Ho una storia con il mio compagno che ho una figlia di 10 mesi molto complicato, ci siamo lasciati p
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Ho una storia con il mio compagno che ho una figlia di 10 mesi molto complicato, ci siamo lasciati per 4 mesi dopo una convivenza di due, ora siamo tornati insieme ma lavoriamo in due città diverse quando è qui stiamo bene, ma quando è fuori lui esce tt le sere torna alle 4 di notte e dice che sta con gli amici..... a me questo cosa non fa stare serena anche perché io non mi fido di lui per il passato, e quindi io la notte mi sveglio di continuo per vedere se mi ha mandato un messaggio se si è collegato su whatsapp etc.. come posso stare meglio?!?
Gentilissima, mi sembra di capire che il rapporto di fiducia con il suo compagnone si sia incrinato, e il suo "controllare io" i movimenti che fa non la aiuta,ma anzi non fa altro che aumentare la sua preoccupazione. Forse è opportuno che faccio chiarezza dentro di sé per capire quali sono i suoi bisogni emotivi e valutare se questa persona e/o situazione li soddisfano. Per il suo benessere e per quello di sua figlia..
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Gentile signora, i suoi atteggiamenti sono le chiare conseguenze della sua perdita di fiducia nel suo compagno e portare avanti un rapporto in questo modo, ancor di più a distanza, rende le cose ancora più difficili. Concordo con la collega che dovrebbe provare un attimo a capire cosa la può rendere serena e se questo rapporto lo vuole continuare in questo modo. D'altronde il decidere di farlo continuare non può prescindere dall'avere fiducia.Potrebbe rivolgersi ad un collega che dal vivo potrebbe aiutarla a capire qualcosa in più dei suoi timori.
Buonasera,
la fiducia dovrebbe essere un elemento fondamentale all'interno di una coppia e questo dovrebbe valere ancor più a distanza, dato che manca la possibilità di viversi giorno per giorno nella quotidianità.
Forse il suo compagno le dice la verità quando dice di uscire con gli amici o forse no, ma non è lui a star male per questa situazione.
Chi non è tranquilla, chi controlla il cellulare di notte per vedere se ci sono messaggi, chi controlla la connessione su whatsapp è lei e per poter stare meglio è lei che deve capire cosa desidera veramente.
E' questo il tipo di relazione che vuole? E' così che vuole vivere? Quali sono le ragioni che vi hanno allontanato la volta precedente? Anche in quel caso si è trattato di problematiche legate alla fiducia? Cosa fa il suo compagno quando siete insieme? Queste preoccupazioni ci sono anche quando lui è presente?
Cercare di dare una risposta a tutte queste domande (e ad altre che potrebbero sorgere) potrebbe già essere un primo passo per capire cosa fare per poter stare meglio
la fiducia dovrebbe essere un elemento fondamentale all'interno di una coppia e questo dovrebbe valere ancor più a distanza, dato che manca la possibilità di viversi giorno per giorno nella quotidianità.
Forse il suo compagno le dice la verità quando dice di uscire con gli amici o forse no, ma non è lui a star male per questa situazione.
Chi non è tranquilla, chi controlla il cellulare di notte per vedere se ci sono messaggi, chi controlla la connessione su whatsapp è lei e per poter stare meglio è lei che deve capire cosa desidera veramente.
E' questo il tipo di relazione che vuole? E' così che vuole vivere? Quali sono le ragioni che vi hanno allontanato la volta precedente? Anche in quel caso si è trattato di problematiche legate alla fiducia? Cosa fa il suo compagno quando siete insieme? Queste preoccupazioni ci sono anche quando lui è presente?
Cercare di dare una risposta a tutte queste domande (e ad altre che potrebbero sorgere) potrebbe già essere un primo passo per capire cosa fare per poter stare meglio
Buongiorno. In accordo con le colleghe, rispetto alla dimensione della fiducia, mi permetto di aggiungere solo una riflessione. Nella vostra relazione il patto implicito, ovvero le motivazioni profonde che vi rendono coppia, l'essere un nucleo e non la somma delle due individualita, sono condivise? RipartA dall'origine, dal perché state insieme, piuttosto che dal come stare insieme
Buongiorno, concordo con quanto detto detto dalle mie colleghe per quanto riguarda la fiducia nel rapporto.Cerchi di fare più chiarezza in merito al motivo per cui state insieme.
Sarebbe utile manifestare le sue emozioni di paura rispetto al vostro rapporto al suo compagno il dialogo tra due compagni di vita è di fondamentale importanza per solidificare una relazione e per garantire una crescita serena alla vostra piccola.
Cordialmente, dott.ssa Marcella Cammalleri
Cordialmente, dott.ssa Marcella Cammalleri
Salve, certamente lei vive un rapporto di coppia molto stressante, passare la notte a controllare su Whatsapp se il suo compagno è collegato o meno non la fa stare bene. Inoltre deve crescere una bimba di 10 mesi che sicuramente l'impegnerà molto. Penso che sarebbe bene che lei parli seriamente con il suo compagno e cercare di spiegarvi, inoltre potrebbe essere utile per lei fare una terapia di coppia, per riuscire a capire se è il caso di continuare un tale rapporto che le crea tanta insicurezza e malessere, per qualsiasi informazione mi può contattare, dott. Eugenia Cardilli
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Buongiorno, il suo rapporto in questo momento sembra stressarla molto. Purtroppo non c'è una risposta precisa che possiamo darle per affrontare questo momento. Sicuramente potrebbero essere utili sia delle sedute personali, atte a trovare le risposte alle domande sulla sua relazione, e/o delle sedute di coppia con il suo compagno (anche se vedo questa ipotesi più difficile vista la vostra distanza). Forse potrebbe essere utile iniziare un percorso personale ed eventualmente integrarlo con uno di coppia.
Arrivederci
Arrivederci
Buona sera tentare di riprendere il controllo del rapporto attraverso il controllo di che cosa succede durante la notte mi sembra comprensibile ma temo che non sia la strategia più utile per ripristinare un rapporto sano. Credo che lei possa trovare utilità nel lavorare con uno psicoterapeuta ad individuare il suo attuale schema di funzionamento con il suo partner, e cercare di attuare uno schema più funzionale per avere una relazione più paritetica e meno stressante. L’idea di base è quella di modificare il vostro rapporto attraverso un cambiamento del suo atteggiamento personale. Se vuole fare questo contatti uno psicoterapeuta.
Salve signora, nel leggere il suo scritto ho sentito tutto il peso della solitudine che mi sembra lei viva in questo momento. Mi sono fatta delle domande, gliele giro sperando possano esserle utili. Lei si è data la possibilità di parlare con il suo compagno di quello che pensa e sente, rispetto ai suoi comportamenti? se così fosse, in che misura si è sentita accolta e rassicurata? si è data la possibilità di chiedersi quanto è disposta ad investire in questo rapporto?
I rapporti di coppia, soprattutto dopo la nascita di un figlio, richiedono nuovi equilibri, nuovi accordi, le crisi sono una possibilità concreta. questo momento la chiama ad impegnarsi nel nuovo ruolo di mamma e di compagna, farsi sostenere nel trovare risposte e nuove possibilità di essere è un' opportunità. Le suggerisco di farsi accompagnare,in questo momento delicato, da un collega della sua zona. un caro saluto!
I rapporti di coppia, soprattutto dopo la nascita di un figlio, richiedono nuovi equilibri, nuovi accordi, le crisi sono una possibilità concreta. questo momento la chiama ad impegnarsi nel nuovo ruolo di mamma e di compagna, farsi sostenere nel trovare risposte e nuove possibilità di essere è un' opportunità. Le suggerisco di farsi accompagnare,in questo momento delicato, da un collega della sua zona. un caro saluto!
Buongiorno, le sarebbe probabilmente utile riflette su che cosa davvero desidera per se e che cosa ritiene legittimo tollerare della persona al suo fianco. In questo modo evita di logorarsi e può essere fonte di nuovi stimoli per la coppia.
Cordialmente
Cordialmente
Salve, il rapporto di coppia con l'arrivo di un figlio subisce dei cambiamenti a cui è difficile adattarsi. Richiede nuovi equilibri. L'attenzione e l'energia che richiedono entrambi i rapporti (con il partner ed il figlio) è tanta forse troppa. Sta attraversando una fase della sua vita molto stressante e difficile da gestire.Per non parlare della completa mancanza di fiducia nel suo compagno.
Chiedere aiuto ad un/a psicoterapeuta potrebbe supportarla a trovare il giusto equilibrio.
Un saluto
Chiedere aiuto ad un/a psicoterapeuta potrebbe supportarla a trovare il giusto equilibrio.
Un saluto
Il vero problema non sembra essere la lontananza ma la mancanza di dialogo e comunicazione...Ed è proprio su questo tema che dovrebbe concentrarsi facendosi le prime domande come ad esempio " Perchè ho scelto una persona di cui non mi posso fidare come mio compagno e padre di mia figlia?" ; " C'è stato un momento del rapporto durante il quale ho sperimentato piena fiducia e soddisfazione ?"; " Mi sono trovata altre volte a sperimentare questo senso di sfiducia o è la prima volta?"...
Svegliarsi di notte angosciata sembra essere il segnale di una modalità di relazione in cui il centro non è la coppia ma il suo compagno!
