Sono una donna di 49 anni. Nel 2016 ho scoperto di avere il colesterolo a 229 e da lora seguo una di

25 risposte
Sono una donna di 49 anni. Nel 2016 ho scoperto di avere il colesterolo a 229 e da lora seguo una dieta ferrea e stanca attività fisica per normalizzarlo. Il colesterolo è tornato dopo alcuni mesi a 133. 20 giorni fa dalle analisi ho scoperto nuovamente colesterolo a 229 (HDL 80 e LDL 117) l'acido urico a 8. Purtroppo ho seguito negli ultimi mesi un'alimentazione altamente ipocalorica, povera di carboidrati e saltato la cena. Pasta e pane integrale non posso assumerli? Ho mangiato esclusivamente salmone, lenticchie e nasello ed eliminato carne, latte e uova, preferendo soia, seitan e tofu. Grazie.
Dott.ssa Francesca Meloni
Nutrizionista, Agopuntore, Omeopata
Città di Castello
Le consiglio di farsi seguire da un nutrizionista per individuare il percorso alimentare più idoneo alle sue condizioni di salute.
Cordialmente.

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Buongiorno, eliminare del tutto i carboidrati integrali di buona qualità è assolutamente controproducente in questa situazione, poiché elimina parzialmente una buona quota di fibra dalla sua alimentazione, che in questa condizione risulta essenziale. Le consiglio di farsi seguire da uno specialista in questo momento.
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Buongiorno,

Sono d'accordo con le risposte già date dai miei colleghi. Eliminare completamente i carboidrati a favore delle proteine, non valutando l'aspetto "porzione", può indurre in incremento dei livelli ematici di acido urico e di colesterolo. Le consiglio di affidarsi ad un Nutrizionista che elaborerà un piano alimentare personalizzato ed adatto alla sua condizione, volto ad evitare patologie come la gotta o un ulteriore innalzamento del colesterolo.

