Salve,sono 5 anni ke assumo daparox x ansia e attacchi di panico lievi,peso 40 kg e ho 28 anni e sic

52 risposte
Salve,sono 5 anni ke assumo daparox x ansia e attacchi di panico lievi,peso 40 kg e ho 28 anni e siccome con 10 gocce mi sentivo intontita e assonnata il mio medico mi ha consigliato di prenderne 8 la sera. Diciamo ke nn ho più avvertito nulla. E ho incominciato e vedere molti miglioramenti. Solo che ultimamente mi rendo conto ke sn diventata particolarmente sensibile soprattutto se qualcuno mi offende non riesco a trattenere le lacrime e mi rattristo,sembra ke io abbia poche energie,un pó stanca e forse anche stressata. Vorrei capire se è solo un periodo di stress. O essendo ke assumo sempre questa dose minima da un pó di anni...sia andata in assuefazione? Avrei bisogno di un consulto. Solo che sono anni ormai che non consulto nessun dottore. Ma solo il mio medico base. Ringrazio. Per le risposte.
Dott.ssa Caterina Cresciullo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Vallo della Lucania
Gentile Signorina, prima della situazione ansia e attacchi di panico, pur non avendo riferimenti dell altezza mi soffermerei sulla situazione peso...potrebbe ricollegarsi alla stanchezza e alle poche energie...Le consiglio di portare avanti la sua idea di richiedere un consulto specialistico per i farmaci e intraprendere contemporaneamente una psicoterapia per indagare a fondo sulla sintomatologia...cosa le è successo all eta di 22/23 anni tanto da portarla all assunzione di psicofarmaci? quali difficoltà esistenziali le si sono presentate? resto disponibile per eventuali dubbi o chiarimenti.
Cordialmente.

