buongiorno.una grande delusione sentimentale che e' ancora tanto grande anche se e' quasi un anno ch

34 risposte
buongiorno.una grande delusione sentimentale che e' ancora tanto grande anche se e' quasi un anno che ho avuto la forza di chiudere pur amando piu' di me stessa questa persona, nn libera. quindi sono anni che prima per scherzo poi dipendenza pura mi sono rivolta alle cartomanti e all'alcool. Dato che le cose erano poche anche il rapporto con mia figlia21anni e' andato in malora. Mi odia, universita' quando le pare, rabbiosa contro di me ed il mondo intero.
Buongiorno, dopo un anno quella relazione dolorosa continua a causare un dolore grande che la sta allontanando da una delle relazioni più importanti della sua vita, quella con sua figlia. Si e’ buttata nell’alcol per non sentire il dolore, e questa “scelta” non può che aggiungere sofferenza alla sofferenza. Ascolti il suo dolore e si faccia aiutare da uno psicoterapeuta, lo faccia prima di tutto per se stessa e conseguentemente per sua figlia. Ha fatto bene a lanciare questo appello, ma ora occorre partire da qui per lavorare per stare finalmente bene. Un caro saluto.

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Da quanto si evince dopo un periodo sentimentale molto difficile lei ha trovato una via di fuga nell'alcol e nel mondo dell'esoterico. Poichè la reazione a questa delusione amorosa è stata forte sicuramente è da capire se la fuga in mondi alternativi sono un abitudine davanti al dolore e alla difficoltà oppure no. Inoltre lamenta un rapporto difficile con sua figlia, che forse sta attraversando un periodo complesso . CI sarebbe tanto da domandarle in merito alle sue problematiche, ma credo che il punto di principale risalto sia quello che proprio ha tralasciato di approfondire e messo tra le righe, quasi a non dargli importanza. Ha scritto che ha una dipendenza pura. è in cura presso uno specialista? Sicuramente , se attualmente ha problemi con l'alcol le consiglio vivamente di rivolgersi ad uno psicologo , magari anche nella più vicina ASL,così che possa avere un aiuto integrato anche dal punto di vista farmacologico. Aiuti lei stessa e poi potrà aggiustare piano piano i suoi affetti.
La mancanza di un persona, il cosiddetto oggetto d' amore é devastante nella misura in cui questo oggetto viene cercato all' esterno quando in realtá dovrebbe averlo all' interno. La figura del terapeuta l' aiuterà a stare bene solo con se stesso senza cercare all' esterno supporti illusori di benessere come l' alcool o la cartomanzia. Auguri.
R.P.
Gentile utente, innanzi tutto mi sembra importante che abbia avuto la forza di chiudere un relazione distruttiva per la sua vita. Adesso sembra arrivato il momento di occuparsi di lei e dei suoi cari, provando a curare il suo dolore, il bisogno di essere amata, non più attraverso la lettura del futuro o lo stordimento dell'alcool ( tentativi di autocura sembra, ma purtroppo assai distruttivi) ma attraverso l' aiuto di uno psicoterapeuta che la accompagni ad incontrare le ragioni profonde della sua sofferenza. Le auguro ogni bene. Un caro saluto. Manuela Serra
Capisco perfettamente il suo dolore e apprezzo la sua consapevolezza: ammettere la propria dipendenza e le conseguenze dannose che crea nel nostro stile di relazione è già un primo passo verso l'uscita da quel tunnel entro il quale ci troviamo imprigionati. Ma non basta. Bisogna farsi aiutare da uno specialista.
A mio avviso per recuperare il rapporto con sua figlia ( perché questo secondo me è quello che lei sta chiedendo) dovrebbe innanzitutto affrontare un percorso psicoterapico che l’aiuti a superare le sue dipendenze e le dia maggior sicurezza e fiducia in se stessa (si anche la dipendenza affettiva è una dipendenza e va trattata alla stregua di quella dell’alcol). Perché la chiusura di una relazione amorosa è ancora così traumatica dopo un anno e ha ancora delle ripercussioni su se stessa e gli altri importanti per lei?
