Buongiorno a tutti. Ho 50 anni, sposato, un figlio piccolo, lavoro stabile e questa è la seconda vol

23 risposte
Buongiorno a tutti. Ho 50 anni, sposato, un figlio piccolo, lavoro stabile e questa è la seconda volta che mi capita di svegliarmi di notte avendo la sensazione di mancanza di respiro e dolore alle gambe.
La prima volta mi è successa circa 7/8 mesi fa e avevo associato la cosa ad un raffreddore con mal di gola ma gli episodi di mancanza d'aria con risvegli notturni mi fecero propendere per qualcosa legato all'ansia. Da premettere che ne allora ne adesso ho cose o situazioni che possono crearmi particolare stress o generare ansia. Durante i primi episodi un amico farmacista mi consigliò di provare a prendere Ansiodep compresse le sera ed effettivamente dopo nemmeno una settimana tutto tornò alla normalità. Adesso sta succedendo la stessa cosa, stanotte mi son svegliato di scatto con sensazione di mancanza d'aria, respiro corto, dolore alle gambe e come allora ho mal di gola e lieve raffreddore. Non riuscendo a riprendere sonno per questa sensazione che avevo, stanotte ho ripreso due compresse di ansiodep e dopo un ora è rientrato tutto e mi sono addormentato. Stamattina il farmacista non avendo ansiodep mi ha consigliato Ansioten orosolubile dicendo che più o meno è la stessa cosa.
Mi potreste dare qualche consiglio su come muovermi? Secondo Voi potrebbe essere realmente ansia?
Grazie in anticipo per le eventuali risposte e suggerimenti.
Salve guardi io sono una psicoterapeuta
L'ansia può dare questi sintomi e pure di più.. Ma prima di prendere farmaci le consiglio di fare qualche indagine magari parlandone con suo medico di base potrebbero essere apnee notturne
Solo dopo .. può secegliere la strada da seguire
Esistono molte tecniche e trattamenti per comprendere e alleviare ansia..ma è necessario fare una diagnosi certa per stabilire il trattamento
In bocca al lupo
Dott.ssaLorenzini Maria santa psicoterapeuta

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Dott.ssa Elisa Taverniti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno,
da quanto descrive, i sintomi che riporta — risvegli notturni improvvisi con sensazione di mancanza d’aria, dolore alle gambe, difficoltà a riaddormentarsi — possono effettivamente essere correlati a una manifestazione ansiosa, in particolare a episodi di ansia notturna o attacchi di panico nel sonno. Tuttavia, è sempre opportuno escludere preliminarmente eventuali cause mediche, rivolgendosi al proprio medico di base o a uno specialista per una valutazione clinica accurata.

Una volta escluse cause organiche, il passo successivo utile è quello di approfondire gli aspetti psicologici sottostanti. Spesso, l’ansia non si manifesta solo in presenza di situazioni stressanti evidenti, ma può emergere anche quando ci sono tensioni interiori, preoccupazioni o cambiamenti di vita che non sempre vengono percepiti consapevolmente.

Un percorso di colloqui psicologici o di psicoterapia potrebbe aiutarla a comprendere meglio le radici di questi episodi, a riconoscere i segnali precoci dell’ansia e a sviluppare strategie efficaci per gestirla, migliorando così la qualità del sonno e il benessere generale.

Le suggerisco, pertanto, di valutare la possibilità di fissare un primo incontro con uno psicologo o psicoterapeuta per un colloquio conoscitivo: sarà un’occasione per esplorare insieme la natura di questi sintomi e definire il percorso più adatto a lei.

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o per accompagnarla in questo processo di approfondimento e di cura.

Un cordiale saluto,
Dott.ssa Elisa Taverniti
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buongiorno,

da ciò che descrive, gli episodi di risveglio notturno con sensazione di mancanza d’aria, respiro corto e dolori muscolari possono effettivamente essere associati ad uno stato d’ansia, anche quando non si percepiscono motivi di stress apparenti. Talvolta, infatti, il corpo manifesta tensioni o preoccupazioni che non arrivano a livello consapevole, ma si esprimono attraverso sintomi fisici, soprattutto durante la notte quando le difese razionali si abbassano.

Detto questo, è importante non trascurare anche la componente fisica: alcuni sintomi, come la mancanza di respiro o i dolori alle gambe, possono avere origini organiche (respiratorie, circolatorie o muscolari). Sarebbe quindi utile parlarne con il proprio medico curante per escludere eventuali cause fisiologiche.

