Con una corretta alimentazione, eliminando completamente le carni rosse, insaccati e salumi in gener
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Con una corretta alimentazione, eliminando completamente le carni rosse, insaccati e salumi in generale, quanto tempo occorre per far ritornare i valori dell'uricemia nei limiti corretti, avendo come riferimento dalle analisi 9.5 dell'acido urico? Grazie mille
Gentile paziente,
l’iperuricemia, ovvero l’elevata concentrazione di acido urico nel sangue (nel suo caso 9.5 mg/dL), può certamente essere influenzata dallo stile di vita, in particolare dalla dieta. Ridurre o eliminare del tutto le carni rosse, gli insaccati, i salumi, gli alcolici (in particolare la birra) e le bevande zuccherate può contribuire ad abbassare i livelli di uricemia nel tempo.
Tuttavia, è importante sottolineare che la sola modifica dell’alimentazione raramente è sufficiente a riportare i valori entro i limiti di normalità, soprattutto quando l’iperuricemia è significativa o persistente. Le cause dell’aumento dell’acido urico possono infatti essere sia intrinseche (ad esempio una predisposizione genetica, una ridotta escrezione renale di acido urico, condizioni metaboliche o comorbilità come ipertensione, insufficienza renale, sindrome metabolica) sia estrinseche (dieta, farmaci, consumo di alcol, ecc.).
Per questo motivo, nella maggior parte dei casi, è necessario instaurare una terapia ipouricemizzante, con farmaci come l’allopurinolo o il febuxostat, mirata a ridurre in modo controllato e progressivo i livelli sierici di acido urico, soprattutto se sono presenti manifestazioni cliniche (come artrite gottosa) o fattori di rischio per complicanze.
l’iperuricemia, ovvero l’elevata concentrazione di acido urico nel sangue (nel suo caso 9.5 mg/dL), può certamente essere influenzata dallo stile di vita, in particolare dalla dieta. Ridurre o eliminare del tutto le carni rosse, gli insaccati, i salumi, gli alcolici (in particolare la birra) e le bevande zuccherate può contribuire ad abbassare i livelli di uricemia nel tempo.
Tuttavia, è importante sottolineare che la sola modifica dell’alimentazione raramente è sufficiente a riportare i valori entro i limiti di normalità, soprattutto quando l’iperuricemia è significativa o persistente. Le cause dell’aumento dell’acido urico possono infatti essere sia intrinseche (ad esempio una predisposizione genetica, una ridotta escrezione renale di acido urico, condizioni metaboliche o comorbilità come ipertensione, insufficienza renale, sindrome metabolica) sia estrinseche (dieta, farmaci, consumo di alcol, ecc.).
Per questo motivo, nella maggior parte dei casi, è necessario instaurare una terapia ipouricemizzante, con farmaci come l’allopurinolo o il febuxostat, mirata a ridurre in modo controllato e progressivo i livelli sierici di acido urico, soprattutto se sono presenti manifestazioni cliniche (come artrite gottosa) o fattori di rischio per complicanze.
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