Salve, ho 19 anni, dalla mia prima esperienza sentimentalé fino alla seconda, entrambe andate male,
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Salve, ho 19 anni, dalla mia prima esperienza sentimentalé fino alla seconda, entrambe andate male, negli ultimi 4 anni, ho sviluppato una certa ansia, non ho vissuto in modo tranquillo il rapporto. Non trovando mai il motivo ho creduto che il problema fossero le persone sbagliate, ma in entrambi i casi questa scelta ha portato molto dolore e anche molti complessi. Ho perso il padre quando avevo 8 mesi, molte sono state le ipotesi a riguardo, ma se il problema fosse che identifico nei miei fidanzati una figura paterna e di qui l'anormalotà del rapporto, come risolvo questo problema?
Salve, lei sembra avere una buona capacità introspettiva. Inoltre è anche molto giovane. le potrei suggerire di esplorare queste sue considerazioni con uno specialista. Uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla a mettere nella giusta prospettiva la perdita prematura di suo padre e capire in che modo (eventualmente) condiziona la scelta del partner ed il suo comportamento all'interno del rapporto.
Sono certo che trarrà enormi benefici da un trattamento. Rimango disponibile per qualunque altro chiarimento. Cordiali Saluti. Dottor Grilli
Sono certo che trarrà enormi benefici da un trattamento. Rimango disponibile per qualunque altro chiarimento. Cordiali Saluti. Dottor Grilli
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Buonasera,da ciò che racconta emerge il grande desiderio che ha di capire meglio come si mette in relazione e quanto le sue esperienze passate possano condizionarla in questo. La psicoterapia la aiuterà non solo a capire e "verificare" la sua ipotesi,ma anche a interrompere un eventuale schema disfunzionale.
Buongiorno, il suo desiderio di costruire relazioni e le difficoltà riscontrate finora pottebbero essere legate alla perdita prematura di suo padre. Tuttavia penso che sia prematuro formulare ipotesi causali. Ritengo che la psicoterapia potrebbe aiutarla ad analizzare le modalità con le quali entra in relazione, le sue aspettative o desideri. Penso che sia naturale sentirsi insicuri o spaventati nell'affrontare nuovi rapporti, anche se il desiderio e la curiosità ci spingono verso l'altro . Queste emizioni tuttavia potrebbero interferire in modo sostanziale. Cordiali saluti.
Buongiorno. Sono dell'avviso che a 19 anni ancora non si possano trovare spiegazioni logico-causali, forse nemmeno a 99! La vita è un'enigma, però lei ha deciso, o almeno sembra, di scoprire cosa la muove, i significati delle sue esperienze. Probabilmente nella relazione terapeutica non troverà spiegazioni, però avrà quello spazio di riflessione condivisa in cui analizzare i suoi temi e trovare lei le sue chiavi
Buongiorno, mi sembra che abbia cercato di trovare una "diagnosi" da sola. Le consiglio di non cercare una correlazione con ciò che le accade e il suo passato. Piuttosto se avverte il bisogno di confrontarsi su questo tema, contatti un professionista per cercare di affrontare questo momento. Le relazioni sono difficili da portare avanti, pensi a quante persone le interrompono a 20, 30, 40 anni e oltre. Non è facile crescere assieme ad una persona per lungo tempo.
Si confronti anche con i suoi coetanei per vedere quali soluzioni hanno adottato e per condividere le vostre idee.
Cordiali saluti
Si confronti anche con i suoi coetanei per vedere quali soluzioni hanno adottato e per condividere le vostre idee.
Cordiali saluti
Buongiorno,
Condivido con i colleghi che scrivono che non sempre esiste una connessione causale e aggiungo che spesso non ha senso ricercare le cause del problema. Si può lavorare sul suo modo di relazionarsi e sulla scelta del partner senza capire il perché di tali scelte.
Saluti
Dott.ssa Elisa Fedriga
Condivido con i colleghi che scrivono che non sempre esiste una connessione causale e aggiungo che spesso non ha senso ricercare le cause del problema. Si può lavorare sul suo modo di relazionarsi e sulla scelta del partner senza capire il perché di tali scelte.
Saluti
Dott.ssa Elisa Fedriga
Buongiorno,
sono assolutamente d'accordo con le considerazioni espresse precedentemente dai miei colleghi e voglio solo aggiungere che sicuramente il suo " interrogarsi" già da ora sarà sicuramente per lei un vantaggio nella vita che sta costruendo.
In queste riflessioni può esserle altrettanto utile incontrare uno psicologo per coordinare al meglio alcuni aspetti di sè e della sua storia senza necessariamente dover fare una psicoterapia a lungo termine.
Le auguro il meglio!
Dott.ssa Isabella Sampalmieri
sono assolutamente d'accordo con le considerazioni espresse precedentemente dai miei colleghi e voglio solo aggiungere che sicuramente il suo " interrogarsi" già da ora sarà sicuramente per lei un vantaggio nella vita che sta costruendo.
In queste riflessioni può esserle altrettanto utile incontrare uno psicologo per coordinare al meglio alcuni aspetti di sè e della sua storia senza necessariamente dover fare una psicoterapia a lungo termine.
Le auguro il meglio!
Dott.ssa Isabella Sampalmieri
Buongiorno, in astratto non è facile stabilire se c’è una correlazione tra ciò che lei ha vissuto nei primissimi anni e queste difficoltà relazionali. Tuttavia la disposizione che lei a riflettere e mettere in relazione le cose, indica una predisposizione a conoscersi e migliorarsi. Ritengo che potrà trarre grande giovamento da una psicoterapia, non necessariamente di lunga durata, per acquisire strumenti emotivi e di comunicazione interpersonale adatti a costruire relazioni positive e soddisfacenti. Le auguro il meglio E buon lavoro su di sé. Dottoressa Maria Luisa Gargiulo
Salve, nella sua domanda ci parla dei suoi 2 rapporti sentimentali che si sono dimostrati fallimentari, e che le hanno creato ansia. Lei è molto giovane e sicuramente avrà altri rapporti che saranno positivi. E' giusto che lei abbia riconosciuto i sintomi e con la volontà di riuscire a trattarli in maniera adeguata. Non è detto che ci sia una correlazione con la morte di suo padre e le sue storie non positive, però una morte prematura per lei bimba di 8 anni, sicuramente le avrebbe potuto procurare un trauma con la "T" maiuscola. Le posso consigliare una terapia con l'EMDR, desensibilizzazione e rielaborazione attraverso movimenti oculare. Un trattamento psicoterapeutico basato sul ricordo dell'esperienza traumatica, che si percepisce come un evento del passato e le sensazioni negative si riducono d'intensità. Se desidera altre informazioni mi può consultare, le auguro di stare bene, dott.Eugenia Cardilli.
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Buonasera, potrebbe essere...
provi ad iniziare un percorso terapeutico per acquisire una maggiore conoscenza di sè e del suo modo di funzionare e di relazionarsi, occhi nuovi per leggere la sua storia di vita...
rimango a disposizione.
dott.ssa Vagnati Silvia
provi ad iniziare un percorso terapeutico per acquisire una maggiore conoscenza di sè e del suo modo di funzionare e di relazionarsi, occhi nuovi per leggere la sua storia di vita...
rimango a disposizione.
dott.ssa Vagnati Silvia
Salve, leggo con attenzione le sue parole: 19 anni, 2 relazioni affettive significative negli ultimi 4 anni che hanno però avuto risvolti negativi....e si ritrova a fare una 'statistica descrittiva' della situazione...un consiglio:non si soffermi alla ricerca delle cause, ma cerchi attraverso l aiuto di uno psicoterapeuta, di analizzare le sue storie affettive dalla 'scelta' alla 'chiusura' del rapporto; acquisterà una maggiore consapevolezza di sè e del suo stile relazionale.
resto disponibile per eventuali dubbi o chiarimenti.
cordialmente
resto disponibile per eventuali dubbi o chiarimenti.
cordialmente
Direi che in questa domanda è già contenuta la soluzione!! Se i bisogni di "bambini" non sono stati adeguatamente soddisfatti, quello che accade e che da adulti si cerchi qualcuno che chiuda il cerchio , che faccia quadrare il bilancio. ha fatto l'esperienza dell'impossibilità di questo desiderio. la buona notizia e che la psicoterapia, con mezzi diversi, aiuta a chiudere i cerchi, partendo da sé. non perda la speranza!! un abbraccio forte.
