Salve sto con un uomo separato il figlio di 16 anni nn accetta la separazione e quindi me la nostra

19 risposte
Salve sto con un uomo separato il figlio di 16 anni nn accetta la separazione e quindi me la nostra relazione si sta consumando perché il mio compagno sta troppo male per questo figlio mi sto mettendo da parte ma vorrei scrivere due parole a questo ragazzo che deve aiutare il padre a ritrovare la serenità con lui anche senza di me mi date un consiglio su come e cosa dire grazie
Gentile utente, immagino la fatica, il dispiacere la frustrazione sperimentata in questa situazione complessa. Le emozioni negative sperimentate in certe circostanze possono portarci a mettere in atto comportamenti (es. scrivere un messaggio) che genereranno reazioni di cui non conosciamo gli esiti e che potrebbero anche aggiungersi, come elementi di ulteriore di disturbo, alla confusione e al malessere. Si evince che l'obiettivo principale sia tutelare il suo legame sentimentale, ed è pienamente comprensibile. Ha mai pensato di concedersi uno spazio per riflettere e gestire il tutto con maggiore consapevolezza? Restando a disposizione, la saluto cordialmente MP

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Gentile utente, immagino il dispiacere che provoca una situazione simile.
Comprendo la ricerca di una soluzione per dare serenità ad una persona verso cui ha un forte sentimento e forse anche la speranza che le cose tra voi possano riprendere in modo più sereno.
Dovrebbe però, a parer mio, provare prima a riflettere sulla possibilità di trovare un compromesso o una soluzione ed eventualmente tentare di affrontare il discorso con il suo compagno, insieme potreste trovare un punto d'incontro.
Resto a disposizione.
La saluto cordialmente.
CF
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve gentile utente. La dinamica relazionale che lei descrive è davvero complessa e ricca di sfaccettature. Ci sono 3 persone che mettono in campo i loro sentimenti, le loro emozioni, i desideri e i bisogni.
Il suo tentativo di cercare un modo per comunicare con questo ragazzo rivela senz'altro maturità e compassione per il momento che stanno vivendo il suo compagno e suo figlio. Senza contare che altrettanta compassione sta provando per se stessa, quasi consapevole che potrebbe uscirne con le ossa rotte, metaforicamente parlando.
Ma nel fare ciò forse non sta considerando che anche il suo partner ha il diritto di sapere cosa pensa e cosa sta provando in questo momento. Forse lui non è d'accordo con l'idea di rinunciare a uno di voi due. Gli conceda il beneficio del dubbio, non decida per entrambi.
L'ideale sarebbe che aveste uno spazio comune per confrontarvi tutti e tre. Senza sottovalutare quanto il ragazzo ha da dire, quali sono le sue ragioni, sebbene sappiamo bene che i ragazzi a volte esagerano nelle manifestazioni emotive e mancano di senso della misura. Però ascoltarlo è importante, lasciare che si esprima liberamente senza interromperlo. Trovare poi il modo di farvi ascoltare, lei e il suo partner, con calma e serenità, evitando giudizi e verdetti, onesti ma fermi nel manifestare cosa vi fa stare bene e quello che vi causa malessere.
un momento di confronto può essere duro, ma servirà ad avere lucidità per le decisioni importanti.

