Buongiorno a tutti Dottori,

29 risposte
Buongiorno a tutti Dottori,
Mi chiamo Anna,ho 46 anni peso 58 kg per un altezza di 1/73 ho fatto sport al livello agonistico per 15 anni da altri 15 pratico Pilates e running per una buona forma fisica
Sono da tanti anni quasi vegetariana mangio a volte il pesce,non mangio formaggi e grassi saturi non fumo e faccio un aperitivo una volta a settimana
Da più di 12 anni il mio colesterolo e alto in totale 260/270 ho fatto con mio medico ,diverse prove sul alimentazione e sono stata a stecchetto per 3 mesi non toccando dolci, formaggi e alcool nulla mio colesterolo era li stesso anzi più alto di qualche valore.ero veramente demoralizzata
Il punto è che non sono molto favorevole alle statine, nonostante il mio dottore mi ha raccomandato di fare una terapia perché sicuramente è genetico,ma io essendo una sportiva ho paura di effetti collaterali i dolori muscolari e mal di testa in principale perché soffro già di emicrania e prendo il Max Alt al occorrenza
Grazie a tutti voi, mi potete aiutare a capire sé ce un modo di farlo abbassare senza le statine, posso fare qualcosa? E sé questi valori per la mia età sono pericolose
Cordiali saluti
Dott. Paolo Bellingeri
Nutrizionista, Psicoterapeuta, Oncologo
Monguelfo
Gentilissima buona sera. Il Suo racconto non riporta dati sugli eventuali accertamenti di laboratorio eseguiti (Lpa, Tigliceridi, Hdl, LDL, glicemia....) al fine di meglio chiarire la dislipidemia. Esistono integratori naturali, privi da effetti collaterali come le statine, che associati ad una adeguata alimentazione (anche vegetariana) può permettere di modificare i valori della colesterolemia (non sempre da demonizzare a priori senza avere un quadro completo). Va stabilita una adeguata impostazione alimentare, ed eventualmente integratori adatti al suo caso. Buona serata.

