Salve, quando litigo con qualcuno non riesco a star calmo, mi tremano le mani non riesco a relaziona

55 risposte
Salve, quando litigo con qualcuno non riesco a star calmo, mi tremano le mani non riesco a relazionarmi con altre persone se non con insulti o dando nomi. Da che dipende?
Dott.ssa Ilaria Sartori
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Pavia
Gentile Utente, per rispondere alla sua domanda occorrerebbe contestualizzare questi episodi all'interno della sua storia personale. Non esistono infatti spiegazioni e, di conseguenza, soluzioni che vanno bene per tutti. Ci si trova di volta in volta di fronte ad una persona che porta un vissuto - come quello che ci ha riferito - comprensibile solo a partire dalla sua specifica storia di vita. Se tali esperienze le causano disagio e vorrebbe comprenderne il motivo, le consiglio di fissare un primo colloquio con uno psicoterapeuta. Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti, Ilaria Sartori

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Dott. Simone Tealdi
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Torino
Buonasera,
la rabbia è una emozione che, se ben gestita, può essere una potente alleata per uscire dalle situazioni di conflitto. Imparare a controllarla è fondamentale per instaurare relazioni serene.
Per quanto riguarda l'origine, bisognerebbe approfondire l'argomento possibilmente in psicoterapia.
Prenda in considerazione l'idea di richiedere una consulenza a riguardo.
Buona serata,
dott. Tealdi
Dott.ssa Federica Serafini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Sono completamente d’accordo con i colleghi! E, le dico di più: anche avendo più informazioni non credo che sia nè etico nè appropriato, "tirare ad indovinare" sul perchè lei reagisca così! Le assicuro che nonostante la sua curiosità questa è una poszione che la tutela! Anche perchè mi chiedo e le chiedo: dopo aver capito da cosa dipende cosa farebbe di questa consapevolezza?
Come le hanno scritto i colleghi le consiglio di iniziare un percorso che l’aiuti non solo a capire come mai ha queste reazioni, ma che, se non le piacciono, possa sostenerla mentre impara a gestirle e nel caso a cambiare! Le faccio un gran in bocca al lupo!

