Soffro di Agorafobia da 35 anni a periodi alterni. Nonostante le Benzodiazepine e terapia da uno Psi

52 risposte
Soffro di Agorafobia da 35 anni a periodi alterni. Nonostante le Benzodiazepine e terapia da uno Psicanalista dal 2011. Ho seguito anche la terapia COGNITIVO COMPORTAMENTALE ON LINE. Sono disperata !! Abito in una città ( non ci sono nata e ci sono stata anche poco per motivi di lavoro). Non sono mai stata supportata dalla famiglia, anzi. Ho 69 anni. Spno disperata. Potreste darmi qualche indicazione o consiglio? Grazie mille. Buona serata.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un percorso psicologico sia utile per identificate pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Milena Ferraro
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Buonasera, la sua richiesta d'aiuto lascia intravedere una sofferenza profonda che merita un approfondimento adeguato. A tal fine le posso proporre un percorso psicoterapeutico nel quale utilizzo anche la realtà virtuale per eliminare i sintomi agorafobici.
Cordialmente, MF
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Salve sicuramente contattare uno psicoterapeuta è una buona possibilità. Un cordiale saluto
Dott.ssa Ilaria Rinaldi
Psicologo, Psicologo clinico
Lariano
Salve, dalle sue parole emerge sicuramente una profonda sofferenza . Le consiglio di intraprendere un nuovo percorso con uno Psicoterapeuta che possa lavorare insieme a lei sul superamento di pensieri disfunzionali e di situazioni ambientali che rinforzano le sue paure. È un suo diritto poter scegliere nuovi percorsi terapeutici se quelli precedenti non le hanno giovato totalmente e valutare seduta per seduta se con il professionista con il quale si rapporta lei abbia legato un buon legame di fiducia ed insieme decidere come e se proseguire. Il legame con lo psicoterapeuta è molto importante. Non abbia paura di riprovarci! Un cordiale saluto
Dott.ssa Melania Filograna
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lequile
Salve, mi dispiace tanto per come si sente e per la situazione. Avere questa forma di fobia specifica immagino che sia invalidante e riduca il benessere della persona. Esiste un trattamento specifico per tale disturbo: si tratta dell'approccio cognitivo-comportamentale. Capisco che probabilmente è sfiduciata verso tale approccio, personalmente in caso di agorafobia metto in atto un protocollo specifico. Come immagino sa bene, la persona viene istruita a mettere in atto una serie di tecniche di gestione dell'ansia. La desensibilizzazione sistematica abbinata al rilassamento muscolare progressivo è molto utilizzata in casi di fobia specifica e agorafobia.
Potrei consigliarle di rivolgersi ad un altro professionista, e magari andrà meglio.
Rimango a disposizione per dubbi e domande.
Le auguro un grosso in bocca al lupo!
Buona serata
Dott.ssa Daniela Vargiolu
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Cagliari
Buongiorno.
capisco la sua difficoltà, dev'essere terribile vivere con queste paure.
Le suggerisco di continuare il percorso di psicoterapia, a mio avviso sarebbe meglio cambiare tipo di approccio, le consiglio di contattare una psicoterapeuta analista transazionale, più adatto a lei.
Un carissimo augurio.