Spero di averla confortata in questa difficile situazione e rimango a sua disposizione per altre domande o chiarimenti.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Capisco che desidera essere di supporto a suo compagno durante questo momento difficile con suo figlio. È un gesto molto premuroso da parte sua.
Innanzitutto, è importante sottolineare che ciò che può fare principalmente è essere lì per suo compagno. Mostrare il suo sostegno in modo empatico e amorevole è fondamentale.
Quando suo compagno vuole condividere i suoi sentimenti o le sue preoccupazioni riguardo a suo figlio, ascolti attentamente. Non cerchi di risolvere il problema, ma sia un ascoltatore comprensivo.
Rispetti il processo di accettazione da parte del figlio, che potrebbe richiedere del tempo. Non cerchi di forzare la situazione o di farsi vedere come una minaccia.
Se suo compagno lo desidera, potrebbe suggerire la consulenza familiare come un modo per affrontare queste difficoltà. Questo può essere un ambiente neutrale in cui possono discutere e lavorare insieme per risolvere le questioni. Un sostegno psicologico potrebbe giovare molto anche a lei visto la posizione difficile in cui si trova.
Promuova il tempo di qualità tra suo compagno e suo figlio, quando entrambi si sentiranno pronti. Attività che entrambi apprezzano possono aiutare a rafforzare il loro legame.
Mantenga la sua serenità durante questa situazione stressante. Il suo equilibrio emotivo può influenzare positivamente suo compagno e la situazione familiare nel complesso.
Ricordi che è un importante punto di appoggio per suo compagno, e il suo affetto e il suo ascolto empatico possono fare una grande differenza.
Rimango a sua completa disposizione.
Buonasera, Innanzitutto, voglio esprimere la mia vicinanza rispetto alla delicata situazione che ci riporta. Nella circostanza che descrive, è sicuramente importante avvicinarsi al ragazzo con rispetto e empatia. A 16 anni, può avere molte emozioni in conflitto riguardo alla separazione dei genitori e alla nuova relazione del padre. Quindi, quando ti rivolgi a lui: 1. Ascolta prima di parlare: prima di esprimere le tue opinioni, cerca di capire come si sente. Questo può aiutarti a formulare un messaggio che risuoni con lui. 2. Esprimi la tua comprensione: fagli sapere che comprendi quanto sia difficile per lui accettare la situazione. Puoi dirgli che capisci il suo dolore e la sua confusione. 3. Riafferma il tuo ruolo: chiarisci che non stai cercando di sostituire sua madre o di interferire nella loro relazione padre-figlio. Puoi spiegare che il tuo obiettivo è solo quello di trovare un equilibrio in cui tutti possano sentirsi felici e apprezzati. 4. Parla dei tuoi sentimenti: senza incolpare o fare pressioni, condividi come ti senti riguardo alla situazione. Spiega che vedi quanto tuo marito soffre a causa della tensione con suo figlio e quanto desideri che possano trovare una via di mezzo. 5. Chiedi il suo punto di vista: invece di fare supposizioni, chiedi apertamente al ragazzo come si sente riguardo a te e alla nuova situazione. Ciò potrebbe aiutarlo a sentirsi ascoltato e considerato. 6. Offri il tuo sostegno: fagli sapere che sei disponibile se ha bisogno di parlare o se ha domande. L'obiettivo non è forzare una relazione con lui, ma piuttosto offrire un'opportunità di dialogo. Infine, vorrei sottolineare l'importanza di dare a tutti il tempo e lo spazio per adattarsi a queste nuove dinamiche. Non tutte le ferite si rimarginano rapidamente, e talvolta è necessario attraversare periodi di sconforto prima di trovare una nuova armonia. La chiave è continuare a comunicare con amore, pazienza e comprensione. Se ritenete sia necessario, un supporto esterno, come la consulenza familiare, potrebbe fornire ulteriori strumenti e prospettive per affrontare questi momenti complessi. Le auguro tutto il meglio nella vostra situazione, sperando che con il tempo possiate tutti trovare serenità e comprensione reciproca. Con cordialità, Dott.ssa Laura Sozio
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Buongiorno, posso immaginare quanto la situazione che sta vivendo sia complessa ed emotivamente difficile.
Mi sento di suggerirle di parlare al suo compagno di come lei vive questa situazione perchè il suo vissuto non deve rimanere sullo sfondo siccome è parte integrante di questa dinamica relazionale. Allo stesso tempo, quando la rabbia del ragazzo sarà meno intensa, potete provare a proporgli dei momenti di conoscenza e condivisione voi 3 insieme. Ad esempio, una merenda insieme affinchè possa conoscerla, cogliere l'armonia nella vostra coppia e condividere la sua disponibilità non solo a rispettare i suoi tempi, ma soprattutto a provare a costruire un rapporto pacifico. A piccoli passi, rispettando i tempi e la sofferenza del ragazzo. La separazione dei propri genitori, soprattutto quando si vive in adolescenza e si è impegnati in altri cambiamenti personali, può evocare vissuti emotivi molto forti. L'adolescente ha strumenti limitati, per immaturità psicologica, nell'elaborare e gestire in modo funzionale alcuni vissuti molto intensi. L'immagine che probabilmente si è creato della relazione di coppia è stata perturbata, acquisire nuove consapevolezza sulle relazioni affettive richiede tempo. I genitori potranno sostenerlo in questo.
Se la situazione che sta affrontando compromette notevolmente il suo benessere psicologico può esserle utile rivolgersi ad un professionista affinchè possa condividere i suoi vissuti emotivi in uno spazio di ascolto a lei dedicato e ricevere il supporto di cui ha bisogno.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Credo che un punto di partenza possa essere far nascere un rapporto tra lei e il figlio, a prescindere da voi due(come coppia). Sono sicura che in questo modo cambierebbe il modo di vivere la separazione da parte del figlio, dal momento che capirebbe che il suo stare con suo padre non è contro di lui ma che invece potrebbe arricchire la famiglia.
Per qualsiasi tipo di supporto ci sono
Ho seguito diverse situazioni come la sua, la situazione si può risolvere riflettendo con un punto di vista esterno.
Perché non proporre al suo compagno un consulto psicologico di coppia. Siete una coppia e dovreste affrontare tutto come tale, anche lasciando per ora marginale la relazione padre figlio, che porteresti comunque allo psicologo per giungere a soluzioni evolutive per tutti.
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Buongiorno. Le sconsiglio caldamente di contattare, anche solo per lettera, il figlio del suo compagno, prima di tutto perché è un minore, ma anche perché potrebbe essere ulteriormente controproducente per il suo rapporto col padre del ragazzo, che potrebbe non gradire la sua ingerenza nei rapporti tra lui ed il figliolo. La vicenda che racconta è delicata e richiederebbe un intervento su di voi come coppia, di fronte ad un terapeuta che vi aiutasse a chiarire la situazione pratica e psicologica: da questo chiarimento auspicabilmente il suo compagno troverebbe la determinazione ed i modi per risolvere il problema col giovanotto. Auguri.