Dott.ssa Federica Serafini Psicologa Psicoterapeuta
Dott.ssa Daniela Benvenuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Gentile Utente, come gestiamo le emozioni dipende da molti fattori messi insieme: il temperamento, i modelli appresi,ecc. Esiste un'abilità specifica nel gestire i rapporti con gli altri che si chiama "comunicazione assertiva" che, se appresa, ci aiuta in maniera egregia a gestire la rabbia ed i modi con cui ci rapportiamo, ci da' una marcia in più nelle relazioni sociali e accresce la ns autostima. Provi ad iscriversi ad un corso serio tenuto da professionisti, vedrà come potrà giovarle. A disposizione, Dr.ssa Daniela Benvenuti
Dott.ssa Isabella Vecchi
Psicologo, Psicologo clinico
Varese
A tutti è capitato di perdere le staffe: alla base di un comportamento aggressivo e clamoroso troviamo la rabbia. La rabbia è un’emozione fondamentale caratterizzata da un preciso schema corporeo che comprende uno sguardo spietato, i denti stretti, le labbra serrate, tensione. Il livello di attivazione psicofisiologica aumenta e predispone il soggetto alla reazione e all’attacco. La rabbia ci fa perdere il controllo, ci fa dire cose che, a volte, nemmeno pensiamo e ci muove a compiere azioni di cui spesso poi ci si pente.
Arrabbiarsi e facilissimo, basta lasciar emergere il nostro istinto animale. Difficile porre un freno, un limite.
Le ragioni che spingono a reagire in modo inconsulto e inappropriato sono innumerevoli, in genere chi va in collera facilmente tende a decifrare gli eventi come gravemente negativi e pericolosi per se stesso. Di conseguenza ritiene indispensabile reagire immediatamente e in modo energico, per proteggersi. Il controllo della rabbia comprende una valutazione delle priorità.
L’autocontrollo va allenato, con compassione e determinazione. Numerose ricerche dimostrano che già con poche settimane di training appropriato è possibile rinforzare l’autocontrollo.
Non esiti a farsi aiutare da un professionista.
Buona vita. Isabella Vecchi
Dott.ssa Adriana Princigalli
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Napoli
Buongiorno! Intanto volevo dirti che la tua domanda è molto interessante perchè il tuo è un problema che riguarda tantissime persone senza differenza di genere o di età...
Come diceva un collega i modelli appresi in ambito familiare sui possibili stili di reazione giocano un ruolo fondamentale...
Nel tuo caso più che la rabbia mi colpisce il fatto che non riesci a relazionarti senza insultare o altro...Credo che dovresti occuparti della tua autostima e di avere maggiore fiducia nelle tue capacità...e di valutare anche se convivi con un elevato stato ansioso...Inoltre è possibile che la reazione fisica così forte si riagganci a possibili traumi precedenti..Il nostro corpo memorizza tutte le nostre esperienze !
Ovviamente sono indicazioni generiche considerando il fatto che la domanda è stata posta senza fornire alcun elemento sulla tua persona!
Saluti Adriana Princigalli
Dott.ssa Grazia Esposito Malara
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Ospitaletto
Buonasera, risponderle senza conoscere la sua storia e la sua situazione emotiva non è possibile. Le suggerisco di rivolgersi a un collega in modo da avere una visione più chiara e eventualmente intraprendere un percorso affinchè la sua rabbia non diventi distruttiva. Cordiali saluti
Dott.ssa Elisa Taverniti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, nei termini in cui è posta la domanda mancano delle informazioni importanti ma probabilmente se ha sentito la necessità di esprimerla è perché, questo tipo di episodi rappresenta per lei, in quel che misura una sofferenza. Per individuare il motivo da cui dipenda questo modo di relazionarsi, il modo migliore è quello di far emergere, attraverso un percorso psicologico di conoscenza di se stesso, i pensieri e le emozioni che innescano tali risposte.
Rimango a sua disposizione
Dottoressa Elisa Taverniti
Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
Buonasera. Immagino sia recentemente accaduto qualche episodio che ha scosso un equilibrio, se pone questa domanda con questa "urgenza". Esistono milioni di modi di litigare ma occorre sempre capire se la persona che abbiamo di fronte viene percepita come Altro da noi oppure le stiamo proiettando addosso qualcosa di puramente nostro