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Gentile Anna,
Da quanto descrive, è evidente che ha già fatto moltissimo per il suo benessere generale.
Il colesterolo totale che riporta (260–270 mg/dL), soprattutto se persistente nonostante le modifiche dietetiche, fa effettivamente pensare a una componente genetica, come ipotizzato dal suo medico. In questi casi, purtroppo, anche una vita sana può non essere sufficiente a riportare i valori nei limiti ideali.
Prima di valutare o meno l’uso delle statine, sarebbe utile approfondire alcuni aspetti:
- Qual è il valore del colesterolo LDL ("cattivo") e dell'HDL ("buono")?
- Com’è il rapporto tra colesterolo totale e HDL?
- Com’è il quadro complessivo del rischio cardiovascolare (es. pressione, glicemia, familiarità per malattie cardiache, ecocolor doppler carotideo ecc.)?
Riguardo alle sue preoccupazioni sulle statine, è comprensibile: i dolori muscolari e i mal di testa sono effetti collaterali noti, ma non sono inevitabili per tutti, e in molti casi si trovano alternative ben tollerate o dosaggi minimi efficaci. Esistono anche terapie non a base di statine, come l’ezetimibe o nuovi farmaci biologici, ma è il medico che deve valutare attentamente benefici e rischi.
Nel frattempo, se non lo ha già fatto, potrebbe considerare di integrare con: Steroli/stanoli vegetali (tramite alimenti arricchiti o integratori), Omega-3 (da fonti vegetali o pesce), Fibre solubili (come quelle contenute in avena, orzo, psillio), Integratori come la berberina o il riso rosso fermentato, ma solo sotto controllo medico, poiché anche questi possono avere effetti simili alle statine.
Infine, i suoi valori non sono da ignorare, ma neppure da drammatizzare: con un buon monitoraggio medico e le giuste strategie, è possibile gestire la situazione efficacemente, anche trovando un equilibrio tra terapia e qualità di vita.
Le auguro una buona serata e spero di essere stata utile!
Gentilissima signora Anna, per poterle rispondere, bisognerebbe sapere non solo i valori del colesterolo totale, ma anche delle singole frazioni ed, eventualmente, anche dei trigliceridi. Infatti, il valore del colesterolo totale non dà informazioni sulle frazioni di colesterolo "buono" (HDL) e "cattivo" (LDL). Se la frazione LDL dovesse superare i valori di riferimento, nonostante uno stile di vita adeguato, è razionale pensare ad una terapia farmacologica. Sarebbe, tuttavia, il caso di valutare il suo stile alimentare. Sacrificare molti alimenti non sempre migliora il quadro metabolico, anzi, può sortire l'effetto contrario. Le consiglio di far valutare quale frazione del colesterolo è alta. Successivamente dovrebbe seguire una buona terapia alimentare specifica, con l'aiuto di un nutrizionista qualificato. Infine, dovrebbe farsi consigliare un nutraceutico a base di riso rosso fermentato, che essendo ricco di monacolina K, riesce a ridurre il colesterolo. Qualora, però, non dovesse ridursi la frazione di colesterolo LDL, il trattamento farmacologico dovrà essere preso in considerazione. Ci faccia sapere. Un saluto. Dott.ssa Cristina Mucci
Certo signora intanto deve vedere se il colesterolo è ossidato o meno e poi capire che l'evitamento di grassi saturi e formaggi non c'entra nulla con il colestrolo, comunque sarebbe meglio parlarne in presenza in modo da avere consigliato degli integratori naturali sostituti delle statine
Buonasera,
il solo colesterolo totale purtroppo non ci indica molto, ci occorrerebbe sapere anche i valori di HDL e LDL; inoltre, sarebbe opportuna un'anamnesi completa. Per tale motivo le consiglio di rivolgersi ad un collega della sua zona che attraverso anamnesi e diario alimentare potrà capire se possano essere utile altri cambiamenti nella sua alimentazione associata all'attività fisica che pratica prima di procedere ad una terapia con integratori, ma ciò può essere fatto solo avendo altri dati a disposizione.
Infine, sarebbe importante che il collega a cui si rivolgerà (se dovesse decidere di andare) ed il suo medico di medicina generale lavorassero insieme per capire come aiutarla al meglio, ma se dovranno decidere che deve iniziare intanto la terapia integrativa, le consiglio di farla.
Buona giornata.
Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
Quando il colesterolo resta elevato per molti anni nonostante un’alimentazione corretta e uno stile di vita sano, la causa è spesso genetica. In questi casi gli integratori o le sole modifiche dietetiche non sono sufficienti a ridurre il rischio cardiovascolare. Le statine, o altri farmaci ipolipemizzanti, sono la terapia più efficace. Il timore di effetti collaterali è comprensibile, ma va discusso con il medico: non tutte le persone sviluppano sintomi, e oggi esistono più opzioni terapeutiche. Con valori costantemente sopra 260 mg/dl, a 46 anni, è importante considerare seriamente la terapia per prevenire complicanze future.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Gentile Anna, la persistenza di valori elevati di colesterolo totale, nonostante uno stile di vita sano e controlli dietetici rigorosi, conferma verosimilmente una forma di ipercolesterolemia su base genetica. In questi casi, come correttamente indicato dal suo medico, è opportuno considerare una terapia farmacologica, in particolare con statine, che rappresentano il trattamento di prima scelta per la prevenzione cardiovascolare.
Pur comprendendo le sue preoccupazioni legate agli effetti collaterali, va sottolineato che le statine sono generalmente ben tollerate e che esistono formulazioni e dosaggi personalizzabili, anche in associazione ad altri farmaci, per ridurre al minimo eventuali disturbi. Un monitoraggio clinico attento può garantire sicurezza ed efficacia.
Si consiglia di proseguire il dialogo con il suo medico curante per individuare la strategia terapeutica più adatta al suo profilo.
Cordiali saluti.
Buongiorno,
da biologa nutrizionista le consiglio di limitare fortemente le fonti di zuccheri semplici (glucosio, fruttosio, destrosio, maltosio, zucchero, miele) e di limitare in quantità e frequenza l'assunzione giornaliera di frutta (che contiene fruttosio), magari sostituendola in parte con frutta secca oleosa e/o verdure crude. Faccia attenzione in particolar modo agli ingredienti riportati in etichetta quando acquista un prodotto. Sarebbe bene acquistare materie prime di qualità e cucinare le varie pietanze, riducendo così l'acquisto di alimenti confezionati/industriali che contengono molto spesso zucchero e sale aggiunti.
Attenzione anche a non eliminare del tutto i grassi saturi poichè se il colesterolo non viene assunto tramite alimentazione, il corpo sarà costretto a produrselo (con il rischio di un aumento del colesterolo) poichè fondamentale per la vita. Se possibile, le consiglio l'utilizzo di uova sia per il loro alto valore biologico proteico (per evitare carenze di amminoacidi), sia per il contenuto in colesterolo (dal momento che descrivere di non assumere altri grassi saturi, ad eccezione di quelli provenienti dai prodotti ittici).
Un ulteriore appunto che vorrei fare: anche se il colesterolo totale fosse superiore al range di riferimento, sono molto più importanti i dosaggi di trigliceridi, HDL e LDL poichè i loro rapporti vanno ad identificare se sia presente o meno rischio cardiovascolare. Inoltre, le LDL OSSIDATE (diverse dalle LDL) sono quelle strettamente coinvolte nella formazione di placche aterosclerotiche.
Dott. Alessandro Fossi
Dietista, Nutrizionista
Castiglion Fiorentino
Salve Anna, capisco bene la tua situazione: quando il colesterolo resta alto nonostante dieta e sport è molto probabile che ci sia una componente genetica. In questi casi l’alimentazione da sola non basta ad abbassarlo in modo significativo, ma continua a essere fondamentale per la salute generale. Dal punto di vista nutrizionale puoi aiutarti così: tante fibre solubili (avena, legumi, frutta e verdura), frutta secca e semi oleosi in piccole quantità, olio extravergine come grasso principale, alimenti con fitosteroli se ben tollerati. Evita zuccheri semplici e grassi trans. Ricorda che non conta solo il colesterolo totale, ma soprattutto LDL, HDL, trigliceridi e il profilo di rischio complessivo. Per la parte farmacologica l’ultima parola spetta sempre al medico, ma tu stai già facendo moltissimo con il tuo stile di vita, che migliora il benessere generale. Saluti!
buongiorno le consiglio di rivolgersi a un nutrizionista perchè bisognrebbe prima capire cm mangia al momento e poi aiutarsi con qualche integratore ma non scelto a caso. Se vuole può scrivermi
Buongiorno Anna,
grazie per aver condiviso la tua storia in modo così chiaro e dettagliato. Da dietista, apprezzo molto l’attenzione che dedichi al tuo stile di vita: sei un esempio positivo di cura personale.

