricordare che la chiarezza interiore arriva quando ci concediamo il permesso di ascoltarci davvero.
Si prenda del tempo per riflettere sulle sue reali esigenze e su come desidera sentirsi in futuro.
Un caro saluto!
Posso immaginare quanto sia difficile per lei sentirsi divisa tra il desiderio di fare chiarezza dentro di sé e le aspettative degli altri, come quelle dei suoi figli.
È naturale che i sentimenti possano evolversi nel tempo e che a volte le scelte che sembrano giuste possano poi rivelarsi non più in linea con ciò che desideriamo veramente.
Prima di tutto, è importante che dia spazio e riconoscimento al malessere che sta vivendo, senza sentirsi in colpa per essersi resa conto di aver preso una decisione che ora sente sbagliata. Rendersi conto che qualcosa non funziona più è un passo difficile ma necessario verso la propria crescita e il proprio benessere. Il fatto che lei voglia prendere in mano la sua vita e fare chiarezza è già un passo positivo.
In merito alla situazione con il suo ex marito, potrebbe essere utile cercare di stabilire una comunicazione chiara e diretta, magari con l’aiuto di un professionista che possa favorire una discussione più serena e orientata alla soluzione. A volte, l’aiuto esterno è fondamentale per facilitare il dialogo quando ci sono emozioni complesse coinvolte.
Per quanto riguarda i suoi figli, capisco che possano essere preoccupati o confusi. Essere onesta con loro riguardo al malessere che prova, magari spiegando che sta cercando di fare una scelta che le permetta di stare meglio, potrebbe aiutarli a comprendere la sua posizione. Spesso nel tentativo di far stare bene i nostri cari, togliamo spazio a noi stessi e al nostro equilibrio interiore. È importante ricordare che la chiarezza interiore arriva quando ci concediamo il permesso di ascoltarci davvero.
Si prenda del tempo per riflettere sulle sue reali esigenze e su come desidera sentirsi in futuro.
Un caro saluto!
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso la sua situazione. Capisco quanto possa essere difficile e doloroso trovarsi in questa condizione, soprattutto quando ci si rende conto che i propri sentimenti verso una persona sono cambiati nel tempo. La separazione non è mai un processo semplice e, nonostante il riavvicinamento con suo ex marito, è evidente che non sta vivendo la serenità che sperava. Il malessere che sente, sia emotivo che interiore, è assolutamente comprensibile. È importante che lei metta al centro il suo benessere. I sentimenti che prova nei confronti di suo marito non sono più gli stessi e, purtroppo, è difficile forzare un rapporto che non corrisponde più ai suoi desideri e alle sue necessità. Se suo marito non è disposto ad accettare la sua scelta di separarsi, sarà necessario un intervento legale. Poiché la separazione è ancora valida, le consiglio di rivolgersi a un avvocato per avviare le pratiche necessarie per formalizzare la fine della convivenza. Inoltre, mi permetto di suggerirle di prendersi del tempo per riflettere su ciò che desidera veramente. Capisco che le accuse dei suoi figli possano metterla in difficoltà, ma è fondamentale che lei ascolti se stessa e ciò che sente. Non è facile prendere una decisione, ma il suo benessere deve essere la priorità. Un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a fare chiarezza e a trovare la serenità necessaria per affrontare questa fase della sua vita. Sono a sua disposizione se desidera approfondire ulteriormente. Le auguro di trovare la forza e la lucidità per prendere la decisione che più rispecchia i suoi desideri e il suo benessere. Dott.ssa Anna Consalvo
Il suo malessere è un segnale chiaro che ha bisogno di fare chiarezza e agire in modo coerente con ciò che sente.
Riguardo ai suoi figli, è naturale che possano vivere questa situazione con difficoltà e avere reazioni critiche, ma è importante ricordare che il suo benessere è fondamentale anche per loro. Può essere utile parlare con loro in modo aperto e onesto, spiegando che le sue scelte non derivano da indecisione, ma dal desiderio di costruire un equilibrio per sé stessa e per tutti.
Un percorso psicologico potrebbe supportarla in questo momento di transizione, aiutandola a gestire sia il malessere interiore che le dinamiche relazionali con il suo ex coniuge e i suoi figli.
Si dia il permesso di ascoltare i suoi bisogni: prendersi cura di sé non è un atto egoistico, ma necessario per affrontare le sfide con maggiore forza e serenità.
Riguardo ai suoi figli, è naturale che possano vivere questa situazione con difficoltà e avere reazioni critiche, ma è importante ricordare che il suo benessere è fondamentale anche per loro. Può essere utile parlare con loro in modo aperto e onesto, spiegando che le sue scelte non derivano da indecisione, ma dal desiderio di costruire un equilibrio per sé stessa e per tutti.
Un percorso psicologico potrebbe supportarla in questo momento di transizione, aiutandola a gestire sia il malessere interiore che le dinamiche relazionali con il suo ex coniuge e i suoi figli.
