Salve..da una settimana ho avuto 2 episodi forti dove mi succede che non riesco più a tollerare il s
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Salve..da una settimana ho avuto 2 episodi forti dove mi succede che non riesco più a tollerare il senso di fame, devo costantemente avere cibo Vicino se no iniziò a sentire il cuore battere forte mi manca la salivazione e mi sento svenire e debole, faccio pipì ogni mezz ora e di conseguenza a tutto ciò dove sicuramente mi agito perché mi spavento, mi si chiude lo stomaco! A parte questi 2 episodi forti cerco di mangiare spesso così da evitare queste sensazioni ma mi sembra tutto così eccessivo sono una ragazza di 28 anni mamma di una bimba di 3 anni, mangio sano e spesso, le ultime analisi risalgono a Ottobre e sono perfetta in tutti i valori. Sarebbe il caso di rifarle potrebbe essere ansia?
Buongiorno, tenere sotto controllo la disponibilità di cibo è uno dei tanti modi possibili per isolare una quota ansiosa e darle un nome. Succede anche nelle fobie, per fare un esempio molto più conosciuto. Dice così, quasi per distrazione, di essere mamma di una bimba che è nell'età dell'acquisizione o della recente acquisizione del controllo sfinterico. È una coincidenza interessante che potrebbe valere la pena approfondire.
SM
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Buongiorno, per prima cosa sottoporrei al suo medico di base questa sintomatologia per escludere eventuali cause organiche. Il quadro che lei presenta può essere compatibile con un episodio di tipo ansioso, nel qual caso potrebbe essere utile consultare uno psicoterapeuta per comprendere meglio la natura dello stato ansioso. Saluti Dott.ssa Michela Campioli
Buongiorno, la situazione che riferisce potrebbe essere ricondotta ad uno stato ansioso. Tuttavia, le informazioni che mi da non sono sufficienti per poter contestualizzare la sintomatologia che riporta. Di sfuggita dice anche di essere madre, il che immagino l'abbia portata ad una grossa riorganizzazione della sua vita e dei suoi spazi, che forse ora vorrebbe ulteriormente modificare. Potrebbe valutare l'ipotesi di confrontarsi con uno psicologo per comprendere meglio la situazione attuale. Qualora volesse, mi contatti. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile giovane utente, per poter dare un significato a questi episodi è importante capire la natura del contesto. Sarebbe utile approfondire con un consulto psicologico la situazione, per avere un quadro completo di come si sente realmente. Rimango a disposizione.
Dott.ssa Giulia Bernardinello
Dott.ssa Giulia Bernardinello
Gentilissima utente,
quello che lei descrive potrebbe essere riconducibile a degli episodi ansiosi. L'aver a disposizione cibo nelle vicinanze e il mangiare spesso sembrano essere comportamenti che l'aiutano a gestire l'emozione negativa e a ritrovare la tranquillità, ma se vengono a mancare diventano essi stessi causa dell'ansia.
Un percorso psicoterapico potrebbe essere di aiuto, in quanto può aiutarla a riconoscere le emozioni che si trova a sperimentare, a capire cosa gliele provoca e ad imparare a gestirle al meglio, così da poter ritornare ad una vita serena e funzionale. È importante non sottovalutare ciò che ci provoca sofferenza sia per il proprio benessere che per quello delle persone che ci circondano.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilaria Barbetti
quello che lei descrive potrebbe essere riconducibile a degli episodi ansiosi. L'aver a disposizione cibo nelle vicinanze e il mangiare spesso sembrano essere comportamenti che l'aiutano a gestire l'emozione negativa e a ritrovare la tranquillità, ma se vengono a mancare diventano essi stessi causa dell'ansia.
