Salve. Sto con il mio ragazzo da 1 anno e mezzo. Inizialmente la storia andava benissimo, nonosta

54 risposte
Salve.
Sto con il mio ragazzo da 1 anno e mezzo.
Inizialmente la storia andava benissimo, nonostante le tante difficoltà (ero stata lasciata da pochi mesi da un ragazzo dopo 4 anni di relazione e non avevo chiaramente ancora superato il tutto, e lui non aveva mai avuto storie serie). Inizialmente ero molto combattuta tra lui e il mio ex ragazzo è la cosa creó in me molto incertezza ma tramite l aiuto di una psicologa sono riuscita a scegliere.
Durante la nostra storia, il mio attuale ragazzo mi ha lasciata per 3 volte, l’ultima a dicembre.. ritornando sempre poi a cercarmi e io l’ho sempre riaccolto. Ovviamente sono stata molto male anche perché stavamo cercando casa insieme, ma ha sempre mostrato dubbi e insicurezza sul rapporto.
Dall’ultima separazione ad oggi la storia va molto bene, se non per un fatto che è il motivo scatenante per cui vi scrivo.
Dopo aver ricevuto la conferma di un appartamento in cui a breve andremo a vivere, in me sono iniziati dubbi assillanti e fortissima ansia. Le domande in testa sono mille e vanno dal “forse non lo amo più” a “forse sto con lui perché non so star sola” a spesso meditare su un’apatia che ora sento molto forte (mi sembra di non provare più emozioni). Razionalmente non avevo mai sentito l esigenza di lasciarlo ne l’ho mai pensato... ora alterno momenti di tranquillità a momenti di ansia che mi spinge a credere di volerlo lasciare. Non riesco a vivere la relazione serenamente nonostante ora potrei farlo perché come anticipato lui è cambiato in maniera molto positiva. Ho bisogno di aiuto ma ho tanta paura perché non vorrei arrivare alla fine della mia storia
Dott.ssa Maria Grazia Antinori
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Le relazione affettive, per quanto desiderate, sono anche un campo di prova che ci mette a confronto con le paure e i desideri più profondi ed inconfessati.
Fare un passo importante come iniziare una convivenza, soprattutto quando la storia è stata segnata da abbandoni del partner, è fonte di grande stress e questo può determinare l'insorgere di dubbi sui propri sentimenti.
Rinunciare alla convivenza per la paura dell'abbandono, sarebbe comunque una sconfitta dolorosa.
Non ci sono assicurazioni o cerrtezze, i rapporti d'amore si alimentano e si costruiscono giorno per giorno.

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Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Gentilissima, comprendo fortemente che per lei non sia una situazione semplice e da quello che scrive capisco quanto possa averla turbata sia la fine della sua precedente relazione, che le "tante difficoltà" di quella attuale. Mi colpisce molto quando scrive di sentirsi apatica e soprattutto quando si domanda se riesce a stare da sola. Dalle sue parole credo che lei stia attraversando un momento conflittuale tra il desiderio di continuare la sua relazione e la consapevolezza che qualcosa in realtà la turba. L'accettazione è un processo estremamente difficoltoso, è normale evitarlo, la capisco benissimo. Si ascolti, ascolti le proprie emozioni e se può, si affidi nuovamente alla psicologa che l'ha seguita precedentemente. Vorrei esserle il più vicino possibile con queste poche righe, ma tenga bene a mente che quanto lei sente e vive al pensiero di iniziare questa convivenza non deve essere trascurato! Può scrivermi, rimango disponibile, un caro saluto
Dott. Costantino Cimino
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Lamezia Terme
Buonasera. Da quello che lei scrive sembra stia attraversando un momento difficile in cui prendere delle decisioni, come anticipato dagli altri colleghi, la mette davanti a paure, sia consapevoli che non consapevoli. Fare una scelta che sia né troppo istintiva, né troppo razionale, chiaramente non è facile, ma provi a darsi del tempo e ad affidarsi alle persone a lei care, oltre che, se ne dovesse sentire di nuovo l'esigenza, ad un professionista che possa darle uno spazio di ascolto e dove poter riconoscere quali sono le vere paure che ci fanno sentire bloccati qualora da sola sentisse di non riuscire a pieno.
Dott.ssa Giulia Mattalia
Psicologo, Psicoterapeuta
Caraglio
Buona sera. La decisione di una convivenza prevede un grande cambiamento individuale e di coppia. Come tutti i cambiamenti si produce una "crisi" che può mettere in difficoltà il proprio sistema. Dato che in passato le è servito il supporto psicologico potrebbe trarne vantaggio anche oggi. Provi a ricontattare il suo psicologo che già la conosce e di cui mi sembra lei si fidi e si affidi.
Cordiali saluti. Dott.sa Giulia Mattalia
Dott.ssa Marianna Genitore
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Buonasera, in questo particolare momento della relazione, mi pare di capire che si trova a prendere una decisione non più sostenuta dal desiderio del suo ragazzo che, se inizialmente appariva incerto, ora sembra deciso nel voler convivere. Credo sia importante per lei comprendere che cosa desidera, a prescindere da ciò che l'altro offre o non offre.
In questo una psicoterapia la può accompagnare.
Cordialmente,

