Esperienze

Grazie all'esperienza sul campo maturata seguendo situazioni problematiche lavorando come educatore domiciliare e di comunità durante gli anni della mia formazione professionale posso dire di aver "toccato con mano" le problematiche che vedevo descritte nei manuali teorici. Questo mi ha permesso di cogliere quelle sfumature che sfuggono alle schede tecniche ma che sono peculiari delle singole persone. Ho capito che non esiste un aiuto standard per un problema standard ma tutto deve essere calibrato su misura. Due persone con lo stesso problema risponderanno differentemente allo stesso approccio, ecco perché ritengo utile non aderire ad una singola scuola di pensiero ma tenere la mente aperta a tutto ciò che può costituire un utile strumento di aiuto.

Nessun manuale può insegnare la psicologia; la si apprende tramite l’effettiva esperienza. In psicologia si possiede solo ciò di cui si è fatto esperienza nella realtà. Quindi una semplice comprensione intellettuale non è sufficiente, perché si apprendono solo i termini e non la sostanza interiore
(Carl Gustav Jung).

La tecnica che ho imparato come punto da cui partire è la Psicoterapia Breve Focale.

Il focus è il problema significativo identificato, la soluzione del quale aiuta il paziente a raggiungere la finalità desiderata. Il piano di trattamento include una fase con un focus o in base alla gravità dei problemi della persona, più fasi successive, ognuna con un focus, per affrontare il quale possono essere indicate strategie tecniche differenti.

Con il termine bisogno specifico si intende il bisogno che risulta da una relazione conflittuale dell'individuo con se stesso e/o con gli altri. Sappiamo che tutti gli esseri umani hanno gli stessi bisogni di base, dai più semplici ai più complessi, come descritto per esempio da Maslow (1970) e possiamo riconoscere questa universalità sia nei nostri bisogni primari, come il biasgno di soddisfare la fame, sia nei più complessi come quelli che riguardano gli affetti e gli ideali. I bisogni specifici sono una espressione della componente conflittuale, della più sana e, in casi di grave psicopatologia, di una componente deficitaria: è perciò il focus dell'intervento, in quanto è il problema principale che ostacola il corso naturale dello sviluppo.

I bisogni specifici sono esplorati in alcune dimensioni. La dimensione intrapsichica e la dimensione relazione. Il potenziale evolutivo viene identificato mediante la struttura di personalità e il concetto di sè.

Integrazione dei modelli evolutivo-psicanalitico-cognitivo-comportamentale. Sono reciprocamente fonte di informazioni per comprendere le origini del comportamento adattativo e disturbato, dei motivi del loro permanere e dei processi di cambiamento. Lo sviluppo ha luogo durante tutta l'esistenza, senza la mediazione terapeutica: il corso evolutivo è quindi il contesto del lavoro clinico, la dimensione evolutiva lo schema di riferimento di base, ruolo della psicoterapia e attuare interventi differenziati, volti a modificare i fattori che ostacolano il processo evolutivo.

Il modello psicoanalitico viene utilizzato per elaborare il conflitto intrapsichico e o interpersonale con componenti inconsce – quello cognitivo-comportamentale per rendere il paziente consapevole di come i suoi schemi e pensieri disfunzionali basati sull'esperienza passata, continuino ad essere attivi e di come può modificarli in base le nuove esperienze – i due modelli vengono integrati quando entrambi sono necessari per risolvere un conflitto evolutivo.
Altro

Indirizzo

Studio Psicologico Dott. Matteo Mossini
Viale Antonio Fratti 34/a, Parma


Pazienti senza assicurazione sanitaria


Presso questo indirizzo visito: adulti, bambini a partire da 16 anni
Contanti
0522 168..... Mostra numero

Prestazioni e prezzi

Colloquio psicologico

70 €

Psicoterapia individuale

70 €

Consulenza psicologica

70 €

Psicoterapia

70 €

Coaching

70 €

+ 6 prestazioni

Come funzionano i prezzi?

Pubblicazioni e articoli

Intervista con il dottore

Punteggio generale

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni.
A
Appuntamento verificato
Presso: Studio Psicologico Dott. Matteo Mossini colloquio psicologico

A volte serve solo una persona esterna ai propri casini che ti ascolta, ti comprenda e ti faccia vedere le cose da un altra prospettiva. In Matteo ho trovato tutto questo e grazie a lui son riuscito a capire e affrontare meglio i problemi. Davvero soddisfatto di aver parlato con lui.

Dott. Matteo Mossini

Mi fa piacere!