Dr.ssa Emanuela Carosso
psicologa - psicoterapeuta.
Salve,

Comprendo la situazione complessa che stai vivendo con il tuo compagno e suo figlio di 16 anni, che sta avendo difficoltà ad accettare la separazione. È lodevole che tu voglia trovare un modo per comunicare con il ragazzo e aiutare il tuo compagno a ritrovare la serenità nella relazione con suo figlio. Ecco alcune considerazioni su come affrontare questa situazione delicata:

1. **Sii Empatica e Rispettosa**: Quando scrivi al ragazzo, sii empatica e rispettosa dei suoi sentimenti. Riconosci che la separazione è un momento difficile per tutti e che ognuno può reagire in modo diverso.

2. **Offri il Tuo Sostegno**: Focalizza il messaggio sulla tua intenzione di supportare il rapporto tra il ragazzo e suo padre. Assicura al ragazzo che non stai cercando di sostituire nessuno, ma che desideri che lui e suo padre possano trovare un modo per essere felici insieme, anche se la situazione è cambiata.

3. **Sii Aperta al Dialogo**: Invita il ragazzo a condividere i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni. Chiedi come potete lavorare insieme per migliorare la situazione e fare in modo che lui si senta più a suo agio con la nuova dinamica familiare.

4. **Evita di Colpevolizzare**: Evita di incolpare il ragazzo o fare giudizi sulla sua reazione alla separazione. L'obiettivo è creare uno spazio in cui lui si senta ascoltato e capito.

5. **Proponi di Coinvolgerlo**: Offri la possibilità di coinvolgerlo nelle decisioni che riguardano il suo rapporto con suo padre. Questo può farlo sentire più in controllo della situazione.

Ecco un possibile messaggio da inviare al ragazzo:

"Caro [Nome del ragazzo],

Volevo condividere con te quanto mi sta a cuore la tua relazione con tuo padre. So che la separazione può essere un momento molto difficile e confuso, e mi dispiace se hai dovuto affrontare questa situazione. Voglio che tu sappia che il tuo benessere e la tua felicità sono molto importanti per me e per tuo padre.

Non cerco in alcun modo di sostituire nessuno o di mettermi tra te e tuo padre. Al contrario, desidero che tu e tuo padre possiate trovare un modo per essere felici insieme, anche se la situazione è cambiata. Sono qui per supportarvi e per ascoltarti.

Mi piacerebbe conoscere meglio i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni. Come posso aiutarti a sentirti più a tuo agio con questa nuova dinamica familiare? La tua voce è importante, e insieme possiamo lavorare per rendere questa situazione più gestibile per tutti.

Grazie per avermi dato l'opportunità di esprimere queste parole. Spero che possiamo lavorare insieme per trovare una soluzione che faccia sentire tutti più sereni e felici.