Dott.ssa Daniela Vargiolu
Dott.ssa Luciana Harari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera,capisco il suo scoraggiamento dopo tutti questi tentativi .Non desista , non è mai troppo tardi. Le consigliere I , indipendentemente,dall’approccio reprice di Tri are un bravo Terapeuta con cui I STAI rate un rapports di Fiducia.Un Caro augurio Dottssa Luciana HARARI
Dott. Gianmarco Simeoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Varese
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Purtroppo non esiste un consiglio o una indicazione che io possa darle e che possa davvero aiutarla in questo momento. Non conosco la sua storia (clinica e non) e un mio consiglio rischierebbe probabilmente di essere fuorviante. Capisco la disperazione che lei porta. L'unica cosa che mi permetto di suggerirle è quella di riprendere la terapia. Se non pensa di riprendere il percorso coi precedenti terapeuti, può provare a contattare un altro specialista. Dal mio punto di vista, l'agorafobia è il sintomo di un disagio di altro tipo: curare l'agorafobia senza aver affrontato ciò che la sostiene, non darà risultati duraturi. Rimango a disposizione nel caso fosse interessata. Cordialmente, dott. Simeoni
Dott.ssa Pamela Cornacchia
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, purtroppo non ci sono consigli da dare che potrebbero esserle davvero utili. La sua difficoltà va affrontata, come ha già tentato di fare, all'interno di un percorso di psicoterapia, per coglierne l'origine e il significato che ha alla luce della sua storia di vita.
Qualora stesse ancora seguendo un percorso di psicoterapia, la invito a parlare con il suo terapeuta di questa ricerca di aiuto al di fuori del vostro rapporto, potrebbe essere un prezioso spunto di riflessione su alcune modalità relazionali che le appartengono.
Resto a disposizione per approfondimenti.
Un cordiale saluto, Dott.ssa Pamela Cornacchia
Dott.ssa Daniela Benvenuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Salve, la psicoterapia cognitivo comportamentale è solitamente il trattamento più adatto a trattare i casi simili al suo, con buini risultati. Provi a cercare un professionista serio e si affidi, la fiducia nel rapporto paziente-terapeuta è molto decisiva nell'efficacia del trattamento. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore, la agorafobia rientra tra i disturbi d'ansia. Questi ultimi possono esser trattati con successo attraverso l'ausilio della farmacoterapia e della psicoterapia. Il fatto che dei percorsi psicoterapeutici cosi lunghi non abbiano prodotto dei risultati è molto strano. L'orientamento del terapeuta è importante sino ad un certo punto, la chiave ai fini della guarigione è l'alleanza terapeutica che viene ad instaurarsi tra paziente e terapeuta. Rifletta su cosa potrebbe non esser andato in terapia, cerchi di comprendere dopo tutto questo tempo anche quanta reale motivazione ci sia ad attraversare un mero cambiamento. Sa alle volte il sintomo è una stampella di cui si fa fatica a liberarsi. Un cordiale saluto Dottor Diego Ferrara
Dott.ssa Alessia Greco
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno , capisco il disagio , la sofferenza e le limitazioni che si hanno quando si soffre di agorafobia . Io le suggerirei di intraprendere un nuovo percorso di psicoterapia o di continuare quello che sta facendo ( se lo sta facendo ancora ) per indagare le origini del suo problema , le motivazioni , lavorare sulle sue credenze disfunzionali, poter avere un aiuto per gestire le sue emozioni negative e per poter così trovare maggior benessere. Insieme al suo terapeuta vedrà poi se è il caso effettuare o continuare la terapia farmacologica che però le potrà essere data da un medico psichiatra , psicoterapeuta e psichiatra potranno lavorare insieme per aiutarla a stare meglio . Solitamente l’agorafobia può essere curata ma bisogna capire bene la radice de del problema. Le auguro una buona giornata . Dott.ssa Alessia Greco
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
buongiorno sicuramente contattare uno psicoterapeuta è una buona possibilità. Un cordiale saluto
AV
Dott.ssa Alessia Malaguti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Modena
Buonasera,
emerge una forte sofferenza da ciò che scrive. Sicuramente la problematica che riporta merita attenzione e un maggior approfondimento. Intraprendere un percorso terapeutico dopo vari tentativi non è sempre semplice, comprensibile, è anche vero che se la problematica persiste andrebbero indagate le motivazioni profonde insieme ad un professionista.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Alessia Malaguti
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente,
contatti uno psicologo, per ansia, agorafobia e attacchi di panico può valutare lo strumento dell'ipnosi.