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Dott.ssa Nunzia Alessandra Losignore
Psicologo, Psicoterapeuta
Bari
Gentile utente, i sintomi riportati: ansia, attacchi di panico ma anche il peso corporeo che per una altezza media per la sua etá sembra insufficiente, possono essere l'espressione di una sofferenza emotiva che purtroppo i farmaci possono solo tamponare. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta della sua cittá a cui poter fornire maggiori elementi della sua personalissima esperienza di vita. Quando é cominciata l'ansia che succedeva nella sua vita? I sintomi sono l'espressione di una sofferenza sia in ambito medico che in quello psicologico. I farmaci possono aiutare ma non rappresentano la soluzione. Uno psicoterapeuta potrá guidarla e sostenerla nel percorso di risoluzione del suo disagio. Un grande in bocca al lupo! Cordialmente. N.A. Losignore
Dr. Massimo Carlo Mauri
Psichiatra, Psicoterapeuta
Milano
Va rivista un po' tutta la situazione !
Dott. Rocco de Filippis
Psichiatra, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Signora,
se vuole possiamo inquadrare adeguatamente la situazione. Sono a Sua disposizione se vuole parlarne di persona.
Cordialmente La saluto
Dott.ssa Daniela Russo
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, è difficile dire se si tratti di un periodo di stress, anche perché questo periodo sembra avere un esordio lontano, parla di cinque anni fa. Il farmaco non è la soluzione del malessere, forse nel suo caso ha solo coperto qualcosa che oggi si sta manifestando con maggiore insistenza. Dovrebbe parlarne con uno psicoterapeuta, il consulto con il medico di base in questo caso non basta. Rimango a disposizione per chiarimenti.
Cordialmente
Daniela Russo
Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
Buongiorno. I colleghi sopra hanno già espresso dei consigli rispetto al quadro della sua giovane vita, già però significativamente toccata. Aggiungo, soltanto, che la difficoltà di fidarsi realmente di qualcuno non può colludere con le fantasie di onnipotenza.. Se non vuole farsi aiutare personalmente le chiedo di riflettere su un percorso di terapia familiare. Consideri la domanda di aiuto
Dott.ssa Alexandra Benvenuti
Psicoterapeuta
Genova
Buongiorno,
È importante che il percorso farmacologico sia seguito da uno specialista, a volte è necessario modificare non solo il dosaggio ma il farmaco, in base alla diagnosi e ai sintomi.
Utile certamente anche associare un percorso psicoterapico atto a inquadrare le radici del suo malessere, considerata in primis la sua giovane età.
Restando a disposizione, cordiali saluti
Dott.ssa Ilaria Nacciarone
Psicologo, Psicoterapeuta
Napoli
Salve. Certamente è opportuno richiedere un consulto specialistico in merito alla terapia farmacologica che lei assume , per valutare la possibilità di assuefazioni , effetti collaterali, ecc.
Posto ciò credo che oltre alla terapia farmacologica sia importante affiancare la psicoterapia che le permetterebbe di arrivare alla comprensione della profonda radice dei suoi attacchi d'ansia . Saluti!
Buonasera, certamente è fondamentale il consulto con uno psichiatra per verificare la necessità, il tipo e il dosaggio dei farmaci. Ma soprattutto, le consiglio una psicoterapia corporea di orientamento reichiano (W. Reich), attraverso la quale comprendere le radici profonde del suo malessere e risolverlo.
Purtroppo i farmaci possono solo tamponare, ma non riescono a risolvere.
Le faccio i miei migliori in bocca al lupo!!
Dr. Riccardo Angeletti
Psicologo, Psicoterapeuta
Città di Castello
Buongiorno!!! Per capire quello che sta vivendo, se è stress o altro, sarebbe opportuno andare a consultare uno specialista (psicoterapeuta o psichiatra). Di tutti i sintomi che descrive mi ha colpito il suo peso pari a 40 kg che per una donna di 28 anni può essere indice di eccessiva magrezza. Come sono i valori della sua tiroide? Ha paura di ingrassare e per questo mangia poco? Ha un peso così basso nonostante mangia regolare?
La terapia e' sicuramente adeguata , . mi sembra pero ' che nel corso degli anni , gli avvenimenti possano concorrere a variare comunque il tono dell' umore, ma questo rientra nella componente normale della esperienza umana ..dopo un tempo cosi lungo e 'pero indispensabile una rivalutazione con colloquio approfondito .
Dott.ssa Rossana Centis
Psicoterapeuta, Cardiologo, Geriatra
Torino
Anche io come i colleghi che hanno già risposto, sono colpita dalla manifestazione fisica che nel sui caso la porta ad essere nettamente sottopeso ... credo che il suo disagio abbia radici antiche, che vanno esplorate in un percorso psicoterapeutico, in una relazione terapeutica dove possa trovare sostegno e possibilità di e di reintegrazione personale; cosicchè lei possa trovare uno stato di benessere ed equilibrio stabili e duraturi
La prima cosa che mi sentirei di consigliare è quella di prenotare una visita con uno specialista psichiatra per avere un panorama sulla situazione.
Sembrerebbe riportare nell’attualità sintomi della sfera depressiva.
A disposizione.
Dott. Emanuele Grilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve, da quello che scrive penso che le sue condizioni mediche generali complichino ulteriormente un quadro psicologico che potrebbe essere dominato da una condizione depressiva sottostante. lei è una donna molto giovane, si faccia aiutare e chieda presto un consulto presso uno psichiatra con competenze psicoterapeutiche. sono certo che troverà immediato sollievo. Cordiali Saluti. Dottor Grilli
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, lei ci scrive che sono molti anni che non consulta un medico ma solo il medico di base, penso che nel sua caso sarebbe bene un medico specialista in psichiatria. Perchè effettivamente prendere per tanti anni sempre lo stesso farmaco non va bene, potrebbe essere , come lei scrive, che si sia assuefatta. quindi ricontatti lo psichiatra che l'aveva in cura, inoltre contatti anche uno psicoterapeuta per poterla aiutare a capire il perchè del suo malessere che dura da molti anni, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Dott.ssa Nikla Bene
