Salve sono una stidentessa di 22 anni. Già da bambina ho avuto degli episodi anomali come il lavar

29 risposte
Salve sono una stidentessa di 22 anni.
Già da bambina ho avuto degli episodi anomali come il lavarmi costantemente le mani oppure concepire un ambiente così sporco che quando tornavo a casa dovevo lavarmi dalla testa ai piedi senza poi ritoccare gli abiti sporchi indossati.
Dopo i 13 anni tutto è andato bene fino a marzo scorso quando dopo aver intrapreso una relazione hanno iniziato a tormentarmi pensieri del tipo “ lo amo ? Cosa è l’amore ? Come so se lo amo ?” In tutto questo quando ci incontriamo guardo il mio ragazzo e penso “ sto provando amore ???? Sono felice ? “ tuto sembrerebbe Normale se non fosse che questo pensieri mi tormentano la giornata , mi sveglio la notte per pensarci ....
Ho avuto anche un episodio classificato dal centro salute mentale del mio quartiere come attacco di panico.
Spesso quando mi trovo da sola in pubblico come per esempio ad una lezione universitaria mi viene da piangere .
Non so che fare ... è come se cercassi una certezza che di fatto nessuno ha non arrivando a una conclusione, é come se fossi intrappolata in un ciclo che si ripete. Vivo male con l’ansia , mi sento tormentata , distaccata da me stessa e dagli altri .
Cosa posso fare ? Lo so che sarebbe opportuno chiedere aiuto ma mi è difficile chiedere un supporto economico ai miei genitori che non considerano queste cose problematiche da affrontare .
Buongiorno,
come ha scritto, sarebbe opportuno che iniziasse un lavoro psicoterapeutico per gestire l'ansia e il conseguente malessere.
Provi a verificare se nella sua città vi siano Associazioni o studi di psicologia che offrono un servizio a costi calmierati.
Una strategia alternativa per la gestione dell'ansia,ma che andrebbe comunque supportata da un percorso psicoterapeutico, potrebbe essere la mindfulness.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Cordiali saluti

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I pensieri ossessivi, pensare in modo constante a qualcosa senza riuscire ad arrivare a nessuna conclusione, sono fonte di sofferenza e di grande disagio. Quando poi queste elucubrazioni occupano uno spazio importante del tempo e delle energie, impedendo anche il sonno, è evidente la necessità di farsi aiutare da uno psicoterapeuta. Purtroppo, per molte persone il disagio emotivo, viene considerato come qualcosa di poco significativo da non prendere in seria considerazione come invece si farebbe per un sintomo fisico riconoscibile.
La sofferenza psichica è invece una situazione importante che deve essere ascoltata e rispettata.
Buongiorno, mi sembra di capire che ciò che la tormenta sia il dubbio. Cosí come da bambina lavava spesso le mani per avere la certezza che fossero realmente pulite senza raggiungerla mai, ora il dubbio riguarda la veridicitá dell'amore per il suo compagno. Considerando che i primi episodi di disagio sono occorsi giá nell'infanzia e che l'ansia, nelle sue diverse manifestazioni continua ad accompagnarla, credo che intervenire al più presto sia la scelta migliore. Potrebbe rivolgersi ad un servizio pubblico o cercare un professionista non troppo costoso. In questo caso le consiglio un terapeuta EMDR: é possibile che ci sia qualcosa di molto profondo che non è stato adeguatamente elaborato ed integrato. I farmaci possono essere un modo economico di tamponare il disturbo, poiché molti sono acquistabili con ricetta rossa, ma se non vorrá prenderli sempre le consiglio di affrontare il problema alla radice. Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti.
Buonasera, la consapevolezza di aver bisogno di un supporto è un buon punto di partenza per la gestione del problema. Non ho informazioni sulla sua famiglia, ma fossi in lei proverei a parlare a cuore aperto con i suoi genitori comunicando il suo malessere, anche se ha la percezione che non verrà ascoltata. A volte i genitori, di fronte alle sofferenze dei figli, possono mutare le loro convinzioni. In ogni caso, provi a chiedere supporto al CSM in cui le hanno diagnosticato l'attacco di panico, dovrebbero disporre di psicologi e psicoterapeuti gratuitamente. Le consiglio anche di provare corsi di mindfulness o training autogeno di gruppo, gestiti da professionisti qualificati e competenti, che le permetterebbero di abbattere i costi. Dato che il problema ha radici profonde la soluzione ideale è sicuramente una psicoterapia individuale, che le auguro di trovare il modo di intraprendere.
Saluti, Francesca
Buongiorno, per i dubbi ossessivi, l'ansia e la tristezza potrebbe rivolgersi al CSM, dove potrà essere presa in carico da specialisti competenti.
La saluto cordialmente, Maurizio Luppi.
Buongiorno. Il suo vissuto appare lucido e sofferto allo stesso tempo. È possibile che la costante del dubbio e della scelta giusta, così come la possibilità di sperimentare anche la scelta sbagliata sapendo che si può sempre rimediare, siano i nuclei sottostanti al sintomo. Tuttavia se continua così rischia di perpetrare un copione maladattivo. Come già suggerito si confidi con i suoi familiari, spiegando esattamente il suo malessere. Ciò rappresenterebbe intanto un modo per uscire da una situazione bloccata. Inoltre in molti atenei sono attivi dei centri di counselling psicologico per gli studenti. Provi a verificare in zona, così come presso i consultori familiari della ASL è possibile avere dei cicli gratuiti di psicoterapia
Come suggerito dai colleghi è importante un aiuto professionale che può richiedere al servizio pubblico oppure in università, se il suo ateneo offre questo servizio.
Perché ha paura a chiedere ai genitori un supporto economico? Nella sua facoltà non è presente la possibilità di venire retribuiti facendo piccole mansioni (150h)? Può fare lei dei piccoli lavoretti?