Salve, aver perso il suo papà ad 8 mesi non le ha dato la possibilità di vivere e conoscere la figura paterna. Non ha conosciuto un modello maschile e, forse, quando cerca un compagno c'è l'aspettativa di trovare una figura maschile come se l'è immaginata. Forse più che un compagno cerca un "papà accudente".
Un percorso psicoterapeutico la supporterà ad elaborare la perdita di suo padre e comprendere che nessun compagno può sostituirlo.
Un saluto
Un percorso psicoterapeutico la supporterà ad elaborare la perdita di suo padre e comprendere che nessun compagno può sostituirlo.
Un saluto
Buonasera,
darle una risposta causa effetto con queste poche informazioni non è possibile. Quello che posso dirle è che se si pone queste domande a 19 anni pero' ha già una bellissima risorsa per arrivare ad una migliore condivisione di coppia. Se puo' continui con un percorso individuale sono certa che ne tratta importante beneficio per il presente e per il suo futuro.
MM
darle una risposta causa effetto con queste poche informazioni non è possibile. Quello che posso dirle è che se si pone queste domande a 19 anni pero' ha già una bellissima risorsa per arrivare ad una migliore condivisione di coppia. Se puo' continui con un percorso individuale sono certa che ne tratta importante beneficio per il presente e per il suo futuro.
MM
Carissima,
Dalle Sue parole si percepisce che Lei ha ottime capacità di introspezione e di autoanalisi. Le ipotesi che ha fatto potrebbero essere corrette, Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta della Sua zona per scoprirlo e, soprattutto, per riuscire a "rompere" questo schema relazionale nel quale è, attualmente, bloccata.
Saluti,
GF
Dalle Sue parole si percepisce che Lei ha ottime capacità di introspezione e di autoanalisi. Le ipotesi che ha fatto potrebbero essere corrette, Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta della Sua zona per scoprirlo e, soprattutto, per riuscire a "rompere" questo schema relazionale nel quale è, attualmente, bloccata.
Saluti,
GF
Buongiorno, direi che ha fatto già una buona analisi di sé stessa e che da qui si potrebbe incominciare un percorso. Quelli che sono i nostri traumi e vissuti con le figure di accudimento di fatto li proiettiamo fuori, quindi è lecito pensare che se sto avendo problemi specifici con il maschile forse è dovuto alla mancanza di una figura paterna. Queste situazioni sono affrontabili e superabili tramite colloqui e supporto psicologico.
Buongiorno, provi ad affrontare questa sua situazione con uno psicoterapeuta, potrà aiutarla molto nell'affrontare, comprendere meglio, gestire e superare questo suo problema.
In bocca al lupo, Dott. Andrea De Simone
In bocca al lupo, Dott. Andrea De Simone
Buongiorno. Nonostante la sua giovane età ha certamente messo a fuoco una possibile relazione tra la perdita del 'paterno' e la difficoltà di fare una relazione sana col maschile.
Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla nel raggiungimento di un punto di equilibrio che le permetterà di vivere le relazioni in modo più benefico e felice
Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla nel raggiungimento di un punto di equilibrio che le permetterà di vivere le relazioni in modo più benefico e felice
Gentilissima,
Lei è molto giovane e questo, accanto al suo disagio, le fa sentire ancor più forte il desiderio di avere una vita relazionale piena e libera da ansie, paure, sensazioni di inadeguatezza. Indipendentemente dalle cause di queste dinamiche, è evidente in lei la sensazione di un dolore ed un malessere che affondano le proprie radici molto lontano nella sua storia.
Una consulenza psicologica ed eventualmente un percorso di psicoterapia potrebbero aiutarla nell'alleggerire il peso di queste dinamiche relazionali.
Cordialmente
Lei è molto giovane e questo, accanto al suo disagio, le fa sentire ancor più forte il desiderio di avere una vita relazionale piena e libera da ansie, paure, sensazioni di inadeguatezza. Indipendentemente dalle cause di queste dinamiche, è evidente in lei la sensazione di un dolore ed un malessere che affondano le proprie radici molto lontano nella sua storia.
Una consulenza psicologica ed eventualmente un percorso di psicoterapia potrebbero aiutarla nell'alleggerire il peso di queste dinamiche relazionali.
Cordialmente
Buongiorno, nella sua storia c'è qualcosa di comune che è possibile rintracciare nella giovinezza di chiunque, con sfumature diverse ovviamente. Si tratta dell'età dell'esplorazione di quella parte di se che continuerà ad essere sperimentata, a qualsiasi età, come avversa, conflittuale, ambivalente, desiderata, incognita, odiata e amata: la sfera emotiva.
È vero, spesso non capita d'incontrare le persone sbagliate, ma di sceglierle e tutto ciò può avere un significato a volte complesso da comprendere. Come i colleghi che mi hanno preceduto nelle risposte, la invito ad approdare con curiosità alla stanza di un terapeuta con il quale riuscire ad aprire porte che oggi sembrano sbarrate. Cordialità.
È vero, spesso non capita d'incontrare le persone sbagliate, ma di sceglierle e tutto ciò può avere un significato a volte complesso da comprendere. Come i colleghi che mi hanno preceduto nelle risposte, la invito ad approdare con curiosità alla stanza di un terapeuta con il quale riuscire ad aprire porte che oggi sembrano sbarrate. Cordialità.
Ciao,
la perdita precoce di un genitore è una esperienza che segna le tappe dell'esistenza di una persona.
A me sembra che tu sia capace di fare una buona ricerca su te stesso quindi ti suggerisco di cominciare un percorso psicologico, avresti molti più strumenti per comprendere te stesso e avere una maggiore consapevolezza di te e delle relazioni che desideri vivere.
la perdita precoce di un genitore è una esperienza che segna le tappe dell'esistenza di una persona.
A me sembra che tu sia capace di fare una buona ricerca su te stesso quindi ti suggerisco di cominciare un percorso psicologico, avresti molti più strumenti per comprendere te stesso e avere una maggiore consapevolezza di te e delle relazioni che desideri vivere.
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Buonasera, dovrebbe provare ad affidarsi ad un professionista e seguire un percorso che la conduca alla scoperta di se. Questo tipo di esperienze lasciano un solco che può espandersi fino a toccare molti aspetti della propria vita. Un caloroso saluto. MMM
Buongiorno. Provare ansia nei rapporti sentimentali fa parte del vivere, soprattutto da giovani, in alcuni casi diventa però generatore di troppa sofferenza, tale da porci nelle condizioni di chiedere aiuto a una persona esperta (sulle relazioni interpersonali e dipendenza affettiva). Rispetto la domanda sulla identificazione della figura paterna è difficile rispondere senza una conoscenza approfondita, cosa che potrà ottenere in un percorso personale con uno/a psicoterapeuta oltre a ricercare il benessere per una migliore qualità di vita. Una maggiore conoscenza di noi stessi ci aiuta ad affrontare le relazioni in generale, anche quelle sentimentali. Saluti.
Buongiorno, per capire le motivazioni della sofferenza che racconta valuti un percorso psicologico dedicato alla conoscenza di se stessa, per imparare a gestire l'ansia e le difficoltà che riscontra nelle relazioni sentimentali. Parlarne con un professionista psicoterapeuta la potrà aiutare a far emergere le motivazioni della sua sofferenza. Buona giornata Chiara Tomassoni
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Cara, nonostante la giovane età lei esprime una grande voglia di conoscersi meglio e di avere più chiari i suoi pattern relazionali.
Le consiglio di parlare della sua situazione con uno psicoterapeuta che potrebbe aiutarla ed accompagnarla nel viaggio che porta alla conoscenza di sè.
Le consiglio di parlare della sua situazione con uno psicoterapeuta che potrebbe aiutarla ed accompagnarla nel viaggio che porta alla conoscenza di sè.
Il fatto che tu associ le tue difficoltà alla mancanza di una figura paterna, denota che tu hai un profondo desiderio introspettivo. Ti consiglio quanto prima di iniziare un percorso terapeutico che ti consenta di trovare risposte. Purtroppo con così poche informazioni è difficile fornirti chiarimenti.