Buongiorno. Leggendo la sua ho avuto l'immagine visiva delle Matrioske: dentro un problema sembra esserci un altro problema, poi un altro ancora etc etc. Io credo che in questi casi sia bene rivolgersi a chi si occupa di diagnosi multiple (esistono alcuni servizi cosiddetti "doppia diagnosi") dove poter affrontare sia il tema dell'abuso di alcol sia il tema della fragilita' psicologica. Può eventualmente ricercare anche nel Ssn, in quanto non sembra, ma l'impegno e le forze da mettere in campo richiedono un tempo abbastanza lungo
Buongiorno, concordo con i colleghi che le hanno risposto. Occorrerebbe un trattamento psicoterapico, attraverso il quale potrà riacquisire un equilibrio ad oggi vacillante. Ha già la consapevolezza di aver bisogno di aiuto. Può rivolgersi al csm di sua pertinenza, ad altre strutture pubbliche convenzionate dal SSN o in alternativa ad uno specialista privato. Saluti
Salve, comprendo dal suo racconto le sue sofferenze e difficoltà che sembrano perdurare da molto tempo. Mi sembra che in lei ci sia un forte senso di impotenza che la porta a pensare di non poter incidere nella sua vita dandogli una direzione per lei funzionale; piuttosto tende a pensare ad un destino già tracciato e forse prevalentemente negativo. La forza che ha trovato per interrompere la relazione sentimentale ci parla delle sue risorse interne che, a mio parere, andrebbero sostenute e valorizzate. Le.consiglio a tal fine di rivolgersi ad uno psicoterapeuta e sono convinta che sarà di aiuto anche per il difficile rapporto con sua figlia.
Salve, leggendo attentamente la sua domanda posso capire che lei sia una personalità dipendente, prima da un uomo non libero che non le può dare ciò che desidera, poi alcool ed infine cartomante che inizialmente è iniziata per gioco poi è diventata una vera dipendenza. E' chiaro che sua figlia è preoccupata per lei ed esprime tale sentimento con la rabbia, forse invece di andare dalle chiromanti, persone che si approfittano guadagnando sulla debolezza altrui, persone senza scrupoli. Non ha pensato di farsi aiutare da un professionista come uno psicoterapeuta preparato, facendo un lavoro serio su di sè e cercando di risolvere la sua dipendenza? Cordiali saluti, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno, dal suo breve racconto emergono delle difficoltà a più livelli. Forse la più urgente in ordine di tempo è quella di staccarsi dalla dipendenza dall'alcool, per avere la lucidità necessaria per affrontare poi le altre problematiche. Per far questo può rivolgersi al sert della sua zona o anche a gruppi di autoaiuto come gli alcolisti anonimi.
Alla base di tutta questa serie di dipendenze (uomo occupato, cartomanti, alcool), però c'è la dipendenza affettiva, che è una difficoltà a vivere serenamente le relazioni e a prendersi cura di se stessi, ed è importante che faccia un percorso psicoterapeutico per ottenere un cambiamento efficace.
Coraggio, ritorni a occuparsi di se stessa e in questo modo si accorgerà che sua figlia con la sua rabbia sta solo domandando il suo aiuto e la sua presenza!
Resto a disposizione per qualunque chiarimento, saluti dott. Federica Paciaroni
Buongiorno, da quello che descrive mi sembra soffra di una dipendenza sia affettiva che da sostanza, sicuramente ha cercato nell'alcol una compensazione e delle risposte dalle cartomanti, credo sia importante rivolgersi ad un professionista competente: uno psicoterapeuta che la aiuti ad elaborare la relazione finita e a recuperare quella con sua figlia. Insieme potrete valutare se ricorrere anche ad uno psichiatra. Per qualunque esigenza o chiarimento sono a sua disposizione. Cordiali saluti.
Concordo pienamente con il collega che le consigliain primis di rivolgersi ad una struttura specilizzata che la possa seguire in un percorso di disintossicazione, affinchè possa riappropriarsi della propria vita....l'ammissione di avere un problema è già un passo fondamentale.