Si dia il permesso di ascoltare i suoi bisogni: prendersi cura di sé non è un atto egoistico, ma necessario per affrontare le sfide con maggiore forza e serenità.
Salve signora, innanzitutto voglio rassicurarla che non è sola.
alcune volte possiamo prendere delle decisioni e poi pentircene, è necessario però che lei lavori per capire qual è il suo autentico desiderio e affinché ritorni a stare bene con sé stessa. Le auguro il meglio, in ogni caso resto a sua disposizione
alcune volte possiamo prendere delle decisioni e poi pentircene, è necessario però che lei lavori per capire qual è il suo autentico desiderio e affinché ritorni a stare bene con sé stessa. Le auguro il meglio, in ogni caso resto a sua disposizione
Buongiorno,
Grazie per aver condiviso la sua esperienza. È comprensibile che stia attraversando un momento di forte difficoltà emotiva. La sua situazione coinvolge molteplici aspetti: relazioni affettive, dinamiche familiari e il proprio benessere psicologico.
Il fatto che lei abbia riconosciuto di non provare più gli stessi sentimenti verso il suo ex coniuge è importante e dimostra consapevolezza. Tuttavia, la pressione dei suoi figli e la resistenza del suo ex partner possono generare confusione e senso di colpa. È fondamentale ricordare che il suo benessere personale è essenziale per mantenere un equilibrio emotivo e una relazione sana anche con i suoi figli.
Dal punto di vista legale, la separazione è ancora valida e questo le conferisce il diritto di prendere decisioni sulla convivenza nella casa coniugale. Tuttavia, affrontare questa situazione richiede delicatezza e chiarezza nella comunicazione con i suoi familiari e il suo ex coniuge.
Potrebbe essere utile considerare:
Dialogare apertamente con i suoi figli, spiegando con serenità il suo stato d'animo e le motivazioni che la portano a voler ritrovare la sua serenità.
Stabilire confini chiari con il suo ex coniuge, comunicando con fermezza la necessità di prendere strade diverse.
Riflettere sul supporto legale per comprendere meglio i suoi diritti e le opzioni a disposizione per affrontare la questione abitativa.
Questa situazione tocca profondamente la sfera emotiva e può generare ansia, stress e confusione. Rivolgersi a uno specialista può aiutarla ad elaborare i suoi vissuti e trovare la forza per affrontare questo momento delicato con maggiore serenità e consapevolezza.
Un percorso di supporto psicologico potrebbe offrirle uno spazio protetto dove esplorare le sue emozioni, rafforzare la sua autostima e prendere decisioni più chiare per il suo futuro.
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Grazie per aver condiviso la sua esperienza. È comprensibile che stia attraversando un momento di forte difficoltà emotiva. La sua situazione coinvolge molteplici aspetti: relazioni affettive, dinamiche familiari e il proprio benessere psicologico.
Il fatto che lei abbia riconosciuto di non provare più gli stessi sentimenti verso il suo ex coniuge è importante e dimostra consapevolezza. Tuttavia, la pressione dei suoi figli e la resistenza del suo ex partner possono generare confusione e senso di colpa. È fondamentale ricordare che il suo benessere personale è essenziale per mantenere un equilibrio emotivo e una relazione sana anche con i suoi figli.
Dal punto di vista legale, la separazione è ancora valida e questo le conferisce il diritto di prendere decisioni sulla convivenza nella casa coniugale. Tuttavia, affrontare questa situazione richiede delicatezza e chiarezza nella comunicazione con i suoi familiari e il suo ex coniuge.
Potrebbe essere utile considerare:
Dialogare apertamente con i suoi figli, spiegando con serenità il suo stato d'animo e le motivazioni che la portano a voler ritrovare la sua serenità.
Stabilire confini chiari con il suo ex coniuge, comunicando con fermezza la necessità di prendere strade diverse.
Riflettere sul supporto legale per comprendere meglio i suoi diritti e le opzioni a disposizione per affrontare la questione abitativa.
Questa situazione tocca profondamente la sfera emotiva e può generare ansia, stress e confusione. Rivolgersi a uno specialista può aiutarla ad elaborare i suoi vissuti e trovare la forza per affrontare questo momento delicato con maggiore serenità e consapevolezza.
Un percorso di supporto psicologico potrebbe offrirle uno spazio protetto dove esplorare le sue emozioni, rafforzare la sua autostima e prendere decisioni più chiare per il suo futuro.
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Buonasera. Riconosce lei stessa di avere un malessere interiore, vale la pena investire in un percorso psicologico per comprenderne meglio la ragione; è possibile che questa situazione sia solo un contesto in cui tale malessere si manifesta e non già l'origine del problema, indagando sarebbe più chiaro il senso della questione
Ciao, grazie per aver condiviso la tua situazione, che capisco possa essere difficile e confusa. La situazione che descrivi è molto complessa e richiede un po' di riflessione. In momenti come questi, è fondamentale cercare di capire cosa senti veramente e cosa desideri per il tuo benessere a lungo termine.
