Buonasera, ho 31 anni e ho avuto il mio primo attacco di panico all'età di 22 anni in una situazione
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Buonasera, ho 31 anni e ho avuto il mio primo attacco di panico all'età di 22 anni in una situazione completamente normale (guardavo un film con un amico). Da quel giorno è iniziato il calvario con ulteriori attacchi di panico sempre in situazioni normalissime ad esempio a cena in famiglia. Gli attacchi si sono poi ridotti notevolmente fino a scomparire ma in compenso è rimasto un perenne senso di intontimento, incapacità di concentrazione e testa vuota, come se la mia mente non reagisse agli stimoli esterni e fosse sempre incantata, A cosa possono essere associati i suddetti sintomi? Grazie mille
Buonasera, la prima domanda che mi verrebbe da porle riguarda eventuali trattamenti farmacologici in corso. Nel caso in cui sia sotto trattamento farmacologico le raccomanderei di riferire questi come possibili effetti collaterali allo specialista che la sta seguendo.
Escludendo invece possibili effetti collaterali di farmaci, è possibile che questo senso di ottundimento e di distacco siano sintomi dissociativi, frequentemente associati al panico.
Se questi sintomi dovessero protrarsi nel tempo e/o compromettere la qualità della sua vita, mi sento di orientarla verso un supporto psicologico per una corretta anamnesi.
Escludendo invece possibili effetti collaterali di farmaci, è possibile che questo senso di ottundimento e di distacco siano sintomi dissociativi, frequentemente associati al panico.
Se questi sintomi dovessero protrarsi nel tempo e/o compromettere la qualità della sua vita, mi sento di orientarla verso un supporto psicologico per una corretta anamnesi.
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Buongiorno, il senso di ottundimento e di "testa vuota" sono spesso associati o conseguenza dell'attacco di panico. Nonostante gli attacchi di panico siano scomparsi probabilmente nella sintonizzazione mente-corpo è rimasto qualche segnale di sofferenza. Per questo motivo le consiglierei, nel caso questa situazione rimanesse costante e diventasse fonte di preoccupazione o disagio, a rivolgersi ad uno psicoterapeuta con cui andare a comprendere insieme le cause della sua sofferenza. Grazie
Buongiorno sarebbe opportuno consultarsi con uno specialista psichiatra o psicoterapeuta per una corretta comprensione della sintomatologia. Il suo corpo continua a mandarle segnali di sofferenza che andrebbero approfonditi. Cari saluti
Gentile utente,
ci ha descritto ben 9 anni di sofferenze, con attacchi di panico ripetuti, ansia e senso cronico di allarme. Una situazione logorante per chiunque!
Per fortuna ora sembra che stia uscendo da questa situazione ma non ci dice perché: farmaci? psicoterapia?
Nel primo caso, i farmaci, quello che riporta potrebbe essere il risultato dei loro effetti collaterali. Ne parli quindi con il medico o lo psichiatra che glieli hanno prescritti.
Nel secondo caso, la psicoterapia, ne parli con il suo terapeuta: saranno certamente degli argomenti importanti da trattare. molto spesso, infatti, le persone che soffrono di attacchi di panico tendono a sopravvalutare le sensazioni fisiche come segnali di pericolo: un piccolo affanno diventa il l'avvertimento che ci si sta per sentire male, innescando la spirale dell'ansia.
Le auguro di uscirne presto, e nel caso in cui non abbia ancora deciso di intraprendere una psicoterapia, gliela consiglio caldamente. Dagli attacchi di panico si può guarire!
con i migliori auguri,
dr. Ventura
ci ha descritto ben 9 anni di sofferenze, con attacchi di panico ripetuti, ansia e senso cronico di allarme. Una situazione logorante per chiunque!
Per fortuna ora sembra che stia uscendo da questa situazione ma non ci dice perché: farmaci? psicoterapia?
Nel primo caso, i farmaci, quello che riporta potrebbe essere il risultato dei loro effetti collaterali. Ne parli quindi con il medico o lo psichiatra che glieli hanno prescritti.
Nel secondo caso, la psicoterapia, ne parli con il suo terapeuta: saranno certamente degli argomenti importanti da trattare. molto spesso, infatti, le persone che soffrono di attacchi di panico tendono a sopravvalutare le sensazioni fisiche come segnali di pericolo: un piccolo affanno diventa il l'avvertimento che ci si sta per sentire male, innescando la spirale dell'ansia.
Le auguro di uscirne presto, e nel caso in cui non abbia ancora deciso di intraprendere una psicoterapia, gliela consiglio caldamente. Dagli attacchi di panico si può guarire!
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Salve, credo che per lei sia arrivato il momento di intraprendere un percorso di psicoterapia.
Soffre da nove anni di attacco di panico, quindi sarebbe l'ora di intervenire per cercare di affrontare al meglio la situazione
Buona giornata.