Indaghi di più su sè stessa e sulla sua autostima
Un saluto Adriana Princigalli
Svegliarsi di notte angosciata sembra essere il segnale di una modalità di relazione in cui il centro non è la coppia ma il suo compagno!
Indaghi di più su sè stessa e sulla sua autostima
Un saluto Adriana Princigalli
Buonasera, vorrei aiutarla ma purtroppo non c'è una ricetta da poterle consigliare. La mancanza di fiducia ci racconta sempre una storia piu' lunga. Potrebbe essere d'aiuto una consultazione psicologica per inquadrare meglio la situazione e trovare la formula giusta per aiutarla.
Cordialmente
MM
Cordialmente
MM
Buongiorno. Purtroppo la fiducia è la chiave di un rapporto e quando è persa è difficile da recuperare. Di certo le sarebbe di aiuto una consulenza psicologica per capire cosa fare e cosa vuole da questo rapporto oramai in crisi. Un saluto.
Gentile signora, per poter stare meglio ha necessità di comprendere quale ruolo occupa nella Sua vita questa persona, come partner e come padre di Sua figlia. Lei sta male perché si co-percepisce su di una persona che sente come non affidabile e non degna di fiducia (tanto che la controlla) ma al contempo per Lei fondamentale (infatti vive nell'attesa di un messaggio). Questa discrepanza, esasperata dalla presenza di un legame che va oltre la coppia (la bimba) e dalle divergenze tra quando state assieme (secondo Lei bene) e quando lui non c'è, La mettono in scacco impedendo ogni decisione e provocando la sofferenza che riporta. Con un buon percorso di psicoterapia si può affrontare con successo questa situazione. Si rivolga a un collega nella Sua zona e inizi con motivazione e fiducia i colloqui: ne varrà la pena. In bocca al lupo. DMP
Gentile Signora,
da quel che racconta sembra che questo rapporto sia fonte di angoscia, incertezza e frustrazione per lei. L'amore è una magia che arricchisce le nostre vite...quando l'amore fa male c'è qualcosa che non va. Le consiglio di intraprendere un ercorso psicoterapeutico che la aiuti a guardarsi dentro, a lavorare su di sè e a comprendere cosa Le impedisce di essere felice, anche se questo dovesse significare separarsi dal Suo compagno.
Un caro saluto,
GF
da quel che racconta sembra che questo rapporto sia fonte di angoscia, incertezza e frustrazione per lei. L'amore è una magia che arricchisce le nostre vite...quando l'amore fa male c'è qualcosa che non va. Le consiglio di intraprendere un ercorso psicoterapeutico che la aiuti a guardarsi dentro, a lavorare su di sè e a comprendere cosa Le impedisce di essere felice, anche se questo dovesse significare separarsi dal Suo compagno.
Un caro saluto,
GF
Buonasera, la fiducia é fondamentale e se manca deve riflettere sul perché. Le consiglio di riflettere sul suo rapporto e di guardarsi dentro per capire se é ciò che vuole veramente. Per qualsiasi cosa mi contatti.
Un saluto
Dott.ssa Lavinia Dilillo
Un saluto
Dott.ssa Lavinia Dilillo
Salve, credo che per lei sia meglio intraprendere un percorso di psicoterapia per sfogarsi con un professionista.
Parlando le cose miglioreranno.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Parlando le cose miglioreranno.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno,
i temi in questione sono molteplici e complessi, il controllo e la fiducia nella coppia sono aspetti significativi del tipo di relazione che c'è.
le consiglierei una buona terapia psicologica
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Salve, rivolgendosi ad un professionista può far luce sulle proprie necessità di coppia, sulle proprie paure e sui timori che l'affliggono. Risolva questi aspetti con un terapista e riuscirà a trovare la serenità ricercata.
MMM
MMM
Buonasera,
è evidente che lei non si fida del suo compagno e se fossi nei suoi panni, cercherei un esperto per bene capire le problematiche e le ragioni di questa mia condizione. L'amore si basa sulla fiducia, e lei in questo momento sta vivendo in una relazione tossica. Se vuole sono a sua disposizione.
è evidente che lei non si fida del suo compagno e se fossi nei suoi panni, cercherei un esperto per bene capire le problematiche e le ragioni di questa mia condizione. L'amore si basa sulla fiducia, e lei in questo momento sta vivendo in una relazione tossica. Se vuole sono a sua disposizione.
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Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buonasera, in effetti è facile immaginare quanto sia faticoso per lei cercare di controllare sistematicamente le chat di whatsapp o vivere con il constante timore che il suo compagno possa tradire la sua fiducia. In situazioni come questa, potrebbe essere utile provare a fare chiarezza dentro di sé e capire quale sia non solo il suo timore più profondo, ma anche le conseguenze dell’evento temuto che la allarmano, ad esempio cosa potrebbe succedere se lei dovesse effettivamente scoprire un tradimento.
Provi a fare chiarezza e a parlarne con il suo compagno, senza accusarlo o giudicarlo, ma partendo da ciò che lei sente e da quanto questa situazione la faccia soffrire. I messaggi in prima persona aiutano a smorzare il tono accusatorio e favoriscono la comunicazione e il confronto sui reali vissuti, disinnescando possibili polemiche sterili o recriminazioni infruttuose.
In ogni caso, può provare a considerare l’ipotesi di un percorso di supporto psicologico.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti o informazioni.
Cordiali saluti
Provi a fare chiarezza e a parlarne con il suo compagno, senza accusarlo o giudicarlo, ma partendo da ciò che lei sente e da quanto questa situazione la faccia soffrire. I messaggi in prima persona aiutano a smorzare il tono accusatorio e favoriscono la comunicazione e il confronto sui reali vissuti, disinnescando possibili polemiche sterili o recriminazioni infruttuose.
In ogni caso, può provare a considerare l’ipotesi di un percorso di supporto psicologico.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti o informazioni.
Cordiali saluti
Cara, è evidente dalle sue parole che non si sente sicura in questa relazione, probabilmente non è ciò che vuole. Provi a parlare con il suo compagno delle sue difficoltà, provi a verificare se ci sono i presupposti per impostare la relazione in maniera diversa.
Chieda una consulenza ad una psicologa che potrebbe aiutarla ad individuare i suoi bisogni più profondi e più veri.
Le auguro di ritrovare la serenità.
Dott.ssa Rachele Sales
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Le auguro di ritrovare la serenità.
Dott.ssa Rachele Sales
Buongiorno signora, ha comunicato al suo compagno queste ansie e preoccupazioni che la tengono sveglia la notte? Le relazioni basate sulla mancanza di fiducia possono inficiare la serenità ed il benessere non solo della coppia, ma dell'intero nucleo familiare. Le consiglio di aprire una comunicazione sincera con il suo compagno rispetto alla sua insicurezza, alle sue paure. Inoltre, potrebbe essere utile una terapia di coppia al fine di ottenere un maggiore benessere vostro e, di rimando, di vostra figlia
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Buongiorno, il principale problema è la mancanza di fiducia all'interno della coppia. Al punto tale da tenerti sveglia la notte e compromettere il tuo stile di vita. Parlane con lui e cercate di capire cosa non va nel vostro rapporto, magari con qualche seduta di terapia di coppia, riuscirete ad arrivare al nocciolo del problema. Molte volte l'intervento di una persona esterna alla coppia può essere risolutivo. Saluti.
Buongiorno, ci sono varie cose che non mi sono chiare dal messaggio che ovviamente riassume solo la situazione. Penso sia da chiarire meglio cosa vi tiene legati in questo rapporto. Immagino che avere una figlia piccola vi spinga a mantenere la relazione, ma colpisce come dopo solo due mesi di convivenza vi siate lasciati. C'era qualcosa che proprio non andava, immagino, nel rapporto? Inoltre, se il rapporto è sano e ben vivo, tutta questa paura durante la lontananza non dovrebbe esserci ma lei parla di non fidarsi del suo compagno per qualcosa che lui ha già fatto in passato. Insomma, secondo me una consultazione con uno psicologo potrebbe aiutarla a mettere bene a fuoco cosa prova per quest'uomo, cosa vi tiene legati, cosa vuole dalla sua vita in questo momento, perché è così preoccupata durante le separazioni, ecc. Dott. Alessio Antonucci
Gentilissima utente, buonasera, purtroppo non ho abbastanza elementi per comprendere in fondo la situazione che sta vivendo.
Mi sembra di capire però che si trova in un stato di confusione ed ansia che le causano disagio.
Sicuramente una consultazione con uno psicologo potrebbe aiutarla a comprendere meglio cosa vorrebbe migliorare in questa relazione e sopratutto come si sente lei e cosa prova per lui e le ragioni che hanno spinto entrambi a ritornare insieme dopo un periodo di separazione.
resto a disposizione
cordialmente
dott.ssa Mara Diana
Mi sembra di capire però che si trova in un stato di confusione ed ansia che le causano disagio.
Sicuramente una consultazione con uno psicologo potrebbe aiutarla a comprendere meglio cosa vorrebbe migliorare in questa relazione e sopratutto come si sente lei e cosa prova per lui e le ragioni che hanno spinto entrambi a ritornare insieme dopo un periodo di separazione.
resto a disposizione
cordialmente
dott.ssa Mara Diana
Capisco che la situazione attuale con il tuo compagno sia complicata e che i suoi comportamenti ti generino ansia e insicurezza. È importante cercare un equilibrio tra la fiducia reciproca e il bisogno di sentirsi sicuri nella relazione.
