Buongiorno a voi, sono un uomo di 45 anni reduce da una relazione di tre anni e mezzo con una ragazz

19 risposte
Buongiorno a voi, sono un uomo di 45 anni reduce da una relazione di tre anni e mezzo con una ragazza di anni 40 alla quale, 12 anni fa, è stato diagnosticato il disturbo di personalità borderline. Nel corso di questo periodo ha dovuto affrontare numerosi ricoveri per problemi derivanti dal disturbo stesso quali depressione maggiore, attacchi di panico e altro. Durante la nostra relazione è stata ricoverata due volte a distanza di sette mesi senza riscontrare netti miglioramenti. Durante la sua permanenza nella clinica, circa a metà percorso, ha deciso in maniera repentina ed inspiegabile di troncare la relazione. A differenza dell'estate scorsa quando agli innumerevoli rifiuti e svariati NON TI AMO PIÙ, è tornata la donna gelosa e innamorata di sempre, in questo ultimo ricovero ha confermato in maniera definitiva di non amarmi più bloccandomi ovunque. Lasciando perdere ogni descrizione riguardante il dolore devastante che mi sta provocando, vorrei capire come si possa spegnere un sentimento così forte come un interruttore della luce. Come affrontare la situazione?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL

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Buonasera, le persone che soffrono di un disturbo borderline di personalità hanno grandi difficoltà con le relazioni sentimentali, data la loro grande fatica nella regolazione emozionale. E' un po come se vivessero sulle montagne russe delle loro emozioni.
Stare accanto a queste persone è indubbiamente, alle volte, molto faticoso e doloroso.
Quello che mi sento di consigliare e riflettere sulla possibilità di ristargli uno spazio per poter elaborare tali vissuti.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gent.mo, purtroppo la situazione che descrive è piuttosto complicata e difficile da sostenere. Il disturbo che riferisce e di cui soffre la sua compagna si caratterizza per marcati tratti di impulsività e instabilità, tanto nel sentimento di stessi come nei rapporti con le altre persone. Forse, anziché lasciare perdere il suo dolore derivante da questo rapporto sentimentale deludente e faticoso, potrebbe invece cercare di prendersi un po' più cura di sé. SG
Buonasera , è frequente nella patologia borderline ,l alternanza di stati emotivi estremi .La tendenza a chiudere e a riaprire le relazioni caratterizza spesso il loro stile relazionale.Credo che dovrebbe farsi aiutare psicologicamente ad affrontare ed elaborare la convivenza con una relazione così difficile e problematica.Le consiglierei di chiedere una consulenza psicologica.Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Nel borderline la disregolazione emotiva destabilizza le persone che gli stanno accanto, come nel suo caso. Affronti ed elabori il vissuto doloroso attraverso un adeguato percorso psicoterapeutico. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera, credo sia importante per lei indagare i suoi legami profondi, le parti di sé che ha investito in questa relazione. Si chiede se è possibile spegnere un sentimento, forse però è più semplice accettare che la logica è dietro al disturbo di cui soffre la sua ex.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, il repentino cambiamento dei sentimenti della sua partner genera una grande destabilizzazione emotiva che produce sofferenza in chi tenta di starle accanto. Io le suggerirei di trovarsi uno spazio per comprendere meglio la sua storia e generare cosi nuove possibilità per affrontare questo legame difficile.
Rimango a disposizione per approfondire la questione.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Gentile utente di mio dottore,
stare accanto ad una persona con un disturbo borderline, comprende problematiche di relazione come quelle da lei descritte. Cosa la spinge a ricercare una relazione di questo tipo? Questo potrebbe esser per lei uno spunto di riflessione importante su cui lavorare sul piano individuale. Rimango a sua disposizione Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, mi sento di consigliarle di cominciare un percorso psicoterapeutico, sia per affrontare ed elaborare il dolore della separazione, sia per indagare i suoi vissuti relativi alla relazione con la donna di cui parla. Il disturbo borderline di personalità ha a che fare con gravi sofferenze vissute nelle relazioni con gli altri, quindi sarebbe importante per lei lavorare sulle motivazioni profonde che l'hanno portata a condividere difficoltà e sofferenze affettive con la sua (ex?) compagna. Cordiali saluti, dott.ssa Elisabetta Colace
Buongiorno,

immagino quanto possa essere faticoso essere stati/stare con una persona con una problematica borderline, comprendo i suoi interrogativi. Le risposte oggettive a questi quesiti non esistono, devono essere esplorati i vissuti che lei ha sperimentato e sperimenta quando sta con persone che hanno questi comportamenti e che cosa significa per lei questa relazione. Rimango a disposizione.