Marianna Genitore
Dott. Guido Rutili
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Firenze
Buonasera,
concordo con le risposte fornite dai colleghi. La Sua ultima frase fornisce uno spunto interessante: "Ho bisogno di aiuto ma ho tanta paura perché non vorrei arrivare alla fine della mia storia". L'aiuto offerto da un professionista potrebbe non ostacolare, bensì agevolare un processo decisionale mirato alla comprensione di ciò che potrebbe farla stare meglio, non solo in questa ma in ogni dimensione di vita in cui può sussistere una condizione di disagio
Dott.ssa Daniela Benvenuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Affrontare una convivenza sicuramente la pone di fronte a dubbi e paure che inevitabilmente la turbano. Essenziale è comprendere cosa desidera veramente e in questo percorso farsi aiutare da un professionista sarebbe molto utile. Spesso le risposte vanno cercate con calma dentro di noi, basta attingere alla tranquillità mentale per decifrarle.
Dr.ssa Daniela Benvenuti
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, capisco che l'attuale ragazzo non le dà molto affidamento, nonostante sia cambiato , l'ha lasciata per 3 volte. Quindi è chiaro che lei non si fida più e questa proposta di convivenza la sta preoccupando, forse l'ha desiderata tanto ma ora percepisce che per lei ha perso d'interesse. Potrebbe, come le hanno consigliato i miei colleghi, di rivolgersi nuovamente alla psicoterapeuta che già in passato l'ha aiutata, o decidere di rivolgersi ad una altra psicoterapeuta, che la potrebbe, tramite dei colloqui psicologici, a fare chiarezza dentro di sè. La convivenza è una decisione molto importante per il suo futuro. La saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Dott.ssa Elisa Galantini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, gli elementi che porta alla nostra attenzione, anche nelle brevi righe che scrive, sono molti e andrebbero approfonditi accuratamente. Così, anche le ipotesi possibili sono numerose, ma estrapolate dall'intera cornice della sua vita e della sua persona potrebbero risultare azzardate. Credo che debba ascoltare con attenzione questo suo bisogno d'aiuto, magari rivolgendosi nuovamente alla psicologa che l'ha seguita in passato o cercando un nuovo terapeuta se lo ritiene più opportuno. La possibilità di scegliere liberamente si costruisce con pazienza e impegno, sostenuti da un buon persorso potrebbe essere più semplice e meno dispendioso dal punto di vista delle energie psichiche. Un cordiale saluto Dott.ssa Elisa Galantini
Dott.ssa Alessia Rita Candiloro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Professional counselor
Napoli
Gentile, sembra oggi questo turbamento sia frutto delle precedenti esperienze con questo ragazzo. Nella sua domanda sono espresse già le sue paure, teme di prendere una decisione drastica e lasciarlo. Anche se così fosse, se è la sua decisione andrà bene così. Contatti il suo terapeuta e ne parli con lo stesso. Saluti
Dr. Ivano Ancora
Psicoterapeuta, Psicologo
Torino
Gentilissima, mi sembra di capire che il progetto di una relazione che si tramuta in convivenza viene vissuto con ansia e non con eccitazione. Questo indica la presenza di un conflitto motivazionale che Lei nel suo scritto ha intuito quando afferma: "forse sto con lui perché non so star sola”. Sarebbe il caso di riallacciare i rapporti con la sua terapeuta tenendo presente che l'inconscio parla attraverso il corpo e che, di solito, non mente mai. Per star bene con gli altri, occorre star bene con se stessi, altrimenti l'altro è un qualcuno da usare, non un valore aggiunto. Cordialmente.
Dott. Massimiliano Trossello
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Leinì
Buongiorno. Del suo racconto mi ha toccato il termine apatia perchè è proprio quella condizione, che quando ti incontra, tende a rimanere con te in modo prolungato e, allora, si impadronisce della vita, spegne la volontà e persino i sentimenti. La descrizione del suo stato d'animo, in cui la demotivazione collassa la mente, potrebbe certo far sparire le ambizioni, appunto anche in una dimensione di coppia. Mancano energia e volontà. Le consiglio vivamente di confrontarsi con uno specilista che l'aiuti a ritrovare l'equilibrio, necessario innanzitutto per lei ed in seguito, sul lungo periodo, alla coppia.