Buona giornata
Dott.ssa Elisa Fedriga
Salve, il passo che l'aspetta è prendersi cura del suo benessere, questo vuol dire tentare di comunicare con i suoi genitori per far capire il suo malessere e far sì che loro possano venirti incontro o cercare alternative per potersi far dare una mano (lavori, risparmiare, chiedere a servizi pubblici come Asl, cercare centri di solidarietà nella sua zona). E' la sua prima sfida personale, il suo primo passo, sta a lei provarci.
Buonasera,

quello che lei dice è effettivamente il primo passo per cominciare a prendersi cura di sé: intraprendere un percorso psicoterapico la aiuterà a comprendere meglio la natura della sua ansia e dunque a poterla gradualmente ridurre, potendo notevolmente migliorare la qualità della sua vita e delle relazioni interpersonali.
Esistono molti professionisti che aderiscono ad associazioni o enti che offrono servizi di psicoterapia a costi ridotti o compatibili con il valore isee del richiedente, provi a cercare nella sua zona.

Se invece preferisce, posso indicare anche io dei riferimenti se mi dice in che zona vive.

Si ricordi che il primo passo per il proprio benessere è proprio decidere di stare bene, dunque, chiedendo aiuto in un momento di difficoltà.

Un caro augurio.

Dott.ssa Elisabetta Giuli
Gentile signorina,
è molto positivo il fatto che lei si renda conto di vivere un disagio. Ha descritto in modo consapevole gli episodi della sua vita che le creano ansia e sofferenza; per questo motivo ritengo che potrebbe aiutarla un percorso di psicoterapia, effettuato magari presso il centro di salute mentale da lei menzionato. Temo che le manchi qualcuno a cui appoggiarsi veramente e che ascolti il suo dolore... Rimango quindi a disposizione per rispondere ad ogni sua domanda. Cordiali saluti.
Cecilia Bertagna
Salve. di certo le suggerisco anche io di trovare un supporto psicologico. si faccia aiutare a riprendere il filo interrotto della sua vita. troverà certamente sollievo. Le faccio in caloroso augurio di risolvere al meglio i suoi problemi. Cordiali Saluti. Dottor Grilli
Buongiorno,
è stato un viaggio la lettura della sua richiesta di aiuto, il dubbio e la paura sembrano il filo conduttore, mi ha molto emozionato leggere la sua evoluzione e il suo cambiamento, immagino quante cose nuove si stia vivendo con la relazione. Sottoscrivo quanto detto dai colleghi, si trovano sempre soluzioni, per questo le consiglio di parlare con i suoi genitori se se la sente oppure di informarsi sia preso l'università che frequenta, sia presso le facoltà di psicologia che centri di salute mentale in modo da poter trovare al prezzo del ticket una buona accoglienza e partire dalla sua consapevolezza per costruire un percorso di ben-essere evitando che tali comportamenti possano cronicizzarsi. Le faccio i miei migliori auguri Mara
Salve, nella sua domanda si percepisce quanto è cosciente dei suoi disturbi e di quanto desidera risolverli e progredire. Deve acquistare coraggio e decidere di provvedere da sola, come scrive nella sua domanda non riesce a comunicare con i suoi genitori che non considerano i suoi problemi psicologici importanti. Lei è una studentessa universitaria, non le sarà difficile trovare un piccolo lavoro ad esempio dare delle ripetizioni, così da poter eseguire delle sedute di psicoterapie con una terapia EMDR che lavora sui traumi del passato partendo dal suo disagio di oggi, le auguro di trovare un valido aiuto, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Buonasera, l'ansia che prova le porta continui pensieri e comportamenti ad essi associati, che la chiudono in un circolo vizioso che molto ben descrive.
