Buonasera,sono un uomo di 33 anni e non sono diabetico. Soffro di ipoglicemie notturne da qualche a

31 risposte
Buonasera,sono un uomo di 33 anni e non sono diabetico.
Soffro di ipoglicemie notturne da qualche anno ne ho subite di gravi dove sono arrivato ad un passo dallo svenimento e a volte ho dovuto chiamare i soccorsi ed altre meno gravi ma che comunque mi hanno segnato la giornata.
Tutti gli episodi sono successi dopo che ho consumato alcolici,inizialmente dopo averne abusato ma ora anche dopo qualche bicchiere di vino o birra la mattina dopo ho questi cali di glucosio che mi portano quasi allo svenimento fino a che non integro zucchero,miele o altre sostanze non mi riprendo.
Dato che sono sicuro di bere ancora alcolici la sera vorrei chiedervi un consiglio,e nel caso se ci fosse qualche cibo da consumare e quando consumarlo per evitare questi episodi.
Ho fatto tre esami del sangue e la glicemia è giusta e anche una gastroscopia dove è tutto apposto ma in famiglia padre e nonni soffrono di diabete.
Attendo un vostro consiglio e vi ringrazio anticipatamente.
Buongiorno,
Dalle informazioni che ha fornito non so se ha accertato di non essere diabetico con esami approfonditi o ha solo controllato la glicemia basale. In ogni caso in assenza di una diagnosi precisa quello che le consiglio è, oltre a limitare al minimo gli alcolici che in gran parte risultano appunto ipoglicemizzanti, di cercare di abbinare una fonte lipidica (es un bicchiere di latte, un vasetto di yogurt) con una fetta biscottata o una manciata a di cereali integrali, così da aiutare il suo corpo a modulare l’azione di quegli alimenti che la portano poi durante la notte ad avere un calo glicemico. Le dico comunque che questi sbalzi più o meno frequenti di glicemia non sono ottimali e a lungo andare potrebbero crearle problemi, avendo una familiarità al diabete le consiglio di approfondire questa sua condizione e di farsi seguire anche a livello nutrizionale.
Un caro saluto
Giulia Buffelli

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Buonasera, le consiglio di rivolgersi in primis ad un endocrinologo ed effettuare analisi più approfondite per valutare un possibile diabete. La sola glicemia a digiuno non è sufficiente. Dopo aver approfondito, le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista per un'anamnesi completa ed un piano nutrizionale personalizzato. Cordiali Saluti
Buonasera, il quadro che lei ha descritto va a mio parere certamente approfondito con esami più specifici.
Le consiglio pertanto di rivolgersi ad un Medico per eventuali esami e quindi successivamente ad un Nutrizionista per un piano alimentare personalizzato.
Cordiali saluti
Gentile Utente, le consiglio di approfondire con una visita prima diabetologica e poi nutrizionale, questo quadro clinico che non è per nulla chiaro!!
Naturalmente, la invito, per la sua salute, a non bere più alcolici o quanto meno diminuirli, cercando anche in questo aspetto un supporto valido che l'aiuti a risolvere questa condizione. Saluti!!Dott.ssa Mansi Rita.
Buongiorno, dalle informazioni recepite le consiglio anzitutto di richiedere un consulto diabetologico per avere un quadro più completo. In seguito sicuramente un piano alimentare strettamente personalizzato potrebbe aiutarla.
Saluti, dott.ssa Erica de Angelis
Bisognerebbe valutare altri parametri ematochimici ed eventualmente un approfondimento specialistico di tipo diabetologico. Oltre a limitare il consumo di alcolici Le posso consigliare di abbinare sempre qualcosa da mangiare per non stare "a stomaco vuoto" e bere solamente. Ad esempio una fettina di pane tostato. Saluti, dott.ssa Giannattasio Silvia
Buongiorno, concordo con i colleghi che è necessario approfondire con esami clinici specifici e che la sola glicemia basale a digiuno non è sufficiente. Aggiungo inoltre che non credo sia soltanto un problema di alcolici consumati la sera, ma penso dipenda anche da come associa gli alimenti a cena. Rimango disponibile per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Francesca Base
Buonasera
il primo consiglio p sicuramente quello di indagare sulla sua glicemia facendo analisi anche della emoglobina glicata ad esempio o carico glicemico per capire come oscilla la sua glicemia. Poi eviti del tutto gli alcolici che potrebbero portare crisi ipoglicemizzanti se appunto già c'è un problema di fondo, inoltre bisogna capire come mangia nell'arco della giornata soprattutto la sera. Resto a disposizione per consulenza online
Saluti
Buonasera,l'ipoglicemia indotta dall'assunzione di alcool è un problema clinico noto.Tralasciando i meccanismi alla base di questo fenomeno, la invito a rivolgersi ad un endocrinologo diabetologo per approfondimenti diagnostici e a limitare al massimo il consumo di alcool.Resto a sua disposizione ,cordialità
Come suggerito dai colleghi, è consigliabile contattare uno specialista per il diabete.