Psicologo, Terapeuta, Psicoterapeuta
Varese
G.le Signora, la situazione va un po' rivista in toto. Le consiglio di rivolgersi ad un medico psichiatra e di intraprendere una psicoterapia perchè i farmaci da soli difficilmente la tireranno fuori completamente dalle sue difficoltà.
Le faccio il mio in bocca al lupo!
Dott.ssa Sara Milani
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Merate
Buongiorno,
mi sembra che la situazione che descrive, richieda in realtà, che lei intraprenda un percorso di altro tipo: una psicoterapia che indaghi le cause e i fattori scatenanti di ansia, depressione e attacchi di panico. I farmaci possono aiutare, ma non risolvono il problema alla radice. Lei è giovane, e merita di vivere una vita serena e senza la continua ingerenza di farmaci che a lungo andare avrebbero anche degli effetti collaterali ... Le faccio il mio in bocca al lupo e spero davvero che decida di aiutarsi in questo modo!
Dott.ssa Ambra Salustri
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, pur essendo una donna giovane, lei descrive una situazione di sofferenza e malessere che persistono da molto tempo. Penso sarebbe consigliabile per lei intraprendere un percorso in cui possa prendersi cura di sé in modo globale, dal punto di vista fisico e psicologico, con il supporto di specialisti di cui possa fidarsi. Sarebbe importante chiedersi per quale motivo non si sia affidata ad alcun professionista in questi anni, nonostante le difficoltà che riporta. Cordialmente, Dott.ssa Salustri
Dott.ssa Rebecca Silvia Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Usmate Velate
Cara, è necessario che tu ti trovi regolarmente col medico prescrivente per capire assieme la situazione. Dato che i sintomi riportati descrivono chiaramente ansia e panico, consiglio la visita da uno specialista e non solo dal medico di base. Tuttavia, mi preme informarti che coi farmaci andrai solo ad alleviare la sintomatologia, ma sicuramente non a curare il problema. Per fare ciò sarebbe necessario effettuare un percorso psicoterapeutico che, anche data la tua giovane età, ti consiglio vivamente. Scrivimi pure qualora avessi bisogno di ulteriori informazioni in merito. Un caro saluto
Dott.ssa Sara Zamperlin
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Sesto San Giovanni
Buongiorno, per quanto riguarda la parte farmacologia, mi unisco ai colleghi che le hanno suggerito di consultare uno psichiatra, che potrà valutare la sua terapia ed eventualmente modificarla in base alla sua situazione attuale. Mi permetto però di suggerirle anche la possibilità di affiancare a ciò anche un percorso di psicoterapia, che potrà aiutarla a comprendere cosa le stia accadendo e cosa le sia accaduto quando ha cominciato a stare male qualche anno fa. Le faccio i miei migliori auguri per intraprendere questo percorso. Un saluto. Dottoressa Sara Zamperlin
Dr. Andrea Alliata
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Salve, innanzitutto mi viene da dire che assumendo farmaci è fondamentale che venga seguita da un dottore specializzato in psichiatria. Poi indica la questione del peso che appare piuttosto basso, ma non sembra che la cosa le faccia problema. Può darsi che faccia parte di una situazione di sofferenza, forse incrementata dal periodo di stress cui fa riferimento, che comprende però la tristezza, forse umore depresso, che nelle relazioni si manifesta con questa acutissima sensibilità. Le consiglierei di rivolgersi quindi anche ad uno psicoterapeuta per capire cosa sta succendendo e affrontare tutto ciò non solamente con i farmaci. Un saluto
Dr. Carlo Plaino
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno,
la invito comunque a consultare anche lo specialista psichiatra oltre al suo medico di base. E' quanto mai opportuno comprendere quali sono i motivi di queste sue fatiche ed adattare la terapia al momento che sta vivendo: anche un supporto psicologico potrebbe integrare l'intervento farmacologico.
Dott.ssa Roberta Sala
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Desio
Gentilissima,
le sue parole mi fanno pensare a quanto sia difficile a volte mantenere un buon equilibrio tra corpo, mente, emozioni e relazioni. Forse sta sentendo l'esigenza di agire in modo attivo sul delicato equilibrio della sua vita, facendo la scelta di aprirsi al consulto con altri specialisti che possano starle accanto nel suo percorso (uno psichiatra per il dosaggio farmacologico, uno psicologo-psicoterapeuta per le emozioni e lo stress che la affaticano). Credo sia una decisione positiva e coraggiosa. Rimango a sua disposizione e le auguro tutto il meglio.
dott.ssa Roberta Sala
Dott.ssa Roberta Accornero
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Novara
Buongiorno, come sempre accade, gli attacchi di panico e la forte ansia nascondono qualche problema più profondo. I farmaci sono sicuramente dei buoni alleati, soprattutto nelle fasi più acute ma non sono abbastanza. È necessario fare un percorso di psicoterapia per trovare i nodi da sciogliere che hanno provocato questi sintomi. La stanchezza e lo stress possono derivare anche dalla continua gestione delle energie per governare questi stati d animo, deve essere davvero stancante sentirsi sempre così. Le consiglio di cercare un terapeuta nella sua zona e affidarsi per migliorare in maniera concreta la sua situazione emotiva.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Floris
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Cagliari
Buon pomeriggio, le suggerisco di parlare con uno/a psichiatra per valutare in maniera più specifica la sua terapia farmacologica – come le hanno suggerito i colleghi.

