Schiavo delle slot da anni. Per una cinquantina di volte ho giurato di non giocare più, giuramenti t

32 risposte
Schiavo delle slot da anni. Per una cinquantina di volte ho giurato di non giocare più, giuramenti terribili come la morte di moglie e figlio. Poi dopo qualche settimana, spergiuro, iniziavo ancora a giocare e solo per ristrettezza economiche sono due mesi che non gioco e mi rode dentro pensando a tutti i soldi che ho buttato. Potrebbe essere un inizio di smetterla per sempre? Grazie di cuore a chi legge queste righe
Gentilissimo, uscire dal tunnel del gioco d’azzardo non è facile, ed e’ pressoché impossibile da soli: occorre l’aiuto di una buona psicoterapia che vada all’origine delle cause (in genere in gran parte inconsce) che stanno alla base del problema. Per questa ragione credo che una terapia psicoanaliticamente orientata possa fare al caso suo. Colga “l’occasione” di questo esaurimento delle sue risorse economiche per investire il poco denaro che le e’ rimasto in una terapia che le permetta di uscire in maniera definitiva da questa dipendenza infernale e si permetta di essere finalmente davvero felice. Lo faccia per suo figlio e per sua moglie, ma prima di tutto per se stesso. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti. Un saluto, Marta Corradi.

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Sì, è vero, essere schiavi del gioco come dice lei è un tormento e rode. Si giura e ci si trattiene dal non farlo, ma spesso, purtroppo, non basta dirselo per smettere e ricominciare a stare meglio. Occorre lavorare la questione alle sue origini iniziando un percorso psicoanalitico, soprattutto adesso che sta accusando gli effetti negativi dell'aver smesso.
Cordiali saluti
Alessia Vaudano
Salve, capisco la sua angoscia per aver sperperato così tanti soldi. Normalmente è un modo per svagarsi e per socializzare, poi neanche ce ne accorgiamo si diventa schiavi del gioco, ed ha un attinenza con la tossicodipendenza, tanto da rientrare nell'area della "dipendenza senza sostanza". Quindi ora che ha preso coscienza di questa dipendenza distruttiva che sicuramente assorbe molto la nostra mente e in alcuni casi fa trascurare sia la famiglia che il lavoro, sarebbe bene che lei faccia un lavoro psicologico su di sè per risolvere questo disturbo del comportamento, che fa parte della categoria diagnostica, "disturbo ossessivo compulsivo", cordiali saluti, dott. Eugenia Cardilli.
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Salve. La sua mi sembra una buona premessa, tuttavia dovrebbe correre ai ripari e farsi aiutare. Si dovrebbe comunque affidare ad una struttura che in modo multidisciplinare la sostenga durante il percorso di uscita dalla sua dipendenza da gioco d'azzardo
A Roma so che ci sta un servizio al Ceis che si occupa di questo problema. Sempre se lei è di Roma.
Rimango a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Cordiali saluti. Dottor Grilli.
Buongiorno, che lei abbia smesso di giocare a seguito di ristrettezze economiche è un ottimo segno, ma non abbassi mai la guardia. Dalla ludopatia, così come dalle altre forme di dipendenza, non se ne esce mai completamente e quando si pensa di avercela fatta e si cede nuovamente con il classico "solo una volta" potrebbe essere l'inizio della fine. Si faccia aiutare in questo percorso da uno psicologo o personale qualificato, è molto importante che non sia solo in questo momento.
Le faccio un grosso in bocca al lupo e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti, Francesca
Salve, potrebbe essere un inizio se questa motivazione verrà convertita in un'azione come rivolgersi ad uno specialista che la aiuti a capire le cause della sua dipendenza. Cordiali saluti
Buonasera. È possibile che ci siano diverse motivazioni, ma serve più che una buona ragione, serve La Ragione! Provi a consultare in zona la Asl di riferimento (su Roma per esempio ci sono varie associazioni e centri multidisciplinari ad es presso il Gemelli). Il momento è delicato e occorre un trattamento ad alta specializzazione
Di solito dietro le dipendenze, di cui fa parte il gioco d’azzardo, ci sono altre problematiche e sono queste che si tenta di automedicare con le varie dipendenze. Si cade in una dipendenza o si passa da una dipendenza ad un’altra spinti da un’esigenza, dall’esigenza di “sentirsi meglio”. È consigliabile procedere prima di tutto con una psicodiagnosi per far emergere tutti gli aspetti psicopatologici e poi decidere le possibili adeguate terapie psicoterapeutiche e/o mediche.