Cordialmente

Dr Mauro Vargiu

Dott.ssa Carlotta Cuvello
Psicologo, Psicologo clinico
Argelato
Gentile Signora/Signorina, per la sua situazione probabilmente un percorso psicoterapeutico in presenza potrebbe portare maggiori benefici rispetto a quello online. La terapia breve strategica è molto indicata per il tipo di disturbo che lei sta raccontando . I farmaci sono un aiuto valido ma da soli non bastano quando le difficoltà coinvolgono la sfera psicologica.
Cordialmente
Dott.ssa Carlotta Cuvello
Dott.ssa Sabrina Santoro
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Cerchi uno psicoterapeuta EMDR nel luogo in cui vive.
Dr. Lorenzo Giacomi
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Roma
Salve, il suo problema potrebbe essere facilmente trattato in un percorso psicologico per affrontare e superare le sue difficoltà. Se è questa è la sua intenzione, sono disponibile a fornirle il mio supporto professionale. Le porgo i miei saluti. Dr. Giacomi
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Dott.ssa Alice Gasparri
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Cerro Maggiore
Gentile utente,
non è detto che se è andata sempre così, dovrà andare così per sempre.
Si può decidere in qualsiasi momento di intraprendere un percorso e provare a cambiare le cose. Certezze non se ne hanno, ma sicuramente se non si prova è difficile riuscirci.
Resto a disposizione per un colloquio qualora decidesse di "provarci".
Cordialmente AG
Dott.ssa Carlotta Volpi
Psicoterapeuta, Psicologo, Neuropsicologo
Modena
Buongiorno, mi dispiace per la sua sofferenza. Le lancio uno stimolo: se le terapie individuali da lei seguite fino a questo momento non hanno "funzionato" nel senso che continua a persistere il sintomo, ha mai pensato di intraprendere un percorso di terapia familiare che coinvolga i suoi affetti più significativi?
La terapia familiare è molto potente in questi casi.
Se interessata, cerchi uno psicoterapeuta ad orientamento sistemico relazionale nella sua zona.
Un caro saluto,
Dott.ssa Carlotta Volpi
Dott.ssa Francesca Romani
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, mi dispiace per la situazione faticosa che sta vivendo. Non deve essere facile trovarsi in una città nuova e convivere con il problema che sta vivendo da anni.
Le consiglio di iniziare una psicoterapia, questo percorso potrà aiutarla a capire come funziona la sua mente e ad individuare quali sono i pensieri che generano sofferenza.
Un saluto
Romani Francesca
Dott.ssa Ludovica Cecere
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Buonasera, credo che la disperazione e la profonda sofferenza di cui parla meritino uno spazio e un sostegno adeguato. Credo sia utile pensare ad una terapia ad orientamento sistemico-relazionale per comprendere l'origine dell'agorafobia e per dare la giusta rilevanza a quel "Non sono mai stata supportata dalla famiglia, anzi".
Un caro saluto, Ludovica Cecere.
Dott.ssa Eleonora Donatelli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Gentile utente, capisco la disperazione dopo tanti anni di difficoltà, ma credo che sia giunto il momento di fare una richiesta di aiuto ad un professionista del suo territorio in presenza, poiché l'incontro con un terapeuta potrebbe portare maggiori benefici rispetto al percorso online e perché sicuramente la farmacologia è d'aiuto ma non esaustiva. Gli indirizzi psicologici ai quali fare riferimento sono tanti e ognuno ha la sua validità ma la cosa fondamentale è che lei si senta accolta e ascoltata in un ambiente protetto, non giudicante e dove riuscire a costruire insieme nuove consapevolezze e nuovi strumenti. Le faccio i miei auguri, Dott.ssa Eleonora Donatelli
Dott.ssa Rita Graziano
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo e capisco che sia complesso conviverci. Anche se dalle sue parole traspare un po’ di sfiducia, nel suo caso rimarrebbe indicato un percorso terapeutico, magari ad indirizzo cognitivo comportamentale, meglio se in presenza. Può magari provare a rivolgersi ad altri psicologi o psicoterapeuti se non ha trovato giovamento dai percorsi precedenti o può parlarne col suo attuale terapeuta. Un saluto, Dott.ssa Rita Graziano
Dott.ssa Monica Rotundi
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve,
sarebbe importante riuscire a capire con l'aiuto adeguato, quando e come è iniziato questo forte disagio che la fa soffrire da più di 30 anni per poi lavorare partendo proprio da lì
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Buongiorno, nel suo caso sarebbe più indicata la terapia di persona, ci sono diversi psicologi che effettuano terapia a domicilio, almeno per la fase iniziale.