Un percorso psicoterapico potrebbe essere di aiuto, in quanto può aiutarla a riconoscere le emozioni che si trova a sperimentare, a capire cosa gliele provoca e ad imparare a gestirle al meglio, così da poter ritornare ad una vita serena e funzionale. È importante non sottovalutare ciò che ci provoca sofferenza sia per il proprio benessere che per quello delle persone che ci circondano.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilaria Barbetti
Buonasera, consiglio di interpretare quanto le è accaduto all'interno di uno spazio a lei dedicato. Sarebbe prezioso esplorare più punti che ha descritto, rimango a disposizione. Un caro saluto
Buongiorno. Potrebbe essere una forma di autoconsolazione o gratificazione pret a' porter di cui, essendo abbastanza attenta, lei si è subito accorta. Valuti se dopo.averci scritto.il problema si sia in qualche modo ridimensionato (a volte esternare aiuta a dare un nome alle cose) o se persiste. Nella seconda ipotesi sarebbe utile incontrare un professionista
Buongiorno,
ciò che descrive si chiama FAME EMOTIVA, un bisogno di cibo legato al nostro mondo emotivo. Con l'aiuto di un professionista riuscirà ad esplorare il suo mondo interno in modo più profondo e più consapevole.
Se ha bisogno mi contatti, sarò felice di aiutarla.
Dott.ssa Federica Leonardi
ciò che descrive si chiama FAME EMOTIVA, un bisogno di cibo legato al nostro mondo emotivo. Con l'aiuto di un professionista riuscirà ad esplorare il suo mondo interno in modo più profondo e più consapevole.
Se ha bisogno mi contatti, sarò felice di aiutarla.
Dott.ssa Federica Leonardi
Salve, oltre alle dovute visite mediche le consiglio di intraprendere un percorso psicologico, potrebbe aiutarla.
Come già anticipato dalla mia collega, la sua potrebbe essere fame emotiva.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Come già anticipato dalla mia collega, la sua potrebbe essere fame emotiva.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve,
per prima cosa escluda ogni altra causa organica.
Dopodiché si dedichi del tempo insieme a un professionista di sua fiducia per esplorare questa sintomatologia.
Un saluto,
MMM
per prima cosa escluda ogni altra causa organica.
Dopodiché si dedichi del tempo insieme a un professionista di sua fiducia per esplorare questa sintomatologia.
Un saluto,
MMM
Sull’assunzione di cibo intervengono fattori di ordine psicologico ed emotivo. Molto spesso cosa mangiamo e quando lo mangiamo sono connessi alle nostre emozioni. Le emozioni negative producono di frequente sensazioni corporee intense spessoche arrivano allo stomaco, le persone che soffrono ad es. di fame nervosa confondono i segnali somatici di natura emotiva con quelli di natura prettamente organica.
Mangiamo spesso per riempire un vuoto. Per questo motivo le consiglio di intraprendere un percorso con uno specialista per capire , ma soprattutto per aiutarla a trovare strategie adeguate per gestire le sue emozioni.
Un caro saluto Dr.ssa Mariagrazia Di Cello
Mangiamo spesso per riempire un vuoto. Per questo motivo le consiglio di intraprendere un percorso con uno specialista per capire , ma soprattutto per aiutarla a trovare strategie adeguate per gestire le sue emozioni.
Un caro saluto Dr.ssa Mariagrazia Di Cello
Salve, come prima cosa le consiglio di rivolgersi al suo medico di base in modo da poter fare tutti gli esami necessari ad escludere le patologie organiche a cui i sintomi che riporta potrebbero essere riconducibili. Se non dovesse emergere nulla di organico un percorso psicologico la aiuterà a fare chiarezza su ciò che sta vivendo e a trovare le risorse per gestirlo nel migliore dei modi. Un caro saluto
Buonasera, fa certamente bene a svolgere visite di controllo per eliminare eventuali cause organiche, ne parli quindi con il suo medico. Dalle informazioni che ci fornisce potrebbe trattarsi di un episodio ansioso e la sua ricerca di cibo potrebbe essere il modo per compensare le sue emozioni negative. Sarebbe importante sapere quali emozioni prova nel mangiare, quali emozioni prova prima d'iniziare a mangiare. Potrebbe chiedere una consulenza psicologica per approfondire il suo disagio, per parlare anche di suo figlio e delle sue vicissitudini passate e presenti.
