Buona sera,Sono sempre stata una persona pessimista ma ultimamente noto che a questo pessimismo cr

25 risposte
Buona sera,
Sono sempre stata una persona pessimista ma ultimamente noto che a questo pessimismo cronico si aggiunge un bel po d'ansia e molta paura. Soprattutto nell ultimo periodo mi hanno trovato un virus infettivo (hpv) e non faccio altro che leggere controindicazioni, complicazioni e stare male. Ho 20 anni e ho il pensiero fisso delle visite, delle controindicazioni. Ho un ragazzo dolcissimo che in tutti i modi cerca di starmi vicino. Ma le mie ansie prendono il sopravvento. Ogni secondo felice riesco a rovinarlo con qualche pensiero negativo, anche perché ogni volta che sto bene si prospetta un problema nuovo. Ho mollato l università per l'ansia degli esami e del cambiamento e non sono partita per le vacanze per paura di un attentato. Non so se ho bisogno di uno psicologo o esistono dritte per vivere senza ansia. La vita è fatta di traumi e sofferenze e sento che da sola non riuscirei mai a reagire.
Buongiorno, capisco come l'esito dell'esame abbia amplificato l'ansia e le paure da cui una difficoltà poi a gestirle e il chiedere aiuto. Non deve essere facile questo periodo. Sta mostrando comunque molto coraggio nel parlarne e nel chiedersi se rivolgersi ad uno psicologo. Altro aspetto positivo che la caratterizza è l'avere una relazione con un ragazzo che la ama e a cui anche lei dà attenzioni e amore, pur nella difficoltà del momento. Le consiglio comunque di seguire quell'istinto che la mossa a chiedersi se intraprendere un percorso psicologico, così che le difficoltà che vive non invadano ancora la sua vita e possa trovare il modo di gestirle e recuperare serenità e una progettualità. Le faccio i miei migliori auguri! Dott.ssa Colucci

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Salve, ci sono momenti nella vita in cui tutto sembra difficile e non si vedono soluzioni possibili all'orizzonte. Nel suo caso, mi sembra di capire, questo pessimismo ce l'ha da sempre, ma in questo momento è diventato paralizzante tanto da impedirle di continuare gli studi, di vivere in maniera serena la storia con il suo ragazzo e la vita in generale. Purtroppo l'ansia non può essere eliminata, è un dispositivo fisiologico che ha una funzione adattiva per l’individuo, lo aiuta cioè a sopravvivere, ad adattarsi meglio al proprio ambiente e ad evitare possibili pericoli. Quando, però, l'ansia aumenta in maniera eccessiva e la persona rimane costantemente in stato di allerta, diventa un problema. Il forte stato di tensione che ne deriva spinge ad evitare tutte le situazioni che sono viste come fonte di ansia e di stress, con il risultato di un impoverimento graduale della propria esistenza sotto diversi punti di vista. In queste situazioni è consigliabile una psicoterapia, non solo per imparare a gestire l'ansia ma anche per imparare a vivere senza la sua pressione costante. Non esiti a contattarmi per qualunque ulteriore informazione o richiesta. Le auguro di cuore di risolvere.
Buonasera, le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Molti sono gli aspetti da approfondire: quali sono ad esempio i traumi e le sofferenze di cui parla? Quali sono i problemi che gli si prospettano? In poche righe ha descritto un quadro di malessere e di disagio, che spazia dall'ambito ansioso (ansia e paura) a quello depressivo (pessimismo cronico) all'esistenza di traumi. Le suggerisco di rivolgersi ad uno specialista con il quale approfondire tutte queste difficoltà e sofferenze. Cordiali Saluti. Dr.ssa Delle Fave Alessandra
Buongiorno,
Sicuramente quanto descrive non può che essere fonte di sofferenza, a volte sembra che delle situazioni diverse tra l'altro avvengano tutte insieme e questo ci fa perdere quella bussola che normalmente utilizziamo per orientarci ed agire.
Si descrive come una persona che ha sempre teso al pessimismo, a vedere tutto negativo e a vedere gli esiti "catastrofici". Tuttavia ora quest'ansia intensa la blocca e fa sì che come unica strategia per gestirla lei usi l'evitamento, che però se usato in maniera così massiccia ed esclusiva non può portare a nulla di funzionale a lungo termine, in quanto impoverisce la nostra esperienza favorendo un ritiro.
Tengo inoltre a precisare che l'ansia non può essere eliminata (a differenza del panico!), in quanto è un'emozione con un correlato fisiologico per l'essere umano adattivo e utile alla "sopravvivenza", in quanto ci mette in allerta su un POSSIBILE (e non certo!) pericolo. Tuttavia quando i normali livelli vengono aumentati a dismisura il rischio è che ogni stimolo fa scattare in noi l'allerta e la sensazione di pericolo, e questo è disfunzionale.
