Buongiorno sono un uomo di 35 anni Da un mese soffro di ansia e insonnia tutto e iniziato dopo un r

34 risposte
Buongiorno sono un uomo di 35 anni
Da un mese soffro di ansia e insonnia tutto e iniziato dopo un risveglio notturno con agitazione interna seguito poi da un attacco di panico.Non era la prima volta che mi svegliavo con una sensazione di angoscia e ansia.
Ma questo episodio e stato più forte.
Dopo questo episodio ho paura a dormire, si sono ripresentati episodi simili durante la notte prima di addormentarmi e al risveglio. il dott mi ha prescritto l'ansioten che sembrava funzionare almeno per dormire..ma una notte mentre mi stavo addormentando ho avuto uno scatto di nervi alle gambe svegliandomi bruscamente e quindi ho smesso con l'ansioten. Adesso da circa 10 giorni non ho più questi attacchi di ansia durante la notte,ma dormo circa 4/5 ore a notte con risveglio pesante spossatezza,Mal di testa,e nervosismo.che poi si allieva dopo i pasti. Nel pomeriggio riposo un po' e dopo sto meglio. Ma poi mi riprende dopo le 19.. per poi cessare dopo cena. Non so sé sia una forma di ansia questo Mal di testa, forse dipende dal mio stile di vita precedente stavo sveglio di notte e dormivo il giorno.inoltre ho smesso di fumare da circa un mese e mezzo non sé questo possa centrare qualcosa..
Attualmente sono disoccupato e durante il giorno faccio poca attività. Preferisco uscire la sera senza andare in posti affollati,ma sotto casa a fare solamente una passeggiata e una chiacchierata per poi andare presto a letto ma non mi addormento subito a volte si,svegliandomi molto presto. E a volte dopo 4 ore che sono a letto. Le ore di sonno sono sempre le stesse. Ho fatto ecg ed analisi del sangue tutto nella norma anche la tiroide e ok.
In passato ho avuto un periodo simile circa 10 anni fa dopo che avevo avuto un colpo di sole.
Grazie in anticipo
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, il sonno è uno dei termometri personali del nostro stato di salute, quando siamo più sereni è più ristoratore, quando siamo meno sereni diventa più breve e meno ristoratore. Già a causa del periodo di pandemia che stiamo vivendo i disturbi del sonno sono stati molto più frequenti, in aggiunta lei dice che attualmente è disoccupato e posso immaginare quanto questo sia un fattore aggiuntivo di stress. E sempre tenendo a mente questi due fattori, la pandemia e la sua disoccupazione, posso immaginare quanto la sua vita sociale in questo momento sia meno leggera rispetto a prima. Detto ciò, mi mancano molte informazioni per poterle dire qualcosa in più. Dei colloqui con uno psicologo potrebbero esserle di aiuto in questo momento per riportare ordine nella sua vita. Qualora volesse contattarmi, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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Dott. Alessio Vellucci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente,
quella notturna è una dimensione molto delicata e che si altera con facilità, e non deve stupirci che dopo un risveglio improvviso a causa di uno stato ansioso abbia sviluppato paura di dormire. Ben vengano i controlli medici ai quali già si è sottoposto, il passo successivo a mio modo di vedere è contattare uno psicologo; certamente è possibile che il suo stile di vita precedente le abbia un po' sconvolto i ritmi sonno-veglia, ma d'altra parte credo sarebbe importante comprendere più a fondo lo stato d'ansia sottostante che descrive, e del quale l'episodio di panico notturno di un mese fa potrebbe esserne stato solo un primo tentativo di espressione. Un caro augurio di buona fortuna
Dott. Stefano Minelli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno, gli elementi da lei forniti sono molti e meritevoli di un approfondimento. Trovo interessante il fatto che svolgesse un'attività notturna; anche da inoccupato, sembra che una parte di lei la tenga costantemente al lavoro.
SM
Dott.ssa Claudia Sposini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Lodi
Buongiorno, Le consiglio un percorso terapeutico per la gestione dell'ansia e per i problemi di insonnia. Dalla sua descrizione i ritmi sonno-veglia sono stati alterati in questi anni. Inoltre, spesso e volentieri, la paura di dormire potrebbe segnalare un'incapacità a lasciarsi andare e a voler tenere tutto sotto controllo, caratteristica molto comune negli stati ansiosi.
Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Dr. Gianpietro Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Concesio
Buongiorno, più che preoccuparsi per componenti organiche conviene occuparsi di ansia e insonnia con una psicoterapia anche breve che può risolvere questo sbilanciamento dei ritmi diurni e notturni. Inoltre uno stile di vita attivo di giorno, sia fisicamente che socialmente la aiuterà in questo.
Saluti,
Dr Gianpietro Rossi
Dott.ssa Susanna Nuti
Psicoterapeuta, Psicologo
Firenze
Buonasera, penso che riguardo ai farmaci debba affidarsi al suo medico e non fare da solo, dovrebbe informare il medico dei sintomi o degli eventi concomitanti all’assunzione del farmaco prima di decidere di sospende . Per il resto deciderei di farmi aiutare da un professionista ad affrontare questi nodi che stanno stringendo un po’ la sua vita. Grazie
Dott.ssa Federica Leonardi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Caro utente, le difficoltà legate al sonno sono spesso un campanello d'allarme. Il nostro corpo ci vuole dire qualcosa, sta comunicando un disagio interno che noi evidentemente non abbiamo avuto il modo, il tempo o la capacità di sentire. Le consiglio di fissare un colloquio con uno psicoterapeuta, vedrà che riuscirà a superare questa situazione di impasse in cui si trova ora.
Le faccio i miei auguri e se dovesse avere bisogno mi contatti pure.
Dott.ssa Federica Leonardi
Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
Buongiorno. Possibile che ci sia una tensione interiore che vada meglio analizzata. Da quanto scrive mi pare cdi cogliere molta razionalità e concretezza. Non so se possa essere utile un colloquio esplorativo per capire il Come vive, quali significati abbiano per lei i momenti che ci ha descritto, al.di la' della.routine con cui si svolgono
Dr. Sara De Felice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno,
sicuramente sono segnali che vanno ascoltati. Il sonno è un aspetto molto importante per il nostro equilibrio, è importante cercare di regolarizzarlo. un percorso di psicoterapia, magari affiancato a tecniche di rilassamento e respirazione potrebbero essere molto utili.
Dott.ssa Elisa Galantini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, vivere questo senso di agitazione e irrequietezza è comprensibile che la porti a domandarsi cosa le stia accadendo e se, come dieci anni fa, possa esserci una causa scatenante. Potrebbe provare a confrontarsi con uno psicoterapeuta per capire insieme se ci sono vissuti psichici che possono aver minato la sua routine e la sua serenità. Per i farmaci è sempre opportuno rivolgersi al medico, anche quando si vuole sospendere, più che altro per avere una migliore conoscenza degli (Eventuali) effetti indesiderati legati alla sospensione. Si prenda cura di questi sintomi che sembrano raccontare/raccontarle che c’è qualcosa Che si sta smuovendo e, ad ora, sembrano per lei privi di un senso pensabile. Un cordiale saluto Dottsa Elisa Galantini
Dr. Maurizio Buonaugurio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, gli equilibri sonno/veglia sono di grande importanza per la qualità della nostra vita. L'episodio "scatenante" che ha descritto potrebbe non essere la sola causa dei suoi ritmi di sonno alterati. Infatti ha menzionato altri fattori importanti che potrebbero contribuire tutti alla persistenza di questo fastidioso sintomo. Ha fatto bene a indagare l'aspetto medico, non avendo avuto riscontro in tale ambito si può agire sull'aspetto psicologico della questione. Per la questione del farmaco sospeso, le ricordo che anche se ci sembra la scelta migliore, è assolutamente necessario confrontarsi con il medico che ci ha fatto la prescrizione prima di sospendere l'assunzione del farmaco. La spossatezza che sente al risveglio è normale in una situazione come questa: il sonno non è solamente un momento di riposo fisico, ma è anche un processo di depurazione del sistema nervoso, dalle tossine accumulate durante il giorno. Ogni ciclo ha una durata, è importante permettere al nostro corpo di effettuare il numero di cicli di cui ha bisogno, qualora ciò non accadesse ecco la spossatezza che avverte.
È possibile ripristinare un corretto equilibrio sonno/veglia con l'utilizzo di tecniche comportamentali e cognitive. Qualora volesse maggiori informazioni non esiti a contattarmi. Cordiali saluti.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente,