Dott. Fiori
Soffre da nove anni di attacco di panico, quindi sarebbe l'ora di intervenire per cercare di affrontare al meglio la situazione
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno con la terapia breve strategica è possibile risolvere i suoi attacchi di panico attraverso compiti comportamentali
Dott. Ioimo
Dott. Ioimo
Buonasera. I sintomi di cui scrive, senso di intontimento, incapacità di concentrazione ecc. possono essere associati a diverse cause. Per avere risposte più precise bisognerebbe approfondire alcuni aspetti non espliciti della descrizione che ci ha fornito. Il suggerimento è quello di consultare uno specialista, sia per avere risposte più chiare al suo quesito, sia per valutare insieme a lui/lei se potrebbe essere utile ipotizzare un trattamento che potrebbe aiutarla non solo rispetto ai sintomi, ma anche in relazione alla possibilità di aumentare il livello di qualità della sua vita. Un caro saluto, Dott. Felice Schettini
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Gentile utente, notoriamente L attacco di panico può essere definito come “un fulmine a ciel sereno” e rappresenta per il soggetto un evento così intenso che anche a distanza di tempo se ne sentono gli effetti psicologici. Il panico è sicuramente portatore di un significato emotivo e come tale merita di essere approfondito nell’ambito di un percorso terapeutico.
Cordialmente
Dottoressa Elisa Taverniti
Cordialmente
Dottoressa Elisa Taverniti
Gentilissima, è difficile darle una risposta certa. Potrebbe però dare a sé stessa la possibilità di un consulto psicologico, per meglio capire anzitutto quello che le è accaduto e che continua ad accaderle e vedere insieme allo specialista come meglio procedere.
Buongiorno,
le cause sono sempre difficili da accertare, occorrerebbe fare una mappatura di varie variabili. Ammesso se ne rinvenisse una a lei interessa di più scoprire la vera causa o risolvere il problema riducendo di questi "sintomi"?
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia Sellini
le cause sono sempre difficili da accertare, occorrerebbe fare una mappatura di varie variabili. Ammesso se ne rinvenisse una a lei interessa di più scoprire la vera causa o risolvere il problema riducendo di questi "sintomi"?
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia Sellini
Buongiorno, Le consiglio un colloquio psicologico per approfondire ciò che lei descrive come sintomi, in quanto le informazioni che fornisce sono piuttosto "scarne" e meritano un maggior chiarimento con l'aiuto dello Specialista. Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Gentile utente, sarebbe importante approfondire, in modo tale da avere un quadro più chiaro della situazione. E' coraggioso chiedere un aiuto esterno, è sulla strada giusta. Dott.ssa Giulia Bernardinello
Carissima/o, leggendo le sue parole mi sembra di percepire una persona in difficoltà, sia per i sintomi presentati che sono facilmente riconducibili alla sfera dall'ansia e degli attacchi di panico, sia per la mancanza di una correlazione con la situazione in corso. Spesso l'ansia si manifesta in momenti altri rispetto a ciò che l'ha originata, generando questo senso di confusione e inspiegabilità. Mi sembra che il suo corpo le stia dicendo che c'è qualcosa che non va e che la stia invitando ad ascoltarlo.
La invito sinceramente a non ignorarlo. Spesso il corpo ne sa più della mente.
Se desidera un supporto o ulteriori info, a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Manara Alessia
La invito sinceramente a non ignorarlo. Spesso il corpo ne sa più della mente.
Se desidera un supporto o ulteriori info, a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Manara Alessia
Gentile paziente, un attacco di panico o i sintomi che descrive sono dei segnali che la nostra mente e il nostro corpo emettono e che indicano che c'è qualcosa da capire, una chiave da trovare, nel profondo, per poter creare una serenità più solida e duratura. Qualcosa va sbloccato, va risolto. A questo proposito una psicoterapia può aiutarla ad esplorarsi e scoprirsi e ad acquisire una sicurezza nuova.
Qualora decidesse di imboccare questa via, le auguro un buon percorso,
dr.ssa Elisa Paganini
Qualora decidesse di imboccare questa via, le auguro un buon percorso,
dr.ssa Elisa Paganini
Buongorno,
la risposta è sempre emotiva.
Se ha passato degli episodi stressanti, dei cambiamenti che sono avvenuti nella sua vita senza averli ben elaborati possono sfociare in attacchi di panico.
Le consiglio un percorso di psicoterapia mirato.
Cordiali saluti.
Dott. Leonardo Gottardo.
la risposta è sempre emotiva.
Se ha passato degli episodi stressanti, dei cambiamenti che sono avvenuti nella sua vita senza averli ben elaborati possono sfociare in attacchi di panico.
Le consiglio un percorso di psicoterapia mirato.
Cordiali saluti.
Dott. Leonardo Gottardo.