Prima di tutto, è importante riconoscere il tuo malessere.Questo tipo di confusione emotiva e di dissonanza tra i tuoi sentimenti e la situazione che stai vivendo è assolutamente comprensibile. Spesso, quando ci riavviciniamo a una persona con la quale abbiamo condiviso una storia importante, ci sono sentimenti contrastanti: da un lato, la speranza che la relazione possa essere "riparata", dall'altro, la consapevolezza che alcune cose sono cambiate irrimediabilmente. Tu stessa sembri renderti conto che i tuoi sentimenti nei confronti di tuo ex marito non sono più gli stessi di una volta, e questa consapevolezza è un passo fondamentale.
Riflettere sui tuoi bisogni emotivi. Spesso, in situazioni simili, può essere utile fare una pausa e riflettere su cosa desideri veramente per te stessa. Hai mai avuto la possibilità di vivere da sola senza il peso delle aspettative degli altri (come i tuoi figli)? A volte, il fatto di non voler affrontare la solitudine o il timore di fare una scelta "difficile" può portare a restare in situazioni che non sono più soddisfacenti. Ti invito a chiederti: "Cosa voglio per me stessa adesso?" E soprattutto: "Come posso trovare la pace e la serenità interiore che desidero?"
Parlare apertamente con i tuoi figli. So che potrebbero esserci delle difficoltà anche nei confronti dei tuoi figli, ma è fondamentale che tu spieghi loro il tuo punto di vista con calma e chiarezza. A volte, i figli possono non comprendere appieno i cambiamenti e le difficoltà emotive che attraversano i genitori, e potrebbero reagire accusandoti o cercando di farti sentire in colpa. Tuttavia, è importante far loro capire che le tue scelte sono fatte per il tuo benessere e che stai cercando di fare ciò che è giusto per te, per vivere una vita serena.
Affrontare la situazione con tuo ex marito. Se i tuoi sentimenti nei suoi confronti sono cambiati e senti che il ritorno insieme non è la soluzione giusta per te, sarebbe importante parlarne di nuovo con lui in modo deciso, pur mantenendo il rispetto e la calma. Se lui non vuole accettare la separazione e non vuole andarsene, potrebbe essere necessario coinvolgere un avvocato o un mediatore familiare per facilitare il processo legale, in modo da rendere chiara la tua volontà e risolvere la situazione in modo civile.
Trovare un supporto professionale. In una situazione come questa, potrebbe essere davvero utile parlare con un terapeuta o un consulente matrimoniale, che possa aiutarti a gestire i tuoi sentimenti e a fare chiarezza sulle tue emozioni. Un professionista potrebbe darti gli strumenti per affrontare al meglio sia il conflitto interno che la gestione della separazione.
Per concludere, l'importante ora è mettere al primo posto il tuo benessere, riconoscere i tuoi sentimenti e fare scelte che ti permettano di vivere una vita che ti faccia stare bene, senza dover fare compromessi che ti causano sofferenza. Non c'è nulla di sbagliato nel voler essere felice e nella necessità di prendere decisioni difficili per il tuo futuro. Cerca di non farti sopraffare dalle aspettative altrui, ma di ascoltare te stessa e agire in base ai tuoi bisogni e desideri.
Prima di tutto, è importante riconoscere il tuo malessere.Questo tipo di confusione emotiva e di dissonanza tra i tuoi sentimenti e la situazione che stai vivendo è assolutamente comprensibile. Spesso, quando ci riavviciniamo a una persona con la quale abbiamo condiviso una storia importante, ci sono sentimenti contrastanti: da un lato, la speranza che la relazione possa essere "riparata", dall'altro, la consapevolezza che alcune cose sono cambiate irrimediabilmente. Tu stessa sembri renderti conto che i tuoi sentimenti nei confronti di tuo ex marito non sono più gli stessi di una volta, e questa consapevolezza è un passo fondamentale.
Riflettere sui tuoi bisogni emotivi. Spesso, in situazioni simili, può essere utile fare una pausa e riflettere su cosa desideri veramente per te stessa. Hai mai avuto la possibilità di vivere da sola senza il peso delle aspettative degli altri (come i tuoi figli)? A volte, il fatto di non voler affrontare la solitudine o il timore di fare una scelta "difficile" può portare a restare in situazioni che non sono più soddisfacenti. Ti invito a chiederti: "Cosa voglio per me stessa adesso?" E soprattutto: "Come posso trovare la pace e la serenità interiore che desidero?"