Qualora volesse può contattarmi, un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Qualora volesse può contattarmi, un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Buonasera,
l'episodio che racconta sembra averla scossa davvero molto. Anche se non è chiaro quanto mangi, se ha desideri di qualcosa di diverso dal solito, e come si sente dopo aver mangiato per questi 'impulsi'.
Sono tutte domande che è il caso chiarisca con uno psicoterapeuta. Intanto si rivolga al suo medico, perché è importante escludere cause organiche,
con i migliori auguri
dr. Ventura
l'episodio che racconta sembra averla scossa davvero molto. Anche se non è chiaro quanto mangi, se ha desideri di qualcosa di diverso dal solito, e come si sente dopo aver mangiato per questi 'impulsi'.
Sono tutte domande che è il caso chiarisca con uno psicoterapeuta. Intanto si rivolga al suo medico, perché è importante escludere cause organiche,
con i migliori auguri
dr. Ventura
Salve, forse la maternità le ha scatenato tutto questo? Ci sono stati negli ultimi tempi situazioni che le hanno generato ansia o preoccupazione? Le consiglio un percorso psicoterapeutico utile ad esplorare e risolvere queste difficoltà. Se vuole sono disponibile ad aiutarla.
Dott.ssa Milvia VERGINELLI
Dott.ssa Milvia VERGINELLI
Carissima, Le consiglio un percorso psicoterapeutico per approfondire il suo rapporto con il cibo e per comprendere più a fondo il suo mondo emotivo. Potrebbe trattarsi di ansia, ma non è possibile, ora come ora, proporle una diagnosi. Nel frattempo, approfondisca il suo stato di salute: ciò le servirà per escludere eventuali cause organiche del suo malessere. Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Salve, mi spiace per il disagio connesso. Sarebbe importante, a mio avviso, intraprendere un percorso psicologico per indagare i significati che lei attribuisce al cibo, le cause ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi.
Cordialmente, dott. FDL
Cordialmente, dott. FDL
Buonasera. In linea con i colleghi credo sarebbe importante rivolgersi ad uno psicoterapeuta per comprendere la natura profonda di quanto descrive.
Dare un significato a tanta preoccupazione.
Cari saluti
Dare un significato a tanta preoccupazione.
Cari saluti
Cara ragazza, giovane madre, assolutamente sì che è ansia!!! Ha sviluppato un disturbo specifico nei confronti del cibo/ paura di sentire la fame... e così sta attuando tanti comportamenti disfunzionali legati a questo (mangia di continuo, tiene cibo a portata fi mano ecc). Con la Psicoterapia cognitivo comportamentale potrà spezzare questo loop e tornare a vivere... per lei e per la sua bimbetta di 3 anni! In bocca al lupo di cuore.
Salve, io noto una componente ansiogena e di rapporto con il cibo non funzionale ma ci sono aspetti biologici che non riesco, nonostante mi occupi anche di psicobiologia, a identificare da sola.
La cosa che le posso offrire è un consulto integrato tra me per il problemi di gestione di ansia e il mio nutrizionista di fiducia, del quale sono io stessa paziente oltre che collaboratrice, per poter avere un approccio integrato e valutare la questione in maniera integrata.
Se è interessata può prenotare la prima visita con me e poi ci possiamo mettere d'accordo sul resto. Spero di essere stata utile, questo rapporto tra mente e corpo e tra sostegno psicologico e nutrizione è una cosa che mi sta a cuore e che ritengo molto importante.
Aspetto sue notizie nel caso volesse procedere.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Martina Conti - Psicologa e Psicoterapeuta in formazione
La cosa che le posso offrire è un consulto integrato tra me per il problemi di gestione di ansia e il mio nutrizionista di fiducia, del quale sono io stessa paziente oltre che collaboratrice, per poter avere un approccio integrato e valutare la questione in maniera integrata.
Se è interessata può prenotare la prima visita con me e poi ci possiamo mettere d'accordo sul resto. Spero di essere stata utile, questo rapporto tra mente e corpo e tra sostegno psicologico e nutrizione è una cosa che mi sta a cuore e che ritengo molto importante.