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, effettivamente è molto difficile rispondere alla sua domanda, lei non ci scrive nessun dato circa la sua persona, la sua età e soprattutto da quando ha cominciato ad essere così aggressivo nel relazionarsi con gli altri. Che cosa stava succedendo in quel periodo nella sua vita, se c'è stato qualche avvenimento importante o trauma che le ha fatto perdere l'equilibrio. Sarebbe bene che lei inizi un percorso terapeutico per capire le cause che lo portano ad essere tanto ansioso ed a non sapersi controllare e insultare gli altri. Sicuramente una psicoterapeuta l'aiuterà a capire ed elaborare cosa gli sta succedendo, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Dr. Danilo Cannizzaro
Psicoterapeuta, Psicologo
Erice
È difficile rispondere alla sua domanda senza ulteriori approfondimenti. Lei specifica che quando “litiga” non riesce a stare calmo, e la cosa potrebbe anche essere normale nei momenti di alterco più accesi. Il punto è: come mai litiga? Si verifica spesso? Cerca di proposito queste situazioni o si trova invischiato senza rendersene conto?
Dichiara di avere difficoltà a relazionarsi con gli altri, di usare parole pesanti e probabilmente offensive; fondamentalmente si descrive come una persona arrabbiata, che controlla con difficoltà i propri impulsi.
L’unico consiglio che posso darle, per capire da cosa possa dipendere la sua modalità comportamentale, è quello di intraprendere un percorso di psicoterapia individuale. Conoscere cosa cela realmente il suo essere arrabbiato, potrebbe giovare al suo benessere psico-fisico e di conseguenza anche la qualità delle sue relazioni sociali.
Cordialmente
Dr. Emanuele Incoronato
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, una causa potrebbe essere nella gestione della rabbia. Le suggerisco di parlare con uno psicoterapeuta per indagare le cause originarie della problematica. Cordiali saluti
Dott. Cristian Maggiori
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Marino
Salve, per rispondere alla sua domanda è necessario conoscere la sua storia personale, le relazioni avute, e non meno importante sarebbe scoprire quando le è successo la prima volta e qual'è stata quella che l'ha fatta più soffrire. Pertanto sarebbe opportuno che ne parlasse con uno psicoterapeuta per capire da dove nasce la sua rabbia intanto imparare a gestirla. Un caro saluto
Dott. Daniel Michael Portolani
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, non è possibile rispondere con etica professionale alla Sua domanda senza declinarla nella Sua storia di vita: Chi è Lei? Quali sono i Suoi modi di emozionarsi? Come si muove nel mondo, e quali orizzonti d'attesa ha? Ha sempre avuto queste difficoltà o sono nate in un momento specifico? In che modo reagiscono le altre persone? In quali contesti, momenti, relazioni accade questo? Quali sono i motivi dei litigi? Solo rispondendo a queste domande, guidato da un collega psicoterapeuta, potrà trovare i motivi delle Sue difficoltà e feconde strategie di risoluzione. Si affidi a un percorso psicoterapeutico se questa Sua difficoltà la mette in scacco e Le provoca sofferenza: serve motivazione e impegno ma il guadagno è potenzialmente molto significativo. In m bocca al lupo! Cordialità, DMP
Dott.ssa Alessia Rita Candiloro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Professional counselor
Napoli
Buongiorno, servirebbero altri elementi per rispondere al meglio a tale domanda, ma in via generale tale sua esperienza della rabbia così impetuosa è probabilmente dovuta al fatto che lei la rabbia la accumula nel tempo, così che si ritrova dopo un certo periodo a 'scoppiare' in maniera burrascosa da uno stato mentale quindi alterato.
La rabbia a volte deriva da bisogni inespressi, quindi lei con questa rabbia cosa sta chiedendo a sè stesso e all'altro? con chi si arrabbia più spesso e perchè?
Se la situazione di gestione della rabbia è però problematica e la spaventa l'invito è a consultare uno psicologo.
Dott. Andrea De Simone
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Salerno
Buonasera, provi a rivolgersi senza esitazione ad uno psicologo, potrà aiutarla a compre dere meglio questa sua situazione.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Dott. Roberto Lucchetta
Psicologo, Psicoterapeuta
Frescada
Gentile utente,
nei rapporti umani esiste una legge fondamentale: quello che vediamo negli altri e ci urta, è quasi sempre un lato di noi che non vogliamo vedere.

