Buonasera o buongiorno Ho 16 anni e da 3 anni non riesco a dormire di notte, di solito in estate n

39 risposte
Buonasera o buongiorno
Ho 16 anni e da 3 anni non riesco a dormire di notte, di solito in estate non dormo fino alle 6 di mattina e mi sveglio alle 13:30 perchè devo pranzare, invece nel periodo scolastico non dormo tutta la notte fino alle 15:00 finita scuola.
Non riesco a dormire di notte neanche quando magari mi sono svegliato alle 10 di mattina e ho dormito pochissimo il giorno prima.
Di notte mi ritrovo con: gli occhi spalancati,sono molto iperattivo, non riesco a stare fermo.
Ormai non sò più che fare
Dott.ssa Elisa Galantini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, il ciclo sonno-veglia è un indicatore importante del nostro equilibrio interno. Forse dopo tre anni sarebbe importante cercare di capire meglio cosa le sta accadendo e perché ha questo effetto intenso proprio sul sonno. Provi a consultare uno psicoterapeuta, si troveranno insieme risposte importanti a domande che restano in sospeso. Si consulti con i suoi genitori, un supporto le gioverebbe per poter riprendere il controllo dei suoi ritmi di vita. Un caro augurio Dottsa Elisa Galantini

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Dott.ssa Daniela Benvenuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Buongiorno, l'accentuata alterazione del ritmo sonno-veglia va approfondita perchè a lungo andare può interferire pesantemente e negativamente sulla sua quotidianità. Ne parli con i suoi genitori, dei quali essendo minore ha bisogno del permesso e si rivolga ad uno psicoterapeuta esperto in problemi del sonno. Il problema non va assolutamente sottovalutato. Un caro saluto. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Gentile Signore concordo nel rappresentarle che il ciclo sonno veglia è molto importante e una modalità come quella che lei rappresenta non può essere sottovalutata. Parli di questo con i suoi genitori ed insieme valutate la possibilità di consultare un medico od un centro che si occupi dei disturbi legati al sonno. Non le nascondo che la sua iperattività apre la porta a delle riflessioni diverse da quelle appena fatte che riguardano il suo modo di vivere e di comportarsi che a mio avviso meritano un approfondimento di natura psicologica. E' importante notare che tutto questo dura da tre anni e che solo ora si chieda le ragioni di questi comportamenti che, comunque, non sono stati notati neanche da chi si occupa di lei. Un cordiale saluto
Dott. Simone Marenco
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno, il ciclo sonno-veglia è un indicatore importante del nostro stato di salute interno, un'alterazione così importante può creare marcati squilibri emotivi. Le consiglio di parlarne con i suoi genitori se non l'ha già fatto e di rivolgersi al suo medico di famiglia.
Un cordiale saluto

Dott. Marenco Simone
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Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, prima di tutto rivolga questa domanda al suo medico di base, per valutare bene la situazione.
Dopodiché valuti con i suoi genitori se intraprendere un percorso di psicoterapia, il sonno gioca un ruolo essenziale nell’equilibrio psicofisico.
Buona serata.
Dott. Fiori
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve,
innanzitutto occorre consultare il tuo medico di base, perché i disturbi del sonno e l'iperattività possono essere segnali importanti che il medico deve valutare in prima battuta. Successivamente, se non si trova niente di organico, le consiglio di rivolgersi ad uno psichiatra per valutare se ci siano dei problemi sulla regolazione dell'umore- puoi essere indirizzato dal suo medico, o rivolgerti ai sevizi territoriali (i Centri di Salute Mentale). E' importante, però ci sia l'autorizzazione di entrambi i genitori.