Con rispetto,
XXX"

Questo messaggio mira a stabilire un dialogo aperto e rispettoso con il ragazzo, offrendo il tuo supporto per migliorare la situazione familiare. Tuttavia, è importante adattarlo alle circostanze specifiche e alle dinamiche della vostra famiglia.
Buongiorno, posso solo immaginare quanta difficoltà sta vivendo in questo momento. Traspare dalle sue parole la sua premura verso il compagno e il bisogno di vivere la vostra relazione. Bisognerebbe indagare diversi aspetti della situazione che porta, potrebbe iniziare un percorso individuale o proporre al suo compagno un percorso di coppia per indagarli insieme. Sarò pronta ad accogliervi.
Dott.ssa Nicolucci Tania.
Buongiorno, io non gli scriverei. In questo momento di voi tre il ragazzo di 16 anni è sicuramente quello che soffre di più e quello che ha meno strumenti a disposizione per accettare ed elaborare quello che sta succedendo. In più è un adolescente con dinamiche da adolescente. Siete voi che dovete capire lui e non viceversa. Da quello che descrive non sono chiare le tempistiche ma potrebbe essere stato troppo presto. Se veramente voi due volete stare insieme dovete darvi tempo ed avere molta pazienza. Aggiungo che ognuno, per motivi diversi, dovrebbe intraprendere il suo percorso terapeutico.
Gentile Amica o Amico,
capisco il disagio che attraversa, e cerco di immaginare il dolore del giovane 16enne.
Inizierei dicendole che il ragazzo non "deve", ma può. Può riprendere il rapporto con il padre, ma questo non è un suo "dovere".
Il fatto che lei voglia arrivare al ragazzo è lodevole, e in alcune risposte dei miei colleghi troverà spunti fondamentali. Mi viene da aggiungere solo che la sua mano tesa può rimanere vuota, come quella del suo compagno. Il ragazzo è libero, deciderà a prescindere da quanto sarete "bravi" a proporre un dialogo.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Cara utente, la posizione in cui lei si trova è sicuramente molto delicata, come d'altronde la vostra dinamica è delicata e complessa. Non so se ci sono e mai ci saranno delle parole giuste da poter dire ad un ragazzo di 16 anni che sta elaborando a suo modo la separazione dei genitori. Il ragazzo vi sta dicendo qualcosa che ben oltre il "non accetto questo o quello", ma vi rimanda il suo dolore nel modo che conosce e con gli strumenti che ha.
Lei ha un desiderio degno di lode, ma che ahimè non dipende da lei, e forse non è neanche compito suo. Padre e figlio dovranno, se vorranno, eventualmente trovare un nuovo modo di stare insieme.
Mettersi in ascolto è l'unica cosa da fare.
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, grazie per aver condiviso qua la sua storia, immagino la situazione non sia per niente semplice, potrebbe non essere la soluzione adatta quella di rivolgersi lei per prima nei confronti del minore per una serie di motivi, che potrebbe far fraintendere il messaggio che in realtà lei vuole inviare facendo quel gesto; le consiglio però di sviscerare per se stessa, in un ambiente come quella della consulenza psicologica se lo desidera, la questione. Rimango a disposizione anche online, Dott.ssa Gioia Picchianti.
Salve, in questa situazione non penso lei sia la persona più adatta a comunicare con il ragazzo, in quanto non figlio suo e in quanto lei possa essere vista come la causa della sua sofferenza. Conviene che siano i genitori, magari facendosi aiutare da un professionista, a trovare le parole e i comportamenti che potrebbero eventualmente aiutare il ragazzo ad accettare gradualmente la situazione, sempre ché la madre del ragazzo sia favorevole alla separazione. In ogni caso occorre avere pazienza ed attendere che i tempi siano maturi per un cambiamento. Rimango a disposizione per un eventuale colloquio se ne sentisse l'esigenza. Un cordiale saluto. Dott.ssa Marina Bonadeni
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Buongiorno, comprendo la delicatezza e soprattutto la fatica della situazione descritta. Non conosco i contenuti della discussione fra padre e figlio ma qui mi pare che debba essere "rinforzato" il padre nell'affrontare la situazione. Scrivere qualcosa al figlio potrebbe mettere lei in condizioni sfavorevoli agli occhi del ragazzo. Ciò che non viene accettato, generalmente, è la separazione della coppia genitoriale e non la nuova compagna in sé. Le suggerisco di parlare con il suo uomo e concordare con lui un approccio condiviso, ma per opera del padre.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,
lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche di cui parla. A volte le interferenze esterne possono mettere a dura prova un rapporto.
Ne parli anche con il suo compagno, potrebbe essere importante per entrambi.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara

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