salve dott. ho quasi 20 anni che prendo axnax da 0,50 mg mattino, mg 0,25 sera, non ne posso fare a
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salve dott. ho quasi 20 anni che prendo axnax da 0,50 mg mattino, mg 0,25 sera, non ne posso fare a meno di prenderla a lunga distanza potrebbe fare male ho 57 anni sono sposato porta anche impotenza mi sta succedendo ho è l'ansia, certe volte non basta pero' non cerco di aumentarla anche se devo farlo devo assogiarlo con qualche altra pillola o gocce, che devo fare forse e poco e curativo mi potrebbe dare una risposta gentilmente anche di aiutarmi certe volte non riesco nemmeno a farmi fare una visita o altro che mi prendo di ansia se ho una cosa o paura non riesco ad affrontare un probema di una cosa semplice la ringrazio anticipatamente.
Buonasera. È possibile fare due considerazioni. La prima è se questa ansia, che dura vent'anni, non sia veicolata ad altri aspetti di vita risalenti sempre a quell'epoca. La seconda è cercare di comprendere se stiamo parlando solo di ansia o anche di altre difficoltà come il tono dell'umore. Il mio suggerimento è quello di tentare di comprendere meglio con il suo specialista di riferimento o, eventualmente, sentendo un secondo consulente, se questa focalizzazione solo sul sintomo sia efficace
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Buonasera Giuseppe, la prima cosa che le consiglio è di confrontarsi in merito all'ansia che descrive, soprattutto legata all'impotenza, al suo medico curante che ha prescritto il trattamento farmacologico.
L'ansia spesso viene compensata con un trattamento farmacologico, ma sarebbe meglio, sempre, affiancare il farmaco ad un percorso di psicoterapia che potrebbe aiutarla ad entrare più in profondità nella comprensione di questi episodi ansiosi, e nei casi più rosei a renderla meno dipendente dai farmaci . Le auguro una buona serata, un saluto, Federica
L'ansia spesso viene compensata con un trattamento farmacologico, ma sarebbe meglio, sempre, affiancare il farmaco ad un percorso di psicoterapia che potrebbe aiutarla ad entrare più in profondità nella comprensione di questi episodi ansiosi, e nei casi più rosei a renderla meno dipendente dai farmaci . Le auguro una buona serata, un saluto, Federica
Salve, sono molti anni che lei prende sempre lo stesso farmaco, sicuramente dovrebbe consultare un bravo psichiatra e cambiare la sua cura, dato che come lei scrive la cura che sta facendo le dà impotenza. Quindi non bisogna sottovalutare i problemi psicologici che tale disturbo comporti. Inoltre oltre alla cura farmacologica, dovrebbe affiancare dei colloqui con uno psicoterapeuta, per elaborare e riuscire a superare la dipendenza dai farmaci, le auguro di stare meglio, sono a sua disposizione per qualsiasi delucidazione, Eugenia Cardilli
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Buongiorno, è importante che consulti uno psichiatra che la inquadri con i farmaci in modo che si senta sufficientemente bene per affrontare la quotidianità, in contemporanea le consiglio di intrapprendere un percorso terapeutico, in quanto i suoi sintomi sono affrontbili e risolvibili con un percorso di psicoterapia adeguato. Può consultarmi quando ne ha bisogno
Buongiorno, il fatto che prende una medicina da molti anni e che ora non da più beneficio, probabilmente è dovuto ad una possibile assuefazione al farmaco, le consiglio di rivedere con il suo psichiatra la terapia,
Per l'ansia le consiglio un percorso di approfondimento per poter individuare le cause del perdurare di questo stato ansioso per così tanti anni, indagando le aree relazionali ed ambientali che possono favorire il mantenimento del disagio
Per l'ansia le consiglio un percorso di approfondimento per poter individuare le cause del perdurare di questo stato ansioso per così tanti anni, indagando le aree relazionali ed ambientali che possono favorire il mantenimento del disagio
Se l'ansia è diventato il motivo portante delle sue giornate e di fatto con un farmaco non ha risolto granché, chiedo io a lei perché non abbia mai pensato di trovare altre vie risolutive.
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Buongiorno colgo dal suo racconto la difficoltà che sta attraversando in questo periodo della sua vita. Credo sarà importante un ulteriore consulto di medico psichiatra che possa rivalutare la sua terapia farmacologica. E la invito a valutare la possibilità di associare alla terapia farmacologica seguita da un medico specialista, un percorso di psicoterapia seguito da uno psicoterapeuta che possa sostenerla per esplorare il significato nella sua vita dell’ansia che sente e le possibili strategie per affrontarla e gestirla. La saluto augurandole buoni passi di crescita.
buongiorno, dopo tanti anni che si assume lo stesso farmaco si è assuefatti e in alcuni casi anche dipendenti dal farmaco stesso ed ecco perchè non si riesce a smettere e non se ne sente però nemmeno più il beneficio. L'impotenza può avere diverse cause, fisiche o psicologiche e ogni situazione va valutata singolarmente per escludere una causa o l'altra. Dunque, credo possa essere importante parlare con il suo medico sia dell'ansiolitico che del problema legato alla sfera della sessualità in modo da poter essere indirizzato verso specialisti competenti
Buongiorno, le consiglio di consultare uno psichiatra per rivedere la sua terapia farmacologica, che mi sembra la stessa da troppo tempo. Cordiali saluti
Salve. Da quello che scrive mi sembra che lei voglia comunque trovare una soluzione a questo stato di cose.