Parlare apertamente con i tuoi figli. So che potrebbero esserci delle difficoltà anche nei confronti dei tuoi figli, ma è fondamentale che tu spieghi loro il tuo punto di vista con calma e chiarezza. A volte, i figli possono non comprendere appieno i cambiamenti e le difficoltà emotive che attraversano i genitori, e potrebbero reagire accusandoti o cercando di farti sentire in colpa. Tuttavia, è importante far loro capire che le tue scelte sono fatte per il tuo benessere e che stai cercando di fare ciò che è giusto per te, per vivere una vita serena.
Affrontare la situazione con tuo ex marito. Se i tuoi sentimenti nei suoi confronti sono cambiati e senti che il ritorno insieme non è la soluzione giusta per te, sarebbe importante parlarne di nuovo con lui in modo deciso, pur mantenendo il rispetto e la calma. Se lui non vuole accettare la separazione e non vuole andarsene, potrebbe essere necessario coinvolgere un avvocato o un mediatore familiare per facilitare il processo legale, in modo da rendere chiara la tua volontà e risolvere la situazione in modo civile.
Trovare un supporto professionale. In una situazione come questa, potrebbe essere davvero utile parlare con un terapeuta o un consulente matrimoniale, che possa aiutarti a gestire i tuoi sentimenti e a fare chiarezza sulle tue emozioni. Un professionista potrebbe darti gli strumenti per affrontare al meglio sia il conflitto interno che la gestione della separazione.
Per concludere, l'importante ora è mettere al primo posto il tuo benessere, riconoscere i tuoi sentimenti e fare scelte che ti permettano di vivere una vita che ti faccia stare bene, senza dover fare compromessi che ti causano sofferenza. Non c'è nulla di sbagliato nel voler essere felice e nella necessità di prendere decisioni difficili per il tuo futuro. Cerca di non farti sopraffare dalle aspettative altrui, ma di ascoltare te stessa e agire in base ai tuoi bisogni e desideri.
Ciao. Percepisco profondamente il tuo malessere e il senso di oppressione che stai vivendo in questa situazione. È molto doloroso accorgersi che una scelta fatta con speranza e buone intenzioni si sia rivelata un errore, soprattutto quando ci sono sentimenti passati, figli e un lungo vissuto condiviso. La cosa più importante ora è riconoscere e rispettare ciò che senti. Il tuo benessere emotivo conta, e non devi sentirti in colpa per aver capito che questa riconciliazione non è ciò che desideri. Non si può costruire una relazione sana senza autenticità nei sentimenti, e forzarti a restare in una situazione che ti fa soffrire non porterà beneficio né a te né agli altri. Il fatto che il tuo ex non voglia accettare la realtà è comprensibile dal punto di vista emotivo, ma questo non significa che tu debba subire questa situazione. Potresti valutare di consultare un avvocato per capire quali passi poter intraprendere per far rispettare la tua decisione. Per quanto riguarda i tuoi figli, è naturale che possano avere difficoltà a comprendere la tua scelta, forse perché anche loro speravano in una ricongiungimento familiare. Ma questo non significa che tu debba sacrificare la tua serenità per soddisfare le aspettative altrui. Con il tempo potranno comprendere che scegliere la propria felicità non significa essere egoisti, ma avere rispetto per sé stessi. Ti incoraggio a non affrontare tutto questo da sola se senti che il peso emotivo è troppo forte, potresti trovare grande aiuto in un percorso di supporto psicologico, che ti aiuti a rafforzare la tua sicurezza e a gestire meglio il confronto con il tuo ex e con i tuoi figli.
Ricorda, meriti di stare bene e di vivere la tua vita senza sentirti in trappola. Sei stata coraggiosa nel riconoscere ciò che senti, ora devi trovare la forza per agire di conseguenza. Non sei sola, e con il giusto supporto potrai ritrovare la tua serenità.
Ricorda, meriti di stare bene e di vivere la tua vita senza sentirti in trappola. Sei stata coraggiosa nel riconoscere ciò che senti, ora devi trovare la forza per agire di conseguenza. Non sei sola, e con il giusto supporto potrai ritrovare la tua serenità.
C apisco quanto questa situazione ti stia creando disagio e confusione. È importante ascoltare il tuo malessere interiore e comprendere che hai il diritto di fare scelte che siano migliori per il tuo benessere, anche se ciò comporta difficoltà. Se la separazione è valida, puoi avviare nuovamente un percorso legale per gestire la convivenza con il tuo ex. Potrebbe essere utile anche un supporto psicologico per aiutarti a gestire le emozioni legate a questa situazione e a prendere decisioni più consapevoli.
Gentile utente,
grazie per aver condiviso il suo vissuto. Capisco quanto possa essere frustrante ricevere un esito “a posto” da una radiografia e, allo stesso tempo, continuare ad avvertire dolore. Quando il corpo “dice” qualcosa che gli esami non spiegano, ci si sente spesso disorientati… e può emergere, come ha scritto lei, anche una sofferenza sul piano psicologico.