Se, una volta escluse queste, il problema dovesse ripresentarsi, potrebbe essere utile approfondire la dimensione psicologica, magari con un percorso di supporto psicoterapeutico. In questo modo sarebbe possibile comprendere meglio cosa il corpo sta cercando di comunicare e imparare strategie per gestire l’ansia in modo più stabile e duraturo, senza dipendere da integratori o rimedi momentanei.

In ogni caso, il consiglio è di rivolgersi a uno specialista per un approfondimento personalizzato.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa – Psicoterapeuta – Sessuologa
Dott.ssa Cristina Sinno
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Buongiorno caro utente, ciò che descrive: il risveglio improvviso con mancanza d’aria, il dolore corporeo e il senso di allarme, è un’esperienza che può generare molta preoccupazione, soprattutto quando sembra non avere una causa chiara o evidente. È comprensibile domandarsi se possa trattarsi di ansia, anche in assenza apparente di eventi stressanti. A volte, infatti, il corpo può “parlare” prima della nostra consapevolezza, esprimendo un disagio che non sempre si lascia afferrare con la razionalità.
Il suo vissuto merita ascolto e spazio, al di là della semplice risposta sintomatica. Se lo desidera, possiamo lavorare insieme per esplorare il senso di questi episodi, in un tempo e in un luogo in cui lei possa sentirsi accolto, senza dover "dimostrare" nulla.
Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda, sono disponibile anche per terapie online.
Un cordiale saluto, d.ssa Cristina Sinno
Dott.ssa Annarita Candelli
Psicologo, Psicoterapeuta
Taranto
Prima verifichi se soffre di apnee notturne, reflusso o altre condizioni mediche.
Se dovessero escludere situazioni mediche e la situazione persiste anche dopo il periodo di cambio stagione allora si rivolga ad uno psicoterapeuta per capire se si tratta di ansia.
Dott.ssa Melissa Angelini
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Torino
Buongiorno, capisco bene la preoccupazione che può suscitare un episodio come quello che descrive, soprattutto quando si manifesta improvvisamente durante il sonno e coinvolge la respirazione.
Da ciò che racconta, mi sembra che gli episodi abbiano alcune caratteristiche che potrebbero effettivamente far pensare a un meccanismo ansioso — ad esempio il risveglio improvviso con sensazione di mancanza d’aria, il respiro corto, il sollievo ottenuto dopo l’assunzione di un calmante a base di estratti naturali o integratori ansiolitici leggeri.
Le consiglierei, come primo passo, di parlarne con il suo medico di base: un controllo medico permette di escludere con sicurezza eventuali cause organiche. Se l’aspetto fisico risulta nella norma, può avere senso esplorare la componente ansiosa con uno psicoterapeuta, che la aiuti a comprendere da dove nasca questa attivazione notturna e che la indirizzi, qualora lo ritenesse necessario, al consulto con uno specialista psichiatra. Spesso, infatti, anche quando “non ci sentiamo stressati”, il corpo può manifestare tensioni o preoccupazioni non pienamente consapevoli.
Provi ad annotare gli episodi (quando accadono, che sintomi compaiono, quanto durano): può essere un utile materiale da portare al medico o al terapeuta. Un caro saluto
Dott.ssa Beatrice Merolla
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buongiorno, mi dispiace molto per quanto le sta accadendo. Immagino quanto possa sentirsi turbato e preoccupato, avvertire mancanza d'aria durante la notte è sicuramente un'esperienza traumatica. Penso che la sua intuizione e l'indicazione del farmacista, entrambe concordanti, possano essere corrette. Tuttavia è opportuno consultare anche il medico di base ed escludere cause di natura organica o dovute ad alterazioni fisiche. Penso che i disturbi d'ansia, spesso subdoli e apparentemente privi di causa, siano i candidati principali per definire quello che le sta accadendo. A volte, non ci concediamo la possibilità di esprimere il nostro disagio e le nostre angosce alla luce del sole, durante le ore diurne. La vita ci travolge, gli impegni hanno la priorità e dimentichiamo di volgere lo sguardo a noi stessi. L'ansia, che non è una nemica, ma più un impianto di allarme, inizia a suonare, a svegliarci, in questo caso nel cuore della notte, con varie intensità. Serve prestarle attenzione e interrogarci su quello che vuole comunicarci. Un percorso di psicoterapia può aiutarla a far emergere quello che l'ansia cerca di segnalarle. Le auguro che questo sintomo possa ridimensionarsi fino a scomparire e che lei possa riposare con più serenità. BM