La chiave per affrontare questa situazione è la comunicazione aperta e sincera. Parla con il tuo compagno dei tuoi sentimenti e delle tue preoccupazioni riguardo ai suoi comportamenti notturni e alla mancanza di fiducia nel passato. Esprimi chiaramente i tuoi bisogni di stabilità, rispetto e trasparenza nella relazione. Dovete trovare un terreno comune in cui entrambi possiate sentirvi a vostro agio.
È importante anche prenderti cura di te stessa durante questo periodo. Cerca di dedicare del tempo alla tua crescita personale, coltivando interessi, hobby o attività che ti rendano felice e ti distraggano dalle preoccupazioni. Focalizzati sul tuo benessere emotivo e sulla tua autostima.
Tuttavia, se i comportamenti del tuo compagno continuano a causarti un forte stress e non si raggiunge una situazione di fiducia reciproca, potrebbe essere necessario valutare la possibilità di prendere decisioni più radicali, come una pausa nella relazione o una consulenza di coppia per affrontare le problematiche presenti.
Ricorda che meriti una relazione basata sulla fiducia reciproca, il rispetto e la felicità. Se non riesci a trovare un equilibrio sano e a costruire una relazione stabile con il tuo compagno, potrebbe essere necessario prendere decisioni che siano coerenti con il tuo benessere e la tua felicità a lungo termine. Non esitare a cercare il supporto di amici, familiari o di uno psicologo che possano offrirti un punto di vista obiettivo e un sostegno emotivo durante questo percorso.
La chiave per affrontare questa situazione è la comunicazione aperta e sincera. Parla con il tuo compagno dei tuoi sentimenti e delle tue preoccupazioni riguardo ai suoi comportamenti notturni e alla mancanza di fiducia nel passato. Esprimi chiaramente i tuoi bisogni di stabilità, rispetto e trasparenza nella relazione. Dovete trovare un terreno comune in cui entrambi possiate sentirvi a vostro agio.
È importante anche prenderti cura di te stessa durante questo periodo. Cerca di dedicare del tempo alla tua crescita personale, coltivando interessi, hobby o attività che ti rendano felice e ti distraggano dalle preoccupazioni. Focalizzati sul tuo benessere emotivo e sulla tua autostima.
Tuttavia, se i comportamenti del tuo compagno continuano a causarti un forte stress e non si raggiunge una situazione di fiducia reciproca, potrebbe essere necessario valutare la possibilità di prendere decisioni più radicali, come una pausa nella relazione o una consulenza di coppia per affrontare le problematiche presenti.
Ricorda che meriti una relazione basata sulla fiducia reciproca, il rispetto e la felicità. Se non riesci a trovare un equilibrio sano e a costruire una relazione stabile con il tuo compagno, potrebbe essere necessario prendere decisioni che siano coerenti con il tuo benessere e la tua felicità a lungo termine. Non esitare a cercare il supporto di amici, familiari o di uno psicologo che possano offrirti un punto di vista obiettivo e un sostegno emotivo durante questo percorso.
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Buongiorno, come ribadito più volte dai miei colleghi, è evidente vi sia un problema di fiducia. Quando viene a mancare all'interno di un rapporto di coppia è sempre faticoso ricostruirla ed è un processo lungo ma che soprattutto ha bisogno del lavoro da parte di entrambi. La invito a chiedersi cosa desidera veramente, che tipo di relazione si aspetta e ripartire poi dalle risposte che si darà.
Per qualsiasi informazione mi trova a disposizione.
Dott.ssa Assunta Sagliocco
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Dott.ssa Assunta Sagliocco
Salve, sicuramente il controllo che le viene automatico di effettuare è un campanello d'allarme e come già detto da colleghi, il punto debole è la fiducia. Non è semplice ristabilire una connessione di fiducia quando viene a mancare, ma non è impossibile se accompagnata e guidata da professionisti nel percorso e se l'impegno e la volontà c'è da parte di entrambi i protagonisti della relazione. Vi consiglio un consulto di coppia. Resto a disposizione, dott.ssa Marzia
Gentile utente, comprendo il suo stato d'angoscia. A volte la comunicazione può fare molto più di quanto pensiamo. Ristabilendo un clima in cui si è aperti al confronto e al dialogo potrebbe fare chiarezza nella sua relazione.
Resto a disposizione
Dott.ssa Veronica Guidi
Resto a disposizione
Dott.ssa Veronica Guidi
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Sento che per lei il legame con il suo compagno vede incrinato il rapporto di fiducia, alla base della sua serenità emotiva. Potrebbe essere importante comunicare a lui le sue insicurezze e come si sente, spesso la comunicazione può essere un punto di svolta per il futuro del rapporto. Allo stesso modo, potrebbe essere utile richiedere una consulenza psicologica per conoscere e comprendere più consapevolmente le sue emozioni e dedicare uno spazio e un tempo al suo benessere psicologico emotivo. Resto a disposizione per qualunque riflessione, saluti dott.ssa Amelia Capezio
Gentile signora,
in un breve messaggio non le è stato ovviamente possibile addentrarsi in numerosi aspetti della sua storia che meriterebbero di essere esplorati, ma dalle sue parole mi sembra di percepire un senso di precarietà e di confusione in relazione all'andamento della storia che racconta.
Partendo da questo sarebbe utile esplorare i bisogni psicologici che questa relazione soddisfa, per permetterle di acquisire la consapevolezza che la metterebbe in grado di fare scelte positive per lei.
A volte relazioni dolorose ci permettono di fare esperienza di dinamiche che conosciamo bene.
La inviterei ad intraprendere un percorso al fine di essere supportata psicologicamente in un momento così delicato, nella considerazione del suo benessere e di quello della sua bambina. Per qualsiasi informazione, resto disponibile!
Dott.ssa Maria Ilaria Incitti
in un breve messaggio non le è stato ovviamente possibile addentrarsi in numerosi aspetti della sua storia che meriterebbero di essere esplorati, ma dalle sue parole mi sembra di percepire un senso di precarietà e di confusione in relazione all'andamento della storia che racconta.
Partendo da questo sarebbe utile esplorare i bisogni psicologici che questa relazione soddisfa, per permetterle di acquisire la consapevolezza che la metterebbe in grado di fare scelte positive per lei.
A volte relazioni dolorose ci permettono di fare esperienza di dinamiche che conosciamo bene.
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Dott.ssa Maria Ilaria Incitti
Salve, da ciò che si evince dal racconto percepisco angoscia, ansia e stress dato da un legame incrinato e con poca fiducia affermando: "perché io non mi fido di lui per il passato". La comunicazione è alla base nelle relazioni, mi chiedo ha mai parlato di queste preoccupazioni con l'altro? Che tipo di relazione si aspetta?
È importante iniziare con una comunicazione aperta e onesta con il suo compagno. Parli apertamente delle sue preoccupazioni riguardo alle sue uscite notturne e alla mancanza di fiducia che prova. Cercate di trovare un momento tranquillo per discutere, senza accusare, ma spiegando come il suo comportamento influisce sul suo benessere emotivo.
Un altro passo fondamentale è stabilire confini e accordi che la facciano sentire più sicura. Ad esempio, potreste concordare che le mandi un messaggio quando arriva a casa. Questo può aiutarti a sentirti più serena quando siete lontani.
La fiducia è essenziale in una relazione e, se ci sono stati problemi di fiducia in passato, potrebbe essere utile lavorarci sopra insieme, magari con l'aiuto di un terapeuta di coppia insieme ad un percorso comunque individuale. Un professionista può aiutarvi a ricostruire la fiducia e a comunicare in modo più efficace.
Un altro passo fondamentale è stabilire confini e accordi che la facciano sentire più sicura. Ad esempio, potreste concordare che le mandi un messaggio quando arriva a casa. Questo può aiutarti a sentirti più serena quando siete lontani.
La fiducia è essenziale in una relazione e, se ci sono stati problemi di fiducia in passato, potrebbe essere utile lavorarci sopra insieme, magari con l'aiuto di un terapeuta di coppia insieme ad un percorso comunque individuale. Un professionista può aiutarvi a ricostruire la fiducia e a comunicare in modo più efficace.
Gentile signora concordo con i colleghi che il rapporto di fiducia con il suo compagno è venuto meno e questo la porta a controllarlo, aumentando però la sua agitazione e preoccupazione. Per il suo benessere e per quello di vostra figlia, le consiglio di provare ad esprimere al suo compagno quello che prova e valutare insieme di rivolgervi ad un terapeuta di coppia che possa aiutarvi a fare maggiore chiarezza sul vostro rapporto e a trovare una vostra serenità. Per qualsiasi informazione/riflessione resto a disposizione, dott.ssa Francesca Gruosso.
Buongiorno, dalle sue parole è chiara la sofferenza che sta provando in questo momento. L'ambito delle relazioni è sempre molto complesso in quanto prevede l'incontro tra esperienze, modi di pensare e di fare diversi. Potrebbe essere utile provare un percorso di psicoterapia individuale che la aiutino a diventare consapevole di alcuni aspetti personali per poi prevedere, eventualmente, un percorso di di terapia di coppia.