Con i migliori auguri,
dr. Ventura
Dott.ssa Chiara Tomassoni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno. Sicuramente non dormire per così tanto tempo è davvero dura. Solitamente questa difficoltà indica qualche problematica emotiva che, dato che dura da 3 anni, andrebbe affrontata è risolta. Ne parli con i suoi genitori per farsi portare dal medico di base e da un psicologo esperto in problematiche adolescenziali. Saluti Chiara Tomassoni
Dott.ssa Alessia Rita Candiloro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Professional counselor
Napoli
Buongiorno ciò che riferisce è molto preoccupante e data la situazione, oltre al supporto psicologico che sicuramente potrebbe giovarle anche sui sintomi, le consiglio l'opzione di un consulto neurologico. Potrebbe analizzare il suo sonno presso un centro specializzato che utilizza il polisonnigrafo, per comprendere se ci sono cause organiche al suo malessere. Ne parli con i suoi genitori e tenga presente che per tale situazione che ha riportato vanno considerati fattori sia biologici che psicologici. Saluti.
Dott.ssa Sabrina Marini
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
vista la durata della sua insonnia sarebbero necessari approfondimenti per comprendere l'esordio e il mantenimento di questo stato.
Diverse tecniche aiutano a rilassare il sistema nervoso centrale aiutandolo a lasciarsi andare (neurofeedback).
Non meno importante, il supporto psicologico potrebbe aiutarla a trovare le coordinate spazio temporali e a riflettere sulla situazione vissuta.
Buona giornata!
Ciao, il sonno è molto importante per il nostro equilibrio psicofisico. È bene perciò che ne parli con i tuoi genitori, così da farti aiutare ad affrontare questo problema. Sarebbe utile andare innanzitutto dal medico di base, dal quale partire per capire cosa sia meglio fare. È da molto tempo che sei in questa situazione, hai fatto bene a chiedere un aiuto, ma prima di una possibile consulenza psicologica è bene indagare su una possibile causa medica.
Un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Caro ragazzo, ci sta parlando di una severa deprivazione da sonno dovuta ad un'alterazione del ciclo sonno-veglia.
Sicuramente non è da prendere sotto gamba e le consiglio di chiedere un consulto psicologico, prima di arrivare a cure farmacologiche, data la sua giovane età.
Con EMDR, che pratico, si hanno ottimi risultati per questi disturbi.
Ne parli con i suoi genitori e valuti a quale professionista rivolgersi, ma non aspetti oltre.
Un caro saluto.
Dott.ssa Erika Massaccesi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno !
La situazione che descrive è molto frequente e comprendo il disagio che descrive poiché il sonno è fondamentale per il benessere psicofisico. La mancanza di un ritmo sonno veglia adeguato ha come effetti sia quelli di sentirsi sempre troppo stanchi, vuoti di memoria e scarsa partecipazione alla vita di relazione ma sia importanti conseguenze sul piano fisico.
La sua richiesta di aiuto è bene motivata e per tale motivo la invito a parlarne con i suoi genitori e avvalersi di un consulto (anche online se lo desidera)! Mi contatti se lo desidera
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buongiorno, ne ha già parlato in casa con i suoi genitori? Contatti un neurologo, un centro dei disturbi del sonno o in prima battuta semplicemente il medico di base per valutare se ci sono primeggiare organiche o di iperattività. In seconda v battuta, se gli esami dessero esito negativo può consultare uno psicoterapeuta perché a quel punto il problema è di competenza psicologica.
In bocca al lupo per tutto
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Silvia Rondi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Terapeuta
Brescia
Ciao, dalla descrizione che ne fai sembra un problema altamente invalidante anche dal punto di vista della tua vita sociale e - posso immaginare - anche degli equilibri familiari. Essendo questa situazione consolidata da un lungo periodo, ti consiglio di rivolgerti, su invio del tuo medico di base, al reparto di NPIA (Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza) dell'Ospedale di Riferimento della tua città, dove solitamente questi elementi possono essere opportunamente inquadrati. I disturbi del sonno includono infatti un ampio spettro di problematiche e molto spesso richiedono di essere affrontati secondo un approccio integrato, farmacologico e psicoterapeutico. In tal senso risulta di fondamentale importanza il coinvolgimento attivo dei tuoi familiari. Per quanto riguarda la psicoterapia, molto spesso si possono utilmente impiegare tecniche di matrice comportamentale, per l'applicazione di tecniche atte a modificare le abitudini disfunzionali correlate al sonno, ma per ottenere risultati stabili nel tempo può essere di fondamentale importanza l'esplorazione dei tuoi vissuti e delle tue emozioni nell'ambito di una cornice psicodinamica. Resto a tua disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto. Silvia Rondi