è probabile che si senta stanca, affaticata e stressata anche a causa dal periodo che sta vivendo, ma considerando che i suoi sintomi persistono anche dopo tanto tempo, potrebbero essere legati a delle difficiltà più profonde che la riguardano.

Molto spesso i sintomi legati all'ansia si risolvono con un percorso di psicoterapia, grazie al quale può riconoscere le lenti che utilizza per guardare ai suoi problemi e quindi cambiarle, oppure trovare nuovi modi per affrontare i momenti che la preoccupano.

Quindi le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta nella sua zona e vedrà che ne trarrà un grande benificio!

Un caro saluto



Dott.ssa Elisa Manfredi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera, grazie per la sua condivisione che può essere di aiuto a molti. La terapia farmacologica, se associata ad un percorso psicoterapeutico, può risolvere l'ansia all'origine. Assumere solo i farmaci è come curare il mal di schiena con l'antinfiammatorio. Se non associo la fisioterapia, una volta levato il farmaco, tornerà il mal di schiena. Purtroppo i medici di base, spesso, non consigliano questo. Può chiedere un consulto psicologico che la aiuti a valutare la situazione attuale e a scegliere la cosa giusta per lei. un caro saluto.
Dott.ssa Rossella Ianniello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Settimo Milanese
Buona sera, sarebbe importante integrare la terapia farmacologica con una psicoterapia, che la aiuti ad analizzare il significato di questi sintomi, così da capire se sono legati allo stress o a motivazioni più profonde. Solo così sarà possibile arrivare ad una loro efficace gestione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Simonetta Sarro
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Magenta
Buongiorno! La terapia farmacologica è un utilissimo aiuto per la sintomatologia ansiosa ma non risolve il problema in quanto per far ciò è necessario agire sui pensieri e sulle emozioni da cui parte, e per questo è importante un percorso psicoterapico.
A questo aggiungo che un farmaco assunto in maniera quasi invariata per molti anni può ridurre il suo effetto di cura a causa della possibile assuefazione.
Le consiglio una revisione ed una presa in carico psicoterapica.
Buona giornata
Dott.ssa Ilaria Loi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Busto Arsizio
Gentile utente,
Da queste poche righe che scrive arriva una sofferenza che, per quanto abbia provato ad arginare con il farmaco, sembra essere presente su più fronti. Credo che nessuno su questa piattaforma possa convincerla ad intraprendere un percorso volto ad occuparsi di queste fatiche se lei stessa in primis non ne sente la motivazione. Come mai non si rivolge più a nessuno specialista se non il medico di base? Possibile che in passato l'abbiano delusa e ora teme nuove delusioni?
Il farmaco è una stampella formidabile che permette di prendersi spazio e tempo mentale per potersi occupare di ciò che fa male e che la fa stare male...forse può provare a fare proprio questo, perché anche Lei merita di stare bene!
Dott.ssa Sara Passavanti
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Limbiate
Buongiorno,