Il percorso psicologico è importante per lavorare sulla motivazione ed imparare a gestire la sofferenza in modo diverso. Certamente dopo aver iniziato a prendersi cura di se stessa potrà compiere i passi necessari al miglioramento della relazione con sua figlia.
Buongiorno, le sue parole descrivono una situazione di un lutto d'amore senza fine e che ha travolto tutta la sua vita, anche il rapporto con sua figlia, anche la sua salute, (bere non le fa certamente bene né l'aiuta a capire meglio quello che le succede). Solo lei può dire che cosa abbia rappresentato la perdita della sua relazione sentimentale, solo lei può domandarselo. Né l'alcol né la chiromante potrà dirglielo. Che cosa vuole lei? Vuole occuparsi seriamente di sua figlia (c'è un padre a cui rivolgersi)? Vuole occuparsi di se stessa? Purtroppo sono domande molto faticose ma sono anche quelle che le possono cambiare la vita, se è questo che vuole. Cordiali saluti PG
Buonasera, certamente il dolore provato l'ha portata a trovare strade di "compensazione" della sua sofferenza interiore. Il rapporto con sua figlia è importante e lo è altrettanto la sua salute. Per questo le consiglio di trovare la strada iniziando un percorso psicoterapeutico che la faccia riflettere sulle sue sofferenze e così poter riprendere in mano le redini della sua vita.
Le faccio un grande in bocca al lupo.
Cordialmente, dott.ssa Paola De Martino
Buongiorno, il grande dolore che prova sembra la stia sommergendo ma allo stesso tempo lei stessa sembra consapevole che alcol e cartomanti non sono sono stati di alcun aiuto. Rivolgersi ad uno psicologo o ad uno psicoterapeuta la potrebbe aiutare a fare fronte ad un momento così difficile e cercare una strada per essere più serena e vivere diversamente le relazioni personali. Un grande in bocca al lupo! Dott.ssa Alessandra Albani
Buongiorno, provi a rivolgersi ad uno psicoterapeuta, vedrà che inizierà a migliorare la sua condizione e a cambiare in positivo anche il modo di affrontare ciò che oggi la fa soffrire tanto.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Salve. Dal suo scritto traspare molta sofferenza. Sta elaborando faticosamente un lutto per la conclusione di una relazione complicata, ed ha un rapporto difficile con sua figlia. Mi sento di suggerirle un percorso psicologico. La aiuterà a trovare sollievo a chiarire e migliorare la relazione con sua figlia. Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Buonasera, ha gia capito da cosa dipende la sua situazione e cosa sta comportando nella sua vita. Per migliorare questi aspetti è necessario chiedere aiuto ad un professionista, con la giusta volontà saprà porle rimedio.
MMM
Cara utente, non è facile affrontare da soli grandi dolori. Questa difficoltà a volte può portare, come nel suo caso, all'uso strategie disfunzionali per affrontare il dolore, strategie che poi hanno ripercussioni in tutte le aree di vita della persona (familiare, sociale, ecc..). Ha riconosciuto di avere una dipendenza, che è uno stato complicato da superare se affrontato da soli. Le consiglio vivamente intanto di fare un colloquio psicologico, per poter avere un quadro completo della sua situazione e capire quali sono le strade da intraprendere per uscirne. Ricostruendo se stessa avrà la possibilità di ricostruire anche il rapporto con sua figlia.
Gentile signora, merita di trovare strade che siano per lei più funzionali a un maggior benessere. Se ne sente la necessità si dia la possibilità di affidarsi a una psicoterapia in cui entrare in contatto, in un contesto di accettazione e supporto, con quanto sente e con le difficoltà passate e attuali, in vista del raggiungimento di un rapporto piu gratificante, costruttivo e funzionale con se stessa e con gli altri.
