Sto vivendo beh direi ormai da tutta la vita una situazione molto difficile con una madre sociopatic

17 risposte
Sto vivendo beh direi ormai da tutta la vita una situazione molto difficile con una madre sociopatica un padre assente e sociopatico ora defunto e la madre di cui vi parlavo attualmente sposata con un altro sociopatico che mi sta creando molti problemi per la sua assurda gelosia perché non vuole che io abbia rapporti con la mia madre e sono tutte e due perseguitanti e violenti nei miei confronti sto soffrendo e su una fase molto complicata in questo momento sono stata consigliata e sto prendendo anche dei farmaci... So che l'unico modo per risolvere questa situazione è il no contact premetto che io vivo già da sola ma c'è stato ci sono stati degli ultimi eventi in cui mia madre con il marito addirittura vengono a cercarmi beh un po' complicato ora spiegarlo comunque sono molto violenti nei miei confronti anche mia madre soprattutto alza le mani e mi dice che è sempre tutto per colpa mia ma non so cosa sia colpa mia perché lei poi comunque non me lo dice insomma la storia è lunga ma io non ce la faccio più il problema è che qualche volta loro mi aiutano economicamente Io lavoro e sono quasi indipendente completamente però ho ancora bisogno di quel piccolo aiuto in un momento difficile perché purtroppo il mio lavoro non mi fa guadagnare tantissimo però so che non voglio più vedere queste persone non voglio più che il marito di mia madre dopo aver passato tutto quello che ho passato con l'assenza di mio padre non voglio subire il karma di questa persona voglio che questa persona si allontani dalla mia vita perché io non ho ancora detto che ho fatto a lungo psicoterapia per cercare di trovare una mia identità e un mio cammino personale e credo anche con un discreto successo visto il punto di partenza con una madre sociopatica ho bisogno di aiuto... Qualche consiglio?
Salve,
la sua storia è molto confusa, quindi presumo anche lei.
Il termine Sociopatico lo usa con cognizione? nel senso è una diagnosi sua o una diagnosi di un medico?
La cosa cambierebbe.
Inoltre non capisco davvero la sua domanda.
Qualche consiglio riguardo cosa?
Se è riguardo al da farsi ed è veritiero il fatto che lei ha a che fare con soggetti sociopatici ( in psicologia questo termine è in disuso da anni) ovviamente il consiglio è quello di allontanarsi.
Mi chiedo anche la sua psicoterapia continua?
Il successo della sua terapia spero possa valutarlo nel suo benessere quotidiano, sicuramente questo messaggio mi fa avere dei dubbi su quanto lei sia serena.
Mi spiace non poterle essere più di aiuto di così.
Un saluto.