Cordialità

Massimiliano Trossello
Dott. Alessio Vellucci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente,
Entrambe le relazioni sentimentali, quella con il suo attuale ragazzo e quella precedente, sono state segnate da abbandoni, in questo rapporto più recente anche ripetuti. Il passo della convivenza è molto importante, perché aiuta la coppia a definirsi ad un livello più alto di significato, ma la velocità con la quale il suo partner interrompe il rapporto, seppur presentandosi poi cambiato, continuano a lasciarvi in una grande incertezza. Questa viene riletta dalla sua mente come ipotetica carenza di sentimento, un disamoramento, ma resta un’emozione di paura, una spia che segnala un “allarme”, al quale forse potrebbe restituire significato e trattare chiedendo nuovamente il supporto di uno/una terapeuta, come già fatto in passato. Un caro augurio di buona fortuna
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera! La decisione di una convivenza segna un passo verso una famiglia propria. Un passaggio dalla condizione di figlia di famiglia ( anche nel caso in cui non vivesse più con i suoi) a quella di adulta ( a prescindere dalla sua età). Paure, dubbi e anestesia dei sentimenti verso il suo uomo possono essere una difesa a sentimenti più profondi. Potrebbe contattare la sua psicologa se vuole fare luce in tal senso.
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Carmen Molinari
Psicologo, Psicoterapeuta
Piacenza
gentilissima, è difficile capire a volte che cosa viene prima e cosa viene dopo nelle relazioni importanti. A volte viene per prima la paura dell'abbandono che ci porta a scegliere persone non veramente adatte a noi, a volte invece gli abbandoni che subiamo vanno ad accumulo e una serie di rifiuti o di abbandoni ci rendono sfiduciati e incapaci di affidarci veramente ad un'altra persona, ad intrecciare una relazione caratterizzata da intimità, libertà di esprimere i propri bisogni e desideri, di essere se stessi. A volte la paura della relazione nasce da antiche paure infantili mai affrontate. In ogni caso è sempre meglio affrontare questo percorso di indagine su se stessi con qualcuno di cui ci vediamo come mi sembra sia accaduto con la sua terapeuta. Meglio i dubbi affrontarli subito per non rischiare un'infelicità duratura. Un abbraccio e in bocca al lupo!
Dr. Pietro Aliprandi
Psicologo, Psichiatra, Psicoterapeuta
Padova
Carissima, spesso accade che nella relazione sentimentale proiettiamo le nostre paure e le nostre ansie personali. Andare a convivere è un passo importante nella vita di una persona e della coppia, ed è perciò normale che questo produca una certa quantità di incertezze e timori, come del resto fanno tutti i cambiamenti che attraversiamo nella nostra vita. Detto questo, è importante capire a fondo quali siano i sentimenti che la legano al suo ragazzo, a partire da una più ampia riflessione su sé stessa e il suo modo di vivere la relazione. Certo, l'idea di intraprendere un percorso di psicoterapia può portare alla consapevolezza di non voler stare con questa persona (cosa che comunque deciderà solo e soltanto lei), ma se la relazione è malsana, "tossica" come dicono alcuni, è meglio farla finita prima che sia troppo tardi e si resti intrappolati in una convivenza, un matrimonio ecc. D'altro canto, se il sentimento di coppia è sincero e genuino, è giusto lavorare sui propri dubbi e le proprie ansie per far sì che la relazione possa fiorire al massimo ed essere benefica e curativa per entrambi.
Dott. Alessandro Zanoni
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Roma
Salve,
nel leggere la sua domanda noto una serie di riflessioni e dubbi che mi sembrano ben posti e che aprono la strada ad un eventuale approfondimento nel momento in cui si decidesse a chiedere quel "fatidico aiuto" che esprime nell'ultima domanda/dubbio che esplicita nell'ultima riga del suo scritto: la contraddizione emerge tra il bisogno di aiuto e il timore che una eventuale maggiore consapevolezza di sè possa determinare la fine del rapporto che sta vivendo ora. Mi permetta di insinuare un altro paio di dubbi (spero terapeutici ;): l'aiuto che invoca non potrebbe farle cambiare le premesse e la prospettiva dalla quale sta osservando la sua storia in questo momento?; e sempre quell'aiuto non potrebbe essere una fonte di maggiore conoscenza di sè e delle sue dinamiche relazionali, prendendo per se stessa uno spazio e un tempo in cui comprendere che cosa faccia bene a lei in questo momento? Cordialmente, Alessandro Zanoni
Dott.ssa Giada Guadagnin
Psicoterapeuta, Psicologo
Trieste
Gentile,
mi spiace che questo momento e generalmente positivo come una convivenza sia sintomo di angosce e timori. Ed è proprio per questo che appaiono tali sentimenti, se già in una coppia stabile il giorno prima del grande evento ci si pone mille dubbi, figuriamoci in una coppia che, evidentemente, lei non sente molto solida. Probabilmente, inconsciamente si starà chiedendo se sta facendo il passo giusto con la persona giusta, dopotutto l'ha lasciata tre volte, immagino facendole sentimentalmente del male. I dubbi e l'apatia sono sentimenti più che normali nella sua situazione. Mi chiedo se lei teme di più il fidarsi di lui nuovamente e quindi aprirsi totalmente ad una persona e poter vivere serenamente (a volte la felicità spaventa di più dell'infelicità), o teme la paura di essere lasciata di nuovo e il dover superare il dolore che viene provocato dalla fine di una relazione. Ma prima bisognerebbe capire se ama questa persona, come la fa sentire nella coppia, cosa le piace di lui, ecc, capire anche quali sono le sue paure nel "stare da sola".
Concordo che sarebbe utile in questo momento avere un supporto psicologico per aiutarla a comprendere cosa vuole veramente da se stessa.
Cordialmente dott.ssa Guadagnin
Dott.ssa Simona de Santis
Psicologo, Psicoterapeuta
Silvi
Salve,
se lei si sta facendo queste domande, è bene che provi a cercare delle risposte dentro di lei con l'aiuto di uno psicoterapeuta che possa accompagnarla in questa fase della sua vita e della sua relazione.
Saluti.
Dott.ssa Serena Facchin
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Montemerlo
Buongiorno. Posso capire i suoi dubbi e ansie, che si fanno più pressanti proprio adesso che state per fare un passo così importante come la convivenza. Se in passato l'aiuto di una psicologa l'ha aiutata a capire cosa le stava succedendo e a prendere una decisione, probabilmente anche adesso potrebbe esserle utile. Posso capire che l'idea che la storia possa finire la spaventa, ma portare avanti una storia che non vogliamo più, per paura sicuramente non è meno doloroso. E con il sostegno di una psicologa e di amici e parenti, riuscirà a superare eventualmente anche questa delusione e il dolore. Se invece durante il percorso si rende conto che vuole portare avanti questa relazione, la psicologa potrà aiutarla a lasciare andare le sue paure.
Buona fortuna!
