Buonasera, sono la mamma di una ragazza di 17 anni che soffre da anni di dolori alla pancia accompag

24 risposte
Buonasera, sono la mamma di una ragazza di 17 anni che soffre da anni di dolori alla pancia accompagnati da dissenteria e stipsi alterni; nell'ultimo periodo si è aggiunto il singhiozzo che viene solitamente dopo i pasti. Premetto che è molto complessata e si sente sempre inadeguata. Ha fatto degli esami ed è risultata intollerante al lattosio e ai lieviti, inoltre è stata vista da un gastroenterologo che gli ha prescritto degli enzimi (Lactidigest) ma non è servito a molto poichè lei ha eliminato, completamente dalla sua dieta, il lattosio. Nonostante faccia attività sportiva non riesce a perdere peso, pur seguendo una dieta equilibrata. Vi ringrazio anticipatamente per la risposta. Gaia
Buonasera Gaia, Le consiglierei di prendere in considerazione il test genetico per la predisposizione alla celiachia che si effettua tramite un semplice tampone buccale. Nel caso il test genetico risultasse positivo alla predisposizioni alla celiachia, dopo aver effettuato ulteriori accertamenti per escludere una celiachia latente, potrebbe escludere il glutine dalla dieta per 90 giorni e vedere se i sintomi migliorano per poi reintrodurlo gradualmente. Proverei comunque intanto a fare assumere alla ragazza dei buoni probiotici che sicuramente l'aiutano a riportare equilibrio a livello di flora intestinale. I test genetici che le consiglio non sono molto conosciuti ma sono molto utili e non invasivi. Non esiti a contattarmi se è interessata ad approfondire. Buona serata