Buongiorno. Nel suo resoconto non accenna alle eventuali terapie (Farmacologiche e/o Psicologiche) messe in atto per contrastare i sintomi descritti. La remissione dei sintomi è avvenuta spontaneamente nel tempo? Le sensazioni che riferisce e che sono lo "strascico" che è rimasto del disturbo, possono essere imputate da un lato agli eventuali effetti collaterali del farmaco, o dall'altro da altri sintomi del disturbo stesso, ma queste sono solo mie ipotesi che si basano sulle informazioni che lei ha fornito. Consideri che vivere l'esperienza dell'attacco di panico "modifica" (così per dire) la sensibilità rispetto alle sensazioni percepite dal proprio corpo. Si rischia (molto spesso) di leggere ogni sensazione come un segnale di qualcosa di pericoloso, esasperandone il valore. Questo innesca una catena di eventi che vanno ad alimentare lo stadio d'ansia. Le consiglio caldamente di contattare uno specialista (se ancora non l'ha fatto) per affrontare in uno spazio individuale quello che ha vissuto e quello che attualmente sta vivendo. Cordialmente, dott. RC
Salve,
si consulti con uno specialista. E valuti la possibilità di fare qualcosa per questi attacchi di panico, attraverso l'aiuto a un professionista.
Un saluto,
MMM
si consulti con uno specialista. E valuti la possibilità di fare qualcosa per questi attacchi di panico, attraverso l'aiuto a un professionista.
Un saluto,
MMM
Salve, mi spiace per il disagio espresso. L' attacco di panico gliel'ha diagnosticato qualcuno oppure ha fatto delle ricerche lei personali? Chiedo questo perchè sarebbe bene conoscere nel dettaglio ciò che le è avvenuto, effettuare un'analisi funzionale del momento, di ciò che guardava, di che emozioni provava, a cosa stava pensando, con chi fosse ecc.. al fine di poter avere una ricostruzione chiara dell'evento.
Le consiglio comunque l'avvio di un percorso psicologico per conoscere cause e fattori di mantenimento dei sintomi.
Cordialmente, dott. FDL
Le consiglio comunque l'avvio di un percorso psicologico per conoscere cause e fattori di mantenimento dei sintomi.
Cordialmente, dott. FDL
Buongiorno, da quanto descrive comprendo che da un lato la situazione è migliorata (attacchi di panico meno frequenti o addirittura non si sono più presentati) ma dall'altro lato presenta ancora dei sintomi che le creano problemi di vario genere e che in qualche modo mi sembra che possano indicare una sorta di "difesa" .
Potrebbe essere molto utile approfondire le cause di questi sintomi e approfondire la sua situazione emotiva attraverso un lavoro psicologico.
Un saluto.
Giovanni Pasolini
Potrebbe essere molto utile approfondire le cause di questi sintomi e approfondire la sua situazione emotiva attraverso un lavoro psicologico.
Un saluto.
Giovanni Pasolini
Salve,
Può trattarsi di disturbi legati al panico.. alcuni sintomi che si possono manifestare vengono definiti dissociativi, senso di irrealtà, testa vuota..
se comunque vuole può decidere di affrontare un percorso psicologico..
Può trattarsi di disturbi legati al panico.. alcuni sintomi che si possono manifestare vengono definiti dissociativi, senso di irrealtà, testa vuota..
se comunque vuole può decidere di affrontare un percorso psicologico..
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso la sua condizione con noi. Prende farmaci e/o si è già rivolto a qualcuno sia a livello terapeutico che farmacologico?
Credo che sia una buona opportunità per conoscere se stesso e andare a comprendere l'origine dei sintomi.
Le auguro il meglio,
dott.ssa Patrizia Provasi
Credo che sia una buona opportunità per conoscere se stesso e andare a comprendere l'origine dei sintomi.
Le auguro il meglio,
dott.ssa Patrizia Provasi
Gentile Utente,
Queste sensazioni di ottundimento e testa vuota che sta provando, potrebbero essere o non essere collegati agli attacchi di panico. Sicuramente vogliono comunicare qualcosa.
In ogni caso consiglierei un percorso psicologico per capire al meglio il suo funzionamento e trovare le strategie più adatte a lei per gestire gli stati emotivi e le situazioni di difficoltà.
Queste sensazioni di ottundimento e testa vuota che sta provando, potrebbero essere o non essere collegati agli attacchi di panico. Sicuramente vogliono comunicare qualcosa.
In ogni caso consiglierei un percorso psicologico per capire al meglio il suo funzionamento e trovare le strategie più adatte a lei per gestire gli stati emotivi e le situazioni di difficoltà.
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Al suo tentativo di controllare ansia e panico che la distruggono come un uragano. È ancora cosi o no?Servirebbero altri dettagli utili. Ha provato a chiedere un consulto per imparare a gestirle diversamente?Saluti.
Buongiorno, per inquadrare meglio la situazione occorre avere altri elementi a disposizione. Provi a fare attenzione mentre senta l'attivazione fisiologica che sale (come ha descritto bene lei incapacità di concentrazione ecc..) cosa sta facendo di preciso? Sono sempre le stesse situazioni? Cosa pensa in quel momento?