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve, il suo problema potrebbe essere facilmente trattato in un percorso psicologico per affrontare e superare le sue difficoltà. Se è questa è la sua intenzione, sono disponibile a fornirle il mio supporto professionale. Le porgo i miei saluti. Dr. Giacomi
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Buongiorno le consiglio di rivolgersi ad un Terapeuta.
Purtroppo quando una relazione finisce si entra in una spirale tipica dell'ossessione.
L'errore che noi facciamo è il cercare di nn pensarci. Più cerco di non pensarci e più ci penso. Più cerco di scacciare un pensiero intrusivo più la mia mente ci va pensare. Se ci pensa, pensare di non pensare è già pensare
Le consiglio fino ad ad allora di fare un esercizio apparentemente illogico..
Scriva delle lettere strappa lacrime alla persona. Scriva scriva scriva fino a quando non ne ha più. Una volta finito chiuda la lettera , la indirizzi e la metta chiusa nel cassetto ( non la deve inviare). Ogni giorno cosi, con una nuova lettera.
Cercare di comunicare in maniera logica con la mente non funziona.
2+2 non fa 4.
Mi faccia sapere
un caro saluto
Alessio Morgan
Sarebbe interessante, per me, scoprire perché si sia innamorata di quest'uomo e come questa relazione l'abbia trasformata. E comprendere come la rottura di questa relazione l'abbia gettata in una condizione di così profonda angoscia.
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Salve, le relazioni sentimentali possono essere molto potenti sulla nostra vita, possono condurci in direzioni prima impensabili, nel bene e nel male. Mi colpisce l'accenno al rapporto con sua figlia, mentre descrive di essere in preda alla dipendenza dall'alcol, in questo periodo difficile. Una consulenza psicologica potrebbe focalizzare meglio quale sia la sua richiesta d'aiuto.
Buongiorno, piacere. Sicuramente la fine di un rapporto comporta tanto dolore e sofferenza. Quello che ci fa realmente male è però quando pensiamo che con la fine di una relazione scompaiano in qualche modo anche tutte le nostre possibilità di stare bene e così cerchiamo di ritrovarle in tante cose materiali che però non ci soddisfano veramente, anzi forse aumentano il nostro malessere. Credo che sia importante riconoscere che oggi, scrivendo qui, tu stia cercando un altro tipo di risposte che intraprendendo un percorso sono sicura che potrai trovare.
Gentile utente, dal suo racconto esprime un forte dolore per la fine di una storia lunga e complessa, ma anche per un rapporto conflittuale con sua figlia. Spesso ci si ritrova a buttarsi in soluzioni semplici ed immediate, che però portano solamente a più dolore. Un percorso psicologico potrebbe esserle d'aiuto in questo momento così difficile, aiutandola in una crescita personale e relazionale. Un caro saluto, Eugenia Borello
Le problematiche di cui scrive sono tutte importanti e il condividerle è segno di coraggio e di desiderio di risolverle. Concordo con i colleghi che la invitano a dare la priorità al percorso di disintossicazione: è un modo efficace per costruire un punto di vista più luminoso e onesto sulla sua realtà e sulle sue possibilità, col sostegno di un percorso terapeutico. Le auguro di prendersi cura di sé!
Grazie per aver condiviso con me le difficoltà che stai affrontando. Mi dispiace sentire che hai vissuto una grande delusione sentimentale che ancora ti affligge, nonostante siano passati quasi un anno da quando hai avuto la forza di mettere fine a quella relazione non corrisposta. Capisco che sia stato un processo doloroso, poiché hai continuato ad amare questa persona più di te stessa, nonostante la sua indisponibilità. È comprensibile che ti sia rivolta alle cartomanti e all'alcool per cercare conforto in momenti di tristezza e dipendenza, ma è importante riconoscere che queste risorse potrebbero non essere le più efficaci per affrontare i tuoi problemi a lungo termine.