Il dolore non è solo un fatto fisico, ma un’esperienza complessa che coinvolge anche la nostra mente, le emozioni e la storia personale. Questo non significa che il dolore “sia tutto nella testa”, ma che mente e corpo comunicano continuamente tra loro, e quando il disagio si prolunga può lasciare un segno anche sul tono dell’umore, sulla qualità del sonno, sull’energia.
Il fatto che lei stia notando quanto questa situazione la stia "logorando dentro" è già un segnale importante di consapevolezza. In questi casi, può essere utile un percorso psicologico per affrontare non solo il dolore fisico, ma anche il peso emotivo che porta con sé. Spesso il dolore cronico — o persistente anche senza una causa medica evidente — si accompagna a stress, tensioni, o esperienze che meritano ascolto e comprensione.
Le auguro di cuore di poter stare presto meglio, in ogni senso. E se dovesse sentire il bisogno di un supporto più personale, non esiti a rivolgersi a uno psicologo: anche il dolore ha bisogno di essere ascoltato.
Un caro saluto,
Luca Mancusi
grazie per aver condiviso il suo vissuto. Capisco quanto possa essere frustrante ricevere un esito “a posto” da una radiografia e, allo stesso tempo, continuare ad avvertire dolore. Quando il corpo “dice” qualcosa che gli esami non spiegano, ci si sente spesso disorientati… e può emergere, come ha scritto lei, anche una sofferenza sul piano psicologico.
Il dolore non è solo un fatto fisico, ma un’esperienza complessa che coinvolge anche la nostra mente, le emozioni e la storia personale. Questo non significa che il dolore “sia tutto nella testa”, ma che mente e corpo comunicano continuamente tra loro, e quando il disagio si prolunga può lasciare un segno anche sul tono dell’umore, sulla qualità del sonno, sull’energia.
Il fatto che lei stia notando quanto questa situazione la stia "logorando dentro" è già un segnale importante di consapevolezza. In questi casi, può essere utile un percorso psicologico per affrontare non solo il dolore fisico, ma anche il peso emotivo che porta con sé. Spesso il dolore cronico — o persistente anche senza una causa medica evidente — si accompagna a stress, tensioni, o esperienze che meritano ascolto e comprensione.
Le auguro di cuore di poter stare presto meglio, in ogni senso. E se dovesse sentire il bisogno di un supporto più personale, non esiti a rivolgersi a uno psicologo: anche il dolore ha bisogno di essere ascoltato.
Un caro saluto,
Luca Mancusi
In tal caso dovrà farsi supportare sia da un legale che da un terapeuta. Il primo saprà indirizzarla in termini di leggi. Probabilmente il suo ex marito dovrà necessariamente abbandonare la casa. Per legge!
Invece il terapeuta potrà aiutarla a chiarirsi le idee e capire REALMENTE i suoi bisogni e desideri.
Invece il terapeuta potrà aiutarla a chiarirsi le idee e capire REALMENTE i suoi bisogni e desideri.
Gentile signora,
da ciò che scrive sembra che lei abbia già individuato l'origine del suo problema: se ritiene che il suo malessere nasca dalla presenza in casa del suo ex marito, la soluzione più adatta potrebbe essere quella di rivolgersi a un avvocato. Se invece ritiene che il suo malessere interiore non si risolverebbe semplicemente allontanando il suo ex marito, se cioè ritiene che il suo malessere non sia legato esclusivamente alla sua attuale convivenza forzata, sarebbe opportuno approfondire per capire come risolvere il suo disagio e raggiungere una maggiore serenità.
da ciò che scrive sembra che lei abbia già individuato l'origine del suo problema: se ritiene che il suo malessere nasca dalla presenza in casa del suo ex marito, la soluzione più adatta potrebbe essere quella di rivolgersi a un avvocato. Se invece ritiene che il suo malessere interiore non si risolverebbe semplicemente allontanando il suo ex marito, se cioè ritiene che il suo malessere non sia legato esclusivamente alla sua attuale convivenza forzata, sarebbe opportuno approfondire per capire come risolvere il suo disagio e raggiungere una maggiore serenità.
Cara signora, a volte, quando proviamo a rimettere insieme i pezzi, ci accorgiamo che il puzzle che era stato spezzato non racconta più la stessa immagine. E'comprensibile sentire il peso di una scelta che si rivela diversa da ciò che speravamo. Ma ascoltare quel malessere che prova è già un atto di cura verso se stessi. Non si senta sola in questo momento di confusione: riconoscere ciò che non vuole più è il primo passo per capire ciò che merita... è un atto di cura verso se stessi, non egoismo. Un percorso terapeutico può aiutarla a rimettere al centro la tua voce, spesso coperta dal rumore delle aspettative degli altri
Gentile signora,
mi dispiace del suo malessere e dalla colpevolizzazione, come lei dice, da parte dei suoi figli. Non so le ragioni per cui si è riavvicinata a suo marito, ma prima di avviare una nuova separazione sostanziale, facendolo andare via di casa, io mi interrogherei su che cosa l'ha spinta a farlo tornare? Che tipo di malessere sente? Quali sono i suoi desideri profondi? Prima di prendere una decisione radicale, un aiuto esterno e professionale, La potrebbe aiutare a chiarire, uscire dalla confusione, per farla non ricadere in scelte che non corrispondono ai suoi bisogni e dal blocco che non la fa stare bene, evidentemente, anche sentendo la "colpa del non accontentarsi".