I disturbi d’ ansia come il suo devono esser curati mediante un approccio integrato. Va bene la somministrazione del farmaco, soprattutto per alleviare una sintomatologia che puó limitare lo spazio vitale, ma allo stesso tempo é strettamente necessario intraprendere un percorso psicoterapico che le consenta di andare all’ origine del problema. É necessario capire la funzionalitá del sintomo all’ interno della sua vita relazionale. Questo le consentirebbe nel tempo di poter stare meglio e di acquisire quegli strumenti necessari ad affrontare le difficoltà ed i momenti di stress della vita.
Per un eventuale approfondimento, non esiti a contattarmi.

Cari Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Barbara Gizzi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Salve, lei scrive che soffre di ansia, insonnia, attacco di panico ed inoltre aggiunge che dorme poco la notte, si sente molto nervoso, è angosciato ed è disoccupato. Tutti questi elementi sicuramente non fanno pensare ad uno stato di benessere anzi ad un disagio e malessere, che andrebbero approfonditi maggiormente. Sarebbe importante che si rivolga ad uno psicoterapeuta per migliorare la qualità della sua vita. Resto a sua disposizione. Cordiali saluti. Dottoressa Barbara Gizzi
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Save, per quanto riguarda le questioni di natura medica le consiglio di rivolgersi sempre al suo medico di fiducia che conosce bene la situazione.
Inoltre, le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta per capire cosa la preoccupa così tanto, vedrà che troverà le risposte che cerca.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Rebecca Silvia Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Usmate Velate
Gentile utente, la difficoltà a prendere sonno e a riposare adeguatamente possono essere sintomi di ansia, soprattutto se dice di avere avuto un risveglio dato da un ipotetico attacco di panico. La paura ad addormentarsi è verosimilmente connessa a quell'episodio. Inoltre, il fatto che svolgesse un lavoro notturno può avere modificato il suo ritmo sonno-veglia. Penso che un consulto psicologico potrebbe aiutarla, per capire che cosa in questo momento la abbia destabilizzata (potrebbe essere la recente disoccupazione, la pandemia o magari altre cose di cui non ha accennato). Mi contatti pure per eventuali approfondimenti. Saluti
Caro utente, da quello che ci descrive, sembra che ci sia un equilibrio instabile in cui le si muove cercando di non crollare. Io le consiglio di iniziare un percorso psicoterapeutico in cui poter ristrutturare tutte le aree in cui i suoi bisogni non vengono soddisfatti. Ricordi che l'ansia è il sintomo, quindi solo la conseguenza di qualcos'altro, quindi prima di curare l'ansia deve andare dove si origina. Io utilizzo l'EMDR che funziona bene su queste dinamiche. Ci pensi e scelga con la voglia di andare avanti. Un caro saluto.
Dott.ssa Eleonora Riva
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno è decisamente un disturbo d'ansia. Il modo migliore per occuparsene e un misto di terapia comportamentale e lavoro di analisi per identificarne le origini e modificare le proprie strategie di coping.
Si affidi ad un terapeuta, se non può accedere ad un terapeuta privato provi al servizio pubblico o ad un privato convenzionato.
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve,
il ciclo sonno veglia è davvero molto delicato, e rappresentativo del proprio stato psichico.
Il suggerimento è, esclusa altra causa organica, di affidarsi a un professionista che saprà pianificare con lei un percorso di recupero.
Un saluto,
MMM
Dr. Davide De Rosa Saccone
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Riccione
Buongiorno, problematiche relative ai ritmi di sonno e veglia hanno spesso decise ripercussioni nella nostra vita quotidiana. Una delle possibili cause potrebbe essere l'ansia: questa ci prepara ad un momento in cui siamo chiamati a far fronte ad una sfida e, pertanto, induce nel nostro corpo una attivazione (al contrario del sonno). Da quel leggo in questo momento sta affrontando più sfide e, per questo e altri motivi, potrebbe essersi manifestato un Disturbo d'Ansia.