Un abbraccio,

Dott.ssa Chiara Spiezia
Dott. Roberto Cannataro
Nutrizionista
Cosenza
Non bisogna andare in "fai da te", come sembra dalla sua domanda, le lenticchie ad esempio non vanno utilizzate in caso di acido urico elevato.....
Dott.ssa Sara Altadonna
Nutrizionista
Milano
Buongiorno,
dunque dalla sua spiegazione non mi chiaro se la dieta è stata consegnata da un professionista o meno. In ogni caso le suggerisco di rivolgersi ad un nutrizionista o dietista che possa darle delle indicazioni più precise su come impostare una dieta adatta. Seguire una dieta ipocalorica e saltare i pasti non è sicuramente una buona soluzione : la vita di tutti i giorni richiede di essere energici e reattivi e con una dieta tale mancano i macronutrienti essenziali per arrivare a sera. Pasta, pane e carboidrati possono e devono essere assunti (anche in una dieta ipocalorica) poichè rappresentano la base della dieta mediterranea. L'eliminazione di categorie alimentari senza un motivo medico specifico può portare a carenze di nutrienti essenziali.
Le consiglio di rivedere tutta la dieta, in modo che possa essere sostenibile e adatta al suo stile di vita e soprattutto la possa aiutare a trovare una soluzione al suo problema.
Le mando un caro saluto,
Dott.ssa Sara Altadonna
Buonasera, eliminando l'apporto di carboidrati ed aumentato l'introito proteico può determinare un aumento dell'acido urico e del colesterolo se le proteine sono principalmente di origine animale! Le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista per un piano adatto alle sue esigenze! Resto a disposizione! Cordiali Saluti! Dott. Vincenzo Marzolla
Salve, sono d’accordo con quanto già detto dai miei colleghi, mai eliminare in maniera autonoma alimenti, perché potrebbe portare ad un peggioramento della sua situazione. Le consiglio quindi di rivolgersi ad uno specialista per elaborare un piano corretto per le sue esigenze! Resto a disposizione, dott.ssa Valentina Giacinti
Dott. Alex Barone
Dietista, Nutrizionista
Modena
Buongiorno,
Eliminare le principali fonti di carboidrati (e, se integrali, di fibra) dalla dieta - a favore delle fonti proteiche, magari anche abbastanza spesso di origine animale - può provocare alterazioni metaboliche momentanee come aumento del colesterolo LDL (e quindi totale) e dell'acido urico. Le consiglio di rivolgersi ad un dietista per farsi guidare nella costruzione di un modello alimentare davvero sano, equilibrato e gustoso, funzionale a migliorare il suo quadro. Se vuole io sono a sua completa disposizione, anche tramite percorsi online (ugualmente efficaci e validi rispetto alle visite in studio). Cordiali saluti, Dott. Barone Alex Dietista
buona sera, le consiglio di contattare un professionista
saluti
dott.ssa antelmi
Dr. Niccolò Fabbri
Nutrizionista, Dietista
Prato
Buonasera, innanzitutto vorrei rassicurarla sulla gravità che può avere un valore come 229 mg/dl di colesterolo totale: il valore di Cut-Off per del colesterolo totale è stato individuato a 200 mg/dl, ma questo non significa che lei avendo 229 mg/dl è a rischio vita. I fattori di rischio cardiovascolare (come, ad esempio, il colesterolo totale) sono molteplici, e aumentano fortemente il rischio in modo esponenziale soprattutto quando ad essere fuori scala sono in più di uno. Questo non significa che il colesterolo totale deve essere trascurato, significa che se lei ha un valore di colesterolo totale di 229 mg/dl non accompagnato da altri fattori di rischio può dormire tranquilla. Le consiglio di effettuare una visita specialistica per individuare la sua vera condizione di rischio, in modo da poter dare il giusto peso alle sue preoccupazioni ed evitando così di intraprendere diete ‘’fai da te’’ che prevedono di saltare i pasti o l’utilizzo solamente di alcuni tipi di alimenti, in quanto questo potrebbe danneggiarla molto più del colesterolo totale a 229 mg/dl.
Dott.ssa Giulia Valentini
Dietista, Nutrizionista
Albano Laziale