Rifiutiamo di riconoscerlo in noi stessi, e così, quando ci si presenta di fronte, ci prende alla sprovvista e reagiamo con lo stesso atteggiamento di rifiuto.

Questo vuol dire che le nostre antipatie “di pelle” parlano prima di tutto di noi stessi, e riuscire ad ascoltare questi sentimenti, specie quando emergono all’improvviso, diventa quindi molto importante.

L’incontro con la nostra parte “buia”, in ombra, è un passo fondamentale per aumentare la consapevolezza di chi siamo, in quanto non si tratta di parti sbagliate di sé, bensì di energie “grezze” che chiedono di essere “raffinate” e di poter venire alla luce.

Un percorso terapeutico le permetterà di trovare un equilibrio nuovo tra queste componenti della propria personalità.

Un caro saluto.
Roberto Lucchetta
Dott.ssa Iris Mattera
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve. Io credo che lei debba parlare con questa parte di sè molto arrabbiata. Quello che prende il sopravvento su di lei quando si arrabbia potrebbe essere un personaggio che è in lei e che "prende il comando" in certe occasioni. Secondo la teoria psicodrammatica, ognuno di noi è abitato da diversi personaggi (o maschere) e, a seconda dei contesti e delle situazioni emotive, una potrebbe predominare di più rispetto alle altre. Attraverso le tecniche che utilizzo in terapia individuale, avrebbe la possibilità di scoprire chi è questo personaggio tanto arrabbiato e parlargli. Per esempio potrebbe scoprire che il suo attacco in realtà è una difesa, ci ha mai pensato? Lei potrebbe in realtà essere una persona molto sensibile che reagisce per difesa. Mi contatti pure in privato se vuole saperne di più. Buona serata.
Dott. Massimo Zedda
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Torino
Buongiorno, senza altre informazioni sulla storia di vita ed esperienziali durante gli episodi è difficile rispondere al suo quesito; si rivolga ad un/a professionista psicoterapeuta per l'aiuto richiesto. Insieme troverete la soluzione. Saluti
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace per il disagio, immagino non sia per lei una situazione semplice. A mio avviso, sarebbe importante capire cosa significhi per lei litigare, indagare i suoi vissuti e stati emotivi connessi al litigio e e approfondire le strategie messe in atto. Tutto ciò è fondamentale approfondirlo all'interno di un percorso psicologico che indaghi cause e fattori di mantenimento dei suoi sintomi.
Cordialmente, dott. FDL
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, bisognerebbe indagare sulle origini di questi comportamenti. Provi a mettersi in contatto con un professionista che possa aiutarla lungo questo percorso.
MMM
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve , le consiglio di rivolgersi ad un professionista per comprendere ed analizzare le ragioni del suo comportamento e trovare una soluzione ad hoc.
Cordiali saluti
Dott.Tullio Marziani
Salve,
Al netto dell’assenza di conoscenza della sua storia personale e di maggiori dettagli relativi agli episodi citati, mi sento di porre una riflessione sulla rabbia: essa potrebbe rappresentare una forma di protezione del Sè dinanzi ad un potenziale pericolo che potrebbe dare l’impressione di minare il valore che si ha di Sè stessi, le emozioni parlano di noi e quando fatichiamo ad indirizzarle, gestirle e contenerle mettono particolarmente in luce le nostre fragilità, quelle che magari desidereremmo fossero invisibili all’occhio esterno ma soprattutto al nostro. Per tale motivo potrebbe avvalersi di un aiuto psicologico che l’aiuti a comprenderne il senso, la causa e l’origine così da non sentirsi più sopraffatto e dominato da un’emozione giusta ma al momento esplosiva e incontrollabile.
Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Filardi
Dott.ssa Melania Filograna
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lequile
Salve, probabilmente nelle interazioni sociali stabilisce una comunicazione di tipo "aggressivo" quando sente attaccata la sua persona e lo fa con lo scopo di proteggersi dall'altro. Succede tutte le volte che litiga con qualcuno? Pensi a delle situazioni in cui è stato bravo a non insultare l'altro. In quelle situazioni quale strategia ha utilizzato?
Un training assertivo potrebbe aiutarla ad esprimere i suoi bisogni in modo funzionale e negoziando con chi ha di fronte.
La saluto
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentile utente, mi trova d'accordo con i colleghi. La possibilità di intraprendere un percorso con uno specialista potrebbe aiutarla a comprendere ed esplorare meglio quello che ti sta succedendo.
Resto a disposizione,
AV