Rimango a disposizione per ulteriori domande, dubbi o perplessità.
Rimango a disposizione per ulteriori domande, dubbi o perplessità.
Gentile signora, comprendo quanto la situazione che sta vivendo possa risultare stancante e dolorosa. La sua necessità di controllo può sicuramente derivare da una mancanza di fiducia e rischia di creare un circolo vizioso che genera frustrazione e fatica. Potrebbe essere davvero utile intraprendere un percorso di terapia di coppia, così da poter esplorare, assieme al suo compagno, le difficoltà, le emozioni che sperimentate nel vivere il vostro rapporto ed i vostri bisogni. In questo modo, potreste favorire una comunicazione autentica ed efficace, fondamentale per il ripristino di solide fondamenta su cui poter ricostruire il vostro rapporto e, di conseguenza, la vostra fiducia reciproca. Saluti.
Salve, evidentemente con il suo compagno manca un dialogo aperto che la possa mettere a suo agio.
Provi a parlarne con lui, potrebbero arrivare chiarimenti interessanti o perlomeno, saprebbe come muoversi in un contesto un pochino complicato come quello in cui sta vivendo.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Provi a parlarne con lui, potrebbero arrivare chiarimenti interessanti o perlomeno, saprebbe come muoversi in un contesto un pochino complicato come quello in cui sta vivendo.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Capisco quanto possa essere difficile la situazione che sta vivendo. È chiaro che il suo disagio nasce sia dal comportamento attuale del suo compagno, sia dal passato che le ha lasciato delle ferite non ancora rimarginate. Vivere con questa costante preoccupazione e controllo notturno può essere molto stancante e logorante, sia per il suo benessere emotivo che per il suo equilibrio quotidiano.
Prima di tutto, è importante ascoltare se stessa: queste emozioni che prova – ansia, insicurezza, forse anche un senso di sfiducia – non sono "sbagliate" o da reprimere. Sono segnali che qualcosa dentro di lei ha bisogno di attenzione e cura.
Una strada per stare meglio potrebbe essere provare a comunicare in modo aperto e autentico con il suo compagno. Non per accusarlo, ma per esprimere come si sente: il suo bisogno di sicurezza, la sua difficoltà a fidarsi. Usi frasi che partano da lei, come "Mi sento...", piuttosto che "Tu fai..." – questo può aiutare a evitare conflitti e a creare un dialogo più profondo.
Allo stesso tempo, potrebbe essere utile riflettere su ciò che è nelle sue mani e ciò che non lo è. Non può controllare cosa fa il suo compagno quando è lontano, ma può lavorare sul modo in cui affronta le sue paure. Forse, potrebbe pensare a piccoli passi per costruire una maggiore fiducia in se stessa e in lui, accettando che fidarsi è un processo lento, non un'azione immediata.
Le auguro il meglio.
concordo con i colleghi
Capisco quanto questa situazione possa generare ansia e insicurezza. È naturale che il passato influenza il modo in cui vivi il presente, soprattutto in una relazione che ha già attraversato momenti difficili.
Il fatto che tu ti svegli di notte per controllare il telefono è un segnale di quanto questa situazione ti sta pesando. Questo tipo di comportamento, se prolungato, può creare uno stato di stress che incide negativamente sul tuo benessere psicologico.
Per cercare di stare meglio, può essere utile lavorare su più fronti:
Comunicazione con il partner – Provare ad avere un dialogo aperto e sincero, esprimendo come ti senti senza accusarlo. Condividere le tue paure e insicurezze può aiutarlo a comprendere meglio il tuo punto di vista.
Fiducia e confini – Ricostruire la fiducia richiede tempo e impegno da entrambe le parti. Stabilire insieme delle regole o dei confini chiari può offrire maggiore sicurezza e serenità.
Gestione dell'ansia – Tecniche di rilassamento come la consapevolezza o la respirazione profonda possono aiutarti a gestire l'ansia notturna. Può essere utile anche cercare di distrarti con attività piacevoli prima di andare a dormire.
Supporto psicologico – Questa situazione potrebbe avere radici più profonde legate alla tua storia personale o alla dinamica di coppia. Rivolgersi a uno specialista può aiutarti a comprendere meglio le tue emozioni e trovare strategie per affrontarle.
Affrontare questi temi con il supporto di un professionista può fare la differenza, resistere a vivere con maggiore serenità la tua relazione e gestire l'ansia in modo più efficace.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Il fatto che tu ti svegli di notte per controllare il telefono è un segnale di quanto questa situazione ti sta pesando. Questo tipo di comportamento, se prolungato, può creare uno stato di stress che incide negativamente sul tuo benessere psicologico.
Per cercare di stare meglio, può essere utile lavorare su più fronti:
Comunicazione con il partner – Provare ad avere un dialogo aperto e sincero, esprimendo come ti senti senza accusarlo. Condividere le tue paure e insicurezze può aiutarlo a comprendere meglio il tuo punto di vista.
Fiducia e confini – Ricostruire la fiducia richiede tempo e impegno da entrambe le parti. Stabilire insieme delle regole o dei confini chiari può offrire maggiore sicurezza e serenità.
Gestione dell'ansia – Tecniche di rilassamento come la consapevolezza o la respirazione profonda possono aiutarti a gestire l'ansia notturna. Può essere utile anche cercare di distrarti con attività piacevoli prima di andare a dormire.
Supporto psicologico – Questa situazione potrebbe avere radici più profonde legate alla tua storia personale o alla dinamica di coppia. Rivolgersi a uno specialista può aiutarti a comprendere meglio le tue emozioni e trovare strategie per affrontarle.
Affrontare questi temi con il supporto di un professionista può fare la differenza, resistere a vivere con maggiore serenità la tua relazione e gestire l'ansia in modo più efficace.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buonasera,
grazie per aver condiviso il suo vissuto; comprensibile che questa situazione le generi insicurezza e agitazione, soprattutto considerando il passato e la distanza che vi separa per parte del tempo. Il suo stato di ansia e il bisogno di controllare segnali di presenza da parte del suo compagno sembrano indicare che la fiducia nella relazione sia ancora fragile. È naturale, dopo un periodo di separazione e difficoltà, avere timori e timidezza nel lasciarsi andare completamente. Tuttavia, è importante chiedersi: questa relazione le trasmette più serenità o più preoccupazione?
Per stare meglio, potrebbe essere utile ascoltare le proprie emozioni senza giudicarle: se si sente insicura, c’è un motivo che merita di essere esplorato, non ignorato.
Parlare apertamente con il suo compagno: esprimere i propri bisogni e le proprie paure in modo chiaro e sereno può aiutarla a capire se c’è un’intesa e un impegno reciproco a far funzionare il rapporto. Dedicare attenzione al proprio benessere: quando ci si focalizza eccessivamente sull’altro, si rischia di trascurare sé stessi. Provare a spostare l’attenzione su attività che la fanno stare bene potrebbe aiutarla a ridurre l’ansia e a ritrovare il proprio equilibrio. Lavorare sulla fiducia (con sé stessa e nella relazione): chiedersi cosa potrebbe aiutarla a sentirsi più sicura, indipendentemente dai comportamenti del suo compagno.
Se sente che questo malessere sta influenzando troppo la sua serenità quotidiana, potrebbe essere utile un percorso di supporto psicologico per aiutarla a comprendere meglio i suoi bisogni emotivi e le dinamiche della relazione. Un saluto
grazie per aver condiviso il suo vissuto; comprensibile che questa situazione le generi insicurezza e agitazione, soprattutto considerando il passato e la distanza che vi separa per parte del tempo. Il suo stato di ansia e il bisogno di controllare segnali di presenza da parte del suo compagno sembrano indicare che la fiducia nella relazione sia ancora fragile. È naturale, dopo un periodo di separazione e difficoltà, avere timori e timidezza nel lasciarsi andare completamente. Tuttavia, è importante chiedersi: questa relazione le trasmette più serenità o più preoccupazione?
Per stare meglio, potrebbe essere utile ascoltare le proprie emozioni senza giudicarle: se si sente insicura, c’è un motivo che merita di essere esplorato, non ignorato.
Parlare apertamente con il suo compagno: esprimere i propri bisogni e le proprie paure in modo chiaro e sereno può aiutarla a capire se c’è un’intesa e un impegno reciproco a far funzionare il rapporto. Dedicare attenzione al proprio benessere: quando ci si focalizza eccessivamente sull’altro, si rischia di trascurare sé stessi. Provare a spostare l’attenzione su attività che la fanno stare bene potrebbe aiutarla a ridurre l’ansia e a ritrovare il proprio equilibrio. Lavorare sulla fiducia (con sé stessa e nella relazione): chiedersi cosa potrebbe aiutarla a sentirsi più sicura, indipendentemente dai comportamenti del suo compagno.
Se sente che questo malessere sta influenzando troppo la sua serenità quotidiana, potrebbe essere utile un percorso di supporto psicologico per aiutarla a comprendere meglio i suoi bisogni emotivi e le dinamiche della relazione. Un saluto
Capisco che la situazione sia molto stressante e che tu stia vivendo un momento di grande insicurezza e ansia. È normale sentirsi così, soprattutto considerando il passato complicato e la distanza che c’è tra voi. Prova a parlare con il tuo compagno in modo chiaro delle tue preoccupazioni, condividendo come ti senti quando lui esce tutte le sere e torna tardi, senza accusarlo, ma spiegando che questo comportamento ti fa preoccupare. Una comunicazione onesta è fondamentale per costruire fiducia.
