Buongiorno,Sono una ragazza di 22 anni, ho sofferto di ossessioni da wuando ne avevo 15 e da due a

36 risposte
Buongiorno,
Sono una ragazza di 22 anni, ho sofferto di ossessioni da wuando ne avevo 15 e da due anni soffro anche di ansia, prima notale e poi somatizzata al lato sinistro del petto. Premetto che io faccio l'università che odio e in più sono unanno in ritardo. Questo può provocare queste somatizzazioni?
Grazie
Buon pomeriggio,
da ciò che scrivi sembra che il quadro ansioso sia un qualcosa che "ti porti dietro" da tempo.
Hai mai pensato ad un percorso psicoterapico per comprendere più a fondo le cause di questa ansia?
Il ritardo all'università o il fare un qualcosa senza provare il piacere di farlo, possono indubbiamente contribuire ad aumentare l'ansia, ma potrebbero anche essere conseguenze di un malessere che continua a serpeggiare impedendoti di fare scelte con serenità e consapevolezza.
Il consiglio è quello di prenderti del tempo per te stessa, affidandoti ad un professionista competente, che possa accompagnarti a dare un nome a queste angosce e paure, per permetterti di vivere più serenamente la tua vita.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elisabetta Giuli

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Buonasera. Leggendo la sua descrizione si comprende che alla sofferenza si accompagna anche molta lucidità. Senz'altro dover fare senza essere certi che ciò che si fa sia una vera e propria scelta confonde ancora di più. Consideri che l'ansia è sempre una coperta di uno stato emotivo più diretto (rabbia, dolore, fastidio, etc etc) quindi qualsiasi lavoro psicologico dovesse intraprendere sarà volto a fare un po' di chiarezza, non soltanto a contenere la sintomatologia
Buonasera, da quello che scrive la sua è una sofferenza che arriva dal passato che parte da vissuti ossessivi e arriva ad oggi con manifestazioni fisiche di ansia probabilmente legata a scelte che non la rispecchiano.
Le somatizzazioni a livello fisico hanno origine da certi pensieri e da emozioni negative che non rispecchiano la parte più autentica del nostro Sè.
Le posso consigliare di intraprendere un lavoro su se stessa, prendendosi il giusto tempo per sentirsi nel profondo e così comprendere a livello mentale quali sono i suoi più autentici desideri.
Un caro saluto.
Dr. ssa Monica Pesenti
Buonasera , il disagio che lamenta da lungo tempo è precedente la sua scelta universitaria , di conseguenza non può esserne la causa , al contrario una scelta che non soddisfa le aspettative potrebbe essere stata dettata da uno stato emotivo problematico .
Non esiti a rivolgersi ad un professionista che l'aiuti a fare chiarezza . Cordialmente Dott.ssa Daniela Massaglia
Buonasera, come hanno scritto le mie colleghe mi sembra che si porti questo disagio da tanto tempo anche se ha assunto "forme" diverse, con l'aggravante che sta così da tanto. Credo che la somatizzazione sia l'unico canale per comunicare la sofferenza quando non si trova altro modo. Le consiglio di iniziare un percorso psicoterapico, vedrà che con l'aiuto di un professionista potrà capire da cosa origina il suo malessere, la farà stare meglio dopo qualche tempo. Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Salve. Sicuramente fare una cosa che si odia fare può provocare ansia. In più sottolinei che sei indietro di un anno e credo dunque che anche questo abbia il suo peso. Le ossessioni possono essere un sintomo che aveva la stessa funzione che ha oggi l'ansia. La cosa migliore sarebbe poter trovare la causa del malessere, il frigger attivante, e lavorare alla radice di questo problema. Ti consiglio intanto di fare qualche esercizio di respirazione e training autogeno che ti possano permettere di rilassarti e calmare l'ansia quando questa si fa più invalidante. Li trovi tranquillamente su internet con un'attenta ricerca. A presto, dott. sa Nausicaa Precenzano
Salve, sei una ragazza molto giovane ed è un peccato che già dall'età di 15 anni già manifestavi il tuo malessere che poi negli anni hai somatizzato con al lato sinistro del petto. Bisognerebbe chiedersi, questi sintomi di conversione che cosa nascondono? Sicuramente nascondono qualche situazione dolorosa, che forse non è ancora arrivata alla coscienza. Sicuramente un lavoro psicoterapeutico potrebbe aiutarti a portare alla coscienza tutto ciò che hai relegato nel tuo inconscio, spero che troverai la tua strada, ti saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Salve, fare qualcosa che si odia e soprattutto che si protrae nel tempo, parliamo di una scelta universitaria che abbraccia un percorso di alcuni anni e non di un mese o un solo giorno..certo può portare a "somatizzazioni". Quando non riusciamo ad esprimere con le parole le nostre emozioni dolorose e il nostro disagio, allora è il corpo a parlare. I sintomi del corpo lanciano un messaggio importante, di richiesta di aiuto, che sarebbe sempre opportuno cogliere. Nella sua richiesta non specifica se ha mai provato un percorso di psicoterapia, dati i suoi sintomi ossessivi, nonostante ciò, coglie tutti i sintomi somatici come generati dall'ansia definendoli appunto somatizzazioni. Sembra che lei conosca bene come viene fuori la sua ansia, e questo già può essere un primo passo, ma forse bisognerebbe approfondire e studiarne le radici per evitare di restare in superfice. Per questo sarebbe utile una psicoterapia. Saluti dott.ssa Maria Langellotti
Salve. Il suo quadro sintomatico sembra molto variegato. Fobie, ansia somatizzazioni...c'è da dire che lei è molto giovane. forse sarebbe opportuno che si consultasse con uno psicoterapeuta che la aiuti a capire l'origine dei suoi vari malesseri.
La sua giovane età la aiuterà ad arrivare prima al cambiamento.
Non saprei dirle se le "somatizzazioni" siano causate dal suo percorso univesitario, ho capito bene? di certo svolgere un percorso di studio non congeniale immagino le risulti molto faticoso........
Rimango a disposizione per ogni ulteriore chiarimento. Dottor Grilli
Buongiorno, dal suo racconto emerge tutta la sofferenza che da tempo la accompagna e che ha assunto via via diverse forme.
Credo sia importante indagarne le cause e la portata con l'aiuto di un professionista (psicologo e/o psicoterapeuta) che, insieme a lei, valuterà il percorso migliore da intraprendere.
Saluti
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Buongiorno, mi sembra che ci siano diverse manifestazioni che la caratterizzano alle quali si è andato ad aggiungere la sensazione negativa di essere in ritardo di un anno. Le somatizzazioni possono essere diverse e possono essere scatenate da differenti motivi, ognuno è diverso. Potrebbe essere utile fare un percorso finalizzato a scoprire cosa abbia scatenato le somatizzazioni e magari ad affrontare le altre manifestazioni. Purtroppo non si può rispondere in modo specifico. Eventualmente può anche contattare il consultorio di zona.
Arrivederci
Salve, impegnarsi in qualcosa che non si sopporta provoca uno squilibrio tra l'esterno e l'esterno ed il corpo manda dei sintomi per avvisare che c'è qualcosa che non va. Ha bisogno di ripristinare un equilibrio che sembra manchi da quando ha 15 anni.
Chieda aiuto ad uno/a psicoterapeuta, potrà esserle di supporto per ripristinare l'equilibrio che oggi manca.