Dott.ssa Beatrice Taveggia
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Gentile utente, in un litigio possono emergere dei meccanismi di difesa e numerose attivazioni fisiologiche che ci portano a rispondere non nel modo in cui vorremmo alla situazione. Le consiglio di approfondire il motivo che la porta a rispondere in questo modo durante un litigio attraverso un percorso psicologico. Resto a sua disposizione e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Dott. Luca Russo
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Varese
Gentile utente , per rispondere a questa domanda servirebbe una più profonda conoscenza del suo vissuto e degli episodi accaduti e in quale contesto sono avvenuti .
L'elemento che scaturisce l'aggressività è la rabbia ma dai pochi dati disponibili non posso dare con certezza una risposta professionale.
Quello che posso consigliarle è di rivolgersi ad un terapeuta e iniziare un percorso relativo alla gestione delle emozioni.
Potrebbero aiutarla anche delle sedute di Psicoterapia Ipnotica.
Resto a disposizione per un incontro o per qualsiasi chiarimento o domande.
Un abbraccio.
Dr. Luca Russo
Dr. Federico Paparozzi
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, la rabbia è un emozione che in alcune situazioni può essere davvero difficile da gestire, senza contare che generalmente parlando si è portati a considerare quest'ultima come negativa, ma in realtà è una emozione che può essere una potente alleata per uscire dalle situazioni di conflitto, se si hanno i giusti strumenti per incanalarla. Detto ciò, mi domando e le domando, a cosa le sia utile scoprire da cosa dipenda. La invito ad approfondire tutte queste tematiche in una terapia mirata. Rimando a disposizione per ulteriori chiarimenti, anche online. Cordiali saluti Federico Paparozzi
Dott.ssa Ilenia Scaglia
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Alfianello
Gentilissimo, comprendo il suo sentire e la difficoltà ad esprimere diversamente questa spinta che parte dal profondo. Lei ha scritto questo messaggio ed è importante, perché riconoscere ciò che le sta accadendo già comporta qualcosa di positivo, ovvero è il primo passaggio: volgere lo sguardo su di Sé. Le suggerisco di contattare un/a professionista e fare il successivo, ossia comprendere meglio il suo vissuto, le sue emozioni e la modalità per canalizzarle in modo positivo e fruttuoso. Un buon percorso può aiutarla a comprendere e da lì a fare progressi. Auguro il meglio
Dott.ssa Cristiana Monni
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Selargius
Buongiorno, sembra che il suo problema sia legato ad una difficoltà nel gestire i conflitti. La rabbia, in situazioni come queste è utile per porre i confini e farci rispettare, ma perchè sia funzionale è necessario che siamo noi ad avere il controllo su di lei e non il contrario. Di solito quando percepiamo la rabbia per un sopruso subito tendiamo a soffocarla ed è questa la nostra trappola. L'aiuto di un professionista le permetterà di comprendere l'origine delle sue modalità comportamentali che probabilmente un tempo sono stata adattive ma che ora evidentemente non lo sono più, trovando quindi delle nuove più funzionali. Un caro saluto.
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente, per comprendere meglio la situazione le consiglio di contattare uno psicoterapeuta