in bocca al lupo

Riccardo
Dott. Alex Barone
Dietista, Nutrizionista
Modena
Buongiorno Gentile Utente,
Le consiglio di indagare ulteriormente con esami più approfonditi e con una visita specialistica da un endocrinologo. Il dosaggio della glicemia basale con prelievo non è sufficiente in questo caso, in ragione dei sintomi e della familiarità.
Una volta conclamata o meno la diagnosi di diabete le consiglio di rivolgersi ad un dietista, che potrà inquadrarla da un punto di vista nutrizionale e fornirle consigli specifici per contenere gli episodi di ipo ed, in generale, sentirsi bene, mangiando in modo vario ed equilibrato.
Rimango a disposizione per approfondire l'aspetto nutrizionale, anche online. Cordiali saluti
Buonasera gentile utente, si rivolga ad un endocrinologo al fine di effettuare analisi più approfondite per valutare la possibile presenza del diabete. Cordiali Saluti
Dr. Gaetano Conforto
Nutrizionista, Omeopata, Medico di medicina generale
Siracusa
stai attento, perchè ti trovi in una condizione prediabetica, dove vi è resistenza insulinica. elimina gli alcolici e rivolgiti ad un bravo nutrizionista per allontanare il rischio di Diabete.
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buona sera, contatti un endocrinologo per effettuare analisi piu complete e poi può rivolgersi ad un nutrizionista
saluti
Dott. Settimio Albis
Nutrizionista, Dietista, Chinesiologo
Roma
Buongiorno
Concordo con quanto esposto dai miei colloghi
Saluti
Dott. Albis
Buonasera, come le hanno suggerito i miei colleghi proceda con esami più accurati come una curva glicemica e insulinemica entrambe dal tempo 0 a 180 min; per escludere del tutto che ci sia una condizione finanche di prediabete. Cordiali Saluti Dott. ssa Federica Colaps
Da parecchi anni il consumo eccessivo di alcol è associato a un maggior rischio di episodi ipoglicemici, in particolare in persone con prediabete o diabete. Bere regolarmente grandi quantità di alcol, inoltre, porta alla distruzione di quella parte del pancreas dove vengono prodotti gli ormoni che regolano il livello di zucchero nel sangue (insulina e glucagone). Non mi sentirei, pertanto, di suggerirle cibi-tampone per mantenere il consumo serale di alcol. Dato che lavoro anche nel campo delle dipendenze, vorrei dirle che l’alcol è la droga più sottovalutata; la sua familiarità con il diabete mi sembra una valida opportunità per eliminare le bevande alcoliche una volta per tutte e per controllare - con gli enzimi pancreatici e con l’emoglobina glicata - la salute del suo pancreas
Dott. Mariano Luongo
Nutrizionista
Giugliano in Campania
Gentile utente come già accenato dai colleghi, la sola glicemia a digiuno è un parametro ematochimico insufficiente. Anzi per rendere l' idea le iperglicemie e le ipoglicemie ( nel suo caso) sono semplicemente la punta dell' iceburg , alla base dell' iceburg ci sono altri parametri ben più importanti da valutare. Per tale motivo, consiglierei in primis di andare da uno specialista diabetologo o endocrinologo per capire la causa scatenante delle ipoglicemie notturne. Inoltre consiglierei anche di eseguire un diario alimentare prima di andare dallo specialista , inserendo le quantità e le tipologie di alimenti introdotti durante la giornata, il quale potrebbe essere di aiuto sia allo specialista endocrinologo o diabetologo e sia al nutrizionista per riuscire a trovare un omeostasi glicemica e insulinica.