Mi sbaglio?Se, come penso,la sua è una richiesta di aiuto la incoraggio a fare il primo passo. Consulti un medico(uno psichiatra che abbia anche competenze psicoterapeutiche) Sono certo che darà sollievo e risposte a molte sue preoccupazioni. Cordiali Saluti. Dottor Grilli
Mi sbaglio?Se, come penso,la sua è una richiesta di aiuto la incoraggio a fare il primo passo. Consulti un medico(uno psichiatra che abbia anche competenze psicoterapeutiche) Sono certo che darà sollievo e risposte a molte sue preoccupazioni. Cordiali Saluti. Dottor Grilli
Buonasera come tutte le benzodiazepine anche Lo Xanax crea dipendenza e tolleranza Ciò vuol dire che non può farne a meno e ha bisogno sempre di dosaggi maggiori per ottenere gli stessi risultati. Quello che posso consigliarle e di seguire un percorso di psicoterapia in aggiunta alla terapia farmacologica che possa permetterle di liberarsi della dipendenza dal farmaco. Con il tempo potrebbe svezzarsi anche dalla psicoterapia. È bene infatti capire le ragioni che la portano a provare ansia
Buonasera, da ciò che scrive penso sia opportuno consultare al più presto uno psichiatra, per confrontarsi con lui sul medicinale e sugli effetti collaterali che sta avendo. Inoltre, sarebbe importante soffermarsi sulla sua ansia e su come poterla affrontare: per questo iniziare un percorso di psicoterapia sarebbe alquanto importante per lei.
Un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Gentile utente, la scelta della posologia del farmaco dovrebbe essere di competenza del medico che La segue, alla luce del confronto rispetto a come si sente, a quale e quanto peso hanno gli eventuali effetti collaterali (come l'eventuale perdita di libido, qualora fosse correlata) e all'effetto di abitudine che si crea con alcune molecole assunte sul lungo periodo. Qualsiasi tentativo di prescrizione, modifica, consiglio online da parte di terzi è professionalmente scorretto. In questo senso gli unici consigli possibili sono due: 1) si rechi dal medico che Le ha prescritto il farmaco e discutete assieme di eventuali modifiche 2) se non ancora presa in considerazione, pensi alla possibilità di associare il farmaco a un percorso psicoterapeutico. Il farmaco di per se non è curativo ne risolutivo, ma dovrebbe essere funzionale a tenere a bada il sintomo per metterLa nelle condizioni di affrontare con lucidità un percorso psicologico volto alla comprensione dei motivi che portano alla sofferenza e all'ansia per risolvere il problema alla base. Senza questo passaggio è difficile che Lei possa liberarsi da questa ansia così pervasiva. In bocca al lupo, cordialità. DMP
Buongiorno. Riguardo la sua rispondenza al farmaco, tenendo sempre conto della sua anamnesi, è buona prassi consultarsi con un medico, meglio se quello storico. Solo il medico che le ha prescritto il medicinale può darle un riscontro fedele della sua reazione al principio attivo. Se invece ci spostiamo più su un piano relazionale, lo psicologo allora può aiutarla, con i mezzi e le tecniche che ha a disposizione, a capire l'origine di questi disturbi ed in seguito a curarli.
Cordialità
Massimiliano Trossello
Cordialità
Massimiliano Trossello
Salve,
come anticipato dai miei colleghi la migliore scelta per migliorare è di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per risolvere nel tempo la causa del suo stato d'ansia, e possibilmente anche da uno psichiatra, per gestire coi farmaci adeguati l'attuale ansia paralizzante che prova. Le suggerisco, se l'ansia è tale da impedirle di andare allo studio dei professionisti, di rivolgersi ai professionisti che effettuano terapia anche online. In questo modo potrà iniziare e trovare giovamento dalla terapia pur rimanendo a casa e di sicuro quando starà meglio riuscirà anche ad andare in studio. Non rimandi, perché questi medicinali presi fuori controllo non le fanno bene,e soprattutto l'ansia non le passerà senza lavorare su di sé. Si prenda cura di sé in modo adeguato, e vedrà i risultati ???? Buona giornata. Dott.ssa Manuela Di Leonardo
come anticipato dai miei colleghi la migliore scelta per migliorare è di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per risolvere nel tempo la causa del suo stato d'ansia, e possibilmente anche da uno psichiatra, per gestire coi farmaci adeguati l'attuale ansia paralizzante che prova. Le suggerisco, se l'ansia è tale da impedirle di andare allo studio dei professionisti, di rivolgersi ai professionisti che effettuano terapia anche online. In questo modo potrà iniziare e trovare giovamento dalla terapia pur rimanendo a casa e di sicuro quando starà meglio riuscirà anche ad andare in studio. Non rimandi, perché questi medicinali presi fuori controllo non le fanno bene,e soprattutto l'ansia non le passerà senza lavorare su di sé. Si prenda cura di sé in modo adeguato, e vedrà i risultati ???? Buona giornata. Dott.ssa Manuela Di Leonardo
Buonasera, penso sia utile che ponga la questione al medico che la segue e che le ha prescritto il farmaco. Le consiglio inoltre di prendere in considerazione l'idea di rivolgersi anche ad uno psicoterapeuta con il quale potrà approfondire le cause del suo malessere. In bocca al lupo, E. Cuzzucoli
Buonasera, la farei riflettere... da quanti anni prende lo xanax e nonostante tutto sta in questo modo? Purtroppo un farmaco da solo non può fornire l'aiuto necessario per gestire e superare definitivamente l'ansia. Spesso, anzi, crea dipendenza psicologica e la falsa illusione che grazie ad esso tutto passerà.