Aspetto sue notizie nel caso volesse procedere.
Cordiali saluti.
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Buonasera, dal suo racconto traspare forte la sua preoccupazione. L'accortezza da lei avuta nel chiedere subito consiglio è già segnale di grande attenzione e desiderio di star bene; potrebbe essere utile intraprendere un sostegno psicologico o psicoterapeutico per cercare di comprendere meglio tali episodi e trovare il loro significato all'interno della sua storia.
Rimango a disposizione,
cordiali saluti,
dott.ssa Ottavia De Blasio
Rimango a disposizione,
cordiali saluti,
dott.ssa Ottavia De Blasio
Salve, bene che ha precedentemente eseguito degli esami medici. Tuttavia potrebbe rivolgersi al suo medico di base per escludere la presenza di cause organiche. Lei ha riferito due episodi in cui non riusciva a tollerare il senso di fame, in quelle circostanze perché pensava di non riuscire a tollerarlo? Ci sono stati altri episodi?
Una volta esclusa la causa organica e dovesse persistere il disagio, le consiglio di prendersi del tempo per sé rivolgendosi ad uno psicologo. Buona giornata
Una volta esclusa la causa organica e dovesse persistere il disagio, le consiglio di prendersi del tempo per sé rivolgendosi ad uno psicologo. Buona giornata
Buongiorno, la possibilità di rifare gli esami le assicurerebbe di non avere dei valori fuori norma. Tuttavia le consiglio di effettuare dei colloqui di natura psicologica al fine di comprendere sia i due episodi di forte senso di fame, sia l'emotività connessa ad essi. Potrebbero essere presenti attualmente nella sua vita degli aspetti che fa fatica a tematizzare che potrebbero far scaturire il suo malessere. A disposizione, Dott.ssa Maria Elisa
Buongiorno. Il problema che porta potrebbe essere legato al bisogno di controllo, e il fatto che lei chieda consigli nel portale fa capire quanto sia forte il suo desiderio di stare bene. Per questo motivo ritengo sia necessario indagare le cause di questi comportamenti che non la lasciano serena, attraverso l'aiuto di uno psicologo. Cordialmente Dott.ssa Valentina Maccioni
Buongiorno signora, sicuramente è bene escludere qualsiasi causa di tipo organico. Qualora non ci siano problemi fisiologici alla base della sintomatologia, sarebbe opportuno comprendere la natura della sofferenza all'interno di un setting clinico con uno/a psicologo/a con cui poter trovare delle risposte.
Cordiali saluti,
Alessandra Barbera
Cordiali saluti,
Alessandra Barbera
Buongiorno, le consiglio come prima cosa di rivolgersi al medico curante in modo da escludere cause organiche. Dalla sua breve descrizione emergono sintomi che potrebbero avere una natura ansiosa ed emotiva. Il cibo non è soltanto un bisogno biologico ma ha una forte valenza simbolica ed è correlato ad aspetti emotivi e relazionali. Sarebbe opportuno indagare sugli episodi da lei riportati tramite un percorso di sostegno psicologico in modo da poter individuare le cause del suo malessere. Rimango a disposizione, cari saluti, dott.ssa Silvia Spelta.
Salve, innanzitutto le consiglio di rivolgersi al suo medico di base in modo da poter fare tutti gli esami necessari ad escludere le patologie organiche a cui i sintomi che riporta potrebbero essere riconducibili. Se non dovesse emergere nulla di organico un percorso psicologico la aiuterà a fare chiarezza su ciò che sta vivendo e a trovare le risorse per gestirlo nel migliore dei modi. Un caro saluto, dottor Benito Pizzo
Gentilissima, grazie per aver condiviso la sua difficoltà. Le consiglio di sottoporre la situazione al suo medico di base così da escludere eventuali problematiche di tipo organico. A seguito di tali accertamenti, le consiglio un consulto di tipo psicologico così da indagare la difficoltà ad oggi presente. La sintomatologia da lei descritta potrebbe essere espressione di una difficoltà. È fondamentale che la stessa trovi uno spazio dove poter essere ascoltata, supportata e affrontata.