Cordialmente dottoressa Raffaella Galati
Cordialmente dottoressa Raffaella Galati
Buongiorno, Per fortuna le relazioni con l'altro e le circostanze della vita non accadono secondo una logica di causa/effetto. Ad ogni situazione, come la perdita di un padre, vanno associate sensazioni, vissuti emotivi, ciò che è accaduto dopo (ad esempio, se lei ha avuto una figura maschile di riferimento, seppur diverso da un padre).
Più che una risposta le vorrei proporre alcuni gli spunti di riflessione: cosa ricerca nel partner? Quali sono i bisogni che il partner deve soddisfare? Cosa ricerca nelle altre relazioni della sua vita?
Porsi delle domande, così come ha iniziato già a fare, è un ottimo modo per essere più consapevoli delle proprie scelte
Più che una risposta le vorrei proporre alcuni gli spunti di riflessione: cosa ricerca nel partner? Quali sono i bisogni che il partner deve soddisfare? Cosa ricerca nelle altre relazioni della sua vita?
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Ciao, grazie per aver esposto una domanda così profonda. Ogni nuova esperienza contiene stupore, novità e in alcuni casi confusione. Sarebbe importante ampliare la domanda in un primo colloquio e accogliere nuove letture delle tue esperienze. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti Dott.ssa Grazia Paradiso
Salve, mi dispiace sentire che hai affrontato esperienze sentimentali negative e che hai sviluppato ansia a causa di queste relazioni. Comprendo che tu stia cercando di capire le possibili cause di queste difficoltà e di trovare una soluzione.
La perdita del padre così presto nella tua vita potrebbe aver avuto un impatto significativo sul tuo sviluppo emotivo e sul modo in cui vivi le relazioni. È comune che le esperienze di perdita influenzino il modo in cui ci relazioniamo con gli altri, specialmente quando riguardano figure di riferimento importanti come il padre.
È possibile che tu stia cercando inconsciamente figure paterna nelle tue relazioni romantiche, sperando di colmare quella mancanza affettiva. Questo potrebbe portare a un eccessivo attaccamento o a aspettative irrealistiche nei confronti dei tuoi partner.
Per risolvere questo problema, potresti considerare l'aiuto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta. Questi professionisti possono aiutarti ad esplorare il legame tra la tua perdita e le tue esperienze relazionali attuali, lavorando su eventuali complessi o schemi di pensiero negativi che si sono sviluppati.
La terapia può fornirti uno spazio sicuro per esplorare i tuoi sentimenti, comprenderne le origini e sviluppare strategie per affrontare la tua ansia e migliorare le tue relazioni. Potrebbe essere utile anche lavorare sull'autostima e sull'indipendenza emotiva, imparando a costruire relazioni basate sulla reciproca crescita e sostegno, piuttosto che sulla dipendenza.
Ricorda che ogni persona è unica e le risposte possono variare. Un professionista esperto sarà in grado di valutare la tua situazione specifica e fornirti un supporto adeguato. Non esitare a cercare l'aiuto di un professionista per iniziare il tuo percorso di crescita personale e affrontare le tue preoccupazioni.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione con me, e spero di sentirla presto!
La perdita del padre così presto nella tua vita potrebbe aver avuto un impatto significativo sul tuo sviluppo emotivo e sul modo in cui vivi le relazioni. È comune che le esperienze di perdita influenzino il modo in cui ci relazioniamo con gli altri, specialmente quando riguardano figure di riferimento importanti come il padre.
È possibile che tu stia cercando inconsciamente figure paterna nelle tue relazioni romantiche, sperando di colmare quella mancanza affettiva. Questo potrebbe portare a un eccessivo attaccamento o a aspettative irrealistiche nei confronti dei tuoi partner.
Per risolvere questo problema, potresti considerare l'aiuto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta. Questi professionisti possono aiutarti ad esplorare il legame tra la tua perdita e le tue esperienze relazionali attuali, lavorando su eventuali complessi o schemi di pensiero negativi che si sono sviluppati.
La terapia può fornirti uno spazio sicuro per esplorare i tuoi sentimenti, comprenderne le origini e sviluppare strategie per affrontare la tua ansia e migliorare le tue relazioni. Potrebbe essere utile anche lavorare sull'autostima e sull'indipendenza emotiva, imparando a costruire relazioni basate sulla reciproca crescita e sostegno, piuttosto che sulla dipendenza.
Ricorda che ogni persona è unica e le risposte possono variare. Un professionista esperto sarà in grado di valutare la tua situazione specifica e fornirti un supporto adeguato. Non esitare a cercare l'aiuto di un professionista per iniziare il tuo percorso di crescita personale e affrontare le tue preoccupazioni.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione con me, e spero di sentirla presto!
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Gentile utente, dalle domande che si pone emerge un desiderio di conoscersi più a fondo.
La perdita di un padre così presto sicuramente è un trauma e sicuramente ha un'influenza nella quotidianità.
Pertanto sarebbe utile rivolgersi ad un professionista.
Tuttavia le informazioni riguardo le sue relazioni sono troppo poche,
resto a disposizione per qualsiasi chiarimento,
cordiali saluti
dott.ssa Mara Diana
La perdita di un padre così presto sicuramente è un trauma e sicuramente ha un'influenza nella quotidianità.
Pertanto sarebbe utile rivolgersi ad un professionista.
Tuttavia le informazioni riguardo le sue relazioni sono troppo poche,
resto a disposizione per qualsiasi chiarimento,
cordiali saluti
dott.ssa Mara Diana
Salve, dalle poche righe scritte percepisco una certa capacità e volontà nel volersi leggere e comprendere con una certa onestà, elementi fondamentali per una buona riuscita di un percorso. Le consiglio però di non effettuare autodiagnosi o giungere a conclusioni affrettate, ma parlarne con uno specialista potrebbe essere la chiave vincente. Resto a disposizione, dott.ssa Marzia
Buongiorno, dal suo messaggio traspare il malessere associato allo sua situazione ma al contempo è presente la volontà di affrontarla e mettersi in gioco. Quello che siamo oggi è il frutto di tutte le nostre esperienze passate, ma quello che facciamo e proviamo invece è frutto dei nostri pensieri presenti. Lavorare su di essi attraverso un percorso di psicoterapia potrà aiutarla nel suo percorso di vita. Cari Saluti, Dott. Luca Carusone
Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi le sue domande. Alla sua età esplorare i propri tratti di personalità e farsi domande rispetto alle scelte che si prendono è molto importante.
Lavorare ed esplorare sé stessi è l'unico modo per acquisire consapevolezza e rispondere ai propri dubbi.
Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Veronica Guidi
Lavorare ed esplorare sé stessi è l'unico modo per acquisire consapevolezza e rispondere ai propri dubbi.
Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Veronica Guidi
Buonasera, dalle sue parole emerge il desiderio di comprendere meglio le radici delle dinamiche relazionali che ha riconosciuto ripetersi nel tempo. Se da un lato traspare curiosità, proattività e un potenziale desiderio di ricercare un cambiamento, dall'altro è importante fare attenzione a non arrivare a conclusioni troppo affrettate, interpretando ogni comportamento, pensiero ed emozione provata in maniera troppo lineare, legando il tutto direttamente a un unico evento/situazione, con il rischio di ritrovarsi fuori strada.
Saluti, dott. Vittorio Mangiameli
Saluti, dott. Vittorio Mangiameli
Cara, permettendosi di andare in terapia per sostenere la capacità introspettiva che ha. Allo stesso tempo, per aprirsi a nuove ipotesi e possibili scenari. Non c'è mai un solo fenomeno causa-effetto, il nostro vivere nel mondo è il risultato di infinite variabili. Lei parte già da un buon punto: il dubbio. Lo ascolti.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Marta Enrica Giordano
Resto a disposizione.
Dott.ssa Marta Enrica Giordano
Gentile utente,
le connessioni che fa nella sua breve richiesta rendono conto di una capacità introspettiva che potrà esserle preziosa se inizierà un percorso psicologico. L'ipotesi che ha fatto è interessante e degna di esplorazione. Per comprendere meglio l'ipotesi in questione si renderebbe necessaria un'esplorazione della sua storia personale e anche dell'andamento dei rapporti sentimentali in questione. Esplorerei inoltre come mai lei definisca questi rapporti come "anormali". Concordo con la collega che ha scritto che quando qualcosa nell'infanzia è mancato, da adulti si tenti di "chiudere il cerchio".