Nel tuo caso, con un colesterolo totale stabile sui 260–270 mg/dL nonostante un’alimentazione già molto attenta, è molto probabile che ci sia una componente genetica (ipercolesterolemia familiare). In questi casi, l’alimentazione e lo stile di vita — per quanto eccellenti come i tuoi — non sempre riescono da soli a normalizzare i valori.

Hai perfettamente ragione a volerti informare bene prima di iniziare una terapia: le statine possono dare effetti collaterali, ma non a tutti, e ci sono anche alternative (come ezetimibe o integratori a base di riso rosso fermentato, fitosteroli, berberina...) che potresti valutare con il tuo medico, magari iniziando con dosaggi molto bassi.

Per quanto riguarda il rischio: il colesterolo alto di per sé non è sempre pericoloso, ma va valutato insieme ad altri fattori (HDL, LDL, trigliceridi, pressione, familiarità, infiammazione, ecc.). Una visita con un cardiologo o lipidologo, e magari un esame come il calcium score coronarico, potrebbe aiutare a capire se il rischio cardiovascolare è davvero elevato o no.

Ti suggerisco, se non l’hai già fatto, di chiedere anche l’analisi dettagliata del colesterolo (in particolare LDL “piccole e dense”, ApoB, Lp(a) ecc.) per avere un quadro più completo.

Resto volentieri a disposizione se vuoi approfondire dal punto di vista nutrizionale o valutare insieme strategie complementari.

Un caro saluto,
Dietista Mangiafico
Dott.ssa Giulia Puggioli
Dietista, Nutrizionista
San Giorgio di Piano
Buongiorno, confermo che a livello alimentare e di stile di vita sta già facendo tutto il possibile per abbassare il colesterolo. Si tratta quasi sicuramente di una forma genetica. Parli però con il suo medico di queste sue preoccupazioni, esistono diversi integratori da poter provare in prima linea e anche diversi tipi di farmaci, non tutti con gli stessi effetti collaterali. Un saluto
Dott. Gianni Panizza
Nutrizionista, Osteopata
Albenga
“Buongiorno Anna, comprendo bene la sua demoralizzazione: ha già fatto molto per prendersi cura della sua salute con stile di vita, alimentazione e attività fisica, e questo è davvero un grande punto di forza. Quando il colesterolo resta elevato nonostante queste attenzioni, spesso la componente genetica gioca un ruolo importante.