Le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta per un inquadramento diagnostico più specifico, imparare a gestire l'ansia e capire da dove si scatena.
Buona giornata
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Al fine di poter indagare le cause ed i fattori di mantenimento dei sintomi, ritengo essenziale l'avvio di un percorso psicologico. E' utile nel suo caso, a mio avviso, indagare i significati ed i vissuti emotivi connessi alle situazioni attivanti al fine di gestirli e trovare strategie funzionali per fronteggiarle.
Cordialmente, dott. FDL
Dott.ssa Sara Nargis Liguori
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, grazie per aver condiviso con noi le difficoltà che sta riscontrando in questo periodo. Dalla descrizione che ha fornito si può pensare che abbia una problematica con l'ansia, le consiglio dunque di intraprendere un percorso psicoterapeutico, all'interno del quale potrà prendere consapevolezza degli eventi e dei pensieri che hanno contribuito allo sviluppo della sintomatologia ansiosa. Sicuramente l'aver lavorato di notte per diverso tempo può aver portato a uno squilibrio all'interno del ritmo sonno-veglia, e le difficoltà legate all'insonnia possono derivare da questo, oltre che dai problemi sul lavoro e dai pensieri negativi che può avere in questo periodo. All'interno di un percorso di terapia può comunque trovare lo spazio per approfondire queste tematiche, per assumere consapevolezza circa i pensieri negativi legati all'ansia e per apprendere strategie di gestione di quest'ultima. Cordiali saluti, Dott.ssa Liguori Sara Nargis
Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Psicologo, Psicologo clinico
Alessandria
Buongiorno, i cambi di abitudini, come nel suo caso il fumo e il lavoro, necessitano di tempo prima di poter essere assimilati nella routine quotidiana. Molto bene aver eseguito esami clinici fortunatamente negativi.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla ad apprendere strategie per gestire gli stati ansiosi e a comprendere la cattiva qualità del sonno che descrive.
Dott.ssa Alessia Foronchi
Psicologo clinico, Psicologo
Pesaro
Buongiorno, sicuramente il periodo che sta vivendo non è facile e la sintomatologia riportata potrebbe essere un segnale da parte della sua mente che qualcosa non va. Il primo pensiero va' al corpo, ma fortunatamente ha già fatto gli esami giusti per escludere eventuali patologie fisiche. Non le rimane che provare un percorso psicologico: gli attacchi di panico sono eventi forti, che possono avere un impatto determinante sulla qualità di vita. Credo che comprendere il significato dell'insorgere di tali eventi possa solo giovarle.
Saluti, Dott..ssa Alessia Foronchi
Dott. Luca Russo
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Varese
Gentile utente , innanzitutto mi dispiace per quanto le stia accadendo e accolgo il suo disagio.
Il corpo in alcune fasi della vita ci segnala che siamo in sovraccarico e la nostra energia psichica è in affaticamento , dobbiamo ascoltarlo attentamente e aiutarlo in questi periodi altamente stressogeni.
Uno dei campanelli d'allarme è proprio quello che regola il ciclo sonno -veglia .
Le consiglierei di rivolgersi dapprima al suo medico curante per stabilire se ci sono eventuali problematiche di natura organica e poi le indicherei di iniziare un percorso di supporto psicologico ed eventualmente delle sedute di ipnosi che potranno agevolare il suo percorso.
Resto a disposizione per un'eventuale percorso o chiarimento.
Un abbraccio forte .
Dr. Luca Russo
Dott.ssa Alessandra Bordin
Psicologo, Psicologo clinico
Carbonera