Mi sento anche di dirle che lei è davvero molto giovane, per cui la invito a non perdere la speranza di avere relazioni sentimentali positive e soddisfacenti. Le mando un forte in bocca al lupo per tutto e resto disponibile per ulteriori domande o chiarimenti.
le connessioni che fa nella sua breve richiesta rendono conto di una capacità introspettiva che potrà esserle preziosa se inizierà un percorso psicologico. L'ipotesi che ha fatto è interessante e degna di esplorazione. Per comprendere meglio l'ipotesi in questione si renderebbe necessaria un'esplorazione della sua storia personale e anche dell'andamento dei rapporti sentimentali in questione. Esplorerei inoltre come mai lei definisca questi rapporti come "anormali". Concordo con la collega che ha scritto che quando qualcosa nell'infanzia è mancato, da adulti si tenti di "chiudere il cerchio".
Mi sento anche di dirle che lei è davvero molto giovane, per cui la invito a non perdere la speranza di avere relazioni sentimentali positive e soddisfacenti. Le mando un forte in bocca al lupo per tutto e resto disponibile per ulteriori domande o chiarimenti.
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Le sue buone capacità introspettive e la sua giovane età certamente possono essere buoni presupposti per poter esplorare con uno specialista il suo disagio relazionale. Un percorso psicoterapeutico è ciò che sento di suggerirle per avere un supporto adeguato in questo momento di fragilità. resto a disposizione per qualunque riflessione, anche online, cordiali saluti, dott.ssa amelia capezio
Gentile utente,
Ha già fatto un passo importante: riconoscere che potrebbe esserci una connessione tra la sua storia personale e le difficoltà che sta incontrando nelle relazioni sentimentali. Esperienze traumatiche, come la perdita di una figura paterna così precoce, possono lasciare un'impronta significativa sulla nostra vita affettiva. Il fatto che lei abbia identificato una possibile tendenza a ricercare nei suoi partner una figura paterna è un'intuizione preziosa. In molti casi, la mancanza di un genitore durante l'infanzia può portare a cercare, una sostituzione di quella figura nei rapporti affettivi, che rischiano di diventare sbilanciati o segnati da aspettative difficili da soddisfare. Questo, a sua volta, può generare ansia e insicurezza, poichè la relazione non viene vissuta con reciprocità e serenità. Con un percorso di psicoterapia, può acquisire una maggiore consapevolezza dei propri bisogni e delle proprie aspettative, riconoscere quando una relazione sta assumendo dinamiche poco salutari e aiutarla a trovare un equilibrio che le consenta di vivere le relazioni in modo più sereno e armonico.
Cari saluti
Dottoressa Del Bono
Ha già fatto un passo importante: riconoscere che potrebbe esserci una connessione tra la sua storia personale e le difficoltà che sta incontrando nelle relazioni sentimentali. Esperienze traumatiche, come la perdita di una figura paterna così precoce, possono lasciare un'impronta significativa sulla nostra vita affettiva. Il fatto che lei abbia identificato una possibile tendenza a ricercare nei suoi partner una figura paterna è un'intuizione preziosa. In molti casi, la mancanza di un genitore durante l'infanzia può portare a cercare, una sostituzione di quella figura nei rapporti affettivi, che rischiano di diventare sbilanciati o segnati da aspettative difficili da soddisfare. Questo, a sua volta, può generare ansia e insicurezza, poichè la relazione non viene vissuta con reciprocità e serenità. Con un percorso di psicoterapia, può acquisire una maggiore consapevolezza dei propri bisogni e delle proprie aspettative, riconoscere quando una relazione sta assumendo dinamiche poco salutari e aiutarla a trovare un equilibrio che le consenta di vivere le relazioni in modo più sereno e armonico.
Cari saluti
Dottoressa Del Bono
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza.
Il collegamento con la sua storia passata è un buon punto di partenza per la comprensione di sé e di tali dinamiche relazionali. Tuttavia, le nostre storie di vita e le modalità di relazione sono influenzate da molteplici fattori.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla a prendere consapevolezza delle dinamiche relazionali e delle risorse in lei presenti, per porter vivere le relazioni con maggiore serenità ed equilibrio.
Un affettuoso saluto. Dott.ssa Martina Nocera
Il collegamento con la sua storia passata è un buon punto di partenza per la comprensione di sé e di tali dinamiche relazionali. Tuttavia, le nostre storie di vita e le modalità di relazione sono influenzate da molteplici fattori.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla a prendere consapevolezza delle dinamiche relazionali e delle risorse in lei presenti, per porter vivere le relazioni con maggiore serenità ed equilibrio.
Un affettuoso saluto. Dott.ssa Martina Nocera
Salve, possiamo dire senza esagerare che nella sua analisi potrebbe esservi qualcosa di vero.
A meno che non vi siano state altre figure maschili a svolgere un ruolo simil paterno le potrebbero essere mancate le basi di relazione con il maschile.
Le suggerisco di contattare uno psicoterapeuta di sesso maschile per ricostruire il pezzo mancante, credo che ne troverebbe beneficio.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
A meno che non vi siano state altre figure maschili a svolgere un ruolo simil paterno le potrebbero essere mancate le basi di relazione con il maschile.
Le suggerisco di contattare uno psicoterapeuta di sesso maschile per ricostruire il pezzo mancante, credo che ne troverebbe beneficio.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Gentile utente, grazie per la condivisione.
Il nostro modo di relazionarci agli altri ha sempre a che fare con il nostro passato e con le primissime interazioni che abbiamo avuto. Considerando la perdita avvenuta in tenera età, potrebbe senz'altro esserci un legame con le situazioni che descrive. L'ansia ci fa sempre da segnale, non è mai una sensazione che compare esclusivamente per farci stare male. Quando si sentirà pronta, potrà pensare di affrontare questo discorso in terapia. Un caro saluto
Il nostro modo di relazionarci agli altri ha sempre a che fare con il nostro passato e con le primissime interazioni che abbiamo avuto. Considerando la perdita avvenuta in tenera età, potrebbe senz'altro esserci un legame con le situazioni che descrive. L'ansia ci fa sempre da segnale, non è mai una sensazione che compare esclusivamente per farci stare male. Quando si sentirà pronta, potrà pensare di affrontare questo discorso in terapia. Un caro saluto
Gentile utente, grazie per la tua condivisione. È comprensibile che tu stia vivendo un periodo difficile, soprattutto considerando il contesto emotivo che hai descritto. La perdita di un genitore in tenera età può avere un impatto profondo sulle relazioni future. Riconoscere che potresti cercare figure paterne nei tuoi partner è un importante passo verso la consapevolezza. È possibile che le esperienze di perdita e di mancanza abbiano influenzato il modo in cui ti relazioni agli altri. Potrebbe essere utile esplorare le emozioni legate a queste esperienze, nonché il modo in cui influenzano le tue aspettative nei confronti delle relazioni. Prendere del tempo per riflettere su ciò che cerchi in una relazione, e perché, può essere un modo efficace per iniziare a comprendere le tue dinamiche. Inoltre, considera l’idea di parlare con qualcuno di fiducia, come amici o familiari, per ottenere supporto e nuove prospettive. Se ti senti a tuo agio, potresti anche esplorare l'opzione di lavorare con un professionista. Quest'ultimo può fornirti uno spazio sicuro per affrontare queste emozioni, aiutandoti a sviluppare strategie per gestire l’ansia e le aspettative relazionali. Ricorda che costruire relazioni sane richiede tempo e pazienza, e riconoscere le proprie dinamiche è un passo fondamentale per il cambiamento. È un percorso di crescita personale che può portarti a stabilire legami più autentici e soddisfacenti in futuro. Tu stai iniziando a porti già le domande giuste, le risposte arriveranno. Per qualsiasi dubbio, resto a disposizione. Dott.ssa Anna Consalvo
Buongiorno, comprendo che vivere delle relazioni sentimentali non serene e vederle poi concludersi genera sempre un gran dolore e con esso mille dubbi. Alle volte può capitare di vivere alcune esperienze che lasciano il segno e possono contribuire a generare stati emotivi negativi e a provare ansia. Alla domanda che lei pone, io non ho una risposta certa, potremmo provare a cercarla insieme, analizzando bene la situazione.
Sperando di esserle stata d'aiuto, le auguro una buona giornata.
Un caro saluto.
Sperando di esserle stata d'aiuto, le auguro una buona giornata.