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
La difficoltà nel dormire potrebbe essere il sintomo dietro cui si cela un malessere più profondo. Ne parli anche coi suoi genitori e valuti la possibilità di poter intraprendere un percorso di psicoterapia mediante il quale poter comprendere le ragioni inconsce del suo malessere al fine di poter stare meglio.
Cordiali saluti
Dott Diego Ferrara
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve,
il consiglio: prenoti un colloquio con un professionista di sua fiducia per approfondire questi sintomi, forse ascrivibili a un quadro ansioso. Magari ne parli anche con i suoi genitori.
Un saluto,
MMM
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi permetto di darti del tu vista la giovane età. Mi dispiace per i sintomi ed il disagio che riporti. In primis credo che tu debba parlarne con i tuoi genitori, in quanto minorenne. So che può essere complesso e difficile da affrontare ma è un passo necessario da dover fare. In seguito, ritengo importante avviare un percorso psicologico al fine di conoscere ed indentificare le cause ed i fattori di mantenimento dei tuoi sintomi. Prima si comincia e più efficacia ha la terapia.
In bocca al lupo, dott. FDL
Dr. Davide De Rosa Saccone
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Riccione
Buongiorno, l'alternarsi del ritmo sonno-veglia è molto importante per la qualità di vita. Da quello che riferisci, però, non è chiaro cosa ti tenga sveglio durante la notte ed è quindi impossibile ipotizzare una causa.
Ti consiglio di parlarne con i tuoi genitori, qualora tu non l'abbia fatto, e di prendere contatto con il tuo medico di base. Questo ti potrà prescrivere accertamenti per indagare cause fisiche.
Al contempo un percorso psicologico ti può aiutare ad indagare eventuali pensieri e preoccupazioni che ti tengono sveglio, oltre a trovare un supporto e una accoglienza per il disagio che sicuramente ne deriva.
Dott. De Rosa Saccone
Dr. Leonardo Gottardo
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Padova
Buongiorno,
le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per imparare a gestire ansia, tensioni e potersi rilassare. Poi con un percorso più approfondito potrà andare a fondo delle cause di questa agitazione.
Cordiali saluti.
Dott. Leonardo Gottardo.
Dott.ssa Elisa Cardani
Psicologo, Psicologo clinico
Cornaredo
Ciao, hai descritto in modo molto puntuale e attento la tua fatica a dormire. Immagino non sia semplice trovarsi sveglio e non sapere bene cosa e come fare per poter riuscire ad addormentarsi e ad avere un sonno di qualità. Condivido con te l’importanza di parlarne innanzitutto con gli adulti che hai accanto e con loro di rivolgerti ad uno psicologo con una specializzazione anche in tecniche di rilassamento, che potrebbe aiutarti a recuperare quella che si chiama "igiene del sonno” e che poi potrebbe aiutarti a capire le motivazioni, le tensioni per cui non riesci a mantenere un regolare ciclo sonno-veglia. Spero di averti lasciato uno spunto utile, un saluto
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno. Mi rendo conto che la sua situazione di insonnia, così prolungata nel tempo, deve essere davvero difficile da gestire e da affrontare. Credo farebbe bene a rivolgersi al suo medico di base, o in alternativa al Servizio di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza del suo territorio. Se ne ha modo e possibilità, ne parli con i suoi genitori; il loro supporto e consenso è infatti fondamentale per la possibilità di una presa in carico. Se ci fossero motivazioni serie che le impediscono di parlarne con i genitori o per i quali loro non acconsentano, si informi presso le strutture pubbliche a sua disposizione, perché alcune di queste hanno la possibilità di fare anche solo qualche colloquio esplorativo senza bisogno del consenso dei genitori. Ad ogni modo, si attivi il prima possibile perché la sua difficoltà di dormire va affrontata il prima possibile, vista anche la sua giovane età.
Per qualsiasi ulteriore indicazione non esiti a contattarmi
In bocca al lupo
Dott.ssa Erika Conversano
Dott.ssa Giuseppina Mangano
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Salve, innanzitutto parla ai tuoi genitori della situazione. Poi consulta il tuo medico di base per escludere cause organiche. Inoltre, un percorso psicologico ti può aiutare ad indagare eventuali pensieri e preoccupazioni che ti tengono sveglio, oltre a trovare un supporto per il disagio che sicuramente provi.
Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Psicologo, Psicologo clinico
Alessandria