Se siete tornati insieme, è importante chiarire cosa vi aspettate l’uno dall’altro, ad esempio concordando di mantenere un contatto regolare quando siete lontani. La fiducia è un pilastro di qualsiasi relazione, ma va costruita giorno per giorno, e se il passato ha lasciato ferite, potrebbe essere utile lavorarci insieme, magari con l’aiuto di un terapeuta di coppia. Cerca di concentrarti su di te, dedicando del tempo alle tue passioni e ai tuoi amici, per sentirti più forte e meno dipendente dalle sue azioni. Se ti svegli di continuo per controllare il telefono, prova a creare una routine serale che ti aiuti a rilassarti, come leggere un libro. Se l’ansia è molto forte, potrebbe essere utile parlarne con un terapeuta. Rifletti su cosa vuoi davvero da questa relazione e se ti senti felice e rispettata, perché una relazione dovrebbe portare serenità, non ansia costante. Ricorda che meriti di stare bene e di vivere una relazione che ti faccia sentire amata, rispettata e sicura.
Se siete tornati insieme, è importante chiarire cosa vi aspettate l’uno dall’altro, ad esempio concordando di mantenere un contatto regolare quando siete lontani. La fiducia è un pilastro di qualsiasi relazione, ma va costruita giorno per giorno, e se il passato ha lasciato ferite, potrebbe essere utile lavorarci insieme, magari con l’aiuto di un terapeuta di coppia. Cerca di concentrarti su di te, dedicando del tempo alle tue passioni e ai tuoi amici, per sentirti più forte e meno dipendente dalle sue azioni. Se ti svegli di continuo per controllare il telefono, prova a creare una routine serale che ti aiuti a rilassarti, come leggere un libro. Se l’ansia è molto forte, potrebbe essere utile parlarne con un terapeuta. Rifletti su cosa vuoi davvero da questa relazione e se ti senti felice e rispettata, perché una relazione dovrebbe portare serenità, non ansia costante. Ricorda che meriti di stare bene e di vivere una relazione che ti faccia sentire amata, rispettata e sicura.
E' comprensibile che questa situazione le crei disagio, soprattutto se la fiducia è stata motivo di instabilità in passato. Quando mancano stabilità e trasparenza, possono emergere insicurezze e bisogno di rassicurazioni. In questi casi, risulterebbe utile chiedersi cosa potrebbe farla sentire più serena e se il rapporto sta rispondendo ai suoi bisogni emotivi. A volte, un percorso di consapevolezza potrebbe aiutare a sviluppare strumenti per gestire meglio l'ansia e comprendere le proprie emozioni all'interno della relazione.
Ciao, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Quello che stai vivendo è sicuramente una situazione emotivamente stressante e comprensibile, dato che la fiducia in una relazione è alla base del benessere di entrambi i partner. Sentirsi in ansia e insicuri quando il tuo compagno non è con te può essere estremamente difficile, soprattutto se il passato della vostra relazione ha già creato dei dubbi.
1. Affrontare la fiducia in modo onesto. La fiducia è un elemento fondamentale per qualsiasi relazione, ma costruirla o ricostruirla richiede tempo e sforzo reciproco. Se ci sono stati dei comportamenti nel passato che hanno eroso la tua fiducia, è importante parlarne apertamente con lui, evitando il confronto accusatorio, ma cercando di esprimere come ti senti e perché ti senti così. Può essere utile dire qualcosa come: "Quando non sei qui e mi dici che stai uscendo, mi sento ansiosa e non riesco a stare tranquilla, soprattutto a causa delle esperienze passate. Vorrei capire meglio cosa sta succedendo, in modo da poter stare serena".
2. Parlare della relazione e delle tue necessità. È importante che tu esprima ciò di cui hai bisogno, sia a livello emotivo che pratico. Vuoi sentirti più sicura e rassicurata durante i momenti in cui siete separati, quindi chiedere una comunicazione più chiara o un supporto maggiore quando è fuori potrebbe essere un buon passo. Non aver paura di esprimere ciò che ti fa sentire più tranquilla, ma cerca di farlo in modo che non sembri un controllo, bensì una richiesta di reciproca comprensione.
3. Gestire l'ansia e la necessità di controllo. Quello che descrivi — svegliarti di continuo per vedere se ti ha mandato messaggi o se è online su WhatsApp — può essere un segno di ansia. Anche se è naturale sentirsi insicuri quando la fiducia è scossa, cercare di monitorare ogni mossa del tuo compagno può peggiorare il tuo benessere emotivo. Prova a fare un passo indietro e chiediti: "Cosa posso fare per sentirsi più tranquilla dentro di me?". Magari prendersi qualche momento per rilassarsi o distrarsi (leggendo un libro, facendo esercizio fisico, parlando con un’amica) potrebbe aiutare a ridurre l’ansia. Inoltre, lavorare su te stessa e sulla tua autonomia emotiva, indipendentemente dalla sua presenza, può contribuire a farti sentire più in controllo.
4. Stabilire dei confini chiari e sani. Se il comportamento di lui ti fa sentire male, stabilire dei confini chiari in modo rispettoso potrebbe essere utile. Fai sapere come certe situazioni o comportamenti ti fanno sentire e cosa ti aspetti in futuro. Potreste anche parlare di come gestire le separazioni temporanee, stabilendo delle routine di comunicazione che vi facciano sentire entrambi più sicuri.
5. Riflettere sulla relazione. Considera anche se questa relazione soddisfa davvero le tue esigenze e se le dinamiche attuali sono quelle che ti permettono di sentirti felice, rispettata e tranquilla. A volte il lavoro su se stessi e sulla fiducia implica anche una riflessione più profonda su cosa sia giusto per te e su come potresti costruire una relazione più equilibrata, sana e reciproca.
6. Supporto esterno. Se la situazione continua a crearti molto stress e ansia, potresti prendere in considerazione di parlare con un professionista, come un terapeuta individuale, che ti aiuti a gestire l’ansia e le tue emozioni, così da prendere decisioni più consapevoli e sentire meno il bisogno di monitorare costantemente la relazione.
Ricorda che meriti una relazione in cui ti senti amata, rispettata e serena. Se una parte di te ti sta dicendo che questa situazione non ti sta facendo bene, è importante che tu ascolti i tuoi sentimenti e ti dia lo spazio per riflettere su cosa desideri veramente.
1. Affrontare la fiducia in modo onesto. La fiducia è un elemento fondamentale per qualsiasi relazione, ma costruirla o ricostruirla richiede tempo e sforzo reciproco. Se ci sono stati dei comportamenti nel passato che hanno eroso la tua fiducia, è importante parlarne apertamente con lui, evitando il confronto accusatorio, ma cercando di esprimere come ti senti e perché ti senti così. Può essere utile dire qualcosa come: "Quando non sei qui e mi dici che stai uscendo, mi sento ansiosa e non riesco a stare tranquilla, soprattutto a causa delle esperienze passate. Vorrei capire meglio cosa sta succedendo, in modo da poter stare serena".
2. Parlare della relazione e delle tue necessità. È importante che tu esprima ciò di cui hai bisogno, sia a livello emotivo che pratico. Vuoi sentirti più sicura e rassicurata durante i momenti in cui siete separati, quindi chiedere una comunicazione più chiara o un supporto maggiore quando è fuori potrebbe essere un buon passo. Non aver paura di esprimere ciò che ti fa sentire più tranquilla, ma cerca di farlo in modo che non sembri un controllo, bensì una richiesta di reciproca comprensione.
3. Gestire l'ansia e la necessità di controllo. Quello che descrivi — svegliarti di continuo per vedere se ti ha mandato messaggi o se è online su WhatsApp — può essere un segno di ansia. Anche se è naturale sentirsi insicuri quando la fiducia è scossa, cercare di monitorare ogni mossa del tuo compagno può peggiorare il tuo benessere emotivo. Prova a fare un passo indietro e chiediti: "Cosa posso fare per sentirsi più tranquilla dentro di me?". Magari prendersi qualche momento per rilassarsi o distrarsi (leggendo un libro, facendo esercizio fisico, parlando con un’amica) potrebbe aiutare a ridurre l’ansia. Inoltre, lavorare su te stessa e sulla tua autonomia emotiva, indipendentemente dalla sua presenza, può contribuire a farti sentire più in controllo.
4. Stabilire dei confini chiari e sani. Se il comportamento di lui ti fa sentire male, stabilire dei confini chiari in modo rispettoso potrebbe essere utile. Fai sapere come certe situazioni o comportamenti ti fanno sentire e cosa ti aspetti in futuro. Potreste anche parlare di come gestire le separazioni temporanee, stabilendo delle routine di comunicazione che vi facciano sentire entrambi più sicuri.
5. Riflettere sulla relazione. Considera anche se questa relazione soddisfa davvero le tue esigenze e se le dinamiche attuali sono quelle che ti permettono di sentirti felice, rispettata e tranquilla. A volte il lavoro su se stessi e sulla fiducia implica anche una riflessione più profonda su cosa sia giusto per te e su come potresti costruire una relazione più equilibrata, sana e reciproca.