Un caro saluto.
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per la sincerità con la quale ha scelto di condividere questo suo sentire. Certo non deve essere semplice affrontare questi pensieri! Sicuramente le potrebbe essere d'aiuto un percorso che le consenta di rivedere la sua storia, di lavorare sul significato che ha per lei la perdita di suo padre e su quello che lei ha definito come un "problema". Si dia la possibilità di approfondire questi temi e vedrà che troverà le risposte che cerca! Resto a sua disposizione per qualunque dubbio e/o chiarimento. Le auguro buone cose.
Dott.ssa Daniela Ammendola
Dott.ssa Daniela Ammendola
Buongiorno, le relazioni sentimentali sono molto focalizzate su ciò che cerchiamo nel partner. Diventa pi complesso quando cerchiamo nell'altro risoluzione di ciò che sentiamo mancante in noi o di cui non ci sentiamo capaci di ottenere sa soli. Io le consiglio un percorso di psicoterapia che possa accompagnarla a risanare vecchie ferite e a comprendere ciò che si attiva, dentro di lei, nella ricerca di un partenr.
La perdita di una figura genitoriale, come il padre, può avere un impatto profondo, ma ogni persona vive ed elabora queste esperienze in modo unico.
È possibile che ci siano legami tra le sue relazioni sentimentali e il bisogno di una figura di riferimento o di sicurezza, ma ciò non significa che sia "bloccata" in queste dinamiche. Il fatto stesso che stia riflettendo su questo è un segnale di crescita e apertura al cambiamento.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla ad approfondire questi aspetti, lavorando sia sulle radici di queste sensazioni sia sulle modalità per costruire relazioni più serene e soddisfacenti. È importante anche ricordare che il modo in cui viviamo le relazioni evolve con il tempo, e ciò che ora le sembra difficile può cambiare con il giusto supporto.
Si dia il tempo e lo spazio per esplorare ciò che sente, senza giudicarsi. Se ha bisogno di supporto, resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
È possibile che ci siano legami tra le sue relazioni sentimentali e il bisogno di una figura di riferimento o di sicurezza, ma ciò non significa che sia "bloccata" in queste dinamiche. Il fatto stesso che stia riflettendo su questo è un segnale di crescita e apertura al cambiamento.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla ad approfondire questi aspetti, lavorando sia sulle radici di queste sensazioni sia sulle modalità per costruire relazioni più serene e soddisfacenti. È importante anche ricordare che il modo in cui viviamo le relazioni evolve con il tempo, e ciò che ora le sembra difficile può cambiare con il giusto supporto.
Si dia il tempo e lo spazio per esplorare ciò che sente, senza giudicarsi. Se ha bisogno di supporto, resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
concordo con i colleghi
Buonasera.
Sembra che tu stia vivendo una difficoltà legata alla mancanza di una figura paterna e alla ricerca di un sostituto nei tuoi partner. Questo può portare a una dinamica affettiva disfunzionale, dove i tuoi fidanzati sono visti come una sorta di "genitore" piuttosto che come pari. Un percorso psicoterapeutico può aiutarti a comprendere meglio questa dinamica e a lavorare su te stessa, aumentando l’autostima e creando relazioni più equilibrate e mature. Potresti esplorare anche il tema del lutto per la figura paterna e come questo ha influenzato la tua vita emotiva. La consapevolezza e il lavoro su queste dinamiche ti permetteranno di vivere relazioni più sane e soddisfacenti.
Sembra che tu stia vivendo una difficoltà legata alla mancanza di una figura paterna e alla ricerca di un sostituto nei tuoi partner. Questo può portare a una dinamica affettiva disfunzionale, dove i tuoi fidanzati sono visti come una sorta di "genitore" piuttosto che come pari. Un percorso psicoterapeutico può aiutarti a comprendere meglio questa dinamica e a lavorare su te stessa, aumentando l’autostima e creando relazioni più equilibrate e mature. Potresti esplorare anche il tema del lutto per la figura paterna e come questo ha influenzato la tua vita emotiva. La consapevolezza e il lavoro su queste dinamiche ti permetteranno di vivere relazioni più sane e soddisfacenti.
Salve,
grazie per aver condiviso la tua esperienza. È del tutto normale che le situazioni difficili come quelle che hai descritto possano generare ansia e incertezze nei rapporti sentimentali. La perdita di una figura significativa come quella paterna può influenzare inconsciamente il modo in cui viviamo le relazioni affettive, portando talvolta a cercare inconsapevolmente dei "surrogati" di quella figura. Questo però non significa che sia necessariamente la causa primaria delle difficoltà che stai vivendo, ma potrebbe essere un aspetto su cui vale la pena riflettere.
Risolvere tali dinamiche richiede prima di tutta consapevolezza e, successivamente, un percorso per comprendere come le esperienze del passato influenzano i tuoi vissuti attuali. potresti trovare beneficio nell'esplorare le tue emozioni, le tue paure ei tuoi bisogni più profondi, per capire come approcciarti alle relazioni in modo più sereno e autentico.
Sarebbe utile e consigliato approfondire questa situazione con uno specialista che possa accompagnarti in questo percorso, aiutandoti a comprendere meglio i tuoi vissuti e a costruire relazioni più appaganti.
Dott.ssa Silvia
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
grazie per aver condiviso la tua esperienza. È del tutto normale che le situazioni difficili come quelle che hai descritto possano generare ansia e incertezze nei rapporti sentimentali. La perdita di una figura significativa come quella paterna può influenzare inconsciamente il modo in cui viviamo le relazioni affettive, portando talvolta a cercare inconsapevolmente dei "surrogati" di quella figura. Questo però non significa che sia necessariamente la causa primaria delle difficoltà che stai vivendo, ma potrebbe essere un aspetto su cui vale la pena riflettere.
Risolvere tali dinamiche richiede prima di tutta consapevolezza e, successivamente, un percorso per comprendere come le esperienze del passato influenzano i tuoi vissuti attuali. potresti trovare beneficio nell'esplorare le tue emozioni, le tue paure ei tuoi bisogni più profondi, per capire come approcciarti alle relazioni in modo più sereno e autentico.
Sarebbe utile e consigliato approfondire questa situazione con uno specialista che possa accompagnarti in questo percorso, aiutandoti a comprendere meglio i tuoi vissuti e a costruire relazioni più appaganti.
Dott.ssa Silvia
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Salve! Il passo fondamentale è riconoscere la propria difficoltà e poi rivolgersi ad un professionista, può approfondire in un Setting clinico quali sono le dinamiche che lei agisce nelle sue relazioni e questa consapevolezza le sarà indispensabile per poter gestire quanto la vita le riserverà. Mi contatti in caso di necessità
Buona sera,
Certo non riuscire a vivere serenamente un rapporto sentimentale sereno è frustrante e non piacevole, ma pensare di dover centrare il proprio benessere sull'altro, ipotizzando che sia proprio questo a poter colmare il vuoto e l'assenza, così importante, di tuo padre, sia un pò riduttivo, considerando tutta la possibilità ed il potenziale di essere felice! Accogliere quanto manca ed il vuoto che ha lasciato, sebbene la tenera età in cui lo hai perso, potrebbe favorire nuove consapevolezze rispetto al sentirsi amata e voluta e non abbandonata!
Saluti,
dott.ssa Ilaria Santonicola
Certo non riuscire a vivere serenamente un rapporto sentimentale sereno è frustrante e non piacevole, ma pensare di dover centrare il proprio benessere sull'altro, ipotizzando che sia proprio questo a poter colmare il vuoto e l'assenza, così importante, di tuo padre, sia un pò riduttivo, considerando tutta la possibilità ed il potenziale di essere felice! Accogliere quanto manca ed il vuoto che ha lasciato, sebbene la tenera età in cui lo hai perso, potrebbe favorire nuove consapevolezze rispetto al sentirsi amata e voluta e non abbandonata!
Saluti,
dott.ssa Ilaria Santonicola
Ciao, è molto positivo che tu stia riflettendo su queste dinamiche, perché la consapevolezza è il primo passo per affrontarle. La perdita di una figura genitoriale così presto può influenzare il modo in cui viviamo le relazioni, ma non significa necessariamente che questo sia l’unico fattore in gioco. Se senti che potresti cercare nei partner una figura paterna, potrebbe essere utile esplorare più a fondo il tuo vissuto emotivo con un* psicologa\o. Questo ti aiuterebbe a comprendere meglio i tuoi schemi relazionali e a costruire legami più sereni e consapevoli. Non si tratta di "risolvere" un problema, ma di conoscere meglio te stessa, riconoscere i tuoi bisogni emotivi e imparare a soddisfarli in modo più sano ed equilibrato. Con il giusto supporto, puoi costruire relazioni più autentiche e appaganti.