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, ogni decisione prevede una scelta, altrimenti non lo sarebbe.
I suoi dubbi andrebbero esaminati in un setting protetto, ne parli con la sua psicologa.
Un saluto,
MMM
Dott.ssa Giulia Grechi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Latina
Gentile Utente, comprendo come possa essere difficile questo momento della sua vita, dove si trovano a coesistere molte domande e dubbi, così come lei pare alternarsi tra il suo vissuto relazionale e quello che le si sta "smuovendo" dentro, più intimamente. Prendersi del tempo e scoprire gli strumenti che lei possiede per poter attraversare questo momento con rinnovata chiarezza, può condurla verso soluzioni benevole per lei, in linea con ciò che genuinamente desidera per sé. Un caro saluto, Dott.ssa Giulia Grechi
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Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dr. Rodolfo Vittori
Psicologo, Psicologo clinico
Romans d'Isonzo
Andare a convivere è un passo molto importante, ma anche molto difficile per una qualsiasi coppia, che porta con se stress, ansia, insicurezze. Se poi la relazione è stata segnata da momenti difficili, e da abbandoni da parte del partner, questa scelta è accompagnata da una grandissima dose di incertezza.
D'altra parte, la paura dell'abbandono non dovrebbe farle rinunciare alla scelta di andare a convivere. In una relazione non avremo mai delle certezze, e vanno costruiti giorno per giorno.
Penso che rivolgersi ad uno psicologo, in questo momento di indecisione, potrebbe aiutarla a fare chiarezza e a sondare dentro di se per comprendere i suoi reali sentimenti.
Un caro saluto
dott. Rodolfo Vittori
Dott.ssa Valentina Maccioni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Cagliari
Gentile utente, capisco la difficoltà della situazione che sta affrontando. Sarebbe molto importante esaminare questi suoi dubbi con l'aiuto di una psicologa che la possa guidare. Cordialmente Dott.ssa Valentina Maccioni
Dott.ssa Anna Sensale
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Padova
Gentile utente, leggendo le sue parole e il racconto dell'andamento della relazione mi sembra legittimo possano esserci dei dubbi e delle paure nel compiere un passo importante. I ripensamenti e i dubbi non rappresentano necessariamente un problema, soprattutto se collocate nel giusto spazio di ascolto. Le consiglio di provare a trovare questo spazio per affrontare con maggiore serenità e consapevolezza le scelte che riguardano la sua relazione. Cordialmente, dott.ssa Anna Sensale
Dott.ssa Silvia Sauco
Psicologo, Psicologo clinico
Monza
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo, credo di comprendere bene quello che descrive, il conflitto interiore tra andare avanti proprio quando lei ha raggiunto il suo desiderio e la paura che non sia realmente quello che vuole. Può essere molto difficile, ma sicuramente questa lotta le sta comunicando qualcosa. Non credo si possa sapere in anticipo se la sua storia finirà o meno, è un processo che andrà avanti e seguirà il suo corso e rispetto al quale, nel caso dovesse accadere l'interruzione, può acquisire le giuste strategie per affrontarlo. Se se la sente, può provare a ricontattare la sua psicologa se si era trovata bene. In ogni caso rimango a disposizione e le mando un caro saluto.
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentile utente, innanzitutto grazie per la condivisione. Sicuramente la situazione che riporta non è facile, sia da gestire che da esperire. Ha mai pensato di intraprendere un percorso di terapia? Parlare con uno specialista potrebbe aiutarla a esplorare e comprendere a fondo le motivazioni sottostanti le difficoltà relazionali che descrive.
Resto a disposizione
AV
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Caro Utente, mi dispiace molto per quello che sta passando, nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico.. ha provato a contattare la psicologa che l'aveva aiutata in passato?
Resto a disposizione,anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Dott.ssa Ilenia Scaglia
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Alfianello
Gentilissima, grazie per la Sua condivisione. Il fatto che lei si ponga quesiti in questo senso già è un primo passo importante per affrontare la questione. Le relazioni sono un banco di prova importante, spesso costringono a confrontarsi con desideri e realtà, con sentimenti, affetti, paure e a fare delle scelte. Se in passato ha tratto benefici da un aiuto professionale potrebbe riprovare in quella direzione, un nuovo percorso le permetterebbe di attraversare questo momento con un accompagnamento in grado di aiutarla ad indagare meglio i vissuti, i dubbi, le certezze e le risorse utili al suo vivere nel qui ed ora, ma anche nella progettazione futura. Auguro il meglio
Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Psicologo, Psicologo clinico
Alessandria
Buongiorno, mi dispiace per questo momento difficile ma forse una consulenza psicologica potrebbe aiutarla a fare chiarezza, soprattutto dal momento che come ha visto già in passato le è staata utile a trovare la sua strada. Può essere un percorso difficile e nessuno può prevedere il finale ma si sentirà sicuramente più libera in ogni caso alla fine. Resto a disposizione qualora voglia indagare meglio i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni. Un caro saluto
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Dott. Riccardo Fragomeno
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Roma
Salve, questi momenti importanti sono sempre fonte di grandi attivazioni emotive sia positive che negative. La vostra storia è stata segnata da abbondi temporanei e ora lei è in questo spiacevole stato, io le consiglio di prendere del tempo per avere chiare le cose e di parlarne con un professionista. Cordiali saluti.
Buon pomeriggio, comprendo la situazione da lei riportata e le sono vicino. Le chiedo se per lei possa essere utile mettere sulla bilancia gli aspetti positivi e negativi di questa relazione. Credo potrebbe aiutarla a fare chiarezza soprattutto dei suoi bisogni!
Un saluto
Dott.ssa Elisa Rocco
Psicologo, Psicologo clinico
Ospitaletto
Gentile Sig.ra,
grazie per la condivisione dettagliata di questo momento di confusione. Il passaggio ad una convivenza può generare degli interrogativi in merito alla relazione in essere, soprattutto se ci sono stati degli episodi in passato di criticità della coppia (le separazioni cui accennava). Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico così che la possa aiutare nel comprendere l'origine di questa ansia e scegliere realmente ciò che vuole, come ha già effettuato in passato. L'inizio di un percorso, in questo caso, corrisponderebbe col mettere a fuoco i suoi bisogni e dare un significato alle sue paure.
Resto a disposizione per dubbi e/o domande. Dott.ssa Elisa Rocco
Dott.ssa Aurora Quaranta
Psicologo, Psicologo clinico
Vimodrone