Gentile utente, un buono stato di salute, intesa come condizione di benessere psicofisico, comprende anche una buona qualità del sonno. La sua mancanza può influire direttamente, anche in modo consistente, sul nostro benessere psicologico, emotivo e relazionale. Se dai controlli medici non sono emerse particolari alterazioni e/o patologie, le suggerisco di rivolgersi ad uno specialista per iniziare un percorso psicologico volto ad individuare possibile cause di questo stato di malessere e a fornire strumenti utili per superarlo. Personalmente inoltre le consiglio l'utilizzo di tecniche di rilassamento, come ad esempio Training Autogeno e Mindfluness, particolarmente indicate per recuperare un buono stato di armonia psicofisica e per migliorare la qualità del sonno. Resto a disposizione per un eventuale percorso di questo tipo. un caro saluto
Dott. simone feriti
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Bergamo
Buonasera, il sonno è sicuramente un indicatore del nostro stato di salute e quando è tormentato solitamente significa che ci sono degli aspetti della nostra vita che ci generano sofferenza.
è probabile che lo stile di vita precedente possa aver influito sulla difficoltà a riadattarsi a dei nuovi ritmi. Il nostro corpo tende ad essere abitudinario ma questo non genera crisi d'ansia come da lei descritte.
Sicuramente la sua storia sarebbe da approfondire per comprendere meglio la situazione. Potrebbe darle dei benefici lavorare sul corpo attraverso la mindfulness e il training autogeno.
Resto a disposizione
Cordiali saluti
Dott.ssa Camilla Tommasini
Psicologo, Psicologo clinico
Siena
Gentilissimo,
spesso l'ansia è legata a problemi di sonno. L'insonnia non è solo caratterizzata da risvegli notturni ma anche risvegli precoci. E' difficile poterle dire quale sia il problema di fondo, sicuramente il momento di vita che sta affrontando è particolare visti i cambiamenti con il lavoro e le abitudini quotidiane. Tuttavia, per comprendere come mai vi è questa nuova situazione, sarebbe necessario parlare con uno specialista psicologo e da lì comprendere cosa può essere fatto anche semplicemente rispetto ad una maggiore igiene del sonno considerando la molteplice quantità di fattori che possano influire sul ritmo sonno-veglia (tra cui uso di farmaci, attività, emozioni etc).
Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esitare a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Gentilissimo utente, potremmo considerare che i sintomi da ansia e insonnia che stai vivendo potrebbero essere influenzati da diversi fattori. Innanzitutto, potrebbe essere utile esplorare il contesto relazionale attuale e passato, considerando ad esempio le dinamiche familiari e sociali che potrebbero avere un impatto sul tuo benessere emotivo.
Inoltre, la situazione di disoccupazione potrebbe avere un peso importante sullo stress e sull'ansia che stai vivendo, considerando anche il cambiamento dello stile di vita che hai fatto smettendo di fumare e cercando di regolare i tuoi ritmi sonno-veglia.
Potrebbe essere utile anche esplorare la dimensione psicologica legata alla tua storia personale e al periodo simile che hai vissuto 10 anni fa dopo il colpo di sole. Eventi passati e traumi non elaborati potrebbero emergere in momenti di stress o cambiamento, portando ad ansia e difficoltà nel dormire.
Inoltre, potrebbe essere importante considerare un approccio olistico alla tua salute, che includa non solo il trattamento farmacologico prescritto dal tuo medico, ma anche l'adozione di strategie di gestione dello stress, come la pratica di mindfulness, l'esercizio fisico regolare e la cura della dieta.
In ogni caso, sarebbe consigliabile consultare uno psicologo o uno psicoterapeuta per approfondire l'aspetto psicologico della tua situazione e trovare strategie personalizzate per affrontare e superare l'ansia e l'insonnia che stai vivendo. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
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Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente,