Le consiglio una psicoterapia cognitivo comportamentale, concreta e molto efficace per i disturbi d'ansia.
Anche il Covid19 non ferma la psicoterapia, esiste infatti la possibilità di usare Skype.
Cordiali saluti.
Le consiglio una psicoterapia cognitivo comportamentale, concreta e molto efficace per i disturbi d'ansia.
Anche il Covid19 non ferma la psicoterapia, esiste infatti la possibilità di usare Skype.
Cordiali saluti.
Gentile utente,
Non ha mai preso in considerazione la possibilitá di intraprendere un percorso di psicoterapia? La sola farmacologia non può da sola fronteggiare i disturbi d’ ansia generalizzata. In questi casi un approccio integrato, farmaci e psicoterapia, puó rivelarsi funzionale. Chi le prescrive gli ansiolitici le ha parlato d8 tale possibilita ? Dovesse aver bisogno di capire come funziona la psicoterapia e maggiori chiarimenti a tal proposito non esiti a contattarmi in privato.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Non ha mai preso in considerazione la possibilitá di intraprendere un percorso di psicoterapia? La sola farmacologia non può da sola fronteggiare i disturbi d’ ansia generalizzata. In questi casi un approccio integrato, farmaci e psicoterapia, puó rivelarsi funzionale. Chi le prescrive gli ansiolitici le ha parlato d8 tale possibilita ? Dovesse aver bisogno di capire come funziona la psicoterapia e maggiori chiarimenti a tal proposito non esiti a contattarmi in privato.
Cordiali Saluti
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Salve, per quanto riguarda l'utilizzo dei farmaci ne parli con il proprio medico di base.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, mi spiace per la situazione ed il disagio espresso. Relativamente alla questione dei farmaci, credo che sia meglio esporre le proprie domande al medico, sicuramente persona più competente in materia.
Ritengo comunque essenziale intraprendere un percorso psicologico volto a riconoscere ed identificare le cause ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi, aspetti che il farmaco, da solo, non può aiutarla a cogliere.
Cordialmente, dott. FDL
Ritengo comunque essenziale intraprendere un percorso psicologico volto a riconoscere ed identificare le cause ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi, aspetti che il farmaco, da solo, non può aiutarla a cogliere.
Cordialmente, dott. FDL
Gentilissimo, ritengo che dopo tantissimi anni di terapia sia necessario consultare uno psichiatra per rivedere la cura. Potrebbe anche pensare di iniziare un percorso di psicoterapia. A disposizione per chiarimenti in merito
Salve, si consulti con il suo medico curante per chiarire questi sintomi che avverte. In caso le consiglio di incontrare un terapista che sappia indirzizzarla su come mitigare le sue ansie.
MMM
MMM
Buongiorno. L'uso di farmaci senza un supporto terapeutico, che invece le consentirebbe di comprendere le motivazioni che la portano a rispondere alle azioni quotidiane con l'ansia, potrebbe essere inutile e nocivo. Le consiglio vivamente di rivolgersi allo specialista che le ha prescritto questo farmaco e di chiedere un supporto psicoterapico per dare finalmente una risposta efficace al suo problema. Resto a sua disposizione. Dott.ssa Savio Tecla
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buonasera, Le suggerirei di consultare uno psichiatra così da valutare insieme ad uno specialista il trattamento farmacologico più adatto a Lei.
Nel contempo, Le consiglierei di rivolgersi anche ad uno psicologo/psicoterapeuta che possa aiutarla nella comprensione del suo vissuto e nella gestione delle difficoltà, di cui scrive.
Il trattamento farmacologico accompagnato ad un percorso psicoterapeutico potrebbero essere un grande beneficio per la sua salute psicofisica.
Nel contempo, Le consiglierei di rivolgersi anche ad uno psicologo/psicoterapeuta che possa aiutarla nella comprensione del suo vissuto e nella gestione delle difficoltà, di cui scrive.
Il trattamento farmacologico accompagnato ad un percorso psicoterapeutico potrebbero essere un grande beneficio per la sua salute psicofisica.
Salve, come le hanno consigliato i miei colleghi, le suggerisco una consulenza psichiatrica per una rivalutazione della sua terapia farmacologica associata ad un percorso psicologico che le consenta curare le cause dell'ansia da lei accusata e di poterla gestire nel suoquotidiano. I miei auguri perchè possa imboccare la strada più adatta a lei. Cordialmente
Gentilissimo, innanzitutto grazie per la condivisione. Per quanto riguarda il farmaco in se, con eventuale assuefazione ad esso, è utile consultare uno psichiatra. Sarebbe inoltre prezioso per lei poter intraprendere anche un percorso di terapia, in modo da esplorare e comprendere a fondo quelle che sono le motivazioni sottostanti la sua sintomatologia ansiosa.