la terapia farmacologia è utile per appianare i sintomi dell'ansia, ma da soli non sono efficaci per la guarigione.
Il mio consiglio è di rivolgersi a uno psicoterapeuta e di intraprendere un percorso in parallelo con il suo medico.
Dott.ssa Arianna Rossi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buongiorno, posso immaginare la fatica di ciò che sta vivendo. Ciò che mi sento di dirle è che l'aspetto farmacologico può sicuramente avere un risvolto positivo nell'alleviare i sintomi che riporta, tuttavia è importante interrogarsi in merito a quale tipo di sofferenza emotiva sia sottostante a questa sintomatologia. Potrebbe magari esserle utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta per potersi confrontare e dialogare riguardo la sua esperienza di vita. Un caro saluto
Buongiorno, credo potrebbe giovarle davvero un'autoconoscenza più profonda sia sul piano medico sia su quello psicologico. La PNEI ci segnala quanto la dimensione neurologica, psicologica/emotiva, immunologica ed endocrinologica siano fortemente interconnesse tra loro e come sia importante, una volta che ci si è conosciuti per bene, intervenire per migliorare la propria salute. Le gocce possono essere utili, ma non risolvono la situazione senza che una persona non conosca più approfonditamente le cause di ciò che vive e lavori per prevenire future ricadute.
il consiglio che le do è quindi quello di concedersi del tempo per conoscersi, da sola o in un percorso psicoterapeutico in cui chi la segue si interfacci con il suo medico di fiducia, per fare un lavoro completo e davvero utile per lei.
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, per l’azione del farmaco consulti uno psichiatra.
Sarebbe opportuno che potesse accedere ad un percorso di psicoterapia per completare un ciclo di trattamento che abbia un senso compiuto.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Simona Ciervo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera, da quello che scrive mi pare di capire che abbia fatto ricorso nel tempo più esclusivamente al supporto farmacologico, senza esplorare fino in fondo le ragioni e le cause del suo malessere. Visto che "da anni ormai" si rivolge solo al suo medico di base, le suggerirei di richiedere un più specialistico consulto psichiatrico e/o rivolgersi a un/a collega psicologo/a per provare a risolvere la sua ansia all'origine. Per qualsiasi necessità al riguardo, posso essere disponibile anche per un semplice e gratuito parere. Buona fortuna!
Dott.ssa Paola Bertoncelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno,
le consiglierei di contattare comunque un terapeuta per affrontare la questione anche in termini psicologici. Il farmaco può essere di aiuto , ma è opportuno approfondire anche i significati relativi all'ansia .
cordiali saluti
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Salve, è positivo sapere che ha riscontrato miglioramenti con l'assunzione del Daparox per gestire ansia e attacchi di panico. Tuttavia, i sintomi che descrivono – come la sensibilità emotiva, la difficoltà a trattenere le lacrime, la sensazione di stanchezza e stress – possono essere legati a diversi fattori. Potrebbe trattarsi di un periodo di stress transitorio, ma è anche possibile che il trattamento farmacologico necessiti di una rivalutazione, considerando che lo sta assumendo da diversi anni.
L'assunzione dei farmaci antidepressivi è un fenomeno complesso e non comune, ma la tolleranza o eventuali cambiamenti nella risposta al trattamento possono verificarsi con il tempo. Inoltre, potrebbe essere utile indagare se questi sintomi siano legati a fattori psicologici, relazionali o di altra natura.
Le consiglieri vivamente di rivolgersi a uno specialista, come uno psicoterapeuta, per approfondire la situazione. Un consulto professionale potrà aiutarla a comprendere meglio le sue attuali difficoltà ea valutare eventuali aggiustamenti del percorso terapeutico, che potrebbe includere non solo il trattamento farmacologico ma anche un supporto psicologico personalizzato.