Immagino anche che affrontare queste ansie possa far paura ma puo' farcela. Provi a chiedere al consultorio o al csm del suo quartiere.
MM
Salve, come lei stessa comprende, è necessario un supporto psicoterapico che la metta in condizioni di condurre la vita senza farsi sopraffare dal dubbio. Veda se nella sua città ci sono associazioni che offrono prezzi più bassi del privato tout court, in caso negativo si rivolga al Csm.
In bocca al lupo
Marta Calderaro
Buongiorno,
da quello che descrive sembra trattarsi di sintomatologia ossessiva-compulsiva. L'indicazione è psicoterapia cognitivo comportamentale.
Contatti uno psicologo esperto in questi casi.
dott Tealdi
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Ciao da quello che racconti sembrerebbe che ti trovi nel circolo vizioso del DOC. Ovviamente la questione va approfondita. Prova a andare al centro di salute mentale del tuo paese e richiedi una psicoterapia. Sicuramente insieme a un supporto farmacologico le cose andranno meglio.
Ti lascio i miei saluti
Salvatore De Costanzo
Gentile utente, la situazione di cui parla sembra effettivamente rimandare a una sorta di "circolo vizioso", come lei lo definisce, caratterizzato da pensieri e azioni ricorrenti e da lei vissuti come estranei. Concordo con i colleghi sulla possibilità di valutare i servizi psicologici offerti dal servizio pubblico della sua zona (CPS in Lombardia, Consultori o servizi psicologici di ateneo per gli studenti). Rispetto alla sua condizione attuale di malessere, la consapevolezza rispetto alle sue difficoltà e il fatto di aver trascorso lunghi periodi in assenza di sintomi significativi costituiscono elementi prognostici favorevoli rispetto alla possibilità di un cambiamento positivo e stabile, in seguito a un intervento psicoterapeutico. Cordiali saluti, Dott.ssa Salustri
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Spesso questi pensieri ripetitivi sono legato a qualcosa di profondo, è probabile che le nuove situazioni riattivino in noi dei modi arcaici di difendersi da qualcosa che non è visibile ad occhio nudo e che si maschera nella normalità.fa male pensare di ritornare sui nostri paesi ma non è raro che le relazioni ci servano per lavorare ulteriormente su di noi, serve per farci scoprire ulteriore felicità e superare definitivamente gli ostacoli. Credo che forse in consulto per sondare la situazione sia necessario, le auguro il meglio
Salve signorina, ci sono le alternative ad uno specialista privato. Sono certo che presso l'asl potrà trovare un valido aiuto.
Saluti
Buongiorno, a mio avviso queste manifestazioni rappresentano dei campanelli di allarme; la sua consapevolezza sull'importanza di chiedere supporto l'aiuterà ad affrontare questo momento e a superarlo affidandosi ad uno specialista.
Gentile Studentessa, il disagio di cui è portatrice meriterebbe uno spazio in cui poter essere accolto e compreso al fine di poterle permettere di viversi al meglio la sua giovane età e le relazioni. Afferma che tale disturbo ha origine nell'infanzia, forse già all'epoca una parte di lei chiedeva aiuto ma non è stata compresa .. Provi a vedere se presso il suo Ateneo è presente un Centro di Consultazione Psicologica per studenti universitari , li potrebbe fare dei colloqui ed eventualmente una psicoterapia gratuitamente. Resto a disposizione per ulteriori info. Saluti. Dr.ssa Miraglia