Buona sera, rompere il circolo vizioso della dipendenza, come lei ha descritto, è molto faticoso, ma di fatto lei oggi è stato costretto a farlo. Cavalchi quest’onda e chieda aiuto ad associazioni dedicate e a psicoterapeuti/e formati/e sulle dipendenze. Rimango a disposizione per eventuali altri chiarimenti. In bocca al lupo, dottoressa Celentano
Salve uscire dal tunnel della dipendenza è qualcosa di estremamente difficile e nonostante le promesse che lei compie si sarà accorto che non riesce a mantenerle. Ciò che può esserle utile sicuramente è rivolgersi a dei servizi psichiatrici esplicitamente dedicati a questa tipologia di patologia. Esistono diverse cliniche che si occupano di questo. Provi a contattarle. Alcune di queste sono anche convenzionate
Buongiorno. lavoro in un SerDP e il gioco d'azzardo è il mio lavoro. smettere da soli è troppo difficile, si affidi al servizio pubblico (SerDP), dove troverà tutto gratuitamente. poi, il controllo del suo denaro: si affidi a una persona di sua fiducia e si faccia controllare il denaro da lei. sicuramente dietro la sua patologia ci sono problemi psicologici che, se non vengono affrontati, possono farla ricadere nella malattia. Se non risolve col SerDP, si affidi ad uno psicoterapeuta. personalmente, ne sto seguendo alcuni anche privatamente.
Salve, si percepisce molto chiaramente la sua angoscia. Sono d’accordo con la necessità di utilizzare la mancanza di risorse economiche del momento per farsi aiutare, si rivolga al SerDP del suo territorio e cerchi il sostegno dei suoi familiari.
In bocca al lupo
Marta Calderaro
Buongiorno, affrontare e risolvere comportamenti di dipendenza da slot richiede tempo, fiducia, pazienza. Credo però che valga la pena che lei cerchi aiuto il prima possibile, investendo i suoi soldi in maniera costruttiva e non autodistruttiva. Si rivolga ad un terapeuta di fiducia che possa accogliere la sua richiesta di aiuto, sostenerla ed ascoltare la sua sofferenza . Un cordiale saluto, dottoressa Margherita Maggioni.
Buonasera! La dipendenza da gioco è difficile da sconfiggere da soli, ma per fortuna ormai ci sono diversi centri specialistici che se ne occupano. Trovi quello a lei più vicino oppure si rivolga ad uno psicoterapeuta di sua fiducia. Un grande in bocca al lupo! Mi auguro davvero che questo suo pensiero sia l'inizio di una svolta nella sua vita.
Buongiorno, ha già provato a rivolgersi ad un SERT o ad uno psicoterapeuta?
Buonasera. Il termine "schiavitú" da Lei proposto ben indica e rappresenta la difficoltà di uscire da un circolo vizioso che Lei sente come inevitabile, opprimente, al di fuori del Suo controllo. La responsabilizzazione rispetto al proprio benessere è il primo fondamentale passo per spezzare tale circolo; il fatto che Lei abbia scritto questo messaggio è significativo e positivo, ma non basta. Per poter fare un movimento concreto verso la Sua salute deve contattare un centro territoriale specializzato, o in alternativa, un professionista privato con competenza nel settore. Da solo è molto difficile riuscire a uscirne, anche se può sembrare a volte sulla buona strada, dal momento che è frequente un andamento "altalenante" tra remissioni e ricadute. Ricerchi aiuto professionale. In bocca al lupo! Cordialità, DMP
Buongiorno,
qualsiasi dipendenza ( alcol, gioco, droghe) ha sempre un fondo basato sulla incapacità di gestire l'impulso e la dilazione nel tempo del soddisfacimento del bisogno.....riconoscere che lei ha un problema e provare disgusto verso questa dipendenza è già un buon passo..........provi a mettere in atto azioni e comportamenti che posticipino la sua voglia di giocare......per esempio essere inattivi non aiuta...........
contatti sicuramente un professionista che puo' esserle di aiuto in questo percorso di rinascita.......
auguri!
Buongiorno gentile utente uscire dal tunnel della dipendenza da gioco non è semplice e richiede l'aiuto di uno Psicoterapeuta preparato.
Il fatto di star male all'idea di tutti i soldi che ha buttato potrebbe essere un' opportunità per decidere di iniziare seriamente a far qualcosa per aiutarsi. Sono a disposizione. Cordiali Saluti
Gentile utente, quello da lei descritto sembra un problema presente da lungo tempo e radicato nella sua modalità di vivere. Le ristrettezze economiche da lei citate possono costituire un punto di svolta, in quanto le impediscono di portare avanti il gioco d'azzardo e la costringono a limitare i comportamenti legati ad esso. Questo potrebbe essere il momento in cui, aiutato dalle circostanze, lei potrebbe dedicare uno spazio a pensare a sè e a rivolgersi a un professionista, per comprendere le origini e i significati del problema che da tanto tempo la affligge.