Resto a disposizione!
AV
Resto a disposizione!
AV
Buongiorno, la somministrazione farmacologica è argomento di interesse del medico curante/psichiatra che le ha prescritto i farmaci. Le consiglio di rivolgersi al suo medico di riferimento per avere i necessari chiarimenti. Le suggerisco, inoltre, di intraprendere un percorso psicologico per capire i significati che questi sintomi hanno per lei, a volte la sola cura farmacologica non è efficace al fine di una completa guarigione.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Buonasera, come consigliato da molti miei colleghi, ribadisco l'importanza di confrontarsi con il medico che la segue da un punto di vista farmacologico e rivalutare il piano terapeutico; parallelamente la invito a valutare la possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia così da individuare e prendersi cura dell'origine del sintomo e non solo di ciò che comporta.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata
Provi a chiedersi cosa cambierebbe nella sua vita se non avesse l'ansia.
I farmaci dovrebbero aiutare ad attenuare la sintomatologia nella fase acuta...le suggerisco di iniziare un percorso psicoterapico.
I farmaci dovrebbero aiutare ad attenuare la sintomatologia nella fase acuta...le suggerisco di iniziare un percorso psicoterapico.
Buonasera, mi dispiace per il suo malessere. Da quanto scrive assume il farmaco da molti anni ma senza un percorso psicologico in affiancamento. Il farmaco può attenuare i sintomi e causare effetti collaterali ma non è sufficiente per raggiungere il benessere. Le suggerisco di iniziare un percorso terapeutico quanto prima. Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Gentile utente, è importante affiancare al farmaco anche un percorso di supporto psicologico, perché il medicinale agisce solo sul sintomo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Buone Festività.
Dott. Luca Rochdi
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Dott. Luca Rochdi
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Salve ,sono molto spiacente per la situazione di disagio che sta vivendo.
Le consiglio vivamente di rivolgersi al suo psichiatra o di cercarne uno diverso anche qui in piattaforma per definire la terapia farmacologica (se ancora necessaria) più adatta a lei.
Inoltre un percorso psicologico/ terapeutico sarebbe sicuramente da prendere in considerazione.
Resto a disposizione per qualsiasi informazione
Distinti Saluti
Dr Marziani
Le consiglio vivamente di rivolgersi al suo psichiatra o di cercarne uno diverso anche qui in piattaforma per definire la terapia farmacologica (se ancora necessaria) più adatta a lei.
Inoltre un percorso psicologico/ terapeutico sarebbe sicuramente da prendere in considerazione.
Resto a disposizione per qualsiasi informazione
Distinti Saluti
Dr Marziani
Salve, comprendo le difficoltà che sta affrontando. È importante sottolineare che l'assunzione di farmaci come l'Alprazolam (Xanax) per un lungo periodo di tempo può comportare rischi e complicazioni, specialmente se non è sotto stretto controllo medico.
L'ansia è una condizione complessa e può richiedere un trattamento multifattoriale. È fondamentale che lei parli con il suo medico curante riguardo alla sua situazione e alle preoccupazioni che sta riscontrando. Il medico potrà valutare se è necessario aggiustare la sua terapia farmacologica o se possono essere utili altre modalità di trattamento, come la terapia cognitivo-comportamentale o altre forme di supporto psicologico.
Inoltre, è importante considerare che l'uso prolungato di Alprazolam può causare dipendenza e tolleranza, il che significa che col tempo potrebbe essere necessaria una dose più elevata per ottenere lo stesso effetto. L'impotenza è un effetto collaterale noto degli ansiolitici come l'Alprazolam, e può essere problematico per molti pazienti.
Eviti di modificare autonomamente la dose del farmaco senza il consiglio del suo medico, poiché ciò potrebbe comportare rischi per la sua salute. Il medico sarà in grado di consigliarla sulle migliori opzioni disponibili per affrontare i suoi sintomi di ansia in modo sicuro ed efficace.
Ricordi che chiedere aiuto è il primo passo verso il miglioramento della propria salute mentale. Non esiti a parlare apertamente con il suo medico riguardo ai suoi sintomi e preoccupazioni, in modo da poter essere indirizzato verso il trattamento più adatto alle sue esigenze.
Mi dispiace sentire che stai affrontando queste difficoltà legate all'ansia e all'assunzione prolungata di Xanax. È importante consultare il tuo medico per valutare la tua situazione e trovare la migliore soluzione per te. Potrebbe essere utile esplorare altre opzioni di trattamento per l'ansia, o altri farmaci.
Inoltre, l'impotenza può essere un effetto collaterale dell'assunzione prolungata di Xanax, quindi è importante discutere anche di questo con il medico. Non cercare di auto-trattare o aumentare la dose senza consultare un professionista sanitario.
Ricorda che non sei solo in questo e che ci sono risorse e supporto disponibili per aiutarti ad affrontare l'ansia. Non esitare a chiedere aiuto e supporto quando ne hai bisogno. Spero che tu possa trovare la soluzione migliore per te e superare queste difficoltà. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
Inoltre, l'impotenza può essere un effetto collaterale dell'assunzione prolungata di Xanax, quindi è importante discutere anche di questo con il medico. Non cercare di auto-trattare o aumentare la dose senza consultare un professionista sanitario.