Esistono comunque strade alternative o complementari che possono aiutarla a capire meglio la sua situazione: ad esempio, un profilo nutrigenomico associato a una dieta personalizzata permette di valutare come il suo organismo risponde ai vari nutrienti e quali strategie siano più efficaci nel suo caso specifico. In questo modo si può individuare un approccio su misura, riducendo al minimo il rischio di effetti collaterali e senza ricorrere subito a terapie che la preoccupano.

Le consiglio quindi di parlarne con il suo medico e con un nutrizionista esperto in nutrigenomica, così da costruire insieme un percorso mirato e sicuro. Nel frattempo cerchi di stare tranquilla: il fatto che segua già uno stile di vita così sano è un’ottima base da cui partire, e ha fatto bene a chiedere.”
Buongiorno Anna, di sicuro la sua ipercolesterolemia è genetica. Se non vuole ancora iniziare con le statine può provare con gli integratori prima e vedere come reagisce e se la possono aiutare.
Spero di poter esserle stata d'aiuto
Saluti
Arianna Musarò
Dott. Luca Harter
Nutrizionista, Dietista
Napoli
Gentilissima il colesterolo totale da solo non basta per valutare il rischio cardiovascolare. Bisognerebbe conoscere le altre formule ovvero LDL, HDL, trigliceridi, glicemia e soprattutto conoscere la tua anamnesi familiare. Si potrebbe tentare ulteriormente un approccio naturale per contrastare l'ipercolesterolemia ma come indicavo prima serve un monitoraggio continuo degli altri indici ematici sempre sotto consiglio del tuo medico di fiducia. Infine ti consiglierei di ridurre un pò l'attività fisica perchè lo sport praticato in maniera intensa può paradossalmente fare alzare il colesterolo. Sarei lieto di aiutarla qualora volesse. Saluti dott. Harter
Salve,comprendo il suo stato d'animo,quello che ha fatto è corretto,ma non basta,da recenti studi si evince un collegamento indiretto tra il colesterolo e i carboidrati per cui andrebbe ribilanciata la dietoterapia,resto a disposizione per qualsiasi dubbio o eventuale teleconsulto,saluti.
Dott. Salvatore Occhino
Nutrizionista, Biologo nutrizionista
Gaggi
Buonasera, è probabilmente una condizione genetica di ipercolesterolemia familiare, avendo già uno stile di vita e alimentare corretto, le consiglio di seguire il parere del medico sull'assunzione di statite, che hanno molte meno controindicazioni di mantenere il colesterolo totale così alto.
Buongiorno sig.ra. La sua ipercolesterolemia, considerando lo stile di vita da lei descritto, è sicuramente genetica e, in quanto tale, non può essere risolta con la sola alimentazione. In questo caso, infatti, la dieta diventa un supporto per non aggravare la situazione, e se lei non è del tutto sicura di mangiare adeguatamente le consiglio di effettuare una consulenza nutrizionale quanto prima.
Per capire se la sua ipercolesterolemia sia "pericolosa" bisognerebbe valutare il valore del colesterolo frazionato (LDL e HDL). Ad ogni modo, se il suo medico le ha prescritto le statine ha sicuramente già valutato il suo caso, quindi si fidi di lui e non si preoccupi degli effetti collaterali, non sempre si verificano e soprattutto non sempre sono di intensità rilevante.
Cordiali Saluti.
Dott.ssa Carmela Caliri
Nutrizionista
Barcellona Pozzo di Gotto
Buongiorno, per quanto riguarda i suoli valori, ai fini della valutazione del rischio cardiovascolare sarebbe utile calcolare il valore di LDL.
Relativamente al trattamento dell'ipercolesterolemia esistono varie tipologie di integratori che aiutano e che potrebbero essere provati in prima battuta: però, quando ci sono valori importanti di ipercolesterolemia (soprattutto se su base genetica), i risultati sono marginali.
Esiste un farmaco che permette la riduzione del colesterolo alimentare: si trova come principio attivo unico oppure associato alla simvastatina. Può chiedere al suo medico ulteriori informazioni e, sempre col suo medico, valutare la necessità o meno di verificare e/o monitorare la presenza di placche ateromasiche
Dott. Maurizio Petrini
Nutrizionista, Chinesiologo
Civitanova Marche
Buonasera, Anna,
il suo profilo metabolico e lo stile di vita che descrive sono senz’altro molto curati, e in effetti non è raro riscontrare ipercolesterolemia di tipo familiare o con base genetica, anche in persone sportive e con un’alimentazione equilibrata.