Rimango a disposizione
Rimango a disposizione
Gentilissima utente, comprendo quanto possa essere inquietante e angosciante affrontare esperienze così intense legate al cibo e al tuo corpo. È già un grande passo quello di riflettere su questi episodi e cercare di comprendere cosa possa essercene alla base.
Dal punto di vista psicologico sistemico relazionale, potresti considerare l'importanza delle dinamiche relazionali nella tua vita. Non è raro che il cibo e il modo in cui lo viviamo siano influenzati non solo da fattori individuali, ma anche da relazioni familiari, sociali o anche dal tuo ruolo di madre. Ad esempio, la responsabilità che senti nei confronti di tua figlia potrebbe generare stress e ansia, che a loro volta si manifestano in reazioni corporee forti.
Le sensazioni fisiche che descrivi, come il battito cardiaco accelerato, la sensazione di svenimento e il bisogno di avere cibo a disposizione, possono essere legate a un vissuto di ansia. L’ansia spesso si manifesta attraverso sintomi somatici, e potrebbe quindi essere utile esplorare se, oltre alla gestione pratica della dieta, esistano anche situazioni o emozioni non elaborate che generano stress.
In questo contesto, ti suggerisco di riflettere su alcune domande:
1. Ci sono stati cambiamenti recenti nella tua vita o nella tua routine che ti stanno causando stress o preoccupazione?
2. Come ti senti nel tuo ruolo di madre? Ci sono pressioni o aspettative che senti di dover rispettare?
3. Hai condiviso queste sensazioni con qualcuno di fidato, come un partner o un amico? A volte parlare delle proprie emozioni può alleviare il carico.
Riguardo le tue analisi del sangue, se hai già fatto degli esami di recente e sono risultati positivi, potrebbe non essere necessario ripeterli subito. Tuttavia, se l'ansia persiste e le sensazioni continuano a manifestarsi, potrebbe essere utile consultare un professionista sanitario, come un medico o uno psicologo, per un supporto aggiuntivo. Un approccio integrato che consideri sia i fattori fisici che quelli emotivi potrebbe offrirti una comprensione più completa e aiutarti a gestire meglio queste esperienze.
Infine, ricorda di prenderti cura di te stessa: concederti momenti di rilassamento, meditazione o semplicemente del tempo per te può essere benefico. La tua salute emotiva è importante tanto quanto quella fisica. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
Dal punto di vista psicologico sistemico relazionale, potresti considerare l'importanza delle dinamiche relazionali nella tua vita. Non è raro che il cibo e il modo in cui lo viviamo siano influenzati non solo da fattori individuali, ma anche da relazioni familiari, sociali o anche dal tuo ruolo di madre. Ad esempio, la responsabilità che senti nei confronti di tua figlia potrebbe generare stress e ansia, che a loro volta si manifestano in reazioni corporee forti.
Le sensazioni fisiche che descrivi, come il battito cardiaco accelerato, la sensazione di svenimento e il bisogno di avere cibo a disposizione, possono essere legate a un vissuto di ansia. L’ansia spesso si manifesta attraverso sintomi somatici, e potrebbe quindi essere utile esplorare se, oltre alla gestione pratica della dieta, esistano anche situazioni o emozioni non elaborate che generano stress.
In questo contesto, ti suggerisco di riflettere su alcune domande:
1. Ci sono stati cambiamenti recenti nella tua vita o nella tua routine che ti stanno causando stress o preoccupazione?
2. Come ti senti nel tuo ruolo di madre? Ci sono pressioni o aspettative che senti di dover rispettare?
3. Hai condiviso queste sensazioni con qualcuno di fidato, come un partner o un amico? A volte parlare delle proprie emozioni può alleviare il carico.
