Salve soffro di stati d ansia ultimamente e la dott mi ha prescritto lexotan...ma avendo le en a cas

44 risposte
Salve soffro di stati d ansia ultimamente e la dott mi ha prescritto lexotan...ma avendo le en a casa ho prese queste 13 gocce come da bugiardino....ora la notte dormo ma mi sento stordita e nn si è tolto il senso del respiro
Che si blocca a meta'....mi date qualche consiglio?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, per quanto riguarda i farmaci credo sia meglio esporre la domanda al medico prescrivente, sicuramente persona più competente. Ha mai pensato di intraprendere un percorso psicologico? Credo possa esserle utile per indagare cause, origini e fattori di mantenimento dei sintomi, aspetti che il farmaco, da solo, non può cogliere.
Cordialmente, dott. FDL

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Dott.ssa Maria Antonietta Spinelli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Crotone
Gentile utente, le consiglio vivamente di riportare i presenti effetti collaterali al suo psichiatra di riferimento che saprà sicuramente indirizzarla verso posologia e farmaco che maggiormente si adatta alle sue esigenze . Le consiglio inoltre di considerare la possibilità di intraprendere un percorso psicologico al fine di poter avere un'idea complessa/completa della sua sintomatologia e permetterle, conseguentemente, di trovare strategie adatte alla risoluzione della problematica. Saluti, dott.ssa Maria Antonietta Spinelli
Dott.ssa Silvia Lodovica Pusceddu
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Cagliari
Buongiorno, rispetto al farmaco e agli effetti che descrive, le suggerisco di parlarne con il suo medico facendo presente il cambiamento di terapia.
Le suggerisco inoltre di valutare la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico.
L' ansia le sta comunicando qualcosa che le sfugge, darle un significato potrebbe quindi rappresentare una possibilità di crescita personale e cambiamento, nonché di ritrovato benessere. Saluti
Dott.ssa Sara Oltolini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Cogliate
Buongiorno caro utente, noi psicologi non possiamo prescrivere farmaci o consigliarne la patologia perché non abbiamo una formazione medica. Io le consiglio,come i colleghi prima di me, di parlarne con il medico che le ha prescritto il farmaco e confrontarsi con lui. I farmaci aiutano a contenere parte dei sintomi ma io le consiglio di affiancare una psicoterapia affinché i risultati siano ottimali. Verranno affrontati quei fattori che determinano e mantengono il disturbo e saranno modificati in modo più funzionale. Le auguro un buon percorso!
Dott.ssa Francesca Frigerio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bolzano
Buongiorno, sarebbe importante che lei si confrontasse con il suo medico riguardo agli effetti negativi della terapia farmacologica di cui parla. Potrebbe provare a consultare uno psichiatra, la figura professionale più adatta per valutare la necessità e l'adeguatezza di un intervento con psicofarmaci. I disagi legati a problematiche ansiose posso essere trattati con efficacia da interventi di psicoterapia, per questo le consigli di rivolgersi anche a uno psicoterapeuta.
Dott.ssa Francesca Frigerio
Dott.ssa Chiara Pavia
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Le consiglio di contattare il medico che le ha prescritto il lexotan ed eventualmente trovare insieme a lui una cura farmacologica da seguire. Inoltre le consiglio di associare un percorso di terapia cognitivo-comportamentale sul disturbo d'ansia. Per qualsiasi chiarimento, sono a disposizione.
Dott.ssa Chiara Pavia
Dott.ssa Georgia Silvi
Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Salve, gli stati ansiosi che descrive sono tipiche manifestazioni di difficoltà interiori che trovano origine in conflittualità interne o relazionali non risolte; è sempre utile cercare di scoprire le cause di tali conflittualità attraverso un percorso di psicoterapia. I farmaci hanno un significato preciso, ossia quallo di tentare di superare le fasi più critiche. Quindi per ciò che riguarda gli effetti collaterali della terapia farmacologica le consiglio di parlarne con il suo medico. In concomitanza alla terapia farmacologica le consiglio, invece, di andare alla radice delle sue difficoltà e tentare di superarle tramite una psicoterapia. Dott.ssa Georgia Silvi
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, rivolga questa domanda al suo medico di fiducia, non qui.
Buona serata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Francesca Tardio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Gentile utente,
Le consiglio di contattare la sua dottoressa e raccontarle cose le accade.