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
Dott.ssa Marta Marcellini
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Firenze
Salve a lei, quando si litiga è normale non essere calmi, il litigio per definizione è una situazione in cui si è generato un conflitto che non si riesce a gestire con tranquillità. Il fatto che lei non si senta in grado di gestire il suo comportamento in questi momenti, e si renda conto che insultare non è il modo giusto per relazionarsi agli altri pur essendo in disaccordo è un buon punto di partenza dal quale, come suggerivano vari e varie colleghe prima di me, poter intraprendere un percorso di supporto psicologico mirato a gestire al meglio le emozioni e trovare strategie efficaci per comunicare. Un saluto
Dott.ssa Raffaella Marotta
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Orta di Atella
Salve, dalle informazioni date non è possibile fornire un parere esaustivo. Le consiglierei di intraprendere un percorso con un professionista per imparare a controllare e a gestire questo disagio che sta vivendo. Saluti Dott.ssa Raffaella Marotta
Dott.ssa Carla Dilaghi
Psicologo
Padova
Gentile utente, non si può dare una risposta senza tener conto di altri elementi che aprirebbero a una conoscenza più approfondita verso di lei. Se se la sente potrebbe consultare un professionista per poter trovare uno spazio, in cui portare queste emozioni, che sembrano prevalentemente di rabbia, e vissuti che la mettono a dura prova, e che faccia da contenitore e sostegno.
Dott.ssa Carla Dilaghi
Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
La tua reazione durante i litigi potrebbe dipendere da diversi fattori psicologici, sistematici e relazionali. In ambito psicologico, potrebbe essere utile esplorare la tua storia personale e familiare per capire se ci sono eventi passati che potrebbero aver contribuito a generare in te queste reazioni emotive intense durante i conflitti.
Da un punto di vista sistemico, potrebbe essere importante considerare la dinamica relazionale che si instaura durante i litigi. Potresti sentirti minacciato o vulnerabile e reagire in modo difensivo utilizzando l'aggressività o gli insulti come meccanismo di difesa.
Inoltre, potrebbe essere utile valutare se ci sono dei modelli ricorrenti nelle tue relazioni interpersonali che possono influenzare la tua capacità di gestire i conflitti in modo costruttivo. Ad esempio, se hai avuto esperienze passate di relazioni tossiche o abusive, potresti replicare comportamenti simili durante i litigi.
In generale, è importante lavorare su te stesso e sulle tue abilità relazionali per imparare a gestire in modo più efficace le emozioni durante i conflitti e adottare strategie di comunicazione più assertive e rispettose. Un supporto psicologico professionale potrebbe aiutarti a esplorare questi aspetti e a sviluppare nuove strategie di fronte ai conflitti relazionali. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
Dott.ssa Maria Isabella Pestrichella
Psicologo, Psicologo clinico
Altamura
Gentile utente, comprendo che deve essere frustrante non avere l'autocontrollo della propria rabbia. Sicuramente questo può dipendere da ciò che ha vissuto in passato e dal suo stato interiore, ad esempio: un trauma un lutto, un divorzio, una scarsa comunicazione con le figure di riferimento e molto altro.... Quindi è opportuno guardarsi dentro e
comprendere ciò che lo spinge ad avere questi scatti d'ira, in modo da trovare delle strategie per mantenere l'autocontrollo senza distruggere le diverse relazioni.
Dott.ssa Susanna Scainelli
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Albino
Buonasera, comprendo quanto ciò che descrive può metterla in difficoltà, è però difficile risponderle senza ulteriori dettagli e informazioni. In ogni caso per quanto riferisce le consiglierei sicuramente di intraprendere un percorso psicologico che la aiuterà a comprendere le cause dei sintomi che descrive e a ottenere un cambiamento profondo nel suo funzionamento relazionale. Se ne avesse la necessità sono a sua disposizione in presenza o online, per una terapia di tipo relazionale integrata, con il supporto di varie tecniche personalizzate in base al paziente, ai suoi bisogni ed obiettivi con evidenza scientifica. Dott.ssa Susanna Scainelli
Dott. Daniele Morandin
Psicologo, Psicologo clinico
Monfalcone
Buongiorno,
Penso possa dipendere dal fatto che la sua amigdala si attivi oltre un certo livello in determinate situazioni, cosa che succede più o meno a tutti. L’amigdala è quella struttura cerebrale deputata soprattutto all’attivazione delle nostre emozioni.
Quando si iperattiva, tendiamo a vedere gli altri (anche cari) come ‘nemici’, a perdere lucidità, a dire cose che non pensiamo veramente.
Il primo passo è notare quando questo succede e trovare delle strategie operative per ‘calmarla’.

Un caro saluto, Dott. Daniele Morandin
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, come dire, fra aggressività e paura.
Sembra che lei aggredisca all’interno di una condizione difensiva estrema.
La invito a cercarmi uno psicoterapeuta che la aiuti ad accompagnare la sua aggressività e a trovare il suo personale modo di relazionarsi correttamente di fronte al conflitto.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Giorgia Martorella
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buon pomeriggio, le consiglio di prenotare un colloquio con uno psicologo per poter affrontare meglio la sua reazione nelle relazioni e comprenderne la causa. Resto a disposizione, buona giornata.
Dott.ssa Ambra Bottari
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, quello che descrivi sembra essere una reazione emotiva intensa durante i conflitti, che può essere legata a diverse cause. Il tremore alle mani e la difficoltà a mantenere la calma possono derivare dallo stress, dall'ansia o dalla rabbia accumulata, che durante un litigio si manifestano in modo fisico ed emotivo. Quando ci troviamo in una situazione di conflitto, il corpo attiva la risposta di "lotta o fuga", che aumenta l'adrenalina e può provocare tremori o reazioni impulsive come l'uso di insulti.

Il fatto che tu possa avere difficoltà a relazionarti con calma e ricorrere agli insulti potrebbe dipendere da un meccanismo di difesa emotiva, una reazione che ti aiuta a proteggerti o a sentirti più potente di fronte alla frustrazione o al sentimento di minaccia.