6. Supporto esterno. Se la situazione continua a crearti molto stress e ansia, potresti prendere in considerazione di parlare con un professionista, come un terapeuta individuale, che ti aiuti a gestire l’ansia e le tue emozioni, così da prendere decisioni più consapevoli e sentire meno il bisogno di monitorare costantemente la relazione.
Ricorda che meriti una relazione in cui ti senti amata, rispettata e serena. Se una parte di te ti sta dicendo che questa situazione non ti sta facendo bene, è importante che tu ascolti i tuoi sentimenti e ti dia lo spazio per riflettere su cosa desideri veramente.
Cara, capisco quanto questa situazione ti sta facendo stare male. È davvero difficile vivere una relazione a distanza, soprattutto quando c'è un passato che ha minato la fiducia e quando le azioni dell'altro non ti trasmettono sicurezza. Il fatto che tu sente il bisogno di controllare costantemente se lui ti scrive o si collega su WhatsApp è un segnale chiaro di quanto questa relazione ti sta creando ansia e insicurezza.
La fiducia è la base di qualsiasi relazione serena. Se dentro di te senti che non riesci a fidarti, è importante ascoltare questa sensazione e capire cosa la sta alimentando. È il suo comportamento attuale che ti crea dubbi o è il peso del passato che non riesci a lasciare andare? Per stare meglio, il primo passo è spostare il focus su di te: cosa mi fa stare bene? come posso prendermi cura di me stessa senza dipendere dalle sue azioni?Ricorda, il tuo stato emotivo è importante, e se questa situazione ti sta logorando, potresti considerare un supporto psicologico per aiutarti a gestire l'ansia e a fare chiarezza su ciò che desideri davvero.
La fiducia è la base di qualsiasi relazione serena. Se dentro di te senti che non riesci a fidarti, è importante ascoltare questa sensazione e capire cosa la sta alimentando. È il suo comportamento attuale che ti crea dubbi o è il peso del passato che non riesci a lasciare andare? Per stare meglio, il primo passo è spostare il focus su di te: cosa mi fa stare bene? come posso prendermi cura di me stessa senza dipendere dalle sue azioni?Ricorda, il tuo stato emotivo è importante, e se questa situazione ti sta logorando, potresti considerare un supporto psicologico per aiutarti a gestire l'ansia e a fare chiarezza su ciò che desideri davvero.
Lei chiede "come posso stare meglio"?
Voglio invitarla a ragionare riformulandole la domanda: "Come potrebbe stare meglio sapendo che il proprio compagno potrebbe tradirla?".
Quindi il problema non è capire come stare meglio bensì CAPIRE PERCHÉ LEI SI LEGHI A PERSONE POCO AFFIDABILI.
Attraverso un percorso terapeutico trovi la risposta a tale domanda ed avrà trovato la chiave per affrontare serenamente le sue relazioni.
Saluti
Dott.ssa CANTONE STEFANIA
Voglio invitarla a ragionare riformulandole la domanda: "Come potrebbe stare meglio sapendo che il proprio compagno potrebbe tradirla?".
Quindi il problema non è capire come stare meglio bensì CAPIRE PERCHÉ LEI SI LEGHI A PERSONE POCO AFFIDABILI.
Attraverso un percorso terapeutico trovi la risposta a tale domanda ed avrà trovato la chiave per affrontare serenamente le sue relazioni.
Saluti
Dott.ssa CANTONE STEFANIA
Buona sera.
Immagino non debba essere facile gestire una relazione a distanza e con un passato di separazione e del fallimento di una convivenza. Banale dirlo, ma la fiducia in sè e in ciò che si è, rimanda fiducia nell'altro indipendentemente dal fatto che questi la meriti. Passare una vita a controllare il/la proprio/a compagno/a sarebbe il vero controsenso: nessuno può far dipendere la propria felicità da una persona, semmai costruirla insieme richiederebbe l'investimento di entrambi e delle "proprie felicità" in qualcosa di più grande che è la coppia, senza snaturarsi nè annientarsi! Quanto vale il tuo sonno e quante le tue energie. Non si può pensare di controllare qualcuno per averlo al proprio fianco, ma lasciare che liberamente ci sia e che sia con te, senza controllo!
Prendere consapevolezza di questo l'aiuterebbe a comprendere cosa sia veramente importante e prendersi cura di sè occupandosene sarebbe opportuno.
saluti
Immagino non debba essere facile gestire una relazione a distanza e con un passato di separazione e del fallimento di una convivenza. Banale dirlo, ma la fiducia in sè e in ciò che si è, rimanda fiducia nell'altro indipendentemente dal fatto che questi la meriti. Passare una vita a controllare il/la proprio/a compagno/a sarebbe il vero controsenso: nessuno può far dipendere la propria felicità da una persona, semmai costruirla insieme richiederebbe l'investimento di entrambi e delle "proprie felicità" in qualcosa di più grande che è la coppia, senza snaturarsi nè annientarsi! Quanto vale il tuo sonno e quante le tue energie. Non si può pensare di controllare qualcuno per averlo al proprio fianco, ma lasciare che liberamente ci sia e che sia con te, senza controllo!
Prendere consapevolezza di questo l'aiuterebbe a comprendere cosa sia veramente importante e prendersi cura di sè occupandosene sarebbe opportuno.
saluti
Gentile signora,
nonostante i pochi elementi su cui potersi basare, sembra lei si trovi in una situazione altamente conflittuale.
Purtroppo non è possibile indicarle come stare meglio, è possibile sicuramente consigliarle di intraprendere un percorso che le fornisca gli strumenti per comprendere autonomamente quale sia la strada migliore per ritrovare il suo benessere.
Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, la saluto cordialmente.
nonostante i pochi elementi su cui potersi basare, sembra lei si trovi in una situazione altamente conflittuale.
Purtroppo non è possibile indicarle come stare meglio, è possibile sicuramente consigliarle di intraprendere un percorso che le fornisca gli strumenti per comprendere autonomamente quale sia la strada migliore per ritrovare il suo benessere.
Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, la saluto cordialmente.
Grazie per essersi raccontata in questo periodo difficile. Quando si è in una relazione dove manca la fiducia, ogni distanza diventa una ferita, ogni silenzio un’angoscia. La mente non riesce a riposare, il corpo resta in allerta, e la notte diventa un campo di battaglia tra il bisogno di sentirsi amati e la paura di essere ancora feriti.
Lei sente che qualcosa non torna, e il suo disagio è reale, non è solo "gelosia" o insicurezza. È la voce di una parte profonda di sé che chiede chiarezza, sicurezza, rispetto. Non solo da lui, ma anche da sé stessa.
Quando nella coppia si rompe la fiducia, tutto il sistema interiore va in crisi: i sogni, le speranze, ma anche il nostro senso di valore. Non sapere cosa l’altro sta facendo, immaginare scenari, controllare, svegliarsi di notte... è la psiche che cerca disperatamente di proteggersi da un dolore già vissuto e temuto ancora.
Ma vivere così la logora. E proprio questo disagio può diventare il punto da cui partire: non per cambiare l’altro, ma per cominciare a chiedersi cosa davvero desidera per sé, quale relazione sente di meritare, che posto vuole dare alla fiducia nella sua vita.
Per stare meglio, forse non serve trovare subito tutte le risposte, ma cominciare ad ascoltare davvero cosa prova e cosa desidera. Perché solo da lì può nascere una direzione nuova, più vicina a quella pace interiore che merita.
Lei sente che qualcosa non torna, e il suo disagio è reale, non è solo "gelosia" o insicurezza. È la voce di una parte profonda di sé che chiede chiarezza, sicurezza, rispetto. Non solo da lui, ma anche da sé stessa.
Quando nella coppia si rompe la fiducia, tutto il sistema interiore va in crisi: i sogni, le speranze, ma anche il nostro senso di valore. Non sapere cosa l’altro sta facendo, immaginare scenari, controllare, svegliarsi di notte... è la psiche che cerca disperatamente di proteggersi da un dolore già vissuto e temuto ancora.
Ma vivere così la logora. E proprio questo disagio può diventare il punto da cui partire: non per cambiare l’altro, ma per cominciare a chiedersi cosa davvero desidera per sé, quale relazione sente di meritare, che posto vuole dare alla fiducia nella sua vita.
Per stare meglio, forse non serve trovare subito tutte le risposte, ma cominciare ad ascoltare davvero cosa prova e cosa desidera. Perché solo da lì può nascere una direzione nuova, più vicina a quella pace interiore che merita.
Innanzitutto ti ringrazio per aver condiviso una cosa così delicata.
Immagino che vivere questa distanza con così poca sicurezza sia molto faticoso. In passato la tua fiducia è stata ferita ed ora c'è bisogno di tempo per poterla ricostruire. Inoltre necessiti di un supporto per te, dove poterti rimettere al centro e cominciare a prenderti cura di te stessa in primis. Non sottovalutare anche l'importanza della comunicazione all'interno della coppia, è importante che ci sia uno spazio di dialogo autentico tra voi.
Immagino che vivere questa distanza con così poca sicurezza sia molto faticoso. In passato la tua fiducia è stata ferita ed ora c'è bisogno di tempo per poterla ricostruire. Inoltre necessiti di un supporto per te, dove poterti rimettere al centro e cominciare a prenderti cura di te stessa in primis. Non sottovalutare anche l'importanza della comunicazione all'interno della coppia, è importante che ci sia uno spazio di dialogo autentico tra voi.