Un caro saluto.

Dott.ssa Francesca Tardio
Dott.ssa Maria Cristina Pacella
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera. Deve contattare il medico che le ha prescritto la terapia farmacologica e descrivere gli effetti del farmaco e tarare la terapia. Saluti
Dott.ssa Silvia Chiara Azzolina
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Lecco
Gentile utente, rispetto alla terapia farmacologica è sempre importante confrontarsi con un medico; sarebbe utile anche rivolgersi ad uno psicoterapeuta per comprendere meglio il disagio sottostante alla manifestazione del sintomo (in questo caso ci parla dell'ansia) e poter lavorare insieme per ritrovare il benessere. Un caro saluto, dott.ssa Silvia Azzolina
Dott.ssa Helene Vacchero
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Reggio Emilia
Salve,
soffrire di momenti di ansia piuttosto che episodi di panico costituisce un disagio che lascia spesso confusi, con la sensazione di impotenza e di paura che si ripresentino momenti più acuti. Le consiglierei per questo di non rimanere solo di fronte al problema, ma di farsi accompagnare da uno psichiatra che ha le competenze per impostare una terapia farmacologica adeguata e adattarla alla sua persona in base anche ai suoi feedback. In concomitanza potrebbe trovare beneficio da un percorso di psicoterapia attraverso il quale lavorare sui propri contenuti e stati interni, in modo da farli evolvere e non dare più spazio di azione all'ansia.
Un saluto
Dott.ssa Helene Vacchero
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile signora,

è sempre bene seguire le prescrizioni mediche alla lettera, soprattutto quando si tratta di psicofarmaci. Il primo consiglio è quello di seguire la ricetta del suo medico curante. Se non dovesse trovarsi bene per gli effetti collaterali, valuti di consultare uno psichiatra, per adeguare la cura al suo bisogno.

Per l'ansia, tuttavia, gli ansiolitici non sono "risolutivi": sono utilissimi per attenuare i sintomi, ma non aiutano a superare le cause dell'ansia. Valuti se intraprendere un percorso di psicoterapia per fare chiarezza sulle cause e superarle definitivamente. Non tema che sia lungo o doloroso: l'ansia è uno stato che spesso migliora in breve tempo!