Un saluto
Buongiorno, certamente un percorso di studi odiato, per usare le sue stesse parole, può solo peggiorare il suo stato, ma credo che ci sia qualcosa di pregresso che andrebbe visto ed elaborato con l'aiuto di uno psicologo. Arrivederci
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Buongiorno, ci sarebbe necessità di approfondire maggiormente il sintomo e ciò che sta alla base per poterle rispondere, posso dirle che la somatizzazione è un fenomeno complesso dove alla base può esserci un vissuto emotivo non integrato Nella personalità. Le consiglio un colloquio psicologico.
Buongiorno, le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo per chiarire questi suoi dubbi.
Ottime cose, Dottor Andrea De Simone
Gentile utente, l'iper-attenzione sulla visceralità e la erronea riconfigurazione di tale arousal a livello di trama narrativa e quindi di identità possono spiegare le Sue esperienze fisiologiche. L'ansia è certamente una possibile causa. Laddove il Suo contesto attuale di vita è caratterizzato da insoddisfazione, verosimile mancanza di orizzonte d'attesa (o progettualità infelice, impossibile, o nefasta) e sensazione di "non essere all'altezza" (è indietro), è assai probabile che questo si verifichi. La risposta alla Sua domanda è quindi certamente positiva. Naturalmente in presenza di sintomi fisiologici è necessario escludere primariamente cause organiche; se non lo ha già fatto l'invito è di rivolgersi al medico di base. Una volta esclusa la problematica fisica è fondamentale cominciare un percorso psicoterapeutico. Data la giovane età e l'esordio precoce di problematiche e sofferenza, è necessario non procrastinare ulteriormente. In bocca al lupo, cordialità. DMP
Buongiorno, la somatizzazione è il segnale di come il nostro corpo attraverso la sofferenza fisica comunichi uno stato di malessere interiore quindi può esserci una correlazione. Le consiglio, se non lo sta già facendo, di intraprendere un percorso di psicoterapia per analizzare cosa genera questo malessere e cosa lo mantiene. Queste informazioni saranno il punto di partenza per avviare un cambiamento e trovare uno stato di maggior benessere psicofisico. Cordiali saluti, Federica Rossi
Buongiorno gentile utente, grazie per la sua fiducia. Lei è ancora giovane e in una fase della vita in cui può ancora scegliere i percorsi da intraprendere. Se si porta visuti difficili dal passato il rischio è che questi, se non ben compresi in una cornice di senso, possano influenzare le sue scelte per il fututo in una direzione poco soddisfacente. Ansia, insoddisfazione e e altri sentimenti negativi, se non riconosciuti o se si protraggono nel tempo possono tradursi in somatizzazioni. L'ansia per esempio altera il nostro modo di respirare e ciò può comportare contratture muscolari e ridurre la capacità polmonare. Da qui fame d'aria e dolori. Io le consiglierei un percorso psicologico, anche breve, per inquadrare nel suo contesto di vita questi vissuti. Perché non le piace l'università? Cosa comporterebbe cambiare o interrompere? In bocca al lupo per tutto!
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Salve, è difficile poterle dare una risposta con così poche informazioni.
Come mai odia così tanto l'università? Non è stata una sua scelta libera?
Comunque, le consiglio di rivolgersi ad un professionista per trovare le risposte che cerca.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, mi spiace per il disagio espresso. Come ha risolto, se ha risolto, le sue ossessioni? L' ansia comunque porta a diversi sintomi, tra questi le somatizzazioni sono molto molto frequenti. C'è qualche aspetto della sua vita che vorrebbe cambiare ma, forse, non ne ha la forza? Ritengo importante intraprendere un percorso psicologico volto a determinare le cause ed i fattori di mantenimento del disturbo.
Cordialmente, dott. FDL
Buongiorno, quando si hanno dei malesseri fisici è consigliato in primis escludere le cause organiche. In ogni caso l'ansia e lo stress, possono comportare malesseri fisici anche debilitanti.
Le consiglio il supporto di un terapista e le auguro il meglio.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentilissima,
con le somatizzazioni il corpo diventa un importante strumento di comunicazione di uno stato di sofferenza psicologica che non riesce ad esprimere a parole.
Un percorso di sostegno psicologico potrebbe permetterle di verbalizzare il suo dolore che, come ha riferito, porta dentro già da molto tempo. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Carolina Cascino
Buongiorno, ognuno di noi ha degli organi bersaglio quando siamo in ansia e stress. L'ansia, nel suo caso, potrebbe essere somatizzata e manifestata con dolore al petto. Le consiglio di iniziare un percorso psicologico per ridurre il malessere e l'ansia. La saluto
Gentile utente, sicuramente la situazione scolastica può slatentizzare un qualcosa di già presente, il DOC e l'ansia sono comunque affrontabili. Un consiglio si rivolga a qualcuno esperto nella cura del DOC, ci sono delle tecniche molto valide nel suo trattamento.