A livello psicologico sarebbe necessario capire il significato che ha per lei l'agorafobia al fine di eliminare la sintomatologia.
Per quanto riguarda la cura farmacologica, l'ha prescritta lo psichiatra? è seguita regolarmente dal medico che ha prescritto la terapia?
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Dott. Edoardo Giordano
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Salve,
mi spiace se sarò schietto ma se va da un terapeuta dal 2011 e continua a vivere questa angoscia, penso debba cambiare professionista.
Prendere benzodiazepine per anni e fare psicoterapia così tanto tempo per poi ritrovarsi ancora con una famiglia che non la sostiene e a richiedere aiuto definendosi più volte "disperata" significa che tutto ciò che sta facendo non la aiuta. La invito a cercare un nuovo professionista psicoterapeuta e di consultare uno psichiatra per controllare come procede con i farmaci che possono avere effetti collaterali a lungo termine.
Le auguro di stare meglio e di trovare il professionista giusto per lei.
Arrivederci,
Edoardo Giordano
Psicologo
Dott.ssa Francesca Racca
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Buonasera, nel suo racconto risuona in me un profondo bisogno di crescita della fiducia nell'altro. Le sue difficoltà è come se la tenessero in ostaggio, ma attraverso un lavoro profondo può capire che cosa queste problematiche le stanno comunicando e cosa le stanno chiedendo, per provare a rispondere in un modo più autentico e più funzionale alla sua vita. Francesca Racca
Dott.ssa Susanna Buffa
Psicologo, Psicologo clinico
Crema
Capisco perfettamente il senso di frustrazione e di dolore che prova, essere prigionieri di qualcosa di sconosciuto è terribile, ma si può uscirne tranquillamente anche in poco tempo, occorre però trovare un terapeuta che sappia instaurare un rapporto di fiducia reciproca e che sperimenti insieme a lei nuove soluzioni di cambiamento. Un abbraccio.
Dott.ssa Aurora Quaranta
Psicologo, Psicologo clinico
Vimodrone
Buongiorno , la ringrazio in anticipo per aver condiviso con noi il suo disagio. Capisco perfettamente questo senso di soffocamento che prova, ma si può uscire da questa situazione, le consiglio difatti di trovare uno psicoterapeuta , possibilmente cognitivo-comportamentale , che le possa garantire anche una sicurezza oltre che un supporto clinico. Che le possa rilasciare degli esercizi da svolgere in autonomia in modo tale che lei possa successivamente riprendere in mano la propria vita.
Un terapeuta con quale lei riesca ad instaurare un rapporto di confidenza e fiducia reciproca , sentendosi al sicuro e sperimentando nuove soluzioni per poter cambiare e migliorare la sua situazione attuale.
Un caro saluto.
Dott.ssa Silvia Spelta
Psicologo, Psicologo clinico
Muggiò
Buongiorno, mi spiace molto per la sofferenza da lei descritta. Immagino inoltre che essendosi già rivolta a degli specialisti e non avendo avuto i miglioramenti da lei attesi, possa vivere una grande frustrazione oltre ai sintomi riportati. Avendo a disposizione così poche informazioni, non posso darle indicazioni mirate, ma quello che le posso consigliare è di continuare a cercare il percorso psicologico a lei più adatto. E' sicuramente un cammino non facile perché in quanto individui ognuno di noi ha delle particolarità e caratteristiche uniche. Non tutte le metodologie sono efficaci a livello universale, bisogna avere la pazienza di provare a cercare gli strumenti adatti per il proprio benessere psicofisico. Rimango a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Silvia Spelta.