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Salve, uscire dal tunnel del gioco d’azzardo non è facile, ed e’ difficile uscirne da soli. Non basta dirselo per smettere e ricominciare a stare meglio. Quando si pensa di avercela fatta si rischia di cedere nuovamente. Potrebbe essere l'inizio della fine. Si faccia aiutare in questo percorso da uno psicologo o struttura, è molto importante. Le faccio un grosso in bocca al lupo e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Buongiorno. La ludopatia è una dipendenza vera e propria. Lei ha tutte le intenzioni di rinunciare a giocare, mi congratulo per la forza di volerci ancora riprovare, è possibile però che essere accompagnato in questi percorso da un professionista la possa aiutare, anche e soprattutto ad evitare una ricaduta nel gioco. Esistono molti servizi specializzati in questo sparsi su tutto il territorio, molti anche afferenti al SSN, cui si potrebbe rivolgere; o anche ad uno psicoterapeuta specializzato. Un saluto
Per poter smettere realmente DEVE intraprendere una psicoterapia che l'aiuti a consapevolizzare e a depotenziare definitivamente le cause inconsce che sono alla base della sua specifica ludopatia.
La ludopatia, come tutte le dipendenze, è un tunnel dal quale è difficilissimo uscire da soli anche se apparentemente buon motivati. Come si è accorto, infatti, la ricaduta può sempre essere dietro l'angolo, è necessario fare un percorso di psicoterapia per capirne le cause profonde o si continua a entrare nello stesso circuito malsano. Le consiglio di approfittare di questo momento in cui è più in contatto con sentimenti negativi nei confronti del gioco per chiedere aiuto.
cordiali saluti
Buongiorno,
direi che con questa confessione pubblica lei ha già iniziato!
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia Sellini
Gentilissimo, il tema della menzogna e della vergogna emergono pienamente in ciò che scrive. Ma anche la speranza di ritornare ad una vita migliore. Riparta da queste parole, si affidi ad un percorso terapeutico individuale o, meglio ancora, ad una psicoterapia di gruppo assieme ad altre persone che soffrono come lei di ludopatia. Se vorrà contattarmi per ulteriori chiarimenti sono a sua completa disposizione. Saluti. Dr. Luca Parri
Buonasera e grazie per la sua condivisione. Potrebbe essere un buon inizio, ma si faccia aiutare. I servizi territoriali forniscono tutta l'assistenza che le potrebbe servire in questo viaggio di guarigione. Un caro saluto.
Buona sera,
La situazione attuale la costringe a constatare le conseguenze della sua dipendenza e potrebbe rappresentare uno stimolo al cambiamento. Quest'ultimo, tuttavia, può realmente avvenire solo attraverso un lavoro psicoterapeutico. Faccia riferimento alle strutture della sua zona dedicate alla cura delle dipendenze. Non se ne pentirà. Cordiali saluti
Buonasera.
Mi pare di capire che per lei sia molto faticoso rinunciare a queste slot e che comunque sia molto combattuto a riguardo. Forse il fatto di avere temporaneamente smesso e di avere scritto qui la pone, se non altro, nella posizione di interrogarsi su questa dipendenza... Anche questi spergiuri mi pare abbiano una funzione importante.
Ha mai pensato di cominciare un percorso su di sè? Anche pagare un terapeuta potrebbe essere un parziale deterrente dall'abuso delle macchinette.
Cordialmente.

Greta Tovaglieri
Buongiorno, è difficile smettere di giocare in maniera compulsiva e molto spesso la buona volontà non basta. È necessario farsi supportare da operatori e centri specializzati nelle dipendenze. Saluti
Gentile utente, poche sono le persone che chiedono un supporto per curare la dipendenza da gioco d'azzardo, sia una di queste.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Buongiorno, purtroppo non è un comportamento da sottovalutare. Sarebbe opportuno farsi aiutare tempestivamente e continuativamente da servizi territoriali (SerT) e professionisti qualificati (psicoterapeuti e psichiatri). Qualora ricevesse un'effettiva diagnosi di Lodopatia, si potrebbe valutare la possibilità di nomina di un amministratore di sostegno per tutelare e gestire il suo patrimonio, in modo che non venga dilapidato dalla patologia stessa.
Buongiorno, il dispendio economico può essere un buon incentivo per spingerla a smettere di giocare, ma non esclusivo.
Il cambiamento deve evolvere a livello personale, magari un percorso di psicoterapia può aiutarla a trovare delle alternative al gioco più efficaci e più sane e può aiutarla a elaborare i lutti che ha sofferto.
Dott.ssa Sara Passavanti

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