Un caro saluto

Dottor Mauro Vargiu
Salve, quello che posso consigliarti, più che rispondere alla domanda, è di rivolgerti prima da uno psichiatra per l'accertamento medico che non ci sia una componente fisica e in seconda battuta da uno psicologo per stabilire il piano di lavoro. In questo modo puoi guadagnare maggiore qualità in termini di vita emotiva.
Buonasera gentilissima, grazie per la sua preziosa condivisione. Ha pensato a rivolgersi da un terapeuta? potrebbe aiutarla ad esplorare ed elaborare le motivazioni sottostanti la sua ossessione.
Resto a disposizione!
AV
Caro Utente, mi dispiace molto per quello che sta passando, nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico.
Resto a disposizione,anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Buongiorno
Dalla sua breve descrizione emerge un quadro importante di sofferenza. Sicuramente scegliere di fare qualcosa che non piace, in particolare così impegnativo come l'università, non è di aiuto alla sua salute mentale. Ha mai valutato di fare un percorso psicoterapico?
Resto a sua disposizione e le auguro un sereno proseguimento.
Gentilissima, grazie per la Sua condivisione, non deve essere semplice! Il suggerimento più utile che posso darLe è quello di contattare un professionista (magari approfondire sia la parte più di origine organica che psicologica), perché sono molti gli aspetti da sondare. Alcuni li hanno già espressi i colleghi (vissuti e scelte universitarie, di vita, aspetti dell'esperienza soggettiva, fatiche in generale, eventi della vita ecc). Il sintomo sottende molte possibili questioni irrisolte, ma andrebbero indagate in un percorso, soprattutto per dare un senso a questa Sua sofferenza e aiutarLa a risignificarla, per vivere più serenamente. Auguro il meglio
Comprendo che tu stia attraversando un periodo difficile con le ossessioni e l'ansia, e che stai anche affrontando delle sfide nell'ambito accademico. È importante capire che le somatizzazioni possono essere influenzate da diversi fattori, tra cui lo stress, l'ansia e le esperienze personali.