Salve, la perdita di tuo padre in così tenera età può aver lasciato un'impronta profonda, e la tua intuizione sul possibile legame tra quella mancanza e le dinamiche delle tue relazioni sentimentali è molto valida. L'ansia che descrivi, l'incapacità di vivere le tue storie d'amore con serenità, potrebbe essere un segnale di questo legame. In pratica, potresti inconsciamente cercare nei tuoi partner quella figura di riferimento che ti è mancata, proiettando su di loro aspettative e bisogni che vanno oltre il semplice rapporto di coppia. Questo può portare a dinamiche relazionali complesse e dolorose, dove la paura della perdita si mescola al bisogno di protezione e sicurezza. Per sciogliere questi nodi, il primo passo è intraprendere un viaggio dentro te stesso. Un percorso psicologico può offrirti uno spazio sicuro per esplorare le tue emozioni, dare voce al dolore non elaborato e comprendere come la perdita di tuo padre abbia influenzato i tuoi schemi relazionali. Un terapeuta può aiutarti a districare i fili del passato, a riconoscere i tuoi bisogni autentici e a costruire relazioni più sane e appaganti. In questo percorso, imparerai a distinguere tra il bisogno di una figura paterna e il desiderio di un partner. Scoprirai come soddisfare i tuoi bisogni emotivi in modo autonomo, senza dipendere eccessivamente dall'altro. Rafforzerai la tua autostima, imparando a riconoscere il tuo valore intrinseco e a sentirti degno di amore e rispetto.
Buongiorno,
quello che racconta è molto importante e denota una grande consapevolezza. Quando si perde una figura genitoriale così presto, è possibile che, anche senza accorgersene, si cerchi in alcune relazioni una presenza “forte” e affettivamente stabile, che possa colmare quel vuoto originario. Questo non è sbagliato, ma può creare dinamiche emotive complesse, dove il legame affettivo diventa carico di aspettative inconsce o bisogni non riconosciuti.
Nella terapia cognitivo-comportamentale, e in particolare nel lavoro sui modelli di attaccamento, si affrontano proprio queste dinamiche: si esplorano i pensieri, i vissuti e i “copioni relazionali” appresi, per riconoscere cosa appartiene al presente e cosa, invece, è legato a ferite del passato ancora attive.
Il problema non è “lei” o le persone che ha scelto, ma il modo in cui si è sentita nelle relazioni — forse troppo esposta, troppo bisognosa, o troppo delusa. Un percorso psicologico può aiutarla a rompere questo schema e costruire relazioni più libere, sane e reciproche, senza il peso del passato.
Ha già fatto un passo importante: porsi la domanda giusta. Ora può scegliere di darle una risposta nuova.
Un caro saluto,
dott. Jacopo Modoni
quello che racconta è molto importante e denota una grande consapevolezza. Quando si perde una figura genitoriale così presto, è possibile che, anche senza accorgersene, si cerchi in alcune relazioni una presenza “forte” e affettivamente stabile, che possa colmare quel vuoto originario. Questo non è sbagliato, ma può creare dinamiche emotive complesse, dove il legame affettivo diventa carico di aspettative inconsce o bisogni non riconosciuti.
Nella terapia cognitivo-comportamentale, e in particolare nel lavoro sui modelli di attaccamento, si affrontano proprio queste dinamiche: si esplorano i pensieri, i vissuti e i “copioni relazionali” appresi, per riconoscere cosa appartiene al presente e cosa, invece, è legato a ferite del passato ancora attive.
Il problema non è “lei” o le persone che ha scelto, ma il modo in cui si è sentita nelle relazioni — forse troppo esposta, troppo bisognosa, o troppo delusa. Un percorso psicologico può aiutarla a rompere questo schema e costruire relazioni più libere, sane e reciproche, senza il peso del passato.
Ha già fatto un passo importante: porsi la domanda giusta. Ora può scegliere di darle una risposta nuova.
Un caro saluto,
dott. Jacopo Modoni
Ciao, Il primo passo per risolvere questo problema è lavorare su te stessa, esplorando la tua autostima e la tua indipendenza emotiva. Un percorso con uno psicoterapeuta potrebbe aiutarti a comprendere e rielaborare queste dinamiche, migliorando così le tue future relazioni.
Ciao. Ho letto attentamente il tuo racconto. Sei giovanissima e certamente avrai modo e tempo di migliorarti. Però non esiste al mondo Formula magica da poterti suggerire. Dovresti intraprendere un percorso terapeutico BREVE in cui il dottore ti trasmette gli strumenti adatti per comprendere e meglio gestire le tue relazioni ed aumentare la Consapevolezza su di te.
Spero di averti fornito uno stimolo a pensare.
Saluti
Dott.ssa CANTONE STEFANIA
Spero di averti fornito uno stimolo a pensare.
Saluti
Dott.ssa CANTONE STEFANIA
Gentile utente, le sue parole toccano una questione delicata, ma molto significativa: il legame tra le esperienze affettive del presente e i vissuti emotivi del passato, soprattutto quelli legati a perdite precoci e importanti, come quella di un padre. Perdere una figura genitoriale così fondamentale nei primissimi mesi di vita è un evento che può lasciare tracce profonde, anche se non ci sono ricordi coscienti. Per quanto riguarda come “risolvere” tutto questo: più che cercare una soluzione immediata, le suggerirei di considerare l’opportunità di iniziare un percorso psicoterapeutico. In uno spazio protetto, potrà esplorare le sue relazioni passate, il significato che ha assunto per lei la perdita del padre, e come questo ha influenzato il modo in cui cerca e vive l’amore. Il lavoro terapeutico non cancella il dolore, ma permette di trasformarlo, di comprenderlo e di costruire, nel tempo, un modo più sano e autentico di stare in relazione con gli altri e con sé stessi.
Resto a disposizione per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Brescia
Resto a disposizione per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Brescia
Buongiorno a te. Ti ringrazio per aver condiviso questa tua difficoltà; è difficile a volte riflettere su ciò che non ci permette di stare bene, con noi stessi e con gli altri, ma tu già ti sei messa molto in discussione, riconoscendo parti della tua storia come fondamentali per capire quali problematiche senti e vivi. Guardarsi dentro, riconoscere alcune ferite, poter vedere anche nelle pagine più brutte della nostra vita elementi di positività e risorsa è difficile, perciò ti suggerisco di iniziare un percorso con un professionista. Essere affiancati nella possibilità di guardarsi dentro è un viaggio incredibile, e se sei pronta, sarà ancora più bello. Tu hai una storia familiare e questa fa parte di te, ma ciò che vivi dopo lo scegli tu. Inizia da te, parti da qui. Un saluto.
quello che hai scritto è profondo, coraggioso e molto lucido. Ti stai ponendo una domanda che molte persone impiegano anni a formulare: “E se il problema non fosse solo negli altri, ma in qualcosa di più antico che porto dentro?”
Questa non è colpa, ma consapevolezza. È l'inizio di una possibilità di cambiamento.
Quando si perde un padre nei primissimi mesi di vita, come è successo a te, non si ha il tempo di costruire una relazione vera e propria. Ma il vuoto che lascia quella figura c’è comunque, e spesso non ha parole. Non si tratta di una mancanza consapevole, ma di una ferita silenziosa che può agire nel tempo, specialmente nelle relazioni affettive.
In alcuni casi, si può cercare nei partner qualcosa che somigli a quella figura perduta: protezione, presenza, stabilità, guida. E se questo succede, può accadere che il legame diventi instabile, carico di aspettative che l’altro, inevitabilmente, non riesce a sostenere. Si genera ansia, dipendenza affettiva, paura costante di perdere l’altro, o al contrario si crea una distanza affettiva proprio per evitare la sofferenza del legame.
Questa dinamica non è un “problema da risolvere” in senso rapido. È qualcosa da comprendere, da riconoscere, e poi da trasformare con il tempo.