Ricorda che non sei solo in questo e che ci sono risorse e supporto disponibili per aiutarti ad affrontare l'ansia. Non esitare a chiedere aiuto e supporto quando ne hai bisogno. Spero che tu possa trovare la soluzione migliore per te e superare queste difficoltà. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
Buongiorno, mi spiace molto per la situazione che sta affrontando.
Le consiglio di consultare un professionista che le possa chiarire eventuali dubbi e domande e che possa seguirla nella corretta e sicura assunzione.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla ad affrontare la causa della sua ansia e magari, nel tempo, anche ridurre l'uso dei farmaci.
Resto a disposizione, anche online, in caso voglia valutare la possibilità.
Cordiali saluti, Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Le consiglio di consultare un professionista che le possa chiarire eventuali dubbi e domande e che possa seguirla nella corretta e sicura assunzione.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla ad affrontare la causa della sua ansia e magari, nel tempo, anche ridurre l'uso dei farmaci.
Resto a disposizione, anche online, in caso voglia valutare la possibilità.
Cordiali saluti, Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Gent.le, alle volte (come sembra essere nel suo caso), non solo abbiamo un grave problema, ma siamo continuamente angosciati che si presenti e venga a "disturbarci". Per esempio, una reattività estrema a quanto ci accade intorno innesca forte ansia e ci ritroviamo in una condizione interiore di perenne allarme. Comprendo le sue preoccupazioni e i tentativi (farmacologici e non) di tenere sotto controllo sintomi e la suddetta angoscia, ma purtroppo occorre avviare un iter psicoterapico. Rimanendo a disposizione, porgo cordiali saluti. Frasca dott.ssa Amelia
Salve,
La Sua condizione, mi sembra di capire, non subisce un cambiamento da molti anni.
Se le premesse sono queste, è probabile che sia necessario accostare ad un percorso di psicoterapia anche una rimodulazione del piano farmacologico seguito (chiaramente prima di fare tutto ciò è necessario conoscere la Sua storia farmacoterapica ed eventuali altri referti di tipo psicologico, ma anche forniti da altri professionisti).
Il mio suggerimento è di muoversi con una psicoterapia che indaghi le possibili cause dell'ansia che Lei lamenta, al fine di comprendere anche se è il caso di rimodulare, come detto, o magari di non ricorrere più a farmaci. Detto questo, per comprendere ciò, Le consiglio di seguire dei colloqui psicologici preliminari.
Cordialmente,
Dott. GMR
La Sua condizione, mi sembra di capire, non subisce un cambiamento da molti anni.
Se le premesse sono queste, è probabile che sia necessario accostare ad un percorso di psicoterapia anche una rimodulazione del piano farmacologico seguito (chiaramente prima di fare tutto ciò è necessario conoscere la Sua storia farmacoterapica ed eventuali altri referti di tipo psicologico, ma anche forniti da altri professionisti).
Il mio suggerimento è di muoversi con una psicoterapia che indaghi le possibili cause dell'ansia che Lei lamenta, al fine di comprendere anche se è il caso di rimodulare, come detto, o magari di non ricorrere più a farmaci. Detto questo, per comprendere ciò, Le consiglio di seguire dei colloqui psicologici preliminari.
Cordialmente,
Dott. GMR
Salve, è evidente che le pasticche e le gocce non bastano a tamponare la situazione.
Cerchi uno psicoterapeuta e lavori anche nella dimensione della sua psiche.
I farmaci tolgono il sintomo ma non lavorano sulla causa.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Cerchi uno psicoterapeuta e lavori anche nella dimensione della sua psiche.
I farmaci tolgono il sintomo ma non lavorano sulla causa.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno, i farmaci creano dipendenza e assuefazione (ovvero ne serve una dose sempre più alta se assunta regolarmente). I farmaci agiscono sul sintomo ma non sulla causa, che potrebbe indagare attraverso un percorso psicologico. Resto a disposizione
Buongiorno, comprendo le difficoltà che descrive, prima di tutto se la cura le è stata stata dal medico di base le suggerirei di contattare uno psichiatra che è il medico specialista per tale sintomatologia. Inoltre parallelamente alla cura farmacologica adeguata le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per avere maggiore consapevolezza sul suo funzionamento e sulle cause di tali sintomi. Se ne avesse la necessità sono a sua disposizione in presenza o online, per una terapia di tipo relazionale integrata, con il supporto di varie tecniche personalizzate in base al paziente, ai suoi bisogni ed obiettivi con evidenza scientifica. Dott.ssa Susanna Scainelli
concordo con i colleghi
Salve, in questo caso le suggerisco di contattare chi le ha prescritto il farmaco e comunicare di queste sue necessità.
Saluti.
Dott.ssa Lucrezia Marletta
Saluti.
Dott.ssa Lucrezia Marletta
Buongiorno,
Capisco quanto possa essere difficile convivere con l'ansia per un periodo così lungo. L'uso di Xanax (alprazolam) per molti anni può portare dipendenza e tolleranza, il che significa che l'efficacia del farmaco potrebbe diminuire nel tempo. Inoltre, il suo utilizzo prolungato può riguardare diversi aspetti della vita quotidiana, inclusa la sfera sessuale, contribuendo a episodi di impotenza. Tuttavia, è importante distinguere se i sintomi che si stanno riscontrando derivano dall'ansia stessa o dall'uso prolungato del farmaco.