con i migliori auguri
dr. Ventura
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, noi siamo egli psicoterapeuti e non possiamo dare consigli sui farmaci. Dovrebbe consultare il medico che le aveva prescritto il lexotan e spiegare che ha preso l'en al suo posto e racconti delle sensazioni che ha provato. Mai fare di testa propria e prendere un medicinale che non le è stato prescritto, in certi casi può dare delle controindicazioni. la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Dott.ssa Alessandra D'Antonio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Nocera Inferiore
Buonasera, seppur l'en abbia potuto avere un buon effetto in alcune circostanze, non è detto che risulti efficace in questo caso. La invito caldamente a contattare il medico per comunicargli l'assunzione dell'En e ritarare la cura sulle sue specifiche esigenze del momento. Per la problematica relativa al respiro le consiglio di prendere in considerazione la possibilità di integrare il trattamento farmacologico con un percorso psicologico: vi è il rischio che il farmaco le possa dare la percezione di stare meglio al momento, ma può favorire future ricadute. Inoltre, la informo che esistono trattamenti psicologici mirati per la riduzione dell'ansia e delle problematiche respiratorie che ha descritto. Sono a disposizione per eventuali chiarimenti. Un caro saluto. Dott.ssa Alessandra D'Antonio
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Gentile utente, il cambio di farmaco deve essere valutato con il medico che la segue da questo punto di vista. Nei casi di ansia è utile affiancare una psicoterapia per evitare ricadute e risolvere il problema alla radice.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
Sarebbe opportuno dal punto di vista farmacologico seguisse le indicazioni dal medico prescrivente, eventuali variazioni della terapia somministrata potrebbero essere pericolose e controproducenti. Aggiungo inoltre che per le problematiche come quelle da lei espresse è opportuno iniziare un percorso di psicoterapia al fine di poter guardare ad un benessere più a lungo termine.
Nel caso avesse bisogno di uno speciale sta in tal senso non esiti a contattarmi privatamente.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
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Dott.ssa Alessandra Genovese
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Varese
Buongiorno, le consiglio innanzitutto di parlare con il medico che ha effettuato la prescrizione, così da valutare insieme quale sia la posologia più adatta a lei e alle sue esigenze. Detto ciò, le consiglio in ogni caso di considerare la possibilità di iniziare un percorso di sostegno psicologico, per indagare la natura degli stati di ansia di cui parla, insieme ai pensieri e ai vissuti a essa collegati.
Un caro saluto.
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, per la terapia farmacologico, si rivolga al suo medico di riferimento. Potrebbe affiancare, alla terapia farmacologica, una psicoterapia, per indagare e contestualizzare la problematica. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dr. Davide De Rosa Saccone
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Riccione
Buongiorno, la modifica del piano di terapia farmacologica deve sempre essere validata dal suo medico di fiducia.
Per quanto la loro funzione, i farmaci hanno effetto sull'abbassamento della sintomatologia generale legata, ad esempio, all'ansia, ma non sui suoi meccanismi di genesi e di mantenimento.
Le consiglio di affiancare un percorso psicologico che le potrà permettere di identificare e conoscere il vissuto che è alla base di questa attivazione e, in seguito, imparare tecniche specifiche per abbassare la sintomatologia e il suo impatto nella sua ita quotidiana.
dott De Rosa Saccone
Dott.ssa Marika Gesuè
Psicologo clinico, Psicologo
Savignano sul Panaro
Gentile utente, il farmaco che lei assume è una benzodiazepina che ha un effetto a breve termine sulla sintomalogia ansiosa, riducendola, ma anche numerosi effetti collaterali. Tra i più frequenti: eccessiva sedazione, riduzione delle prestazioni
psicomotorie e cognitive
(performance),malessere generale, cefalea,
senso di stordimento o di
testa "ovattata" o confusa. Esistono inoltre effetti paradossali, connessi proprio all'aumento di sintomi ansiosi. Le consiglio di consultare un medico per valutare la situazione farmacologica e affiancare una terapia psicologica. Il farmaco è spesso importante ma la sua associazione ad una psicoterapia è fondamentale per raggiungere risultati ottimali a lungo termine.
Dott. Alessio Morgan
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Milano
Carissima. Si faccia controllare le dosi. Ne parli con il suo terapeuta. E si ricordi sempre che il farmaco non è la soluzione.
Un caro saluto
AM
Dott.ssa Luciana Reginato
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
San Zenone degli Ezzelini
Carissima signora, assumere farmaci è importante perchè controllano il sintomo. Per comprendere il motivo, il processo di blocco, che mantiene alta la sua ansia (quindi il sintomo) consiglio un percorso psicologico. Cordiali saluti dott.ssa Luciana Reginato
Dott. Alessandro Conforti Di Lorenzo
Psicologo, Psicologo clinico
Curtarolo
Salve, del farmaco è esperto il suo medico, della sua ansia può diventare esperta lei. Ha provato a gestirla in altri modi?
Dr. Rodolfo Vittori
Psicologo, Psicologo clinico
Romans d'Isonzo
Gentilissima/o,
come già scritto da altri colleghi, per quanto riguarda i farmaci credo sia meglio esporre la domanda al medico che glielo ha prescritto.
Il mio consiglio, però, dal momento che le benzodiazepine (Lexotan e EN indifferentemente) non fanno altro che operare sul sintomo, creando problemi secondari e non andando a rimuovere la causa del disagio, le consiglierei, piuttosto di pensare ad un percorso psicologico,
Io andrei ad indagare le cause che sono all'origine del disagioe andare ad operare alla radice del problema.
Cordialmente
dott. Rodolfo Vittori
Dott.ssa Daniela Tomarchio
Psicologo, Psicologo clinico
Acireale
Buonasera, dovrebbe rivolgere questa domanda al medico competente.