In questi casi, l’intervento nutrizionale può comunque essere utile per ottimizzare il metabolismo lipidico, ad esempio:

aumentando l’apporto di fibre solubili (avena, legumi, frutta e verdura),

includendo grassi buoni come quelli di pesce azzurro, noci e semi di lino,

riducendo i carboidrati raffinati e gli zuccheri liberi,

e mantenendo una buona regolarità dei pasti e dell’attività fisica.

Va ricordato che la componente genetica può limitare la risposta alla sola alimentazione, e per questo è importante una valutazione integrata tra nutrizionista e medico curante, per scegliere la strategia più adatta e sicura nel suo caso.

Un cordiale saluto,
Dott. Maurizio Petrini
Biologo Nutrizionista
Dott.ssa Michela Buono
Nutrizionista, Chinesiologo
Roma
Ciao Anna,
capisco la sua situazione e la frustrazione di vedere il colesterolo ancora alto nonostante il suo impegno nel mantenere una dieta ferrea. In molti casi, infatti, esiste una componente genetica.
Detto questo, è comunque importante mantenere una dieta bilanciata, non solo povera di grassi saturi e formaggi, ma anche attenta agli zuccheri semplici, ai prodotti raffinati e agli alcolici, che possono influenzare la sintesi endogena del colesterolo.
In parallelo, esistono integratori con buone evidenze scientifiche (come riso rosso fermentato, berberina, policosanoli o omega-3) che possono aiutare a migliorare il profilo lipidico, se non vuole ricorrere subito all'uso del farmaco.
Naturalmente la scelta va personalizzata, valutando analisi più approfondite (colesterolo HDL/LDL, trigliceridi, rapporto ApoB/ApoA1) e l’eventuale rischio cardiovascolare complessivo, che a 46 anni e con il suo stile di vita attivo potrebbe comunque essere basso.
La informo inoltre che esistono farmaci di nuova generazione per abbassare il colesterolo che possono essere più efficaci delle statine e presentare meno effetti collaterali.
Il consiglio è di confrontarsi con il medico curante o uno specialista in nutrizione clinica.
Un caro saluto.
Cara Anna le statine salvano milioni di vite e sono senz'altro dei farmaci importantissimi. Da quello che descrive sono d'accordo con il suo medico nel sospettare una causa genetica, in questo caso è essenziale iniziare una cura. Gli effetti collaterali muscolari possono essere eliminati prendendo un semplice integratore di Coenzima Q10 in associazione alle statine. Esistono alternative, ma vanno valutate attentamente con il medico ematologo perchè hanno efficacia di gran lunga minore ma non sono prive di effetti collaterali. Le faccio un esempio: l'integratore più comune è il riso rosso fermentato ma, pur essendo di origine vegetale è sempre una statina, per cui ha gli stessi effetti collaterali!
Dott.ssa Sofia Fagioli
Dietista, Nutrizionista
Villafranca di Verona
Buonasera Anna,
i livelli di colesterolo sono fuori dai range di normalità e probabilmente c'è una componente genetica potrebbe provare ad adottare questi comportamenti:
- la sua dieta prevede pasti bilanciati (proteine, fibre, carboidrati e grassi) nei vari pasti? La completezza del pasto permette di non avere delle risposte insuliniche troppo elevate che possono incidere sui livelli di colesterolemia.
- Potrebbe chiedere al suo medico di provare una terapia con integratori come Armolipid Plus oppure Berberol K per 3-6 mesi per poi ripetere gli esami e valutare se c'è stata un'effettiva risposta positiva
Altri fattori che in visita andrei ad indagare sono:
- terapia anticoncezionale con pillola in corso
- regolarità del ciclo mestruale