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera Signora, mi dispiace leggere il suo disagio profondo. Credo sia opportuno valutare un percorso di psicoterapia diverso, potrebbe provare con l'Emdr. Cerchi un professionista che la pratichi, in genere si hanno risultati ottimi in tempi ragionevoli.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Elena Fausto
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Reggio Calabria
Gentile Signora, grazie per aver condiviso con noi la sua problematica. Sicuramente è un gran peso che si porta dentro da moltissimi anni e capisco quanto possa essere invalidante sul benessere quotidiano. Le consiglierei, se già non lo ha fatto, di cercare un/una terapeuta specializzata in EMDR nella sua zona. EMDR è l’acronimo di “Eye Movement Desensitization and Reprocessing”, è una tecnica usata per trattare gli eventi traumatici e stressanti. Si focalizza sulla rievocazione di uno o più eventi che hanno lasciato un trauma nella persona, nell'ambiente sicuro e controllato della stanza del terapeuta.
Questa tecnica prevede una parte dedicata alla verbalizzazione, e una parte pratica in cui c’è una stimolazione bilaterale; in particolare si utilizzano principalmente i movimenti oculari per sollecitare sia la parte destra che la parte sinistra del cervello, per sbloccare i ricordi e permettere di rielaborarli.
Le auguro di riabilitarsi presto e di poter finalmente vivere in serenità.
Un caro saluto
Dott.ssa Jessica Rossi
Psicologo, Psicologo clinico
Rieti
Gentile signora,
il consiglio che le do è quello di provare un nuovo percorso di psicoterapia, dalla sua descrizione si evince la sofferenza che sta provando e lo sconforto che deriva dal fatto di aver tentato diversi approcci senza esito positivo.
Esistono, tuttavia, diverse tecniche che possono aiutarla a superare la problematica da lei descritta lavorando contemporaneamente sul contesto che la circonda.
Un caro saluto, dott.ssa Jessica Rossi
Dott.ssa Arianna Maria Coglio
Psicologo, Psicologo clinico
Busto Arsizio
Buongiorno, le consiglio di prenotare una rivalutazione psichiatrica e poi affiancare un percorso psicologico.
Cordialmente
Dott.ssa Raffaella Marotta
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Orta di Atella
Salve, la ringrazio per aver condiviso qui la sua esperienza. Dalle informazioni date non sono esaustive al fine di poter fornire delle risposte esaustive. Sembrerebbe opportuno iniziare un percorso psicoterapeutico che la accompagnino all'origine di questi pensieri . Potrebbe essere utile anche rivolgersi ad un medico per l'aspetto farmacologico. La saluto cordialmente. Dott.ssa Marotta Raffaella.
Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Prima di tutto voglio esprimere la mia solidarietà per la tua situazione. L'agorafobia è un disturbo molto invalidante e difficile da gestire, soprattutto se si protrae per così tanto tempo nonostante le varie forme di terapia che hai seguito.
In questo caso, potrebbe essere utile rivolgersi a un terapeuta familiare o sistemico relazionale che possa aiutarti a esplorare le dinamiche familiari e relazionali che potrebbero aver contribuito alla tua condizione attuale. Lavorare su queste dinamiche potrebbe portare a una maggiore comprensione di te stessa e delle tue relazioni, e potrebbe aiutarti a trovare nuove modalità per affrontare e superare la tua agorafobia.
Inoltre, potrebbe essere utile esplorare nuove opzioni terapeutiche o approcci che potrebbero essere più adatti al tuo caso specifico. Ad esempio, l'EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è una forma di terapia efficace per il trattamento dei disturbi d'ansia e potrebbe essere utile nel tuo caso.