Buona serata
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Buongiorno gentile utente, rispetto al farmaco le suggerisco di parlarne con il suo medico facendo presente il cambiamento di terapia. Le suggerisco inoltre di valutare la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico. Saluti
AV
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Buongiorno, la somministrazione farmacologica è argomento di interesse del medico curante/psichiatra che le ha prescritto i farmaci. Le consiglio di rivolgersi al suo medico di riferimento per avere i necessari chiarimenti.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Dott.ssa Laura Pisciotto
Neuropsicologo, Psicologo
Palermo
Salve, per quanto riguarda i farmaci credo sia meglio esporre la domanda al medico prescrivente, Ha mai pensato di intraprendere un percorso psicologico? Credo possa esserle utile per indagare cause e sintomi. Purtroppo non tutti sanno che da solo il farmaco aiuta fino ad un certo punto, nel momento in cui c'è una forte manifestazione della sintomatologia è semore utile e consigliabile affiancare la terapia farmacologica con quella psicologica in maniera tale da essere più efficace.
rimango a disposizione
Saluti
LP
Gentile utente, le consiglio di rivolgersi al medico che le ha prescritto il farmaco; sicuramente le darà informazioni necessarie per chiarire tutti i suoi dubbi. Inoltre le consiglio di affiancare al trattamento farmacologico anche un percorso di terapia per analizzare la natura dei suoi disagi.
Resto a disposizione, anche online, per qualsiasi altro dubbio.
Buona giornata, dott.ssa Federica Belluccio
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Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Psicologo, Psicologo clinico
Alessandria
Buongiorno, sarebbe utile trattare gli stati d'ansia con un percorso psicologico e solo successivamente, se necessario, introdurre farmaci che comunque vanno assunti sotto controllo e indicazioni mediche. Consideri che il farmaco funziona da "anestetico del sintomo", per cui ridurrà i sintomi ma non cura il suo malessere. Resto a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Morosinotto
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Dr. Aronne Rizzi
Psicologo
Marano di Valpolicella
buongiorno, ognuno di noi risponde in modo diverso agli stimoli della vita, i farmaci soo spesso molto efficaci ed affidabili ma trovo giusto accompagnarli ad una buona consulenza psicologica in modo da poter capire quale altro stimolo può aiutarela a vivere al meglio questa situazione e possibilmente poter affruntare la sua situazione usando le risorse endovrinologiche.
Dott.ssa Aurora Quaranta
Psicologo, Psicologo clinico
Vimodrone
Buongiorno, tutti i farmaci sono soggettivi perciò tutti i nostri modi di rispondere sono differenti . Le consiglio vivamente di parlarne con il suo medico di base
Dott.ssa Sonia Semeraro
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentile utente, come diversi miei colleghi le hanno già suggerito, è importante che questa domanda venga rivolta al medico prescrivente. Non so se ha già intrapreso un percorso psicologico, in caso contrario le consiglio di offrirsi la possibilità di uno spazio a cui volgere maggiore attenzione al sintomo e a questa sua ansia. In questo momento il farmaco ha un effetto sedativo sul sintomo. E' importante poter lavorare in parallelo per dare un senso alla sua ansia, ridurla e farla rientrare in una finestra di tolleranza.
Resto a disposizione, una buona giornata!
Dott.ssa Semeraro Sonia
Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Mi dispiace sentire che stai passando attraverso un periodo di ansia. È importante parlare con il tuo medico riguardo agli effetti collaterali che stai sperimentando con l'uso di Lexotan. Potresti aver bisogno di regolare la dose o cambiare il farmaco. Nel frattempo, alcuni consigli che potrebbero aiutarti ad affrontare l'ansia includono la pratica di tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, il mindfulness o lo yoga. Potresti anche provare a fare dell'attività fisica, che può aiutare a ridurre lo stress e migliorare il sonno. Assicurati di avere una routine regolare per il sonno e di mantenere uno stile di vita sano con una dieta equilibrata e l'evitare di consumare caffeina o alcolici prima di dormire. Se continui a riscontrare problemi di respirazione o altri effetti collaterali, ti consiglio di parlare con il tuo dottore il prima possibile. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