Non è raro che, in situazioni simili, l'ansia possa manifestarsi con sintomi fisici, inclusi quelli sessuali, ma anche con difficoltà a gestire attività quotidiane e semplici problemi. In alcuni casi, associare allo Xanax un percorso terapeutico o un altro tipo di trattamento farmacologico può portare miglioramenti significativi. Tuttavia, la gestione dell'ansia e dei sintomi correlati richiede un approccio personalizzato e attentamente supervisionato da uno specialista.
Il consiglio vivamente di valutare una consulenza con uno psicoterapeuta o uno psichiatra, che potrà aiutarla ad individuare il percorso più adatto a lei, sia farmacologico che psicoterapeutico. La psicoterapia, in particolare quella cognitivo-comportamentale, ha dimostrato grande efficacia nella gestione dell'ansia.
Rivolgersi a uno specialista è fondamentale per affrontare questi problemi in modo completo e per migliorare la qualità della sua vita.
Un caro saluto,
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Capisco quanto possa essere difficile convivere con l'ansia per un periodo così lungo. L'uso di Xanax (alprazolam) per molti anni può portare dipendenza e tolleranza, il che significa che l'efficacia del farmaco potrebbe diminuire nel tempo. Inoltre, il suo utilizzo prolungato può riguardare diversi aspetti della vita quotidiana, inclusa la sfera sessuale, contribuendo a episodi di impotenza. Tuttavia, è importante distinguere se i sintomi che si stanno riscontrando derivano dall'ansia stessa o dall'uso prolungato del farmaco.
Non è raro che, in situazioni simili, l'ansia possa manifestarsi con sintomi fisici, inclusi quelli sessuali, ma anche con difficoltà a gestire attività quotidiane e semplici problemi. In alcuni casi, associare allo Xanax un percorso terapeutico o un altro tipo di trattamento farmacologico può portare miglioramenti significativi. Tuttavia, la gestione dell'ansia e dei sintomi correlati richiede un approccio personalizzato e attentamente supervisionato da uno specialista.
Il consiglio vivamente di valutare una consulenza con uno psicoterapeuta o uno psichiatra, che potrà aiutarla ad individuare il percorso più adatto a lei, sia farmacologico che psicoterapeutico. La psicoterapia, in particolare quella cognitivo-comportamentale, ha dimostrato grande efficacia nella gestione dell'ansia.
Rivolgersi a uno specialista è fondamentale per affrontare questi problemi in modo completo e per migliorare la qualità della sua vita.
Un caro saluto,
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Capisco il suo disagio e mi dispiace che stia attraversando questo momento difficile. L'uso prolungato di benzodiazepine come l'Alprazolam (Axnax) può avere degli effetti collaterali e portare a dipendenza fisica e psicologica. Inoltre, i sintomi che descrive, come difficoltà nell'affrontare situazioni semplici, ansia marcata e possibile impotenza, potrebbero essere legati sia all'ansia cronica sia all'uso continuativo del farmaco
Contatti il suo medico di base per pianificare una visita e discutere le sue preoccupazioni.
Valuti di iniziare una psicoterapia per supporto a lungo termine.
Non aumenti la dose di Alprazolam senza supervisione medica, ma ne parli con uno specialista per valutare un piano di dismissione graduale.
Se trova difficoltà a fissare appuntamenti a causa dell'ansia, un familiare o il coniuge potrebbe aiutarla a prendere l'iniziativa e accompagnarla.
Sono a disposizione per eventuali chiarimenti o supporto. Affrontare questi temi può sembrare difficile, ma con il giusto aiuto potrà vedere dei miglioramenti significativi.
Contatti il suo medico di base per pianificare una visita e discutere le sue preoccupazioni.
Valuti di iniziare una psicoterapia per supporto a lungo termine.
Non aumenti la dose di Alprazolam senza supervisione medica, ma ne parli con uno specialista per valutare un piano di dismissione graduale.
Se trova difficoltà a fissare appuntamenti a causa dell'ansia, un familiare o il coniuge potrebbe aiutarla a prendere l'iniziativa e accompagnarla.
Sono a disposizione per eventuali chiarimenti o supporto. Affrontare questi temi può sembrare difficile, ma con il giusto aiuto potrà vedere dei miglioramenti significativi.
Gentile utente,
la sua è una testimonianza molto importante e sincera, e la ringrazio per averla condivisa. Sta descrivendo una situazione di forte dipendenza da una benzodiazepina (Xanax), associata a ansia persistente, evitamento di situazioni quotidiane, e a possibili effetti collaterali sulla sfera sessuale.
Dopo tanti anni di assunzione continua, è comprensibile che lei senta di non poterne fare a meno. Ma è altrettanto vero che l’uso prolungato delle benzodiazepine può portare a tolleranza, cioè che lo stesso dosaggio non ha più lo stesso effetto, e che il farmaco non lavora più sulle cause dell’ansia, ma solo sui sintomi.
Inoltre, è possibile che l’impotenza che sta vivendo sia dovuta proprio all’assunzione cronica di Xanax, anche se l’ansia di per sé può avere lo stesso effetto. Di solito, però, con l’aiuto di uno specialista, è possibile distinguere i due aspetti.