Cordiali saluti Dott. Luongo Mariano, Biologo Nutrizionista.
Dott. Riccardo Barioni
Nutrizionista, Dietista
Ferrara
Buongiorno, dalle informazioni che ha dato non è ben chiaro se realmente sia diabetico e di che tipologia. Quindi in primis direi di accertare tale patologia ed evenutalmente eliminare altre patologie di "malassorbimento" a livello del fegato. Fatto questo le consiglio di prendere in seria considerazione di gestire la sua patologia con un'alimentazione adeguata senza abusi di alcun tipo per poter evitare future complicanze che potrebbero portare a patologie croniche e degenerative. Cordiali saluti Dr. Riccardo Barioni, Biologo Nutrizionista
Dott.ssa Bruna Giannone
Nutrizionista
Modica
Buongiorno. Il quadro descritto andrebbe accertato sicuramente con degli esami più specifici, quindi in che modo si è accertato di non essere diabetico?
Sicuramente è importante ridurre la quota di alcolici e anche, dopo aver fatto i dovuti esami, di seguire un'alimentazione adeguata alle sue esigenze da un nutrizionista.
Dott. Christian Lenzi
Nutrizionista
San Sebastiano da Po
Buongiorno, Dalle informazioni che ha fornito non so se ha accertato di non essere diabetico con esami approfonditi o ha solo controllato la glicemia basale. In ogni caso in assenza di una diagnosi precisa quello che le consiglio è, oltre a limitare al minimo gli alcolici che in gran parte risultano appunto ipoglicemizzanti, di cercare di abbinare una fonte lipidica (es un bicchiere di latte, un vasetto di yogurt) con una fetta biscottata o una manciata a di cereali integrali, così da aiutare il suo corpo a modulare l’azione di quegli alimenti che la portano poi durante la notte ad avere un calo glicemico. Le dico comunque che questi sbalzi più o meno frequenti di glicemia non sono ottimali e a lungo andare potrebbero crearle problemi, avendo una familiarità al diabete le consiglio di approfondire questa sua condizione e di farsi seguire anche a livello nutrizionale. Un caro saluto
Buonasera, purtroppo il suo caso andrebbe prima approfondito con esami specifici che il suo medico o lo specialista in endocrinologia potrà prescriverle per valutare meglio l'andamento glicemico ed insulinemico. La familiarità purtroppo abbinata a comportamenti alimentari potrebbe anche fare emergere la sintomatologia. Bisognerebbe vedere un po' il diario alimentare quando le capita, capire che tipo di pasti aveva fatto. Capire se le capita quando magari mangia poco e poi beve. Le consiglio di fare un po' di attenzione a queste cose e di indagare più approfonditamente con lo specialista sulla problematica glicemica e poi di tenere un diario delle sue abitudini da sottoporre ad un nutrizionista. Cordiali saluti.
Buonasera, risulta necessario in primis escludere con certezza il diabete (non so con precisione quali esami abbia effettuato, ma la sola glicemia non basta per attestare ciò) e in seconda fase poi è necessario che le poche unità alcoliche che va a consumare (è bene infatti non superare le 2 unità alcoliche) vengano abbinate ad un pasto che vada a limitare l'impatto che l'alcol ha sulla glicemia.
Le consiglio inoltre di affidarsi ad un nutrizionista che possa andare ad elaborare un piano adeguato che le impedisca di avere questi attacchi di ipoglicemia.
Rimango a disposizione per una consulenza,