Nella vita è normale avere dei comportamenti scaramantici: pensiamo, per esempio, a quando durante una partita della nostra squadra del cuore portiamo con noi qualche oggetto che ci porti fortuna. Allo stesso modo, è normale anche avere dei pensieri intrusivi in determinati luoghi: qualche immagine buffa o terribile senza ben capire “perché” stiamo pensando questo.
Quando questi pensieri e questi comportamenti rubano molto tempo, fanno provare emozioni negative, stress, ed inficiano la qualità della vita, possono diventare però un problema. Le ossessioni e le compulsioni, nonostante la loro costanza e la loro pesantezza possono essere affrontate. Ci vuole tempo, ci vuole impegno e
possono esserci delle ricadute. Ma con il giusto supporto si riesce a gestirle. Cerchi un servizio di supporto psicologico nel suo ateneo, o nella sua città, e chieda consiglio al suo medico curante. Resto a disposizione e in bocca al lupo!
Tutto ciò che rende la nostra vita invalidante rappresenta problematiche da dover affrontare. Sicuramente le potrà essere di aiuto un percorso terapeutico, che può svolgere anche al csm della sua asl di appartenenza, dove può trovare professionisti in gamba a costi agevolati.
Buongiorno, posso immaginare la difficoltà che prova quando le sorgono questi continui dubbi. Sono sicuro che se si rivolgesse a uno psicoterapeuta potrebbe trarne giovamento. Per quanto capisca le difficoltà economiche, credo che faccia assolutamente bene a parlarne con i suoi genitori. Se proprio non riuscisse ad avere il supporto economico potrebbe rivolgersi ai servizi di psicoterapia dell'ASL del suo quartiere.
Salve , capisco la difficoltà di chiedere aiuto ai suoi genitori ma non credo che questa sia l'unica soluzione possibile, esistono altre strade.
Da quanto scritto si percepisce la difficoltà che lei ha con il "sentire", quindi con ciò che lei percepisce a livello corporeo ed emotivo.
Tutto questo non le permette di definire i concetti da lei prima elencati , amore , come so se lo amo? io amo?.
Per rispondere a queste domande bisogna imparare a comprendere ciò che emerge a livello corporeo.
Per raggiungere questo obbiettivo le consiglio un approccio integrato.
I sintomi ossessivi che ha avuto a 13 anni possono sia confermare quanto sopra descritto ma anche essere portatori di altri significati da comprendere durante un percorso di psicoterapia.



Buongiorno,
faccia richiesta del Bonus Psicologico cosi da attenuare le spese di una psicoterapia che le consiglio. In bocca al lupo!
Mi dispiace molto sentire che stai attraversando un periodo così difficile.
È importante che tu sappia che non sei sola e che ci sono modi per gestire questi sentimenti e pensieri.
Comprendo che le preoccupazioni siano accentuate dal fatto che è difficile chiedere supporto ai tuoi genitori. In questa fase puoi valutare la possibilità di rivolgerti al servizio pubblico o servizi di consulenza universitaria e magari fare richiesta per il bonus psicologo.
In bocca al lupo!
Gentile utente, grazie per aver condiviso le sue emozioni. La sintomatologia che lei descrive, ansiosa e di panico, richiede a mio avviso uno spazio terapeutico adeguato in cui si possa riflettere, comprenderla e imparare a gestirla. Se per lei è onerosa una consulenza psicologica, le consiglio di recarsi presso la sua Asl di riferimento, c'è per esempio il consultorio che potrebbe darle gratuitamente un supporto adeguato, così come molte associazioni di volontariato territoriali. Resto a disposizione per qualsiasi riflessione, dott.ssa Amelia Capezio

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