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Dott.ssa Antonella D'Orlando

Via Filippo Cavolino 7, Napoli 80137

Benvenuto!
Se sei in un momento difficile e stai pensando di cominciare un percorso di psicoterapia, il primo passo è quello di chiedere un appuntamento; sarà il primo di quattro incontri di consulenza che ci consentiranno di fare conoscenza, mettere a fuoco il tuo problema e valutare insieme se e come procedere.
Sono a Napoli, nei pressi di piazza Gian Battista Vico.
Puoi consultare la mia agenda e fissare il tuo primo colloquio in uno dei giorni e degli orari disponibili oppure puoi inviarmi un messaggio wapp al 338 913 19 06. Sono qui per risponderti!
Ricorda che la terapia si può fare anche online da qualsiasi luogo ti trovi, basta avere un po' di privacy e una connessione stabile.
Buona terapia!
A.D.

14/11/2024

Esperienze

Ogni persona è unica nel suo modo di vivere le emozioni e le sfide che le presenta il mondo. È unica anche nel modo di vivere la sofferenza mentale, dimensione del vivere che appartiene a tutti in maniera più o meno transitoria, più o meno intensa. Quando la mente si ammala, compaiono i segni di quella sofferenza, segni che noi chiamiamo sintomi (ansia, paura, depressione, pensieri invadenti...). È proprio grazie a questi segni che una persona si sente invitata ad approfondire la conoscenza di sé per trovare, insieme al terapeuta, alternative, strategie e significati che rendano vitale la sua vita. Dunque in terapia non entra un sintomo, ma una persona che deve dare un senso a quel sintomo. La terapia può essere più o meno breve, a seconda delle necessità, e sempre accompagnata da una sana e salda alleanza terapeutica volta al raggiungimento di uno scopo comune che è il benessere di quella persona.

Durante il mio percorso professionale mi sono formata a un metodo terapeutico ibrido (sistemico e psicodinamico) e all'uso del sogno come strumento clinico. Questo mi consente di accompagnare il paziente a una riedizione più sana e felice sia delle relazioni che ha col mondo esterno (compagno, famiglia genitore, lavoro...) sia con quelle che ha col suo mondo interno (bisogni, emozioni e comportamenti).

Alcuni anni fa sono diventata una formatrice autobiografica rispondendo a un duplice bisogno: scrivere e raccontare. Il fine è sempre la cura per la propria inquietudine ma con un atteggiamento filosofico che invita a uno sguardo di sintesi e a una ricerca di senso della propria esperienza di vita.

Oggi lavoro soprattutto con adulti e adolescenti nel mio studio privato a Napoli, nei pressi di p.zza Gianbattista Vico, e conduco periodicamente gruppi o sessioni individuali di scrittura autobiografica guidata, privatamente o per conto di terzi.
Lavoro molto anche online utilizzando al massimo e con successo le nuove risorse tecnologiche al servizio della terapia.

Antonella D'Orlando
Altro
Esperto in:
  • Psicoterapia sistemico relazionale

Indirizzo

Studio privato di Psicologia e Psicoterapia
Via Filippo Cavolino 7, Napoli


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Presso: Studio privato di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia

Una dottoressa molto attenta e professionale
Sono contento di iniziare il mio percorso con lei

S
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Presso: Psicoterapia Online

Conosco la dottoressa da poco però sono fiduciosa. Mi trovo bene. Mi sono subito sentita a mio agio. Si vede che ha molta esperienza.

P
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Presso: Studio privato di Psicologia e Psicoterapia primo colloquio psicologico

La dottoressa è stata molto gentile e attenta, ho notato che ha prestato attenzione a molte cose di cui le ho parlato. Spero possa aiutarmi nel brutto momento che sto attraversando.


A
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Presso: Studio privato di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

Grande attenzione e disponibilità . Personalmente immediata empatia e fiducia nel raccontare la mia storia


M
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La dott.ssa Orlando mi è sembrata immediatamente accogliente, disponibile e soprattutto in grado di fare sentire a proprio agio la persona che ha di fronte. La sua empatia mi ha colpito molto e credo che, attraverso il suo aiuto, si possano scoprire e fortificare molti aspetti di se stessi


F
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Presso: Studio privato di Psicologia e Psicoterapia primo colloquio psicologico

Mi sono sentita subito a mio agio , dalla prima seduta già ho avuto dei risultati cambiando il mio approccio mentali a delle situazioni per me complicate. Continuerò sicuramente la terapia .

Dott.ssa Antonella D'Orlando

Sono felice di poterle essere utile.
A presto.


A
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Presso: Studio privato di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

Ho cominciato da poco la psicoterapia con la dottoressa D'Orlando, ma, sin da subito, mi sono sentita accolta e a mio agio. Trovo la sua figura rassicurante e ho tanta fiducia che tutto andrà bene.