G
Appuntamento verificato
Presso: Studio Psicologico Dott. Matteo Mossini psicoterapia individuale

Sono stato seguito dal Dottor. Mossini per qualche mese.. È un esemplare professionista a cui piace il suo lavoro e che raggiunge un livello di empatia elevato con il suo paziente. Ho avuto sollievi immediati una volta iniziato il percorso con lui

Dott. Matteo Mossini

Grazie, lieto di essere stato utile...

D
Numero di telefono verificato
Presso: Studio Psicologico Dott. Matteo Mossini psicoterapia individuale

Ho iniziato un percorso con il Dottor Mossini lo scorso Ottobre e posso dirmi, ad oggi, soddisfatta dei passi avanti che ho fatto e sto facendo rispetto a mie problematiche legate principalmente all’ansia e alla bassa autostima. Professionista attento, empatico, comunica in modo diretto e chiaro.

Dott. Matteo Mossini

Grazie, mi fa piacere leggere il suo feedback...

A
Numero di telefono verificato
Presso: Studio Psicologico Dott. Matteo Mossini colloquio psicologico

Dottore molto attento e puntuale. Mi ha ascoltato e lasciato parlare con un atteggiamento che mi ha messo subito a mio agio.

Dott. Matteo Mossini

Grazie, mi fa molto piacere

U
Numero di telefono verificato
Presso: Studio Psicologico Dott. Matteo Mossini colloquio psicologico

Ringrazio il Dottor Mossini per la sua professionalità e la sua gentilezza. Una persona davvero fantastica che ha saputo mettermi subito a mio agio e che in pochissimo tempo ha risolto le mie problematiche. Lo consiglio vivamente!

Dott. Matteo Mossini

Grazie davvero!

L
Numero di telefono verificato
Presso: Studio Psicologico Dott. Matteo Mossini colloquio psicologico

Esperienza positiva, è molto diretto e si basa sull'esperienza pratica senza troppi idealismi (ma con la giusta empatia)

Dott. Matteo Mossini

Grazie mille!

M
Numero di telefono verificato
Presso: Studio Psicologico Dott. Matteo Mossini colloquio psicologico

Professionale e empatico. Mi sono trovato molto bene.

Dott. Matteo Mossini

Grazie!

I
Appuntamento verificato
Presso: Studio Psicologico Dott. Matteo Mossini colloquio psicologico

E una persona empatica ti fa sentire a proprio aggio, dopo ogni vista mi sento molto meglio

Dott. Matteo Mossini

Mi fa molto piacere, la ringrazio!

R
Appuntamento verificato
Presso: Studio Psicologico Dott. Matteo Mossini colloquio psicologico

Dottore Matteo è un psicoterapeuta sensibile, empatico, che sa coniugare mente e corpo. Professionista preparato, capace di aiutarti in una crescita personale ed a prendere coscienza delle proprie difficoltà.

Dott. Matteo Mossini

Grazie!

N
Appuntamento verificato
Presso: Studio Psicologico Dott. Matteo Mossini psicoterapia individuale

Buona cortesia e disponibilità ,buona empatia e comprensione delle problematiche , buona ricerca delle possibili soluzioni

Dott. Matteo Mossini

Grazie

Si è verificato un errore, riprova

Risposte ai pazienti

ha risposto a 865 domande da parte di pazienti di MioDottore

Si può convincere un figlio (di quasi 16 anni) a iniziare la psicoterapia, se è tassativamente ed aggressivamente contrario, ma al contempo si definisce depresso ed ha espresso propositi suicidi?
Ho già preso un appuntamento, al quale parteciperemo mia moglie, io e lui, ma ha già detto che non ha intenzione di aprire bocca.

Buongiorno, la cosa migliore che potete fare è cercare di sensibilizzarlo e non di forzarlo. è molto frequente con gli adolescenti che rifiutino qualsiasi tipo di aiuto o di proposta, a volte proprio perchè viene dai genitori, con cui data l'età tendono a sentirsi in contrasto. Il colloquio tutti insieme verrà percepito come una forzatura, ma è altresì legittimo che qualche tentativo si faccia. Sarà molto importante nella gestione del colloquio, e a questo ci pensaerà il/la psicologo/a, che non si senta messo al centro come quello che ha qualcosa che non va. Che è lui quello sbagliato. La cosa migliore sarà cercare di rassicurarlo sulla opportunità del percorso che sarà lui a decidere se e come continuare, esortandolo almeno a provare a ritornare da solo per vedere com'è. Questo ovviamente al netto di dirvi che state facendo benissimo a spingere in tal senso e spero fortemente che lui si accorga dell'opportunità che ha davanti. Ci tenevo solo ad avvertirvi che non sarà scontato. Molto dipenderà anche da quanto sentirà di potersi fidare del/la collega e che non lo/la percepisce particolarmente schierata dalla vostra parte.