Spero di averle dato qualche spunto in più ma chiaramente la valutazione senza visita di persona non può essere esaustiva. Resto eventualmente a disposizione per un consulto
Cordiali saluti
Dr.ssa Fagioli Sofia
Dott.ssa Sara Bini
Nutrizionista, Biologo nutrizionista
Firenze
Salve Anna, prima di tutto: lei sta già facendo tantissimo
Da quello che racconta, il suo profilo è questo:
-46 anni
-peso e BMI ottimi (58 kg per 1,73 m)
-sport agonistico in passato, ora Pilates e running da anni
-alimentazione quasi vegetariana, poco pesce, niente formaggi, pochi grassi saturi
-non fuma, alcol con grande moderazione
Capisco benissimo la sua frustrazione:
“Sono stata a stecchetto per 3 mesi… e il colesterolo era uguale, anzi più alto.”
Questo è proprio il classico quadro che fa pensare a un colesterolo a forte componente genetica: in pratica, il suo fegato tende a produrre più colesterolo del “normale”, indipendentemente da quanto lei stia attenta a tavola.
Non è colpa sua, non è un fallimento dello stile di vita: è una caratteristica biologica.

Quanto può fare davvero l’alimentazione in questi casi?
In un colesterolo “alimentare”, cioè molto legato a dieta scorretta e sedentarietà, cambiando stile di vita possiamo vedere cali anche importanti.
Nel suo caso, però:
-stile di vita ottimo
-dieta già molto pulita
-colesterolo totale fisso da anni su 260–270
Questo ci dice due cose:
-lei ha già messo in campo quasi tutte le armi non farmacologiche.
-l’alimentazione, da sola, in un quadro genetico può ridurre il colesterolo magari di un 10–15%, non molto di più.
Questo non significa che “non serve a niente”, ma che ha un margine limitato: quello che lei ha fatto è già tanto, e anzi le sta probabilmente proteggendo cuore e vasi da tanti altri punti di vista.

Ci sono ancora cose che può fare senza farmaci?
Qualcosa c’è, ma con aspettative realistiche. In generale, si lavora su:
-Fibre solubili: avena, orzo, legumi, frutta, semi di lino/macinate, semi di chia → aiutano a ridurre un po’ l’assorbimento del colesterolo.
-Frutta secca oleosa (noci, mandorle, nocciole): 20–30 g al giorno, all’interno di un piano calorico adeguato.
-Alimenti o integratori con steroli/stanoli vegetali: possono abbassare ulteriormente il colesterolo LDL, ma vanno usati in modo mirato e concordato col medico.
-Schema alimentare tipo “portafoglio” (portfolio diet) o mediterranea potenziata: cioè una combinazione strutturata di:
-legumi quotidiani
-cereali integrali
-frutta e verdura in abbondanza
-frutta secca
-pochi zuccheri semplici e prodotti industriali
Tutto questo, però, nel suo caso è più un affinare che uno “stravolgere” la dieta.
Come nutrizionista posso aiutarla a costruire un piano molto preciso su questi punti, ma onestamente non le prometterei un passaggio da 270 a 180 solo con la dieta, proprio perché il quadro sembra genetico.

I suoi valori sono “pericolosi”?
Qui bisogna essere onesti:
Non possiamo dire “sono pericolosi” o “non lo sono” guardando solo il colesterolo totale.
Va valutato il profilo completo di rischio:
valori di LDL, HDL, trigliceridi, pressione arteriosa, familiarità per infarto/ictus in età giovane, presenza di prediabete/diabete, eventuali placche alle carotidi o altri segni di aterosclerosi.

Detto questo, un colesterolo totale stabile da anni sui 260–270 a 46 anni, anche in una persona magra e sportiva, merita attenzione, proprio perché è una “quota fissa” che si accumula nel tempo sulla parete delle arterie.

Qui entra in gioco il medico/cardiologo, che valuta:
il rischio globale, non solo il numero del colesterolo
se la sua situazione rientra in un profilo per cui “possiamo continuare solo con stile di vita”
oppure se è più prudente aggiungere una terapia ipolipemizzante (statine o alternative).

La paura delle statine: comprensibile, ma va contestualizzata
Le sue paure (dolori muscolari, mal di testa, già soffre di emicrania) sono legittime. Molte persone hanno timore delle statine, anche perché se ne sente parlare spesso in modo allarmistico.
Alcuni punti importanti:
Gli effetti collaterali non sono automatici: molte persone le tollerano benissimo.
In caso di disturbi, esistono molecole diverse, dosaggi più bassi, somministrazioni a giorni alterni, farmaci non statinici (come ezetimibe, o altre categorie).
Nei casi in cui il rischio cardiovascolare è alto, non prendere nulla per paura degli effetti collaterali può, alla lunga, essere più rischioso del farmaco stesso.