Buongiorno, avere un buon equilibrio tra le ore di sonno e le ore di attività è importante e si può facilmente immaginare quando possa essere stressante questo periodo per te. Gli orari di sonno e veglia che racconti sono piuttosto irregolari e sarebbe necessario avere maggiori informazioni rispetto alla quotidianità e le attività svolte. A volte basta individuare e correggere qualche cattiva abitudine e tutto si risolve.
Un caro saluto. Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Dott.ssa Elvira Vitale
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
E' interessante che tu stesso ti rivolga a questo portale, mi sorgono molte domande, ma vado al sodo perché percepisco l'impellenza di una risposta a ciò che ti sta accadendo. Come ti sarai reso conto dall'esperienza che stai facendo, il ritmo del sonno, la sua qualità, la sua durata ed i sogni che facciamo sono tutti molto importanti per il nostro benessere. Per questo, il consiglio principale è quello di parlare con i tuoi genitori o con chi si prende cura di te e chiedere di essere portato da uno/a psicologo/a. Se non sono disponibili a farlo, sappi che anche se sei minorenne puoi rivolgerti tu stesso ad un/a professionista e trovare insieme il modo con cui ti è possibile accedere ad un percorso psicologico (sia economicamente che fisicamente). Per altre informazioni non esitare a contattarmi
Dott.ssa Alessia Foronchi
Psicologo clinico, Psicologo
Pesaro
Buongiorno, bisognerebbe prima di tutto parlare con il tuo medico di base per capire se l'origine del tuo problema è di natura organica o meno. Il fatto che tu riesca ad identificare un periodo così preciso come tre anni fa potrebbe indicare che tu stesso riconosci un evento che ha avuto un impatto importante dal punto di vista psicologico. L'iperattività potrebbe non avere niente a che vedere con il tuo disturbo del sonno, ma per esserne sicuro ti consiglio di parlarne prima con i tuoi genitori - nel caso non ne fossero già a conoscenza - e insieme a loro andare prima di tutto dal medico di base e valutare insieme l'inizio di un percorso psicologico.
Dott.ssa Alessia Foronchi
Dott. Luca Russo
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Varese
Caro Utente, mi dispiace innanzitutto di quello che le accade e accolgo questo suo disagio.
Sicuramente, vivendo la piena adolescenza, potrebbe essersi attivato qualche processo nella pre-adolescenza ( eventi ecc), che ha condizionato il normale ciclo del sonno .
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo che potrà indagare con Lei a livello emotivo cosa accade nel suo funzionamento.
Altresi può chiedere aiuto a dei centri specializzati per i disturbi del sonno .
Le consiglio anche qualche seduta di ipnosi che potrà accompagnarla in questo processo .
Resto a sua completa disposizione .
Un abbraccio forte .
Dr. Luca Russo
Dott.ssa Grazia Chianetta
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Chissà quanta fatica fai?! Mi spiace!
Dovresti andar dal medico di base innanzitutto, se non sei già andato e lui/ lei ti dirà il da farsi e se è il caso di iniziare un percorso psicologico.
Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Questa situazione di insonnia prolungata potrebbe essere esaminata da una prospettiva psicologica sistemico relazionale, la quale considera l'individuo come parte di un sistema più ampio, che includerebbe la famiglia, la scuola e altri contesti sociali.
Potrebbe essere utile esplorare se ci sono dinamiche familiari o scolastiche che potrebbero influenzare il tuo sonno. Ad esempio, potresti sentirti stressato o ansioso riguardo a qualcosa che sta accadendo in famiglia o a scuola, e questo potrebbe contribuire alla tua insonnia. Un terapeuta potrebbe aiutarti ad esplorare queste dinamiche e ad individuare strategie per affrontarle in modo più salutare.
Inoltre, potrebbe essere utile valutare il tuo stile di vita e le abitudini quotidiane, come ad esempio l'attività fisica, l'alimentazione e l'uso dei dispositivi elettronici prima di dormire. Anche una corretta routine del sonno potrebbe essere importante per favorire un riposo adeguato.
Infine, potrebbe essere utile parlare con uno specialista del sonno per valutare se ci potrebbero essere eventuali disturbi del sonno sottostanti che potrebbero essere trattati. In ogni caso, è importante affrontare questa situazione con l'aiuto di professionisti qualificati per poter trovare una soluzione adeguata. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
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Dott. Daniele Morandin
Psicologo, Psicologo clinico
Monfalcone
Buongiorno,
Mi spiace sinceramente per quello che stai attraversando da ormai 3 anni.
Dal testo che hai scritto, non ho compreso se ne hai già parlato con i tuoi familiari e/o con qualcuno?