mi trovo in accordo con gran parte delle considerazioni espresse dai colleghi, che denotano un approccio professionale e rispettoso nei confronti del tema da lei esposto.

Cordiali saluti
Dott.ssa Valentina De Chiara
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Brescia
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso la sua situazione. Comprendo bene quanto possa essere difficile e fonte di preoccupazione ciò che sta vivendo da un mese a questa parte. Un risveglio notturno con agitazione e un attacco di panico possono essere esperienze molto intense e destabilizzanti, e capisco la sua paura di dormire e il disagio che prova durante la notte e il giorno. I disturbi del sonno che sta sperimentando ora, come le poche ore di sonno, il risveglio con pesantezza, spossatezza, mal di testa e nervosismo, potrebbero essere una manifestazione dell'ansia ancora presente, anche se gli attacchi di panico notturni sembrano essersi attenuati. Anche il cambiamento nel suo stile di vita, con la cessazione del fumo e la disoccupazione che porta a una minore attività fisica diurna e a un ritmo sonno-veglia alterato in precedenza, potrebbero certamente avere un impatto sul suo benessere generale e sul suo sonno. Considerando la persistenza dei suoi sintomi e il disagio che sta provando, le consiglio vivamente di intraprendere un percorso di supporto psicologico. Un professionista può aiutarla a esplorare le cause profonde della sua ansia, a comprendere meglio i suoi sintomi, a sviluppare strategie di gestione dello stress e dell'insonnia più efficaci e a ritrovare un maggiore equilibrio emotivo.
Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Brescia
Dott.ssa Barbara Caprioli
Psicologo clinico, Psicologo
Brescia
Buongiorno, se durante le ore diurne lamenta stanchezza, spossatezza e mal di testa, in seguito ad un sonno di 4/5 ore, potrei consigliarle di rivolgersi ad uno psicologo, in modo da poter valutare insieme se si tratta di insonnia (le difficoltà nel sonno dovrebbero durare da almeno 3 mesi per poter fare diagnosi di insonnia), di che tipo (se presente), in modo da individuare i fattori di mantenimento di tale disturbo. A volte possono bastare piccoli accorgimenti nel proprio stile di vita per migliorare la situazione, per esempio evitare il "riposino" pomeridiano, coricarsi solo quando si è veramente assonnati oppure anche evitare alcuni cibi di sera (limitare le proteine e assumere carboidrati). Lo stesso orario di assunzione del pasto serale può fare la differenza. Ma per avere una visione completa della situazione sarebbe necessario un colloquio clinico approfondito con uno specialista del sonno, che potrà indicarle le norme di igiene del sonno che facilitano l'addormentamento, limitando i risvegli notturni e i risvegli precoci.
Buongiorno a lei.
Le vorrei solo consigliare di iniziare e al più presto un percorso psicologico. Avendo fatto gli esami necessari per escludere problemi di natura fisiologica, intuisco che abbia necessità di vedersi con uno specialista. I disturbi del sonno sono importanti, perchè finiscono con influenzare la nostra vita in un modo davvero imporante. Non si trascuri.
Buon cammino
Buonasera,

Aver smesso di fumare può sicuramente giocare la sua parte in un quadro più ampio, ma chiaramente senza sapere quali fossero le sue abitudini al riguardo prima di smettere, nè con quale gradualità è avvenuto il passaggio, è difficile inserire questo elemento in una visione generale. Certo è che ha fatto una scelta coraggiosa e sicuramente nella direzione di una salute e di un benessere migliori, non si lasci confondere dal resto degli eventi che sta sperimentando. Anche nell'ipotesi che quanto le sta accadendo possa essere una crisi d'astinenza, il punto sarebbe trovare il giusto supporto per gestirla; per questo non posso che consigliarle il parere di uno specialista. Riguardo l'Ansioten mi sembra strano che possa averle dato effetti di questo tipo, ma sicuramente è una valutazione che, anche qui, andrebbe rimandata al medico o, meglio ancora, ad uno psichiatra.

Quanto Lei descrive è, appunto, un quadro complesso che andrebbe a mio avviso indagato su più fonti: ECG, Emocromo e Tiroide nella norma sono sicuramente un fattore positivo, ma comunque mi sentirei di consigliarle il parere di un medico o di uno psichiatra; non necessariamente per gravità, ma nella misura in cui quando sono in gioco sintomi non solo mentali ma anche fisiologici (difficoltà a dormire, mal di testa, etc.) la parte organica è la prima da indagare e, possibilmente, da escludere.