Però la decisione finale chiaramente non è nelle mie mani (di nutrizionista), ma dev’essere frutto di un dialogo sereno tra lei e il suo medico/cardiologo.

In sintesi:
Sì, qualcosa si può fare ancora con lo stile di vita, ma nel suo caso il colesterolo sembra avere una forte componente genetica, quindi l’effetto della dieta da sola ha un tetto.
I suoi valori non sono un’urgenza, ma non vanno sottovalutati nel lungo periodo.
La scelta di evitare per principio qualsiasi farmaco va ponderata bene, perché il suo stile di vita è già al massimo e il margine “naturale” potrebbe non bastare. Magari potrebbe valutare di iniziare con degli integratori ad azione ipolipemizzante ed in base all'andamento poi valutare altro.
1) Interpretazione dei valori
Un colesterolo totale di 260–270 mg/dL da oltre 10 anni, nonostante stile di vita ottimale, suggerisce una ipercolesterolemia familiare lieve/moderata. In questi casi l’LDL resta alto per predisposizione genetica, indipendentemente dalla dieta. Il fatto che lei sia sportiva, normopeso e senza abitudini scorrette conferma che la causa non è alimentare.

2) Rischio reale per la sua età
Il rischio cardiovascolare non dipende dal totale, ma da:

valore LDL,

HDL,

pressione,

familiarità,

presenza o meno di infiammazione.
Nelle sportive con HDL alto, trigliceridi bassi e stile di vita ottimo, il rischio effettivo è spesso più basso di quanto sembri, ma un LDL persistentemente elevato va comunque monitorato con il medico di base per valutare la necessità di terapia.

3) Cosa può fare senza statine (parte nutrizionale-scientifica)
Inquadriamo le strategie che hanno evidenza scientifica di riduzione dell’LDL in forme genetiche lievi:

Fibre solubili: avena, orzo, psillio (–10/15% LDL).

Fitosteroli: 1,6–2 g/die (–8/12%).

Omega-3 EPA/DHA: migliorano trigliceridi e infiammazione.

Riso rosso fermentato (monacoline) → efficace quanto basse dosi di statine, ma va deciso con il medico se è appropriato, per il rischio muscolare.

Inositolo + coenzima Q10: utili in caso di microinfiammazione, non abbassano l’LDL in modo diretto ma sono ben tollerati da chi soffre di emicrania.

Verificare tiroide, vitamina D, infiammazione (PCR-hs), ferritina: alterazioni subcliniche possono mantenere l’LDL alto.

4) Quando serve il medico
Se l’LDL supera >190 mg/dL, o se c’è familiarità per infarto/ictus, la terapia farmacologica diventa raccomandata. In caso di uso di statine, la scelta della molecola e del dosaggio può ridurre al minimo dolori muscolari e cefalea: è parte di competenza del medico di base. Dal punto di vista nutrizionale, però, lei sta già facendo moltissimo: con integrazione mirata e monitoraggio regolare è possibile ottenere miglioramenti senza ricorrere subito ai farmaci.
Dott. Riccardo Barioni
Nutrizionista, Dietista
Ferrara
Buongiorno Anna! Grazie per aver condiviso così chiaramente la sua situazione. Capisco perfettamente la sua preoccupazione riguardo alle statine, soprattutto considerando il suo impegno nello sport e la tendenza alle emicranie. Vediamo insieme il quadro in modo semplice e chiaro.

Prima di tutto, complimenti: il suo peso forma è ottimo, è molto attiva con Pilates e corsa, non fuma e segue praticamente una dieta vegetariana, già povera di grassi saturi. Insomma, sta già facendo tantissimo per la sua salute e questo è davvero importante!
Il suo colesterolo totale, che da anni è intorno ai 260-270 mg/dL, resta alto nonostante alimentazione e attività fisica perfette.

Quando succede questo, è molto probabile che ci sia una componente genetica: in pratica il fegato produce troppo colesterolo indipendentemente da quanto se ne mangi. Per questo anche mesi di dieta impeccabile possono avere poco effetto: si sta agendo solo su una piccola parte del problema.