Cosa può fare:
Non aumenti il dosaggio da solo. È molto importante che un medico — idealmente uno psichiatra — la segua nel valutare la situazione e nel modificare il trattamento in modo graduale e sicuro.
Non è debole se chiede aiuto. Il fatto che abbia scritto qui è già un primo passo fondamentale. La paura che prova nel fare una visita è un effetto dell’ansia stessa: può essere affrontata, ma ha bisogno di essere accolta con strumenti mirati.
Esistono terapie più efficaci sul lungo termine. Ci sono farmaci diversi dalle benzodiazepine che agiscono in modo più profondo e duraturo sui disturbi d’ansia. Inoltre, una psicoterapia cognitivo-comportamentale può insegnarle a riconoscere i pensieri che scatenano l’ansia e a gestirla senza dipendere dai farmaci.
Non è troppo tardi. A 57 anni può ancora migliorare in modo significativo la sua qualità di vita, anche sessuale, se affronta ora ciò che da tempo la limita.
Le consiglio:
Di rivolgersi a uno psichiatra.
Di iniziare un percorso psicologico con un professionista empatico e accogliente, che la aiuti a fare piccoli passi.
Se ha difficoltà a prenotare, possiamo ragionare insieme su strategie per affrontare la paura della visita.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Paola Vitale – Psicologa
la sua è una testimonianza molto importante e sincera, e la ringrazio per averla condivisa. Sta descrivendo una situazione di forte dipendenza da una benzodiazepina (Xanax), associata a ansia persistente, evitamento di situazioni quotidiane, e a possibili effetti collaterali sulla sfera sessuale.
Dopo tanti anni di assunzione continua, è comprensibile che lei senta di non poterne fare a meno. Ma è altrettanto vero che l’uso prolungato delle benzodiazepine può portare a tolleranza, cioè che lo stesso dosaggio non ha più lo stesso effetto, e che il farmaco non lavora più sulle cause dell’ansia, ma solo sui sintomi.
Inoltre, è possibile che l’impotenza che sta vivendo sia dovuta proprio all’assunzione cronica di Xanax, anche se l’ansia di per sé può avere lo stesso effetto. Di solito, però, con l’aiuto di uno specialista, è possibile distinguere i due aspetti.
Cosa può fare:
Non aumenti il dosaggio da solo. È molto importante che un medico — idealmente uno psichiatra — la segua nel valutare la situazione e nel modificare il trattamento in modo graduale e sicuro.
Non è debole se chiede aiuto. Il fatto che abbia scritto qui è già un primo passo fondamentale. La paura che prova nel fare una visita è un effetto dell’ansia stessa: può essere affrontata, ma ha bisogno di essere accolta con strumenti mirati.
Esistono terapie più efficaci sul lungo termine. Ci sono farmaci diversi dalle benzodiazepine che agiscono in modo più profondo e duraturo sui disturbi d’ansia. Inoltre, una psicoterapia cognitivo-comportamentale può insegnarle a riconoscere i pensieri che scatenano l’ansia e a gestirla senza dipendere dai farmaci.
Non è troppo tardi. A 57 anni può ancora migliorare in modo significativo la sua qualità di vita, anche sessuale, se affronta ora ciò che da tempo la limita.
Le consiglio:
Di rivolgersi a uno psichiatra.
Di iniziare un percorso psicologico con un professionista empatico e accogliente, che la aiuti a fare piccoli passi.
Se ha difficoltà a prenotare, possiamo ragionare insieme su strategie per affrontare la paura della visita.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Paola Vitale – Psicologa
Buongiorno, la ringrazio per aver scritto e condiviso apertamente qualcosa che sicuramente porta con sé molta fatica. Vivere da quasi vent’anni con l’ansia e con il bisogno quotidiano di assumere dei fermaci non è una cosa da poco. Capisco il suo timore nel pensare di non poterne fare a meno e la sua preoccupazione nel notare che, a volte, sembra non bastare più. Il fatto che lei stia vivendo da così tanto tempo con questa forma d’ansia, che sembra radicata e persistente, mi fa pensare che meriterebbe davvero di essere compresa più a fondo. Quando l’ansia dura così a lungo, è importante non limitarsi a gestirla solo con i farmaci, ma provare a capirne l’origine, le dinamiche e il significato che ha assunto nella sua vita. Spesso ci sono esperienze, paure o vissuti profondi che chiedono di essere ascoltati, non solo sedati.
Riguardo ai farmaci, il timore della dipendenza è comprensibile e fondato. Le consiglio con molta sincerità di parlarne direttamente con il medico che glieli ha prescritti, oppure con uno psichiatra, che potrà valutare attentamente se la terapia attuale è ancora adatta o se potrebbe essere utile integrarla o modificarla.
Anche i disturbi della sfera sessuale, come l’impotenza che ha citato, possono essere correlati sia ai farmaci sia all’ansia stessa, ma per capirlo serve una valutazione medica specifica. Capisco che anche solo prenotare una visita, affrontare un problema semplice o chiedere aiuto possa farle paura. L’ansia, purtroppo, agisce spesso così: impedisce di fare proprio le cose che servirebbero per stare meglio. Ed è per questo che un percorso psicologico potrebbe esserle di grande aiuto. Un terapeuta non solo può accompagnarla con delicatezza a gestire meglio l’ansia, ma può anche aiutarla a comprenderla, a sciogliere quei nodi profondi che, forse, da anni cercano voce.