A fronte di ciò, qualora questo sia già stato fatto e siano stati esclusi disturbi di origine organica, sicuramente un'indagine di tipo psicologico potrà indirizzarla nella giusta direzione. A volte questi episodi possono anche fare capo ad una serie di elementi "mal digeriti" non necessariamente auto-valutati come significativi. Per spiegare meglio questo concetto: parla di uno "stile di vita precedente", ciò lascia intendere che abbia cambiato da poco la sua routine, e questo avrà avuto un suo impatto e delle sue motivazioni, le quali spesso possono essere pregne di significati; scrive di essere disoccupato, è una condizione che può portare agitazione, specialmente se prima aveva un impiego e si è trovato a dover far fronte alla perdita di questo.

Non è mia intenzione proporle una diagnosi sulla base di quanto ha riportato, pur volendo non sarebbe possibile, ma a mio parere un colloquio, o una serie di colloqui, potrebbero giovarle, anche solo per capire come mai sta esperendo questo; anche "solo" per dare un senso; restituire un senso alla nostra esperienza è spesso grandemente benefico, quanto meno ci indirizza nella giusta direzione per porre i giusti correttivi alla nostra vita, capire quali sono le risorse di cui disponiamo, capire quali sono i nostri nuovi limiti (che pure, nel corso della vita, sono mutevoli).

Il sonno, infine, è il momento in cui il nostro corpo recupera energie: preservarlo, alleviarlo, curarlo quando serve, è un aspetto da non sottovalutare assolutamente.

Le auguro il meglio,
Sentitamente,

Dott. Alfredo Trojse
Buongiorno,
la ringrazio per questa descrizione così dettagliata. Da una prospettiva analitica, ciò che mi colpisce nel suo racconto è innanzitutto la modalità con cui questo disagio si è manifestato: un risveglio notturno con agitazione interna, seguito da panico. Il sonno, nella psicologia analitica, è il momento in cui l'Io cosciente allenta le sue difese e l'inconscio può emergere con maggiore forza. Un risveglio così brusco, accompagnato da angoscia, spesso segnala che qualcosa dall'interno sta cercando di farsi sentire, qualcosa che la coscienza diurna tiene a distanza.
Lei stesso nota alcuni elementi significativi: la disoccupazione, uno stile di vita invertito (notte-giorno), la recente cessazione del fumo, la tendenza attuale a evitare luoghi affollati e a limitare le attività. Da un punto di vista simbolico, mi sembra di cogliere un momento di sospensione — come se la sua vita fosse in una sorta di limbo, in attesa di qualcosa che ancora non ha preso forma.
Il fumo, spesso, funziona come regolatore emotivo automatico: smettere può far emergere stati affettivi che prima venivano "sedati" senza che ce ne accorgessimo. Il ritmo sonno-veglia invertito, inoltre, rappresenta simbolicamente un vivere "al contrario" rispetto al mondo — una sorta di ritiro dalla vita collettiva e diurna.
Il fatto che il malessere si allevi dopo i pasti e nel primo pomeriggio, per poi ripresentarsi la sera, suggerisce anche una componente fisiologica legata ai ritmi circadiani e glicemici, ma psicologicamente la sera è anche il momento in cui ci si avvicina alla notte — cioè a quel territorio inconscio che ora le fa paura.
Alcune domande per una riflessione più profonda:
Cosa stava accadendo nella sua vita nel periodo precedente a questo episodio? Non solo eventi esterni, ma anche pensieri, fantasie, preoccupazioni che magari ha messo da parte. Ha fatto sogni in questo periodo, anche frammentari? Il riferimento al "colpo di sole" di dieci anni fa è interessante — a volte il corpo usa metafore simili (un "colpo", qualcosa che irrompe dall'esterno) per eventi che hanno anche una risonanza psichica.
Dal punto di vista pratico, le consiglierei di:

ripristinare gradualmente un ritmo sonno-veglia regolare, esponendosi alla luce naturale al mattino
introdurre attività fisica leggera ma costante durante il giorno
se possibile, tenere un diario dei sogni e delle sensazioni al risveglio

Tuttavia, quello che emerge dal suo racconto sembra meritare uno spazio di ascolto più continuativo. L'ansia e l'insonnia sono spesso messaggeri — ci dicono che qualcosa nella psiche chiede attenzione. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla non solo a gestire i sintomi, ma a comprendere cosa sta cercando di emergere in questo momento della sua vita.
Resto a disposizione se desidera approfondire.

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