La saluto
La saluto
Buongiorno, credo che con questo senso di ottundimento e testa vuota il suo corpo le stia mandando chiari segnali di malessere. Lo ascolti, e analizzi le cause di tali sensazioni con un terapeuta. Cordialmente, Dott.ssa Valentina Maccioni
Buongiorno. Per comprendere meglio la sua situazione servono altre informazioni. A livello di esperienza, vi sono situazioni particolari (contesti, o prestazioni specifiche) in cui vive questo insieme di sensazioni? Per individuarle e comprenderle meglio le suggerisco di chiedere un consulto anche solo per schiarirsi le idee riguardo al disagio che riferisce. Cordialmente, Dr. Bardone Riccardo
Gentile utente, buon pomeriggio.
I sintomi che descrive potrebbero essere correlati a stati ansiosi e di panico. Ha pensato di incominciare un percorso terapeutico in modo da esplorare le cause dei suoi stati?
resto a disposizione
AV
I sintomi che descrive potrebbero essere correlati a stati ansiosi e di panico. Ha pensato di incominciare un percorso terapeutico in modo da esplorare le cause dei suoi stati?
resto a disposizione
AV
Buongiorno, i sintomi che descrive, come il senso di intontimento, la difficoltà di concentrazione e la sensazione di testa vuota, possono essere associati a vari disturbi. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico così da comprendere i significati che questa ansia ha per lei.
Spero che lei possa trovare sollievo dai suoi sintomi
Resto a disposizione
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Spero che lei possa trovare sollievo dai suoi sintomi
Resto a disposizione
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Salve, in che modo ha risolto gli attacchi di panico? È possibile che, piuttosto che risolto, il sintomo si sia trasformato.
Le consiglio, se vuole, di intraprendere un percorso in modo da approfondire l'origine del suo disturbo e lavorare su di sé
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Buongiorno, i sintomi che descrive sono associabili a stati d'ansia e di panico. Inoltre, anche se apparentemente sembrano presentarsi senza motivo o in situazioni neutre, hanno origini precise e non vengono per caso. Proprio per questo motivo un percorso psicologico potrebbe esserle d'aiuto oltre a fornirle strategie utili per gestire tali sintomi.
Resto a disposizione
Un caro saluto
Resto a disposizione
Un caro saluto
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Gentile utente,
I sintomi di cui lei parla, ammesso non stia seguendo parallelamente una cura farmacologica, possono riferirsi a una conseguenza degli attacchi di panico e, più in generale, a una condizione di ansia e/o stress, che la portano probabilmente a vivere nella modalità di "sopravvivenza".
Onde evitare che questi sintomi sfocino nuovamente in attacchi d'ansia o di panico, le consiglio vivamente di iniziare un breve percorso psicologico o psicoterapeutico, grazie alla quale potrà prendere maggiore consapevolezza della sua situazione e imparare metodi e pratiche per meglio gestire la sua sintomatologia.
Cordialmente,
I sintomi di cui lei parla, ammesso non stia seguendo parallelamente una cura farmacologica, possono riferirsi a una conseguenza degli attacchi di panico e, più in generale, a una condizione di ansia e/o stress, che la portano probabilmente a vivere nella modalità di "sopravvivenza".
Onde evitare che questi sintomi sfocino nuovamente in attacchi d'ansia o di panico, le consiglio vivamente di iniziare un breve percorso psicologico o psicoterapeutico, grazie alla quale potrà prendere maggiore consapevolezza della sua situazione e imparare metodi e pratiche per meglio gestire la sua sintomatologia.
Cordialmente,
Salve, i sintomi che lei sta descrivendo sono annessi a degli attacchi di panico , a una condizione più generale di ansia. Per evitare che tale attacchi possano insediarsi a tal punto di creare un disturbo da attacchi di panico, le consiglio di iniziare un percorso psicologico , dove sarà in grado di prendere maggiore consapevolezza della sua situazione , imparare strategie e pratiche per gestire la sua sintomatolgia.
Gentile utente, come lei ha espresso gli attacchi di panico sono svaniti ma è possibile che questo senso di ottundimento e di confusione siano sintomi dissociativi, come conseguenza al panico. Sono sintomi che richiamano la sua attenzione e questo potrebbe farci capire che si ha bisogno di avere uno spazio dove elaborare e conoscere il punto originario da cui emergono. Mi sento di orientarla verso un supporto psicologico per una corretta anamnesi.
Cordiali Saluti
Cordiali Saluti
Buongiorno, le consiglio di prenotare una visita per valutare meglio i sintomi; potrebbero essere sempre segnali d'ansia.
Cordialmente
Cordialmente
I sintomi che descrivi potrebbero essere associati a un disturbo d'ansia generalizzata, che spesso è correlato all'esperienza di attacchi di panico. La costante sensazione di intontimento, incapacità di concentrazione e testa vuota potrebbero essere manifestazioni di un'ansia persistente che influisce sul funzionamento cognitivo e emotivo.