Il modo migliore per farlo è intraprendere un percorso psicoterapeutico centrato sulle relazioni affettive e sul vissuto di lutto precoce. Non si tratta semplicemente di “parlare” di ciò che è successo, ma di iniziare a distinguere cosa oggi stai chiedendo ai tuoi legami, cosa cerchi in un partner, cosa temi di perdere, e perché.
Nessun uomo potrà restituirti ciò che non hai ricevuto allora. Ma tu oggi puoi iniziare a costruire uno spazio interno dove non sei più quella bambina senza protezione, ma una donna che può imparare a riconoscere i propri bisogni, senza cercare qualcuno che li colmi al posto suo.
Hai già fatto un passo importante riconoscendo la connessione tra quelle esperienze e ciò che vivi oggi. Ora puoi continuare, non da sola, ma con qualcuno che ti accompagni, passo dopo passo, a ricostruire una base sicura dentro di te.
Questa non è colpa, ma consapevolezza. È l'inizio di una possibilità di cambiamento.
Quando si perde un padre nei primissimi mesi di vita, come è successo a te, non si ha il tempo di costruire una relazione vera e propria. Ma il vuoto che lascia quella figura c’è comunque, e spesso non ha parole. Non si tratta di una mancanza consapevole, ma di una ferita silenziosa che può agire nel tempo, specialmente nelle relazioni affettive.
In alcuni casi, si può cercare nei partner qualcosa che somigli a quella figura perduta: protezione, presenza, stabilità, guida. E se questo succede, può accadere che il legame diventi instabile, carico di aspettative che l’altro, inevitabilmente, non riesce a sostenere. Si genera ansia, dipendenza affettiva, paura costante di perdere l’altro, o al contrario si crea una distanza affettiva proprio per evitare la sofferenza del legame.
Questa dinamica non è un “problema da risolvere” in senso rapido. È qualcosa da comprendere, da riconoscere, e poi da trasformare con il tempo.
Il modo migliore per farlo è intraprendere un percorso psicoterapeutico centrato sulle relazioni affettive e sul vissuto di lutto precoce. Non si tratta semplicemente di “parlare” di ciò che è successo, ma di iniziare a distinguere cosa oggi stai chiedendo ai tuoi legami, cosa cerchi in un partner, cosa temi di perdere, e perché.
Nessun uomo potrà restituirti ciò che non hai ricevuto allora. Ma tu oggi puoi iniziare a costruire uno spazio interno dove non sei più quella bambina senza protezione, ma una donna che può imparare a riconoscere i propri bisogni, senza cercare qualcuno che li colmi al posto suo.
Hai già fatto un passo importante riconoscendo la connessione tra quelle esperienze e ciò che vivi oggi. Ora puoi continuare, non da sola, ma con qualcuno che ti accompagni, passo dopo passo, a ricostruire una base sicura dentro di te.
Salve, mi sento di consigliarle una psicoterapia come strumento per poter capire come le sue esperienze personali possano aver inciso e incidano sulle dinamiche relazionali. Il percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a sviluppare maggiore consapevolezza su tutto ciò che si attiva in lei nelle relazioni e situazioni simili e può aiutarla a trovare degli strumenti che le consentano di raggiungere il suo equilibrio!
In bocca al lupo!
Dott.ssa Giovanna Eremitaggio- Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
In bocca al lupo!
Dott.ssa Giovanna Eremitaggio- Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Cosa ti fa pensare che cerchi tuo padre nei tuoi partner? Sicuramente un percorso di psicoterapia può aiutarti a lavorare sul tuo vissuto, sulla tua storia personale e sulle tue passate esperienze relazionali e aiutarti a lavorare per costruire delle relazioni più sane.
Buonasera, le dinamiche che instauriamo nelle relazioni di coppia rappresentano spesso il riflesso di modelli di attaccamento interiorizzati durante l’infanzia, in particolare nel rapporto con le figure genitoriali. Approfondire questi aspetti in un percorso terapeutico può favorire una maggiore consapevolezza delle proprie modalità relazionali e promuovere la costruzione di legami più equilibrati e appaganti.
Resto a disposizione, qualora sentissi il desiderio o il bisogno di ulteriori approfondimenti. Un caro saluto
Resto a disposizione, qualora sentissi il desiderio o il bisogno di ulteriori approfondimenti. Un caro saluto
Buongiorno,
la ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità la sua esperienza e i suoi dubbi: non è facile fermarsi a riflettere su di sé e sulle proprie relazioni a 19 anni, e il fatto che lei lo stia facendo mostra una grande consapevolezza e desiderio di comprensione.
È naturale chiedersi da dove possano nascere certe ansie nei rapporti. Le esperienze personali, come la perdita precoce di una figura importante, possono avere un impatto sul nostro modo di vivere le relazioni, ma non c’è mai un'unica causa. Non è detto che quello che prova dipenda solo dal legame con suo padre, anche se questa ipotesi può essere una chiave di lettura interessante da esplorare.
Un percorso psicologico individuale potrebbe aiutarla ad esplorare come vive i rapporti, quali paure porta con lei e da dove arrivano, così da trasformare gradualmente l’ansia in maggiore fiducia verso se stessa e verso l’altro.
La incoraggio a vedere questo momento come un’opportunità per conoscere più a fondo se stessa e costruire relazioni future più libere dal peso di queste paure.
Resto a disposizione.
la ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità la sua esperienza e i suoi dubbi: non è facile fermarsi a riflettere su di sé e sulle proprie relazioni a 19 anni, e il fatto che lei lo stia facendo mostra una grande consapevolezza e desiderio di comprensione.
È naturale chiedersi da dove possano nascere certe ansie nei rapporti. Le esperienze personali, come la perdita precoce di una figura importante, possono avere un impatto sul nostro modo di vivere le relazioni, ma non c’è mai un'unica causa. Non è detto che quello che prova dipenda solo dal legame con suo padre, anche se questa ipotesi può essere una chiave di lettura interessante da esplorare.
Un percorso psicologico individuale potrebbe aiutarla ad esplorare come vive i rapporti, quali paure porta con lei e da dove arrivano, così da trasformare gradualmente l’ansia in maggiore fiducia verso se stessa e verso l’altro.
La incoraggio a vedere questo momento come un’opportunità per conoscere più a fondo se stessa e costruire relazioni future più libere dal peso di queste paure.
Resto a disposizione.
Cara, certamente occorre elaborare la perdita paterna perchè, per parlarne, vuol dire che ancora ne accusa il dolore o la mancanza. Ciò potrebbe influenzare le sue attuali relazioni, ma è ancora molto giovane, quindi forse è il momento di prendere in mano questa situazione e le sue relazioni precedenti, rivederle con l'aiuto di uno specialista, per evitare che determinate dinamiche possano ripetersi, a loop, nel corso dei prossimi anni. A volte, a livello inconscio, "attiriamo" persone che in un certo modo ci possano riportare nelle medesime situazioni, perchè sono già note per noi, ma purtroppo, vanno a finire sempre nello stesso modo. Fermi questa spirale e si riprenda un benessere nelle relazioni d'amore, al quale ha assolutamente diritto. La saluto e in bocca al lupo!
Salve,
la ringrazio per aver condiviso una parte così profonda e personale della sua storia. Riconoscere il legame tra le esperienze del passato e il modo in cui si vivono le relazioni nel presente è già un primo passo significativo verso una maggiore consapevolezza di sé.
La perdita di un genitore in età così precoce, anche se non accompagnata da ricordi coscienti, può comunque avere lasciato un’impronta emotiva che si riflette nel modo in cui si cercano legami affettivi significativi. L’idea che nei suoi partner possa inconsapevolmente cercare una figura paterna non è affatto “anormale” – al contrario, è una dinamica psicologica che può emergere quando un legame così importante è venuto a mancare troppo presto.
Tuttavia, anche comprendere da dove può nascere un certo vissuto non è sempre sufficiente per modificarlo da soli. Per affrontare questo tipo di temi in modo profondo e trasformativo, è importante intraprendere un percorso con un professionista, dove Lei possa sentirsi ascoltata, accolta e accompagnata nella comprensione delle sue emozioni e dei suoi bisogni affettivi.
Non si tratta di “risolvere un problema” in senso rigido, ma di imparare a conoscersi meglio, a distinguere i propri bisogni presenti da quelli non soddisfatti nel passato, e a costruire relazioni più libere, sicure e consapevoli.