Dott.ssa Claudia Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta
Frascati
Buongiorno, io credo,.che se lei pensa.che ci.sia la possibilità che i suoi disturbi del.sonno siano.legati all'ansia, sarebbe bene provare ad indagare cosa la.potrebbe preoccupare.
Ha scritto che ha un bino di un anno, questo ha sicuramente modificato la sua vita...
Le.consiglio di approfondire eventuali cause
Resto a disposizione
Un saluto
Claudia m
Dott.ssa Elena Zezza
Psicoterapeuta, Psicologo
Laveno-Mombello
Buongiorno, potrebbe essere un disturbo d'ansia ma andrebbe indagato ulteriormente. Di sicuro prendere dei farmaci al bisogno, non le farà sentire il sintomo, ma non le cura le cause. A volte abbiamo sintomi e fatichiamo a capirne il significato perché apparentemente sembra sia tutto nella norma, ma se così fosse, non avremmo i sintomi.
In caso voglia occuparsi del suo benessere, gli psicoterapeuti sono quei professionisti che si occupano di ansia.
Dott.ssa Giulia Diener
Psicoterapeuta, Psicologo
Napoli
Buongiorno, i sintomi che descrive potrebbero essere indicativi di uno stato d'ansia, tuttavia le consiglio di consultare innanzitutto il suo medico di base per comprendere insieme a lui se possono esserci cause di tipo fisico, una volta escluse quelle può decidere di iniziare un percorso terapeutico per lavorare sull'ansia. Talvolta anche se non ci sono eventi stressanti in quel momento può accadere che l'ansia arrivi per invitarci a lavorare su qualcosa che in noi è rimasto irrisolto.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Giulia Diener
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, descrive un insieme di sintomi che, pur comparendo apparentemente “senza motivo”, possono essere legati a una risposta ansiosa notturna. La sensazione di mancanza d’aria, il risveglio improvviso, il dolore muscolare alle gambe e la difficoltà a riaddormentarsi sono segnali che il corpo lancia quando qualcosa non è completamente elaborato o tenuto sotto controllo dalla coscienza durante la giornata. Anche in assenza di eventi stressanti evidenti, l’ansia può manifestarsi in modo “somatico”, cioè attraverso il corpo, specialmente durante il sonno, quando le difese razionali si abbassano. In psicoterapia umanistica o con l’approccio dell’analisi bioenergetica si considera che, spesso, l’organismo anticipa con il sintomo ciò che la mente non riconosce ancora come fonte di tensione. Il corpo parla per primo. È positivo che lei stia osservando il proprio stato e cercando di comprenderlo con attenzione. Tuttavia, l’uso diretto di integratori o rimedi consigliati da un farmacista, pur se a base naturale, non va mai sostituito a un’indagine approfondita. I sintomi notturni, se persistenti, meritano una valutazione medica per escludere cause fisiologiche come apnee notturne, disturbi respiratori o problemi circolatori, che in alcuni casi possono sovrapporsi all’ansia. Parallelamente, consideri l’opportunità di confrontarsi con uno psicologo psicoterapeuta per esplorare, anche attraverso tecniche come la Mindfulness o l’EMDR, eventuali tensioni profonde o vissuti emotivi non ancora consapevoli. La prevenzione passa anche dall’ascolto del proprio corpo, senza attendere che i segnali si intensifichino. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Valeria Filippi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
San Donato Milanese
Gentile utente, i sintomi che riferisce potrebbero essere associati a un quadro di ansia, è anche molto tipico non riuscire a trovare una causa specifica in questi casi. Quello che le consiglio è di rivolgersi a uno psicologo che possa aiutarla a comprendere quello che accade, anche facendo una diagnosi differenziale e avendo modo di conoscere la sua storia. Il solo farmaco non è sufficiente per lavorare sul problema alla base.
Le auguro il meglio
Dott.ssa Filippi
Dott.ssa Silvia Turri
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, capisco la difficoltà nel comprendere questo sintomo. Le confermo che alcuni disturbi del sonno e in generale disturbi somatici possono avere una causa ansiosa. In caso fosse così, le compresse possono assolutamente aiutarla sul momento ma non la aiutano a prendersi cura dei motivi che hanno portato allo sviluppo di questo sintomo. é possibile che si muovano dinamiche inconsce dentro di lei che non le rendono consapevole una situazione d'ansia che però magari invece sperimenta. Quello che le posso suggerire è un percorso di psicoterapia finalizzato alla comprensione e alla risoluzione dei sintomi ansiosi. Se lo desidera, io sono psicologa psicoterapeuta e mi occupo di disturbi d'ansia; ricevo su Milano e online.