L'odio per l'università e la sensazione di essere in ritardo possono aumentare il tuo livello di stress e alimentare l'ansia che provi. Lo stress cronico può avere un impatto sulla tua salute fisica e mentale, e può manifestarsi attraverso sintomi somatici come il dolore al petto che descrivi.

Tuttavia, è fondamentale consultare un professionista come uno psicologo o uno psicoterapeuta, per valutare la tua situazione specifica e ottenere un supporto adeguato. Un professionista può aiutarti a esplorare le radici delle tue ossessioni e dell'ansia, fornendo strumenti e strategie per affrontarle in modo efficace.

Nel frattempo, ci sono alcune azioni che puoi intraprendere per gestire meglio il tuo stato mentale e fisico. Prima di tutto, cerca di identificare le fonti di stress nella tua vita e cerca modi per ridurle o affrontarle in modo più efficace.

Inoltre, cerca di creare una routine equilibrata che includa attività fisica regolare, un'alimentazione sana e sufficiente riposo. L'adozione di uno stile di vita sano può migliorare il tuo benessere generale e fornirti una maggiore resilienza nei confronti dello stress.

Non esitare a cercare il supporto dei tuoi cari, condividendo con loro ciò che stai attraversando. Avere una rete di supporto solidale può essere estremamente benefico per affrontare l'ansia e le ossessioni.

Ricorda che ogni persona è unica e il percorso verso il benessere può essere diverso per ciascuno. Cerca le risorse e il supporto professionale che ritieni più adatti a te, e sii gentile con te stessa durante questo processo. La guarigione richiede tempo, ma con l'aiuto adeguato puoi affrontare le tue sfide e trovare un equilibrio che favorisca il tuo benessere mentale e fisico.
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Buongiorno, sicuramente lo stress universitario e la posizione "in ritardo" rispetto a tempistiche imposte e non sue, può essere un fattore di stress importante. Tuttavia i sintomi organici può indagarli con un medico ed escludere altre cause che non siano psichiche. Le suggerisco di intraprendere un percorso quanto prima perché si merita di stare bene e vivere serenamente la quotidianità. Resto a disposizione. Un caro saluto
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Buongiorno, si, come dice lei, fare qualcosa che non ci piace può portare ad avere delle somatizzazioni, è un campanello d'allarme molto importante, da non sottovalutare e che ci dice qualcosa del momento nel quale stiamo vivendo. Ti chiedo, hai modo di avere controllo sulla situazione e prendere delle decisioni per cambiare rotta?
Buonasera cara ,sicuramente un percorso di supporto psicologico potrà aiutarla a "trattare" determinati argomenti abbastanza importanti . Chiedere aiuto è un atto di grande coraggio . Provi a beneficiare di un supporto . Resto a disposizione
Buongiorno, sarebbe utile, dato che si porta dietro da tanto tempo questo malessere intraprendere un percorso di sostegno, Sicuramente il non fare una cosa che la fa stare bene può contribuire ad aumentare il suo malessere
Certo, è possibile che lo stress legato alla situazione accademica e agli studi possa contribuire ai sintomi di ansia e alle somatizzazioni che stai sperimentando. L'odio per l'università e il fatto di essere un anno in ritardo potrebbero aggiungere ulteriore pressione e ansia alla tua vita quotidiana, influenzando così il tuo benessere mentale e fisico.

È importante considerare che l'ansia e lo stress possono manifestarsi non solo a livello mentale, ma anche fisico, attraverso sintomi come dolore al petto o altre manifestazioni somatiche. Le ossessioni e l'ansia che hai sperimentato in passato potrebbero anche essere correlate allo stress e alla pressione che provi attualmente.

Ti incoraggio a prenderti del tempo per riflettere su come la situazione accademica ti influenzi emotivamente e fisicamente e a considerare di cercare supporto professionale. Parlarne con un consulente universitario, uno psicologo o uno psichiatra potrebbe esserti utile per affrontare le tue preoccupazioni e sviluppare strategie per gestire lo stress e l'ansia in modo più efficace.

Inoltre, potresti trovare utile esplorare nuove opportunità accademiche o professionali che ti interessano di più e che potrebbero ridurre il senso di odio e frustrazione nei confronti dell'università. Lavorare su obiettivi accademici e professionali che ti motivano potrebbe aiutarti a ridurre lo stress e migliorare il tuo benessere complessivo.
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