Capisco che esporsi emotivamente possa essere faticoso, ma affidarsi a uno psicoterapeuta può essere un'esperienza profondamente liberatoria. Esistono anche percorsi accessibili a livello economico, tramite consultori pubblici o centri giovani nella sua zona.
Le auguro di poter trasformare questo dolore in un’occasione di crescita personale e di maggior benessere.
Un caro saluto,
Dott.ssa Federica Franco
Psicoterapeuta
la ringrazio per aver condiviso una parte così profonda e personale della sua storia. Riconoscere il legame tra le esperienze del passato e il modo in cui si vivono le relazioni nel presente è già un primo passo significativo verso una maggiore consapevolezza di sé.
La perdita di un genitore in età così precoce, anche se non accompagnata da ricordi coscienti, può comunque avere lasciato un’impronta emotiva che si riflette nel modo in cui si cercano legami affettivi significativi. L’idea che nei suoi partner possa inconsapevolmente cercare una figura paterna non è affatto “anormale” – al contrario, è una dinamica psicologica che può emergere quando un legame così importante è venuto a mancare troppo presto.
Tuttavia, anche comprendere da dove può nascere un certo vissuto non è sempre sufficiente per modificarlo da soli. Per affrontare questo tipo di temi in modo profondo e trasformativo, è importante intraprendere un percorso con un professionista, dove Lei possa sentirsi ascoltata, accolta e accompagnata nella comprensione delle sue emozioni e dei suoi bisogni affettivi.
Non si tratta di “risolvere un problema” in senso rigido, ma di imparare a conoscersi meglio, a distinguere i propri bisogni presenti da quelli non soddisfatti nel passato, e a costruire relazioni più libere, sicure e consapevoli.
Capisco che esporsi emotivamente possa essere faticoso, ma affidarsi a uno psicoterapeuta può essere un'esperienza profondamente liberatoria. Esistono anche percorsi accessibili a livello economico, tramite consultori pubblici o centri giovani nella sua zona.
Le auguro di poter trasformare questo dolore in un’occasione di crescita personale e di maggior benessere.
Un caro saluto,
Dott.ssa Federica Franco
Psicoterapeuta
Salve l' ansia è sempre un segnale che il corpo ci "invia" per dirci che c' è qualcosa che non va ed intraprendere un percorso psicoterapeutico sicuramente la potrebbe aiutare a comprendere meglio cosa le genera questa ansia. Nello spazio della terapia potrà capire meglio, con l' aiuto del terapeuta, che tipo di relazione sentimentale tende ad instaurare con l' altro e se, e in che modo, cerca in questi rapporti la figura paterna che le è venuta mancare così presto. Per qualsiasi altra informazione o dubbio resto a disposizione. Cordiali Saluti,dott.ssa Francesca Gruosso
Salve,
il legame tra le sue esperienze sentimentali e la perdita precoce di suo padre è una riflessione molto profonda. Le relazioni affettive spesso riattivano vissuti e bisogni legati alle prime esperienze con le figure di attaccamento. Ansia, dolore e complessi non sono segni di “debolezza”, ma segnali che la sua storia interiore chiede ascolto.
Un percorso psicologico può aiutarla a esplorare queste dinamiche inconsce, comprendere come influenzano i rapporti di coppia e costruire modalità relazionali più libere e serene. Resto a disposizione, un caro saluto. Dott. Diego Gitano- Psicologo Napoli
il legame tra le sue esperienze sentimentali e la perdita precoce di suo padre è una riflessione molto profonda. Le relazioni affettive spesso riattivano vissuti e bisogni legati alle prime esperienze con le figure di attaccamento. Ansia, dolore e complessi non sono segni di “debolezza”, ma segnali che la sua storia interiore chiede ascolto.
Un percorso psicologico può aiutarla a esplorare queste dinamiche inconsce, comprendere come influenzano i rapporti di coppia e costruire modalità relazionali più libere e serene. Resto a disposizione, un caro saluto. Dott. Diego Gitano- Psicologo Napoli
Salve. Per risolvere il problema avrà bisogno di acquisire più conoscenza sui meccanismi che la portano a non vivere tranquillamente i rapporti, l'aspettativa è che succedano delle cose specifiche, che siano pensieri, comportamenti, idee, et cetera, che la portano al problema; un percorso psicologico la aiuterà proprio in questo, eventualmente potrà confermare o meno che c'entri il rapporto con la figura paterna ed in ogni caso provvedere di conseguenza per stare meglio
Ciao, purtroppo la risposta alla sua domanda è complessa per poter rispondere esaustivamente tramite messaggio. Ciò che ci fa stare male sicuramente ha origine parzialmente nel passato ma, all'interno di un percorso psicoterapeutico, è possibile comprendere quale meccanismo ci porta a stare male nel presente e modificarlo. Le persone sono complesse e non bisogna ragionare per causa-effetto, altrimenti basterebbe la logica per stare bene e risolvere tutti i problemi. Spero di averle risposto un minimo e non posso fare altro che consigliarle di rivolgersi ad un professionista se la sua sofferenza fosse insostenibile.
Buonasera, l’ipotesi che fa rispetto alla sua storia di vita potrebbe essere corretta ma va necessariamente indagata all’interno di un percorso di terapia che la aiuti a mettere insieme i pezzi e a lavorare sul suo passato. Spesso fare terapia è un po’ come fare un puzzle, i pezzi della nostra storia sono difficili da mettere insieme da soli mentre nella stanza di terapia questo processo può essere più semplice e può condurci a una consapevolezza che ci permetta di non ripetere più gli stessi schemi e di stare finalmente bene.
Capisco il disagio che stai vivendo. Quello che descrivi è comprensibile: a volte, inconsciamente, cerchiamo nei partner aspetti di figure significative della nostra infanzia, come un genitore, e questo può generare ansia o difficoltà nelle relazioni.
Non c’è nulla di “sbagliato” in te: stai vivendo un processo di crescita emotiva. Può aiutare riflettere sui tuoi schemi relazionali, riconoscere le tue emozioni senza giudicarti e, se possibile, lavorare con uno psicologo per esplorare questi schemi e sviluppare relazioni più serene e sicure.
EV
Non c’è nulla di “sbagliato” in te: stai vivendo un processo di crescita emotiva. Può aiutare riflettere sui tuoi schemi relazionali, riconoscere le tue emozioni senza giudicarti e, se possibile, lavorare con uno psicologo per esplorare questi schemi e sviluppare relazioni più serene e sicure.
EV
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- Buongiorno, È un periodo in cui non mi sento felice, non riesco a godermi le piccole cose, tutto mi è abbastanza indifferente, mi sembra di non riuscire a provare emozioni positive, inoltre sto cercando un secondo figlio ma non arriva. Ho paura che diventi un pensiero fisso che mi tormenti. Volevo…
- Buongiorno ho 28 anni con una bimba di 11 mesi io e il papà non siamo spostati ci siamo separati quando la bimba aveva 5 mesi e tornati insieme quando la bimba aveva 10. Ad oggi siamo di nuovo separati. Il nostro problema è che non andiamo d accordo io per mancanza di fiducia lui perché vivendo in due…
- buongiorno e da un po’ di mi sento tanto insicura tanto da fare le cose 2/3 volte, nella mia mente so magari che ho messo un ingrediente nella cena, ma poi mi assalgono pensieri e alla fine butto tutto per rifare d’ accapo, sono sempre stata una persona insicura ma ora diciamo mi sta portando nervosismo…
- Buongiorno, ho una figlia di 25 anni che ieri sera ha avuto un attacco di panico che sono riuscita con calma a farle passare. Mi ha confessato poi che ultimamente si sente triste e il fatto che non abbia ancora avuto un fidanzato o un minimo di interesse da parte dei ragazzi la fa sentire triste e insicura.…
- Salve. Sono una ragazza di 26 anni. Ultimamente sto soffrendo di abbandono, mi sento sempre sola, ho sbalzi d'umore continui e non riesco a gestire la mia vita. Ho dei problemi in famiglia, che probabilmente incidono molto sulla mia persona. Non riesco più ad uscire, ho paura del confronto con gli…
- Com’è possibile di aver fatto un sogno limpido di un ricordo che ho vissuto tanti anni fà? Ma che in realtà questo ricordo non l’ho mai vissuto in questa vita?
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