Infine, è importante anche prendersi cura di te stessa in modo più ampio, ad esempio attraverso la pratica di tecniche di rilassamento, mindfulness o yoga, che potrebbero aiutarti a gestire l'ansia e a trovare un po' di pace interiore.
Ti auguro di trovare il supporto e la soluzione di cui hai bisogno, e ti invito a non perdere la speranza. Con il giusto sostegno e la volontà di affrontare la situazione, ci sono buone possibilità di miglioramento. Buona fortuna! Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
Dott.ssa Janira Marangi
Psicologo, Psicologo clinico
San Giorgio Ionico
Buonasera. Comprendo quanto possa essere difficile e frustrante convivere con l’Agorafobia da così tanto tempo. È importante considerare nuove strategie per affrontare il problema, ed è fondamentale sapere che ci sono ancora possibilità di miglioramento. A volte, tentare nuove strade, un diverso approccio, e un differente terapeuta, può fare la differenza. Le assicuro che, è possibile superarla e in tempi piuttosto brevi. Le consiglio di chiedere presto aiuto, per evitare che il funzionamento si irrigidisca ulteriormente e affinché possa esserci un significativo miglioramento della sua qualità di vita. Non perda la speranza, ricordi: ogni piccolo passo avanti, è un grande passo verso la libertà!
Dott.ssa Maria Serena Maierna
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile Utente,
mi dispiace per il momento difficile che sta vivendo da molto tempo, mi colpisce dalle sue parole il senso di sfinimento per l'agorafobia che la accompagna da tempo, ma penso che sia anche importante dirle che ha dimostrato anche molta determinazione a prendersi cura di Sè, tramite le varie terapie che ha affrontato. Mi viene inoltre da dirle, non avendo maggiori dettagli sulla sua condizione e non avendola mai incontrata, che al di là della metodologia utilizzata, un importante elemento per un miglioramento è la relazione terapeutica, quindi credo che nel suo caso sia molto importante cercare una professionista con cui si trovi bene prima di tutto, sembra una cosa fin troppo semplice, ma molte volte data per scontato. Molto spesso, quando si va da uno psicologo, ci può venire difficile condividere ciò che funziona e ciò che non funziona all'interno della relazione terapeutica, ma è un'informazione importante per entrambi, quindi mi sento anche di incoraggiarla in tal senso.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Maria Serena Maierna
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, provi con la terapia che utilizza EMDR.
Dovrebbe poter ottenere dei buoni risultati.
In alternativa si cerchi un corso di mindfulness di gruppo nella sua zona.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dr. Massimiliano Siddi
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Roma
Salve, può contattarmi per prenotare una seduta, se vuole anche online, che la supporti in questo momento di difficoltà. Qualsiasi rassicurazione le darà un sollievo al momento. Spero che colga questa opportunità per rimettersi nuovamente in gioco.
Cordiali Saluti
Dottor Massimiliano Siddi
Dott. Giovanni Paolo Mangano
Psicologo, Psicologo clinico
Misterbianco
Gentilissima,
Comprendo la sua difficoltà,
Per capire meglio la sua situazione servirebbe capire quali risultati ha avuto con lo psicoanalista, e quali con il cognitivo-comportamentale, in modalità on-line; in cosa sente di non aver avuto il giusto supporto?
Mi contatti pure, se serve.
Saluti.
Dott.ssa Ambra Bottari
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Mi dispiace davvero tanto sentire quanto sia difficile per te. La sofferenza che descrivi è comprensibile, soprattutto dopo tanti anni. È importante sapere che non sei sola e che ci sono ancora risorse che potrebbero aiutarti, come la terapia dell'esposizione graduata o l'esplorazione di altri trattamenti psicoterapici. Potresti anche considerare un supporto psicologico di gruppo o online, dove puoi trovare altre persone che vivono situazioni simili. Ogni passo, anche piccolo, è un progresso. Spero che tu possa trovare il supporto e la serenità che meriti. Buona serata anche a te.