Ti consiglierei di consultare un professionista della salute mentale per valutare meglio la tua situazione e ricevere un supporto adeguato. Intraprendere un percorso psicologico potrebbe essere un'opzione efficace per affrontare i tuoi sintomi e imparare strategie per gestire l'ansia e migliorare la tua qualità di vita. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
Ti consiglierei di consultare un professionista della salute mentale per valutare meglio la tua situazione e ricevere un supporto adeguato. Intraprendere un percorso psicologico potrebbe essere un'opzione efficace per affrontare i tuoi sintomi e imparare strategie per gestire l'ansia e migliorare la tua qualità di vita. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
Buon pomeriggio. I sintomi che descrivi, come il senso di intontimento, l'incapacità di concentrazione e la sensazione di testa vuota, sono comuni tra le persone che hanno vissuto attacchi di panico o che soffrono di ansia cronica.
Questi sintomi possono essere associati a diversi fattori, tra cui l'ansia persistente, lo stress cronico e l'ipervigilanza nei confronti dei sintomi fisici. È possibile che l'esperienza dei primi attacchi di panico abbia innescato un aumento dell'ansia e che questa ansia persistente stia contribuendo ai sintomi che stai sperimentando ora.
Ad ogni modo, sarebbe importate eseguire una valutazione accurata dei tuoi sintomi e per ricevere un trattamento appropriato. La terapia cognitivo-comportamentale è spesso efficace in questo.
In caso, sono a disposizione.
Questi sintomi possono essere associati a diversi fattori, tra cui l'ansia persistente, lo stress cronico e l'ipervigilanza nei confronti dei sintomi fisici. È possibile che l'esperienza dei primi attacchi di panico abbia innescato un aumento dell'ansia e che questa ansia persistente stia contribuendo ai sintomi che stai sperimentando ora.
Ad ogni modo, sarebbe importate eseguire una valutazione accurata dei tuoi sintomi e per ricevere un trattamento appropriato. La terapia cognitivo-comportamentale è spesso efficace in questo.
In caso, sono a disposizione.
Gentile utente, da quanto riferisce sembra che l'ansia l'accompagni da molto tempo. Sarebbe necessario approfondire l'anamnesi, così da poter intervenire sulla gestione di questa sintomatologia. Resto a disposizione per un colloquio - anche online. Saluti Dr.ssa Oliveri
Buona sera. È importante consultare un medico o uno psicologo per una valutazione approfondita, che possa aiutare a identificare la causa specifica dei suoi sintomi e suggerire un percorso di trattamento appropriato. Il supporto professionale può aiutare a gestire i sintomi residui e migliorare il suo benessere generale.
Buonasera, comprendo l'urgenza di capire a cosa sono dovuti questi sintomi, è però difficile darle una risposta senza ulteriori informazioni ed approfondimenti. Le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico in cui il professionista la aiuterà a comprendere le cause più profonde di tale sintomatologia e riuscire tramite la relazione terapeutica a promuovere un cambiamento. Se ne avesse la necessità sono a sua disposizione per un percorso di terapia (anche online) di tipo relazionale integrata con tecniche (evidence-based) personalizzate in base al paziente, ai suoi bisogni ed obiettivi. Dott.ssa Susanna Scainelli
Salve, i sintomi indicherebbero una condizione dissociativa.
Si tratta di difese necessarie talora per evitare qualche stimolo disturbante proveniente dalla parte psichica più disturbante.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Si tratta di difese necessarie talora per evitare qualche stimolo disturbante proveniente dalla parte psichica più disturbante.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
concordo con i colleghi
Buonasera, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Quello che descrivi, con il senso di intontimento, difficoltà di concentrazione e la sensazione di "testa vuota", può essere associato a diversi fattori, tra cui:
1. **Esito degli attacchi di panico**: Anche se gli attacchi di panico si sono ridotti, il corpo e la mente possono rimanere "sensibilizzati" a livello fisiologico ed emotivo. A volte, l'ansia o lo stress prolungato che si è vissuto durante il periodo degli attacchi può lasciare dei segni, come una continua sensazione di stanchezza mentale o difficoltà nel concentrarsi.
2. **Ansia persistente o disturbo da ansia generalizzata**: Anche senza attacchi di panico veri e propri, l'ansia persistente può manifestarsi come un senso di "intontimento" o di difficoltà a reagire agli stimoli, come se la mente fosse costantemente in uno stato di allerta o sovraccarica.
3. **Esaurimento emotivo o stress cronico**: Se hai vissuto periodi prolungati di stress o preoccupazione, la tua mente potrebbe essere affaticata, causando una sensazione di stanchezza mentale e difficoltà di concentrazione. Questo è comune in situazioni di stress elevato o anche quando ci si sente emotivamente sopraffatti.
4. **Possibili effetti collaterali di farmaci**: Se stai assumendo farmaci per trattare l'ansia o altre condizioni, alcuni effetti collaterali potrebbero causare sintomi come intontimento o difficoltà di concentrazione. È importante parlarne con il tuo medico se hai dubbi.
5. **Fattori legati alla salute fisica**: A volte, anche fattori come il sonno insufficiente, problemi ormonali o carenze nutrizionali possono influire sul nostro stato mentale, causando sintomi simili.