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Salve
da quello che racconta si evidenziano 2 problematiche differenti, da una parte una probabile sindrome da colon irritabile e dall'altra il desiderio di perdere peso di sua figlia. Io personalmente le consiglierei di farle seguire un protocollo "Low- Fodmap" ovvero una dieta in cui vengono momentaneamente esclusi alcuni zuccheri ad alto potere fermentativo. E' indispensabile che venga seguita da uno specialista perchè dovranno successivamente essere reinseriti gradatamente. Nel momento in cui la situazione intestinale migliorerà, ci si potrà concentrare sulla perdita di peso.
Saluti
Buongiorno, sarebbe necessaria una corretta anamnesi alimentare, in modo da poter valutare se il cattivo transito intestinale sia dovuto a particolari alimenti oppure a una condizione di intestino irritabile (IBS, SIBO) eventualmente da valutare con test specifici. E ad ogni modo una buona cura di probiotici potrebbe aiutare in associazione con una buona dieta.
Buongiorno,
come hanno già indicato le colleghe,
una dieta low FodmaPS accompagnata ad una corretta integrazione di probiotici possono essere di aiuto per la soluzione del problema che è , evidentemente , a carico intestinale.
Mi contatti per qualsiasi necessità.
Saluti
Maria Rosaria AMoroso
Buongiorno signora! Sono sempre d’accordo con le colleghe ma vorrei solo permettermi di aggiungere una cosa! Siccome appunto lei fa riferimento a due disturbi diversi, uno intestinale ed uno riguardo la difficoltà della sua figlia nel perdere peso, visto che per quello intestinale ha iniziato già ad indagare e siete arrivati al meno in una prima conclusione, perché non inizia anche le indagini riguardo la difficoltà della perdita del peso? Poiché non è necesssrio che il problema intestinale impedisca una perdita del peso... si dovrebbe fare un accurata anamnesi globale! Per esempio, avete casi di diabete melito nella vostra famiglia? Perché semplicemente la ragazza potrebbe aver iniziato ad essere resistente alla sua insulina!!!! Cosa possibile!!!! Essere resistente alla propria insulina porta molta difficoltà nella perdita del peso!!!! Basta fare un esame che si chiama INDICE HOMA che appunto evidenzia un eventuale disturbo nel rapporto tra insulina e glucosio!!!! Prima di iniziare a consigliare varie tipologie di nutrizione, credo sia meglio indagare più possibile e poi tirare una eventuale conclusione!!!! Poi, riguardo l’attività fisica che la vostra figlia svolge..., è quella adeguata? Perché se la vostra figlia risulterebbe positiva riguardo la resistenza al insulina andrebbe tutto modificato!!! Questa è solo un mio punto di vista! Cordiali saluti
gentile signora necessita una visita accurata e controlli ematochimici e strumentali adatti al caso per poi potere seguire un programma alimentare adeguato in ogni caso il peso può essere sicuramente perso
Come gia` ampiamente analizzato dai miei colleghi e` difficile individuare la problematica dagli elementi forniti. Immagino che il gastroenterologo abbia approfondito gli aspetti legati ai disturbi intestinali mentre per la difficolta` a perdere peso ci possono essere diversi aspetti che vanno dalle condizioni di salute ai disturbi del comportamento alimentare e anche al tipo di dieta. Oltre alla visita presso un nutrizionista, le consiglio di far fare a sua figlia un diario alimentare sul quale annotare minuziosamente tutto cio` che mangia e beve includendo dei commenti relativi ad eventuali disturbi concomitanti. Questo diario e` molto utile ai fini dell'anamnesi dietetica che accompagna quella clinico patologica nel corso di una visita presso un professionista.
Buonasera signora, sicuramente prima di iniziare qualsiasi percorso di tipo alimentare le consiglio di raccomandarsi al medico di famiglia per far eseguire alla ragazza accurate analisi sia per disturbi intestinali (test celiachia) sia per la mancata perdita di peso (insulino resistenza, tiroiditi). Nel caso in cui siano escluse tutte le problematiche, sarebbe buona cosa intraprendere con un nutrizionista a lei vicino, un percorso adeguato a sua figlia sia per perdere peso che per alleviare i disturbi intestinali, per esempio con una dieta protocollo low FODMAP. Se necessita di ulteriori chiarimenti non esiti a ricontattare, cari saluti
Buongiorno, i disturbi che ha nominato (dolori alla pancia accompagnati da dissenteria e stipsi alterni, singhiozzo), accompagnati da un'intolleranza al lattosio e ai lieviti mi farebbero pensare di intraprendere come hanno già detto i miei colleghi un protocollo di eliminazione FODMAP.
La dieta a basso contenuto di FODMAP è utile nel ridurre i sintomi legati alla Sindrome del Colon Irritabile. Si tratta di una dieta di esclusione in cui diversi alimenti devono essere eliminati per un certo periodo, l’acronimo FODMAP indica Oligosaccaridi, Disaccaridi, Monosaccaridi e Polioli Fermentabili, un’insieme di sotanze che in individui suscettibili sono scarsamente assorbite nell’intestino tenue e causano tutto quello che ha descritto, gonfiore, stipsi diarrea ma anche sensazione di perenne stanchezza spossatezza.
Probabilmente non è un problema di attività sportiva o dieta equilibrata ma proprio una dieta specifica per lei; io le consiglierei di essere seguita da uno specialista perchè la low FODMAP da soli non è facilissima perchè si rischia di escludere tutto e quando si va a reintrodurre per capire quale degli zuccheri è il colpevole (oltre ad aver individuato già il lattosio) si rischia di stare di nuovo male. Ovviamente concordo anche con qualche mio collega che ha detto di fare il test della celiachia e ulteriori accertamenti per poter escludere tutto e valutare l'idea di una dieta Low FOPMAP.
Le auguro una buona giornata
Dott.ssa Valeria Papa
Biologa Nutrizionista
Buonasera, le consiglio una visita presso un nutrizionista per effettuare un'anamnesi alimentare completa. Tali disturbi potrebbero derivare da una cattiva alimentazione, da quale alimento a cui è intollerante od ad altre patologie (come la condizione di intestino irritabile). Se si rivolgerà ad un nutrizionista sicuramente riuscirà a capire la causa di tale problema e soprattutto si risolverà il problema. Cordiali Saluti
Buongiorno,una consulenza nutrizionale che preveda anamnesi familiare,controllo delle analisi ,test genetici,sarà sicuramente utile a sua figlia per intraprendere un percorso dietetico mirato al raggiungimento degli obiettivi prefissati.Effettuo consulenze via skype,saluti.
Buongiorno, le do una risposta leggermente diversa per provare a darle una mano.
Se è possibile faccia allenare sua figlia a digiuno alla mattina o in tarda serata per un totale di 3/4 allenamenti alla settimana a facendo un circuito PHA, divida il quantitativo di carboidrati che mangia durante la giornata in 4 pasti e li tolga completamente alla sera a cena.
A colazione e nel pasto post allenamento può inoltre aggiungere un modulatore della risposta insulinica.
In questa maniera dovrebbe risolvere il problema del calo del peso ed aiutare con il problema intestinale.