Riguardo le tue analisi del sangue, se hai già fatto degli esami di recente e sono risultati positivi, potrebbe non essere necessario ripeterli subito. Tuttavia, se l'ansia persiste e le sensazioni continuano a manifestarsi, potrebbe essere utile consultare un professionista sanitario, come un medico o uno psicologo, per un supporto aggiuntivo. Un approccio integrato che consideri sia i fattori fisici che quelli emotivi potrebbe offrirti una comprensione più completa e aiutarti a gestire meglio queste esperienze.
Infine, ricorda di prenderti cura di te stessa: concederti momenti di rilassamento, meditazione o semplicemente del tempo per te può essere benefico. La tua salute emotiva è importante tanto quanto quella fisica. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
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Gentile utente,
il mio consiglio è quello prima di tutto di escludere una qualsiasi problematica da un punto di vista organico, magari facendo un approfondimento delle analisi più specifiche. Una volta escluso questo, è importante riuscire anche a comprendere una serie di altri fattori. Lei riferisce "potrebbe essere ansia", questa frase potrebbe essere l'apertura di un canale molto più vasto e soggetto ad approfondimenti. Il mio consiglio è quello di iniziare un percorso psicoterapico di modo che riesce a dar voce a quella piccola frase che si è concessa lei di dire e riportare qui a noi tutti.
Resto a disposizione.
Un caloroso abbraccio
il mio consiglio è quello prima di tutto di escludere una qualsiasi problematica da un punto di vista organico, magari facendo un approfondimento delle analisi più specifiche. Una volta escluso questo, è importante riuscire anche a comprendere una serie di altri fattori. Lei riferisce "potrebbe essere ansia", questa frase potrebbe essere l'apertura di un canale molto più vasto e soggetto ad approfondimenti. Il mio consiglio è quello di iniziare un percorso psicoterapico di modo che riesce a dar voce a quella piccola frase che si è concessa lei di dire e riportare qui a noi tutti.
Resto a disposizione.
Un caloroso abbraccio
Buongiorno, credo sia necessario una valutazione psicologica da effettuare anche online per capire meglio il tutto.
Salve, prima di pensare ad una risposta psicosomatica la invito a recarsi dal medico.
É vero che le analisi sono recenti, ma qualche approfondimento non le farebbe male.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
É vero che le analisi sono recenti, ma qualche approfondimento non le farebbe male.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Salve, è difficile poter dire se i sintomi che riferisce possano avere un'ordine psicologica comunque come prima cosa da fare le consiglio di rivolgersi al proprio medico e iniziare a svolgere esami. Prima di poter pensare ad una casua psicologica bisogna poter escludere che vi possa essere un problema di salute , soprattutto se apparentemente non ci sono motivi o evidenti che motivano il passaggio da una situazione di benessere psicologico ad una di malessere. Spero di esserle stata d'aiuto. Saluti
Gentile utente,
condivido in larga parte quanto espresso dai colleghi, poiché le loro osservazioni riflettono un approccio rispettoso e professionale verso il tema da lei sollevato.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
condivido in larga parte quanto espresso dai colleghi, poiché le loro osservazioni riflettono un approccio rispettoso e professionale verso il tema da lei sollevato.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Cara utente,
Capisco che stia vivendo un momento di grande disagio a causa di questi episodi che descrive. È del tutto comprensibile che si senta spaventata e preoccupata per quello che sta accadendo.
È importante sottolineare che in questa sede e modalità non posso fornire una diagnosi. Tuttavia, posso offrire alcune riflessioni che potrebbero aiutare a comprendere meglio ciò che sta desfrivendo.
Analizzando i sintomi potrebbero essere legato a diversi fattori, tra cui lo stress, l'ansia o anche qualche squilibrio ormonale.
Palpitazioni, mancanza di salivazione, sensazione di svenimento e debolezza sono spesso associati a reazioni di ansia o attacchi di panico.
La minzione frequente potrebbe essere una risposta fisiologica allo stress o all'ansia, ma è sempre bene parlarne con il suo medico.
Chiusura dello stomaco e agitazione sono spesso legati a un circolo vizioso di ansia e paura che si autoalimenta.