Di sicuro penso che sarebbe per lei utile pensare all'ipotesi di rivolgersi a uno PSICOTERAPEUTA che possa insegnarle a gestire l'ansia e i suoi correlati anche fisici-corporei, andando anche un po' più a fondo sull'origine di questo tratto ansioso che si riconosce da sempre.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento o richiesta.
Dott.ssa E. Parise
Essere una persona pessimista a 20 anni ci dà già l'idea di una persona che ha vissuto esperienze di sofferenza, lei infatti fa riferimento a "traumi e sofferenze", oggi che è sopraggiunto un nuovo evento che è l'infezione da HPV è come se si fosse aggiunta la goccia che fa traboccare il vaso. Dal solo pessimismo è passata ad agire le sue paure tagliandosi fuori dai suoi progetti ( università, vacanza e chissà che altro) chiudendosi nelle sue preoccupazioni che occupano tutto il suo spazio mentale. Questi suoi sintomi e comportamenti fanno pensare ad una sindrome depressiva-ansiosa e ai miei pazienti dico sempre che non dobbiamo preoccuparci dei nostri problemi, ma che dobbiamo occuparci dei nostri problemi per risolverli. Le consiglio caldamente quindi, di occuparsi attivamente dell'infezione da HPV e di contattare al più presto uno psicoterapeuta che possa aiutarla ad uscire da questo stato di grande malessere.
Gentilissima utente
dalle difficoltà che leggo sento di consigliarle un incontro con uno psicologo per valutare le diverse possibilità che esistono nell’elaborare gli eventi inaspettati della vita
Buongiorno, l'ansia è un segnale ben preciso, comunica un messaggio diverso da soggetto a soggetto. Tale ragione rende necessario l'aiuto di un professionista per indagarne le cause. Altra possibilità è che l'ansia ostacoli la propria vita, nel suo caso la porta a rinunciare alla vacanza o restringere il campo delle opportunità come abbandonare l'università. Andarne a parlare con uno psicoterapeuta è un primo passo.
Cordialmente
Daniela Russo
Buongiorno,credo che la risposta l'abbia già data da se,quando dice che da sola,non ce la farebbe mai.Inoltre non esistono ricette per star bene.La vita è un continuo esame e farsi aiutare potrebbe significare,lo dico veramente,a riprendere gli studi,etc.e a impedire atti di auto- sabotaggio delle sue risorse.In bocca al lupo !!
Buonasera, leggere il suo messaggio mi suscita molta tenerezza. Dalle sue parole, soprattutto dall'ultima frase che scrive, è abbastanza evidente che intimamente ha già maturato la consapevolezza di dover chiedere aiuto. A volte può essere molto difficile riuscire a fare un primo passo, anche se verso un miglioramento. Il cambiamento, i nuovi inizi, e il prendere decisioni, di qualsiasi tipo, possono fare molta paura, ma sono passi necessari per poter conquistare e riconquistare la propria vita. La paura di per se non è nociva, è un emozione e come tale va accolta. E' importante però che sia la persona a vivere la paura, e non il contrario. Le auguro sinceramente di riuscire a spezzare questa catena. Un saluto,
Dott.ssa Federica Miccichè
Gentile signorina, non esiti, si faccia aiutare a superare questo 'blocco' le sue ansie e paure la stanno fermando...rifletta....una psicoterapia la potrebbe aiutare senza avere controindicazioni...., riuscirebbe ad esplorare il suo vissuto e riprendere in mano la sua vita.
Cordialmente.
Buongiorno, mi colpisce molto la Sua frase se "esistono delle dritte per vivere senza ansia". In realtà sì, esistono delle "dritte", ma ognuno si costruisce le sue e non tanto per garantirsi una vita senza ansia, ma per garantirsi una vita piena in cui si possano affrontare i momenti belli e quelli più difficili. Provi a vedere in quest'ultima diagnosi, che tanto l'ha preoccupata, lo spunto per intraprendere un percorso di psicoterapia... Creda avrà solo da beneficiare a conoscersi meglio e trovare le radici di questo pessimismo che la sta accompagnando e ostacolando. Ha già individuato un valido alleato nel suo fidanzato in questo percorso... un valido professionista potrebbe dare il suo contributo a farla stare meglio! In bocca al lupo!
Buongiorno. Nel suo racconto mi colpisce molto il vissuto di ansia e la sua giovane età. Non comprendo se l'ansia è arrivata con la scoperta del virus o se c' era già prima visto che parla di abbandono dell' università.
Sicuramente un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla dapprima a trovare strategie per gestire meglio queste ansie e per affrontare tutte le prove della vita e a seguire un percorso la potrebbe aiutare a capire da dove arrivano queste ansie, capire quale evento, trauma, le ha scatenate.