Cara/o,

Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così tormentato nella tua relazione. È comprensibile che dopo le esperienze passate con il tuo ex e le difficoltà incontrate con il tuo attuale ragazzo, tu possa provare ansia e incertezza riguardo al futuro della vostra relazione.

È positivo che tu stia cercando aiuto e supporto per affrontare questa situazione. È importante considerare alcuni punti chiave:

Esplora i tuoi sentimenti: È normale provare dubbi e incertezze in una relazione, soprattutto dopo esperienze difficili del passato. È utile esplorare i tuoi sentimenti in modo onesto e aperto, sia con te stessa che con il tuo partner.

Comunicazione: Parla apertamente con il tuo partner riguardo ai tuoi dubbi e alle tue preoccupazioni. La comunicazione sincera è fondamentale per affrontare le difficoltà e lavorare insieme per trovare soluzioni.

Auto-riflessione: Rifletti su ciò che vuoi davvero nella tua vita e nella tua relazione. Chiediti se i tuoi dubbi sono legati al tuo attuale partner o a questioni personali non risolte.

Supporto professionale: Continua a ricevere supporto dalla psicologa o da un professionista della salute mentale. Un terapeuta può aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti, a comprendere le tue paure e a sviluppare strategie per affrontarle in modo costruttivo.

Prenditi del tempo: Non sentirti in fretta nel prendere decisioni importanti sulla tua relazione. Prenditi il ​​tempo necessario per valutare i tuoi sentimenti e le tue opzioni in modo calmo e razionale.

Ascolta il tuo istinto: Alla fine, segui il tuo istinto e prendi decisioni che ritieni giuste per te. È importante ascoltare te stessa e fare scelte che promuovano il tuo benessere emotivo e la tua felicità a lungo termine.

Ricorda che è normale attraversare momenti di incertezza e ansia nelle relazioni, ma è possibile superarli con il giusto sostegno e la giusta riflessione. Spero che trovi la chiarezza e la pace interiore di cui hai bisogno per affrontare questa situazione.
Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
In ambito psicologico sistemico relazionale, potremmo analizzare questa situazione considerando le dinamiche di coppia e l'interazione tra i due partner. È importante comprendere quale ruolo abbia avuto la relazione precedente e il trauma della separazione nel determinare la tua ansia e i dubbi attuali. Potrebbe essere utile esplorare con l'aiuto di uno psicologo anche il tuo rapporto con te stessa, e capire se la paura di essere sola o la paura del fallimento possano influenzare il modo in cui vivi la tua attuale relazione.
È importante prendersi del tempo per riflettere su questi sentimenti e trovare il coraggio di affrontarli, anche se può essere spaventoso. Potrebbe essere utile anche coinvolgere il tuo partner in questa riflessione e cercare di comunicare apertamente i tuoi dubbi e le tue paure. Lavorare insieme per rafforzare la vostra comunicazione e comprensione reciproca potrebbe aiutarvi a superare questa fase difficile.
Infine, è importante ricordare che la tua felicità e il tuo benessere sono fondamentali e che prendersi cura di te stessa è essenziale per avere relazioni sane e appaganti. Non esitare a cercare il supporto di uno psicologo per affrontare questi sentimenti e trovare una soluzione che sia positiva per te e per la tua relazione. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
Dott.ssa Maria Serena Maierna
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentilissima,
la sua domanda, le sue riflessioni e le sue sofferenze attuali mi hanno colpito molto. In particolare mi colpisce la sua capacità di cercare aiuto e supporto per affrontare situazioni che sono state o sono difficili e che le hanno fatto vivere molti momenti di ansia e di preoccupazione, come quello attuale. Aver già cercato in passato un aiuto psicologico è sicuramente una sua risorsa importante da considerare, non siamo obbligate/i ad affrontare queste situazioni da sole/i. Saper chiedere aiuto è una risorsa importantissima, da non sottovalutare. Sicuramente in questi anni, da quello che racconta, ha passato momenti difficili, di incertezza nella sua vita di coppia e nella sua relazione e questi vissuti possono lasciare il segno e farsi vivi di nuovo anche in momenti che percepiamo come del tutto positivi e sereni, sorprendendoci e facendoci preoccupare. Andare a convivere è un passo importante, un cambiamento che già di suo può attivare qualche ansia e la sua sensazione che descrive come "apatia" potrebbe anche essere un gesto protettivo verso sè stessa, in un momento in cui le emozioni possono essere molto fastidiose e ingombranti. Credo che possa essere utile per lei e per la vostra coppia, in un momento come questo, se lei cercasse, se se la sente, nuovamente il supporto di una psicologa, magari anche la stessa professionista con cui ha già affrontato queste tematiche, se si è trovata bene. Concordo poi con i colleghi che le suggeriscono di trovare una sua modalità di comunicare questi suoi vissuti al suo partner, capendo però quanto possa essere difficile. Anche in questo caso il supporto di una persona esterna potrebbe esserle utile per trovare con calma le sue modalità; la comunicazione in una coppia è molto importante e può essere allenata con l'aiuto di un/una professionista.
Un caro saluto,
Dott.sa Maria Serena Maierna
Dott.ssa Daniela Ammendola
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Gentile utente, grazie per aver scelto di condividere questo suo stato d'animo attuale! Certo che deve essere per lei un momento molto complesso! Ci sono in gioco tanti cambiamenti e questo sicuramente può essere fonte di ansia e stress. L'inizio di una convivenza porta con sé tanti dubbi e paure che sono normalissime. Nel suo caso, ancor di più forse proprio perchè lei sente poca stabilità rispetto alla relazione. Provi a parlarne con il suo partner: chi meglio di voi sa come poter affrontare questo momento? Si affidi alle sue sensazioni, a ciò che sente e le condivida. Vedrà che questo la aiuterà a trovare sicuramente la risposta che cerca. Per qualsiasi dubbio e/o perplessità in merito a quanto le ho detto resto a sua disposizione. Le auguro di trovare le risposte che cerca! Buona giornata!
Dott.ssa Giorgia Martorella
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, comprendo la sua paura e le sue insicurezze riguarda alla sua relazione che è stata segnata da continui abbandoni e poca certezza. Le consiglio di parlarne con il suo partner e allo stesso tempo se lo ritiene necessario affrontare un percorso psicologico per comprendere a fondo cosa la preoccupa e quali sono le cause più profonde delle sue preoccupazioni.
Resto a disposizione
Dott. Guglielmo Gigli
Psicologo, Professional counselor
Petacciato
Salve,