Escluda qualsiasi fonte derivata da
Buonasera gentile utente, le consiglio una visita nutrizionale per effettuare un'anamnesi completa. Tali disturbi potrebbero derivare da una cattiva alimentazione o all'assunzione di qualche alimento a cui è intollerante. Cordiali Saluti
buon giorno , potrebbe essere intollerante a qualche alimento, contatto un nutrizionista per un anamnesi completa e per un piano alimentare che possa aiutare sua figlia.
saluti
Buongiorno
confermo con quanto espresso dai mie colleghi
Saluti
Dott. Albis
Buongiorno,
Come già accennato da alcuni colleghi parlerei col medico per eseguire test celiachia, e magari tiroide se ad oggi non sono stati eseguiti.
Tolte le patologie, un approccio è quello di fare un diario alimentare in modo da capire quando la manifestazione è maggiore e impostare un piano appropriato.
Che sicuramente porterà anche a una perdita di peso oltre che a un educazione alimentare.

Saluti dott. Carrara Stefano
Buongiorno,
le do una doppia risposta.

TECNICA ORGANICA:
è il caso di indagare la presenza di infezione gastro intestinale presso un centro analisi specializzato a cui far seguire una terapia di correzione della flora intestinale e una dieta di ripristino del corretto alvo intestinale.

PSICO EMOZIONALE:
L'intestino è il nostro secondo cervello. Sua figlia non è i suoi dolori ma il suo sentire di emozioni che si possono scaricare /manifestare sull'intestino. Le do delle chiavi di lettura:


DIARREA: è il rifiuto di una situazione in cui ci si sente prigionieri oppure più avvantaggiati degli altri - Che cosa rifiuto?
STIPSI: è collegato al fatto di trattenersi per paura di non piacere o di disturbare qualcuno - Mi trattengo dall'essere me stessa per paura di essere giudicato o di perdere la persona che amo (papà-mamma)?
SINGHIOZZO: che cosa non mi va giù? stavo forse parlando di qualcosa che non mi va giù, o quello che non mi va giù è l'atteggiamento di uno dei miei cari?

Operativamente parlando:
1- indagine intestinale
2- dieta antinfiammatoria
3- sostegno psico emozionale con rimedi fito floreali.

Bisogna andare oltre a quello che si vede.

Le auguro una buona giornata.