Buongiorno, io non mi allarmerei. Diciamo che un colesterolo aumentato potrebbe essere anche frutto dell'assunzione di carne rossa e alimenti grassi poco prima di sottoporsi al controllo ematico. Aggiungo inoltre il fatto che lei ha un HDL buono e l'LDL nella norma, quindi in realtà come rapporti saremmo nella norma. Le consiglio comunque di chiedere un parere al suo medico di base che conosce la sua storia clinica. Le auguro una buona giornata, cordiali saluti.
Dott.ssa Giulia Valentini
Buonasera, mi associo a quanto detto dai miei colleghi! A presto! Dott.ssa Eleonora Bruno
Dott.ssa Federica Ragona
Dietista, Nutrizionista
Reggio Calabria
Buongiorno, l'aumento di colesterolo ematico è senza dubbio condizionato dall'alimentazione che si segue. Per limitare l'ipercolesterolemia e le conseguenze che ne derivano è fondamentale seguire una dieta (che non vuol dire privazione di tutto, come è stato fatto con lei) che sia a ridotto contenuto di grassi saturi. Mi sento in dovere di consigliarle di farsi seguire da un dietista/nutrizionista così che possa indirizzarla verso una corretta alimentazione. Mangiare poco e male non fa altro che danneggiare il rapporto che lei ha con il suo corpo e la sua salute.
Per qualsiasi dubbio o informazione rimango a sua disposizione.
Dott.ssa Federica Ragona
Salve,
Consiglio di approcciare la situazione col suo medico.
Il colesterolo può dipendere da assunzioni alimentari e o da produzione epatica. Se elimina del tutto i grassi produrrà maggior colesterolo a livello epatico. Solitamente un rialzo del colesterolo può essere dato da iper eccesso di carboidrati o iperproduzione epatica. Consiglio di consultare un nutrizionista per migliorare la sua alimentazione e assumere un integratore appropriato. Se ha bisogno può contattarmi.
Saluti dott Carrara
Biologo nutrizionista e massaggi per il benessere
Dott. Leonardo Temperani
Dietista, Nutrizionista
Castiglione della Pescaia
Buongiorno, il colesterolo totale è di poco oltre i valori di riferimento, le LDL ("colesterolo cattivo") sono nella norma e le ("HDL") buoni quindi l'assetto lipidico va bene. In ogni caso le consiglio di affidarsi ad un professionista dell'alimentazione piuttosto che fare diete fai da te poiché sulla base di quello che riferisce si può mangiare molto meglio di così senza alterare il proprio rapporto con il cibo e avere dei benefici maggiori.
Dott.ssa Letizia Ferraro
Dietista, Nutrizionista
Pistoia
Non si arrenda ...chi si ferma è perduto !!! una soluzione si trova sempre ...basta parlarne insieme...sono diponibile anche on line !!!
Buonasera, le consiglio di rivolgersi ad uno specialista della nutrizione perchè imposti un piano alimentare che, considerando le sue preferenze alimentari, consenta la normalizzazione dei parametri ematici. La saluto cordialmente.
L'eliminazione di alcuni gruppi alimentari dalla dieta (in questo caso i carboidrati) è uno degli errori più comuni che si commettono, senza valutare l'aspetto "porzione" e frequenze.
Il colesterolo alto può dipendere da diversi fattori quali iperproduzione epatica o alimentazione scorretta.
Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista della nutrizione per avere una maggiore consapevolezza al riguardo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Fierro Giovanna
Dott.ssa Alessandra Misso
Dietista, Nutrizionista
Pescantina
Condivido con i colleghi l' importanza di un piano alimenatre strutturato con la pianificazione chiara di un obiettivo, essere troppo selettivi alle volte oltre a non essere utile diventa controproducente
Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
Sì, reintrodurre carboidrati integrali può aiutare a bilanciare la dieta. Ridurre eccessivamente i carboidrati può portare a squilibri metabolici e influire negativamente sui livelli di acido urico. Preferisca pane e pasta integrale, bilanciati con proteine magre e verdure.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Dott.ssa Arianna Davoli
Dietista, Nutrizionista
Reggio Emilia
Buongiorno!
Purtroppo una dieta povera di carboidrati, ALTAMENTE ipocalorica e saltare i pasti (nel tuo caso la cena) nel lungo termine non porta benefici al tuo stato di salute, e non è consigliata nemmeno per ridurre i valori di colesterolo ematico (nè l'acido urico)!!