è impossibile dare una risposta specifica alla sua domanda senza poterla incontrare e valutare i suoi vissuti, tuttavia mi parla molto di ansie e paure, che non sono un criterio per un sano discernimento rispetto ad una relazione. Non sono indice di veridicità, quanto di percezioni di realtà. Inoltre il costrutto di una vita "serena" non è reale poiché sarà naturale l'alternarsi di momenti sereni con altrettanti momenti di ansia, dubbi e paure. Pensare ad una realtà serena significa escluderne un'altra che però c'è ed è reale. Resto a disposizione per eventuale confronto, anche solo telefonico per cogliere meglio i suoi aspetti.
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
concordo con i colleghi
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buongiorno,

La situazione che descrivi è comprensibile e tocca molte sfere emotive profonde. Il percorso di una relazione di coppia può essere segnato da momenti di incertezza e cambiamento, soprattutto quando ci si avvicina a tappe importanti come la convivenza. È normale che, di fronte a decisioni significative, emergano dubbi e paure. Spesso queste emozioni non riflettono necessariamente un disamore, ma possono essere legati a esperienze passate, alla paura di perdere ciò che si è costruito o alla difficoltà di abbandonare vecchi schemi di pensiero.

L'ansia e l'apatia che descrivi potrebbero essere segnali di un conflitto interiore. Quando ci si trova a fare i conti con l'idea di una maggiore stabilità, il nostro inconscio può far emergere vecchie insicurezze o timori legati all'abbandono o alla paura di soffrire nuovamente. È importante distinguere tra ciò che proviene da esperienze passate e ciò che realmente senti nel presente.

Questo tipo di dinamica può essere affrontato con l'aiuto di uno specialista che possa accompagnarti nell'esplorazione delle tue emozioni, aiutandoti a chiarire i tuoi sentimenti e a comprendere meglio le radici dell'ansia che stai vivendo. L'obiettivo non è tanto trovare una risposta immediata, quanto costruire una maggiore consapevolezza di te stessa e della tua relazione.

Ti invito a considerare un percorso di supporto psicologico per approfondire questi aspetti. Parlare con uno psicoterapeuta può proporre strumenti concreti per affrontare i tuoi dubbi e ritrovare una maggiore serenità nella relazione.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Eleonora Rossini
Psicologo, Terapeuta, Professional counselor
Cesena
Salve,

quello che descrive sembra essere una situazione di forte ansia legata a un momento importante della sua relazione e della sua vita. È normale che i grandi cambiamenti – come andare a vivere insieme – possano attivare paure, insicurezze e pensieri ossessivi. Questi dubbi non indicano necessariamente che ci sia qualcosa di sbagliato nel suo rapporto, ma piuttosto che sta affrontando una sfida emotiva significativa.

Le domande che si pone (“lo amo ancora?”, “sto con lui per paura di stare sola?”) sono tipiche nei momenti di crisi, quando la mente cerca risposte per gestire l’incertezza. Tuttavia, l’ansia può amplificare queste domande fino a farle sembrare realtà, creando un senso di apatia o confusione emotiva.
Le consiglierei di:
Parlare apertamente con il suo ragazzo, condividendo le sue paure senza accusare o attribuire colpe. La comunicazione può aiutarvi a rafforzare il legame.
Rivolgersi a un professionista, magari tornando dalla psicologa che l’ha già aiutata in passato. Potrà supportarla nel distinguere tra i dubbi legati all’ansia e quelli che eventualmente riflettono bisogni più profondi.
Dare tempo a se stessa: vivere insieme è una grande transizione, e non è necessario avere tutte le risposte subito. Provi a concentrarsi sul presente, invece di anticipare il futuro.

Il fatto che provi paura al pensiero di chiudere la relazione è indicativo di quanto sia importante per lei. Con il giusto supporto, potrà trovare chiarezza e serenità. Un saluto e un incoraggiamento sincero.
Dott.ssa Ambra Bottari
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Capisco quanto possa essere difficile vivere questa situazione e quanto l’ansia e i dubbi possano sopraffarti, soprattutto in un momento che dovrebbe essere di grande cambiamento e di nuove possibilità. Le emozioni che descrivi, come l’apatia, l’incertezza e i momenti alternati di tranquillità e ansia, sono molto comuni quando si affrontano decisioni significative, come il fatto di andare a vivere insieme con una persona con cui ci sono stati alti e bassi.

Il fatto che tu stia facendo queste riflessioni non significa necessariamente che la relazione sia destinata a finire, ma potrebbe essere un segno che ci sono aspetti emotivi non completamente elaborati, come il dolore della tua precedente relazione e la paura di non fare la scelta giusta. L’ansia spesso nasce da un senso di incertezza, e può essere accentuata dai cambiamenti che stai vivendo.

Hai fatto bene a cercare il supporto di una psicologa, e potresti considerare di riprendere il percorso per esplorare più a fondo questi sentimenti e capire se c’è qualcosa dentro di te che ancora non hai elaborato completamente. La paura di fare la scelta sbagliata è normale, ma non significa che tu debba prendere decisioni frettolose. A volte, è solo questione di dare spazio e tempo alle emozioni per capire cosa davvero si desidera.