Prima di fare un’ipotesi di malessere psicologico bisogna escludere se ci sono fattori organici che possono incidere. È una buona occasione per farsi un check up , una serie di accertamenti clinici per avere un quadro completo del suo stato di salute. Soprattutto visto che questi episodi di risveglio notturno si sono ripetuti e spesso connessi a sintomi di raffreddamento. Lo stesso dicasi per il dolore alle gambe. Non si limiti ad eliminare il sintomo che è un segnale che il corpo le sta inviando. Consulti il medico di base. Se con le analisi, il colloquio con il medico verranno esclusi i fattori organici poi ne riparleremo. Dottoressa Caldarese Immacolata
Dott.ssa Vanessa Buono
Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Buon pomeriggio, capisco bene la sua preoccupazione, soprattutto quando episodi del genere la svegliano di notte e provocano quella spiacevole sensazione di mancanza d’aria.
Dai sintomi che descrive , effettivamente è possibile che ci sia una componente ansiosa o un disturbo del sonno. Tuttavia, poiché si tratta di episodi già avvenuti a distanza di alcuni mesi e accompagnati anche da sintomi fisici, sarebbe opportuno non limitarsi all’ipotesi dell’ansia senza prima escludere eventuali cause fisiche.
Le suggerirei di procedere per gradi, iniziando con un consulto dal medico di base, che potrà valutare se sono necessari approfondimenti di altro tipo. È inoltre importante evitare di assumere prodotti o integratori come quelli che cita senza un parere medico, perché potrebbero attenuare i sintomi ma rendere più difficile comprendere, e di conseguenza trattare, la causa reale.
Dal punto di vista psicologico, anche in assenza di stress evidente, il corpo può manifestare tensioni o ansie latenti. Capita spesso a persone che hanno una vita ricca di impegni e responsabilità, che durante il giorno “reggono bene”, ma che di notte rilasciano ciò che è rimasto trattenuto. La sensazione di mancanza d’aria, in questo senso, potrebbe essere l’espressione fisica di uno stato di iperattivazione del sistema nervoso, non sempre percepito come ansia durante la giornata.
Le suggerirei, quindi, di osservare il corpo durante la giornata, per notare se tende a trattenere il respiro o a mantenere tensioni muscolari (soprattutto in spalle, torace e addome). Brevi esercizi di respirazione diaframmatica o momenti di rilassamento consapevole possono essere molto utili.
Infine le consiglierei di riflettere su eventuali cambiamenti recenti, anche positivi, nella sua vita come, ad esempio, nuove responsabilità, impegni familiari, modifiche nello stile di vita o nella salute. Anche esperienze apparentemente neutre o piacevoli possono generare stress. Eventualmente, valuti anche la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico che potrebbe aiutarla a comprendere meglio il legame tra corpo, emozioni e sonno e a imparare strategie per gestire questi episodi.
Non si allarmi ma presti ascolto ai segnali del corpo: spesso sono un invito a rallentare e ritrovare equilibrio.
Cordiali saluti
Dott.ssa Monica Grassi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Dalla descrizione sembra effettivamente un attacco di ansia/panico trattabile con la psicoterapia che suggerisco. Alcune soluzioni come questi farmaci e integratori che ha indicato possono essere utili nella fase acuta del sintomo ma non sono risolutivi della problematiche che potrebbe ripresentarsi. Se lo ritiene sono a sua disposizione per un approfondimento.
Dott.ssa Claudia Lotti
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera,
è importante, prima di tutto, escludere cause mediche: le sensazioni di mancanza d’aria o dolore alle gambe possono avere anche origini fisiche, quindi un controllo dal medico di base è sempre consigliato. Se gli accertamenti risultano nella norma, è possibile che si tratti di manifestazioni somatiche legate all’ansia o a tensioni accumulate. In quel caso può essere utile lavorare sulla gestione dello stress, sul rilassamento e valutare, se gli episodi persistono, un supporto psicologico per comprendere meglio cosa li scatena.
Dott.ssa Francesca Murgia
Psicoterapeuta, Psicologo, Neuropsicologo
Padova


