Soffro di male a tutte le articolazioni - definita " long covid " e' apparsa dopo aver subito 5 infe
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Soffro di male a tutte le articolazioni - definita " long covid " e' apparsa dopo aver subito 5 infezioni di Covid asintomatica - con 4 giorni di Deltacortene 25 e altrettanti a scalare mi scompare tutta la sintomatologia pero' sto bene circa un mese e poi ricominciano i dolori - pensavo di prendere Indometacina al posto del cortisone che ne pensa? Sono medico in pensione 82 anni e in piena forma senza patologie e senza allergie ,cuore sano pressione 120 non fumo e non bevo alcolici - assumo solo olpres- Amlodipina e Pariet no atiagreganti e no statine - attendo risposta grazie
Egregio Dottore, secondo da quanto emerge dagli articoli scientifici e quanto descrive, la sua sintomatologia articolare legata al Long Covid sembra rispondere bene al cortisone (Deltacortene), ma con una remissione temporanea, seguita da una ricomparsa dei dolori dopo circa un mese. L'Indometacina, come antinfiammatorio non steroideo (FANS), potrebbe avere un'azione analgesica e antinfiammatoria, ma con un profilo di sicurezza diverso rispetto al cortisone. Considerando la sua terapia attuale con Olpres (olmesartan + idroclorotiazide), Amlodipina e Pariet (rabeprazolo), sarebbe opportuno valutare attentamente il rischio di effetti collaterali, in particolare effetti Gastrointestinali (anche se già assume un inibitore di pompa come Pariet, il rischio di ulcere o sanguinamenti non è nullo).
La ritenzione idrica ed il possibile impatto sulla pressione arteriosa, sebbene la sua sia ben controllata ed un effetto renale, soprattutto in associazione con sartani e calcio-antagonisti. Il cortisone agisce su una componente infiammatoria più ampia e sistemica rispetto ai FANS, ed è possibile che il beneficio che avverte con il Deltacortene sia legato proprio a questo meccanismo. Se il dolore si ripresenta ciclicamente, potrebbe essere utile valutare con uno specialista una strategia di gestione a lungo termine che non si basi solo sulla terapia sintomatica ma che consideri anche eventuali trattamenti immunomodulanti o altre opzioni più mirate.
Se desidera provare un approccio alternativo al cortisone, sarebbe comunque prudente farlo sotto un ulteriore supervisione correlato ad un adeguato monitoraggio clinico. Cordialmente.
La ritenzione idrica ed il possibile impatto sulla pressione arteriosa, sebbene la sua sia ben controllata ed un effetto renale, soprattutto in associazione con sartani e calcio-antagonisti. Il cortisone agisce su una componente infiammatoria più ampia e sistemica rispetto ai FANS, ed è possibile che il beneficio che avverte con il Deltacortene sia legato proprio a questo meccanismo. Se il dolore si ripresenta ciclicamente, potrebbe essere utile valutare con uno specialista una strategia di gestione a lungo termine che non si basi solo sulla terapia sintomatica ma che consideri anche eventuali trattamenti immunomodulanti o altre opzioni più mirate.
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