Prova a non farti prendere dall'idea che ogni dubbio debba essere risolto immediatamente. È importante permetterti di vivere questi sentimenti senza sentirti obbligata a risolverli subito. Potresti anche provare a concentrarti su piccoli momenti di serenità, come quelli che hai vissuto recentemente, per capire se ci sono ancora aspetti positivi che ti legano al tuo ragazzo.

A volte, l’ansia nasce dal fatto di temere il cambiamento, ma non significa che stai facendo qualcosa di sbagliato. Se la relazione sta andando meglio, come dici, e lui sta mostrando segnali positivi, forse potresti riflettere su cosa ti impedisce di godertela appieno. Parlare apertamente con lui dei tuoi dubbi potrebbe anche essere un passo per chiarire insieme i vostri sentimenti, senza la paura che la relazione finisca.

Meriti di vivere serenamente, senza il peso dei dubbi costanti. Fai un passo alla volta, senza fretta, e concediti il tempo necessario per capire ciò che davvero senti.
Buonasera. Affrontare momenti di incertezza in una relazione, soprattutto quando si sono verificati o si stanno per verificare cambiamenti significativi è del tutto normale. Difatti il cambiamento, generalmente, è fonte di stress per chi lo vive in prima persona. Anche il domandarsi se si ama ancora il proprio partner o se il voler stare con lui è legato alla paura di stare da sola, è comprensibile in un momento di incertezza. Ciò che lei descrive come apatia, inoltre, potrebbe essere sempre legato all’ansia o allo stress che sta accumulando in questo periodo: quando siamo sopraffatti da troppe emozioni, la mente potrebbe reagire con una sorta di “blocco delle emozioni”, come quello che lei descrive. Si prenda del tempo e cerchi di esplorare a fondo i suoi sentimenti, anche se il suo stato di ansia la spinge a prendere drastiche decisioni. Provi a comunicare con il suo ragazzo: esprima i suoi sentimenti, condivida quello che prova in questo momento difficile, potrebbe aiutarla a sentirsi più serena e perché no, a cercare una soluzione ai suoi sentimenti in questi momenti confusi.
Dott.ssa Anna Bruti
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
San Benedetto del Tronto
Salve, capisco quanto questa situazione possa essere difficile per lei. I dubbi e l’ansia che sta vivendo potrebbero essere legati a diversi fattori, tra cui il timore dell’impegno, le esperienze passate o un’ansia relazionale che si manifesta proprio nel momento in cui la relazione diventa più stabile.

L'apatia e l'ansia che descrive potrebbero essere segnali di un conflitto interno: da un lato il desiderio di stabilità e di costruire qualcosa con il suo partner, dall’altro la paura di fare una scelta sbagliata o di perdere la propria libertà.

Un percorso mirato potrebbe aiutarla a comprendere meglio se questi dubbi sono un campanello d’allarme o semplicemente una reazione alla nuova fase della relazione. Se sente di aver bisogno non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Shana Baratto
Psicologo, Psicologo clinico
Levico Terme
Buongiorno,
grazie per la sua condivisione; mi arriva la sua fatica nello stare in questa sensazione di smarrimento e di confusione. Quello che le suggerisco è di ricontattare la sua psicologa o, se non ne avesse la possibilità, di contattare una psicologa/psicoterapeuta che la possa aiutare a fare chiarezza in ciò che sente e che la possa sostenere nell'orientarsi verso ciò che desidera.
Rimango a disposizione,
saluti dott.ssa Baratto
Buongiorno,
sono il Dott. Dario Antonio Palermo, psicologo e sessuologo clinico.
Anticipo che la risposta si basa solo su quanto leggo ma sarebbe importante approfondire meglio la situazione.
Da quanto scrive emerge un vissuto molto intenso e complesso, legato sia alla relazione attuale che al bagaglio emotivo delle esperienze passate. Il passaggio a una convivenza può rappresentare un momento di grande cambiamento, e in quanto tale può attivare dubbi, ansie e paure, anche quando razionalmente “va tutto bene”.
Quando una persona alterna momenti di calma a momenti di fortissima ansia, può esserci sotto un conflitto tra ciò che sente davvero e ciò che “pensa di dover provare”.
L’apatia che descrive potrebbe essere legata proprio a questa ambivalenza emotiva, che non significa necessariamente che la relazione sia sbagliata, ma che c’è bisogno di ascoltarsi con più profondità e senza giudizio.
Resto a disposizione se desidera parlarne in un contesto riservato.
A volte la paura arriva proprio quando ci stiamo avvicinando a qualcosa di importante. E spesso quella paura non è lì per dirti "scappa", ma per chiederti di ascoltarla. Non per cacciarla via, ma per capire cosa ti sta davvero raccontando di te. La paura non è un nemico. È un’emozione, come tutte le altre, e ha bisogno di uno spazio per potersi esprimere. Quando cerchiamo di zittirla, spesso alza la voce. Si può mascherare da apatìa, o da una sorta di afonìa emotiva, ma spesso è tanta rabbia.
Può non essere il suo caso o forse quello che sta vivendo ora è proprio un tentativo disperato di ritrovarsi.
Sembra impossibile quando pare di "annegare" ma è proprio come quando sei in acqua e devi rilassarti per galleggiare. Può essere il momento giusto per chiedersi: "di cosa ha bisogno quella parte di me che trema? Di cosa avrebbe bisogno per sentirsi al sicuro?"
Dott.ssa Federica Battista
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Cara,
Quello che stai vivendo è comprensibile, soprattutto considerando il percorso emotivo che hai attraversato negli ultimi anni.
Il fatto che tu stia iniziando a sentire dubbi e ansia proprio ora che la relazione sembra stabile non significa necessariamente che tu non ami più il tuo compagno.
È anche importante riconoscere che la vostra storia è stata segnata da incertezze e rotture, e che ora che tutto sembra più “definito”, il tuo sistema emotivo potrebbe essere in allarme, come se non riuscisse ancora a fidarsi pienamente della stabilità ritrovata.