Dott. Riccardo Scalcinati
Caro signore, il dolore è sempre una ottima occasione per indagare la propria interiorità.
Le auguro di trovare la pace che cerca e sicuramente merita.
Cordiali saluti.
Giada Bruni
Buongiorno, le persone affette da disturbo borderline di personalità hanno grandi difficoltà nelle relazioni. Potrebbe essere interessante lavorare su ciò che significa per lei stare in relazione con una persona con questa difficoltà.
Il vissuto dell’abbandono relazionale é il tema centrale nel vissuto delle persone che soffrono di disturbo borderline di personalità. L’angoscia d’abbandono che sente, potrebbe essere un vissuto legato a quello che la sua ex-partner sente costantemente e che adesso ha appaltato a lei.
Ora però lei ha la responsabilità di prendersi cura del suo di disagio, non di quello della sua ex. Potrebbe essere particolarmente doloroso perché la realtà di una separazione fa venire alla luce tutto il dolore che avevamo già dentro, lo fa emergere in superficie.
La invito a consultare uno psicoterapeuta per affrontare questo momento di difficoltà, mi dia retta. In futuro si ringrazierà per aver preso questa scelta.
I miei migliori auguri.
Iris Mattera
Psicoterapeuta
Gent.le utente, mi spiace per il dolore che sta attraversando in questo momento e per le difficoltà che immagino in questi anni. Mi sento di invitarla ad affrontare la situazione prima di tutto prendendosi cura di sé e della sofferenza che sta provando, anche chiedendo aiuto. Stare al fianco di una persona che attraversa la sofferenza psichica può esaurire le proprie risorse e farsi aiutare è un passaggio di rispetto verso se stessi. Lo sbigottimento per quello che vive come una improvvisa interruzione del sentimento di amore merita di essere esplorato. A questo proposito è possibile che la dichiarazione della ragazza abbia significati complessi e non univoci. Talvolta, ad esempio, in un percorso di crescita è necessario separarsi anche da ciò che attira, quando non vi è la capacità di vivere una relazione in modo salutare per sé e per l’altro. Oppure le emozioni positive e negative possono essere esageratamente forti e in alternanza così forte da essere pericolose per la stabilità psichica. Percepire di essere improvvisamente respinti fuori da una relazione nella quale si è stati molto disponibili e nella quale ci si sente molto coinvolti può essere davvero doloroso. Dedicarsi un tempo di cura può permetterle di affrontare questi sentimenti apparentemente incomprensibili.
Le auguro serenità
Dott.ssa Francesca Pieia
Purtroppo questa apparente “volubilità emotiva” è appannaggio del disturbo borderline . E’ una visione a volte in bianco e nero che è sintomo del disagio emotivo del paziente ma purtroppo danneggia , a volte anche in modo grave le persone vicine.
Salve, comprendo perfettamente il suo dolore e la sua sensazione di impotenza e incredulità ma il disturbo di cui soffre la sua compagna comporta anche questi distacchi emotivi repentini e improvvisi. L'amore che lei offre alla sua compagna è davvero importante vista le enormi difficoltà nel gestire relazioni con persone che vivono con il problema della signora. Le posso consigliare unicamente di intraprendere un percorso psicologico di sostegno per affrontare la situazione e di non colpevolizzare la signora per i suoi comportamenti dovuti unicamente al suo problema. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buonasera,
vivere e condividere con la sua compagna i momenti indicati non devono essere stati facili per nessuno dei due. La sua compagna ha scelto di prendersi del tempo per se stessa... lei ha subito la scelta. Non crede che sia il momento, per lei, di riflettere e scegliere?
Cordiali saluti.
Salve, il rapporto con una persona con disturbo di personalità borderline è lontano dall'essere un rapporto fatto di simmetria e reciprocità. Infatti l'ambivalenza affettiva gli provoca un' intensa aggressività verso coloro dai quali dipende a causa del potere che avverte in loro. Per questo il partner diventa un oggetto da amare o da distruggere in una alternanza di fasi che si ripetono (idealizzazione e svalutazione). Di conseguenza le consiglio di chiedere un supporto psicologico dove poter confrontarsi con il suo dolore e affrontare, elaborare, la sensazione di vuoto e di instabilità che le ha lasciato. Per qualsiasi informazione resto a sua disposizione. Dott.ssa Restituta Cocchia
Cordiali Saluti
Gentile utente

Il disturbo borderline di personalità (DBP) è un disturbo mentale caratterizzato da una serie di sintomi che possono rendere le relazioni interpersonali complesse e impegnative. È importante notare che le persone con DBP possono fare progressi significativi con il trattamento e il supporto adeguati, ma è utile essere consapevoli delle sfide che possono sorgere in una relazione con qualcuno che ha questo disturbo.

Ecco alcune difficoltà comuni che potrebbero emergere in una relazione con una persona affetta da disturbo borderline di personalità:

Instabilità emotiva: Le persone con DBP spesso sperimentano emozioni intense e instabilità emotiva. Ciò può comportare cambiamenti improvvisi d'umore, rendendo difficile la prevedibilità e la stabilità emotiva nella relazione.

Paura dell'abbandono: Una delle caratteristiche chiave del DBP è la paura intensa dell'abbandono. Questo può portare a comportamenti come la ricerca di conferme costanti, la paura dell'abbandono anche quando non è giustificata e la tendenza a interpretare le azioni degli altri come segnali di abbandono.

Relazioni instabili: Le relazioni con le persone con DBP possono essere altalenanti tra momenti di grande intimità e vicinanza e fasi di conflitto intenso o distanza emotiva.

Impulsività: L'impulsività può manifestarsi in comportamenti autodistruttivi, abuso di sostanze, spese eccessive o decisioni irrazionali che possono influenzare la stabilità della relazione.

Manipolazione: Alcune persone con DBP possono impegnarsi in comportamenti manipolatori per cercare di evitare l'abbandono o ottenere ciò che desiderano.

Difficoltà di comunicazione: La comunicazione può essere difficile, con la tendenza a interpretare male le intenzioni dell'altro e risposte emotive eccessivamente intense.

Conflitti intensi: I conflitti possono essere particolarmente intensi e difficili da risolvere. La paura dell'abbandono può scatenare risposte emotive intense e impulsività.

Necessità di confini chiari: Le persone con DBP possono avere difficoltà a gestire i confini personali e a rispettare i bisogni e gli spazi degli altri.


Queste sono delle indicazioni generali sulle difficoltà nel vivere una relazione con DBP,è importante non ricondurre tutto al disturbo, ogni persona è unica e può riuscire a migliorarsi, sovente con una psicoterapia si può "guarire" dal disturbo.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu

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