Lavorare su come gestire meglio la rabbia e le emozioni, attraverso tecniche di rilassamento, consapevolezza o anche con il supporto di un terapeuta, potrebbe aiutarti a trovare modalità più sane di comunicare nei conflitti, evitando che la situazione ti faccia perdere il controllo. Un percorso di terapia potrebbe essere utile per esplorare le radici di queste reazioni e per imparare a gestire meglio le emozioni in modo più equilibrato.
Dott.ssa Eleonora Rossini
Psicologo, Terapeuta, Professional counselor
Cesena
Salve,

quello che descrive potrebbe essere una reazione legata a una difficoltà nel gestire le emozioni intense, come rabbia o frustrazione, che emergono durante i conflitti. Il tremore delle mani e la difficoltà a mantenere la calma sono segni di una forte attivazione emotiva e fisica, spesso collegata alla risposta “lotta o fuga” del nostro corpo in situazioni percepite come stressanti o minacciose.

Queste difficoltà possono dipendere da diversi fattori, tra cui:
Esperienze passate che hanno influenzato il modo in cui reagisce ai conflitti.
Modelli di comunicazione appresi nell’ambiente familiare o sociale.
Difficoltà nella regolazione emotiva, che possono essere associate a disturbi dell’umore, ansia, o stress cronico.
Per migliorare, potrebbe essere utile lavorare su tecniche di gestione della rabbia e di comunicazione assertiva. Se sente che questa situazione influenza negativamente le sue relazioni o la sua qualità di vita, sarebbe indicato confrontarsi con un professionista (psicologo o terapeuta) per approfondire la causa e trovare strategie per affrontarla.
Un saluto, e rimango a disposizione per ulteriori domande.
Dott.ssa Veronica Mannelli
Psicologo, Psicologo clinico
Prato
Salve, probabilmente dipende dal fatto che ha difficoltà ad esprimere la sua rabbia e a gestire il conflitto, in quel momento. Il suo corpo reagisce attraverso il tremore delle mani.
Dott.ssa Francesca Spano
Psicologo, Professional counselor, Psicologo clinico
Roma
Salve, grazie per aver condiviso questa riflessione. La reazione che descrive, con tremore e difficoltà a mantenere la calma durante un litigio, può derivare da una risposta emotiva intensa legata a una reazione di stress o ansia. Spesso, quando ci sentiamo sopraffatti o minacciati in una discussione, il corpo entra in modalità di difesa, attivando il sistema nervoso autonomo, che può portare a sintomi come tremori e una comunicazione impulsiva.

Il fatto che, durante i conflitti, tenda a usare insulti o nomi potrebbe essere un modo per difendersi emotivamente, cercando di proteggere sé stesso da sentimenti di vulnerabilità o frustrazione. Questo comportamento potrebbe essere anche legato a difficoltà nella gestione delle emozioni, come rabbia o frustrazione, che non sono state completamente elaborate.

Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla a esplorare più a fondo queste dinamiche, comprendere le cause alla base di queste reazioni e sviluppare modi più sani e costruttivi di affrontare i conflitti. Se sente che questa situazione le crea disagio, potrebbe essere utile intraprendere un cammino di consapevolezza emotiva e gestione dello stress.
Dott.ssa Daniela Fiorenzi
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
L'Aquila
Gentile utente, dalla descrizione il suo sembra un problema di gestione della rabbia. Potrebbe richiedere una consulenza psicologica per provare a capire come gestire questa emozione in modo più funzionale.
Dott.ssa Giulia Napoli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Baronissi
È possibile che questa reazione intensa derivi da una difficoltà a gestire le emozioni, magari accentuata da stress o esperienze passate. Quando ci si sente “invasi” dalla rabbia, il corpo reagisce con tremori e impulsività. Un buon punto di partenza è imparare a riconoscere i segnali fisici e fermarsi prima di arrivare all’insulto: la respirazione profonda, qualche secondo di pausa e, se necessario, un percorso di terapia possono aiutarti a comprendere meglio l’origine di queste reazioni e a sviluppare nuove strategie di comunicazione.
Dott.ssa Barbara Calcaprina
Psicologo, Psicologo clinico
Pisa
Salve, da quel che racconti sembra che il tuo corpo e la tua mente entrino in uno stato di allerta massima quando litighi o sei sotto stress.
Quando litighiamo o ci sentiamo minacciati, il nostro corpo attiva il sistema nervoso simpatico, che è quello che scatena la reazione di "lotta o fuga" e questo può provocare i sintomi che ha descritto: tremori alle mani, difficoltà nel controllare le parole e la calma.
Quando le emozioni forti prendono il sopravvento sulla parte razionale del cervello (la corteccia prefrontale) reagiamo in modo impulsivo e reattivo.
E' possibile imparare a "litigare bene", in maniera assertiva, mettendo al primo posto ciò che sentiamo.
In terapia ciò è possibile; provi già a dire "Mi sento ferito quando succede questa cosa" invece di dire "Sei sempre egoista!". Inoltre è importante capire cosa le fa perdere la calma durante i litigi: la paura di avere torto? il non sentirsi ascoltato? Il bisogno di avere il controllo? Capire la causa profonda la aiuterà a lavorarci su.
Un abbraccio