Buongiorno,
i sintomi che descrive — risvegli notturni con sensazione di mancanza d’aria, dolore alle gambe e difficoltà a riaddormentarsi — possono avere diverse origini, sia fisiche che psicologiche. È importante, prima di tutto, escludere eventuali cause organiche(respiratorie, cardiache o metaboliche) rivolgendosi al medico di base, soprattutto se gli episodi si ripetono.

Detto questo, è anche vero che episodi di ansia notturna o attacchi di panico nel sonno possono manifestarsi con sintomi simili: respiro corto, sensazione di soffocamento, tensione muscolare o dolore agli arti, risveglio improvviso e paura. Anche in assenza di stress apparente, il corpo può “somatizzare” tensioni non riconosciute durante la giornata.

Un percorso psicologico può aiutare a comprendere e gestire meglio questi segnali, imparando tecniche di respirazione e rilassamento, oltre a esplorare eventuali fattori sottostanti.

Nel frattempo, può essere utile curare l’igiene del sonno (orari regolari, evitare stimolanti la sera, ridurre schermi prima di dormire) e annotare eventuali pensieri o sensazioni che precedono gli episodi.

Resto a disposizione se desidera approfondire l’aspetto psicologico di questi episodi o capire insieme se possa trattarsi di ansia notturna.

Un caro saluto,
Dott.ssa Francesca Murgia – Psicologa Psicoterapeuta


Dott.ssa Elisa Fedriga
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Iseo
Buongiorno,
Potrebbe essere ansia. Le chiedo però se per lei è importante sapere, se effettivamente è ansia o altro e quanto questo incida sulla decisione di prendersi cura di se.
Dott.ssa Serena Bosco
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buongiorno, si potrebbero essere sintomi ansiosi. Ha avuto cambiamenti di vita che le causano particolari preoccupazioni in questo ultimo periodo?
Dott.ssa Vanessa Ferri
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Navacchio
Gentile Utente,
l'ansia spesso non è collegata a qualcosa che individuiamo a livello conscio, a qualche evento in particolare e quello che descrive sembra proprio un attacco di ansia notturno.
Magari la concomitanza con sintomi influenzali ha portato ad accentuare i sintomi psicosomatici, ma pare evidente che sarebbe auspicabile indagare meglio che succede a livello inconscio. Il mio suggerimento è quello di individuare un professionista e incominciare un percorso di conoscenza di sé.
In bocca al lupo!
Dr.ssa Vanessa Ferri
Dott.ssa Cecilia Cicchetti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,
i sintomi che descrive possono avere una componente ansiosa, ma è importante escludere prima cause fisiche con il medico. In ottica psicodinamica, questi episodi possono esprimere tensioni o conflitti emotivi non pienamente consapevoli. Oltre al sollievo farmacologico, un breve percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla a comprendere meglio l’origine di questi vissuti e prevenirne il ripetersi.
Dott. Nicolò Paluzzi Monti
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Firenze
Gentile signore,
i sintomi che descrive — mancanza di respiro, risvegli notturni improvvisi, dolori muscolari e respiro corto — possono effettivamente avere una componente ansiosa, soprattutto quando si presentano in assenza di cause mediche evidenti e si accompagnano a uno stato di allerta o paura. È importante, tuttavia, che prima di attribuire tutto all’ansia, escluda con il suo medico eventuali motivi fisici legati al sonno, alla respirazione o alla circolazione.

Quando tutto sembra in ordine ma il corpo continua a “parlare” attraverso sintomi come questi, può essere utile interrogarsi su ciò che il corpo sta cercando di comunicare. A volte l’ansia non nasce da uno stress evidente, ma da tensioni più sottili, accumulate nel tempo, o da bisogni emotivi non ascoltati.

Può chiedersi: “In che momenti della mia giornata mi sento più contratto o preoccupato, anche senza un motivo apparente?” o “Cosa potrebbe starmi chiedendo il mio corpo attraverso questi risvegli notturni?”.

Un percorso di psicoterapia può aiutarla a comprendere il significato di questi episodi, imparando strategie di gestione dell’ansia e di ascolto del proprio corpo più efficaci e durature rispetto ai soli rimedi farmacologici.

Se lo desidera, possiamo parlarne insieme per capire come affrontare in modo personalizzato questi episodi di ansia notturna e ritrovare una sensazione di calma e fiducia nel suo equilibrio interiore.

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