Per stabilire se si tratti di insonnia e capire gli effetti che questo ha su di te, è necessario intraprendere un percorso psicologico.
Resto disponibile qualora ne sentissi il bisogno.
Un caro saluto, Dott. Daniele Morandin
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, potrebbe andare in un laboratorio del sonno, si trova in molte università.
Da lì potrebbe farsi valutare la qualità del suo sonno. Successivamente potrebbe quindi avvalersi della terapia farmacologica prescritta dallo psichiatra e una psicoterapia strutturata per il suo disturbo.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente,

condivido in larga parte quanto espresso dai colleghi, poiché le loro osservazioni riflettono un approccio rispettoso e professionale verso il tema da lei sollevato.

Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Dott.ssa Gaia Evangelisti
Psicologo, Psicologo clinico
Genzano di Roma
Salve, mi dispiace molto che lei stia vivendo questa difficoltà con il sonno. È davvero frustrante quando si è intrappolati in un ciclo di insonnia e la fatica di dormire durante la notte comincia a influire su tutta la tua routine.

Ci potrebbero essere varie ragioni per cui ha questo tipo di problema, come un disturbo del sonno, ansia, stress o anche un ritmo circadiano non regolare.

Quello che descrive con l'iperattività e l'incapacità di stare fermo potrebbe essere anche legato a livelli di ansia. Quando siamo ansiosi, il nostro corpo produce adrenalina, che ci tiene svegli e attivi anche quando il nostro cervello vorrebbe riposare.

La situazione che descrive potrebbe anche avere un impatto emotivo. Parlare con uno/a psicologo/a potrebbe aiutarla a capire meglio cosa sta succedendo e a sentirsi meno solo in questa difficoltà. Questo unito anche al parere di un medico specializzato nel trattamento del sonno.

La cosa più importante è non ignorare il problema, perché il sonno è essenziale per la nostra salute fisica e mentale.
Se sentisse la necessità di un supporto, rimango a disposizione.

Un caro saluto.

Dott.ssa Gaia Evangelisti, Psicologa.
Buongiorno o buonasera anche a te, inizio dicendo che problemi di questo genere alla tua età e per la tua generazione sono tristemente più comuni di quanto si pensi (anche con l'intensità che descrivi tu).
Ciò non significa che sia da prendere sotto gamba ma non bisogna fare l'errore di andare nel panico. D'altronde sforzarti di prendere sonno aumenterebbe solo l'ansia, l'agitazione e quindi comporterebbe soltanto una maggiore fatica nell'addormentarsi.
Esistono moltissime tecniche per il rilassamento, molti accorgimenti che si possono prendere ma più di ogni altra cosa andrebbero indagate le ragioni profonde. Cosa scatta in te durante i "normali" orari del sonno? Da cosa nasce questo blocco? Tutto questo richiede molto tempo e, certamente, la voglia di guardarsi dentro per potere scoprire qualcosa che magari non piace di noi stessi e del nostro passato.
Il consiglio è ovviamente quello di ritagliarci un momento per indagare questi aspetti con più calma ma nell'immediato ti consiglierei degli esami medici giusto per escludere la possibilità di qualche problema organico.
Data l'età ti consiglio vivamente di parlarne con i tuoi genitori o, se non ti senti a tua agio, di parlarne direttamente con il tuo medico curante. Lui o lei sapranno indirizzarti verso il o la professionista più indicato/a.
Dott.ssa Anna Bruti
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
San Benedetto del Tronto
Buongiorno,
comprendo quanto questa situazione possa essere faticosa e frustrante. Il suo ritmo sonno-veglia sembra molto alterato, e potrebbe trattarsi di un disturbo del sonno legato al ritmo circadiano o a uno stato di iperattivazione psicofisica. Sarebbe importante valutare con uno specialista (come un neuropsichiatra infantile o uno psicologo dell’età evolutiva) le possibili cause alla base di questa difficoltà e individuare strategie adatte alla sua età e situazione.

Nel frattempo, provi a mantenere orari regolari (anche nei weekend), evitare schermi la sera, ridurre stimoli attivanti nelle ore serali e creare un rituale rilassante prima di andare a letto. Ma il passo più utile è parlarne con un professionista: non è solo, e può ricevere un aiuto concreto.
Dott.ssa Cecilia Mancini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Ciao,
grazie per aver scritto e raccontato come ti senti. È molto importante che tu abbia avuto il coraggio di chiedere aiuto.