Buona riflessione ed inizio settimana,
Dott. Carlo Maria Cananzi
mi dispiace del suo malessere e dalla colpevolizzazione, come lei dice, da parte dei suoi figli. Non so le ragioni per cui si è riavvicinata a suo marito, ma prima di avviare una nuova separazione sostanziale, facendolo andare via di casa, io mi interrogherei su che cosa l'ha spinta a farlo tornare? Che tipo di malessere sente? Quali sono i suoi desideri profondi? Prima di prendere una decisione radicale, un aiuto esterno e professionale, La potrebbe aiutare a chiarire, uscire dalla confusione, per farla non ricadere in scelte che non corrispondono ai suoi bisogni e dal blocco che non la fa stare bene, evidentemente, anche sentendo la "colpa del non accontentarsi".
Buona riflessione ed inizio settimana,
Dott. Carlo Maria Cananzi
Gentile Signora,
grazie per aver condiviso con tanta sincerità una situazione che, comprensibilmente, le sta causando malessere.
Lei oggi si trova ad affrontare la conseguenza di una scelta che non sente più autentica, e questo è già un segnale importante: sta ascoltando i suoi reali bisogni, anche se questo la mette in conflitto con gli altri.
Il giudizio dei figli può ferire molto, ma tenga presente che è legittimo non “accontentarsi” se ciò va contro la propria pace interiore. Ritrovare chiarezza e forza in una situazione del genere richiede tempo e supporto. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a distinguere tra il senso di colpa e il suo vero desiderio di benessere, dandole strumenti per affrontare la situazione senza sentirsi sola o “sbagliata”.
Resto a disposizione se desidera continuare questo confronto.
Un caro saluto,
Dott.ssa Farese Lucrezia
grazie per aver condiviso con tanta sincerità una situazione che, comprensibilmente, le sta causando malessere.
Lei oggi si trova ad affrontare la conseguenza di una scelta che non sente più autentica, e questo è già un segnale importante: sta ascoltando i suoi reali bisogni, anche se questo la mette in conflitto con gli altri.
Il giudizio dei figli può ferire molto, ma tenga presente che è legittimo non “accontentarsi” se ciò va contro la propria pace interiore. Ritrovare chiarezza e forza in una situazione del genere richiede tempo e supporto. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a distinguere tra il senso di colpa e il suo vero desiderio di benessere, dandole strumenti per affrontare la situazione senza sentirsi sola o “sbagliata”.
Resto a disposizione se desidera continuare questo confronto.
Un caro saluto,
Dott.ssa Farese Lucrezia
Il malessere che descrive è legittimo: ha accolto il suo ex con fiducia, ma ora sente che quella scelta non la rappresenta più. Non è confusione, è consapevolezza che i sentimenti cambiano. Se la separazione legale è ancora valida può chiedere un supporto legale per far rispettare l’assegnazione della casa. Nel frattempo, valuti anche la possibilità di una consulenza psicologica, per comprendere al meglio la sua situazione all'interno della relazione e del contesto familiare e per imparare ad accogliere ed accettare le sue decisioni.
buonasera,
per quanto riguarda l'aspetto legale l'invito a rivolgersi ad un avvocato il quale saprà sicuramente consigliarle la strategia migliore per allontanare il suo ex marito.
In merito, invece, al malessere che sente e che riferisce sicuramente effettuare un colloquio psicologico potrebbe aiutarla a stare meglio e sopratutto a farle comprendere il motivo per cui prova queste sensazioni.
resto a disposizione
per quanto riguarda l'aspetto legale l'invito a rivolgersi ad un avvocato il quale saprà sicuramente consigliarle la strategia migliore per allontanare il suo ex marito.
In merito, invece, al malessere che sente e che riferisce sicuramente effettuare un colloquio psicologico potrebbe aiutarla a stare meglio e sopratutto a farle comprendere il motivo per cui prova queste sensazioni.
resto a disposizione
Buongiorno, grazie per aver condiviso la tua situazione. È normale sentirsi confusa e provare dolore quando i sentimenti cambiano, soprattutto in una relazione così complessa. Il malessere che descrivi è un segnale importante: ascoltarlo è il primo passo per ritrovare te stessa. Ti consiglio di mettere al primo posto il tuo benessere, anche se questo significa prendere decisioni difficili. Parlare con un terapeuta può aiutarti a chiarire i tuoi sentimenti, rafforzare la tua autonomia e trovare strategie per gestire la situazione con il tuo ex e i tuoi figli.