Il fatto che tu stia cercando aiuto è un segnale molto positivo: non stai scappando, stai cercando di capire cosa succede.

Un abbraccio.
Salve, grazie per aver condiviso una situazione così delicata e importante. Le difficoltà e le incertezze che descrive in una relazione, specialmente dopo esperienze di instabilità e momenti di forte ansia, sono comprensibili. Spesso, questi sentimenti nascono da paure profonde legate alla solitudine, al cambiamento o al timore di perdere qualcosa di importante. Un percorso psicologico può offrirle uno spazio sicuro per esplorare queste emozioni, chiarire i suoi bisogni e aiutarla a vivere la relazione in modo più sereno e consapevole, senza pressioni o paure eccessive. Non deve aver paura di chiedere aiuto: è un passo importante per prendersi cura di sé e del proprio benessere.

Ricevo a Rovigo e online.
Dott.ssa Valentina Emma Morelato
Salve,
leggere la sua storia mi fa percepire quanta intensità e quanta fatica ci siano in questo momento per lei. Ha descritto con grande lucidità il percorso che ha vissuto: la difficoltà a lasciarsi alle spalle una relazione importante, l’incertezza iniziale, le separazioni e i ritorni con il suo attuale compagno, fino ad arrivare adesso a una fase nuova, con la prospettiva della convivenza.
Capisco quanto possa essere spiazzante sentir nascere proprio ora dubbi “assillanti”, pensieri come “forse non lo amo più”, “forse sto con lui perché non so stare sola”, o quella sensazione di “apatia” che la porta a non riconoscersi più nelle sue emozioni.
È naturale che questo la faccia sentire confusa e in ansia, soprattutto perché razionalmente sa di non aver mai avuto prima il desiderio di lasciarlo, e anzi riconosce i cambiamenti positivi che ci sono stati da parte sua.
Spesso, davanti a scelte importanti come andare a vivere insieme, emergono paure profonde che non sempre hanno a che fare con la relazione in sé, ma con il bisogno di sentirsi sicuri, stabili, pronti. L’alternanza che descrive tra momenti di tranquillità e momenti di forte ansia racconta proprio questa tensione interiore.
Forse, più che un segnale che l’amore non c’è più, quello che sente è il bisogno di ritrovare fiducia nelle sue emozioni e di concedersi tempo per ascoltarsi senza giudicarsi.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a ritrovare chiarezza, a gestire i pensieri che la tormentano e a vivere la sua relazione con maggiore serenità.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, è comune che decisioni così significative facciano emergere ansia e dubbi anche in relazioni stabili. A volte, dietro queste paure non c’è necessariamente la fine di un sentimento ma il bisogno di elaborare esperienze passate, vecchie ferite e insicurezze personali. Può accadere che l’organismo reagisca con apatia e confusione emotiva proprio perché sta cercando di adattarsi al cambiamento.
Un percorso con uno psicologo psicoterapeuta, orientato per esempio alla psicoterapia umanistica o all’analisi bioenergetica, può aiutarla a distinguere tra dubbi reali e ansia anticipatoria, a contattare di nuovo le sue emozioni e a capire meglio i suoi bisogni profondi. Spesso questo permette di chiarire se la difficoltà nasce dal rapporto di coppia o da vissuti personali legati al passato. Se sente che l’ansia diventa troppo intensa o persistente, non esiti a cercare un sostegno mirato: affrontare questo momento accompagnata può darle maggiore chiarezza nelle scelte. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Giulia Raiano
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Da come la racconti, traspare quanta fatica emotiva ci sia dietro e anche quanto desiderio tu abbia di capire davvero cosa ti sta succedendo.

Quello che descrivi – ansia, dubbi sul sentimento, sensazione di apatia o di “non provare più emozioni” – è piuttosto frequente nei momenti di passaggio importanti nelle relazioni, soprattutto quando entrano in gioco decisioni impegnative come andare a vivere insieme. Non è necessariamente il segnale che non ami più il tuo compagno: spesso questi vissuti sono legati alla paura del cambiamento, al timore di “fare la scelta sbagliata”, a vecchie ferite che si riattivano, o a bisogni personali che emergono quando la relazione diventa più stabile. La storia che hai vissuto prima e le rotture avute con lui hanno probabilmente lasciato dentro di te un terreno di fragilità e paura di essere abbandonata. È normale che, nel momento in cui la relazione diventa più “ufficiale” e impegnativa, emergano ansie o dubbi: il nostro inconscio associa stabilità a rischio di perdita. Il dubbio “lo amo o non lo amo” spesso non è un giudizio reale sui sentimenti, ma un segnale del tuo stato d’animo ansioso. L’ansia “anestetizza” le emozioni e può dare la sensazione di non provare nulla, quando in realtà sei sopraffatta dal bisogno di controllare tutto. La paura di restare sola e il desiderio di proteggerti sono entrambi bisogni legittimi; non indicano automaticamente che stai con lui “solo per non stare sola”. Un aspetto importante: il fatto che tu non abbia mai pensato seriamente di lasciarlo prima, che riconosci i cambiamenti positivi di lui e che cerchi aiuto prima di prendere decisioni drastiche sono tutti segnali che in te c’è desiderio di proteggere questa relazione e di capire te stessa meglio.
Se vorrai approfondire per provare a fare più chiarezza resto a disposizione.
Buona giornata
Dott.ssa Giulia Raiano

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