Dottoressa Silvia Parisi Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
concordo con i colleghi
Dott.ssa Ilaria Salvaderi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
credo che una consulenza psicologica possa almeno darle lo "spazie giusto" per avere un un ascolto prefessionale delle sue problematiche. potrebbe contattare uno psicoterapeuta, descrivendo i suoi sintomi. potrebbe essere un ottimo inizio... da nessun dottoe ad uno psicoterapeuta! buona fortuna!
Dott.ssa Angelica Brasacchio
Psicoterapeuta, Professional counselor
Milano
Buongiorno, la sensibilità emotiva, la stanchezza e il senso di stress che descrive potrebbero essere legati a molteplici fattori, inclusi eventuali cambiamenti psicologici o fisici che andrebbero adeguatamente analizzati. Un consulto con uno specialista potrebbe aiutarla a chiarire la situazione e, se necessario, rivedere il trattamento farmacologico o integrare un supporto psicoterapeutico per affrontare al meglio questo periodo. Inoltre, la somministrazione di un farmaco antidepressivo come il Daparox è importate che sia supportata da figure specialistiche quali uno psichiatra e uno/una psicoterapeuta per permette di monitorare eventuali cambiamenti nel tempo, valutare possibili effetti collaterali o fenomeni di assuefazione e soprattutto garantire che il trattamento risponda alle sue necessità attuali. Mi contatti qualora volesse approfondire, un caro saluto
Dott.ssa Elvira Primerano
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buongiorno, credo che la situazione che tu stia vivendo riguardi il mettere in dubbio la dose del farmaco ma tra le righe leggo una presa di consapevolezza su un eventuale percorso di crescita per comprendere il motivo della tua sensibilità legata a situazioni che ti fanno stare male. Il farmaco è sicuramente importante quanto una terapia per imparare a conoscersi e a comprendere cosa si nasconde dietro la tua tristezza. Se hai bisogno di un confronto puoi contattarmi. Spero di esserti stata d’aiuto
Dott.ssa Gordana Cifali
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Sesto San Giovanni
Cara utente, brava, innanzitutto, che ha notato questi cambiamenti in lei.
Alcuni farmaci possono dare assuefazione dopo assunzione prolungata nel tempo. Lo specialista più indicato per valutare la cura farmacologica, in questo caso è lo psichiatra.
Da quanto scrive, inoltre, i sintomi sembrano essere cambiati: se inizialmente erano legati alla sfera dell'ansia, ora sono più legati all'umore. Se persistono per qualche settimana, potrebbe valer la pena indagare meglio le cause con l'aiuto di uno psicoterapeuta. Un caro saluto. G.C.
Dott.ssa Valentina Maisano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Castellanza
Gentilissima, se fa uso di psicofarmaci e ne ha la possibilità, sarebbe importante consultare uno psichiatra, specialista che si occupa di tutte le problematiche relative alla salute mentale tra le quali i disturbi legati all’ansia. In questo modo potrete valutare se e come utilizzare il farmaco, in base a come si sente. Occorre poi valutare di affrontare i sintomi riportati anche all’interno di un percorso psicologico, il solo farmaco non può risolvere eventuali sintomi ansiosi, stress e/o altri vissuti che non le permettono di essere serena.
Le auguro di trovare la sua strada.
Dott.ssa Greta Mortara
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile,

grazie per aver condiviso la sua esperienza.
I vissuti di stanchezza, tensione, tristezza, mancanza di energie e facile propensione al pianto che sperimenta possono essere riconducibili a più situazioni, come ad un periodo di vita particolarmente sollecitante e impegnativo. Concedersi l'opportunità di approfondire i vissuti riportati all'interno in un percorso di parola, in parallelo al supporto farmacologico già in atto, potrebbe rappresentare un’occasione preziosa per far luce su quanto nota emergere nell'ultimo periodo.
Resto a disposizione per una consulenza, anche online.