Ti consiglio di consultare un professionista, come uno psicologo o uno psichiatra, che possa valutare la tua situazione più in profondità. Un percorso terapeutico, come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), può essere utile per affrontare i sintomi di ansia residui e per lavorare sulla gestione dello stress e della concentrazione. Non è raro che chi ha vissuto attacchi di panico continui a sentire effetti a lungo termine, ma con il giusto supporto, è possibile migliorare e ritrovare un maggiore equilibrio.
Se hai bisogno di chiarimenti o ulteriori informazioni, sono qui per aiutarti!
1. **Esito degli attacchi di panico**: Anche se gli attacchi di panico si sono ridotti, il corpo e la mente possono rimanere "sensibilizzati" a livello fisiologico ed emotivo. A volte, l'ansia o lo stress prolungato che si è vissuto durante il periodo degli attacchi può lasciare dei segni, come una continua sensazione di stanchezza mentale o difficoltà nel concentrarsi.
2. **Ansia persistente o disturbo da ansia generalizzata**: Anche senza attacchi di panico veri e propri, l'ansia persistente può manifestarsi come un senso di "intontimento" o di difficoltà a reagire agli stimoli, come se la mente fosse costantemente in uno stato di allerta o sovraccarica.
3. **Esaurimento emotivo o stress cronico**: Se hai vissuto periodi prolungati di stress o preoccupazione, la tua mente potrebbe essere affaticata, causando una sensazione di stanchezza mentale e difficoltà di concentrazione. Questo è comune in situazioni di stress elevato o anche quando ci si sente emotivamente sopraffatti.
4. **Possibili effetti collaterali di farmaci**: Se stai assumendo farmaci per trattare l'ansia o altre condizioni, alcuni effetti collaterali potrebbero causare sintomi come intontimento o difficoltà di concentrazione. È importante parlarne con il tuo medico se hai dubbi.
5. **Fattori legati alla salute fisica**: A volte, anche fattori come il sonno insufficiente, problemi ormonali o carenze nutrizionali possono influire sul nostro stato mentale, causando sintomi simili.
Ti consiglio di consultare un professionista, come uno psicologo o uno psichiatra, che possa valutare la tua situazione più in profondità. Un percorso terapeutico, come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), può essere utile per affrontare i sintomi di ansia residui e per lavorare sulla gestione dello stress e della concentrazione. Non è raro che chi ha vissuto attacchi di panico continui a sentire effetti a lungo termine, ma con il giusto supporto, è possibile migliorare e ritrovare un maggiore equilibrio.
Se hai bisogno di chiarimenti o ulteriori informazioni, sono qui per aiutarti!
Buonasera,
I sintomi che descrivono, come il senso di intontimento, la difficoltà di concentrazione e la sensazione di "testa vuota", sono piuttosto comuni in chi ha vissuto episodi di attacchi di panico e ansia intensa. Questa condizione viene spesso definita come "derealizzazione" o "depersonalizzazione", ovvero una sensazione di distacco dalla realtà o da se stessi.
Quando gli attacchi di panico si riducono o scompaiono, è possibile che rimangano strascichi sotto forma di ansia generalizzata o sintomi cognitivi come quelli che descrivono. Questo può dipendere dal fatto che il cervello resta in uno stato di allerta o ipervigilanza anche se non ci sono più attacchi acuti.
È anche possibile che si tratti di una forma di stress cronico che ha influenzato le sue capacità cognitive, o di un meccanismo di difesa che la mente ha messo in atto per proteggersi da ulteriori episodi di ansia. In alcuni casi, questi sintomi possono essere collegati a disturbi dell'umore, come la depressione, o livelli elevati di ansia persistente.
Per comprendere meglio l'origine di questi sintomi e intervenire in modo efficace, sarebbe utile e consigliato approfondirli con uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
I sintomi che descrivono, come il senso di intontimento, la difficoltà di concentrazione e la sensazione di "testa vuota", sono piuttosto comuni in chi ha vissuto episodi di attacchi di panico e ansia intensa. Questa condizione viene spesso definita come "derealizzazione" o "depersonalizzazione", ovvero una sensazione di distacco dalla realtà o da se stessi.
Quando gli attacchi di panico si riducono o scompaiono, è possibile che rimangano strascichi sotto forma di ansia generalizzata o sintomi cognitivi come quelli che descrivono. Questo può dipendere dal fatto che il cervello resta in uno stato di allerta o ipervigilanza anche se non ci sono più attacchi acuti.
È anche possibile che si tratti di una forma di stress cronico che ha influenzato le sue capacità cognitive, o di un meccanismo di difesa che la mente ha messo in atto per proteggersi da ulteriori episodi di ansia. In alcuni casi, questi sintomi possono essere collegati a disturbi dell'umore, come la depressione, o livelli elevati di ansia persistente.
Per comprendere meglio l'origine di questi sintomi e intervenire in modo efficace, sarebbe utile e consigliato approfondirli con uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buonasera, grazie per aver condiviso la sua esperienza.