Dott.ssa Antonella D'Orlando

La cura e l'impegno che sta mettendo per se stessa la ripagheranno certamente. A presto.


M
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Presso: Studio privato di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

Con la dottoressa D'Orlando ho instaurato immediatamente un ottimo rapporto terapeutico. Avevo paura di cominciare la psicoterapia perché ho avuto sempre problemi a fidarmi, ma con la dottoressa è stato tutto così immediato e naturale. Mi ha aiutato a gestire la mia ansia verso le persone e a migliorare i rapporti con i miei figli. È bravissima!!!

Dott.ssa Antonella D'Orlando

Stiamo facendo un bellissimo lavoro insieme perché lei, a fronte dei suoi timori, ha tantissimo coraggio. A presto.


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Presso: Studio privato di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

La dottoressa mi ha seguito durante la mia separazione. È stata un punto di riferimento fondamentale in un momento della mia vita in cui mi sentivo veramente perso. Le sarò sempre grato.

Dott.ssa Antonella D'Orlando

Lei ha superato la sua crisi perché ha avuto sempre fiducia nel fatto che anche le relazioni cariche di odio e rancore possono trasformarsi in qualcosa che può trovare uno spazio comodo nel nostro cuore. Sia grato a se stesso.
Cari saluti.


M
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Ho avuto già diversi contatti con la Dottoressa e sono molto soddisfatta del percorso intrapreso perché la dottoressa è altamente professionale, puntuale e cosa per me importante è molto empatica ed umana.

Dott.ssa Antonella D'Orlando

Cara Maria, sono felice che abbia superato le sue resistenze ad intraprendere un percorso di cura online. Sia fiduciosa!
E mille grazie per le sue parole.


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 48 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buonasera , mi ritrovo un'altra volta qui a scrivere un lungo messaggio , sono un ragazzo di quasi 20 anni.
Ultimamente la mia mente vaga per ricordi passati e finisco sempre per vergognarmi di me stesso per cose che sono successe magari quando avevo 14 anni , tanto da pensare di non meritare di essere amato. Mi aprirò e sarò completamente sincero con voi perché vorrei solo uscire da questo circolo vizioso di sensi di colpa ,anche se infondo penso di meritarmi tutta questa sofferenza , a fatica riesco a fare qualcosa quando ho questi pensieri. Ricordo che quando avevo 14 anni , in prima superiore un mio amico mi fece scoprire il mondo del sex chatting /scambiarsi foto ose ,lui lo faceva con molte ragazze del mio paese . Io , non ricordo neanche se per gioco o per cosa mi aprii un account falso su instagram e incominciai a chiedere alle ragazze del mio paese di cui lui mi raccontava di scambiarsi foto ose , ovviamente nessuna accetto apparte una ragazza , con cui per un periodo sperimentai queste cose . E questa è la prima cosa che ultimamente mi assilla ma non è la cosa per cui soffro di più. Poco dopo, entrai sempre venendo a conoscienza di questo mio amico dei canali su telegram porno , dove però c'erano anche ragazze minorenni(che all'epoca erano pero tutte piu grandi di me),e purtroppo entrai un po in quel giro lì, senza mai però scrivere cose orribili nella chat del gruppo. A circa 16 17 anni , capii quanto tutto quello era sbagliato,che dietro c'erano delle ragazze vere e che probabilmente soffrivano tantissimo per quelle cose, e ora che ne ho quasi 20 provo vergogna per quella parte di me , io non mi rendevo conto di quanto fosse grave la cosa , per me era esattamente come guardare/scambiarsi dei porno , solo che probabilmente sapendo che quelle ragazze avevano poco più di me lo preferivo perché mi faceva più sentire vicino non lo so spiegare .Ora mi faccio schifo da solo per quello , penso di non meritare di essere amato e provo vergogna per me stesso . Sono innamorato di una ragazza, e so che è un amore corrisposto, ma la allontano perché penso che nessuno mai mi amerebbe se conoscesse questi lati di me . Io mi sono sempre comportato in modo da non far soffrire le persone intorno a me , non ho mai sfiorato una ragazza neppure con un fiore e nostante le persone vicino a me mi trovano anche fin troppo buono ed empatico , io mi sento un mostro, spero davvero di poter essere aiutato perché la mia mente sta cedendo .