Consiglio di parlarne con un medico per escludere cause organiche e fisiologica al suo problema ed eventualmente valutare un consulto psicologico.
Spero di esserle stato utile.
Capisco che stia vivendo un momento di grande disagio a causa di questi episodi che descrive. È del tutto comprensibile che si senta spaventata e preoccupata per quello che sta accadendo.
È importante sottolineare che in questa sede e modalità non posso fornire una diagnosi. Tuttavia, posso offrire alcune riflessioni che potrebbero aiutare a comprendere meglio ciò che sta desfrivendo.
Analizzando i sintomi potrebbero essere legato a diversi fattori, tra cui lo stress, l'ansia o anche qualche squilibrio ormonale.
Palpitazioni, mancanza di salivazione, sensazione di svenimento e debolezza sono spesso associati a reazioni di ansia o attacchi di panico.
La minzione frequente potrebbe essere una risposta fisiologica allo stress o all'ansia, ma è sempre bene parlarne con il suo medico.
Chiusura dello stomaco e agitazione sono spesso legati a un circolo vizioso di ansia e paura che si autoalimenta.
Consiglio di parlarne con un medico per escludere cause organiche e fisiologica al suo problema ed eventualmente valutare un consulto psicologico.
Spero di esserle stato utile.
Buongiorno, in questi casi è fondamentale prima di tutto escludere cause di origine mediche (squilibri ormonali ad esempio) quindi il mio consiglio è prima di tutto, con il supporto del medico di medicina generale, andare a fare visite di approfondimento consigliate da quest'ultimo ed in seguito, se viene esclusa l'origine medica, richiedere un supporto psicologico per indagare l'aspetto psicologico
Buongiorno, se ha dei dubbi può sicuramente ripetere gli esami e parlarne con il suo medico curante, per escludere eventuali cause organiche e sentirsi più tranquilla. Da come descrive la situazione, sembra trattarsi più di una difficoltà di ansia e di controllo, rispetto ad un impulso naturale, come quello della fame. Le suggerisco di consultare uno/una psicoterapeuta per comprendere l'origine di questi episodi e prendersi cura di sé. Rimango a disposizione qualora ne avesse bisogno. Un caro saluto
Gentile paziente,
quello che descrive è sicuramente molto intenso. Sensazioni come debolezza improvvisa, tachicardia, salivazione alterata e bisogno urgente di mangiare possono avere diverse cause, sia di tipo medico sia psicologico, come nei casi di ansia acuta o attacchi di panico.
Anche se le sue analisi di ottobre risultavano nella norma, consiglio di effettuare un nuovo controllo medico, per escludere ogni causa organica, soprattutto se questi episodi si stanno ripetendo. Una volta escluse problematiche fisiche, potrà essere utile valutare insieme a un professionista se lo stress, la stanchezza o una condizione di ansia possano aver contribuito a queste reazioni.
quello che descrive è sicuramente molto intenso. Sensazioni come debolezza improvvisa, tachicardia, salivazione alterata e bisogno urgente di mangiare possono avere diverse cause, sia di tipo medico sia psicologico, come nei casi di ansia acuta o attacchi di panico.
Anche se le sue analisi di ottobre risultavano nella norma, consiglio di effettuare un nuovo controllo medico, per escludere ogni causa organica, soprattutto se questi episodi si stanno ripetendo. Una volta escluse problematiche fisiche, potrà essere utile valutare insieme a un professionista se lo stress, la stanchezza o una condizione di ansia possano aver contribuito a queste reazioni.