È Un Valore Preoccupante? Sì, soprattutto perché è così da tanti anni. Se il colesterolo totale è così alto, anche il “colesterolo cattivo” (LDL) è probabilmente sopra i livelli consigliati.
Avere valori elevati per molto tempo, anche se si è sportivi e in forma, aumenta il rischio di problemi cardiovascolari in futuro. Il colesterolo è silenzioso: non dà sintomi, ma lavora nel tempo.

Capisco perfettamente la sua preoccupazione per dolori muscolari ed emicrania. Prima di arrivare ai farmaci tradizionali, ci sono però alcune strade valide da provare:

- Le fibre solubili (come quelle dell’avena) aiutano a ridurre l’assorbimento del colesterolo. Anche un cucchiaio in più al giorno può contribuire.
- I fitosteroli, presenti in alcuni yogurt e margarine arricchite, possono aiutare a ridurre l’assorbimento del colesterolo se assunti in quantità adeguata.

Integratori “naturali” che agiscono sulla produzione del colesterolo
- La Monacolina K, contenuta nel riso rosso fermentato, funziona in modo simile alle statine ma è naturale. Oggi si utilizzano dosaggi più bassi per ridurre il rischio di effetti collaterali. Va però sempre scelta e seguita dal medico.

Altri nutraceutici utili
- Berberina: efficace in molti studi nel ridurre l’LDL.
- Omega-3: se mangia poco pesce, può integrarli per aiutare la salute cardiovascolare.

Il mio consiglio è:
- Ne parli apertamente con il suo medico, spiegando le sue paure.
- Si può iniziare con un approccio più “leggero”: riso rosso fermentato a basso dosaggio, berberina e fitosteroli per qualche mese.
- Dopo questo periodo, ripetere gli esami: se il colesterolo scende a livelli più tranquilli, avrà trovato una soluzione senza usare farmaci tradizionali.
- Se invece non dovesse bastare, allora si può valutare una statina a basso dosaggio, sempre controllando bene eventuali effetti collaterali.

La cosa più importante è proteggere la sua salute nel lungo periodo, trovando una soluzione efficace ma adatta al suo stile di vita e alle sue esigenze.

Un caro saluto!

Gentile Anna,
grazie per aver condiviso con tanta precisione la tua storia. Si percepisce davvero l'attenzione che ha sempre dedicato alla sua salute e la frustrazione comprensibile nel vedere i valori del colesterolo elevati nonostante lo stile di vita già molto corretto.
L'ipercolesterolemia può avere una componente genetica importante, e quando è presente può rendere i valori poco sensibili anche a cambiamenti alimentari e attività fisica. La terapia farmacologica ,quindi, non è un fallimento ma uno strumento per proteggere il suo cuore negli anni . Resto disponibile se vuole approfondire i suoi esami o costruire insieme un approccio nutrizionale personalizzato .
Una caro saluto.
Dott.ssa Annapaola Volpicella
Dott. Stefano Vergnano
Nutrizionista, Chinesiologo
Carmagnola
Anna, il suo colesterolo alto è quasi certamente di origine genetica, dato il suo stile di vita estremamente sano. Mantenere il colesterolo elevato per anni (anche se è sportiva) aumenta il rischio cardiovascolare a lungo termine. Per le forme genetiche, dieta ed esercizio non sono sufficienti a portare l'LDL a livelli di sicurezza. Inoltre, le statine sono la terapia più efficace e studiata.
Buonasera Sig.ra, se l'intervento sul suo stile di vita e sulla sua alimentazione non ha portato un reale beneficio, è probabile che vi sia una componente genetica, come le ha detto il suo medico. Le statine sono un rimedio utile in questi casi per prevenire eventuali problemi futuri. La dieta mediterranea, ricca di fibre, cereali, legumi, frutta e verdura e povera di grassi saturi e carne, rimane la scelta migliore per migliorare il suo profilo lipidico.
Saluti
Dott.ssa Giorgia Lucarini

Esperti

Maria Chiara Stella

Maria Chiara Stella

Dietista

Pavia

Giovanni Antonello Sogos

Giovanni Antonello Sogos

Internista, Medico di medicina generale, Omeopata

Sassari

Luca Musso

Luca Musso

Cardiologo

Milano

Francesco Morbiato

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