cordialmente
Dott.ssa Olivia Passaleva
Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
Gli episodi di ipoglicemia notturna dopo aver bevuto alcolici sono abbastanza comuni, poiché l'alcol interferisce con il metabolismo del glucosio. Per evitare questi episodi, cerca di mangiare uno spuntino equilibrato (ad esempio, frutta secca o yogurt greco) prima di andare a dormire. Inoltre, evita di bere alcolici a stomaco vuoto e monitora regolarmente la tua glicemia. Un'alimentazione sana e regolare può prevenire i cali di zucchero nel sangue.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Gentile paziente,

La sua situazione relativa alle ipoglicemie notturne sembra essere legata all'uso di alcolici, che può interferire con il metabolismo degli zuccheri nel corpo. L'alcol riduce la capacità del fegato di rilasciare glucosio nel sangue, aumentando il rischio di ipoglicemia, soprattutto durante la notte, quando la sua capacità di regolare i livelli di zucchero è ridotta.
Strategie per prevenire gli episodi di ipoglicemia

Evitare l'alcol a stomaco vuoto: Consumare cibi che contengano carboidrati complessi (come pane integrale, cereali, riso integrale) prima di bere, aiuterà a mantenere più stabili i livelli di glucosio nel sangue.

Cibi ricchi di fibre: I cibi ad alto contenuto di fibre (verdure, legumi, avena) aiutano a rallentare l'assorbimento degli zuccheri, evitando picchi e cali rapidi nella glicemia.

Assumere spuntini prima di dormire: Uno spuntino serale con proteine e carboidrati (es. uno yogurt con qualche noce, o una fetta di pane integrale con formaggio) potrebbe aiutare a mantenere stabili i livelli di zucchero durante la notte.

Alcol con moderazione: Bere lentamente e non eccedere, in quanto l'effetto dell'alcol sulle glicemie è tanto più marcato quanto maggiore è la quantità assunta.

Monitoraggio della glicemia: Considerando la familiarità per il diabete, potrebbe essere utile monitorare regolarmente i suoi livelli di glicemia, anche in modo più frequente dopo aver consumato alcol, per capire meglio come reagisce il suo corpo.
Consigli generali:
Se desidera affrontare questa condizione con un piano personalizzato che possa includere alimentazione e comportamenti specifici per la gestione dell'ipoglicemia e prevenire complicazioni future, la invito ad intraprendere un percorso nutrizionale personalizzato.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Fabiola Diadema
Biologa Nutrizionista
Dott. Matteo Archetti
Dietista, Nutrizionista
Brescia
Buonasera a lei,
Se fossi in lei mi recherei dal mio medico di base e valuterei la possibilità di fare un esame più approfondito da un diabetologo vista la famigliarità e successivamente da un dietista per permetterle di controllare al meglio la sua glicemia.
In caso la vista desse esito negativo, ci sono alcune strategie che puoi adottare per ridurre il rischio di cali glicemici, per esempio non bere a stomaco vuoto, scegliere con attenzione gli alcolici preferendo birra o vino moderatamente ai superalcolici e bere molto acqua per combattere la disidratazione indotta dall'alcol