Ricorda: meriti di vivere una vita che ti faccia stare bene, senza sentirti costretta o in gabbia. Prenderti cura di te è fondamentale per te e per chi ti sta vicino.
Ricorda: meriti di vivere una vita che ti faccia stare bene, senza sentirti costretta o in gabbia. Prenderti cura di te è fondamentale per te e per chi ti sta vicino.
Salve, è molto doloroso rendersi conto che una seconda possibilità data per amore o per speranza si sia trasformata in una fonte di malessere. Il suo disagio è reale e merita ascolto, non giudizio. La pressione dei figli può aumentare la confusione, ma lei ha il diritto di non accontentarsi, soprattutto se i suoi sentimenti non sono più gli stessi. La psicoterapia umanistica le offrirebbe uno spazio in cui riscoprire cosa desidera davvero, mentre la Mindfulness può aiutarla a osservare il suo stato interiore con più chiarezza e meno senso di colpa. In questi momenti è fondamentale sentirsi legittimata nel proprio sentire. Per gli aspetti pratici, le consiglio di rivolgersi a un avvocato, ma anche di intraprendere un percorso con uno psicologo psicoterapeuta, che la aiuti a ritrovare centratura e direzione. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buona sera, la situazione che vive è complessa da un punto di vista emotivo oltre che pratico. Le suggerisco di iniziare un percorso di terapia che possa aiutarla a comprendere da dove viene la difficoltà a separarsi e riappropriarsi della sua vita e del suo benessere.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Giulia Diener
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Giulia Diener
Gentile signora,
comprendo bene il disagio che sta vivendo e la confusione emotiva che la accompagna. Il punto centrale della Sua situazione è che la separazione è ancora valida e produce effetti legali: la casa Le è stata assegnata e Lei non ha alcun obbligo giuridico di convivere nuovamente con il Suo ex marito. Il fatto che vi siate riavvicinati a livello affettivo non cambia lo stato legale delle cose, perché una riconciliazione ha valore solo se viene formalizzata e comunicata al tribunale tramite gli avvocati.
Questo significa che Lei ha il pieno diritto di chiedere al Suo ex coniuge di lasciare nuovamente l’abitazione se la convivenza non è più sostenibile. Capisco che non sia semplice, soprattutto se i figli Le fanno pressione o non comprendono fino in fondo il Suo malessere, ma ciò non può cancellare il fatto che Lei non si sente serena e ha tutto il diritto di vivere nella Sua casa senza una presenza che oggi percepisce come forzata.
Dal punto di vista pratico, se il Suo ex marito rifiuta di andare via, può rivolgersi al Suo avvocato o a un consultorio legale per far valere l’assegnazione dell’immobile. La legge tutela chi, come Lei, è assegnatario della casa dopo la separazione. Nessuno può obbligarLa a condividere nuovamente la convivenza se Lei non lo desidera.
La cosa più importante, al di là degli aspetti giuridici, è che si dia ascolto. Lei non “deve accontentarsi” perché glielo chiedono gli altri, né deve sacrificare la Sua serenità per evitare discussioni familiari. Il malessere che descrive è un segnale chiaro che sta vivendo una situazione che va contro ciò che sente e contro ciò che è giusto per Lei.
Si faccia aiutare da un professionista (avvocato o mediatrice familiare) per gestire l’aspetto pratico e si dia valore dal punto di vista emotivo: non c’è nulla di sbagliato nel riconoscere che una seconda possibilità non ha funzionato. Succede, e merita rispetto.
comprendo bene il disagio che sta vivendo e la confusione emotiva che la accompagna. Il punto centrale della Sua situazione è che la separazione è ancora valida e produce effetti legali: la casa Le è stata assegnata e Lei non ha alcun obbligo giuridico di convivere nuovamente con il Suo ex marito. Il fatto che vi siate riavvicinati a livello affettivo non cambia lo stato legale delle cose, perché una riconciliazione ha valore solo se viene formalizzata e comunicata al tribunale tramite gli avvocati.
Questo significa che Lei ha il pieno diritto di chiedere al Suo ex coniuge di lasciare nuovamente l’abitazione se la convivenza non è più sostenibile. Capisco che non sia semplice, soprattutto se i figli Le fanno pressione o non comprendono fino in fondo il Suo malessere, ma ciò non può cancellare il fatto che Lei non si sente serena e ha tutto il diritto di vivere nella Sua casa senza una presenza che oggi percepisce come forzata.
Dal punto di vista pratico, se il Suo ex marito rifiuta di andare via, può rivolgersi al Suo avvocato o a un consultorio legale per far valere l’assegnazione dell’immobile. La legge tutela chi, come Lei, è assegnatario della casa dopo la separazione. Nessuno può obbligarLa a condividere nuovamente la convivenza se Lei non lo desidera.