Dott. Gianluca Ostuni
Psicologo, Psicologo clinico
Cagliari
Buonasera, deve essere difficile affrontare la sua situazione. Purtroppo non tutte le terapie funzionano ed è bene rivalutare nel tempo con il professionista l'efficacia del lavoro fatto insieme. Ci sono molte possibilità terapeutiche per la sua condizione. Prima di tutto potrebbe parlarne con il suo psicoanalista e valutare l'utilità di proseguire il percorso, sono sicuro che anche lui potrà darle una indicazione su come proseguire. Nel caso desideri cambiare terapia, può rivolgersi sia ad un professionista che si occupa di psicoterapia strategica, sia ad approccio psicodinamico. Buona giornata
Dott.ssa Ambra Assunta Caruso
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo, le consiglio di parlare di tutto ciò che prova con il suo terapeuta, in modo da poter creare insieme la gusta strategia per la sua fobia.
Dr. Riccardo Sirio
Psicologo, Psicologo clinico
Trofarello
Buongiorno,
comprendo profondamente la tua sofferenza e il tuo senso di disperazione. L’agorafobia è una condizione complessa e debilitante, e affrontarla per 35 anni, nonostante gli sforzi terapeutici, è un’esperienza estremamente difficile. Tuttavia, è importante sapere che esistono trattamenti efficaci e che non sei sola in questo percorso.
La Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) è riconosciuta come uno degli approcci più efficaci per trattare l’agorafobia. Essa si concentra sulla comprensione e modifica dei pensieri e comportamenti disfunzionali attraverso tecniche come la psicoeducazione, la ristrutturazione cognitiva e l’esposizione graduale alle situazioni temute.
E' fondamentale continuare ad affidarsi a specialisti della salute mentale, come sta facendo. Auguro il meglio. Rimango a disposizione.
Dott. Danilo Cinque
Psicologo clinico, Psicologo
Sant'Agnello
Salve, mi limito a fornirle qualche informazione e qualche consiglio sul tipo di terapia basandomi sulle evidenze scientifiche a riguardo, le dico che la terapia cognitivo comportamentale è considerata attualmente la terapia d’elezione per l’agorafobia. Riguardo qualcosa di diverso le consiglio la terapia EMDR Se l’agorafobia è collegata a eventi traumatici l’EMDR può aiutare a elaborare la memoria disturbante.
Ci tengo a specificare che i miei sono consigli basati su quello che lei ha scritto e vanno intesi come tali, non sono da sostituirsi a quelli di un collega che la segue e conosce meglio la sua situazione. Spero di esserle stato utile e la saluto cordialmente.
La capisco profondamente e la sua sofferenza è assolutamente comprensibile: dopo 35 anni di lotta con l’agorafobia, è normale sentirsi esausta, soprattutto quando sembra che nulla funzioni completamente.
Prima di tutto, riconosca il suo coraggio: ha continuato a cercare aiuto, ha provato diverse terapie e continua a lottare nonostante le difficoltà. Questo dimostra una forza straordinaria. Mi sento di consigliarle una rivalutazione farmacologica, forse i farmaci potrebbero aver bisogno di aggiustamenti. Gli SSRI/SNRI potrebbero essere più efficaci delle sole benzodiazepine per l’agorafobia a lungo termine. Ha provato la Terapia dell’accettazione (ACT): quando l’evitamento è cronico, imparare ad “accettare” l’ansia senza combatterla può essere liberatorio. Anche Mindfulness e tecniche somatiche, per riconnettersi con il corpo e gestire l’attivazione del sistema nervoso possono essere utili.
Come supporto pratico immediato:
- Esistono associazioni per persone con disturbi d’ansia che offrono gruppi di supporto, anche online
- Servizi di accompagnamento graduale per le uscite
- Telemedicina per consulti specialistici senza dover uscire
A 69 anni, potrebbe essere importante lavorare anche sull’accettazione di certi limiti, trasformando la “lotta contro” l’agorafobia in una “convivenza dignitosa con” essa, ampliando gradualmente gli spazi di comfort senza pressioni eccessive.