Un saluto,
Dott.ssa Gloria Tosi
Psicologo, Psicoterapeuta
Tortona
Buongiorno, le suggerisco di consultare il medico che le ha prescritto che le gocce di daparox, per un aggiornamento, inoltre potrebbe prendere appuntamento per un consulto psicologico per chiarire i suoi dubbi circa lo stress, l'eventuale assuefazione, ricevendo un sostegno adeguato in tal senso. La saluto e le auguro un buon proseguimento.
Dott. Christian Nasti
Psichiatra, Psicoterapeuta
Milano
E' un ottima idea effettuare una valutazione specialistica psichiatrica, proprio poiché è tanto tempo che non la fa pur essendo in trattamento psicofarmacologico.
I sintomi che descrive tradiscono qualche possibile movimento del tono timico: è il caso di approfondire.
Si faccia consigliare dal proprio medico di base uno specialista di fiducia
Dott.ssa Marianna Zanardi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bergamo
Gentile utente,
intuisco dalle sue parole quanto impegno ha messo in questi anni per prendersi cura di sé e affrontare ansia e attacchi di panico. È positivo che abbia trovato beneficio nella terapia e che ci siano stati miglioramenti significativi.
La maggiore sensibilità, la tristezza e la stanchezza che avverte ora potrebbero indicare un momento di stress o di affaticamento emotivo. In ottica adleriana, ogni sintomo è un segnale che ci invita ad ascoltare cosa sta accadendo nel nostro mondo interiore e nelle nostre relazioni.
Può essere utile fermarsi a riflettere su eventuali cambiamenti recenti, pressioni, o bisogni non espressi che stanno chiedendo attenzione. Un consulto specialistico, insieme a un eventuale percorso psicoterapeutico, potrebbe aiutarla a dare senso a ciò che sta vivendo e a ritrovare nuove energie.

Resto a disposizione,

Dott.ssa Marianna Zanardi, psicoterapeuta adleriana
Dott.ssa Annarita Scarola
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, rispetto al farmaco dovrebbe chiedere aiuto ad uno psichiatra, può essere che ci sia assuefazione ma può anche essere che si siano riacutizzati i sintomi psicologici per altri motivi. Il farmaco aiuta a contenere il sintomo ma non risolve il problema dalla base. Per questo sarebbe utile integrare la terapia farmacologica con una psicoterapia. Saluti
Dott.ssa Cinzia Cosmi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, comprendo la sua preoccupazione e il suo timore. Qualora questa prescrizione farmacologica l'avesse avuta dal suo medico di base, che cita, è consigliabile che ne parli con lui, che la conosce e che ha in mente la sua storia. Per quanto riguarda invece gli aspetti prettamente umorali, quando qualcuno ci offende è umano dispiacersene. Ma se ha piacere ad approfondirne le ragioni, può contattarmi per comprendere insieme cosa sta accadendo in questo momento della sua vita e dargli un significato. Saluti
salve, grazie per aver scritto a Mio Dottore.
mi dispiace per la situazione in cui si trova e per come si sente.
le consiglierei di andare da uno specialista con cui possa discutere una terapia farmacologica e successivamente prendere in considerazione l'idea di un percorso psicoterapeutico, cosicchè da esplorare al meglio la mancanza di energie, la tristezza, lo stress.
Dott.ssa Laura Pancrazi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Mozzo
Buongiorno,

le ipotesi che si potrebbero fare leggendo le informazioni che riporta sono parecchie....

Ci sta riflettere sul tema dell'assuefazione, ci sta anche la riflessione sul tema della stanchezza e dello stress, mi viene anche da pensare che se assume terapia farmacologica senza il sostegno di un percorso di psicoterapia i sintomi si gestiscono ma i problemi che li hanno generati non si risolvono....

In definitiva, cosa le consiglio? Una consulenza con uno psichiatra in cui riportare queste stesse cose che lei scrive e fare insieme il punto rispetto alla terapia farmacologica, e una riflessione rispetto alla possibilità di affiancare un percorso di psicoterapia che la aiuti ad affrontare il vissuto di base che le scatenò ansia e attacchi di panico.

Sperando di esserle stata utile colgo l'occasione per augurarle una buona continuazione
Dott.ssa Elisa Morandotti
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi ad uno psichiatra per sistemare la terapia farmacologica e avere risposta alle sue domande sui farmaci. Per prendersi cura dell'ansia, della sensibilità e dell'assenza di energie sarebbe utile iniziare anche un percorso con uno psicologo o psicoterapeuta.
Dott.ssa Claudia Nigro
Psicoterapeuta, Psicologo
Milano
Gentile Paziente,
se questo malessere persiste da 5 anni, nonostante la cura farmacologica e i periodi di maggior benessere, sarebbe importante rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta che possa aiutarla ad inquadrare meglio la situazione, dare significato a questo malessere e alle fatiche relazionali che accennava e insieme poter trovare strategie per favorire un miglioramento. Un Caro Saluto. dott.ssa Nigro

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