La cosa più importante, al di là degli aspetti giuridici, è che si dia ascolto. Lei non “deve accontentarsi” perché glielo chiedono gli altri, né deve sacrificare la Sua serenità per evitare discussioni familiari. Il malessere che descrive è un segnale chiaro che sta vivendo una situazione che va contro ciò che sente e contro ciò che è giusto per Lei.
Si faccia aiutare da un professionista (avvocato o mediatrice familiare) per gestire l’aspetto pratico e si dia valore dal punto di vista emotivo: non c’è nulla di sbagliato nel riconoscere che una seconda possibilità non ha funzionato. Succede, e merita rispetto.
Buon pomeriggio, grazie per essersi aperta e per aver raccontato una situazione così delicata.
È comprensibile che oggi lei senta di aver fatto un passo che non la rispecchia più. I sentimenti possono cambiare nel tempo e accorgersene richiede coraggio.
Capisco anche la difficoltà con i suoi figli: spesso i familiari, pur con buone intenzioni, non colgono il peso emotivo che una persona sta vivendo. Essere sincera con loro, spiegando che non si tratta di “accontentarsi” ma di rispettare il proprio benessere, può aiutarli a comprendere meglio. Spesso, nel tentativo di far star bene gli altri può succedere di trascurare i propri bisogni.
Il disagio che prova non va ignorato: è un segnale importante che merita ascolto e rispetto.
Lei ha diritto a sentirsi serena nella sua casa e nella sua vita. Ascolti ciò che sente: è il punto di partenza per prendere la decisione più giusta per sé.
Un caro saluto.
Dott.ssa Sara Tarantino
È comprensibile che oggi lei senta di aver fatto un passo che non la rispecchia più. I sentimenti possono cambiare nel tempo e accorgersene richiede coraggio.
Capisco anche la difficoltà con i suoi figli: spesso i familiari, pur con buone intenzioni, non colgono il peso emotivo che una persona sta vivendo. Essere sincera con loro, spiegando che non si tratta di “accontentarsi” ma di rispettare il proprio benessere, può aiutarli a comprendere meglio. Spesso, nel tentativo di far star bene gli altri può succedere di trascurare i propri bisogni.
Il disagio che prova non va ignorato: è un segnale importante che merita ascolto e rispetto.
Lei ha diritto a sentirsi serena nella sua casa e nella sua vita. Ascolti ciò che sente: è il punto di partenza per prendere la decisione più giusta per sé.
Un caro saluto.
Dott.ssa Sara Tarantino
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- Buongiorno, Sono una donna di 40 anni. Scrivo poiché, a seguito di risveglio anticipato, ansia generalizzata e lieve depressione, il mio medico mi ha prescritto escitalopram (inizialmente 5 mg per ca. un mese per poi aumentare a 10 mg.) Ho iniziato 4 mesi fa ma non mi sembra di essere migliorata. A…
- Buongiorno, È un periodo in cui non mi sento felice, non riesco a godermi le piccole cose, tutto mi è abbastanza indifferente, mi sembra di non riuscire a provare emozioni positive, inoltre sto cercando un secondo figlio ma non arriva. Ho paura che diventi un pensiero fisso che mi tormenti. Volevo…
- Buongiorno ho 28 anni con una bimba di 11 mesi io e il papà non siamo spostati ci siamo separati quando la bimba aveva 5 mesi e tornati insieme quando la bimba aveva 10. Ad oggi siamo di nuovo separati. Il nostro problema è che non andiamo d accordo io per mancanza di fiducia lui perché vivendo in due…
- buongiorno e da un po’ di mi sento tanto insicura tanto da fare le cose 2/3 volte, nella mia mente so magari che ho messo un ingrediente nella cena, ma poi mi assalgono pensieri e alla fine butto tutto per rifare d’ accapo, sono sempre stata una persona insicura ma ora diciamo mi sta portando nervosismo…
- Buongiorno, ho una figlia di 25 anni che ieri sera ha avuto un attacco di panico che sono riuscita con calma a farle passare. Mi ha confessato poi che ultimamente si sente triste e il fatto che non abbia ancora avuto un fidanzato o un minimo di interesse da parte dei ragazzi la fa sentire triste e insicura.…
- Salve. Sono una ragazza di 26 anni. Ultimamente sto soffrendo di abbandono, mi sento sempre sola, ho sbalzi d'umore continui e non riesco a gestire la mia vita. Ho dei problemi in famiglia, che probabilmente incidono molto sulla mia persona. Non riesco più ad uscire, ho paura del confronto con gli…
- Com’è possibile di aver fatto un sogno limpido di un ricordo che ho vissuto tanti anni fà? Ma che in realtà questo ricordo non l’ho mai vissuto in questa vita?
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