Non si arrenda. Anche piccoli miglioramenti nella qualità della vita quotidiana sono vittorie significative.​​​​​​​​​​​​​​​​
Spero di esserle stata utile
Cervio Katya
Dr. Antonio Radino
Psicologo, Psicologo clinico
Floridia
Salve, l’agorafobia può diventare davvero invalidante, soprattutto quando sembra resistere ai trattamenti provati. A mio parere, l’importante è non affrontare tutto da sola, ma cercare anche spazi di comunità e di condivisione, che possano ridurre il senso di isolamento che spesso accompagna l’agorafobia. A volte, in situazioni di lunga durata, può essere utile integrare diversi approcci: ad esempio combinare il lavoro psicoterapico con gruppi di auto-aiuto per fobie e ansia, o con attività graduali di esposizione guidata che, anche se molto piccole, permettono di riattivare un senso di possibilità.
Dott.ssa Cecilia Cicchetti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Ciao, sento tutta la fatica e la solitudine che stai vivendo, e mi dispiace profondamente che tu ti senta così disperata dopo anni di lotta. So che convivere con l’agorafobia per tanto tempo, nonostante i vari percorsi terapeutici, può portare a una sensazione di sconfitta, ma il fatto che tu stia ancora cercando aiuto parla della tua forza. A volte serve rivedere insieme a un professionista il percorso, anche con approcci integrati o più centrati sul presente. In alcune città ci sono servizi domiciliari o supporti psicologici a distanza che potrebbero aiutarti a non sentirti isolata. Non è mai troppo tardi per migliorare, e non sei sola. Possiamo trovare insieme un piccolo primo passo che sia sostenibile per te, senza pressioni.
Dott.ssa Alessia Bruschi
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
E' comprensibile che lei si senta sopraffatta ed isolata, specialmente senza il supporto familiare. Ci sono risorse e professionisti pronti ad aiutarla. Puo' fare un percorso terapeutico con qualcuno che comprenda la sua storia e le sue esigenze, non disperi perchè puo' imparare ad affrontare le paure iniziando ad accettarle.
Dott.ssa Giulia Raiano
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno, la sofferenza che descrivi è davvero intensa, e comprendo quanto possa essere frustrante e doloroso convivere con l’agorafobia per così tanto tempo, nonostante gli sforzi fatti e le varie forme di terapia che hai intrapreso. L’agorafobia, soprattutto quando si manifesta in modo intermittente nel corso degli anni, può rendere difficile trovare una stabilità e una soluzione definitiva, ma ci sono ancora possibilità per migliorare la qualità della vita. Sebbene tu abbia già provato diversi approcci terapeutici, potrebbe essere utile rivedere l'efficacia di ciascuno di essi. per esempio se non hai trovato miglioramenti significativi, potresti prendere in considerazione un cambiamento di terapeuta, o magari proprio scegliere un terapeuta che utilizza un altro approccio. Ci sono davvero molti orientamenti e tipi di approccio. Per quanto riguarda le benzodiazepine, sicuramente possono essere utili nel trattamento a breve termine, ma non risolvono alla radice i disturbi d'ansia. Potresti parlare con il tuo medico o psichiatra della possibilità di esplorare altre opzioni farmacologiche. Inoltre potresti valutare anche i gruppi di supporto, a volte, sentirsi compresi da altre persone che stanno affrontando lo stesso problema può essere molto utile. Esistono gruppi di supporto per persone con disturbi d'ansia o agorafobia, che possono offrire non solo conforto emotivo, ma anche suggerimenti pratici per affrontare le difficoltà quotidiane. Partecipare a questi gruppi, anche se online, potrebbe farti sentire meno isolata. Questi sono solo alcuni spunti, se poi vorrà avere maggiori informazioni resto a disposizione.
Buona giornata.
Dott.ssa Giulia Raiano

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