Ciao, ti ringrazio per aver trovato il coraggio di raccontare la tua storia. Leggendoti, quello che emerge non è tanto ciò che è accaduto nel passato, ma il peso con cui lo stai portando dentro di te oggi. Il senso di colpa è un’emozione potente: può aiutarci a riflettere, a riconoscere che avremmo potuto agire diversamente, ma quando diventa schiacciante rischia di bloccarci, impedendoci di trasformare il nostro vissuto in qualcosa di comprensibile e integrabile.
La colpa ti sta dicendo che sei cambiato, che hai acquisito una consapevolezza nuova. Ma questo cambiamento non può avvenire solo attraverso il tormento. Guardare il passato con occhi diversi non significa negarlo, ma comprenderlo in modo più maturo. A 14 anni non avevi gli strumenti per renderti conto della portata delle tue azioni; oggi, a 20 anni, hai la possibilità di indirizzare ciò che allora ti sfuggiva.
Mi colpisce che tu ti definisca un ‘mostro’. Sai, la parola ‘mostro’ viene da monstrum, che significa ‘mostrare’. Forse quello che è accaduto è che un aspetto profondo della tua sessualità si è mostrato a te per la prima volta, e tu ne sei rimasto spaventato. E non parlo certo della tua condotta che, da come descrivi, sembra quella tipica di un adolescente che comincia le sue esplorazioni con una persona coetanea. Non voglio sminuire il tuo vissuto, ma ridimensionarlo; sai, un tempo, ci si nascondeva nei fienili delle fattorie, ci si sbirciava dalle finestre o dai buchi delle serrature, ci si scriveva lettere ardenti. Oggi ci sono i social. Il desiderio sessuale, quando affiora e si mostra con la sua energia, può sembrare qualcosa di estraneo, quasi minaccioso, una forza imperiosa che ci controlla. Ma il desiderio non è nemico: è una forza vitale, e il tuo compito ora è dargli una direzione, senza lasciarti schiacciare dalla paura di ciò che è stato.
Oggi puoi scegliere di vivere il desiderio in una dimensione più stabile, più matura, che tenga conto non solo dell’impulso, ma anche del legame con l’altro. E questo non significa cancellare il passato, ma farlo diventare parte di una storia più grande, che non si esaurisce in un solo capitolo.
Buona vita!
Antonella D'Orlando

Dott.ssa Antonella D'Orlando

Buongiorno ho un problema con mia moglie (siamo assieme da 27 anni).
Nel 2009 abbiamo avuto un grosso problema economico derivante dalla gestione di un attività che ci ha portato via tutto, casa e soldi (la colpa di questo disastro è mia)
Anche i miei suoceri hanno rischiato di perdere la casa per questo problema (i rapporti con i miei suoceri sono praticamente inesistenti da allora).
Tutt'oggi abbiamo ancora debiti rilevanti con Agenzia entrate che non riusciamo a pagare.
Mio suocero è incominciato a sentirsi poco bene nel periodo in cui ha rischiato di perdere la casa.Poco più di 1 anno fa gli è stato diagnosticato un problema cardiaco grave ed un aspettativa di vita di 2 anni. Ora vengo incolpato di essere la causa della sua malattia e recentemente mia moglie mette in dubbio il nostro rapporto.
Aggiungerei che mia moglie sembra sia in depressione (in passato ha avuto almeno 1 periodo di depressione grave). Da sempre, tra alti e bassi, ha problemi di autostima e si non si sente indipendente.
Io sono ancora innamorato di lei e non so più cosa fare per aiutarla e ristabilire in nostro rapporto.
Grazie in anticipo per le risposte

Salve,
la sua storia racconta bene come certi eventi possano attivare una sorta di effetto domino che finisce per coinvolgere non solo le questioni economiche, ma l’intera struttura emotiva e relazionale della famiglia. Lei parla chiaramente della responsabilità che sente di avere riguardo alla cattiva gestione economica che ha provocato queste difficoltà, e questo è certamente un atto importante di consapevolezza.
Tuttavia, è essenziale poter distinguere con grande delicatezza e rispetto tra quelle che sono le effettive conseguenze pratiche della sua azione (i problemi economici, la perdita della casa, le difficoltà finanziarie) e le conseguenze emotive e relazionali che ne sono scaturite (la malattia cardiaca di suo suocero, la depressione di sua moglie, le tensioni nel rapporto di coppia).
Non è sempre così lineare il rapporto di causa-effetto tra eventi e sofferenze emotive o fisiche delle persone che amiamo. Questo non significa sottrarsi alla responsabilità, ma ridistribuirla in maniera più realistica e meno gravosa. Immagino che lei non potesse prevedere né desiderare che questi eventi generassero così tanta sofferenza nei suoi cari. Quando le cose si complicano, infatti, spesso entrano in gioco dinamiche personali e familiari più profonde che meritano una riflessione più ampia e condivisa.
Forse ciò che può essere utile in questo momento è proprio uscire da una dinamica colpa-vittima per entrare in una dimensione più autentica e reciproca di responsabilità condivisa. Questo passaggio può aiutare sia lei che sua moglie a trovare uno spazio di dialogo e comprensione, alleviando il peso del senso di colpa che rischia di paralizzare le vostre possibilità future.
Saluti.
A.D.

Dott.ssa Antonella D'Orlando
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