Agnese

Buongiorno,
Ho letto attentamente la storia di sua figlia. Dopo aver ingerito quali alimenti ha questi disturbi ?
Quello che le posso consigliare è fare un test per l’intolleranza al glutine, è un test semplice e non invasivo. Se dovesse essere negativo potrebbe provare a utilizzare dei probiotici cosi da poter ripristinare la flora intestinale e risolvere la disbiosi. Per quanto riguarda la perdita di peso, cosa intende per dieta equilibrata ? Ciò che fa perdere peso è il deficit calorico, quali sono le quantità che sua figlia assume ? Le consiglio di prenotare una visita da un nutrizionista in modo tale da poter stilare un percorso e un piano nutrizionale ad hoc.
Buongiorno,
sicuramente un'indagine utile da poter portare avanti è quella dell'esclusione della celiachia. Nel caso questa condizione non venga confermata si può pensare ad un percorso alimentare con eliminazione di FODMAP (dei componenti che risultano difficilmente digeribili dall'intestino e che possono portare a dolori, gonfiore, irregolarità dell'alvo).
Buongiorno Gaia, le consiglio una visita nutrizionale completa e con dettagliata anamnesi prima che sua figlia escluda ulteriori alimenti o intraprenda percorsi dietetici fai da te. Le due problematiche potranno essere così affrontate con precisione dallo specialista che potrebbe ritenere opportuno un protocollo dietetico low FODMAP e poi di integrazione di probiotici. A disposizione, Dott.ssa Rossella Ratto Biologa nutrizionista
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Gentile Signora, concordando con quanto già anticipato dai colleghi, e soffermando sul suo "Premetto che è molto complessata e si sente sempre inadeguata", le consiglierei anche di rivolgersi ad un professionista che possa lavorare sull'aspetto psicologico, poiché anche questo può incidere fortemente sulla perdita di peso a seguito di un elevato stress mentale che si riversa poi a livello fisico. L'intervento multidisciplinare in moltissimi casi permette di raggiungere migliori risultati in molto meno tempo. Le auguro una buona giornata e resto a disposizione, Saluti Dott.ssa Elena Bernardini
ragazza 17 enne- somatizza a a livello gastro-intestinale- intolleranza al lattosio e lieviti- attività sportiva ma non perde peso
Cara Mamma, sua figlia avrebbe bisogno di 1) una stimolazione vagale quotidiana ( con esercizi specifici di meditazione e oltre) 2) Ridurre nettamente la quota di carboidrati 3) controllare gli anticorpi anti-candida ( chi è intollerante ai lieviti, presenta quasi sempre infezione da candida o presenza della candida nell'organismo sotto forma di spore) 4) fare esami biochimici per saggiare l suo metabolismo 5) attività fisica aero-anaerobica 6) Migliorare il rapporto con lei 7) Avere hobbies che la mettano in contatto con i coetanei. Come vede sotto la punta dell'iceberg si possono nascondere molti fattori. UN abbraccio. Faccio consulenze on-line per indagare le cause e risolverle.:))
Buongiorno; il quadro di sua figlia si presenta abbastanza "misto"; vi è certamente un disordine gastro intestinale riconducibile ad una sindrome da colon irritabile ( spesso la causa è psicosomatica) che andrebbe indagata, partendo da abitudini alimentari, eventuali problemi relazionali e stress che possano incidere sulla salute del suo intestino ,che si ritrov a somatizzare un disagio emotivo o dello stress un eccessoo; fatto questo ci sono diversi accorgimenti che si possono prendere da un punto di vista nutrizionale, andrebbero escluse ulteriori intolleranze (celiachia e sensibilità al glutine) e impostato un regime alimentare ad hoc; inoltre andrebbe indagato da un punto di vista ormonale la resistenza alla perdita di peso e la poca tolleranza di carboidrati ad oggi presente; ultimo e non meno importante la tipologia del movimento effettuato da sua figlia: alcuni allenamenti, se non ben pianificati possono spesso rivelarsi controproducenti; essendo io sia nutrizionista che Dottoressa in Scienze Motorie offro un appoggio in entrambi gli ambiti, se avesse dubbi ulteriori resto a disposizione, anche online.
Buongiorno Gaia,

basandomi sulla sintomatologia da lei descritta, è molto probabile che sua figlia soffra della sindrome del colon irritabile, le cui cause sono diverse e spesso riconducibili a condizioni di ansia/stress.
Il trattamento nutrizionale per questa sindrome è una dieta "Low FODMAP", ovvero un pattern alimentare in cui per 5-6 settimane vengono eliminati tutti quei prodotti (alcuni cereali, alcune tipologie di frutta e verdura, ma anche dolcificanti e legumi) che contengono carboidrati altamente fermentabili e che spesso sono causa della sintomatologia di gonfiore e dissenteria. Questo percorso andrebbe sicuramente associato ad una educazione alimentare che permetta una corretta composizione dei pasti affinchè anche con l'esclusione degli alimenti indicati non vengano a manifestarsi carenze. Il tutto può essere associato da una riduzione calorica nel caso si volesse perdere peso e sicuramente abbinato ad una attività fisica costante.

La invito a contattarmi qualora avesse bisogno di un supporto o parere più specifico.

Cordialmente.

Dott.ssa Giulia Gilberti - Biologa Nutrizionista

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