Salve, grazie per aver condiviso quello che sta vivendo. Quello che lei descrive potrebbe essere legato ad una risposta ansiosa, in particolare quando lei si sente in difficoltà emerge la sua non tolleranza alla sensazione di fame. L’ansia può manifestarsi in modi diversi, e i sintomi fisici che ha descritto – come il battito cardiaco accelerato, la sensazione di svenimento e la necessità di avere cibo a disposizione – possono essere una risposta del corpo ad una situazione di stress percepito. Le suggerirei di riflettere su eventuali fattori di stress nella sua vita in questo momento. Potrebbe esserci qualche preoccupazione legata alla sua vita quotidiana. Inoltre, potrebbe considerare di esplorare tecniche di gestione dell’ansia, come la mindfulness o la respirazione profonda, che possono aiutarla a tollerare meglio le sensazioni fisiche senza farla sentire sopraffatta. Per quanto riguarda le analisi, se ha dubbi sulla sua salute fisica, potrebbe essere utile parlarne con il suo medico di base, anche se i valori precedenti erano favorevoli. A volte, una valutazione medica può fornire maggiore tranquillità.
Spero di esserle stata utile in qualche modo,
cordiali saluti
Dott.ssa Noemi Salatino
Spero di esserle stata utile in qualche modo,
cordiali saluti
Dott.ssa Noemi Salatino
Ciao,
questi episodi, soprattutto se le analisi erano buone, potrebbero effettivamente essere legati all’ansia, in particolare a una forma chiamata ansia somatizzata.
L’ansia può imitare perfettamente sintomi fisici di malattie organiche, e spesso coinvolge:
- il sistema digestivo (fame o nausea improvvisa)
- il sistema cardiovascolare (tachicardia, sudore, sensazione di svenimento)
- il sistema neurovegetativo (bocca secca, minzione frequente, tensioni muscolari)
Consiglio:
Tieni un piccolo diario dove registri i momenti in cui senti quei sintomi: ora del giorno, se hai mangiato, emozioni provate, cosa stavi facendo. Ti aiuterà a capire se c’è un pattern emotivo o comportamentale dietro.
Probabilmente è arrivato il momento di ascoltarti e di essere ascoltata.
Un abbraccio,
Janett Aruta
Psicologa
questi episodi, soprattutto se le analisi erano buone, potrebbero effettivamente essere legati all’ansia, in particolare a una forma chiamata ansia somatizzata.
L’ansia può imitare perfettamente sintomi fisici di malattie organiche, e spesso coinvolge:
- il sistema digestivo (fame o nausea improvvisa)
- il sistema cardiovascolare (tachicardia, sudore, sensazione di svenimento)
- il sistema neurovegetativo (bocca secca, minzione frequente, tensioni muscolari)
Consiglio:
Tieni un piccolo diario dove registri i momenti in cui senti quei sintomi: ora del giorno, se hai mangiato, emozioni provate, cosa stavi facendo. Ti aiuterà a capire se c’è un pattern emotivo o comportamentale dietro.
Probabilmente è arrivato il momento di ascoltarti e di essere ascoltata.
Un abbraccio,
Janett Aruta
Psicologa
Gentilissima, potrebbe essere utile e necessario approfondire l'origine di questo malessere, considerando motivazioni di tipo psicologico una volta escluse con sicurezza quelle di tipo fisico. Rimango a disposizione, le auguro una buona giornata.
Salve, lei riferisce di non riuscire a gestire la mancanza di cibo vicino a lei e quando accade inizia ad avere sintomi di ansia.Potrebbe essere utile cercare di indagare sulle cause alla base attraverso magari un consulto da una specialista della salute psicologica. Saluti.
Salve, prima di tutto ne ha parlato con il suo medico di base cosa dice? Ha familiari o persone che la aiutano? Potrebbe fare una visita di controllo per capire la causa della fame. Resto a disposizione saluti.
Salve, i sintomi che ha qui descritto possono avere più spiegazioni: a volte sono legati all’ansia, ma altre volte possono dipendere da condizioni mediche. Il fatto che lei abbia avuto vari episodi forti in poco tempo e che ora cerchi di salvaguardarsi mangiando spesso indica che il problema sta influenzando la sua quotidianità. Le consiglio di non fermarsi a fare ipotesi, ma di parlarne quanto prima con il suo medico e di ripetere gli esami del sangue: avere dati aggiornati è il primo passo per capire se si tratta di una questione organica o se, in assenza di cause fisiche, i sintomi possono essere meglio affrontati come espressione di ansia.
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