Inoltre, mi preoccupa sentire che il tuo rapporto con tua figlia di 21 anni sia andato in malora. Sembra che ci siano delle tensioni e delle difficoltà di comunicazione tra voi, che hanno portato a una certa rabbia e ostilità da parte sua. È comprensibile che questa situazione ti preoccupi e che desideri migliorare il rapporto con tua figlia.

Ti suggerisco di considerare la possibilità di intraprendere un percorso di terapia individuale, in modo da esplorare più approfonditamente le tue emozioni, i pensieri negativi e i modelli di comportamento che possono influenzare la tua vita quotidiana. La terapia può fornirti uno spazio sicuro per esplorare le tue esperienze, elaborare la delusione sentimentale, affrontare la dipendenza e sviluppare nuovi modi di gestire lo stress e le emozioni negative.

Inoltre, potrebbe essere utile coinvolgere tua figlia nel processo terapeutico, se lo ritiene appropriato, per affrontare le dinamiche familiari e le difficoltà che stai vivendo. La terapia familiare o la consulenza familiare possono essere strumenti preziosi per migliorare la comunicazione, creare un ambiente di comprensione reciproca e lavorare verso una relazione più sana e appagante.

Ricorda che il percorso verso il recupero emotivo richiede tempo e impegno, ma con il sostegno adeguato puoi superare le difficoltà che stai affrontando.
Chiudere una relazione corrisponde al vivere un lutto, inizialmente sperimentiamo un senso di disperazione, smarrimento e non accettazione della realtà .In questa fase ognuno di noi cerca di affrontare tale dolore come meglio può e con gli strumenti che ha a sua disposizione. Lei mi sembra di capire che ha cercato un riparo immediato nell'alcool e nell'esoterismo,ma come dice un famoso scritttore di nome George Shaw: "Per ogni problema complesso, c'è sempre una soluzione semplice. Che è sbagliata". Infatti, come lei stessa ha constatato, queste "soluzioni" non le hanno portato alcun vantaggio significativo.

Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un professionista che la supporti in questa fase di vita tanto delicata e l'aiuti ad individuare soluzioni più efficaci,prima tra queste un percoso di disintossicazione.

Un cordiale saluto.
Gentile utente, mi sembra di capire che sta attraversando un periodo piuttosto faticoso emotivamente.
Una relazione importante si è conclusa e le conseguenze hanno ancora tanto impatto sulla sua vita.
Probabilmente in questa fatica che sta vivendo anche le relazioni con sua figlia stanno diventando più difficili da gestire.
Forse l'alcool le permette di anestetizzare il dolore, allontanarlo.
Segua questo suo bisogno di cheidere aiuto e si rivolga ad un* psicoterapeuta.
Un caro saluto,
Dott.ssa Del Giudice
Gentile utente,
innanzitutto è stata molto brava a riconoscere che sta affrontando delle difficoltà per le quali un aiuto esterno può esserle indispensabile. E' assolutamente naturale e umano a volte non farcela completamente da soli. L'intensità delle emozioni che sta provando probabilmente le causa una sofferenza talemnte marcata tanto da invadere le altre sfere della sua vita come quella della relazione con sua figlia o il controllo rispetto all'uso dell'alcol. Accolga la sensazione di bisogno di aiuto che sente dentro e si rivolga alla terapia, così da poter ottenere supporto nell'elaborazione di questa sofferenza, nel cambiamento delle strategie di vita disfunzionali che in questo momento le stanno costando troppo e poter ripristinare il suo equilibrio.
Cari saluti
Dott.ssa Claudia Vallardi
Gentile signora, molto spesso si ha la sensazione di non poter andare avanti da soli, senza il conforto di un amore, senza il quale ci vediamo persi e allora anche il mondo intorno a noi ci appare rovinosamente ostile. Un aiuto psicologico può essere il giusto sostegno per comprendere che solo quando si ritrova la fiducia e la stima in sé stessi si possono affrontare con il giusto equilibrio le relazioni esterne ed affettive.

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