Cara , quello che stai vivendo è comprensibilmente faticoso e merita uno spazio di ascolto profondo. La nascita di una figlia è un cambiamento enorme nella vita di una persona e di una coppia, e quando questo passaggio avviene all’interno di una relazione che ha già attraversato separazioni e difficoltà, può amplificare paure, insicurezze e ferite non ancora rimarginate.
L’approccio sistemico-relazionale guarda con attenzione al modo in cui i legami significativi – tra te e il tuo compagno, ma anche con le vostre rispettive famiglie, e ora con vostra figlia – si influenzano reciprocamente. Non sei “solo tu” a non riuscire a fidarti: è la relazione tra voi due che porta dentro una storia fatta di eventi non risolti, momenti di disconnessione, forse anche silenzi o ambiguità, che oggi rendono difficile sentirsi al sicuro.
Le notti in cui ti svegli per controllare se lui ha scritto, se si è collegato, non sono semplicemente “ansia”: sono il segnale che il tuo sistema interno è in allerta, che non riesci a trovare un appoggio emotivo stabile. Ed è proprio lì che può iniziare un lavoro profondo e delicato, per restituirti quella serenità che oggi senti lontana.
Potrebbe esserti utile iniziare un percorso terapeutico individuale in cui poter esplorare – senza giudizio – le emozioni che ti abitano: la paura, il dubbio, la rabbia, ma anche il bisogno di amore, presenza e affidabilità. In un secondo momento, se lo riterrai utile e possibile, potresti proporre al tuo compagno di intraprendere insieme un percorso di coppia, per provare a costruire nuovi modi di stare insieme, più chiari, più reciproci, più sicuri anche per la vostra bambina.
Ti accolgo volentieri in questo spazio di ascolto, se vuoi. Potremo iniziare da te, dal tuo sentire, dai tuoi bisogni. Il primo passo è proprio quello che stai già facendo: riconoscere che da sola non riesci più a portare questo peso. E questo è già un atto di forza, non di debolezza.
Con stima e rispetto,
Roberta Ravolo
psicologa psicoterapeuta sistemico e relazionale ad orientamento comunitario
L’approccio sistemico-relazionale guarda con attenzione al modo in cui i legami significativi – tra te e il tuo compagno, ma anche con le vostre rispettive famiglie, e ora con vostra figlia – si influenzano reciprocamente. Non sei “solo tu” a non riuscire a fidarti: è la relazione tra voi due che porta dentro una storia fatta di eventi non risolti, momenti di disconnessione, forse anche silenzi o ambiguità, che oggi rendono difficile sentirsi al sicuro.
Le notti in cui ti svegli per controllare se lui ha scritto, se si è collegato, non sono semplicemente “ansia”: sono il segnale che il tuo sistema interno è in allerta, che non riesci a trovare un appoggio emotivo stabile. Ed è proprio lì che può iniziare un lavoro profondo e delicato, per restituirti quella serenità che oggi senti lontana.
Potrebbe esserti utile iniziare un percorso terapeutico individuale in cui poter esplorare – senza giudizio – le emozioni che ti abitano: la paura, il dubbio, la rabbia, ma anche il bisogno di amore, presenza e affidabilità. In un secondo momento, se lo riterrai utile e possibile, potresti proporre al tuo compagno di intraprendere insieme un percorso di coppia, per provare a costruire nuovi modi di stare insieme, più chiari, più reciproci, più sicuri anche per la vostra bambina.
Ti accolgo volentieri in questo spazio di ascolto, se vuoi. Potremo iniziare da te, dal tuo sentire, dai tuoi bisogni. Il primo passo è proprio quello che stai già facendo: riconoscere che da sola non riesci più a portare questo peso. E questo è già un atto di forza, non di debolezza.
Con stima e rispetto,
Roberta Ravolo
psicologa psicoterapeuta sistemico e relazionale ad orientamento comunitario
Buongiorno. Capisco quanto sia difficile sentirsi insicura, soprattutto dopo un passato che ha minato la fiducia. Il bisogno di controllare messaggi o WhatsApp è un segnale che l’ansia sta prendendo il sopravvento.
Per stare meglio, prova a lavorare su te stessa: riconosci questi momenti di ansia senza giudicarli, e cerca di distrarti con attività che ti fanno stare bene. Parlare apertamente con lui, con calma, può aiutare a chiarire le tue paure.
Un terapeuta può accompagnarti a gestire questi pensieri e a costruire una maggiore serenità, dentro e nella relazione. Ricordati: la fiducia si costruisce un passo alla volta, e tu meriti di sentirti tranquilla.
Per stare meglio, prova a lavorare su te stessa: riconosci questi momenti di ansia senza giudicarli, e cerca di distrarti con attività che ti fanno stare bene. Parlare apertamente con lui, con calma, può aiutare a chiarire le tue paure.
Un terapeuta può accompagnarti a gestire questi pensieri e a costruire una maggiore serenità, dentro e nella relazione. Ricordati: la fiducia si costruisce un passo alla volta, e tu meriti di sentirti tranquilla.
Salve, ha mai pensato di fare un percorso psicologico (individuale o di coppia) per affrontare questa situazione? Sembrerebbe che qualcosa nel vostro rapporto si sia modificato, probabilmente, a seguito della nascita di vostra figlia. Probabilmente, quando il suo compagno è fuori è come se si riattivasse la paura che "possa abbandonarla di nuovo". Che ne pensa?
Salve,
la sua condivisione racconta un momento molto delicato, in cui si intrecciano aspetti emotivi, relazionali e familiari importanti. Stare in una relazione che ha già attraversato una separazione, gestire la distanza fisica e allo stesso tempo occuparsi di una bambina così piccola, sono elementi che possono generare incertezze, dubbi e un senso costante di allerta.
Il fatto che lei non si senta serena e viva con preoccupazione le uscite serali del suo compagno, soprattutto alla luce di un passato che ha già incrinato la fiducia, è qualcosa che merita ascolto e attenzione. È comprensibile che questo influisca sul suo sonno e sul suo equilibrio emotivo.
Non esistono risposte semplici o immediate, ma forse potrebbe esserle utile uno spazio in cui elaborare ciò che sta vivendo, dare voce ai suoi bisogni e cercare strumenti per ritrovare una maggiore centratura e serenità, indipendentemente dai comportamenti dell’altro. Spesso, lavorare su sé stessi — anche con l’aiuto di un professionista — può aiutare a mettere ordine, a definire confini più chiari e a comprendere meglio cosa si desidera da una relazione.
Si prenda cura di sé, anche nelle piccole cose quotidiane. La sua fatica è comprensibile, e il fatto che ne stia parlando è già un primo passo importante.
Un caro saluto.
Dott.ssa Federica Franco
Psicoterapeuta
la sua condivisione racconta un momento molto delicato, in cui si intrecciano aspetti emotivi, relazionali e familiari importanti. Stare in una relazione che ha già attraversato una separazione, gestire la distanza fisica e allo stesso tempo occuparsi di una bambina così piccola, sono elementi che possono generare incertezze, dubbi e un senso costante di allerta.
Il fatto che lei non si senta serena e viva con preoccupazione le uscite serali del suo compagno, soprattutto alla luce di un passato che ha già incrinato la fiducia, è qualcosa che merita ascolto e attenzione. È comprensibile che questo influisca sul suo sonno e sul suo equilibrio emotivo.
Non esistono risposte semplici o immediate, ma forse potrebbe esserle utile uno spazio in cui elaborare ciò che sta vivendo, dare voce ai suoi bisogni e cercare strumenti per ritrovare una maggiore centratura e serenità, indipendentemente dai comportamenti dell’altro. Spesso, lavorare su sé stessi — anche con l’aiuto di un professionista — può aiutare a mettere ordine, a definire confini più chiari e a comprendere meglio cosa si desidera da una relazione.
Si prenda cura di sé, anche nelle piccole cose quotidiane. La sua fatica è comprensibile, e il fatto che ne stia parlando è già un primo passo importante.
Un caro saluto.
Dott.ssa Federica Franco
Psicoterapeuta
La logica di affrontare psicologicamente il problema sta nel capire il meccanismo che la porta ad agire così in questa situazione, nei colloqui psicologici si cerca proprio di sviluppare questa conoscenza; può provare dunque a farsi un'idea di cosa la lega a quest'uomo nonostante di fatto non se ne fida, ragionando su cosa le impedisce di fare a meno di quanto lui le dà, o perché solo lui ora può darglielo. Con questi pochi dati sarebbe poi speculativo dare una risposta più specifica, la invito a considerare un appuntamento da uno psicologo al fine di raggiungere l'obiettivo più agevolmente
Ciao, sento la tua angoscia tra le righe e voglio porti una riflessione: perché devi essere tu ad assecondare il tuo compagno? Mi sembra di capire che in questo rapporto non ci sia un compromesso: lui ha diritto a fare quello che vuole, ma deve darti sicurezza, deve ispirarti fiducia. Potrebbe essere lui a rasserenarti, mandarti messaggi, rincasare prima, telefonarti, raccontarti e renderti partecipe delle sue serate. Se questo "accudimento emotivo" da parte sua non c'è, evidentemente non c'è interessamento verso di te. Mi spiego: se ti voglio bene e so che hai bisogno di rassicurazione, cerco di dartene. Non devi cercare tu da sola messaggi e rassicurazioni da parte sua, dovresti essere chiara: "Mi dispiace, non mi fido. Dammi modo di fidarmi di te". L'alternativa? Lasciarlo andare: non puoi stare in ansia per una persona che non vuole aiutarti, esserci nel rapporto è anche sostenersi, è anche abbracciare le fragilità dell'altro nel rispetto di se stessi, insomma, deve esserci reciprocità. Se tu hai delle insicurezze croniche e le addossi a lui nel rapporto, il discorso è diverso: devi lavorare su te stessa e sulla tua autostima, perché lui, per quanto possa seguire i tuoi desideri, non potrà mai colmare quel vuoto dentro di te che genera ansia, puoi farlo solo tu. Tuttavia mi pare di capire che ci siano stati episodi precedenti che ti hanno portata a questo, Ricorda: non puoi privarti del bisogno di fiducia, quello è un diritto inalienabile per entrambi i partner nella coppia. Cercare di andare avanti senza fiducia, non può portare niente di buono.