È difficile e limitante convivere con l'ansia, si riapropri delle sue risorse per ritornare a vivere al meglio i suoi 20 anni.
Buonasera. Il suo stato di salute la ha attivato sintomi di ansia (preoccupazioni per la salute, stato di allarme diffuso) e di tristezza (che lei identifica come pessimismo). Sarebbe opportuno data anche la sua giovane età , di evitare la cronicizzazione di questa sintomatologia .
La psicoterapia la aiuterebbe certamente. Resto a disposizione per qualisasi chiarimento.
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Buonasera, purtroppo non esistono "dritte" per vivere senza ansia ma col tempo si può imparare a gestire. Bisognerebbe comprendere l'origine del sintomo ansioso e capire quale significato assuma nella vita della persona che ne soffre. Qualora il malessere diventi importante, sarebbe auspicabile rivolgersi ad uno psicoterapeuta per una valutazione generale e per definire il percorso più adeguato. Magari provi a farsi consigliare dal suo medico di base per un eventuale contatto utile. Cordiali Saluti.
Salve. Da quello che scrive i suoi sintomi si collocano sul versante sia psicologico che corporeo. Del resto lei è molto giovane e mi sembra che sia anche molto lucida nella sua analisi.Sta prendendo in considerazione l'idea di farsi aiutare e la incoraggio vivamente a fare il passo. Troverà certamente sollievo. Purtroppo credo che non ci siano"dritte" nè scorciatoie per affrontare quello che la mette profondamente a disagio.
rimango disponibile per qualsiasi ulteriore chiarimento.Cordiali Saluti.Dottor Emanuele Grilli
Buongiorno, il suo malessere è compatibile con diagnosi di stato ansioso-depressivo e potrebbe trarre notevole giovamento da terapia farmacologica associata a psicoterapia.
La saluto cordialmente e resto a disposizione, Maurizio Luppi.
Salve, nella sua domanda traspare un grande pessimismo, paura delle malattie e un ansia che addirittura le ha fatto abbandonare l'università, per non sopportane l'ansia nel dover fare gli esami. Lei è molto giovane ed è nel pieno periodo adolescenziale e sicuramente come tutte noi siamo colmi di risorse che dobbiamo mettere in atto, maggiormente lei che ha 20 anni quindi deve riprendere in mano la sua vita. Quindi per non fermarsi deve farsi aiutare, sia con una cura farmacologica che psicologica, eseguire un lavoro psicoterapeutico per lei in questo momento è fondamentale soprattutto elaborare le cause del suo malessere, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Non esistono dritte per vivere senza ansia. Le sarebbe utile un percorso di psicoterapia.
Il pessimismo è collegato in molti studi a sintomi ansioso depressivi.
Si rivolga a un collega possibilmente a orientamento cognitivo comportamentale.
cordialmente
Buongiorno, si tranquillizzi, rivolgendosi ad un bravo psicoterapeuta potrà comprendere l'origine delle sue ansie e paure, comprendere meglio come gestirle e finalmente superarle.
Le auguro il meglio, Dott. Andrea De Simone
Gent.ma paziente, credo potrebbe esserle molto utile un lavoro psicoterapeutico in cui potersi conoscere a fondo e poter anche apprendere le cause dei suoi problemi. Una parte cognitivo-comportamentale potrà aiutarla a gestire le sue emozioni e modificare i pensieri automatici disfunzionali che condizionano la sua esperienza del mondo.
Gentile ragazza, le difficoltà che espone sembrano comprensibilmente portarle una sofferenza importante e hanno determinato un graduale restringimento delle sue aree di esplorazione nella vita. Come lei scrive, ad esempio, ha abbandonato l'università e rinunciato alle vacanze estive pur di non affrontare pensieri e affetti dolorosi. Al contempo, lei sembra possedere risorse positive, come la relazione con il suo partner, che possono fungere da rete di supporto per lei. Inoltre, la sua giovane età e la fase di vita soggetta per sua natura a grandi evoluzioni, fanno propendere per la possibilità di poter raggiungere cambiamenti importanti nel suo modo di affrontare le esperienze. Le suggerirei per questo di considerare la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia, per riuscire a vivere con maggiore serenità e minore ansia le esperienze della sua vita. Cordialmente, Dott.ssa Salustri
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Buongiorno, lei è molto giovane e intraprendere una psicoterapia la potrà certamente aiutare ad affrontare questo momento di pessimismo, le " dritte" non servono ma piuttosto vivere con serenità ciò che la vita presenta riducendo lo stato d'ansia che la sovrasta. Un cordiale saluto Dott. Clorinda Cantarini
Salve, l'unica ''dritta'' o scorciatoia da seguire è quella di intraprendere un percorso insieme ad un professionista, le consiglio di rivolgersi ad uno di essi per poter superare insieme questi suoi timori.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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