Il senso di "testa vuota" e la difficoltà di concentrazione possono derivare da una risposta continua dello stato di allerta del sistema nervoso, che rimane attivo anche quando non ci sono fattori esterni di stress immediato. Questo può portare a una sorta di "fuga" mentale, dove la mente si sente stanca o incapace di reagire in modo adeguato agli stimoli, come se fosse costantemente in modalità di difesa.
È importante affrontare questi sintomi con l’aiuto di un professionista per esplorare a fondo le cause sottostanti e trovare delle strategie per gestirli.
Le consiglio di cercare supporto professionale per capire meglio la causa di questi sintomi e per sviluppare un piano terapeutico mirato. In ogni caso, è importante ricordare che questi sintomi sono trattabili, e con il giusto supporto è possibile riprendere il controllo e migliorare la qualità della vita.
Rimango a disposizione per qualsiasi altra domanda o chiarimento.
Il senso di "testa vuota" e la difficoltà di concentrazione possono derivare da una risposta continua dello stato di allerta del sistema nervoso, che rimane attivo anche quando non ci sono fattori esterni di stress immediato. Questo può portare a una sorta di "fuga" mentale, dove la mente si sente stanca o incapace di reagire in modo adeguato agli stimoli, come se fosse costantemente in modalità di difesa.
È importante affrontare questi sintomi con l’aiuto di un professionista per esplorare a fondo le cause sottostanti e trovare delle strategie per gestirli.
Le consiglio di cercare supporto professionale per capire meglio la causa di questi sintomi e per sviluppare un piano terapeutico mirato. In ogni caso, è importante ricordare che questi sintomi sono trattabili, e con il giusto supporto è possibile riprendere il controllo e migliorare la qualità della vita.
Rimango a disposizione per qualsiasi altra domanda o chiarimento.
Buonasera,
da quanto descrive, i sintomi che avverte potrebbero essere riconducibili a una forma di derealizzazione o depersonalizzazione, condizioni spesso associate all'ansia e agli attacchi di panico. Dopo episodi intensi di ansia, il cervello può entrare in uno stato di “ipercontrollo” o “difesa”, causando quella sensazione di distacco dalla realtà o difficoltà di concentrazione che sta sperimentando.
Il fatto che gli attacchi di panico siano diminuiti è un segnale positivo, ma il disagio che avverte ora può essere un residuo dell’ansia che il suo corpo e la sua mente non hanno ancora del tutto elaborato. Un percorso di psicoterapia può aiutarla a comprendere meglio questi meccanismi e a sviluppare strategie per ridurre questa sensazione di intontimento, riportando la mente a uno stato di maggiore presenza e lucidità.
Se lo desidera, posso aiutarla a lavorare su questi aspetti per ritrovare un maggiore benessere.
da quanto descrive, i sintomi che avverte potrebbero essere riconducibili a una forma di derealizzazione o depersonalizzazione, condizioni spesso associate all'ansia e agli attacchi di panico. Dopo episodi intensi di ansia, il cervello può entrare in uno stato di “ipercontrollo” o “difesa”, causando quella sensazione di distacco dalla realtà o difficoltà di concentrazione che sta sperimentando.
Il fatto che gli attacchi di panico siano diminuiti è un segnale positivo, ma il disagio che avverte ora può essere un residuo dell’ansia che il suo corpo e la sua mente non hanno ancora del tutto elaborato. Un percorso di psicoterapia può aiutarla a comprendere meglio questi meccanismi e a sviluppare strategie per ridurre questa sensazione di intontimento, riportando la mente a uno stato di maggiore presenza e lucidità.
Se lo desidera, posso aiutarla a lavorare su questi aspetti per ritrovare un maggiore benessere.
Gli attacchi di panico sono scomparsi, e come lei stesso riferisce, ha trovato un modo per compensare. Tuttavia, il vero obiettivo non è semplicemente farli scomparire, ma risolverli e curarli in modo strutturato. Per questo, sarebbe importante intraprendere un percorso con uno/a psicoterapeuta specializzato/a nel trattamento del disturbo di panico e delle problematiche ad esso correlate. Un caro saluto
Buonasera, sono il Dott. Dario Antonio Palermo, psicologo e sessuologo clinico.
I sintomi che descrive come l'intontimento, difficoltà di concentrazione, senso di mente “bloccata”, possono essere legati a uno stato ansioso persistente, anche in assenza di attacchi di panico evidenti. Spesso il corpo può “disattivarsi” come forma di difesa, lasciando una sensazione di distacco o confusione mentale.
Sarebbe utile approfondire in un contesto protetto questi vissuti per capirne l’origine e trovare insieme strategie di gestione.
Resto a disposizione per ogni chiarimento.
Cordiali saluti.
I sintomi che descrive come l'intontimento, difficoltà di concentrazione, senso di mente “bloccata”, possono essere legati a uno stato ansioso persistente, anche in assenza di attacchi di panico evidenti. Spesso il corpo può “disattivarsi” come forma di difesa, lasciando una sensazione di distacco o confusione mentale.