Da quello che descrivi, il tuo ritmo sonno-veglia è molto sfasato ormai da tempo, e il fatto che tu non riesca a dormire nemmeno quando sei stanco o hai dormito poco il giorno prima fa capire che il tuo corpo e la tua mente sono “bloccati” in una modalità di iperattivazione. Questo può succedere per tanti motivi diversi: stress, ansia, uso eccessivo di schermi e dispositivi elettronici, abitudini che si sono consolidate nel tempo, oppure difficoltà più profonde che sarebbe importante esplorare.

Non è una situazione che devi affrontare da solo. Ti consiglio davvero di parlarne con un adulto di riferimento (genitori, insegnanti, medico di famiglia) e chiedere un aiuto professionale: ci sono percorsi che possono aiutarti a ristabilire un ritmo più sano e a capire meglio cosa stia succedendo.

Nel frattempo, prova a:
- ridurre l’uso di schermi la sera
- creare una routine serale rilassante
- evitare caffeina, zuccheri e stimolanti
- muoverti durante il giorno (sport, camminate)
- non restare a letto se non riesci a dormire: alzati, fai qualcosa di tranquillo, poi torna a letto.

Suonerò ripetitiva: la cosa più importante è parlarne con qualcuno e non restare da solo con questo problema, che con l’aiuto giusto si può assolutamente affrontare.

Ti faccio un grande in bocca al lupo!
Dr.ssa Cecilia Mancini
Salve, grazie per aver condiviso il suo vissuto.
I problemi di insonnia si manifestano con difficoltà ad addormentarsi, difficoltà a mantenere il sonno, sonno non ristoratore e svegli precoci. Le cause possono essere psicologiche (stress, ansia, depressione), fisiche (dolori, patologie mediche), legate a fattori ambientali o a cattive abitudini di sonno. Le conseguenze includono stanchezza diurna, irritabilità, problemi di concentrazione, riduzione della produttività. Potrebbe iniziare un percorso per capirne bene le cause. Resto a sua disposizione.
Dott.ssa Maria Aurora Farris
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile,
la ringrazio per aver condiviso con sincerità e coraggio il disagio che sta vivendo riguardo al suo sonno. Comprendo quanto possa essere difficile e frustrante affrontare questa situazione, soprattutto quando perdura da così tanto tempo e interferisce con la sua quotidianità.
Il sonno svolge un ruolo fondamentale nel nostro benessere fisico, emotivo e cognitivo, specialmente durante l’adolescenza, un periodo di grandi trasformazioni e sviluppo personale. Le difficoltà che descrive, come l’incapacità di dormire di notte, l’iperattività e la difficoltà a stare ferma, sono segnali importanti che meritano un’attenzione seria e professionale.
Spesso, quando il sonno si altera in modo prolungato, può riflettere non solo un disagio fisico, ma anche emotivo e psicologico. Possono esserci diversi fattori coinvolti, come stress, ansia, cambiamenti ormonali, o difficoltà legate alla gestione delle emozioni.
Le consiglio caldamente di parlarne con una figura adulta di riferimento — come un genitore, un insegnante o un medico — e di valutare insieme la possibilità di intraprendere un percorso di supporto psicologico. Uno psicologo può offrirle uno spazio sicuro e riservato in cui esplorare ciò che sta vivendo, capire meglio le cause di questo disagio e accompagnarla nella ricerca di strategie personalizzate per ritrovare un equilibrio nel sonno e nel benessere generale.
Chiedere aiuto è un segno di forza e di cura verso sé stessi, non un segno di debolezza. È importante non rimanere soli di fronte a queste difficoltà, perché con il giusto supporto è possibile migliorare la qualità del sonno e, di conseguenza, la qualità della vita.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o per supportarla nella ricerca di un percorso adeguato alle sue esigenze.

Un cordiale saluto,

Aurora
Dott. Diego Gitano
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Napoli
Salve, questa situazione può essere molto faticosa per lei. È importante innanzitutto escludere eventuali condizioni mediche che possano influire sul sonno, approfondendole con uno specialista. Se questo aspetto viene chiarito, può essere utile rivolgersi a uno psicologo: difficoltà persistenti nel dormire, soprattutto quando compaiono in modo marcato durante il periodo scolastico e si accompagnano a stati di iperattività, possono essere segnali di tensioni emotive o di un disagio interiore. Il fatto che lei abbia già riconosciuto e descritto queste difficoltà è un primo passo importante: poterle esplorare con uno psicologo può essere un sostegno chiave per ritrovare il benessere psicofisico. Un caro saluto, Dott. Diego Gitano- Psicologo Napoli

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