Buonasera, dal suo messaggio si percepisce la sofferenza che l’ansia le porta e che le impedisce di dormire e avere una vita serena. Per stare meglio è necessario iniziare un lavoro su di lei che le consenta di comprendere cosa questa relazione attiva in lei, solo attraverso la consapevolezza potrà avere più chiari dei meccanismi dentro di lei e vivere serenamente.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Giulia Diener
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Giulia Diener
Buonasera, le paure che descrive lei quando l'altra persona con cui si ha una relazione intima e importante è lontana potrebbero richiamare a qualche difficoltà sua di gestire la lontananza e ad una mancanza di fiducia.
Avere una relazione a distanza comporta dare ancora più fiducia all'altra persona.
Dalle sue parole descritte sembra che questa lontananza la porta al controllo, al risveglio continuo ed a uno stato di allerta. Credo che all'interno di un percorso di terapia possa comprendere meglio le sue paure ed eventualmente essere accompagnata anche a condividere con il suo compagno le paure di questa lontananza che state vivendo. Dott.ssa Laura Forghieri
Avere una relazione a distanza comporta dare ancora più fiducia all'altra persona.
Dalle sue parole descritte sembra che questa lontananza la porta al controllo, al risveglio continuo ed a uno stato di allerta. Credo che all'interno di un percorso di terapia possa comprendere meglio le sue paure ed eventualmente essere accompagnata anche a condividere con il suo compagno le paure di questa lontananza che state vivendo. Dott.ssa Laura Forghieri
la situazione che descrive è comprensibilmente molto faticosa. Da ciò che racconta emerge un tema centrale: Lei non riesce a fidarsi del Suo compagno, e la distanza geografica unita ai suoi comportamenti (uscire tutte le sere, rientrare all’alba, nessuna rassicurazione concreta) alimenta un’ansia continua che sta danneggiando il Suo benessere emotivo.
Quello che Lei sta vivendo non è semplicemente “gelosia”, ma la conseguenza di una relazione che in passato ha avuto momenti di rottura e che oggi non Le offre la stabilità necessaria, soprattutto in un periodo delicato come la maternità precoce. Avere una bambina così piccola richiede presenza, collaborazione e una base affettiva solida: non può portare da sola il peso della relazione mentre l’altro continua uno stile di vita da “single”.
Il fatto che Lei debba svegliarsi la notte per controllare il telefono, aspettare un messaggio o verificare se è online non è una modalità sostenibile: è un segno di quanto questa situazione la stia consumando. Nessuno può stare bene in un legame dove serve monitorare continuamente l’altro per sentirsi al sicuro.
Per stare meglio, il primo passo non è “controllarsi di più”, ma capire cosa Le serve davvero in una relazione. Ha bisogno di:
– comportamenti coerenti,
– trasparenza,
– rispetto reciproco,
– limiti chiari,
– presenza affettiva,
– un partner che comprenda la responsabilità di essere padre.
È importante che Lei parli apertamente con il Suo compagno: non di sospetti, ma di bisogni. Se lui desidera ricostruire il rapporto, deve assumersi anche l’impegno di creare sicurezza, non solo di chiedere fiducia. La fiducia non si pretende: si costruisce.
Se invece continuerà a dirLe che “esce con gli amici” senza modificare nulla nel concreto, sarà importante che Lei si chieda se questa relazione oggi La sostiene o La fa stare peggio. Non è solo una questione di coppia: c’è di mezzo anche il benessere di una bambina di 10 mesi, che ha bisogno di una madre serena.
Non c’è nulla di sbagliato nel chiedere rispetto, chiarezza e comportamenti adulti. Lei merita una relazione che non La tenga sveglia la notte per l’ansia.
Quello che Lei sta vivendo non è semplicemente “gelosia”, ma la conseguenza di una relazione che in passato ha avuto momenti di rottura e che oggi non Le offre la stabilità necessaria, soprattutto in un periodo delicato come la maternità precoce. Avere una bambina così piccola richiede presenza, collaborazione e una base affettiva solida: non può portare da sola il peso della relazione mentre l’altro continua uno stile di vita da “single”.
Il fatto che Lei debba svegliarsi la notte per controllare il telefono, aspettare un messaggio o verificare se è online non è una modalità sostenibile: è un segno di quanto questa situazione la stia consumando. Nessuno può stare bene in un legame dove serve monitorare continuamente l’altro per sentirsi al sicuro.
Per stare meglio, il primo passo non è “controllarsi di più”, ma capire cosa Le serve davvero in una relazione. Ha bisogno di:
– comportamenti coerenti,
– trasparenza,
– rispetto reciproco,
– limiti chiari,
– presenza affettiva,
– un partner che comprenda la responsabilità di essere padre.
È importante che Lei parli apertamente con il Suo compagno: non di sospetti, ma di bisogni. Se lui desidera ricostruire il rapporto, deve assumersi anche l’impegno di creare sicurezza, non solo di chiedere fiducia. La fiducia non si pretende: si costruisce.
Se invece continuerà a dirLe che “esce con gli amici” senza modificare nulla nel concreto, sarà importante che Lei si chieda se questa relazione oggi La sostiene o La fa stare peggio. Non è solo una questione di coppia: c’è di mezzo anche il benessere di una bambina di 10 mesi, che ha bisogno di una madre serena.
Non c’è nulla di sbagliato nel chiedere rispetto, chiarezza e comportamenti adulti. Lei merita una relazione che non La tenga sveglia la notte per l’ansia.
Quello che descrivi è comprensibilmente molto faticoso: hai una bambina molto piccola, una relazione che ha già attraversato una separazione e ora una distanza fisica importante, elementi che inevitabilmente riattivano insicurezze e timori. Il fatto che tu senta il bisogno di controllare il telefono durante la notte non è un “capriccio”, ma un segnale di quanto la situazione attuale ti stia generando ansia e ipervigilanza.
Per stare meglio è importante lavorare su due aspetti paralleli. Da un lato c’è il tuo bisogno legittimo di sentirti rassicurata e di avere confini chiari nella relazione: la fiducia non si ricostruisce da sola, richiede comportamenti coerenti e accordi condivisi su ciò che per entrambi è rispettoso e sicuro. Può essere utile parlarne con il tuo compagno in un momento tranquillo, spiegando come ti senti e cosa ti aiuterebbe concretamente a stare meglio, senza muovere accuse ma descrivendo i tuoi bisogni emotivi.
Dall’altro lato c’è il tuo benessere personale: quando la mente rimane in allerta costante, come nel controllare messaggi o accessi, aumenta l’ansia e diminuisce la qualità del sonno e delle giornate. Lavorare su strategie per ridurre l’ipervigilanza, ritrovare confini interni e distinguere tra ciò che dipende da te e ciò che dipende dall’altro può aiutarti a recuperare maggiore stabilità emotiva.
Se senti che questa fatica sta diventando troppo pesante da gestire da sola, un breve percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarti a esplorare meglio ciò che stai vivendo e a ritrovare sicurezza, indipendentemente dalle scelte del tuo compagno.
Spero di esserle stata utile
EV
Per stare meglio è importante lavorare su due aspetti paralleli. Da un lato c’è il tuo bisogno legittimo di sentirti rassicurata e di avere confini chiari nella relazione: la fiducia non si ricostruisce da sola, richiede comportamenti coerenti e accordi condivisi su ciò che per entrambi è rispettoso e sicuro. Può essere utile parlarne con il tuo compagno in un momento tranquillo, spiegando come ti senti e cosa ti aiuterebbe concretamente a stare meglio, senza muovere accuse ma descrivendo i tuoi bisogni emotivi.
Dall’altro lato c’è il tuo benessere personale: quando la mente rimane in allerta costante, come nel controllare messaggi o accessi, aumenta l’ansia e diminuisce la qualità del sonno e delle giornate. Lavorare su strategie per ridurre l’ipervigilanza, ritrovare confini interni e distinguere tra ciò che dipende da te e ciò che dipende dall’altro può aiutarti a recuperare maggiore stabilità emotiva.
Se senti che questa fatica sta diventando troppo pesante da gestire da sola, un breve percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarti a esplorare meglio ciò che stai vivendo e a ritrovare sicurezza, indipendentemente dalle scelte del tuo compagno.
Spero di esserle stata utile
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