Buongiorno, purtroppo non ci sono alimenti che possano tamponare la situazione.
Sicuramente preferire delle fonti di Carboidrati integrali che rilasciano energie nel tempo può aiutare ma quello che più l'aiuterà e il conteggio dei Carboidrati nella giornata, ergo il rivolgersi ad un Nutrizionista, come me, per valutare la sua alimentazione nel suo insieme.
Un caro saluto,
Simone Sametti.
Buonasera
Il fenomeno che descrive potrebbe essere legato a una reazione del corpo all’alcol, che può interferire con la regolazione della glicemia. L’alcol può inibire la produzione di glucosio nel fegato, portando a episodi di ipoglicemia anche in persone non diabetiche, specialmente quando consumato in quantità significative o anche in quantità moderate durante la sera. Questo può provocare una caduta della glicemia durante la notte, che si manifesta con sintomi di debolezza, vertigini e casi gravi di svenimento, come quelli da lei descritti. Inoltre, la predisposizione familiare al diabete potrebbe indicare una tendenza all’insulino-resistenza, che aumenta la sensibilità agli sbalzi glicemici in risposta all’alcol.
Per prevenire questi episodi, potrebbe essere utile seguire alcuni accorgimenti alimentari e comportamentali. Innanzitutto, è consigliato consumare pasti equilibrati prima e dopo il consumo di alcol, per evitare sbalzi glicemici. Un pasto che includa carboidrati complessi, proteine magre e grassi sani può aiutare a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue e ridurre il rischio di ipoglicemia notturna. Inoltre, evitare alcol a stomaco vuoto è fondamentale, poiché l’alcol può abbassare rapidamente i livelli di glucosio senza che il corpo abbia il tempo di adattarsi. In aggiunta, è importante monitorare la quantità di alcol e preferire bevande a bassa gradazione alcolica, come vino o birra, evitando l’abuso. Se consuma alcolici la sera, potrebbe essere utile accompagnarli con uno spuntino ricco di carboidrati complessi prima di dormire, come una fetta di pane integrale con burro di arachidi o uno yogurt naturale con frutta. Questo può ridurre la probabilità di un crollo glicemico durante la notte. Nel suo caso, è consigliabile anche una valutazione approfondita della funzionalità pancreatica e della sensibilità all’insulina, magari con test specifici come il test da carico orale di glucosio o una valutazione della resistenza insulinica, che potrebbero offrire ulteriori indicazioni su come gestire meglio la sua condizione. Infine, mantenere uno stile di vita sano con attività fisica regolare e una dieta equilibrata rimane fondamentale per migliorare la sensibilità insulinica e prevenire episodi di ipoglicemia.
Buonasera,
Le consiglio innanzitutto di consultare un endocrinologo o un diabetologo per effettuare esami più approfonditi, poiché la glicemia a digiuno da sola non è sufficiente. Sarà necessario valutare altri parametri, come l'insulina e l'OGTT, che sono fondamentali per diagnosticare eventuali alterazioni nel metabolismo degli zuccheri, come il diabete o il pre-diabete. Considerando la sua familiarità con queste patologie, è importante escludere con certezza la presenza di tali disturbi.
Inoltre, le suggerisco di rivolgersi a un nutrizionista per un'analisi dettagliata delle sue abitudini alimentari, così da poter adottare eventuali interventi mirati, se necessario.
Cordiali saluti.
Dott.Francesca Mastrorosato
Buonasera.
L’alcol viene metabolizzato nel fegato e blocca temporaneamente la gluconeogenesi (cioè la produzione di glucosio da parte del fegato, fondamentale durante il digiuno notturno). Se bevi alcolici senza mangiare a sufficienza, il fegato è “occupato” a smaltire l’alcol e non riesce a mantenere stabile la glicemia.
Questo spiega perché al risveglio (o durante la notte) puoi avere cali glicemici importanti, anche se non sei diabetico. Se bevi, valuta uno spuntino serale (prima di dormire); utile uno snack a basso indice glicemico che rilasci energia lentamente durante la notte, ad esempio:
yogurt greco + fiocchi d’avena o pane integrale + burro di arachidi 100% o frutta secca
Evita di andare a letto solo con alcol “in circolo”. Importante è anche l'dratazione
L’alcol disidrata e può peggiorare i sintomi. Alterna sempre acqua.
Un consiglio: se anche piccole quantità scatenano ipoglicemia, significa che sei particolarmente sensibile. Ridurre la frequenza e la quantità è la misura più protettiva.
Buonasera, le consiglierei di sentire il suo medico curante per valutare di aggiungere agli esami anche l'insulinemia e la curva glicemica. La sola glicemia non basta a valutare una situazione di insulino-resistenza o pre-diabete.

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