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Salve, la sua é una situazione al limite dello stalkeraggio. Si rivolga a qualche Centro di aiuto antistalking, o vada dalla polizia.
"Onora il padre e la madre" non sempre funziona.
Un caro saluto
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, sembra una situazione angosciante. Pone però un dilemma senza soluzione nel momento in cui comunica di avere ancora bisogno di loro economicamente. L'unica cosa da fare, a giudicare dalla sofferenza che esprime, sarebbe quella di tagliare i ponti (anche con qualche dispositivo "legale") ma da quello che ha scritto non sembra una strada percorribile fino a quando continuerà a necessitare del loro supporto economico. Sembra una forma di ricatto.
Gentile utente, qualora sia presente questo dolore e subisca comportamento così disorganizzati e patologici bisogna difendersi e tutelarsi . Non c’è tutela senza una rielaborazione del senso e del dolore ( si faccia aiutare) . Imparerà a proteggersi sottrarsi e riparare .
Un caro saluto
Buonasera, mi dispiace profondamente leggere tutto questo dolore. Penso che per lei sia difficile creare una barriera sicura fra sé e chi le provoca del male. Visto che ha fatto un bel percorso con ottimi risultati, perché non contatta nuovamente chi l'ha seguita?
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, dovremmo analizzare bene il termine sociopatico e verificarne il corretto uso nella sua storia. Tuttavia lei ci parla di gravi comportamenti da parte di due adulti con episodi di violenza che non possono certo essere tollerati e giustificati per il legame parentale e ancora meno per aiuti economici di cui lei talvolta ha bisogno. Le consiglio fortemente di rivolgersi a un centro di ascolto per valutare la situazione e prendere immediati provvedimenti al fine di mettere in sicurezza fisica e psicologica se stessa. Non esiti. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, dalle sue parole è evidente che abbia bisogno di aiuto per non dover affrontare da sola la situazione, sia dal punto di vista psicologico che dal punto di vista personale e sociale. Gli strascichi della sua storia continuano a condizionarla nella vita presente, per cui il mio consiglio è di continuare o riprendere il lavoro terapeutico da lei intrapreso al fine di sviluppare maggiori strumenti per proteggersi e raggiungere una piena autonomia. Le auguro di uscire da questa situazione. Cari saluti. Dott.ssa Elisa Siri
Gentile utente, il suo racconto mi ha lasciato molto perplessa, con molti dubbi e interrogativi a partire dal termine sociopatico che lei usa con leggerezza per descrivere sua madre e il suo compagno. È un termine molto forte, li descrive come “perseguitanti e violenti nei miei confronti” e non le è venuto mai in mente di denunciarli? Inoltre dice: “che qualche volta loro mi aiutano economicamente” ma il gioco non vale la candela. Senta, se è vero come dice che ha fatto a lungo psicoterapia, le consiglio di riprenderla subito, per farsi aiutare a capire cosa è meglio per lei in questo momento…
Cordiali saluti
Buongiorno, mi spiace molto per la situazione che riporta, soprattutto perchè sento dalle sue parole che il suo passato la condiziona ancora molto e non le rende possibile una vita pienamente indipendente da sua madre e dal suo compagno, forse non solo per l'aspetto economico. Ritengo utile rivolgersi nuovamente ad un terapeuta in modo da sentirsi supportata nel fuoriuscire da una situazione per lei potenzialmente pericolosa sia a livello fisico che psicologico. Cordialmente, dott.ssa Silvia Calanchi
Una problematica relazionale è senz'altro più delicata e difficile da risolvere/migliorare quando c'è una dipendenza economica che nel suo caso fortunatamente non è forte. Esistono comunque le tecniche psicodrammatiche della terapia della Gestalt che sono molto efficaci nel risolvere i problemi di relazione. Potrebbe tentarle anche se una dipendenza economica potrebbe diminuirne l'efficacia; molto potrebbe dipendere anche da lei e dai contenuti espressi dallo psicoterapeuta nei colloqui.
Buonasera,
è probabile che si rivolga ancora a degli specialisti perché la situazione che la circonda ancora non la fa vivere tranquilla. Potrebbe esser opportuno riprendere il cammino psicoterapico da dove lo aveva lasciato, al fine di poter trovare una maggiore serenità.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera, Il percorso di separazione per raggiungere la propria autonomia psichica e di vita è di per sé sempre dolorosa, la situazione famigliare che racconta la rende molto difficile. Provi a ricontattare la sua psicoterapeuta per affrontare questo momento in cui si sente perseguitata e maltrattata. Se continua a lavorare anche in terapia vedrà che la separazione mentale e affettiva dalla sua famiglia potrà realizzarsi.
Buon lavoro
Dott.ssa Cristina Villa
Sono d'accordo con i colleghi, cara utente. Bisogna trovare il modo e le strategie per proteggersi, sottrarsi e riparare. Investire per costruire gradualmente la sua autonomia, emotiva ed economica. Le consiglio di ricontatatre la nostra collega con cui si è trovata bene. In bocca al lupo. Cordialmente
Buongiorno,
percepisco una situazione molto complessa nel rapporto con i suoi genitori e anche poco protettiva.
Se percepisce o c'è una situazione di pericolo per la sua incolumità è importante che si rivolta ad un centro antiviolenza con cui potrà parlare, esporre il problema e capire quale può essere la strada migliore. I riferimenti dei centri antiviolenza li può trovare nel comune di appartenenza e il supporto è gratuito.
Se in questo momento non percepisce un pericolo per la propria vita può essere utile avvalersi di uno spazio di ascolto e supporto in cui comprendere come relazionarsi in questo periodo a sua madre e al compagno di sua madre in modo protettivo per lei.

Dott.ssa Federica Rubicondo
Salve, grazie per aver condiviso la sua esperienza così sofferta. Da quello che racconta avrebbe bisogno di un sostegno positivo per proseguire nella sua "cura", le consiglio, dunque, di continuare la sua psicoterapia allontanandosi da ciò che le crea sofferenza e trovando dentro di sé le risorse per rendersi completamente indipendente e libero.
Salve, dal suo racconto emerge quanta sofferenza e fatica ci sia nel suo rapporto con queste figure così disorganizzate e angoscianti per lei e quanto questo ostacoli la tranquillità della sua vita autonoma. Da quanto dice, il percorso terapeutico che ha fatto le è stato utile, potrebbe riflettere sulla possibilità di riprendere il percorso, in modo da potersi sostenere nel cammino autonomo che ha già intrapreso e trovare strategie di protezione.
un grande in bocca al lupo!
Un caro saluto

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