Dott. Matteo Mossini

Salve,
sono una ragazza di 26 anni e sto con un ragazzo da 6 anni e di recente abbiamo deciso di convivere.
La nostra relazione ha sempre avuto degli alti e bassi, come tutti d'altronde, io con lui mi sento felice e bene, molto sicura e protetta.
Però entrambi siamo molto gelosi, lui particolarmente, ed è molto paranoico, non si fida completamente di me. Io ho avuto un passato orribile, con abusi e problematiche mie, non sono cresciuta in un contesto sano, pertanto posso capire che una persona possa avere paura.
Scrivo perchè sono molto turbata, lui ogni tanto mi accusa che io voglio altri, basta solo che uno faccia due parole con me, e lui comincia con le accuse o battutacce che mi fanno stare male. Tra l'altro lavoriamo insieme, quindi siamo sempre insieme.
Lui è una persona un po' anaffettiva, spesso ci sono momenti di distacco che mi fanno soffrire molto, la cosa che più mi fa soffrire sono i suoi dubbi sui miei sentimenti e le "accuse" dirette o indirette. Ieri è successa una cosa al lavoro, è entrato un autista di un corriere per consegnare un pacco, il mio collega dell'amministrazione ha pagato il contrassegno, e l'autista si è fermato a parlare con il mio collega. io lavoro al centralino, quindi ero seduta alla mia postazione per continuare con il mio lavoro, però questo signore ha cominciato a parlarmi e mi ha chiesto se dov'ero nata, io ho risposto perchè in quel momento non sapevo come gestire la cosa, la cosa mi ha creato enorme disagio, e questo autista ha cominciato a fare il cretino, tanto che gli ho risposto che ero impegnata e se n'è andato via. Il mio collega ha cominciato a dire a tutto l'ufficio che mi aveva difesa dall'autista, e anche questo mi ha dato fastidio perchè io mi difendo da sola e non ho bisogno che lo facciano gli altri. Il mio ragazzo però si è arrabbiato, ha cominciato a dirmi che devono essere sempre gli altri a difendermi, che io "flirto" con la gente, che io do corda alla gente, e mi ha detto che le ragazze serie già alla prima domanda mandano via i tipi, non rispondono alle domande, tanto più se è uno sconosciuto. Io in quel momento, non ho pensato che questo signore fosse malizioso e avesse quelle intenzioni, altrimenti avrei agito subito diversamente. Il mio ragazzo ora dice che vuole lasciarmi, perchè io non sono una ragazza seria, che gli fa stare male che io flirto o do corta agli uomini, che deve spigarmi lui di mettere apposto la gente altrimenti io di mio non lo faccio. Io gli continuo a spiegargli che non è vero che io non flirto con le persone, io sono sempre molto professionale e seria al lavoro. E sono seria anche fuori dl lavoro, a me non interessano gli altri, perchè io sono innamorata di lui e non di altri. Non farei mai vigliaccate del genere, mai, è veramente una cosa becera. Lui ora mi accusa di cose veramente brutte dicendo che a me interessano le attenzioni degli uomini, ecc. Che io do confidenza agli sconosciuti, io semplicemente faccio il mio lavoro, ed essendo a contatto diretto con clienti e autisti, delle volte si vedono veramente delle miserie, è già molto stressante doversi sempre difendere da tutti, perchè non si sa mai cos'hanno in testa certe persone ed ora devo pure difendermi dalle accuse del mio ragazzo, anche se penso che sia molto arrabbiato e non completamente lucido per capire il tutto. Scrivo comunque qui per capire cosa dovrei fare e come dovrei gestire il tutto, ieri gli ho detto che non succederà mai una cosa simile, e lui si è arrabbiato ancora di più, continua a dirmi che vuole stare con una persona che agisca perchè sente queste cose e non perchè glielo dicono gli altri, io non faccio le cose perchè me lo dicono gli altri, io sono una persona seria e non voglio fare la stupida o cavolate varie con nessuno, mi viene uno schifo terribile al solo pensiero, io non capisco perchè lui non lo capisce, inoltre tira fuori il mio passato e mi elenca tutti i miei errori, e mi dice che io sono sempre stata quel genere di ragazza e non una seria. Grazie

Buongiorno, purtroppo c'è qualcosa di profondamente sbagliato nel fatto che tu abbia paura di quello che può succedere nella quotidianità per non far irritare il tuo ragazzo. Provate a parlarne, provate a fare una terapia di coppia, anche se lui dovrebbe lavorare sulle sue fragilità da solo. A te posso consigliare un percorso individuale per approfondire certe tematiche ed esperienze che possono averti condizionato e portato a non sentirti sicura di te. Sarebbe importante che ci lavorassi in modo da sviluppare una visione maggiormente obiettiva delle cose.

Dott. Matteo Mossini
Vedi tutte le risposte

Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.