Sicuramente ti sei impegnata a farlo con le migliori intenzioni senza sapere che nel lungo termine può essere controproducente.
Intanto una dieta povera di carboidrati è molto probabile abbia un apporto proteico sbilanciato (eccessivo: dieta iperproteica), e questo tipo di dieta non è consigliata dalle Linee Guida per migliorare i valori di colesterolo e di acido urico.
Inoltre, soprattutto nel caso di acido urico elevato, bisogna evitare i digiuni prolungati (e se necessario un calo ponderale, il calo deve essere molto graduale), perchè il digiuno aumenta la produzione di corpi chetonici, i quali riducono l'eliminazione dell'acido urico da parte dei reni, portando ad un peggioramento dei livelli di acido urico nel sangue (proprio come avvenuto nel tuo caso!).
Inoltre se non apportiamo regolarmente nutrienti al nostro corpo rischiamo di favorire un incremento delle purine, aggravando l'iperuricemia, oltre a rischiare alterazioni metaboliche e una riduzione del metabolismo basale.

Ti consiglio quindi di cercare di fare pasti regolari e bilanciati, senza far passare troppe ore tra un pasto e l'altro (sono importanti anche gli spuntini!) ed evitando i digiuni prolungati.
Anche la riduzione calorica dovrebbe essere moderata (sconsigliate le diete altamente ipocaloriche!), per favorire una perdita di peso graduale che non abbia effetti negativi sull'acido urico.

Per strutturare meglio un'alimentazione bilanciata, studiata e specifica per migliorare il tuo stato di salute ed i valori ematici e per garantirti il corretto apporto calorico e di tutti i nutrienti, ti consiglio di valutare la supervisione di un professionista (Dietista, Dietologo o Nutrizionista)

Spero di esserti stata d'aiuto!
Buona giornata :)
Salve, è importante creare delle abitudini SOSTENIBILI nel tempo, affinché il miglioramento dei parametri sia permanente nel tempo e per tali ragioni qualsiasi comportamento alimentare estremizzato è sconsigliato (dieta ferrea). Per fare ciò bisogna però affidarsi al Dietista che può guidare attraverso un lavoro personalizzato e all'educazione alimentare al miglioramento della salute generale da MANTENERE nel tempo. Sarebbe opportuno lavorare con un percorso alimentare flessibile, non prescrittivo. Rimango disponibile, Dott.ssa Alessandra Daidone Dietista
Vedo che ha seguito un regime alimentare rigoroso, ma i suoi recenti valori di colesterolo e acido urico evidenziano la necessità di una revisione della dieta. L'alimentazione ipocalorica e molto povera di carboidrati, se non bilanciata, può influire negativamente sul profilo lipidico e sul metabolismo, portando a un innalzamento dei livelli di colesterolo e acido urico.
È importante che la dieta sia equilibrata e comprenda una varietà di nutrienti, il consumo di pasta e pane integrale non è da escludere, anzi, i cereali integrali sono una buona fonte di fibre e possono aiutare a mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo. Le leguminose come lenticchie, seitan, tofu e pesce grasso come il salmone possono essere ottimi per il cuore, ma è fondamentale monitorare l'apporto di grassi saturi e purine, soprattutto se si è predisposti all'acido urico elevato.
Le consiglio di consultare un nutrizionista che possa personalizzare il suo piano alimentare, garantendo un apporto adeguato di carboidrati complessi, fibre e grassi salutari, ed evitando carenze nutrizionali.
Resto a disposizione
Dott.ssa Martina Rosati - Ricevo su Roma e Online
Dott.ssa Beatrice Pezzica
Dietista, Nutrizionista
Torino
Buongiorno,
Sarebbe utile vedere il valore dei trigliceridi anche, per completare il profilo lipidico e capire se l'aumento del colesterolo derivi effettivamente dalla dieta. Se nell'ultimo periodo ha seguito un'alimentazione ipocalorica e ipoglucidica sicuramente ha assunto alta quantità di proteine, che potrebbe spiegare l'aumento di acido urico.
Le consiglierei di tornare a una dieta a stampo mediterraneo quindi con pasta e pane nelle giuste quantità, magari integrali e ridurre alimenti animali e ricchi di purine.

Cordialmente,
Dott.ssa Beatrice Pezzica
Dott. Luca Harter
Nutrizionista, Dietista
Napoli
Gentilissima, mi permetto di dire che la sua storia è l'esempio di come spesso diete non personalizzate del tutto possano essere più dannose che benefiche. Quello che verosimilmente è successo è che la dieta troppo restrittiva che segue ha fatto sì che aumentasse la produzione endogena di colesterolo e di corpi chetonici che hanno effetto sull'aumento dell'acido urico. La sua alimentazione andrebbe modulata in maniera più omogenea distribuendo i nutrienti in percentuali più corrette. Sicuramente i digiuni prolungati andrebbero evitati. Sarò lieto di aiutarla qualora volesse. Saluti Dott. Luca Harter

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