Dott.ssa Giulia Castiglieri
Psicologo, Psicologo clinico
Cermenate
Buonasera, quello che descrive può essere legato a una difficoltà nella regolazione delle emozioni, che può nascere da esperienze passate, stress o meccanismi appresi nel tempo. Non è raro che, in momenti di forte tensione emotiva, alcune persone reagiscano con rabbia o aggressività verbale: spesso "non è per essere cattivi", ma una strategia di difesa automatica quando ci si sente sotto pressione.
Un percorso con uno psicologo può aiutarla a capire meglio da dove nasce questa reazione e, soprattutto, a trovare strumenti per gestirla in modo più sano e utile per lei e per le sue relazioni.
Dott. Simone Rampin
Psicologo, Psicoterapeuta
Albignasego
sembra esserci una grande rabbia latente sottostante che in fase di litigio può trovare una valvola di sfogo, ma sembra che la rabbia e la carica aggressiva reattiva al litigio non dipendano solo dalla lite del momento ma anche da qualcos'altro di pregresso e non elaborato.
Dr. Massimo Chiappini
Psicologo, Psicologo clinico
Empoli
Salve, lei riferisce difficoltà a gestire i litigi, le chiedo se questa cosa è sempre stata presente in lei o è stata scatenata a seguito di un evento. Saluti
Dott.ssa Camilla Negri
Psicologo, Neuropsicologo, Psicologo clinico
San Nicolò a Trebbia
Buonasera, le motivazioni che sottendono questa sua difficoltà relazione potrebbero essere molteplici. Potrebbe intraprendere un percorso di sostengo psicologico per poterle scoprire. Non esiti a contattarmi
Dott.ssa Giulia Spilli
Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Sembra che nei momenti di conflitto si attivi in lei una reazione molto intensa, quasi come se perdesse il controllo. Questo tipo di risposta può avere radici in esperienze relazionali passate, magari legate a contesti in cui esprimere rabbia o difendersi era l’unico modo per farsi sentire o proteggersi. Quando il corpo reagisce così spesso non è solo la persona adulta a parlare, ma una parte più profonda e ferita che si riattiva. Non è questione di carattere, ma di storie che hanno lasciato un segno e che oggi si ripresentano nelle relazioni. Comprendere da dove arrivano queste reazioni può essere il primo passo per costruire modi nuovi e più sereni di entrare in contatto con gli altri.
Dott.ssa Melissa Pattacini
Psicologo, Psicologo clinico
Parma
buongiorno, potrebbe essere utile un lavoro sulla consapevolezza e gestione delle emozioni. Notare questa reazione è già un passo in quella direzione.

Buongiorno, la ringrazio per la domanda.
Possono essere diversi i fattori che possono avere un ruolo nelle situazioni da lei descritte per i quali rimane veramente difficile riuscire a dare un indicazione chiara e precisa.
Grazie

Esperti

Alessandra Piscitelli

Alessandra Piscitelli

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