Resto a disposizione per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Riguardo ai farmaci, il timore della dipendenza è comprensibile e fondato. Le consiglio con molta sincerità di parlarne direttamente con il medico che glieli ha prescritti, oppure con uno psichiatra, che potrà valutare attentamente se la terapia attuale è ancora adatta o se potrebbe essere utile integrarla o modificarla.
Anche i disturbi della sfera sessuale, come l’impotenza che ha citato, possono essere correlati sia ai farmaci sia all’ansia stessa, ma per capirlo serve una valutazione medica specifica. Capisco che anche solo prenotare una visita, affrontare un problema semplice o chiedere aiuto possa farle paura. L’ansia, purtroppo, agisce spesso così: impedisce di fare proprio le cose che servirebbero per stare meglio. Ed è per questo che un percorso psicologico potrebbe esserle di grande aiuto. Un terapeuta non solo può accompagnarla con delicatezza a gestire meglio l’ansia, ma può anche aiutarla a comprenderla, a sciogliere quei nodi profondi che, forse, da anni cercano voce.
Resto a disposizione per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Nelle sue parole si sente una forte preoccupazione per la sua salute e anche per il benessere della sua relazione. È comprensibile che persino l’idea di rivolgersi a uno specialista le crei ulteriore ansia e confusione, magari per paura di non riuscire ad affrontare la situazione.
L’ansia, come tutte le emozioni, ha un messaggio da comunicarci, ma quando diventa troppo intensa può darci l’idea che ci stia bloccando anche nelle azioni più semplici. È comune affidarsi ai farmaci per sentirsi meglio, ma a volte col tempo si crea un legame molto forte che complica le cose, ed è proprio in quei momenti che ci si può sentire smarriti.
La capisco quando dice che anche affrontare una cosa apparentemente semplice diventa difficile: non è debolezza, può succedere ed è una condizione che merita sicuramente la giusta attenzione e supporto. Iniziare un percorso con uno specialista, anche solo per parlare e farsi guidare passo dopo passo, potrebbe essere un primo piccolo gesto per affrontare il problema e avvicinarsi alla serenità che sta cercando.
L’ansia, come tutte le emozioni, ha un messaggio da comunicarci, ma quando diventa troppo intensa può darci l’idea che ci stia bloccando anche nelle azioni più semplici. È comune affidarsi ai farmaci per sentirsi meglio, ma a volte col tempo si crea un legame molto forte che complica le cose, ed è proprio in quei momenti che ci si può sentire smarriti.
La capisco quando dice che anche affrontare una cosa apparentemente semplice diventa difficile: non è debolezza, può succedere ed è una condizione che merita sicuramente la giusta attenzione e supporto. Iniziare un percorso con uno specialista, anche solo per parlare e farsi guidare passo dopo passo, potrebbe essere un primo piccolo gesto per affrontare il problema e avvicinarsi alla serenità che sta cercando.
Buongiorno,
dopo molti anni di assunzione continua di Xanax, è possibile che il farmaco non sia più efficace come un tempo e che stia emergendo una tolleranza. In questi casi, aumentare le dosi da soli non è la soluzione, anzi può peggiorare il quadro. Anche le difficoltà sessuali che descrive possono essere effetti collaterali o legati all’ansia non risolta.
È importante sapere che esistono percorsi psicologici efficaci, anche per chi ha difficoltà ad affrontare visite o cambiamenti: si può imparare a gestire l’ansia senza dover contare solo sui farmaci.
Ricevo a Rovigo e online, anche con percorsi graduali e personalizzati.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina Emma Morelato
dopo molti anni di assunzione continua di Xanax, è possibile che il farmaco non sia più efficace come un tempo e che stia emergendo una tolleranza. In questi casi, aumentare le dosi da soli non è la soluzione, anzi può peggiorare il quadro. Anche le difficoltà sessuali che descrive possono essere effetti collaterali o legati all’ansia non risolta.
È importante sapere che esistono percorsi psicologici efficaci, anche per chi ha difficoltà ad affrontare visite o cambiamenti: si può imparare a gestire l’ansia senza dover contare solo sui farmaci.
Ricevo a Rovigo e online, anche con percorsi graduali e personalizzati.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina Emma Morelato
Salve, cerco di spiegarle meglio la questione: l’uso prolungato di ansiolitici come lo Xanax può, nel tempo, portare a dipendenza, tolleranza e anche ad effetti collaterali come difficoltà sessuali o sonnolenza. Quindi la sua è una situazione naturale che va controllata insieme al suo medico o psichiatra. Le consiglio vivamente di non aumentare o modificare la terapia da solo, ma parlarne con uno psichiatra. La ringrazio per aver esposto sinceramente questa problematica.
Salve, dato che prende lo xanax da molto tempo senza avere dei miglioramenti significativi, penso che potrebbe valutare la possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia per imparare a capire e affrontare le sue paure.
Questo genere di percorso potrebbe essere per lei di grande aiuto.
Questo genere di percorso potrebbe essere per lei di grande aiuto.
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