Dott.ssa Giulia Vitali
Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buongiorno,
per quanto riguarda l'aspetto farmacologico credo sia opportuno che ne parli con il suo psichiatra di riferimento.
nella cura dei disturbi d'ansia è comunque sempre opportuno affiancare al farmaco un percorso che sia volto a comprendere da cosa essi scaturiscano cosi da potervi porre rimedio.
rimango a disposizione se dovesse avere voglia di approfondire tale problematica da un punto di vista psicologico.
Dott.ssa Giulia Vitali
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente, si rivolga al medico prescrivente e chieda un consulto psicologico.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Dott.ssa Susanna Scainelli
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Albino
Buonasera, bene che il farmaco abbia fatto effetto e abbia migliorato il sonno, la cosa migliore sarebbe associarvi un percorso psicologico per comprendere le cause di tale sintomatologia, prevenire eventuali recidive e poter poi su consiglio medico diminuire il farmaco. Se ne avesse la necessità sono a sua disposizione in presenza o online, per una terapia di tipo relazionale integrata, con il supporto di varie tecniche personalizzate in base al paziente, ai suoi bisogni ed obiettivi con evidenza scientifica. Dott.ssa Susanna Scainelli
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve per i farnaci e i loro effetti collaterali deve rivolgersi al medico curante.
Invece per quanto riguarda la componente ansiosa in sé si deve rivolgere a uno psicoterapeuta.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Martina Mancusi Betunio
Psicologo, Psicologo clinico
Brusciano
Buonasera,
consideri che purtroppo l'attacco di panico è soltanto il sintomo di una causa specifica. Il farmaco ha il merito di ridurre il sintomo, ma le consiglio di indagare in modo approfondito la causa che lo scatena.
Cordialmente.
Dott.ssa Elisa Fiora
Psicologo, Psicologo clinico
Legnano
Buongiorno,
è sempre consigliabile seguire le indicazioni del medico, anche se si è letto il bugiardino.
Cordialmente, Dott.ssa Elisa Fiora
Dott.ssa Luisa de Lorenzo
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Cisano Bergamasco
Buonasera, per trattare il disturbo d'ansia sarebbe utile intraprendere un percorso psicologico per gestire il problema e indagarne le cause. Rispetto al farmaco ansiolitico le consiglio di farsi valutare dallo psichiatra e di chiedergli un farmaco che non interferisca così tanto con la lucidità mentale. Saluti,
Gentile utente, le consiglio vivamente di rivolgersi al medico prescrivente al fine di discutere assieme a lui circa gli effetti collaterali e un eventuale cambio di posologia e/o farmaco. Non escluderei, inoltre, la possibilità di affiancare alla terapia farmacologica un sostegno più di tipo psicologico, così da approfondire le cause sottostanti alla manifestazione dei sintomi.
Un caro saluto, Dott.ssa Sofia Saviolo
Dott.ssa Giulia Ruffino
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Cossato
Capisco quanto possa essere difficile gestire questi sintomi. L'En (Delorazepam) e il Lexotan (Bromazepam) sono entrambi benzodiazepine, ma hanno caratteristiche diverse in termini di durata d’azione e potenza. Se hai assunto l'En senza consultare il medico che ti ha prescritto il Lexotan, potrebbe essere utile parlarne con lui/lei per valutare se è il farmaco più adatto a te e per eventuali aggiustamenti.

Il senso di stordimento può essere un effetto collaterale comune delle benzodiazepine, soprattutto nelle prime fasi di assunzione o con un dosaggio non ottimale. Il "respiro bloccato a metà" potrebbe essere legato all'ansia stessa, che spesso causa una respirazione superficiale e tesa.

Alcuni consigli che potrebbero aiutarti nel breve termine:

-Respirazione diaframmatica: prova a inspirare lentamente dal naso gonfiando l’addome, trattieni per qualche secondo e poi espira lentamente dalla bocca.

-Movimento dolce: fare una passeggiata o esercizi leggeri può aiutare a ridurre la tensione fisica.

-Evita caffeina e stimolanti, che possono peggiorare l’ansia.

Tuttavia, il punto più importante è parlare con il tuo medico per chiarire quale terapia sia più adatta e se il farmaco sta funzionando come dovrebbe. Non esitare a contattarlo, soprattutto se i sintomi persistono.

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