Sarebbe utile approfondire in un contesto protetto questi vissuti per capirne l’origine e trovare insieme strategie di gestione.
Resto a disposizione per ogni chiarimento.
Cordiali saluti.
Grazie per aver condiviso con tanta chiarezza la tua esperienza.
I sintomi che descrivi, intontimento, difficoltà di concentrazione, sensazione di mente “spenta”, sono comuni in chi ha vissuto episodi intensi di ansia o panico. Spesso rappresentano una forma di ipercontrollo o ipervigilanza, come se la mente restasse in uno stato di “difesa”, anche in assenza di pericolo.
È una risposta del sistema nervoso che, per proteggerti dagli attacchi, ha finito per appiattire anche le percezioni e le emozioni, lasciandoti in uno stato di sospensione.
Questa condizione può essere affrontata efficacemente con un percorso psicoterapeutico mirato, che aiuti gradualmente la mente a riattivarsi in modo naturale
I sintomi che descrivi, intontimento, difficoltà di concentrazione, sensazione di mente “spenta”, sono comuni in chi ha vissuto episodi intensi di ansia o panico. Spesso rappresentano una forma di ipercontrollo o ipervigilanza, come se la mente restasse in uno stato di “difesa”, anche in assenza di pericolo.
È una risposta del sistema nervoso che, per proteggerti dagli attacchi, ha finito per appiattire anche le percezioni e le emozioni, lasciandoti in uno stato di sospensione.
Questa condizione può essere affrontata efficacemente con un percorso psicoterapeutico mirato, che aiuti gradualmente la mente a riattivarsi in modo naturale
Buongiorno, ciò che lei descrive potrebbero essere manifestazioni di panico e ansia. Ha mai intrapreso un percorso di sostegno psicologico ? Se non lo avesse ancora fatto la invito a prenderlo in considerazione nel caso non esiti a contattarmi
Gli attacchi di panico si manifestano in modo improvviso e intenso. La frequenza e la gravità dei sintomi può cambiare nel corso del tempo e a seconda delle situazioni.
Può capitare che vi siano persone che provano attacchi meno frequenti e più intensi, mentre altre posso avere attacchi più frequenti ma con sintomi più leggeri. È possibile che dopo aver vissuto attacchi di panico, la mente resti in uno stato di allerta o affaticamento. Pertanto si potrebbe manifestare, ad esempio, confusione e difficoltà di concentrazione. Questo perché vengono "trattenuti" i ricordi di quell'esperienza. È importante ascoltare questi segnali e comprenderne l'aspetto psicologico
Può capitare che vi siano persone che provano attacchi meno frequenti e più intensi, mentre altre posso avere attacchi più frequenti ma con sintomi più leggeri. È possibile che dopo aver vissuto attacchi di panico, la mente resti in uno stato di allerta o affaticamento. Pertanto si potrebbe manifestare, ad esempio, confusione e difficoltà di concentrazione. Questo perché vengono "trattenuti" i ricordi di quell'esperienza. È importante ascoltare questi segnali e comprenderne l'aspetto psicologico
Buonasera, grazie per aver condiviso la sua esperienza. I sintomi che descrive, come senso di intontimento, difficoltà di concentrazione e sensazione di "testa vuota", sono spesso associati a stati di ansia persistente o a forme di stress post-attacco di panico. Possono rappresentare una risposta del corpo e della mente a esperienze traumatiche vissute, anche se gli attacchi si sono ridotti o scomparsi. Un percorso psicologico mirato può aiutarla a comprendere meglio questi sintomi, a gestirli efficacemente e a recuperare una maggiore serenità mentale. Se vuole, possiamo approfondire insieme la sua situazione e trovare la strada più adatta per il suo benessere.
Dott.ssa Valentina Emma Morelato
Ricevo a Rovigo e online
Dott.ssa Valentina Emma Morelato
Ricevo a Rovigo e online
Buongiorno, mi chiedevo se in questo periodo di remissione dei sintomi associati all'attacco di panico fosse stata iniziata anche una terapia farmacologica oppure no
Buongiorno, grazie per aver condiviso ciò che sta vivendo. Quello che descrive potrebbe essere visto come una sorta di “traccia” che il suo corpo e la sua mente hanno lasciato dopo aver vissuto periodi di ansia intensa. Non è raro che, una volta spariti gli episodi più acuti, resti una sensazione di rallentamento, come se la mente facesse più fatica ad accendersi. Può essere utile domandarsi se questi vissuti abbiano un legame con momenti della sua vita in cui ha dovuto gestire pressioni, aspettative o tensioni con persone per lei importanti. A volte il corpo si porta dietro una memoria di quelle esperienze. Tuttavia di solito, questi sintomi non hanno una sola causa e un percorso psicologico può aiutare a rimettere ordine e a ritrovare più chiarezza e presenza.
Saluti
Saluti
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